Monthly Archives: Marzo 2014

MINI Paceman GoalCooper

Mini si prepara all’evento sportivo più atteso dell’estate: i mondiali di calcio 2014, e lo fa con un’edizione speciale della Mini Paceman, prodotta in serie limitata e che per l’occasione sarà rinominata GoalCooper. Il tema dominante di questa edizione speciale della crossover coupé anglotedesca è, naturalmente, il calcio. E i colori dominanti sono il giallo, il verde e il blu, gli stessi della bandiera del Brasile che ospiterà la kermesse calcistica.La livrea, creata dal team di design MINI, guidato dal capitano Oliviero Weilinho, sfoggia l’esclusiva linea di exterior design Danielsonbunt, tema che si ripete anche all’interno dell’abitacolo.Tappetini simil prato artificiale nel colore Brasilerogrün e la luce dei “riflettori” formata dal pacchetto d’illuminazione interna MINI a LED provano a far respirare all’interno della Mini Pacemn GoalCooper un’atmosfera da stadio.Gadgets molto speciali… tra una partita e un’altraMa non finisce qui perchè nel Center Rail è integrato un calcetto in miniatura… e una na volta ribaltati gli schienali del divanetto posteriore, il bagagliaio, anch’esso rivestito di un tappetino a prato artificiale, funge da porta calcistica, con la rete che viene tesa direttamente dietro i sedili anteriori.Non appena i sensori del Park Distance Control (PDC), che funzionano insieme al sistema di sorveglianza interna dell’impianto antifurto, registrano un tiro verso la porta, viene azionato automaticamente il comando elettrico del portellone posteriore.Il risultato: la porta posteriore si chiude in frazioni di secondo, il pallone viene respinto e la MINI Paceman GoalCooper difende la porta. E grazie alla MINI Connected App si potrà competere, sognando i mondiali, con gli altri utenti in rete.La presentazione di questa curiosa Mini avverrà domani, 1 Aprile… tutto chiaro no? Pesce d’Aprile… I


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Renault e Costume National insieme per la Clio: "un prodotto 100% italiano"

La cornice è di quelle delle grandi occasioni, in grado di richiamare subito alla mente le parole "design" ed "eleganza": la Triennale di Milano.
Renault Italia non poteva scegliere una location più programmatica per presentare alla stampa la sua Renault Clio Costume National, edizione limitata della sua Clio, quarta generazione molto amata dal pubblico e dal mercato.
 Una versione speciale della Clio pensata appositamente per l’Italia e realizzata con la collaborazione di Ennio Capasa, storica firma e Direttore Creativo di Costume National.Una "fashion car", come l’ha definita Francesco Fontana Giusti (Image & Communication Director del brand) "100% italiana, dalla realizzazione alla comunicazione".Clio Costume National: pensata per chi ama lo stileMinimalismo ed innovazione: sono queste i due binari su cui Renault Italia e Costume National hanno viaggiato per costruire questa edizione speciale della utilitaria Renault.Valori che accomunano i due brand, come ha sottolineato Fontana Giusti, che ha anche rimarcato il successo del prodotto Clio nel Bel Paese ("La vettura straniera più venduta in Italia nel suo segmento di riferimento").Un minimalismo che si vede a colpo d’occhio, già dalla scelta dei colori della carrozzeria: dalle tinte forti della Clio che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni, al bianco e al nero e al grigio della Renault Clio Costume National.Il target principale? Giovani uomini sotto i 40, attenti allo stile e ai dettagli, che ricercano esclusività nella propria vettura. L’auto come statement. Leggi di piùDalla concept car, alla vettura di serieAlla Triennale di Milano, Renault ha portato due modelli frutto della collaborazione con Costume National: la Clio Costume National di serie, già in in commercializzione (con prezzi a partire da 15.550 euro per la Clio 1.2 da 75CV), e una concept che spinge il piede sull’acceleratore della personalizzazione.Una Clio dalla livrea laminata che richiama la pelle 3D selezionata dal marchio di Ennio capasa per personalizzare la vettura, e che dona all’auto un carattere decisamente esclusivo, pur senza rinunciare all’eleganza e allo stile minimalista del marchio.Texture che ritroviamo anche nella versione di serie sia all’esterno della vettura – grazie a un motivo stampato sui retrovisori e sul tettuccio – che all’interno con la cuffia del cambio manuale ricoperta dal pellame di Costume National.Intervista a Ennio Capasa, Costume National: " Abbiamo approfittato della presenza di Ennio Capasa, designer e firma di Costume National, alla Triennale di Milano per fargli qualche domanda su questa collaborazione e sul suo rapporto con le auto."La macchina presenta storicamente, specialmente in Italia, un fascino straordinario. – ci ha raccontato Capasa – Da bambino sono stato colpito dalle grandissime matite del car design italiano: ero affascinato da queste linee straordinarie. Il mio rapporto con l’auto è stato un rapporto assolutamente estetico".Ma lavorare sullaRenault Clio Costume National non è stato semplice, dovendosi approcciare e affiancare a un lavoro già portato avanti da altri."Lavorare su un foglio non bianco è una lezione di vita. Noi designer siamo da un certo punto di vista arroganti, preopotenti. Ti insegna un po’ di umiltà, ti insegna a far sentire la tua voce rispettando quello che è stato fatto prima. E io sono dell’idea che si debba sempre imparare l’umiltà dal punto di vista creativo".Un approccio che ha permesso a Ennio Capasa di lavorare sui dettagli di questa edizione limitata della Clio, concentrandosi sul concetto di italianità che ha riprodotto attraverso una scelta dei materiali – la pelle – che sottolinea la nostra eccellenza produttiva.E poi c’è il Capasa privato, che ha costruito con le auto un rapporto fatto di amore per lo stile (come poteva essere altrimenti?) e di scelte alternative. Con molte storie da raccontare:"La mia prima auto era una macchina vintage, perché ero ossessionato dal vintage. Avevo fatto un viaggio in India a 18 anni, e lì i taxi erano delle Fiat 1100: tornai in Italia con il desiderio di trovarne una. Ne recuperai un modello del 1957/1958, lo restaurai dipingendo di nero la carrozzeria e diventò per vari anni un’auto che affascinava molto i miei amici. Alla fine la regalai a uno di loro, che la conserva ancora".Matteo Garrone: una firma italiana anche per la comunicazioneIn questa summa del Made in Italy, anche la comunicazione del prodotto non poteva non portare una firma italiana.Regista di opere applauditissime come "Reality" e "Gomorra", Matteo Garrone ha prestato la sua firma allo spot che dal 6 aprile prossimo promuoverà in televisione la Renault Clio Costume Nationale.Lo ha fatto dirigendo un microfilm in bianco e nero, minimalista, che racconta"Un incontro" – questo il titolo del corto – fra un uomo e una donna, ma anche fra Renault e Costume National."Mi sono divertito molto a fare questa pubblicità. – ha commentato Garrone – E di aver potuto fare un piccolo film, con un lieto fine. Che è una cosa sempre più rara".


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Fiat: ultima riunione degli azionisti in Italia

Gli azionisti Fiat si riuniscono per l’ultima volta in Italia. Si è aperta oggi, al Lingotto di Torino, l’ultima assemblea, per la delibera in materia di bilancio per il 2013, in territorio italiano.In futuro, infatti, dopo lo spostamento della sede legale, le riunioni avverranno in Olanda.A partecipare, oggi, la compagine azionaria, rimasta immutata (come ci tiene a precisare il presidente Elkann):Exor (30,06%), Baillie Gifford (2,64%) e Vanguard International Growth Fund (2,26%)insieme agli altri investitori istituzionali Ue (17,1%) ed extra Ue (21,80%.) Fiat Spa , ricordiamo, detiene azioni proprie pari al 2,76%. Già a partire dal 6 maggio prossimo, poi, il piano industriale di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) sarà presentato direttamente a Detroit.2013 positivoRispetto al 2013 John Elkann ha dichiarato che ci sono “buone notizie”. “ Il 2013 è stato ricco di soddisfazioni per la Fiat. Le perdite in Europa si sono ridotte e lo sviluppo dei marchi Premium sta dando risultati positivi molto concreti. Basta pensare alle Maserati, prodotte in Italia a Grugliasco, in un o stabilimento che era morto mentre oggi da’ lavoro a 2.200 persone”.E il presidente ha poi aggiunto “Nell’America del Sud vendiamo più auto che in Europa e nonostante le difficoltà ricaviamo grandi successi, come dimostrano i lanci del nuovi modelli, tra cui la nuova Uno.Con FCA abbiamo finalmente la possibilità di giocare una partita vera. Ed il 6 maggio a Detroit vi racconteremo quello che FCA farà nei prossimi anni. Oggi per la prima volta abbiamo prospettive diverse, non dobbiamo più giocare una partita per la sopravvivenza, in fondo alla classifica, senza sapere se ci sarà un domani.L’anno scorso abbiamo ricordato mio nonno, nel decimo anniversario della sua scomparsa. Quest’anno vorrei ricordare mio zio, Umberto Agnelli, che dieci anni fa, a maggio, ci lasciava. Lo ricordo pensando ad Andrea che è qui e che abbraccio insieme a tutta la famiglia" .Fiat e Chrysler manterranno la propria identitàÈ poi intervenuto anche l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne puntualizzando la svolta definitiva avvenuta dopo l’integrazione di Chrysler: “Adesso non esistono più ostacoli alla piena integrazione di Chrysler, è il coronamento di un grande progetto industriale avviato nel 2009".E rispetto alla separazione dei due marchi ha poi precisato:"Sarei un ingenuo se non sapessi che ci sono aspetti emotivi non solo qui in Italia ma anche al di là dell’Oceano legati alla storia secolare dei due gruppi Fiat quest’anno compirà 115 anni, Chrysler 90 il prossimo. Può nascere la sensazione che si perda qualcosa, ma la nostra forza deriva proprio dall’unione di queste due realtà, ognuna conserverà la propria identità e metterà a disposizione dell’altra i propri punti di forza".Per quanto riguarda, infine, gli obiettivi fissati per il 2014, Il gruppo Fiat prevede di consegnare 4,5-4,6 milioni di vetture (contro i 4,35 milioni nel 2013). L’utile della gestione ordinaria per il prossimo anno è fissato a 3,6-4 miliardi, l’utile netto a 0,6-0,8.


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Renault Clio Costume National

Renault Clio Costume National è una limited edition della compatta francese nata dalla collaborazione con il noto marchio italiano di moda fondato nel 1986 da Ennio e Carlo Capasa.Costume National nasce dall’incontro tra sartorialità e innovazione, unite ad un’estetica essenziale che si esprime attraverso linee pulite e grafiche per un’immagine minimal ed edgy-chic.DesignLa personalizzazione dell’auto è ispirata al colore grigio del logo Costume National ed alla trama di un esclusivo ed innovativo pellame di vitello laminato ad effetto tridimensionale della celebre maison.Il design esterno è connotato da una serie di dettagli che esaltano il colore grigio molto coerente ai canoni stilistici di Costume National. La Serie Limitata Clio Costume National è facilmente riconoscibile dal badge Costume National apposto sulla parte laterale anteriore dell’auto, dalla personalizzazione delle scocche dei retrovisori con un decoro riprendente la trama dell’innovativo tessuto di Costume National, dall’inserto di finiture grigie sul profilo del portellone, sul rilievo delle protezioni laterali, sui baffi anteriori e sui cerchi in lega da 16 e 17 pollici (disponibili in opzione). Impreziosiscono il deging cromature sulle guarnizioni dei vetri laterali e dei fari fendinebbia.All’interno Clio Costume National offre un’immagine ricercata e moderna grazie alla presenza di decorazioni grigie sulla cover del volante, sulla base del cambio e sul perimetro delle bocchette di ventilazione. L’abitacolo è impreziosito dalla realizzazione del soffietto della leva del cambio direttamente con l’esclusivo pellame di vitello laminato a effetto tridimensionale Costume National.Colori e motoriTre sono le tinte di lancio della Serie Limitata: il Bianco ghiaccio, il Grigio cassiopea e il Nero étoilé, in coerenza con la palette dei colori dei tessuti che caratterizzano le collezioni della maison Costume National.È inoltre disponibile l’allestimento full customized con il tetto dell’auto interamente rivestito con un decoro riprendente la trama dell’innovativo pellame di Costume National.Clio Costume National disponibile sia nella versione Berlina che Sporter, sarà equipaggiata con le motorizzazioni benzina 1.2 75cv (solo berlina) e TCe 90cv e con il motore diesel 1.5 dCi nelle potenze 75cv e 90cv.Limited Edition, una tradizione di successoDi generazione in generazione, Clio è sempre stata un best-seller di Renault grazie anche ad una tradizione di limited edition che hanno consentito di valorizzare le caratteristiche vincenti del veicolo. Lo spirito delle serie limitate e dei progetti di co-branding messi in atto nel tempo sono stati sempre orientati ad enfatizzare lo spirito di Clio, andando a confermare il rapporto privilegiato con una clientela giovane, dinamica, attenta alle tendenze del momento.


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Renault Mégane 1.2 TCe 132 CV, la prova su strada

Sei anni e non sentirli. La Renault Mégane, recentemente sottoposta ad un restyling (che ha portato un frontale simile a quello della sorella minore Clio), resta una delle compatte migliori in commercio. Le uniche delusioni riscontrate nella nostra prova su strada sono arrivate, curiosamente, proprio dalla componente più moderna della vettura: il motore 1.2 TCe da 132 CV.FunzionalitàChe bisogno c’è di una station wagon quando si ha a che fare con una “segmento C” così spaziosa? Il divano posteriore è talmente largo da poter accogliere senza particolari problemi tre occupanti e in configurazione a cinque posti il bagagliaio (405 litri) è immenso.La Renault Mégane può vantare inoltre finiture estremamente curate (la parte superiore della plancia è realizzata con plastiche morbide ottimamente assemblate) e – nel caso del ricco allestimento GT Line da noi testato – una dotazione di serie completa: autoradio CD MP3 con Bluetooth e presa USB, cerchi in lega da 17”, climatizzatore automatico bizona, cruise control, retrovisori ripiegabili elettricamente e sensori di parcheggio posteriori.Gli amanti della sportività non potranno non apprezzare altre “chicche” come ad esempio i paraurti più aggressivi, le impunture rosse sul volante e sul cambio e l’assetto più rigido rivisto dagli ingegneri di Renault Sport.ComfortLa presenza di sospensioni più dure (specialmente quelle posteriori) sulla Renault Mégane 1.2 TCe GT Line contribuisce ad aumentare il divertimento ma penalizza il comfort sulle sconnessioni. In compenso il propulsore è estremamente silenzioso e l’abitacolo è ben insonorizzato.Le ampie regolazioni del sedile del guidatore consentono (volendo) di ottenere una posizione di seduta estremamente bassa che permette di ridurre il baricentro. I comandi sono facili da gestire, tranne quelli (non troppo intuitivi) del climatizzatore e del cruise control.Piacere di guidaIl motore 1.2 TCe sovralimentato a benzina da 132 CV e 205 Nm di coppia è il vero punto debole della Renault Mégane della nostra prova su strada: carente di brio ai bassi regimi e poco elastico, si risveglia solo intorno ai 2.000 giri. Non mancano, però, le note positive: l’allungo notevole per un turbo e la cilindrata contenuta per risparmiare sull’RC Auto.Anche le prestazioni deludono: 200 km/h di velocità massima e 9,7 secondi da 0 a 100 chilometri orari sono un valore non adeguato ad una compatta da oltre 130 CV. Per trovare il piacere di guida sulla compatta transalpina meglio puntare su altri elementi: sull’impeccabile cambio manuale a sei marce e sullo sterzo leggero nei parcheggi e preciso nella guida sportiva.SicurezzaImpossibile trovare una Renault poco convincente alla voce “sicurezza” e la Mégane non fa eccezione: cinque stelle nei crash test Euro NCAP, airbag frontali, laterali e a tendina, ESP e controllo di trazione. Da non sottovalutare, inoltre, i freni potenti.La tenuta di strada è sempre rassicurante, anche quando si esagera con la velocità. Insomma, stiamo parlando di una vettura in grado di far divertire tutti, anche i guidatori meno esperti. Capitolo visibilità: buona in tutte le direzioni. Solo il lunotto posteriore potrebbe essere più ampio.EconomiaIl prezzo di 23.100 euro della Renault Mégane 1.2 TCe GT Line non è alto per un’auto di questa categoria. I consumi sono buoni, anche se non da record: la scheda tecnica recita 18,5 km/l e non è difficile rimanere sopra quota 15 nella guida di tutti i giorni.

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Lancia Ypsilon metano, la prova su strada

Poche auto sanno essere allo stesso tempo “risparmiose” ed eleganti come la Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano. Nel corso della nostra prova su strada la piccola torinese ha dimostrato che “economia” non fa rima con “essenzialità”.FunzionalitàRispetto alle Ypsilon “normali” la variante alimentata a gas naturale può vantare un assetto rialzato: scelta obbligata dalla presenza delle bombole sotto al pianale, che ha tolto un po’ di spazio (ma non troppo) ad un bagagliaio la cui capienza – 202 litri che diventano 900 quando si abbattono i sedili posteriori – resta adatta a soddisfare le esigenze di una coppia.L’abitacolo della Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano – come sempre ottimamente rifinito – è spazioso per i passeggeri anteriori (un po’ meno per quelli posteriori) e la dotazione di serie dell’allestimento “base” Elefantino da noi testato comprende, tra le altre cose, il climatizzatore manuale e la vernice micalizzata.ComfortLa piccola torinese a gas naturale offre un buon livello di comodità: merito della maggiore altezza da terra (che consente di dominare meglio la strada) e di sospensioni dalla taratura piacevolmente soffice. Il motore bicilindrico è invece un po’ rumorosetto, specialmente ai bassi regimi.I comandi della Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano sono ben posizionati mentre stona il volante non regolabile in profondità.Piacere di guidaIl motore 0.9 bicilindrico sovralimentato da 80 CV offre una buona spinta ai bassi regimi e prestazioni adeguate alla tipologia di vettura: 169 km/h di velocità massima e 13,1 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari. La ripresa non è il massimo, specialmente quando si viaggia a gas.Il cambio manuale a cinque marce della Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano è caratterizzato da una leva maneggevole e da una buona rapportatura e lo sterzo leggero aiuta nelle manovre.SicurezzaLa dotazione di sicurezza comprende gli airbag frontali, quelli a tendina e l’ESP. Per arricchirla consigliamo di acquistare i cuscini laterali (220 euro) e gli appoggiatesta posteriori (110 euro).Nonostante il baricentro rialzato (utile, tra l’altro, a migliorare la visibilità nei posteggi) la Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano offre un comportamento stradale rassicurante pressoché privo di rollio. Solo i freni potrebbero essere più potenti.EconomiaLa Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir a metano costa 16.800 euro, 2.200 euro in più della variante equivalente a benzina, e con soli 10 euro di gas può percorrere oltre 200 chilometri (oltretutto guidando senza stare attenti ai consumi).La piccola torinese – come tutte le vetture alimentate a gas naturale – dovrebbe essere molto richiesta in caso di rivendita sul mercato dell’usato. Nella norma la garanzia: due anni a chilometraggio illimitato.

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Fiat Panda GPL, la prova su strada

La Fiat Panda a GPL – nota anche come EasyPower – è la versione a gas dell’auto più amata dagli italiani. Nella nostra prova su strada cercheremo di capire se vale la pena di spendere 2.000 euro in più rispetto alla variante a benzina per risparmiare al distributore.FunzionalitàLa Fiat Panda è nota per essere una citycar versatile ma, a nostro avviso, questa peculiarità riguarda principalmente il bagagliaio. Il vano – 225 litri che diventano 870 quando si abbattono i sedili posteriori – non viene penalizzato dalla presenza della bombola (posizionata al posto della ruota di scorta, in caso di foratura c’è il kit di riparazione) e soddisfa senza problemi le esigenze di una coppia.Nell’abitacolo – caratterizzato da una plancia dal design originale ma anche da finiture poco curate (specialmente alla voce “assemblaggio") – i passeggeri posteriori più alti hanno pochi centimetri a disposizione delle gambe e oltretutto i posti sono solo quattro (il quinto non è nemmeno presente nel listino degli optional).La dotazione di serie della Fiat Panda Easy a GPL del nostro test comprende in pratica solo l’autoradio: consigliamo di arricchirla almeno con il climatizzatore manuale (850 euro).ComfortInvariato – cioè buono – rispetto alla versione a benzina da cui deriva: merito della posizione di seduta rialzata (utile per dominare il traffico) e di comandi ergonomici. Le sospensioni posteriori sono un po’ rigide sulle sconnessioni più pronunciate (ma niente di preoccupante, sia chiaro) mentre nei viaggi autostradali si notano parecchi fruscii aerodinamici alle alte velocità.Piacere di guidaLa presenza dell’impianto a GPL sulla Fiat Panda non incide in alcun modo sul piacere di guida: le prestazioni dichiarate sono identiche (164 km/h di velocità massima e 14,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari), così come quelle “percepite” durante la prova.Il motore 1.2 da 69 CV e 102 Nm di coppia, oltretutto, ha due grandi pregi: rispetta già le normative antiinquinamento Euro 6 ed è molto elastico. Questo significa che inizia ad offrire una spinta corposa già intorno ai 3.000 giri.La Fiat Panda a GPL può inoltre vantare un cambio maneggevole e uno sterzo leggero: utile in città, un po’ meno alle alte velocità dove non guasterebbe un briciolo di sensibilità in più.SicurezzaLa sicurezza offerta dalla citycar torinese è di buon livello: i freni, soprattutto, sono tra i più potenti del segmento e ad andature normali il comportamento stradale è rassicurante. Solo quando si esagera con il pedale dell’acceleratore si avverte una marcata tendenza ad allargare la traiettoria in curva.La dotazione – composta da airbag frontali e a tendina – andrebbe impreziosità con l’utilissimo ESP (optional a 310 euro) mentre l’eccellente visibilità è garantita dalle ampie superfici vetrate.EconomiaIl prezzo della Fiat Panda 1.2 EasyPower Easy a GPL di 13.360 euro è nella media della categoria anche se – come abbiamo visto – bisogna spendere almeno un altro migliaio di euro per avere una dotazione di accessori adeguata.I consumi (circa 13 km/l rilevati adottando uno stile di guida normale) sono bassi, specialmente in città: con un pieno di gas di 23 euro si riescono a percorrere oltre 350 chilometri.La Fiat Panda a GPL è destinata ad essere molto richiesta sul mercato dell’usato mentre stona – specialmente se paragonata con quanto offerto dalle rivali asiatiche – la garanzia di soli due anni a chilometraggio illimitato.

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Lamborghini Aventador: set di ruote "speciali" by Novitec Torando

Lamborghini Aventador: performances straordinarie, qualità di lusso ma soprattutto design impattante. Come migliorarla esteticamente? Secondo il preparatore italiano Novitec Torando (specializzato in vetture di Sant’Agata) lo si fa con ruote ancor più spettacolari.Per questo propone una serie di cerchi limitata a 25 pezzi, veri e propri capolavori di design che accrescono ulteriormente il sex appeal della supercar del Toro.Ruote ad hoc, per ogni angoloIl look di questo set di ruote, denominato NL2, si inspira alla turbina eolica con un design cinque razze.Ma l’aspetto sorprendente e altamente tecnologico riguarda il fatto che ognuna delle 4 ruote è creata appositamente per adattarsi al relativo angolo della vettura… il risultato è un miglior raffreddamento dei freni e a trarne beneficio è, di conseguenza, la dinamica della vettura.A disposizione nelle misure da 20 pollici per l’anteriore e 21 pollici per il retrotreno, queste ruote speciali possono essere ordinate con differenti colorazioni per una personalizzazione ancora più completa.E ancora, Novitec Torando propone per la Lamborghini Aventador anche un esclusivo kit che si abbina alle ruote, composto da uno splitter aggressivo, minigonne laterali pronunciate, una posteriore esaltato dall’estrattore e dalla grande ala in fibra di carbonio.E per finire, nuova anche la copertura del motore e l’impianto di scarico che realizzato in inconel, come quello delle vetture da F1.

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Volvo: nuovo allestimento Inscription e versioni speciali per il 2015

Una gamma più completa di personalizzazioni e opzioni, è fondamentalmente questa la nuova offerta per il prossimo anno nei listini delle Model Year 2014 della Casa scandinava Volvo.Il pacchetto InscriptionLa proposta svedese si arricchirà prima di tutto con il nuovo e lussuoso ‘pacchetto’ Inscription dedicato ai modelli Volvo XC60, V70, XC70 e S80.InterniQuesto include rivestimenti in morbida pelle Inscription Soft Leather in diverse tonalità uniche, un raffinato quadro strumenti rivestito in pelle, eleganti inserti decorativi, rivestimento in pelle morbida per le superfici più estese quali il retro dei sedili, il bracciolo centrale e i poggiatesta ­ su cui campeggia inoltre il logo Inscription ricamato –, e tappetini esclusivi.EsterniPer gli esterni il pacchetto prevede: tre brillanti tonalità della carrozzeria – Crystal White Pearl, Electric Silver e Ember Black (V70, XC70 e S80), oltre ai cerchi a dieci raggi da 19 pollici (per V70 e S80) o 20 pollici (per XC60).Per celebrare la Ocean Race 2014/­2015 inoltre volvo inserirà in listino un’edizione speciale di automobili ispirate al mondo della vela. La quinta generazione di vetture Volvo Ocean Race Edition include i modelli Volvo V40, V40 Cross Country, V60 e XC60.In parallelo, Volvo Cars propone inoltre i modelli V70 e XC70 Edition per i clienti che preferiscono una linea e uno stile di guida più dinamici.Sensus Connect disponibile su tutti i modelliPer tutti i model year 2015 arriveranno inoltre aggiornamenti per il sistema di navigazione e infotainment Sensus Connect, che offre ai clienti l’esperienza di una connettività a bordo a 360° gradi.I servizi basati su cloud consentono a chi guida di trovare e pagare il parcheggio direttamente dall’auto, di scoprire nuovi ristoranti una volta a destinazione, di ascoltare la musica preferita in streaming senza interruzioni, e molto altro. La Piattaforma di Localizzazione HERE permette di utilizzare la funzione di navigazione in connessione con mappe tridimensionali. Il sistema Sensus include inoltre un impianto stereo Premium Sound ottimizzato prodotto dalla Harman Kardon con amplificatore 5x130W dotato di software di potenziamento del suono di prossima generazione Dirac Live e 12 casse.Motori Drive­EPer quanto riguarda i motori, invece, a partire da Maggio tutti i nuovi modelli Volvo potranno essere equipaggiati su richiesta la nuova generazione di propulsori DriveE, caratterizzata da prestazioni dinamiche di prim’ordine e basse emissioni di CO2. 


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