Benelli Week 2018, dal 10 al 16 settembre a Pesaro


Sta per entrare nel vivo l’appuntamento con la Benelli Week 2018, in programma dal 10 al 16 settembre a Pesaro, città natale dello storico marchio. Un appuntamento, organizzato da Registro Storico Benelli, Motoclub Tonino Benelli e Benelli QJ ed atteso ogni anno da centinaia di appassionati della Casa del Leoncino, pronti a raggiungere la città per una settimana ricca di eventi e tour pensati per le due ruote.
Benelli Week 2018, il programma
Tantissime le iniziative in programma per la sette giorni dedicata quest’anno a Dorino Serafini, grande pilota pesarese di moto e auto, 3 volte campione italiano con le due ruote e successivamente, pilota ufficiale di automobilismo con la Ferrari. Si parte lunedì 10 settembre, con un tour che porterà tutti i partecipanti alla scoperta della Repubblica di San Marino con immancabile sosta a Coriano, in onore di Marco Simoncelli, con visita al museo dedicato al pilota scomparso.
Martedì 11 settembre, la destinazione in programma sarà Genga (Ancona) alla scoperta delle splendide Grotte di Frasassi e dei pittoreschi borghi di Arcevia, Corinaldo e Mondolfo. Mercoledì 12 il gruppo raggiungerà su due ruote la vetta del monte Nerone, attraversando anche le città di Urbino, patrimonio dell’Unsesco, e la gola del Furlo, bellezza naturalistica per eccellenza. Tappa pesarese per giovedì 13 settembre: dopo la visita del centro cittadino, sulle orme di Gioachino Rossini è in programma la visita al museo di moto e auto di Danilo Crescentini e alla collezione privata di Giuseppe Sandroni, per poi passare a Tavullia e per la famosissima strada Panoramica.
Saranno invece il Monte Catria e Fonte Avellana le destinazioni del tour in programma venerdì 14 settembre, per un percorso immerso nella natura appenninica e panorami mozzafiato sulle valli del Metauro e del Cesano. Nel weekend il gran finale: sabato 15 settembre, il tour motociclistico in programma porterà tutti i partecipanti alla Rocca di Mondavio per concludersi al Museo delle Officine Benelli dove in serata si terrà una grande festa, con stand gastronomici e tanta musica. Domenica 16 settembre è invece previsto il tradizionale evento “La musica della moto”, classica passeggiata a calendario Asi aperta a tutti i tipi e marche di motociclette costruite prima del 1965, che porterà i motociclisti alla visita degli splendidi borghi di Gradara, Novilara, Sant’Angelo in Lizzola e Fiorenzuola di Focara.
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BMW X2 M35i: più che una semplice SUV sportiva














BMW presenta il nuovo allestimento M per la X2. La SUV compatta bavarese si veste da sportiva con la versione M35i da oltre 300 CV e specifiche tecniche dall’impostazione racing.
Quattro cilindri e oltre 300 CV
Per iniziare va detto che la novità più interessante è che dietro la denominazione M35i non c’è un sei cilindri in linea come di consueto, ma un più piccolo quattro cilindri. Sotto il cofano trova infatti posto il 2.0 litri TwinPower Turbo da ben 306 CV di potenza e 450 Nm di coppia massima.
Trazione integrale e differenziale autobloccante all’anteriore
La trasmissione è affidata al cambio Steptronic ad 8 rapporti con funzione Launch Control che le permette di sprintare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi. E inoltre la nuova BMW X2 M35i potrà contare non solo sulla trazione integrale xDrive, ma avrà in dotazione anche un differenziale autobloccante M Sport montato all’asse anteriore.
Look aggressivo
Il pacchetto estetico prevede nuovi terminali di scarico cromati, uno spoiler posteriore e cerchi di serie da 19 pollici. All’interno monta sedili sportivi con firma M Sport rivestiti in una combinazione di pelle e Alcantara.
BMW X2: il lato sexy della X1
Abbiamo guidato la BMW X2, una X1 più sexy, più trendy e più sportiva (ma anche più cara)
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Ford, il teaser del nuovo modello elettrico ispirato alla Mustang


Quello che vedete è il teaser di un nuovo utility vehicle 100% elettrico ispirato alla iconica Ford Mustang atteso sul mercato nel 2020 con un’autonomia di quasi 500 km. L’Ovale Blu, a fronte di un investimento di 11 miliardi di dollari, ha annunciato che aggiungerà alla propria offerta 16 nuovi modelli completamente elettrici, all’interno dei un portafoglio globale costituito da 40 modelli elettrificati entro il 2022.
“La clientela interessata ai veicoli elettrificati è sicuramente proiettata verso il futuro e il nostro team è concentrato al 100% per essere in grado di consegnare loro nuove automobili che possano appassionarli ma anche per garantirgli un intero ecosistema elettrificato che funzioni in modo impeccabile”, ha affermato Palmer.
Gruppo di lavoro cross-funcional
Si tratta del primo modello sviluppato dal Team Edison di Ford guidato da Darren Palmer (Global Product Development Director del Team), un gruppo di lavoro cross-funcional con sede nei nuovi uffici ubicati nel centro di Detroit, negli USA. Al team è stata data completa libertà di operare in modi diversi ed innovativi per sviluppare veicoli elettrici in grado di soddisfare un mercato che nei prossimi anni crescerà in modo esponenziale.
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Valentino Rossi, un’altra occasione sprecata?


Non è tanto una questione “ha fatto bene” o “ha fatto male”. Poteva fare semplicemente meglio, Valentino: soprattutto alla luce della sua età, della sua grande esperienza e del suo smisurato talento. Tenere separati i rapporti professionali da quelli personali – come ha detto di voler fare, giustificando il suo comportamento – non vuol dire necessariamente rifiutare le scuse di un collega o rifiutarsi di stringergli la mano.
Già in Argentina andavano accettate le scuse e invece è venuto fuori un teatrino di pessimo gusto; era palese che Marquez in quel caso non aveva nessuna intenzione di far cadere Rossi di proposito, sportellava con tutti (sbagliando, ci mancherebbe) e Valentino ha avuto solo la sfortuna di mettere le ruote sull’erba. Eppure Vale e il suo team l’hanno presa incomprensibilmente sul personale. Ripeto: incomprensibilmente.
Adesso, invece, non c’è stato nessun episodio in pista, solo un’intervista, molto bella peraltro. Dove veniva fuori un altro segnale di distensione. “Si vabbe’, la stretta di mano sarebbe stata falsa”, sostiene qualcuno. Perché invece dire “non devo fare pace perché per me è tutto ok, va bene così” (e non stringi la mano) non è una falsità?
Ci sono gesti che possono far bene allo sport e possono essere dettati semplicemente dal buonsenso; poi gli amici uno se li sceglie diversamente. Basta guardare quanto si siano animate in queste ultime ore le due fazioni “pro-Rossi” e “anti-Rossi” sui social network, dove l’insulto è sempre dietro l’angolo, per rendersi conto di quanto tutto ciò probabilmente poteva (e doveva) essere affrontato diversamente.
Anche perché alla vigilia di uno degli appuntamenti della MotoGP più attesi, soprattutto per il pubblico italiano, sarebbe stato bello parlare di moto. Serenamente. Poi non lamentiamoci dei fischi a fine gara sotto al podio…
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Peugeot al Salone del Camper 2018
















Peugeot porterà due novità al Salone del Camper 2018 (in programma a Parma dall’8 al 16 settembre): il Bravia Swan 599 Edition 30 e la Rifter. Scopriamole insieme.
Bravia Swan 599 Edition 30
Il Bravia Swan 599 Edition 30 – allestito su base Peugeot Boxer L3H2 (lunghezza 6 metri, altezza 2,52 metri) – offre in poco più di 10 metri quadrati: cucina, soggiorno, camera da letto, doccia con servizi igienici e un navigatore touchscreen Alpine X902D-DU specifico per le esigenze dei camperisti.
Peugeot Rifter
La Peugeot Rifter – multispazio erede della Partner Tepee e gemella di Citroën Berlingo e Opel Combo Life – è disponibile in tre versioni (Active, Allure e GT Line) e in due lunghezze e può ospitare fino a 7 persone. A breve debutterà la variante a trazione integrale sviluppata insieme a Dangel mentre il modello esposto al Salone del Camper 2018 di Parma può vantare la tenda Overland (accessorio acquistabile presso la rete dei concessionari della Casa francese).
Dentro troviamo la plancia caratterizzata dal Peugeot i-Cockpit, 18 tecnologie di aiuto alla guida, quattro tecnologie di connettività, tre sedili posteriori indipendenti con quello del passeggero anteriore a scomparsa, un bagagliaio (accessibile anche attraverso il lunotto apribile) di 775 litri e 186 litri di vani portaoggetti.
La gamma motori della Peugeot Rifter comprende quattro unità sovralimentate: un 1.2 tre cilindri PureTech a benzina da 110 CV e tre 1.5 diesel BlueHDi da 75, 102 e 131 CV. I prezzi? A partire da 21.550 euro.
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Volkswagen e-Crafter: tutte le foto e le info del furgone elettrico di Wolfsburg
















Volkswagen ha mostrato le foto e tutte le info dell’e-Crafter: il furgone elettrico tedesco, variante a emissioni zero del Crafter, dichiara un’autonomia massima di 173 km (ciclo NEDC). Scopriamo insieme tutte le sue caratteristiche.
Volkswagen e-Crafter: le dimensioni
Capacità di carico di 10,7 m3 per la versione furgone a tetto alto, vano largo 1,38 metri e alto 1,86 m e un carico utile massimo compreso tra 0,975 e 1,72 tonnellate a seconda della configurazione scelta: questi sono i numeri del Volkswagen e-Crafter.
Volkswagen e-Crafter: il motore
Il motore elettrico del Volkswagen e-Crafter genera una potenza di 136 CV e una coppia di 290 Nm. Un propulsore che permette al veicolo commerciale ecologico di Wolfsburg di raggiungere una velocità massima di 90 km/h.
Volkswagen e-Crafter: i tempi di ricarica
Utilizzando una stazione di carica CCS a 40 kW (corrente continua) bastano 45 minuti per portare all’80% la batteria da 35,8 kWh del Volkswagen e-Crafter. Con una wallbox AC da 7,2 kW (corrente alternata) ci vogliono invece 5 ore e 20 minuti per arrivare al 100%.
Volkswagen e-Crafter: la dotazione di serie
La dotazione di serie del Volkswagen e-Crafter comprende: climatizzatore automatico, compensazione delle raffiche di vento laterali, fari a LED, frenata anti collisione multipla, navigatore, ParkPilot con sistema di protezione delle fiancate, riscaldamento dei sedili e telecamera anteriore e posteriore.
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Nuovo Mercedes Actros: foto e info del camion della Stella


Credits: Mercedes-Benz Actros 1863 LS 4×2, Exterieur, antikrot metallic, L-Fahrerhaus, SoloStar Concept, GigaSpace, OM 473 Euro VI mit 460 kW (625 PS), 15,6 L Hubraum, 12-Gang Mercedes PowerShift 3, Active Brake Assist 5, Abstandshalte-Assistent, Verkehrszeichen-Assistent, Spurhalte-Assistent, Stabilitätsregel-Assistent, Aufmerksamkeits-Assistent, Active Drive Assist, MirrorCam, Multimedia Cockpit interactive, Predictive Powertrain Control mit Erweiterung um Interurban, BiXenon-Scheinwerfer // Mercedes-Benz Actros 1863 LS 4×2, Exterior,antique red metallic, L-Cab, SoloStar Concept, GigaSpace, OM 473 Euro VI rated at 460 kW/625 hp, displacement 15.6 l, 12-speed Mercedes PowerShift transmission 3, Active Brake Assist 5, Proximity Assist, Traffic-Sign-Recognation-Assist, Lane Keeping Assist, Stability Assist, Attention Assist, Active Drive Assist, MirrorCam, Multimedia Cockpit interactive, Predictive Powertrain Control with extension Interurban, BiXenon headlamps.
La terza generazione del camion Mercedes Actros debutterà ufficialmente al Salone di Hannover 2018 (in programma dal 20 al 27 settembre) mentre per le prime consegne bisognerà attendere la primavera del 2019.
Nuovo Mercedes Actros: addio specchietti retrovisori
Il nuovo Mercedes Actros è il primo camion al mondo ad essere privo di specchietti retrovisori, rimpiazzati dal sistema Mirror Cam: due telecamere esterne e due display da 15” sui montanti laterali della cabina.
Nuovo Mercedes Actros: consumi più bassi
L’assenza degli specchietti retrovisori ha migliorato l’aerodinamica del nuovo Mercedes Actros. Una soluzione che – unita ad altre (nuovi deflettori laterali, nuovo rapporto al ponte per la versione con motore OM471 a sei cilindri in linea con pneumatici 315/70R22,5 e nuova funzione del sistema Predictive Powertrain Control, ora in grado – grazie all’utilizzo di mappe stradali digitali – di ottimizzare lo stile di guida anche su percorsi extraurbani ricchi di curve) – di ridurre i consumi fino al 3% in autostrada e fino al 5% nel traffico extraurbano.
Nuovo Mercedes Actros: gli interni
C’è tanta tecnologia a bordo del nuovo Mercedes Actros: due schermi interattivi di serie, pochi interruttori analogici, nuova chiave con radiocomando di serie e possibilità di integrare gli smartphone tramite Android Auto e Apple CarPlay.
Nuovo Mercedes Actros: più sicurezza
Il nuovo Mercedes Actros offre il sistema Active Drive Assist (una specie di guida semi autonoma in grado di frenare, accelerare e sterzare) e l’Active Brake Assist 5 (ultima generazione del sistema di assistenza alla frenata d’emergenza gestito da un sistema radar e da telecamere).
Nuovo Mercedes Actros: più comfort
Il servosterzo elettroidraulico Servotwin del nuovo Mercedes Actros aumenta la coppia sterzante applicata dal conducente con una coppia sterzante aggiuntiva (quando il camion non viaggia in modalità parzialmente autonoma) migliorando il comfort e agevolando le manovre in spazi angusti.
Nuovo Mercedes Actros: anche a metano
Il nuovo Mercedes Actros sarà disponibile anche nella variante NGT a metano dotata di un motore a sei cilindri in linea sovralimentato M936G da 302 CV abbinato a un cambio automatico con convertitore di coppia.
Adatto al servizi di distribuzione pesante con percorrenze giornaliere fino a 250 km, è offerto nelle versioni a due e tre assi senza rimorchio.
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Sergio Scaglietti: lo scultore delle Ferrari


Sergio Scaglietti ha realizzato a mano – armato solo di un martello – le carrozzerie delle Ferrari più belle degli anni ’50 e ’60. Scopriamo insieme la storia del re dei battilastra, uno scultore di supercar che ha dato forma alle idee di Enzo Ferrari.
Sergio Scaglietti, la biografia
Sergio Scaglietti nasce il 9 gennaio 1920 a Modena e inizia a lavorare già a 13 anni – dopo aver perso il padre – presso un carrozziere locale.
L’incontro con Enzo Ferrari
Nel 1939 Scaglietti – all’epoca un battilastra specializzato nella riparazione dei parafanghi delle auto da corsa noto nel modenese per le modifiche (estetiche e aerodinamiche) apportate alle vetture – viene “scoperto” da Enzo Ferrari. Tra i due nasce una collaborazione (e un’amicizia) destinata a portare grandi risultati.
Pensare in grande
Nel 1951 Sergio Scaglietti fonda la Carrozzeria Scaglietti e due anni più tardi lavora sulla sua prima Ferrari: la 500 Mondial.
Nel 1957 è la volta della 250 Testa Rossa mentre risale al 1959 l’ingresso in azienda dei due figli Oscar e Claudio.
Gli anni ’60
Le Ferrari “scolpite” negli anni ’60 da Sergio Scaglietti entrano nella storia: nel 1962 rifinisce la carrozzeria della Rossa più esclusiva di sempre – la 250 GTO – realizzata inizialmente da Giotto Bizzarrini mentre è interamente suo il lavoro effettuato sulla 250 LM del 1963, sulla 275 GTB del 1964 e della Dino 246 del 1969.
Gli ultimi anni
Nel 1975 la Carrozzeria Scaglietti viene acquistata dalla Ferrari e intorno alla metà degli anni ’80 Sergio va in pensione. Scompare il 20 novembre 2011 a Modena.
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Jeep Cherokee MY 2019, in Italia da 43.000 euro










































La Jeep Cherokee restyling 2019, svelata lo scorso gennaio al Salone di Detroit, arriverà in Italia a partire da metà settembre ed entrerà nei listini della Casa Nordamericana con prezzi a partire da 43.000 euro.
Come cambia fuori
Con il restyling 2019 la Jeep Cherokee subisce un importante lifting estetico con il frontale ridisegnato e nuovi gruppi ottici a LED. I ritocchi riguardano anche il posteriore con un nuovo paraurti, nuovi fari (LED) e il portellone con una nuova maniglia (e dotato di apertura elettrica). Dieci saranno le tinte carrozzerie tra cui potranno scegliere i clienti.
Gli interni
Entrando nell’abitacolo troviamo nuove rifiniture e materiali, oltre a una dotazione di bordo più completa. La console centrale è stata riorganizzata, mentre il portabagagli guadagna 70 litri di spazio con un volume totale che ora raggiunge i 570 litri (1.555 litri con i sedili posteriori reclinati).
UConnect di quarta generazione
Dal punto di vista high-tech la nuova Jeep Cherokee diventa anche più tecnologica con l’arrivo del sistema di infotainment UConnect di quarta generazione, con display della strumentazione da 3,5 o 7 pollici e touch screen del sistema multimediale da 7 o 8,4 pollici (compatibile con Apple Car Play e Android Auto), da cui si controllano anche i comandi del clima e della radio. Tra le altre novità arriva il sistema Jeep Connect Live con relativa App per lo smartphone.
Novità meccaniche
Le novità meccaniche della nuova Jeep Cherokee 2019 riguardano l’aggiornamento del diesel Multijet 2.2 che ora rientra nella normativa Euro6d-Temp e che sarà proposto nei due step di potenza da 150 o 195 CV. Sarà abbinato al cambio automatico a nove rapporti (con software di gestione aggiornato) e si potrà scegliere tra la trazione anteriore o integrale. Solo nel 2019 arriverà anche il 2.0 Turbo a benzina da 270 CV, anch’esso abbinato alla trasmissione automatica a nove rapporti.
3 sistemi di trazione integrale
A seconda dell’allestimento (Longitude, Business, Limited, Overland e Trailhawk) la Jeep Cherokee 2019 sarà equipaggiata con tre diversi sitemi di trazione integrale, tutti con il Selec-Terrain e 4 modalità di guida: Active Drive I, Active Drive II con 4WD Low, riduttore della trasmissione e Hill Descent Control e Active Drive Look (solo sulla versione Trailhawk in arrivo nel 2019) con blocco del differenziale posteriore, Selec-Speed Control e una quinta modalità di guida Rock.
Più sicura con i nuovi sistemi Adas
Anche il reparto sicurezza della Cherokee 2019 si arricchisce con l’arrivo di nuovi sistemi Adas, tra cui l’Active Forward Collision Warning-Plus con Pedestrian Emergency Braking, l’Advanced Brake Assist, l’Electronic Roll Mitigation, l’Adaptive Cruise Control-Plus, il LaneSense Lane Departure Warning-Plus, il Blind-Spot Monitoring con Rear Cross Path Detection, la telecamera posteriore ParkView e l’Active Speed Limiter.
I Prezzi della Jeep Cherokee 2019
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 2WD automatica Longitude: 43.000 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 2WD automatica Limited: 46.500 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 4WD Active Drive I Longitude: 44.300 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 4WD Active Drive I Business: 45.300 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 4WD Active Drive I Limited: 47.800 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 4WD Active Drive I Overland: 50.800 euro
Jeep Cherokee 2.2 diesel 195 CV 4WD Active Drive II Overland: 51.800 euro
Al Camp Jeep 2018 la nuova Wrangler in anteprima
Il 14 e 15 luglio andrà in scena la quinta edizione dell’evento più importante del Jeep Owners Group (JOG) e degli appassionati Jeep
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Auto giuste su strade sbagliate, e viceversa


Spesso nel mio lavoro mi capita di provare macchine tranquille su strade meravigliose, ma anche auto potenti su una strade terribilmente noiose. La seconda combinazione è senza dubbio quella che odio di più.
Di solito le presentazioni auto tendono ad essere in luoghi caldi, caratterizzati da strade deserte e piene di curve: Portogallo, Provenza, Sud della Spagna, Maiorca, oppure in Sicilia, in Sardegna, sugli Appennini o in Toscana.
In questi casi, le strade sono così belle che ci si diverte anche con una monovolume. Due anni fa provai la (allora) nuova Citroen C3 sulle strade che portano fuori Barcellona, a Nord della città. Strade meravigliose sia per il panorama, sia per la loro conformazione. “Esse” lente e veloci, contropendenze, avvallamenti, tornanti larghi con ottima visibilità: tutto invoglia alla guida criminale, indipendentemente dall’auto. La C3 era una umile 1.2 tre cilindri benzina, ma è stata una delle guidate che mi sono goduto di più.
Allo stesso modo, mi sono ritrovato a guidare auto con valanghe di cavalli sulle grigie, dritte e noiose strade tedesche e, peggio ancora, olandesi.
La frustrazione di guidare un’auto che può derapare ad ogni curva su una strada dritta, buia e trafficata, è immensa. È quasi meglio guidare un Lamborghini nel traffico di Milano: almeno ti puoi fingere milionario. Invece le strade noiose non hanno alcun pregio, solo difetti. Anche perché non puoi capire come si comporta un’auto se non vai forte, è un dato di fatto, e non puoi andare forte se non ci sono curve; anche perché in rettilineo una Porsche GT3 e una Mercedes Classe G AMG potrebbero avere lo stesso handling, per quanto mi riguarda.
Abitando da qualche anno a Pavia, posso dire di essermi annoiato con una Mégane RS sulle dritte e monotone strade pianeggianti (tempestate di crateri lunari, tra l’altro); ma posso anche dire di essermi divertito come un matto con una Kia Picanto su una strada di montagna nei pressi del Lago D’Orta (al Mottarone, per chi mastica la zona). Insomma la strada è la chiave del divertimento, molto più di quanto lo sia la macchina. O mi sbaglio?
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