Monthly Archives: Settembre 2025
Aggredito all’autolavaggio, chiede 50 milioni di danni. Una vicenda terribile
Aggredito all’autolavaggio dalle ultime persone da cui se lo sarebbe aspettato. Il calvario di un anziano guidatore.
Un episodio drammatico ha scosso la comunità di una grande città, dove il proprietario di un autolavaggio di 79 anni, cittadino statunitense, ha avviato una causa civile da 50 milioni di dollari contro il governo federale dopo essere stato brutalmente trattenuto e ferito durante un’operazione di polizia.
Rafie Ollah Shouhed, questo il nome dell’anziano imprenditore, ha riportato ferite importanti, tra cui costole rotte e un trauma cranico, a causa della violenza esercitata dagli agenti federali durante il blitz avvenuto il 9 settembre scorso nel suo autolavaggio. Secondo quanto dichiarato dal suo legale, V James DeSimone, l’episodio ha rappresentato una palese violazione dei diritti civili costituzionali e delle normative sulla dignità umana in vigore in California.
Aggredito dalla polizia, il dramma
La ricostruzione dei fatti, avvenuta a Van Nuys in un’area popolata di Los Angeles e basata anche su filmati di sorveglianza, mostra agenti mascherati dell’ICE che hanno spinto con forza Shouhed a terra e successivamente lo hanno immobilizzato con manette, nonostante le sue proteste per condizioni mediche preesistenti, tra cui un recente intervento cardiaco. L’uomo è stato trattenuto per quasi 12 ore senza alcuna accusa formale e senza la possibilità di contattare la famiglia. A seguito del rilascio, è stato necessario il ricovero ospedaliero per le conseguenze della violenta azione, che ha lasciato evidenti lividi e danni fisici.
Questo caso si inserisce in un clima di crescenti tensioni legate alle attività di immigrazione federale negli Stati Uniti, in particolare in California. Dopo la recente decisione della Corte Suprema che ha eliminato alcune restrizioni sulle operazioni di controllo e deportazione, le autorità federali hanno intensificato le retate nelle aree metropolitane, con un aumento significativo degli arresti, che spesso coinvolgono anche cittadini americani.
Il Dipartimento per la Sicurezza Interna o DHS ha annunciato un impegno a “inondare la zona” di Los Angeles con operazioni di controllo, suscitando non poche polemiche e azioni legali da parte di chi ritiene che queste misure violino i diritti costituzionali e sfocino in abusi. Analogamente, altre famiglie hanno denunciato arresti ingiustificati, come il caso di una madre che ha intentato una causa da un milione di dollari per il fermo a pistola puntata della figlia minorenne, cittadina americana.
Le gravi accuse: come hanno risposto
La denuncia presentata da Shouhed coinvolge diverse agenzie federali, tra cui DHS, Customs and Border Protection, ICE e Border Patrol. Le accuse comprendono aggressione fisica, abuso di potere e danni emotivi intenzionali. L’avvocato DeSimone ha sottolineato come il comportamento degli agenti sia stato “senza legge, imprudente e crudele”, mettendo in guardia sull’impatto che simili azioni possono avere sulla comunità e sulla fiducia nelle istituzioni.

Dal canto suo, il DHS ha confermato l’operazione del 9 settembre a Van Nuys, precisando che durante l’intervento sono stati arrestati cinque immigrati senza documenti e che Shouhed è stato fermato per aver “ostacolato l’operazione e aggredito un ufficiale federale”. Tuttavia, egli è stato rilasciato senza alcuna accusa.
In un’intervista a NBC4 Los Angeles, Shouhed ha espresso il proprio stupore e dolore per quanto subito: “Pensavo che questo fosse un paese civile e giusto. Perché mi hanno trattato così?”. Le immagini e le dichiarazioni raccolte dimostrano una forte critica all’operato delle forze di sicurezza, accusate di ricorrere immediatamente alla forza fisica senza tentare di verificare la situazione legale delle persone coinvolte.
Il legale DeSimone ha evidenziato come questo episodio rappresenti un campanello d’allarme per la tutela dei diritti civili negli Stati Uniti, invitando a un controllo più rigoroso sulle modalità operative delle agenzie federali per evitare abusi e violazioni che minacciano le fondamenta della democrazia americana.
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Verstappen-Ferrari, tutto fatto: tifosi impazziti, è ufficiale
Max Verstappen in Ferrari non è più soltanto un sogno o una fantasia, ma una realtà impossibile da ignorare.
Max Verstappen è un pilota straordinario. Quattro volte campione del mondo di Formula Uno, il fuoriclasse olandese nonostante non abbia ancora trent’anni è già considerato uno dei piloti automobilistici più forti di sempre, considerando la sua fame di vittorie, la sua capacità in fase di sorpasso e in difesa dagli avversari, ma anche per la sua guida aggressiva che spesso gli ha permesso in carriera di raggiungere risultati decisamente eccezionali e ben superiori a quello che la monoposto in un dato momento gli permetteva effettivamente di fare.
Proprio per questo, su di lui gli occhi sono sempre puntati da parte di tifosi e addetti ai lavori, tant’è vero che si è parlato addirittura di un clamoroso approdo in Ferrari o Mercedes negli ultimi tempi. E a proposito di Ferrari, vedere Verstappen alla guida di una vettura del cavallino rampante evidentemente non è più una fantasia.
Verstappen-Ferrari, è davvero possibile: incredibile ma vero
Non in Formula Uno, almeno per il momento, tuttavia Max Verstappen ha guidato una Ferrari in Endurance. facciamo riferimento alla Ferrari 296 GT3, una splendida automobile gestita dal team svizzero Emil Frey racing e caratterizzata dalla livrea Verstappen.com Racing x Red Bull. L’olandese ha vinto anche la 4 Ore del Nurburgring in rosso, se così vogliamo dire, dopo aver terminato le qualifiche al terzo posto e aver detto chiaramente di voler puntare alla vittoria in vista della sua prima gara ufficiale al di fuori delle monoposto.

Ad aver impressionato appassionati e addetti ai lavori, di questa vittoria arrivata in coppia con Chris Lulham, ci ha pensato lo stint iniziale del campione di F1, considerando che grazie a uno spettacolare doppio sorpasso in partenza si è preso immediatamente la leadership di gara e ha costretto tutti a seguire un ritmo di fatto insostenibile per chiunque altro. Dopo 14 giri, aveva fra le mani già un distacco spaventoso di 62 secondi, quindi oltre un minuto di margine su tutti gli altri piloti. Al 15° giro, ha effettuato il cambio con Chris Lulham, e dal quel momento in avanti la gara è stata compeltamente in discesa.
La coppia si è preoccupata esclusivamente di gestire l’enorme vantaggio accumulato, tant’è vero che la macchina vincitrice della corsa ha tagliato il traguardo con oltre 24 secondi di vantaggio sull’auto numero 9, la Ford Mustang-Haupt dell’equipaggio composto da Mardenborough, Fetzer e Scherer. Una prima volta sulla Ferrari che sarà davvero molto difficile da dimenticare. Per Max Verstappen e per tutti coloro che sognano di vederlo un giorno in rosso in F1.
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Volkswagen blocca la produzione di auto: la situazione è grave
Volkswagen ha preso una importante decisione riguardo alla produzione di automobili: la situazione è veramente grave.
Volkswagen è un marchio di grandissimo valore per l’Europa e il mondo intero. Sono veramente tante le vetture realizzate dal brand tedesco che hanno fatto la storia non soltanto del marchio, ma anche dell’automobilismo in generale.
Nonostante questo, purtroppo sembra che negli ultimi anni Volkswagen stia vivendo quello che è tranquillamente considerabile un momento molto difficile per l’azienda.
Difficoltà che l’accomunano anche a un altro gruppo automobilistico, ovvero Stellantis e non solo. Criticità che purtroppo non sembrano essere diluite, ma anzi, continuano a dare non pochi problemi alla Volkswagen. E ifnatti, di recente ha deciso di bloccare la produzione di automobili proprio per questo motivo.
Volkswagen blocca la produzione di auto: di cosa si tratta
Volkswagen sembra aver deciso di interrompere la produzione per alcuni giorni negli stabilimenti di Zwickau, Dresda ed Emden. Stiamo parlando di tre stabilimenti che purtroppo sembrano lavorare fin troppo rispetto a quella che è l’effettiva domanda sulle automobili elettriche attualemnte, ovvero molto bassa. Senza contare, poi, i dazi provenienti dagli Stati Uniti e fissati intorno al 15%. Questi due fattori risultano essere determinanti per fermare la produzione fino al 6 ottobre 2025, almeno a Zwickau. Ma cosa viene prodotto di preciso nel luogo che abbiamo appena nominato?

A quanto sembra, sono assemblate l’Audi Q4 e-tron e la ID.3, mentre a Emden sarebbe oggetto di discussione la sospensione delle attività in vista delle prossime settimane. A riportare tale indiscrezione, l’agenzia di stampa DPA. Qui vengono prodotte le Volkswagen ID.4 e ID.7. C’è poi da considerare Osnabruck, altro stabilimento di produzione auto che si occupa della T-Roc cabrio e della Porsche 718. In vista della fine del 2025, si prevede una riduzione della settimana lavorativa di un giorno. In linea generale, quindi, sembra che stiamo parlando di un vero e proprio adattamento di produzione per Volkswagen, che intende sostanzialmente far fronte a quella che è l’attuale domanda da parte dei clienti per veicoli che purtroppo stanno riscontrando non poche difficoltà dal punto di vista delle vendite.
Una modifica che ci fa capire sostanzialmente quanto il segmento delle automobili elettriche sia in enorme difficoltà negli ultimi anni. Difficoltà che costringono anche un gruppo come Volkswagen a ridurre le operazioni produttive, almeno in parte. Difficile dire se e quando qualcosa cambierà in meglio, ma finché l’elettrico non ingrana, è meglio riparare il riparabile e spendere meno soldi possibili. Un problema simile riguarda anche altre società, come abbiamo detto, visto che la crisi della tecnologia a zero emissioni sta colpendo più o meno tutti quanti i costruttori di auto nel mondo.
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NCAP, il test svela le auto più sicure del 2025: con loro non rischi niente
Questo report dell’NCAP ha svelato le auto più sicure. Sicuramente sono le più adatte a chi teme un incidente d’auto.
L’Euro NCAP ha recentemente pubblicato la sua ultima valutazione sulla sicurezza delle automobili per il 2025, confermando un trend positivo nel miglioramento degli standard di protezione offerti dai veicoli moderni. Tra le novità più rilevanti emergono due marchi nuovi nel panorama europeo: la turca Togg e la cinese Firefly, entrambe premiate con il massimo riconoscimento di cinque stelle, a testimonianza di un progresso significativo anche da parte di case automobilistiche emergenti.
Fondata nel 2018, la Togg ha iniziato la produzione nel 2022 e si è subito distinta con i modelli T10F berlina e T10X SUV, progettati per il mercato europeo. Entrambi i veicoli hanno ottenuto punteggi elevati nella protezione degli occupanti adulti e dei bambini, piazzandosi ai vertici delle classifiche Euro NCAP. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con il celebre studio di design italiano Pininfarina, che ha curato l’estetica e la funzionalità della carrozzeria. Il gruppo turco, supportato da importanti realtà industriali come Anadolu, BMC e Turkcell, dimostra così una forte volontà di affermarsi a livello globale con vetture competitive e sicure.
Parallelamente, l’esordio sul mercato europeo di Firefly, brand di proprietà del colosso cinese Nio, ha sorpreso per la qualità della sicurezza offerta. Il suo primo modello ha raggiunto un impressionante punteggio del 96% nella protezione degli occupanti adulti, il più alto registrato nel 2024. Questo dato sfata il mito secondo cui solo SUV di fascia alta garantiscono elevati standard di sicurezza, dimostrando che anche le vetture elettriche di dimensioni compatte possono offrire una protezione avanzata.
Le elettriche sono sempre più sicure
Oltre a Togg e Firefly, l’analisi Euro NCAP del 2025 conferma la leadership di modelli elettrici consolidati come Audi Q4 e-tron, Hyundai IONIQ 9, MINI Aceman, MINI Cooper e smart #5, tutti valutati con cinque stelle per la sicurezza. La presenza sempre più significativa di produttori cinesi rappresenta un cambiamento importante nel mercato globale. Veicoli come la BYD Dolphin Surf, la Exlantix ES e la IM6 si sono distinti per la qualità costruttiva e l’efficacia della protezione offerta, sebbene alcune criticità siano emerse in modelli come la Lynk & Co 08 e la Volkswagen ID.Buzz, dove la sicurezza dei pedoni ha influito negativamente sul punteggio complessivo.
Non mancano però le sorprese negative: la BMW Serie 1, la Citroën C5 Aircross e la Suzuki eVITARA si sono fermate a quattro stelle, penalizzate da lacune nei test d’impatto e nei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS). In particolare, la MG 3 ha mostrato un grave problema nel meccanismo di blocco del sedile conducente durante il crash test frontale, causando una torsione del sedile che mette a rischio la sicurezza degli occupanti. Nonostante la gravità della situazione, i protocolli Euro NCAP non hanno permesso una decurtazione del punteggio, ma il caso è stato segnalato alle autorità competenti per un eventuale richiamo. MG ha annunciato aggiornamenti tecnici a partire da agosto per il sedile e da ottobre per l’airbag, senza però prevedere interventi retroattivi sui veicoli già venduti.

L’Euro NCAP valuta la sicurezza dei veicoli attraverso una serie di test d’impatto che includono collisioni frontali disassate, frontali piene, laterali e impatti laterali contro un palo. Questi test misurano la protezione garantita agli occupanti adulti, ai bambini sui seggiolini e agli utenti vulnerabili della strada come pedoni e ciclisti. Accanto a queste prove, sono fondamentali i test dinamici dei sistemi di assistenza alla guida, che giocano un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti e nella riduzione della gravità degli impatti.
I risultati sono espressi in percentuale per ciascuna categoria e sintetizzati in un giudizio finale da una a cinque stelle, dove cinque rappresentano il massimo livello di sicurezza raggiungibile con le tecnologie disponibili. Ad esempio, un punteggio del 90% nella protezione dei bambini indica una sicurezza molto vicina all’ideale.
Alcuni dati aggiornati relativi ai modelli testati nella quinta sessione Euro NCAP 2025
| Modello | Stelle | Protezione adulti | Protezione bambini | Utenti vulnerabili | Sistemi assistenza |
|——————|——–|——————-|——————–|——————–|——————–|
| Togg T10F | 5 | 95% | 85% | 78% | 80% |
| Togg T10X | 5 | 94% | 85% | 79% | 80% |
| Firefly | 5 | 96% | 87% | 82% | 86% |
| Audi Q4 e-tron | 5 | 91% | 87% | 79% | 73% |
| Hyundai IONIQ 9 | 5 | 84% | 87% | 77% | 83% |
| BYD Dolphin Surf | 5 | 82% | 86% | 76% | 77% |
| BMW Serie 1 | 4 | 78% | 84% | 85% | 80% |
| Citroën C5 Aircross | 4 | 80% | 85% | 79% | 62% |
| Suzuki eVITARA | 4 | 77% | 85% | 79% | 72% |
In generale, il quadro evidenzia un miglioramento costante degli standard di sicurezza, con particolare attenzione alle auto elettriche, che stanno guadagnando fiducia grazie a strutture sempre più robuste e sistemi di assistenza alla guida sempre più sofisticati. L’affermazione di nuovi protagonisti come Togg e Firefly e il progresso dei produttori cinesi confermano una nuova fase di competitività e innovazione tecnologica nel settore automobilistico globale.
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Il SUV cinese è già nel Guinness dei Primati: prestazioni super e costo inferiore alla Panda
Nel mercato automobilistico globale, il segmento dei veicoli elettrici compatti continua a evolversi con proposte sempre più competitive.
Nel mercato automobilistico globale, il segmento dei veicoli elettrici compatti continua a evolversi con proposte sempre più competitive. Tra queste spicca il Chery iCar Super V23, un fuoristrada elettrico cinese che ha conquistato il pubblico e la critica per il suo prezzo accessibile e le prestazioni di alto livello. Con un costo inferiore a 18.000 euro, simile a quello di una Fiat Panda, questo modello ha già stabilito nuovi standard, imponendosi come un vero fenomeno di vendite e innovazione tecnologica.
Il fuoristrada elettrico che ha rivoluzionato il mercato cinese
Il Chery iCar Super V23 è un SUV elettrico che sorprende per le sue caratteristiche tecniche e per la sua capacità di offrire prestazioni da segmento superiore a un prezzo estremamente competitivo. Disponibile in Cina a partire da circa 17.300 euro, il veicolo è equipaggiato con tecnologia all’avanguardia e una potenza che lascia senza parole gli appassionati di motori.
Uno degli exploit più significativi del V23 è il Guinness World Record conquistato nel 2025 come l’auto elettrica di serie più veloce a scalare una duna di sabbia lunga 400 metri, con un tempo di 2 minuti e 38 secondi. Questa impresa dimostra non solo la potenza del veicolo, ma anche l’affidabilità del suo sistema di trazione e della batteria in condizioni estreme.

Il modello è disponibile in due configurazioni principali. La prima prevede una trazione posteriore con un motore da 250 cavalli, capace di garantire un’autonomia fino a 550 chilometri con una singola carica, un dato particolarmente competitivo nel settore dei SUV elettrici compatti.
La seconda versione, pensata per chi cerca prestazioni ancora più elevate, monta due motori elettrici che sviluppano complessivamente 449 cavalli. Grazie a una batteria da oltre 80 kWh e a un sistema di gestione avanzato, questa variante è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. A ulteriore garanzia di sicurezza, il modello è dotato di un sistema di espulsione della batteria in caso di incendio, una soluzione innovativa che aumenta la protezione degli occupanti e del veicolo in situazioni critiche.
Il design del Chery iCar Super V23 mantiene le linee squadrate distintive della famiglia iCar, arricchite da dettagli esclusivi come il logo rosso “S” e cerchi da 21 pollici che conferiscono al SUV un aspetto sportivo e grintoso. Le dimensioni compatte – 4,22 metri di lunghezza e 2,73 metri di passo – lo rendono adatto anche all’utilizzo urbano, senza rinunciare allo spazio interno.
All’interno, l’abitacolo è un concentrato di tecnologia. Il fulcro dell’esperienza di guida è un ampio display da 15,4 pollici che integra i principali sistemi di connettività come Apple CarPlay, HiCar e CarLink. Il sistema di guida assistita Falcon 500, alimentato da ben 22 sensori tra radar, telecamere e ultrasuoni, garantisce un livello di sicurezza e comfort che in Europa si trova solitamente solo in vetture di categoria superiore e a prezzi molto più elevati.
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Alfa Romeo sorprende tutti, il ritorno in grande stile del biscione: quanta eleganza
La casa automobilistica italiana ha scelto di sorprendere tutti in occasione del Salone dell’Auto di Torino 2025. Tutti i dettagli a riguardo.
Fondata nel lontano 1910 a Milano, ancora oggi Alfa Romeo è sinonimo di design, eleganza e prestazioni ai massimi livelli. Sono stati tantissimi i modelli del Biscione a essere diventati iconici nell’immaginario collettivo e ad aver giocato un ruolo chiave nella storia dell’industria automobilistica del nostro Paese.
Il carattere sportivo della maggior parte delle auto del Biscione è, senza dubbio, la nota principale dello stile del Biscione. Alfa Romeo ha anche una lunga tradizione a livello delle corse sportive, con il marchio che si è imposto anche nelle prime due edizioni della Formula 1. Attualmente Alfa Romeo è uno dei 14 marchi storici facenti parte del Gruppo Stellantis.
Nonostante il settore dell’automotive sia complessivamente in crisi, i numeri dimostrano altro per quanto concerne la casa automobilistica italiana. Alfa Romeo, infatti, è in costante crescita per quanto concerne le nuove immatricolazioni, sia nel Vecchio Continente che in Italia. Nel primo semestre del 2025, infatti, ha fatto registrare un aumento sulle vendite in Europa di oltre il 33%. La nuova Alfa Romeo Junior è l’auto più venduta del gruppo in questo ultimo periodo.
Per rafforzare la sua posizione sul mercato, poi, il Biscione è attivissimo in riferimento alla mobilità ibrida ed elettrica. Inoltre, la casa automobilistica italiana ha sorpreso tutti in occasione dell’ultimo Salone dell’Auto di Torino. Ecco che cosa è accaduto.
Alfa Romeo stupisce tutti a Torino: tutti i modelli presentati
Torna a sorprendere Alfa Romeo in occasione del secondo Salone dell’Auto di Torino, andato in scena nei giorni scorsi all’ombra della Mole Antonelliana. Il Biscione, infatti, ha presentato al pubblico tre modelli che hanno fatto già breccia nel cuore degli appassionati. Ci riferiamo alla Junior Ibrida Q4, alla 33 Stradale MY2025 e all’incontro fra la 33 Stradale storica del 1967 – una delle auto più eleganti della storia del gruppo – con la sua erede di oggi.

La nuova Junior Ibrida Q4 ha già raccolto più di 50.000 ordini, a conferma di quanto la sua uscita sia attesa da un largo pubblico. La vettura si caratterizza per la presenza della trazione integrale e di un sistema ibrido a 48 volt, di un tre cilindri turbo da 1,2 litri e di due motori elettrici, in grado di far arrivare la potenza generale fino a 145 cavalli. Comfort e prestazioni, quindi, al top.
La 33 Stradale, invece, nasce dall’idea di riportare alla luce una vettura diventata iconica fra tutti gli appassionati del marchio. L’auto dispone di un propulsore V6 biturbo da tre litri, di 630 cavalli, e di una velocità di punta che può arrivare fino a ben 333 km/h.
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Come lavare l’auto senz’acqua (e bene): il metodo infallibile
Nelle prossime righe parleremo di una soluzione economica e davvero efficace per pulire la propria auto al meglio. E tutto ciò senza sprecare acqua. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Avere una macchina sempre pulita è qualcosa di molto importante. E ciò non solo a fini prettamente estetici, ma anche in riferimento a importanti aspetti igienici e di salute. Sarà importante, dunque, pulire la propria auto sia all’interno – avendo cura di eliminare polvere, peli, briciole e sporco ostinato – che nelle parti esterne dei vetri e della carrozzeria.
In questo testo vogliamo parlare – entrando maggiormente nello specifico – del lavaggio della carrozzeria e delle parti esterne dell’auto. Evidenzieremo una soluzione davvero molto pratica, economica e veloce che consentirà di avere sempre una vettura pulita e lucida. Sarà possibile, quindi, evitare di portare troppo spesso la vettura presso un autolavaggio e provvedere personalmente alla pulizia e alla lucidatura di carrozzeria, vetri e altre parti esterne.
Per prima cosa sarà necessario acquistare uno specifico prodotto. Di cosa stiamo parlando? Quale metodo davvero efficace aiuterà chiunque a rimuovere sporco e macchie da vetri e carrozzeria? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
La soluzione efficace per avere una vettura sempre pulita: costa poco e non serve l’acqua
Il lavaggio a secco dell’auto può fare davvero la differenza contro gli sprechi inutili di acqua. Basterà, infatti, comprare – su Amazon o presso qualsiasi altro negozio fisico – uno specifico detergente per auto senza acqua. A un costo di pochi euro, quindi, sarà possibile contare su un alleato perfetto per la pulizia e la lucidatura di tutte le parti esterne della vettura. Ecco come procedere alla pulizia.

La soluzione pratica, efficace ed ecologica da mettere in atto con questo detergente senza acqua è la seguente. Non si dovrà fare altro che applicare il detergente spray a elevato potere lubrificante sulla carrozzeria della vettura. Il prodotto in pochi secondi riuscirà ad agire contro lo sporco. A questo punto sarà necessario prendere un panno in microfibra pulito e rimuovere il detergente senza “farsi aiutare” dall’azione dell’acqua.
Come ovvio che sia, tale detergente spray senza acqua sarà ideale per rimuovere lo sporco leggero e non quello maggiormente ostinato. Per agire contro lo sporco leggero e la polvere, però, sarà un metodo perfetto, pratico e assolutamente ecologico. Nel pieno rispetto dell’ambiente e a un costo contenuto sarà possibile prendersi cura al meglio della propria vettura.
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Questi cartelli stradali sono diversi: almeno una volta ci siamo sbagliati tutti
Alcuni cartelli stradali si possono confondere l’uno con l’altro, se non fai attenzione ad un dettaglio.
Nel panorama della sicurezza stradale, la corretta interpretazione della segnaletica è un elemento imprescindibile per garantire una guida sicura e fluida. Tuttavia, alcune segnali stradali che a prima vista possono sembrare simili, nascondono differenze sostanziali che spesso generano confusione anche tra gli automobilisti più esperti. È il caso di due segnali molto diffusi sulle strade spagnole, entrambi caratterizzati da una freccia bianca su sfondo blu, ma con significati distinti e implicazioni differenti per chi guida.
La segnaletica stradale non è casuale: il sistema utilizza colori, forme e simboli con criteri psicologici studiati per facilitare la rapida comprensione da parte del conducente. La forma del segnale è un elemento fondamentale per il suo significato. Nel caso delle due segnalazioni in questione, la differenza principale risiede nel contorno: una ha forma quadrata, l’altra tonda.
I segnali circolari sono associati a obblighi o divieti, imponendo una condotta precisa al guidatore. Al contrario, i segnali quadrati sono prevalentemente informativi e non vincolano direttamente a una specifica azione, ma segnalano condizioni o caratteristiche della strada.
Significato e differenze tra segnale quadrato e segnale circolare
La segnalazione quadrata con freccia bianca su fondo blu indica che la strada è a senso unico. In altre parole, tutto il traffico si muove in una sola direzione, ma il segnale non obbliga a proseguire diritto: in presenza di un incrocio, è consentito svoltare a destra o a sinistra, a meno che non vi siano altri segnali che proibiscano tali manovre. Questo tipo di segnale è spesso posizionato all’inizio di strade a senso unico o in punti strategici in cui è necessario ricordare l’assenza di traffico in direzione opposta.
D’altro canto, la segnalazione circolare con freccia bianca su fondo blu impone un obbligo: il conducente deve seguire la direzione indicata dalla freccia senza possibilità di deviazione. Se la freccia punta diritto, non è consentito girare né a destra né a sinistra, salvo indicazioni contrarie. Questo segnale può essere presente sia su strade a senso unico sia su strade a doppio senso di marcia, e rappresenta una norma vincolante la cui inosservanza può comportare sanzioni amministrative.

Questa distinzione, nonostante la sua importanza, è spesso fonte di errori durante gli esami teorici della Direzione Generale della Circolazione. Molti candidati confondono l’obbligo di procedere diritto indicato dal segnale circolare con l’indicazione di senso unico del segnale quadrato. Al contrario, è frequente l’equivoco secondo cui il segnale quadrato vieti le svolte, cosa non vera.
Un esempio tipico di domanda d’esame potrebbe essere: “È possibile svoltare a sinistra incontrando un segnale quadrato con freccia bianca in avanti?” La risposta corretta è sì, a patto che non vi siano altri segnali restrittivi. Nel caso di segnale circolare, invece, la svolta è vietata. Per ricordare facilmente la differenza, si può associare la forma quadrata a un messaggio descrittivo – che informa sul contesto stradale – mentre quella circolare a un comando o obbligo immediato. In questo modo, alla vista di un quadrato blu con freccia, il conducente sa di trovarsi su una strada a senso unico, ma può scegliere la direzione in incrocio se permesso; alla vista di un cerchio blu con freccia, sa di dover seguire rigorosamente la direzione indicata.
Riconoscere e rispettare queste differenze è fondamentale per una guida consapevole e per evitare infrazioni, soprattutto in contesti urbani dove la segnaletica può essere densa e complessa. La precisione nella lettura dei segnali stradali, anche quelli più simili tra loro, rappresenta un tassello imprescindibile per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
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Hyundai i20, la nuova generazione cambia forma: cambia totalmente
Cambiamenti da urlo in arrivo per il modello di punta di Hyundai, ecco come si evolverà nei prossimi mesi.
Squadra che vince, non si cambia, dice il famoso proverbio. Nel mondo dell’automotive però le cose funzionano in modo diverso: un’automobile molto amata dal pubblico può rapidamente perdere appeal se non riceve gli aggiornamenti desiderati o resi necessari dall’avanzamento tecnologico che il settore ha vissuto. Vetture di successo come Golf, Micra e Panda non avrebbero mai riscosso il loro enorme successo se così non fosse stato.
Anche il marchio sud coreano Hyundai lo sa molto bene, visto che sul suo listino è raro non vedere un aggiornamento, quantomeno un face lift, sulle sue vetture più popolari. Introdotta nel 2008 per esempio la Hyundai i20 si è rivelata un’ottima mossa commerciale: la semplicità, la versatilità e la sicurezza di questa vettura hanno contribuito a proiettare la due volume al 42esimo posto dei modelli più venduti in Italia, non male per una casa che deve vedersela con Dacia e FIAT.
Tale risultato è arrivato nel 2024, alla terza generazione – e quindi al terzo aggiornamento importante – sul modello. Ora però la i20 è ancora pronta a rifarsi il trucco per un’altra volta, sperando che il brand possa proseguire su questa nota positiva anche nel corso di quest’anno. Andiamo a scoprire quali sono gli aggiornamenti più interessanti della nuova i20 e come questa cambierà nel 2027.
La due volumi è irriconoscibile
Ormai sul web circolano diverse foto spia del prototipo della i20 del 2027 che è stato ripreso su strada dai paparazzi con una mimetica di quelle che si usano nelle fasi finali dei collaudi pubblici di vetture in uscita a breve. Le informazioni della stampa sono bastate a realizzare rendering abbastanza convincenti della vettura che troveremo prossimamente sul mercato, come quello qui sotto per citarne uno.

La prossima serie dell’auto avrà linee più pesanti, simili a quelle di un SUV, anche se è poco probabile che la due volumi venga snaturata al punto da diventare una crossover, considerando che Hyundai ha già vari modelli di questo tipo, sul listino. La piattaforma è più larga, quindi possiamo ipotizzare un vano bagagli più capiente e un maggiore comfort di bordo per la vettura asiatica nel prossimo futuro.
Presenti anche dei fari al LED, ormai un must per le vetture vendute in Europa e una gamma di motori termici a cui verrà affiancato sicuramente almeno un propulsore ibrido. Per finire, non può mancare la variante N, certamente la più attesa. Per chi non lo sapesse, si tratta della versione sportiva della vettura coreana, come da tradizione per il modello. Non resta che attendere: il prossimo anno, ci sarà sicuramente un reveal pubblico del modello prima che entri sul mercato.
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Specialista avverte: “Attualmente le migliori e più affidabili auto che si possano acquistare sono queste”
Quali sono le automobili più affidabili in assoluto? Sono in molti a chiederselo, e secondo uno specialista sarebbero queste.
Quando parliamo di automobili, il primo fattore da tenere in considerazione è chiaramente quello dell’affidabilità. Di assoluta importanza per uno o più automobilisti è il fatto che l’auto scelta sia resistente e affidabile, poi viene tutto il resto in un secondo momento. Non è facile però trovare, soprattutto in un’epoca in cui tecnologia e prestazioni sono al primo posto, vetture che sono davvero a dir poco affidabili.
Comunque, gli esemplari che in questo fondamentale fanno contenti i papabili compratori ci sono eccome. All’interno di questo articolo, proprio per questo, abbiamo deciso di parlare di quelle che sono sostanzialmente considerate le vetture migliori in assoluto dal punto di vista dell’affidabilità.
Almeno secondo uno specialista dle settore, che ha indicato quali sono le macchine che rispecchiano questi obiettivi e che meritano quindi una possibilità più di altre.
Le auto più affidabili in assoluto: risponde uno specialista
Difficile dire quali sono le automobili più affidabili in questo momento, tuttavia uno specialista intervistato dall’influencer Adrian G. Martin – youtuber con oltre 62.000 iscritti al suo canale – ha deciso di intervistare Kike Ferrer, gestore di Talleres Kike, riconosciuto come la migliore officina in Spagna per tre anni consecutivi. Non poteva mancare qualche domanda sulle vetture più resistenti e affidabili in assoluto, che a quanto pare non sono quelle europee.

Secondo Ferrer, le automobili più affidabili attualmente sono quelle asiatiche. Inoltre, secondo lui, il mercato asiatico ha già inglobato quello europeo, mentre in passato accadeva l’esatto contrario. Lo specialista fa principalmente riferimento alla qualità dei ricambi. Secondo lui, tornando all’affidabilità, le migliori vetture sono di gran lunga quelle asiatiche. I modelli che tendenzialmente vengono riparati di meno in officina, in effetti, sono provenienti proprio dall’Asia. Anche se c’è da specificare che non tutte le vetture asiatiche sono al 100% di quel continente specifico.
Come precisato dal meccanico in questione, infatti, modelli giapponesi, coreani e persino cinesi si affidano spesso a pezzi di ricambio provenienti anche da altri Stati. Specialmente la Cina, che avendo iniziato a vendere le automobili da relativamente poco tempo, non hanno in alcuni casi pezzi di ricambio a sufficienza. In ogni caso, sembra proprio che in questo momento all’interno del settore automobilistico mondiale l’oriente abbia una marcia in più rispetto all’occidente. Specialmente dal punto di vista dell’affidabilità, che alla fine della fiera è ciò che conta di più per un potenziale cliente.
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