Ferrari elettrica: i brevetti svelano i primi dettagli

Anche se senza far troppo rumore, Ferrari starebbe pian piano soccombendo alle tendenze che segnano attualmente il destino del mercato auto: l’elettrificazione e i SUV. Nel 2018 la Ferrari Purosangue si faceva vedere anticipando quella che sarà la prima rossa di Maranello a ruote alte. L’anno scorso, invece, il Cavallino rampante abbracciava la tecnologia ibrida con la Ferrari SF90 Stradale e ora sappiamo che a Modena starebbero già lavorando alla futura Ferrari elettrica.
Ferrari elettrica: avrà quattro motori elettrici indipendenti, uno per ogni ruota

Anche se i dati, ad ora, sono scarsi, il forum Taycan EV ha diffuso le immagini di una richiesta di patente della Casa italiana registrata all’European Patent Office che svela un dettaglio della prima super sportiva di Maranello zero emissioni: avrà quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, e la trazione, di conseguenza, sarà integrale. In attesa di una descrizione esatte del documento svelato, la patente svela che si tratta di:
“un veicolo da strada con powertrain elettrico che comprende quattro ruote motrici e quattro motori elettrici reversibili, ognuno dei quali è completamente indipendente ed ha un asse direttamente connesso a una tra motrice corrispondente.”
Sarebbe a dire, oltre all’eccezionale comportamento dinamico che si prevede, dovuto alla distribuzione ideale dei pesi, il fatto che ogni ruota riceva la quantità di potenza necessaria in ogni momento, permetterà una distribuzione della coppia praticamente perfetta. Sebbene queste prime indiscrezioni lasciano pensare a un modello completamente libero da emissioni, il testo annesso lascia comunque la porta aperta a un modello potenzialmente ibrido.
La prima Ferrari elettrica o un’altra ibrida?

Questo perché si parla si un disegno che permette la possibilità di ospitare una configurazione mista, fa cioè riferimento ad un’aerea tra l’asse posteriore e i sedili in cui “potrebbero essere alloggiati una batteria o un motore termico”. Per il momento è ancora difficile trarre delle conclusioni sulla prima Ferrari elettrica della storia ma ciò che sembra chiaro con questa indiscrezione è che a Maranello stanno portando avanti un serio piano per la riduzione delle emissioni della gamma, con l’obiettivo di arrivare ad offrire, entro il 2020, il 60% di modelli ibridi. In ogni caso sembra che per vedere la prima Ferrari elettrica su strada bisognerà attendere qualche anno, visto che non arriverà prima del 2025.

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Autovelox e Tutor: dove sono? (27 gennaio-2 febbraio 2020)

Tantissimi Autovelox e Tutor saranno presenti sulle strade e sulle autostrade d’Italia nella settimana compresa tra il 27 gennaio e il 2 febbraio 2020.
Di seguito troverete l’elenco di tutte le postazioni fisse e mobili attive nel nostro Paese.
Autovelox mobili dal 27 gennaio al 2 febbraio 2020
VALLE D’AOSTA
28/01-02/02 T1 Traforo Monte Bianco AO
PIEMONTE
28/01-02/02 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce AL
28/01-02/02 SS20 Colle di Tenda e di Valle Roja CN
28/01-02/02 SS21 del Colle della Maddalena CN
28/01-02/02 SS231 di Santa Vittoria CN
28/01-02/02 SS28 del Colle di Nava CN
28/01-02/02 SS702 CN
28/01-02/02 SS704 Tangenziale di Mondovì CN
28/01-02/02 SP422 di Valle Macra CN
28/01-02/02 SP661 delle Langhe CN
28/01-02/02 SP662 di Savigliano CN
28/01 SP230 di Massazza VC
28/01 SP3 CN
29/01-02/02 A4 Torino-Trieste NO
29/01-02/02 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL
29/01-02/02 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce NO
29/01-02/02 T T4 Traf. Frejus A32 To-Bardonecchia TO
29/01-02/02 SS32 Ticinese NO
29/01-02/02 SS703 Tangenziale Est Novara NO
29/01-02/02 SP142 del Biellese NO
29/01-02/02 SP229 Lago d’Orta NO
29/01-02/02 SP299 di Alagna NO
29/01-31/01 SP142 del Biellese BI
29/01 SS33 del Sempione VB
29/01 SP500 della Collina Torinese TO
30/01-31/01 A6 Torino-Savona TO
30/01 A33 Asti-Cuneo CN
30/01 SP166 della Val d’Ossola VB
30/01 SP3 CN
30/01 SP53 di San Giorgio Canavese TO
30/01 SP592 Nizza-Canelli AT
31/01 SS34 del Lago Maggiore VB
31/01 SR23 Colle del Sestriere TO
31/01 SP456 Nizza Costigliole AT
01/02-02/02 SS33 del Sempione VB
01/02-02/02 SP3 CN
02/02 A6 Torino-Savona CN
LIGURIA
27/01 SC Vado Ligure SV
28/01 A15 Parma-La Spezia SP
29/01 A12 Genova-Roma GE
30/01 SS1 Aurelia IM
01/02 SS1 Aurelia SP
02/02 A10 Genova-Ventimiglia IM
LOMBARDIA
27/01 SP128 Treviglio-Brignano-Cologno al Serio BG
28/01 A9 Lainate-Chiasso CO
28/01 SS9 via Emilia LO
28/01 SP235 di Orzinuovi LO
29/01 SP142 Boltiere-Pontirolo-Treviglio BG
29/01 SP671 della Valle Seriana BG
30/01 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia BS
30/01 A51 Tangenziale Est di Milano MI
30/01 SS38 dello Stelvio SO
30/01 SS9 via Emilia LO
30/01 SP10 Padana Inferiore MN
30/01 SP122 Francesca-Pontirolo BG
30/01 SP128 Treviglio-Brignano-Cologno al Serio BG
30/01 SP235 di Orzinuovi LO
31/01-01/02 SS36 del lago di Como e dello Spluga LC
31/01 SS340 Regina CO
31/01 SS394 del Verbano Orientale VA
02/02 SS629 del Lago di Monate VA
TRENTINO-ALTO ADIGE
27/01 SS38 dello Stelvio BZ
27/01 SS43 di Val di Non TN
27/01 SS47 della Valsugana TN
27/01 SS48 delle Dolomiti TN
28/01-29/01 SS240 di Loppo e di Val di Ledro TN
29/01 A22 Brennero-Modena TN
30/01 SS47 della Valsugana TN
30/01 SS48 delle Dolomiti TN
01/02 SS38 dello Stelvio BZ
01/02 S621 della valle Aurina BZ
VENETO
27/01-02/02 SS13 Pontebbana TV
27/01-02/02 SS53 Postumia TV
27/01-02/02 SR348 Feltrina TV
27/01-31/01 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
27/01 A4 Torino-Trieste VE
27/01 SP667 di Caerano TV
28/01-29/01 SC Tangenziale Padova PD
29/01-02/02 SR89 Treviso Mare TV
29/01-31/01 SR15 Cadore Mare TV
29/01-30/01 SP667 di Caerano TV
30/01 A4 Torino-Trieste VE
30/01 SP71 del Ponte della Muda TV
31/01 A4 Torino-Trieste VR
01/02-02/02 A4 Torino-Trieste VI
01/02 A4 Torino-Trieste PD
01/02 SS434 Transpolesana RO
01/02 SR245 Castellana TV
02/02 SP19 di Vedelago TV
FRIULI-VENEZIA GIULIA
27/01-31/01 A4 Torino-Trieste UD
27/01-31/01 A23 Palmanova-Tarvisio UD
27/01-28/01 SS13 Pontebbana UD
27/01 A34 GO
27/01 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
27/01 SR252 di Palmanova UD
27/01 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
28/01 SS14 della Venezia Giulia TS
28/01 SS202 Triestina TS
28/01 SS58 della Carniola TS
28/01 SR353 della Bassa Friulana UD
28/01 SP1 del Carso TS
28/01 SP95 di Madrisio UD
29/01 SS14 della Venezia Giulia UD
29/01 SS15 via Flavia TS
29/01 SS352 di Grado UD
29/01 SR252 di Palmanova UD
29/01 SP35 di Opicina TS
29/01 SC viale Miramare TS
30/01 A34 GO
30/01 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
30/01 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
30/01 SS13 Pontebbana UD
30/01 SR353 della Bassa Friulana UD
30/01 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
31/01-01/02 SS352 di Grado UD
31/01 SS14 della Venezia Giulia TS
31/01 SS14 della Venezia Giulia UD
31/01 SS202 Triestina TS
31/01 SS676 Tangenziale UD
31/01 SP35 di Opicina TS
01/02 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
01/02 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
01/02 SS56 di Gorizia UD
01/02 SC1 del Carso TS
02/02 A4 Torino-Trieste UD
02/02 A23 Palmanova-Tarvisio UD
02/02 A34 GO
02/02 SS13 Pontebbana UD
02/02 SS15 via Flavia TS
02/02 SS202 Triestina TS
02/02 SR353 della Bassa Friulana UD
02/02 SP14 di Muggia TS
EMILIA-ROMAGNA
27/01-01/02 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
27/01-01/02 SS16 Adriatica FE
27/01-01/02 SS309 Romea FE
27/01-01/02 SP70 Cispadana FE
27/01-28/01 SS63 del Valico del Cerreto RE
27/01 SS16 Adriatica RA
27/01 SS3 Bis Tiberina FC
27/01 SS722 Tangenziale di Reggio Emilia RE
27/01 SS9 via Emilia BO
28/01 SS308 PR
28/01 SS9 via Emilia FC
28/01 SP Busseto PR
29/01-30/01 SS3 Bis Tiberina FC
29/01 SS12 Nuova Estense MO
29/01 SS722 Tangenziale di Reggio Emilia RE
30/01-31/01 SS16 Adriatica RN
30/01 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia PC
30/01 SS16 Adriatica RA
30/01 SP62 R Variante Cispadana RE
30/01 SP Colorno PR
30/01 SC Tang. Piacenza PC
31/01 SS63 del Valico del Cerreto RE
31/01 SS9 via Emilia FC
31/01 SP Langhirano PR
31/01 SC Complanare Luigi Einaudi MO
01/02-02/02 SS67 Tosco Romagnola FC
01/02 SS12 var. Mirandola MO
01/02 SS722 Tangenziale di Reggio Emilia RE
01/02 SP62 R Variante Cispadana RE
TOSCANA
27/01-30/01 A1 Milano-Napoli AR
27/01-29/01 A1 Milano-Napoli FI
27/01 A12 Genova-Roma LU
27/01 A15 Parma-La Spezia MS
27/01 RA03 Siena-Firenze SI
27/01 SS1 Aurelia LI
28/01-30/01 A11 Firenze-Pisa Nord PT
28/01-29/01 A12 Genova-Roma LI
28/01 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno LI
29/01-31/01 A15 Parma-La Spezia MS
29/01-01/02 RA06 Bettolle-Perugia AR
30/01 A12 Genova-Roma LU
31/01-01/02 A12 Genova-Roma LI
31/01 SS1 Aurelia LI
31/01 SS223 di Paganico GR
01/02-02/02 A1 Milano-Napoli FI
01/02-02/02 A11 Firenze-Pisa Nord PT
01/02 SS1 Aurelia MS
02/02 A12 Genova-Roma LU
02/02 A15 Parma-La Spezia MS
02/02 SS1 Aurelia LI
MARCHE
27/01-02/02 A14 Bologna-Taranto PU
27/01-02/02 A14 Bologna-Taranto FM
27/01-02/02 RA11 Ascoli-Porto d’Ascoli AP
27/01-02/02 SS16 Adriatica AN
27/01-02/02 SS16 Adriatica PU
27/01-02/02 SS3 Flaminia PU
27/01-02/02 SS76 della Valle d’Esino AN
27/01-02/02 SP423 Urbinate PU
27/01-31/01 SS77 della Val di Chienti MC
27/01-30/01 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
27/01 SS210 FM
31/01 SP73 Bis di Bocca Trabaria PU
01/02-02/02 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
UMBRIA
27/01 SS3 Bis km 117+200 S. Lucia PG
28/01 SS3 Bis km 20 – Acquasparta PG
29/01 SS3 Bis km 117+200 S. Lucia PG
01/02 SS3 Bis km 56 Deruta PG
LAZIO
28/01 SS4 Salaria RI
30/01 SS675 Umbro-Laziale VT
ABRUZZO
27/01-02/02 RA Raccordo Autostradale Chieti-Pescara CH
27/01-02/02 SS16 Adriatica CH
27/01-02/02 SS649 di Fondo Valle Alento CH
27/01-02/02 SS650 Fondo valle Trigno CH
27/01-02/02 SS652 di Fondo Valle Sangro CH
27/01-02/02 SS656 Val Pescara e Chieti CH
27/01-02/02 SS714 var. Francavilla al mare CH
27/01-30/01 SS690 Avezzano-Sora AQ
28/01 SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appullo Sannitico AQ
30/01-31/01 A24 Roma-L’Aquila-Teramo TE
30/01 SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appullo Sannitico AQ
31/01-02/02 SP20 Marruviana AQ
MOLISE
27/01-02/02 SS647 Fondo Valle del Biferno CB
29/01 SS85 Venafrana IS
31/01 SS85 Venafrana IS
CAMPANIA
27/01-02/02 A1 Milano-Napoli CE
27/01-02/02 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria NA
27/01-02/02 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria SA
27/01-02/02 A16 Napoli-Canosa AV
27/01-02/02 A2 del Mediterraneo SA
27/01-02/02 A30 Napoli-Salerno SA
27/01-02/02 RA02 Salerno-Avellino AV
27/01-02/02 SS268 del Vesuvio NA
27/01-02/02 SS7 Appia CE
27/01-02/02 SS7 Appia Quater via Domitiana CE
27/01-31/01 A30 Napoli-Salerno CE
27/01 SP430 SA
28/01 RA09 di Benevento BN
28/01 SR562 Omingardina SA
29/01 SS517 Variante Bussentina SA
30/01 RA09 di Benevento BN
30/01 SS18 Tirrena Inferiore SA
31/01 SP430 SA
01/02 SS18 Tirrena Inferiore SA
02/02 A30 Napoli-Salerno CE
BASILICATA
27/01 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
27/01 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
28/01-29/01 SS407 Basentana MT
28/01 SS407 Basentana PZ
29/01 SS658 Potenza-Melfi PZ
30/01 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
31/01-02/02 SS407 Basentana PZ
31/01 SS407 Basentana MT
02/02 SS407 Basentana MT
PUGLIA
27/01-02/02 SS379 Egnazia e delle Terme BR
27/01 A14 Bologna-Taranto BA
28/01-29/01 SP367 Maglie-Galatina LE
28/01 SS16 BA
29/01 SS16 Adriatica FG
29/01 SS688 di Mattinata FG
30/01 SS101 Salentina di Gallipoli LE
31/01 SS100 di Gioia del Colle BA
31/01 SS688 di Mattinata FG
02/02 SS106 Taranto/Ginosa Marina TA
02/02 SS655 Bradanica FG
02/02 SS688 di Mattinata FG
CALABRIA
27/01-28/01 SS106 Jonica RC
27/01 SS682 Jonio-Tirreno RC
30/01 SS106 Jonica RC
01/02-02/02 SS106 Jonica RC
01/02-02/02 SS682 Jonio-Tirreno RC
SICILIA
27/01-02/02 A18 Messina-Palermo ME
27/01-02/02 A19 Palermo-Catania PA
27/01-02/02 A29 Palermo-Mazara del Vallo PA
27/01-02/02 A29 Palermo-Mazara del Vallo TP
27/01-02/02 A29 Dir Palermo-Trapani TP
27/01-02/02 SS113 Settentrionale Sicula ME
27/01-02/02 SS115 CL
27/01-02/02 SS121 PA
27/01-02/02 SS189 AG
27/01-02/02 SS626 CL
27/01-02/02 SS640 di Porto Empedocle CL
27/01 SS117 Bis e 4 Turistica EN
28/01 SS114 SR
28/01 SS121 Catanese CT
29/01-30/01 SS284 CT
29/01 SS117 Bis e 4 Turistica EN
30/01 SS114 SR
30/01 SS192 EN
31/01 SS121 Catanese CT
01/02 SS117 Bis e 4 Turistica EN
SARDEGNA
27/01 SS131 Dir. Centrale Nuorese SS
28/01 SS131 Carlo Felice OR
28/01 SS389 di Buddusò e del Correboi NU
29/01-30/01 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU
29/01 SS125 Orientale Sarda CA
30/01 SS125 Orientale Sarda NU
30/01 SS131 Carlo Felice SS
31/01-01/02 SS131 Carlo Felice CA
31/01 SS129 Trasversale Sarda NU
02/02 SS131 Carlo Felice OR
02/02 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU
Autovelox fissi in autostrada: dove sono
PIEMONTE
T4 Traforo del Frejus interno galleria (dir. Francia Italia) Bardonecchia (TO)
VENETO
A4 Torino-Trieste km 423+850 (dir. Ovest) Noventa di Piave (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+900 (dir. Ovest) Meolo (VE)
A4 Torino-Trieste km 406+950 (dir. Est) Quarto d’Altino (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+350 (dir. Est) Meolo (VE)
TOSCANA
A1 Milano-Napoli km 305+500 (dir. Nord) Bagno a Ripoli (FI)
A1 Milano-Napoli km 362+500 (dir. Sud) Civitella in Val di Chiana (AR)
A11 Firenze-Pisa Nord km 35,500 (dir. Ovest) Serravalle Pistoiese (PT)
A12 Livorno-Rosignano km 200+500 (dir. Sud) Rosignano Marittimo (LI)
A15 Parma-La Spezia km 53+000 (dir. Nord) Berceto (PR)
MARCHE
A14 Bologna-Taranto km 154+060 (dir. Sud) Pesaro (PU)
A14 Bologna-Taranto km 254+340 (dir. Nord) Potenza Picena (MC)
A14 Bologna-Taranto km 290+540 (dir. Nord) Campofilone (FM)
RA11 Ascoli-Mare km 03+800 (dir. Est) Ascoli Piceno (AP)
UMBRIA
RA6 Raccordo Autostradale Bettolle-Perugia km 57+050 (dir. Est) Perugia (PG)
CAMPANIA
RA2 Avellino-Salerno km 17+015 (dir. Sud) Montoro (AV)
PUGLIA
A14 Bologna-Taranto km 683+397 (dir. Sud) Bitritto (BA)
A14 Bologna-Taranto km 689+715 (dir. Nord) Sannicandro di Bari (BA)
Autovelox fissi sulle strade statali: dove sono
LOMBARDIA
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 08+550 (dir. Ovest) Cardano al Campo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 17+680 (dir. Est) Lonate Pozzolo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 32+700 (dir. Ovest) Inveruno (MI)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 33+700 (dir. Est) Meseno (MI)
FRIULI VENEZIA GIULIA
SR463 km 49+300 (dir. Sx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR463 km 50+225 (dir. Dx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR464 km 13+930 (dir. Sx) Spilimbergo (PN)
SR464 km 14+837 (dir. Dx) Spilimbergo (PN)
SR251 km 79+903 (dir. Sx) Claut (PN)
SR251 km 94+596 (dir. Dx) Erto e Casso (PN)
UMBRIA
SS3 bis (Itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 72+500 (dir. Nord) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 73+500 (dir. Sud) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 39+750 (dir. Nord) Todi (PG)
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 40+800 (dir. Sud) Todi (PG)
SS675 Viterbo-Terni (SS Umbro-Laziale) km 52+120 (dir. Sud) Narni (TR)
MARCHE
SS73 Fano Grosseto km 95+150 (dir. Est) Colli al Metauro (PU)
SS73 Fano Grosseto km 102+550 (dir. Ovest) Cartoceto (PU)
SS76 Della Val d’Esino km 64+000 (dir. Ovest) Jesi (AN)
SS77 Foligno-Civitanova Marche (SS della Valle del Chienti) km 88+600 (dir. Est) Corridonia (MC)
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 294+620 (dir. Nord) Ancona
PUGLIA
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 609+000 (dir. Nord) Chieuti (FG)
BASILICATA
SS658 Potenza-Melfi km 2+600 (dir. Nord) Potenza
CALABRIA
SS106 Reggio Calabria-Taranto (SS Jonica) km 240+900
Crotone
Tutor: dove sono
A1 Milano-Napoli
Direzione Nord
Caserta Nord Dir. Nord-Santa Maria Capua Vetere Dir. Nord
San Vittore-Cassino
Cassino-Pontecorvo
Colleferro-Valmontone
San Cesareo Dir. Nord-Monteporzio Dir. Nord
Allacciamento Racc. Roma Nord per A1-Ponzano Romano
Ponzano Romano-Magliano Sabina
Magliano Sabina-Orte
Firenzuola-Badia
Reggio Emilia-Campegine
Campegine-Parma
Modena Sud Dir. Nord-Modena Nord Dir. Nord
Fidenza Dir. Nord-Fiorenzuola Dir. Nord
Fiorenzuola Dir. Nord-Piacenza Sud Dir. Nord
Piacenza Sud Dir. Nord-Piacenza Nord Dir. Nord
Casale Dir. Nord-Lodi Dir. Nord
Direzione Sud
Fidenza Dir. Sud-All. A15 A1 N Dir. Sud
Modena Sud Dir Sud-All A14 A1 N dir Sud
Badia-Firenzuola
Orte Dir Sud-Ponzano Romano Dir Sud
Ponzano Romano Dir. Sud-All. RAC RM-N A1 Dir. Sud
All. A24 A1 S Dir. Sud-All Rac RM-S A1 N Dir. Sud
Allacciamento A1 per Roma Sud-Colleferro
Monteporzio Dir Sud-San Cesareo Dir Sud
Frosinone Dir Sud-Ceprano Dir Sud
San Vittore-Caianello
SM Capua Vetere Dir Sud-Caserta Nord Dir Sud
A4 Torino-Trieste
Direzione Ovest
Ospitaletto Dir. Ovest-Rovato Dir. Ovest
Rovato Dir. Ovest-Palazzolo Dir. Ovest
Palazzolo Dir. Ovest-Ponte Oglio Dir. Ovest
Ponte Oglio Dir. Ovest-Grumello Dir. Ovest
Grumello Dir. Ovest-Seriate Dir. Ovest
Seriate Dir. Ovest-Bergamo Dir. Ovest
Dalmine Dir Ovest-Capriate Dir Ovest
Capriate Dir Ovest-Cavenago Dir Ovest
Direzione Est
Trezzo Dir. Est-Dalmine Dir. Est
Bergamo Dir. Est-Seriate Dir. Est
Ponte Oglio Dir. Est-Palazzolo Dir. Est
Palazzolo Dir. Est-Rovato Dir. Est
Rovato Dir. Est-Ospitaletto Dir. Est
A5 Torino-Monte Bianco
Direzione Francia
Traforo Monte Bianco Sud-Traforo Monte Bianco Nord
Direzione Italia
Traforo Monte Bianco Nord-Traforo Monte Bianco Sud
A7 Milano-Genova
Direzione Nord
Busalla-Ronco Scrivia
Ronco Scrivia-Isola del Cantone
A8 Milano-Varese
Direzione Nord
Castellanza Dir Nord-Busto Arsizio Dir Nord
Direzione Sud
Busto Arsizio Dir. Sud-Castellanza Dir. Sud
A10 Genova-Ventimiglia
Direzione Ovest
Celle Ligure-Albisola
Direzione Est
Albisola-Celle Ligure
A13 Bologna-Padova
Direzione Nord
Bologna Interporto-Altedo
Altedo-Ferrara Sud
Ferrara Nord Dir. Nord-Occhiobello Dir. Nord
Occhiobello Dir. Nord-Rovigo Sud-Dir. Nord
Rovigo Sud Dir. Nord-Rovigo Dir. Nord
Rovigo Dir. Nord-Boara Dir. Nord
Boara Dir. Nord-Monselice Dir. Nord
Direzione Sud
Terme Euganee Dir. Sud-Monselice Dir. Sud
Rovigo Dir. Sud-Rovigo Sud Dir. Sud
Rovigo Sud Dir. Sud-Occhiobello
Ferrara Nord-Ferrara Sud Dir Sud
Ferrara Sud Dir Sud-Altedo Dir Sud
A14 Bologna-Taranto
Direzione Nord
Bari Nord Dir. Nord-Bitonto Dir. Nord
Andria Barletta Dir. Nord-Canosa Dir. Nord
Canosa Dir. Nord-All. A16 A14 S Dir. Nord
All. A16 A4 N Dir. Nord-Cerignola Est Dir. Nord
Cerignola Est Dir. Nord-Foggia Zona Industriale Dir. Nord
Foggia Zona Industriale Dir. Nord-Foggia Dir. Nord-M
Foggia Dir. Nord-M-San Severo Dir. Nord
San Severo Dir. Nord-Poggio Imperiale Dir. Nord
Valle del Rubicone-Cesena
Forlì-Faenza
Faenza-All. Ravenna Sud
All. Ramo Casalecchio Dir. Nord-Borgo Panigale Dir. Nord
Direzione Sud
Faenza-Forlì
Castel San Pietro Dir Sud-Imola Dir Sud
Cesena-Valle del Rubicone
Valle del Rubicone-Rimini
San Severo Dir. Sud-Foggia Dir. Sud
Foggia Dir. Sud-Foggia Zona Industriale Dir. Sud
All. A16 A14 S Dir. Sud-Canosa Dir. Sud
Canosa Dir. Sid-Andria Barletta Dir. Sud
Andria Barletta Dir. Sud-Trani Dir. Sud
Trani Dir. Sud-Molfetta Dir. Sud
Molfetta Dir. Sud-Bitonto Dir. Sud
A16 Napoli-Canosa
Direzione Ovest
Monteforte-Baiano
Direzione Est
Monteforte-Avellino Ovest
A23 Palmanova-Tarvisio
Direzione Ovest
Udine Nord Dir. Nord-Gemona Dir. Nord
Gemona Dir. Nord-Carnia Dir. Nord
Direzione Est
Gemona Dir. Sud-Udine Nord Dir. Sud
A26 Genova-Gravellona Toce
Direzione Nord
Masone-Broglio
Ovada Dir. Nord-Predosa Dir. Nord
Direzione Sud
Predosa Dir. Sud-Ovada
Masone-Massimorisso
A30 Caserta-Salerno
Direzione Nord
Salerno San Severino Dir. Nord-Nocera Pagani Dir. Nord
Sarno-Palma Campania
Direzione Sud
Allacciamento A1 per A30-Nola
All. A30 A16 Dir. Sud-Palma Campania Dir. Sud
Sarno-Nocera Pagani
A56 Tangenziale di Napoli
Direzione Ovest
Camaldoli Dir. Ovest-Vomero Dir. Ovest
Fuorigrotta Dir. Ovest-Agnano Dir. Ovest
Direzione Est
Agnano Dir. Est-Fuorigrotta Dir. Est
Arenella Dir. Est-Capodimonte Dir. Est
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Seat Leon: informazioni e foto inedite della quarta generazione

9-1-2020
La Seat Leon 2020 è dietro l’angolo. La compatta spagnola che, con la terza serie arrivata nel 2012, diede una svolta al brand di Martorell, è pronta a compiere il salto generazionale.
La prima grande novità Seat nell’era post De Meo
La Quarta generazione della Seat Leon verrà svelata domani sera nella sede catalana del marchio e sarà la prima grande novità per Seat nell’era post De Meo. L’ex Ceo italiano del marchio spagnolo ha abbandonato infatti la nave poche settimane fa, probabilmente per passare alla guida di Renault (ancora non ufficiale). Ma la nuova hatchback iberica, possiamo dirlo, è anche l’eredità lasciata da De Meo, visto che è stata praticamente tutta sviluppata ancora sotto la sua guida.
Seat Leon 2020: basata sulla piattaforma MQB Evo
Fondamentalmente sarà un’evoluzione profonda dell’attuale Leon, visto che adotterà la stessa piattaforma, aggiornata e rinominata MQB Evo (del Gruppo Volkswagen, la stessa anche della nuova Golf 8 per intenderci). Si tratta di un pianale che avrà un ruolo fondamentale nel passaggio all’elettrificazione, per tutti i brand del Gruppo di Wolfsburg, compresa la nuova Leon. Da qui la prima importante indiscrezione: l’arrivo, per la compatta di Casa Seat, di powertrain elettrificati con versioni micro ibride e plug-in. Ancora da verificare se, quest’ultime, saranno già presenti in gamma al lancio o se arriveranno in un secondo momento.
Familiare sì. Addio alla Leon tre porte
Molto probabilmente la nuova Seat Leon verrà riproposta ancora una volta anche nella versione familiare (station wagon) mentre dirà addio, quasi sicuramente, alla variante a tre porte. Il nuovo look, inoltre, dovrebbe ispirarsi al design innovativo della Seat Tarraco, anch’essa già declinata in un’inedita variante ibrida plug-in.
Nuovo sistema di infotainement e strumentazione digitale
Per quanto riguarda le dimensioni, la quarta generazione della Seat Leon crescerà leggermente, il che la renderà più spaziosa e confortevole all’interno dell’abitacolo. Quest’ultimo potrà godere di diversi elementi ereditati dalla cugina tedesca Volkswagen Golf 8, come ad esempio i due schermi digitali del sistema di infotainment e del quadro strumenti.
Sarà pure strettamente imparentata alla nuova Golf, ma la Seat Leon 2020 potrà vantarsi di essere anche un prodotto ‘made in spain’ visto che è stata sviluppata e disegnata a Barcellona, nel Centro Tecnico di Seat a Martorell. Proprio qui verrà anche prodotta, smentendo alcuni rumors che indicavano un trasferimento degli impianti industriali a Landaben, in Navarra, a seguito delle problematiche politiche catalane legate all’indipendentismo.
Nuova Seat Leon: diesel, GNC e PHEV. Tutte le motorizzazioni possibili
Rispetto ai motori della Leon 2020, oltre all’attesa versione ibrida plug-in, la lista di opzioni potrà contare su varianti a benzina, diesel e GNC (gas naturale compresso). Le potenza andranno dai 90 ai 150 CV. In sostanza la gamma motori della nuova generazione Leon dovrebbe ricalcare quella della gemella diversa Golf.
– Seat Leon a Benzina: TSI da 110, 130 e 150 CV
– Seat Leon Diesel: monterà l’ultima versione del 2.0 TDI Evo da 115 e 150 CV
– Seat Leon bifuel: Benzina/GNC
– Seat Leon ibrida plug-in
– Seat Leon mild-hybrid con tecnologia a 48 volt
Le rivali della nuova Seat Leon
Sulla carta, insomma, la Seat Leon di quarta generazione ha tutti i numeri per continuare a svolgere il ruolo di uno dei pilastri pi importanti della marca spagnola. Ma attenzione, perché dovrà vedersela con rivali di tutto rispetto:
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Renault Captur: connessa, ibrida e a guida autonoma

Gli highlights della Renault Captur
- nuovo design, più spazio e interni rinnovati
- prima Renault con la motorizzazione E-TECH Plug-in basata su tecnologia sviluppata da Renault F1 Team
- connessa, ibrida e a guida autonoma (parte del piano strategico Renault “Drive the Future 2017-2022”, con 12 modelli elettrificati e 8 veicoli 100% elettrici)
- inconfondibile Be-Style Captur propone quattro nuovi abbinamenti di colore per tetto e retrovisori
- offerta motori più ampia e rinnovata, e in arrivo la motorizzazione TCe 100 GPL

La Renault Captur l’abbiamo conosciuta nel 2013, e oggi la riscopriamo nella sua nuova veste con linee e carattere ancora più decisi. La nostra prova ci ha portato ad assaporare un’anticipazione di primavera, lungo la Costiera Amalfitana. Da Napoli a Salerno, ci siamo goduti una guida decisa e reattiva, adatta per affrontare al meglio le tantissime curve del percorso, ma altrettanto comoda e rilassata, complici il panorama mozzafiato e una vettura che ancora una volta si presta a una mobilità molto versatile.
Dal giorno del lancio Renault Captur ne ha fatta di strada, diventando il B-SUV più venduto in Italia e la seconda best seller del marchio francese. Grazie a uno stile che trae ispirazione dai dettami della moda e del design, nell’ultimo anno è stata scelta da più di 280.000 automobilisti in un mercato occupato da oltre 20 concorrenti – mentre sette anni fa, al lancio, era da sola a rappresentare la novità.
Una conferma di come Renault Captur continui a soddisfare al meglio tutte le esigenze degli amanti della categoria dei SUV compatti.
Renault Captur, estetica e dimensioni
Evoluzione e rivoluzione trovano spazio nelle nuove proporzioni che conferiscono un’estetica elegante ed espressiva: cresciuta in lunghezza, ora misura 4.23 m, e di 7 cm in altezza, la nuova Renault Captur registra nella parte posteriore gli interventi più decisivi, con i nuovi gruppi ottici caratterizzati dai fari full LED e la firma luminosa C-Shape. Dettagli come i due grandi deflettori d’aria ne accentuano la dinamicità all’anteriore, assieme al cofano ribassato, regalando una maggiore sensazione di potenza e contribuendo a migliorare la performance.
All’interno del nuovo Captur il design è al servizio della tecnologia, a cominciare dallo Smart Cockpit, che migliora la condizione di guida, e il luminoso e pulito display centrale da 9.3 pollici, unito a un’ottima qualità percepita, grazie alle nuove parti soft touch.
Lo spazio è ulteriormente accresciuto anche dentro l’abitacolo, con maggiore comfort in tutte le sedute, la capacità dei vani portaoggetti aumentata fino a 27 litri e il bagagliaio ancora più capiente, merito della panca posteriore scorrevole che regala fino a 536 litri di carico.
Lo stile inconfondibile di Captur, che con le sue 90 personalizzazioni disponibili lo rende il SUV più eclettico della gamma, oggi è ancora più distintivo con quattro nuovi abbinamenti colore proposti per la carrozzeria. E l’interno non è da meno: per i più stilosi ed esigenti si possono infatti scegliere anche otto personalizzazioni dell’ambiente luminoso, oltre alle tre modalità di guida, eco, sport e mysense.
Renault Captur, tecnologia e motorizzazioni
La nuova Renault Captur è già un’auto del futuro, connessa, elettrica e a guida autonoma. La tecnologia Easy Connect offre un’ampia scelta di app e piattaforme multimediali per una guida sempre più sicura, aggiornata e personalizzabile.
È la Formula 1 a ispirare l’anima ibrida del nuovo SUV francese, con la tecnologia E-TECH Plug-in sviluppata grazie al lavoro messo a punto nella massima categoria: al nuovo motore benzina 1.6 sono affiancati 2 motori elettrici e una batteria da 9.8 KWh, che permette di raggiungere i 135 km/h e di viaggiare per 65 km a zero emissioni.
L’autonomia si traduce invece con l’Highway and Traffic Jam Companion (guida autonoma di livello 2) disponibile su TCe 130 EDC FAP e 155 EDC FAP. In modalità autonoma lavorano in sinergia il cruise control adattivo, il sistema di frenata e ripartenza, e il centraggio e mantenimento della corsia.
Nuovo Captur ha conquistato 5 stelle Euro NCap nei test di sicurezza e il livello massimo lo raggiunge anche con le altrettante varianti disponibili per l’allestimento; dalla Life fino alla proposta per i clienti Business, passando per le versioni Zen, Intense e Initiale Paris. E non si risparmia nemmeno con l’offerta delle motorizzazioni, diesel e benzina, proposte con trasmissione manuale 5 o 6 rapporti oppure con l’automatico a doppia frizione EDC a 7 rapporti.
Quanto costa la Renault Captur
L’offerta per i motori benzina va da 100 a 155 CV, con prezzi a partire da 23.050 euro (per la versione da 130 CV) o da 25.900 euro (per il 155 C), entrambi con trasmissione automatica, mentre il motore 1.5 Blue dCi si fa in due, da 95 a 115 CV, e a partire da 23.150 euro con cambio automatico. Ma l’attesa è tutta per il GPL, che verrà abbinato al 3 cilindri turbo 1.0 TCe. La motorizzazione GPL partirà da 18.500 euro, mentre il TCe 100 è disponibile da 17.700 euro.
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Nuova Mercedes Classe C 2021: le indiscrezioni sull’aggiornamento della gamma

Mercedes-Benz prosegue con il suo fitto calendario di lanci. Mentre la marca tedesca va avanti con l’elettrificazione, presentando nuovi modelli elettrificati e a zero emissioni, le sue principali best seller continuano a rinnovarsi per non perdere terreno sul mercato. La nuova Mercedes Classe C 2021 sarà presto una di queste.
Aggiornamento estetico, una Classe C più matura
Di fronte alle nuova Audi A4 e BMW Serie 3, a Mercedes non rimaneva altra scelta che aggiornare la sua berlina di punta, e questo momento è quasi arrivato. Anche se sarà presentata come nuova gamma 2021, la nuova Classe C verrà svelata durante la seconda metà di questo 2020. Esteticamente non c’è da aspettarsi una grande rivoluzione per la nuova Mercedes Classe C, che fondamentalmente aggiornerà il look dei gruppi ottici, della griglia frontale e dei paraurti, adottando il nuovo linguaggio stilistico della marca già visto sulle ultime new entry di Stoccarda.
Piattaforma MRA, ma con più spazio a bordo
E così, la nuova Mercedes Classe C 2021, internamente denominata come generazione W206, parte da una nuova evoluzione della piattaforma MRA. Nota come MRA2, si caratterizza per l’uso intensivo di materiali leggeri, come l’alluminio. Con questo pianale la Casse C guadagnerà così efficienza e leggerezza e potrà adottare nuove tecnologie assenti sulla generazione attuale. Anche se non è prevista una modifica sostanziale sulle dimensioni (la Classe C ora in listino misura 4,68 metri), le informazioni che arrivano dalla Germania anticipano un incremento dello spazio interno. L’abitacolo sarà proprio la parte che subirà la rivoluzione più grande con l’arrivo del nuovo sistema di infotainment M-BUX che ha debuttato sulla nuova generazione della Mercedes Classe A.
Anche una versione crossover ‘All Terrain’ per la nuova Classe C familiare
Al suo lancio la Mercedes Classe C 2021 debutterà con la tradizionale carrozzeria a tre volumi alla quale in un secondo momento si aggiungerà la station wagon e un’inedita carrozzeria crossover basata sulla familiare e che adotterà la denominazione All Terrain. Una rivale perfetta per l’Audi A4 Allora. Per ultime arriveranno anche le versioni sportiva coupé e cabriolet.
Le motorizzaizoni della Mercedes Classe C 2021: nuovi powertrain micro-ibridi e non solo
Più agile e aerodinamica, la nuova Mercedes-Benz Classe C arriverà anche con importanti novità meccaniche. La nuova piattaforma potrà infatti ospitare anche nuovi powertrain ibridi e ibridi plug-in. Per la nuova Classe E, ad esempio, anch’essa imminente, sono stati annunciate fino a una decina di nuove versioni elettrificate tra cui inedite varianti mild-hybrid con sistema a 48V, denominate EQ Boost e abbinate al duemila da 272 CV e al 3.0 da 367 CV. Le anticipazioni sulla nuova Mercedes Classe C 2021 che arrivano dalla Germania parlano anche di una versione ibrida plug-in di punta che sarà dotata di una batteria agli ioni di litio da 13,5 kWh in grado di garantirle un’autonomia superiore ai 50 km in modalità elettrica al 100%. Altre motorizzazioni a 4 e 6 cilindri tradizionali diesel e benzina completeranno l’offerta meccanica della nuova Classe C.
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Nuova Hyundai i10: com’è e come va la spaziosissima citycar coreana

La nuova Hyundai i10 – citycar coreana giunta alla terza generazione – ha tutte le carte in regola per diventare (come le antenate) una delle “segmento A” più apprezzate in Italia e in Europa.
Di seguito troverete una guida completa alla Hyundai i10 (vettura che abbiamo avuto modo di guidare): com’è, come va, quanto costa e quali sono le sue rivali. Tutto quello che c’è da sapere (compresi i prezzi di listino) sulla “cittadina” asiatica che pensa in grande.
Hyundai i10: regina dello spazio
Difficile trovare in commercio una citycar più spaziosa della Hyundai i10: la terza generazione della “baby” coreana è lunga esattamente come l’antenata (3,67 metri) ma è più larga di 2 cm e ha un passo più lungo di 4 centimetri.
Il risultato? Un abitacolo omologato 5 posti (solo la versione “base” Ecopack ne offre quattro) ricco di spazio per le gambe e le spalle dei passeggeri posteriori. Senza dimenticare l’ampio bagagliaio (252 litri – come prima – che diventano 1.050 quando si abbattono i sedili dietro).

Hyundai i10: il motore
Per il momento la terza serie della Hyundai i10 è disponibile con un solo motore: un 1.0 tre cilindri a benzina da 67 CV che offre prestazioni (156 km/h di velocità massima e 14,8 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari) e consumi – tra i 18,2 e i 20 km/l dichiarati, tra i 15 e i 20 km/l rilevati a seconda dello stile di guida – in linea con quanto offerto dalla concorrenza.
Fra un paio di mesi debutterà la variante a GPL mentre nell’estate 2020 arriverà la versione sportiva N-Line offerta con due motori a benzina: un 1.2 aspirato da 84 CV e un 1.0 turbo tre cilindri T-GDI da 100 CV.

Hyundai i10: come va
Alla guida la Hyundai i10 si conferma una citycar matura come l’antenata: una “segmento A” con un comportamento stradale simile a quello di una vettura di categoria superiore.
Una “baby” rassicurante nelle curve contraddistinta da un assetto non esageratamente morbido e da un ottimo cambio manuale a cinque marce. Il pacchetto sterzo/freni convince mentre per quanto riguarda il comfort acustico avremmo gradito un propulsore leggermente più silenzioso nelle fasi di accelerazione.

Hyundai i10: design italiano
La terza generazione della Hyundai i10 è indubbiamente una delle citycar più sexy in commercio: il design esterno – realizzato dall’italiano Davide Varenna – è caratterizzato da un frontale aggressivo (mascherina anteriore sportiva con luci diurne tonde a LED integrate) e da un profilo slanciato impreziosito dal montante posteriore a X.

Hyundai i10: le versioni
Hyundai i10 Advanced
La dotazione di serie della Hyundai i10 Advanced comprende:
Sicurezza
- 6 airbag (anteriori, laterali, a tendina)
- Antifurto con radiocomando a distanza e immobilizer
- Freni a disco anteriori
- Sistema di controllo della stabilità (ESP)
- Sistema di frenata antibloccaggio (ABS)
- Sistema di monitoraggio pressione gomme (TPMS)
- Hyundai SmartSense (sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli e pedoni FCA, sistema di avviso di ripartenza LVDA, sistema di mantenimento attivo della corsia LKA, sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti HBA, sistema di rilevamento della stanchezza del conducente DAW)
Meccanica
- Ecopack: ottimizzazione del motore per riduzione consumi (solo con 4 posti)
- Sistema ISG “Idle Stop&Go System”
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in acciaio da 14″ con pneumatici 175/65 R14
- Kit gonfiaggio pneumatici
Esterni
- Luci diurne e di posizione
- Paraurti in tinta carrozzeria
Interni e comfort
- 4 posti (solo con Ecopack)
- 5 posti
- Alzacristalli elettrici anteriori
- Attacchi Isofix
- Climatizzatore manuale
- Computer di bordo
- Cruise control
- Presa ausiliaria 12V
- Sedile guidatore regolabile in altezza
- Sedile posteriore abbattibile con modulo 60:40
- Sedili rivestiti in tessuto
- Sensore crepuscolare
- Servosterzo elettrico
- Volante regolabile in altezza
Audio/telematica
- eCall
Hyundai i10 Tech
La Hyundai i10 Tech costa 1.450 euro più della Advanced e aggiunge:
Sicurezza
- Sistema di assistenza alla partenza in salita HAC
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 15″ con pneumatici 185/55 R15
Esterni
- Fendinebbia anteriori
- Indicatori di direzione integrati negli specchietti
- Luci diurne e di posizione a LED
- Maniglie esterne e specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria
- Specchietti retrovisori riscaldabili e regolabili elettricamente
Interni e comfort
- Volante e pomello del cambio rivestiti in pelle
Audio/telematica
- Bluetooth
- Altoparlanti anteriori (2)
- Comandi audio al volante
- Radio MP3 con display da 3,8″, ricezione DAB e presa USB
Hyundai i10 Prime
La Hyundai i10 Prime costa 2.300 euro più della Tech e aggiunge:
Sicurezza
- Sistema di riconoscimento dei limiti di velocità (ISLW)
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega da 16″ con pneumatici 195/45 R16
Esterni
- Fari alogeni con illuminazione statica degli angoli
- Vetri posteriori oscurati
Interni e comfort
- Alzacristalli elettrici posteriori
- Scompartimento vano bagagli
- Retrocamera
- Sensori di parcheggio posteriori
Audio/telematica
- Altoparlanti posteriori (2)
- Bluetooth con riconoscimento vocale
- Caricatore wireless per smartphone
- Sistema di navigazione con display touchscreen da 8″ con connettività Apple CarPlay e Android Auto
- Servizi telematici Bluelink

Hyundai i10: i prezzi e le rivali
Hyundai i10 Ecopack Advanced 12.900 euro
Fiat Panda 1.2 Easy 12.550 euro
Kia Picanto 1.0 Cool 13.250 euro
Toyota Aygo 5p. x-cool 12.500 euro
Volkswagen up! 1.0 5p. move up! 14.000 euro
Hyundai i10 Advanced 13.050 euro
Fiat Panda 1.2 Easy 12.550 euro
Kia Picanto 1.0 Cool 13.250 euro
Toyota Aygo 5p. x-cool 12.500 euro
Volkswagen up! 1.0 5p. move up! 14.000 euro
Hyundai i10 Tech 14.500 euro
Fiat Panda 1.2 Connected by Wind 14.550 euro
Kia Picanto 1.0 GT Line 13.850 euro
Toyota Aygo 5p. x-fun 14.550 euro
Volkswagen up! 1.0 5p. move up! 14.000 euro
Hyundai i10 Prime 16.800 euro
Citroën C1 Airscape 5p. Urban Ride 14.850 euro
Fiat Panda 1.2 Trussardi 16.550 euro
Toyota Aygo 5p. x-wave orange 16.150 euro
Volkswagen up! 1.0 5p. sport up! 16.500 euro
Hyundai i10 AT Tech 15.500 euro
Hyundai i10 AT Prime 17.800 euro
Il mondo Hyundai
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Bentley Flying Spur, capolavoro artigianale: tutti i segreti dell’abitacolo

La terza generazione della gran turismo di lusso di Casa Bentley, la nuova Flying Spur, sarà ricordata nella storia del marchio di Crewe come la più lussuosa e raffinata di sempre. L’ammiraglia inglese si rinnova e alza gli standard di qualità, già di per sé lussuosi, adottando soluzioni artigianali uniche nel loro genere e abbinandole a tecnologie di ultimissima generazione. Sofisticata come non mai, insomma, e secondo Bentley “la più lussuosa al mondo”. Per apprezzare profondamente la nuova Bentley Flying Spur bisogna conoscerne tutti i dettagli, soprattutto quelli che riguardano l’abitacolo. Una vera e propria opera d’arte.
Non solo semplice pelle… 3 km di filo per le cuciture
I 350 pezzi di pelle che rivestono l’abitacolo sono ornati con 60 componenti realizzati su misura e creati con ben 3 chilometri di filo, tessuto e lavorati a mano da 141 artigiani Bentley. Questi ultimi sono stati formati appositamente dalla Casa inglese per questo progetto con cinque mesi di Master Training per garantire il massimo livello di professionalità nella lavorazione. Bentley ci tiene inoltre a precisare che ogni tipo di pelle, accuratamente selezionato, utilizzato per l’abitacolo della nuova Flying Spur proviene dall’industria sostenibile del settore alimentare del Nord Europa. 14 sono invece le colorazioni proposte per tingere il cuoio, abbinabili a 24 diverse tonalità per le cuciture a contrasto.
Il volante, fiore all’occhiello dell’abitacolo
Proprio il volante della Flying Spur è l’elemento più sofisticato artigianalmente parlando, visto che il punto croce attraverso cui è stato rivestito, prevede l’utilizzo di ben 5 metri di filo che passa attraverso 352 fori ottenendo così 168 punti croce distintivi. Per creare, rigorosamente a mano, un solo volante gli artigiani Bentley impiegano 3 ore e mezza di lavoro. I rivestimenti della cabina, inoltre, vengono assemblati con 5 diversi tipi di macchine da cucire che tessono fili di diversi spessori. Nelle zone attorno agli airbag, ad esempio, vengono usati fili più sottili per garantire il massimo della sicurezza.
12 ore di lavoro solo per un sedile
Secondo Bentley, ineguagliabili per il loro comfort, i quattro sedili della Flying Spur richiedono un totale di 12 ore per essere assemblati a mano e il dettaglio che li distingue, ovvero i poggiatesta con i loro ricami, è composto da 5.103 punti… Gli inserti per i pannelli elle portiere in pelle trapuntata a diamante tridimensionale, infine, si ispirano alla concept car EXP 10 Speed 6.
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Jeep Renegade e Compass 4xe: le prime ibride plug-in a trazione integrale

Anche il marchio nordamericano del Gruppo FCA fa il suo passo importante verso l’elettrificazione. In Italia arrivano le prime due Jeep ibride, la Renegade e la Compass denominate ‘4xe’.
PHEV a trazione integrale
Tanto la fuoristrada compatta come la sua sorella maggiore montano lo stesso powertrain ibrido plug-in composto dal quattro cilindri 1.3 turbo a benzina abbinato a un motore elettrico. In totale la potenza complessiva è di 240 CV e il motore termico da impulso alle ruote anteriori, mentre quello elettrico spinge l’asse posteriore, dando vita a un sistema di trazione integrale sulle 4 ruote e un’autonomia in modalità elettrica di 50 km (con una velocità massima limitata a 130 km/h).
Ricarica
In quanto a tempi di ricarica utilizzando la Wallbox Hybrid da 3 kW offerta da Jeep le batterie si ricaricano in tre 3,5 ore, mentre sfruttando i più potenti sistemi da 7,4 kW i tempi si riducono a 100 minuti. Per i consumi Jeep dichiara 2,01 l/100 km e 1,97 l/100 km rispettivamente per la Jeep Renegade 4xe e la Jeep Compass 4xe.
Jeep Renegade e Compass 4xe First Edition
Per il lancio commerciale in Italia Jeep proporrà le First Edition, pre-ordinabili online, solo fino al 9 marzo, con un acconto di 500 euro. Sia per la Jeep Renegade 4xe che per la Jeep Comppass 4xe, le versioni First Edition potranno essere ordinate con l’allestimento Urban o Off-Road, il primo più elegante e sportivo, con cerchi da 19 pollici, il secondo più rivolto all’uso in fuoristrada e con cerchi da 17 pollici. 5 sono invece le colorazioni disponibili per la carrozzeria: Carbon Black, Alpine White, Granite Crystal, Blue Shade e Sting Grey. Per entrambe, infine, la dotazione di serie per tutte le First Edition comprende la retrocamera, i sensori di parcheggio, il sistema Park Assist, sistema Keyless e l’infotainment Uconnect Nav con schermo da 8,4 pollici.
I Prezzi
Le prime due versioni ibride plug-in Jeep Renehgade 4xe e Jeep Compass 4xe sono vendute con prezzi a partire, rispettivamente, da 40.900 euro e 45.900 euro.
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Jorge Lorenzo e Max Biaggi diventano nel 2020 MotoGP Legend

Nel 2020 Jorge Lorenzo e Max Biaggi entreranno a far parte del MotoGP Legend. I due piloti, tra l’altro anche grandi amici, riceveranno dunque questo importante riconoscimento, insieme ad un altro pilota, Hugh Anderson, neozelandese con quattro titoli mondiali in bacheca. Il maiorchino entrerà a far parte della Hall of Fame a Jerez, il Corsaro al Mugello e il neozelandese a Phillip Island.
Jorge Lorenzo
Lorenzo è uno dei piloti più vincenti di tutti i tempi, vinse la sua prima gara nel 2003 per arrivare a quota 68 nel 2018. Diventato campione in 250cc per due anni consecutivi (2006 e 2007) ottenendo la prima pole in occasione del suo Gran Premio d’esordio in MotoGP
si è laureato campione del mondo nella massima categoria in tre occasioni in sella alla Yamaha (2010, 2012 e 2015). Con la casa di Iwata, il maiorchino ha ottenuto 44 vittorie prima di passare al box Ducati nel 2017, moto con cui firmò tre vittorie. Dopo due anni col costruttore di Borgo Panigale, Lorenzo ha cambiato di nuovo scuderia diventando pilota Honda, squadra con la quale ha affrontato una sola stagione, al termine della quale annunciò il suo addio alle competizioni col concludersi del campionato 2019. “Essere nominato MotoGP
Legend mi rende estremamente felice. Devo dire che quando ho iniziato a frequentare questo mondo il massimo a cui aspiravo era partecipare al Campionato del mondo. Poi sono riuscito a vincere delle gare e poi cinque titoli, ed è stato qualcosa al di sopra delle mie aspettative. Ora, diventare leggenda del MotoGP
è un traguardo ancora più difficile da raggiungere. Ricevere questo riconoscimento significa che, a parte i titoli, hai lasciato qualcosa alla gente e alla storia di questo sport. Ringrazio Dorna e la FIM per tutto il loro sostegno nel corso di questi anni e per avermi scelto per entrare a far parte di questo gruppo così selettivo di piloti”, ha dichiarato Jorge.

Max Biaggi
Max Biaggi esordì nel mondiale 250cc nel 1991, il pilota romano firmò la sua prima vittoria una stagione più tardi. Due anni dopo diventò campione del mondo per la prima volta e un anno dopo si confermò campione nella categoria intermedia per quattro anni consecutivi (1994, 1995, 1996 e 1997). Dopo di ché fece il salto in classe regina dove vinse la sua prima gara durante la stagione d’esordio, concludendo il campionato col secondo posto della classifica generale. Dal suo debutto nel 1998 in 500cc fino al 2005, Biaggi vinse 13 gare e divenne vice campione del mondo in tre occasioni. Dopo aver lasciato il MotoGP
, il Corsaro approdò al WorldSBK dove vinse il campionato nel 2010 e nel 2012. Dopo il suo ritiro dal mondo delle competizioni, ha avviato il Sterilgarda Max Racing. “Mi onora diventare una leggenda del MotoGP
e sapere che il mio nome sarà lì per sempre insieme a quello di altri piloti importanti come Agostini, Aspar, Nieto, Sheene… Sono molto felice di sapere che il mio nome sarà sempre ricordato ed è un onore ricevere questo riconoscimento dopo tanti anni di duro lavoro. Mi piacerebbe ringraziare tutti coloro che hanno deciso di onorami con questo riconoscimento”, ha detto il corsaro.
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Ducati Panigale V4 MY 2020: inizia la commercializzazione

Inizia la commercializzazione della nuova Ducati Panigale V4 MY 2020. Sono già circa 450 le moto consegnate ai concessionari europei e statunitensi, e nelle prossime settimane la nuova supersportiva raggiungerà anche gli altri mercati del mondo nei quali Ducati è presente. La nuova supersportiva di Borgo Panigale viene proposta con prezzi a partire da 23.490 euro.
La Panigale V4 è spinta dal Desmosedici Stradale di 1.103 cm³: un V4 di 90° a distribuzione Desmodromica di derivazione MotoGP, unico nel suo genere per l’albero motore controrotante e l’ordine degli scoppi “Twin Pulse”. Il motore è capace di erogare una potenza di 214 CV a 13.000 giri/minuto, ed una coppia di 12,6 Kgm a 10.000 giri/minuto, che lo rende assolutamente godibile anche nell’impiego stradale. È inoltre ora equipaggiata con contenuti ereditati dalla V4 R, a partire dal pacchetto aerodinamico (profili alari, plexiglas, cupolino e carenature laterali di maggiori dimensioni, più efficienti estrattori laterali per l’aria in uscita dai radiatori) che migliora la protezione all’aria del pilota in carena e la stabilità globale del veicolo infondendo sicurezza.
Completa l’aggiornamento il telaio “Front Frame” con rigidezze modificate, per offrire un maggiore feeling dell’anteriore ai massimi angoli di piega. Il Ducati Traction Control (DTC) EVO 2, grazie alla nuova strategia di controllo “predittiva”, migliora sensibilmente la gestione della potenza in uscita di curva, mentre il Ducati Quick Shift up/down (DQS) EVO 2 riduce i tempi di taglio in “up shift”, consentendo cambiate più sportive oltre i 10.000 giri/minuto, aumentandone la stabilità in forte accelerazione a moto piegata. È stata anche sviluppata una nuova mappatura del sistema Ride by Wire che prevede diverse logiche di gestione della coppia erogata.
Per confermare il successo già ottenuto da questo gioiello di stile e tecnologia, a Borgo Panigale sono stati raccolti e analizzati i feedback e i dati provenienti dai clienti e dalla stampa specializzata. Questo ha permesso a Ducati di realizzare una Panigale V4 più facile, meno affaticante e più intuitiva, ottenendo una moto ancora più veloce al cronometro, con un miglioramento tanto più evidente quanto minore è l’esperienza del pilota. In poche parole una moto ancora più performante e godibile per un amatore che, in pista, può avvicinare la sua prestazione a quella di un rider professionista.
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