Auto giuste su strade sbagliate, e viceversa

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Spesso nel mio lavoro mi capita di provare macchine tranquille su strade meravigliose, ma anche auto potenti su una strade terribilmente noiose. La seconda combinazione è senza dubbio quella che odio di più.
Di solito le presentazioni auto tendono ad essere in luoghi caldi, caratterizzati da strade deserte e piene di curve: Portogallo, Provenza, Sud della Spagna, Maiorca, oppure in Sicilia, in Sardegna, sugli Appennini o in Toscana.
In questi casi, le strade sono così belle che ci si diverte anche con una monovolume. Due anni fa provai la (allora) nuova Citroen C3 sulle strade che portano fuori Barcellona, a Nord della città. Strade meravigliose sia per il panorama, sia per la loro conformazione. “Esse” lente e veloci, contropendenze, avvallamenti, tornanti larghi con ottima visibilità: tutto invoglia alla guida criminale, indipendentemente dall’auto. La C3 era una umile 1.2 tre cilindri benzina, ma è stata una delle guidate che mi sono goduto di più.

Allo stesso modo, mi sono ritrovato a guidare auto con valanghe di cavalli sulle grigie, dritte e noiose strade tedesche e, peggio ancora, olandesi.

La frustrazione di guidare un’auto che può derapare ad ogni curva su una strada dritta, buia e trafficata, è immensa. È quasi meglio guidare un Lamborghini nel traffico di Milano: almeno ti puoi fingere milionario. Invece le strade noiose non hanno alcun pregio, solo difetti. Anche perché non puoi capire come si comporta un’auto se non vai forte, è un dato di fatto, e non puoi andare forte se non ci sono curve; anche perché in rettilineo una Porsche GT3 e una Mercedes Classe G AMG potrebbero avere lo stesso handling, per quanto mi riguarda.

Abitando da qualche anno a Pavia, posso dire di essermi annoiato con una Mégane RS sulle dritte e monotone strade pianeggianti (tempestate di crateri lunari, tra l’altro); ma posso anche dire di essermi divertito come un matto con una Kia Picanto su una strada di montagna nei pressi del Lago D’Orta (al Mottarone, per chi mastica la zona). Insomma la strada è la chiave del divertimento, molto più di quanto lo sia la macchina. O mi sbaglio?

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