Carta verde, a cosa serve e in quali Paesi la chiedono ancora


La carta verde – nota anche come Carta Internazionale di assicurazione dei veicoli a motore – è un documento fondamentale per chi guida all’estero. Scopriamo insieme a cosa serve e in quali Paesi la chiedono.

Che cos’è la carta verde?

La carta verde è il certificato internazionale che consente a un veicolo di entrare e circolare in un Paese estero essendo in regola con l’obbligo dell’assicurazione RCA (Responsabilità Civile Auto) obbligatoria nel Paese visitato.

In quali Paesi non è più necessaria la carta verde?

La carta verde non è più necessaria nei seguenti Paesi:

  • Andorra
  • Austria
  • Belgio
  • Bulgaria
  • Cipro
  • Croazia
  • Danimarca
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Grecia
  • Irlanda
  • Islanda
  • Italia
  • Lettonia
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Malta
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Portogallo
  • Repubblica Ceca
  • Regno Unito
  • Romania
  • Serbia
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Svezia
  • Svizzera
  • Ungheria

Quali Paesi chiedono ancora la carta verde?

La carta verde è ancora richiesta nei seguenti Paesi:

  • Albania
  • Azerbaigian
  • Bielorussia
  • Bosnia ed Erzegovina
  • Iran
  • Israele
  • Macedonia del Nord
  • Marocco
  • Moldavia
  • Montenegro
  • Russia
  • Tunisia
  • Turchia
  • Ucraina

Le imprese di assicurazione hanno però libera facoltà di escludere la garanzia per alcuni Paesi barrando la relativa casella sulla carta verde.

Cosa bisogna fare nei Paesi non citati in questi due elenchi?

Acquistare alla frontiera un’apposita polizza temporanea. Questo va fatto anche se si è privi di carta verde nei Paesi che ancora la chiedono.

L’articolo Carta verde, a cosa serve e in quali Paesi la chiedono ancora proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Telepass, dove va posizionato e dove invece no

title

La prima cosa da sapere è cos’è il Telepass, anche se ormai tutti oggi lo conosciamo, vanno fatte delle precisazioni. Si tratta di uno strumento molto diffuso e usato in Italia da anni, nato esclusivamente come sistema per pagare il pedaggio autostradale, oggi consente anche il pagamento dell’Area C a Milano, di parcheggi e altri servizi. La comodità del Telepass consiste nel saltare la coda al casello autostradale, non bisogna infatti fermarsi nelle solite corsie, ma passare da quella con strisce gialle dedicata: il pagamento del pedaggio avviene automaticamente al passaggio.

Fisicamente è costituito da una specie di scatolina che si tiene in auto o altre tipologie di veicoli, il dispositivo comunica direttamente con il casello autostradale. Nel momento in cui la macchina con il Telepass passa nella corsia apposita, viene riconosciuta da un impianto ottico che manda un segnale captato dal trasponder, che ne rimanda uno ulteriore per alzare la sbarra e che registra il passaggio dell’auto, addebitando il pedaggio sul conto corrente che viene associato al Telepass. È importante sapere come deve essere posizionato il dispositivo in auto.

Dove e come deve essere posizionato il Telepass in auto

La posizione esatta da tenere presente quando si intende posizionare il Telepass in auto è sul retro dello specchietto retrovisore centrale e per non sbagliare bisogna andare ad individuare i puntini neri caratteristici che troviamo. È importante tenere solo ed esclusivamente questa posizione, perché è quella che è stata studiata per garantire la massima esposizione dei sensori del Telepass a contatto con il sistema del casello autostradale. Le auto solitamente vengono prodotte con un apposito spazio per posizionare il Telepass.

Ci sono dei posti in cui gli automobilisti inseriscono il proprio dispositivo ma che non devono assolutamente essere tenuti in considerazione, perché il Telepass potrebbe non funzionare o dare problemi:

  • non deve essere tenuto in mano;
  • nel cruscotto;
  • sulla parte inferiore del parabrezza;
  • vicino alle bocchette dell’aria;
  • vicino a un altro Telepass, infatti differenti dispositivi insieme impediscono il corretto funzionamento del sistema e non permettono alla sbarra di alzarsi al passaggio dell’auto.

Nel caso in cui la vostra vettura sia dotata di un parabrezza appositamente schermato per accogliere il Telepass, allora è necessario posizionare il dispositivo esattamente nell’area indicata dal produttore, altrimenti non è garantito il corretto funzionamento. Per l’installazione vengono forniti degli adesivi apposta, se ne servissero di ulteriori, basta acquistarli in un qualsiasi Punto Blu. Molti posizionano il proprio apparecchio con la scritta Telepass posta nel verso giusto, ricordiamo che comunque questo non determina il funzionamento o meno del dispositivo.

Come si ottiene un Telepass per la propria auto

Per avere un Telepass per la propria auto è necessario seguire una procedura molto semplice. Vediamo in quali modi un utente può ottenere il proprio apparecchio:

  • richiedendolo presso le banche abilitate o in qualsiasi Ufficio Postale, il device verrà consegnato nell’immediato o, in alcuni casi, si riceve il Telepass dopo alcuni giorni, generalmente non più di tre;
  • al Punto Blu, che consegna le carte da compilare e firmare per poter avere immediatamente il Telepass funzionante;
  • online, si può richiedere direttamente sul sito ufficiale telepass.it e seguire le istruzioni che vi sono scritte. Le informazioni richieste per ottenere il proprio Telepass sono i propri dati personali, quelli dell’auto e il codice IBAN si cui verranno poi addebitati gli importi del pedaggio autostradale.

L’articolo Telepass, dove va posizionato e dove invece no proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Auto per anziani: dieci proposte nuove

title

Quali caratteristiche deve avere un’auto per essere adatta ai guidatori anziani? Una posizione di seduta alta, innanzitutto, per ridurre gli sforzi quando si entra o si esce dall’abitacolo. Ma non solo…

In questa guida all’acquisto troverete dieci proposte valide per gli anziani caratterizzate da dimensioni non troppo esagerate (per agevolare le manovre di parcheggio) e dalla presenza del cambio automatico (fondamentale per avere i muscoli delle gambe meno stressati al termine del viaggio).

L’elenco delle dieci auto per anziani per tutti i gusti e tutte le tasche è composto principalmente da SUV compatte (segmento molto amato dagli “over 60”) e da modelli francesi, statunitensi, giapponesi e tedeschi, anche se non mancano proposte di altri segmenti provenienti da altre nazioni. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste vetture.

title

Citroën C5 Aircross BlueHDi 130 EAT8 Business – 30.400 euro

La Citroën C5 Aircross BlueHDi 130 EAT8 Business è, secondo noi, l’auto più adatta agli anziani tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.

Nonostante le dimensioni esterne ingombranti – 4,50 metri di lunghezza non sono pochi – la SUV compatta francese si accontenta di pochissimo gasolio.

title

Fiat 500L 1.3 MJT Dualogic Cross – 25.100 euro

La Fiat 500L 1.3 MJT Dualogic Cross è una monovolume torinese rivolta agli anziani che vogliono spendere poco. Migliorabili le finiture.

L’unica proposta presente in questa guida all’acquisto guidabile dai neopatentati ospita sotto il cofano un motore povero di cavalli (95), rumorosetto e tutt’altro che scattante abbinato a un cambio automatico (robotizzato) a cinque rapporti lento nei passaggi marcia.

title

Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV aut. ST-Line – 26.800 euro

La Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV aut. ST-Line è una piccola SUV statunitense adatta agli anziani che cercano una dotazione di serie ricca: fari automatici, interni in pelle parziale, riconoscimento segnali stradali e sensore pioggia.

Agile nelle curve grazie al peso contenuto e con un divano posteriore poco accogliente per tre persone, monta un motore carente di coppia (170 Nm) che si riscatta con un’erogazione eccellente (corposa ai bassi regimi e con un buon allungo) e con una cilindrata ridotta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.

title

Jeep Wrangler 2.2 Mjt II Sport – 49.000 euro

La Jeep Wrangler 2.2 Mjt II Sport è una fuoristrada dura e pura (non chiamatela piccola SUV, potrebbe offendersi parecchio) per gli anziani che amano l’avventura: trazione integrale, un motore – poco pronto ai bassi regimi – potente (200 CV) e scattante (8,9 secondi sullo “0-100”) e un ottimo cambio automatico convertitore di coppia – a 8 rapporti con marce ridotte per superare qualsiasi ostacolo.

La praticità non è il suo forte – solo quattro posti e un bagagliaio minuscolo, si salva solo lo spazio notevole a disposizione della testa – così come la dotazione di serie (gli interni in pelle, il riconoscimento segnali stradali e i sensori luce/pioggia non sono disponibili neanche optional). Senza dimenticare i consumi alti: 13,5 km/l dichiarati.

title

Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 2WD aut. Instyle – 33.030 euro

La Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 2WD aut. Instyle è una SUV compatta giapponese adatta agli anziani che non percorrono molti chilometri.

I consumi della crossover nipponica sono piuttosto alti…

title

Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×2 aut. Innovation – 27.350 euro

La Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×2 aut. Innovation è una piccola SUV tedesca adatta agli anziani che vogliono approfittare di sconti importanti: stiamo infatti parlando di un modello che abbandonerà presto le scene.

Il motore è un 1.4 turbo benzina da 140 CV e 200 Nm di coppia.

title

Renault Scénic TCe 140 CV EDC Sport Edition2 – 29.850 euro

La Renault Scénic Tce 140 CV EDC Sport Edition2 è una monovolume francese rivolta agli anziani che amano il design ricercato.

Il motore è un 1.3 turbo benzina TCe da 140 CV e 240 Nm di coppia.

title

Toyota Land Cruiser 3p. Lounge+ – 55.150 euro

La Toyota Land Cruiser 3p. Lounge+ è una fuoristrada (non una SUV compatta, attenzione) giapponese a trazione integrale permanente adatta agli anziani che amano l’off-road ma non possono rinunciare al comfort su asfalto: non aspettatevi una Sport Utility, nelle curve resta un veicolo goffo e pesante.

La proposta più cara tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto è spinta da un motore dalla cilindrata elevata (una cattiva notizia per chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto) in grado di offrire una spinta corposa ai bassi regimi. Poco convincente lo spazio a disposizione delle gambe di chi si accomoda dietro.

title

Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV Business – 35.050 euro

La Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV Business è una SUV compatta tedesca adatta agli anziani che cercano un bagagliaio ampio e sfruttabile (fino a 1.655 litri).

Non eccezionale, invece, lo spazio a disposizione della testa dei passeggeri posteriori più alti.

title

Volvo XC40 T2 Geartronic Momentum – 33.950 euro

La Volvo XC40 T2 Geartronic Momentum è una SUV compatta svedese perfetta per gli anziani che cercano la qualità.

Difficile trovare a meno di 35.000 euro una crossover costruita con più cura.

L’articolo Auto per anziani: dieci proposte nuove proviene da Icon Wheels.

Fonte

Toyota Yaris Cross: le foto e i dati

title

Toyota ha svelato le foto e i dati della Yaris Cross: la piccola SUV ibrida giapponese – disponibile a trazione anteriore o integrale – arriverà in Italia nel 2021.

Toyota Yaris Cross: pianale e motore

La Toyota Yaris Cross è sviluppata sullo stesso pianale GA-B che vedremo presto sulla nuova Yaris.

La “sorella minore” di C-HR e RAV4 ospita sotto il cofano un motore 1.5 tre cilindri ibrido benzina (ciclo Atkinson) da 116 CV in grado di emettere pochissima anidride carbonica: sotto i 90 g/km di CO2 (NEDC) per la variante a trazione anteriore (sotto i 120 WLTP) e sotto i 100 g/km (sotto i 135 g/km WLTP) per la AWD-i a trazione integrale.

title

Toyota Yaris Cross: le dimensioni

La Toyota Yaris Cross è più lunga di 24 cm rispetto alla Yaris “normale” (4,18 metri, come una Alpine A110), più larga di 2 cm (1,77 metri: come una Peugeot 2008) e più alta di 9 cm (1,56 metri).

Il passo di 2,56 metri non è cambiato – l’aumento dell’ingombro longitudinale è dovuto all’incremento degli sbalzi anteriori (+ 6 cm) e posteriori (+ 18 cm) – mentre l’altezza da terra è cresciuta di 3 centimetri.

title

Toyota Yaris Cross: praticità e sicurezza

La Toyota Yaris Cross – dotata del pacchetto di ADAS Toyota Safety Sense – punta a offrire più praticità di una Yaris “tradizionale”: il bagagliaio (impreziosito dal portellone ad apertura e chiusura elettrica) presenta un piano ad altezza variabile e cinghie per fissare il carico e può essere ampliato attraverso un versatile divano posteriore 40:20:40.

L’articolo Toyota Yaris Cross: le foto e i dati proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Pianali Fiat, i mille usi dello Small

title

Il pianale Small, sviluppato da Fiat e General Motors e portato al debutto dalla Grande Punto nel lontano 2005, è ancora oggi utilizzato da molte auto.

Questa piattaforma polivalente – oggi utilizzata da Fiat e Jeep – è stata usata in passato da molte altre vetture firmate Abarth, Alfa Romeo, Opel e Ram.

Scopriamo insieme tutti i modelli commercializzati in Italia che ancora oggi utilizzano il pianale Small.

title

Fiat Tipo 4p.

La Fiat Tipo 4p. – nata nel 2015 – è la variante con la coda della seconda generazione della compatta torinese ed è sviluppata sul pianale Small Wide LWB (un’evoluzione dello Small con un passo più lungo). La gamma motori è composta da due unità: un 1.4 a benzina da 95 CV e un 1.6 turbodiesel Mjt da 120 CV.

title

Fiat Tipo 5p.

La Fiat Tipo 5p. è una compatta torinese – nata nel 2016 – arrivata alla seconda generazione. Il pianale è lo stesso Small Wide LWB della versione con la coda mentre la gamma motori è più ricca visto che comprende quattro unità: due 1.4 a benzina (aspirato da 95 CV e turbo T-Jet da 120 CV) e due turbodiesel Mjt (1.3 da 95 CV e 1.6 da 120 CV).

title

Fiat Tipo SW

La Fiat Tipo SW – nata nel 2016 – è la variante station wagon della seconda generazione della compatta torinese ed è sviluppata sullo stesso pianale Small Wide LWB delle versioni a quattro e a cinque porte. I propulsori sono gli stessi della 5p..

title

Fiat 500L

La Fiat 500L è una monovolume torinese nata nel 2012 e sottoposta a un restyling nel 2017. Sviluppata sullo stesso pianale Small Wide LWB della Tipo (ma con un passo più corto di 3 cm), ha una gamma motori composta da tre unità: un 1.4 a benzina da 95 CV e due turbodiesel MJT (1.3 da 95 CV e 1.6 da 120 CV).

title

Fiat 500L Wagon

La Fiat 500L Wagon – nata nel 2017 – è una monovolume torinese sviluppata sullo stesso pianale Small Wide LWB della 500L e dotata degli stessi motori.

title

Fiat 500X

La Fiat 500X è una piccola SUV a trazione anteriore nata nel 2014 e sottoposta a un restyling nel 2018. Sviluppata sullo stesso pianale Small Wide 4×4 (una variante dello Small Wide LWB visto su Tipo e 500L adatta anche a modelli a trazione integrale) della Jeep Renegade, ha una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: due a benzina (1.0 T3 tre cilindri da 120 CV e 1.3 T4 da 151 CV) e due diesel MultiJet (1.3 da 95 CV e 1.6 da 120 CV).

title

Jeep Renegade

La Jeep Renegade è una piccola SUV statunitense nata nel 2014 e sottoposta a un restyling nel 2018. Realizzata sullo stesso pianale Small Wide 4×4 della Fiat 500X e disponibile a trazione anteriore o integrale, ha una gamma motori composta da sei unità sovralimentate: tre a benzina (un 1.0 tre cilindri T3 da 120 CV e due 1.3 T4 da 150 e 179 CV) e tre diesel Mjt (1.6 da 120 CV e 2.0 da 140 e 170 CV).

title

Jeep Compass

La seconda generazione della Jeep Compass – nata nel 2017 – è una SUV compatta disponibile a trazione anteriore o integrale realizzata sul pianale Small Wide 4×4 LWB (in poche parole la stessa piattaforma della Renegade e della Fiat 500X ma con un passo più lungo di 7 cm). La gamma motori comprende due unità turbodiesel Mjt: un 1.6 da 120 CV e un 2.0 da 140 CV.

L’articolo Pianali Fiat, i mille usi dello Small proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Autovelox, tutte le app per riuscire ad individuarli

title

Gli autovelox sono sistemi di rilevamento della velocità di percorrenza delle auto che viaggiano sulle nostre strade, si dividono in fissi e mobili, ma il risultato è lo stesso: chi supera i limiti imposti dalla Legge rischia una multa salata. Non sempre purtroppo è facile individuare la posizione degli autovelox e quindi si viene colti in flagrante mentre si sfreccia a velocità superiori ai limiti, è importante però rispettare la Legge per la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada; ci sono comunque delle app da scaricare sul proprio smartphone che permettono di individuare gli autovelox, vediamone alcune.

Le migliori app per individuare gli autovelox sulle nostre strade

Vediamo quali sono le app più utilizzate e consigliate:

  • TomTom Autovelox, è gratis e può essere scaricata soltanto su Android. Per funzionare richiede l’accesso alla posizione (GPS). L’app segnala la presenza di autovelox fissi e mobili e anche i tutor e le condizioni del traffico;
  • Autovelox Fissi e Mobili, altra applicazione molto interessante e tra le più usate, è una delle migliori per individuare gli autovelox sulle nostre strade. Questa è disponibile sia per gli utenti Android che iOS, è gratuita per tutti ed è molto comoda per chi viaggia, individua e comunica in maniera esatta la posizione degli autovelox fissi e mobili. E non è tutto, perché il punto di forza di quest’app è che consente di captare anche i semafori con telecamere e i tutor sulle autostrade;
  • Autovelox!, il nome dice tutto. Altra app utilissima per individuare i rilevatori di velocità, disponibile sia per Android che per iOS e gratuita per tutti gli utenti. Oltre a rilevare la presenza degli autovelox offre anche altre funzioni come avvisi vocali, luminosi e acustici, utilizzo in background. Fate attenzione perché alcune opzioni sono disponibili solo per chi acquista la versione Premium a pagamento;
  • Waze ormai lo conosciamo tutti, un altro valido servizio che serve per evitare di incappare in una multa per eccesso di velocità. Come fare? L’app si può scaricare su qualsiasi dispositivo, che sia Android, iOS o Windows. Sulle impostazioni avanzate, dopo aver installato l’app, si trova il tachimetro, basta spostare su ON l’interruttore relativo alle opzioni Visualizza tachimetro e Riproduci suono di avviso: in questo modo è possibile ricevere gli avvisi ogni volta che che si superano i limiti di velocità, fondamentale nel caso ci siano autovelox, per evitare multe anche salatissime;
  • Autovelox Italia, questa è davvero una delle applicazioni più apprezzate dagli utenti, si può scaricare sia su dispositivi Android che iOS ed è particolarmente utile per chi vuole avere sempre con sé un tachimetro affidabile e soprattutto in grado di localizzare gli autovelox, ma che consente anche il perfetto monitoraggio degli eventuali incidenti stradali sul percorso che si deve effettuare e delle condizioni del traffico in tempo reale. L’app ha un’interfaccia molto semplice e intuitiva, in modo che sia di facile utilizzo per tutti. Sulla mappa di Autovelox Italia appaiono anche altre alcune informazioni essenziali che si possono consultare rapidamente, come il nome delle strade su cui si viaggia, la propria velocità di percorrenza, il traffico e molto altro ancora.
  • non dimentichiamo anche Google Maps, impostando una destinazione da raggiungere e avviando la navigazione, il sistema automaticamente segnala la presenza degli autovelox durante il tragitto, con una piccola icona arancione sulla mappa e l’avviso acustico. Aprendo l’anteprima del percorso l’app ci consente di vedere tutti gli autovelox che incontreremo.

L’articolo Autovelox, tutte le app per riuscire ad individuarli proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Tolleranza dei limiti di velocità: quali sono? Come non prendere una multa

title

I limiti di velocità esistono e vanno rispettati: per ridurre il rischio di incidenti e per evitare di prendere multe.

Quando gli Autovelox calcolano la velocità del trasgressore tengono conto della tolleranza, che consente agli automobilisti di “sgarrare” di qualche km/h senza incorrere in sanzioni.

Cosa si intende con tolleranza?

Secondo il regolamento dell’art. 142 del Codice della Strada le apparecchiature destinate a controllare l’osservanza dei limiti di velocità “devono essere approvate dal Ministero dei lavori pubblici. In sede di approvazione è disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale. Non possono essere impiegate, per l’accertamento dell’osservanza dei limiti di velocità, apparecchiature con tolleranza strumentale superiore al 5%”.

Tutti i limiti di velocità in Italia

Strade urbane: 50 km/h

Strade urbane di scorrimento: 70 km/h (il limite di 70 km/h per le strade urbane di scorrimento vale se la strada è stata oggetto di apposita delibera della Giunta Comunale e se esiste apposita segnaletica)

Strade extraurbane secondarie: 90 km/h

Strade extraurbane principali: 110 km/h (una strada extraurbana, per poter avere il limite massimo di velocità di 110 km/h non solo deve rispondere a tutte le caratteristiche strutturali e funzionali indicate dall’art. 2 comma 2, lettera B del Codice, ma deve essere stata oggetto di espressa delibera. In mancanza il limite di velocità è di 90 km/h).

Autostrade: 130 km/h (in caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non potrà superare i 110 km/h per le autostrade e 90 km/h per le strade extraurbane principali)

Tolleranze e limiti di velocità: l’elenco completo

Limite di 130 km/h: fino a 136 km/h
Non oltre 10 km/h: fino a 147 km/h
Oltre 10 e non oltre 40 km/h: fino a 178 km/h
Oltre 40 e non oltre 60 km/h: fino a 200 km/h
Oltre 60 km/h: oltre 200 km/h

Limite di 110 km/h: fino a 115 km/h
Non oltre 10 km/h: fino a 126 km/h
Oltre 10 e non oltre 40 km/h: fino a 157 km/h
Oltre 40 e non oltre 60 km/h: fino a 178 km/h
Oltre 60 km/h: oltre 178 km/h

Limite di 90 km/h: fino a 95 km/h
Non oltre 10 km/h: fino a 105 km/h
Oltre 10 e non oltre 40 km/h: fino a 136 km/h
Oltre 40 e non oltre 60 km/h: fino a 157 km/h
Oltre 60 km/h: oltre 157 km/h

Limite di 50 km/h: fino a 55 km/h
Non oltre 10 km/h: fino a 65 km/h
Oltre 10 e non oltre 40 km/h: fino a 95 km/h
Oltre 40 e non oltre 60 km/h: finoa 115 km/h
Oltre 60 km/h: oltre 115 km/h

Tutte le multe per chi supera i limiti di velocità

Non oltre 10 km/h: da euro 42 a euro 173

Oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h: da euro 173 a euro 695 e decurtazione di 3 punti sulla patente

Oltre 40 km/h e non oltre 60 km/h: da euro 544 a euro 2.174, decurtazione di 6 punti sulla patente e sospensione della patente di guida da uno a tre mesi

Oltre 60 km/h: da euro 847 a euro 3.389, decurtazione di 10 punti sulla patente e sospensione della patente da sei a dodici mesi. In caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente.

Tutte le sanzioni sono aumentate di un terzo se la violazione viene commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7.

L’articolo Tolleranza dei limiti di velocità: quali sono? Come non prendere una multa proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Patente, estensione E: a cosa serve e come ottenerla

title

L’estensione E può essere applicata a tutti coloro che hanno una comune patente B, che permette la guida delle autovetture, una patente C e C1, per la guida dei veicoli adibiti al trasporto cose in conto proprio (i camion, con la C1 di minori dimensioni) o anche una patente D e D1, che consente di guidare autoveicoli per trasporto di persone con numero di posti superiori a 9 compreso quello del conducente (autobus), ma solo in uso proprio (con la D1 i minibus, con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16).

L’integrazione E per le suddette tipologie di patente permette ai conducenti di guidare veicoli con rimorchi e semirimorchi non leggeri, con una massa autorizzata che supera i 750 kg. Vediamo tutto quello che dobbiamo sapere a riguardo.

Estensione E per la patente: a cosa fare attenzione

Per ottenere l’estensione E per la patente è necessario seguire una procedura differente in base alla data in cui si è conseguita la patente di cui si è in possesso. Quindi se la patente B è stata ottenuta dopo il primo dicembre 2013 e le altre patenti C, C1, D e D1 invece dopo il primo marzo 2015, allora l’estensione E si ottiene semplicemente con un esame pratico. L’esaminatore in questo caso verifica solo che il conducente abbia una buona padronanza dei sistemi di frenata e dello sterzo, consapevolezza delle dimensioni e del peso del veicolo e la capacità di controllarlo in curva, di agganciare e sganciare il rimorchio e che sia attento alla sicurezza in strada.

Se invece le varie tipologie di patenti sono state conseguite prima delle due date suddette, allora l’estensione E si può ottenere con le stesse modalità e un esame orale integrativo in cui l’esaminatore fa delle domande che vengono prese da una lista proveniente dal Ministero. Ci sono però due eccezioni importanti da conoscere, chi è in possesso della patente CE e della D allora ha in automatico anche la DE, chi ha la patente DE e C invece deve fare un esame pratico per ottenere la CE.

Estensione E per la patente: quali sono i costi

Dopo aver chiarito quindi perfettamente di cosa si tratta e come si ottiene, resta un’ultima informazione da fornire, ovvero il costo per il conseguimento dell’integrazione E per la patente. Partiamo col dire che non è fisso, infatti sia i costi che le tempistiche per ottenerla variano. La prima cosa da fare ovviamente è l’iscrizione, possibile solo nel caso in cui si disponga delle condizioni mentali e fisiche idonee, accertate con certificato medico, che garantiscono che il conducente possa guidare i veicoli con rimorchio.

Per ottenere l’integrazione E per la patente è necessario seguire una di queste due possibilità, fare un corso di teoria presso l’autoscuola per prepararsi all’esame e poi sostenere un numero di guide che consentano di sviluppare la capacità e la preparazione sufficienti per l’esame di pratica; il tutto per un prezzo variabile tra i 700 e i 1000 euro. Gli interessati potrebbe altrimenti optare per l’opzione meno costosa, ovvero quella che permette di dare l’esame di teoria da privatista, il prezzo è di circa 450 euro, che comprende la parte pratica, le pratiche burocratiche e di iscrizione all’esame. L’età va dai 18 ai 24 anni seconda l’estensione specifica per la patente e arriva fino a 60 anni, si può richiedere anche fino ai 68 anni, ma serve una richiesta specifica.

L’articolo Patente, estensione E: a cosa serve e come ottenerla proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Ford Puma: modelli, prezzi, dotazioni e foto

title

La seconda generazione della Ford Puma – nata nel 2019 – è molto diversa dalla prima serie: oggi questo nome (utilizzato dalla Casa dell’Ovale Blu a cavallo tra gli anni ‘90 e ‘00 per una coupé compatta) identifica una piccola SUV statunitense a trazione anteriore.

In questa guida all’acquisto della Ford Puma analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino della “baby” Sport Utility americana, una delle migliori proposte del segmento: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.

Le foto della Ford Puma

Ford Puma: le caratteristiche principali

La seconda generazione della Ford Puma è una piccola SUV che presenta alti e bassi alla voce “versatilità”: se è vero che l’abitacolo offre tanti centimetri alle spalle e alle gambe dei passeggeri posteriori è altrettanto vero che i più alti non hanno molto spazio a disposizione della testa.

Il bagagliaio è molto ampio in configurazione a cinque posti ma potrebbe essere più sfruttabile con i sedili dietro abbassati.

title

Gli allestimenti della Ford Puma

Gli allestimenti della Ford Puma – un po’ poveri di accessori – sono quattro: Titanium, ST-Line, Titanium X e ST-Line X.

Ford Puma Titanium

La Ford Puma Titanium – la versione che ci sentiamo di consigliare – ha un prezzo interessante e offre:

Quality

  • Alette parasole con illuminazione
  • Cerchi in lega da 17″
  • Console centrale con bracciolo e vano portaoggetti
  • Fari a LED diurni
  • Fari abbaglianti automatici
  • Fari anabbaglianti a LED e automatici
  • Fari posteriori a LED
  • Fold Flat System
  • Ford Megabox
  • Interni in tessuto
  • Luci interne ambiente a LED
  • Retrovisori elettrici, ripiegabili e riscaldabili in tinta carrozzeria e con indicatori di direzione integrati
  • Sedili anteriori con regolazione in altezza e lombare (massaggio)
  • Sedili sportivi
  • Soglia battitacco
  • Tappetini anteriori e posteriori con doppia impuntura
  • Volante ergonomico in pelle regolabile in altezza e profondità

Green

  • Electric Power-Assisted Steering – EPAS (servosterzo elettrico)
  • Indicatore cambio di marcia
  • Start&Stop
  • Tecnologia Mild Hybrid (solo su motorizzazioni MHEV)

Safe

  • 7 airbag (frontale/laterale guidatore e passeggero e a tendina)
  • Anti-lock Braking System – ABS (frenata antibloccaggio)
  • Attacchi di sicurezza Isofix integrati nei sedili posteriori
  • Avvisatore acustico mancato inserimento cinture di sicurezza anteriori
  • Chiamata d’emergenza via modem
  • Chiusura centralizzata con comando a distanza
  • Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
  • Cinture di sicurezza posteriori (tre) a tre punti di ancoraggio
  • EBD (ripartitore elettronico della frenata)
  • Emergency Brake Assist – EBA (assistenza alla frenata d’emergenza)
  • ESC (controllo elettronico della stabilità) + TCS (controllo elettronico della trazione)
  • Fari fendinebbia anteriori con funzione cornering
  • Frenata automatica d’emergenza con telecamerea sistema frenata post impact
  • Interruttore PADI – disattivazione airbag passeggero anteriore
  • Kit riparazione pneumatici
  • Lane Departure Warning
  • Lane Keeping Aid (mantenimento corsia)
  • Riconoscimento segnali stradali
  • Selettore modalità di guida (5 modalità)
  • Tyre Pressure Monitoring System (monitoraggio della pressione degli pneumatici)

Smart

  • Alzacristalli anteriori elettrici “one touch” salita e discesa (solo lato conducente)
  • Alzacristalli posteriori elettrici
  • Caricatore wireless per smartphone
  • Climatizzatore a controllo manuale
  • Computer di bordo con schermo da 4,2″ a colori
  • Cruise control con regolatore velocità automatico
  • FordPass Connect (modem)
  • MyKey
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • SYNC 3 con radio TouchNav 8″ e 7 speakers + DAB + 2 prese USB + Mirroring Apple CarPlay/Android Auto

Ford Puma ST-Line

La Ford Puma ST-Line – piuttosto cara – costa 1.000 euro più della Titanium a parità di motore e aggiunge:

Quality

  • Pedaliera in alluminio
  • Sospensioni sportive
  • Tubo di scarico cromato

Smart

  • Cruscotto digitale 12,3″
  • Keyless Start

Ford Puma Titanium X

La Ford Puma Titanium X – piuttosto cara – costa 2.000 euro più della Titanium a parità di motore e aggiunge:

Quality

  • Cerchi in lega da 18″
  • Interni in tessuto con sedili ZIP
  • Vetri posteriori oscurati

Safe

  • Tergicristalli automatici

Smart

  • B&O SYNC 3 con radio TouchNav 8″ e 7 speakers + DAB + 2 prese USB + Mirroring Apple CarPlay/Android Auto
  • Climatizzatore a controllo automatico

Ford Puma ST-Line X

La Ford Puma ST-Line X ha un prezzo interessante, costa 2.000 euro più della ST-Line e aggiunge:

Quality

  • Cerchi in lega da 18″
  • Vetri posteriori oscurati
  • Interni in pelle parziale

Safe

  • Tergicristalli automatici

Smart

  • B&O SYNC 3 con radio TouchNav 8″ e 7 speakers + DAB + 2 prese USB + Mirroring Apple CarPlay/Android Auto
  • Climatizzatore a controllo automatico

title

Ford Puma: modelli e prezzi di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Ford Puma. La gamma motori della piccola SUV “yankee” è composta da quattro unità sovralimentate, tutte scattanti e poco assetate di carburante:

  • un 1.0 tre cilindri turbo benzina EcoBoost da 125 CV
  • un 1.0 tre cilindri turbo mild hybrid benzina EcoBoost da 125 CV
  • un 1.0 tre cilindri turbo mild hybrid benzina EcoBoost da 155 CV
  • un 1.5 turbodiesel EcoBlue da 120 CV

Ford Puma 1.0 EcoBoost (da 22.750 euro)

La Ford Puma 1.0 EcoBoost (prezzi fino a 28.000 euro) monta un motore 1.0 turbo benzina tre cilindri da 125 CV e 170 Nm di coppia.

Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV (da 23.250 euro)

La Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV (prezzi fino a 26.250 euro) – la versione ibrida che ci sentiamo di consigliare – ospita sotto il cofano un propulsore carente di cavalli (125) e di coppia (210 Nm) che si riscatta con una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto. Una crossover – rumorosetta a freddo a causa dei tre cilindri – che punta più sul comfort che sul divertimento nelle curve.

Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV (da 25.500 euro)

La Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV (prezzi fino a 27.500 euro) è la versione, per ora, più potente della piccola Sport Utility dell’Ovale Blu e monta un motore 1.0 turbo tre cilindri mild hybrid benzina EcoBoost da 155 CV e 240 Nm di coppia.

Ford Puma 1.5 EcoBlue (da 24.000 euro)

La Ford Puma 1.5 EcoBlue (prezzi fino a 27.000 euro) è spinta da un motore diesel silenzioso e pronto ai bassi regimi.

title

Ford Puma: gli optional

La dotazione di serie della Ford Puma andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: il Co-Pilot Pack (1.000 euro: Radar & camera Fusion Pre Collision Assist, BLIS con CTA e Active Braking, Intelligent Adaptive Cruise Control con Evasive Steering, Active Park Assist con sensori di parcheggio anteriori e Rear View Camera) e la vernice metallizzata (700 euro).

Sulle versioni TitaniumST-Line ci vorrebbe il Comfort Pack (500 euro: climatizzatore automaticosensore pioggia, specchietto fotocromatico e clacson bitonale) mentre su Titanium X e ST-Line X aggiungeremmo i fari full LED (900 euro).

Ford Puma dimensioni

La seconda generazione della Ford Puma è lunga 4,19 metri, larga 1,81 metri e alta 1,54 metri.

Ford Puma interni

Nell’abitacolo della Ford Puma troviamo una plancia molto simile nel design a quella della Fiesta.

L’articolo Ford Puma: modelli, prezzi, dotazioni e foto proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Nuova Audi A3 Sedan: le foto e i dati

title

La nuova Audi A3 Sedan – variante con la coda della quarta generazione della compatta tedesca – arriverà nelle concessionarie italiane nel terzo trimestre 2020. Di seguito troverete le foto e i dati della seconda serie della “cugina” a quattro porte della A3 Sportback.

Nuova Audi A3 Sedan: le dimensioni

La seconda generazione dell’Audi A3 Sedan è lunga 4,50 metri (+ 4 cm rispetto alla prima serie), larga 1,82 metri (+ 2 cm) e alta 1,43 metri (+ 1 cm). Il passo è rimasto invariato – 2,64 metri – così come il bagagliaio (425 litri).

title

Audi A3 Sedan: i motori

La gamma motori al lancio della nuova Audi A3 Sedan è composta da tre unità sovralimentate da 150 CV: un 1.4 TFSI a benzina, un 1.4 TFSI MHEV mild hybrid 48V benzina e un 2.0 diesel TDI. Più avanti arriveranno un 1.0 TFSI tre cilindri benzina da 110 CV e un due litri TDI a gasolio da 116 CV.

title

Audi A3 Sedan: il design esterno

Il frontale dell’Audi A3 Sedan – uguale a quello della Sportback – è caratterizzato dall’ampia calandra single frame esagonale con griglia a nido d’ape, dalle generose prese d’aria squadrate e (sulle versioni top di gamma) dai proiettori a LED Audi Matrix con luci diurne a elevata digitalizzazione.

Nel profilo spiccano invece la linea di spalla che prosegue in modo rettilineo sino all’estremità del paraurti, le fiancate svasate dall’andamento concavo e il profilo del tetto che dirada verso la coda sin dai montanti centrali come una coupé.

L’aerodinamica della nuova Audi A3 Sedan (Cx di 0,25, 0,04 punti meglio dell’antenata) è molto curata: merito dei retrovisori laterali dal design inedito, del sottoscocca carenato e delle prese d’aria adattive che modificano la portata dei flussi in base alle effettive esigenze di raffreddamento.

title

Nuova Audi A3 Sedan: gli interni

L’abitacolo della nuova Audi A3 Sedan offre più spazio alla testa (grazie al ribassamento delle sedute), ai gomiti e alle spalle dei passeggeri posteriori. A bordo della “segmento C” con la coda dei quattro anelli c’è tanta digitalizzazione: display da 10,25” di serie e – in abbinamento al sistema di navigazione MMI plus con MMI touch – l’Audi virtual cockpit da 10,25”. Volendo c’è l’Audi virtual cockpit da 12,3” che consente di optare per differenti layout.

title

Audi A3 Sedan: sicurezza e piacere di guida

Il listino degli optional dell’Audi A3 Sedan comprende le sospensioni sportive e, per chi non si accontenta, gli ammortizzatori adattivi a controllo elettronico.

Per quanto riguarda la dotazione di sicurezza tutte le versioni della compatta a quattro porte di Ingolstadt montano l’Audi pre sense front (che previene gli impatti con altri veicoli, pedoni e ciclisti), l’assistente agli ostacoli collisioni avoid assist e l’assistenza al mantenimento della corsia. A richiesta troviamo invece l’assistenza al cambio di corsia, l’avviso di uscita, l’assistente al traffico trasversale posteriore e l’adaptive cruise assist (un cruise control adattivo che mantiene la vettura all’interno della corsia fino a 210 km/h e – in abbinamento al predictive efficiency assistant – frena e accelera la vettura anche senza un’auto antistante in caso di segnalazioni provenienti dal sistema Car-to-X, dal navigatore e dai segnali stradali). Senza dimenticare le telecamere perimetrali, l’assistente al parcheggio e il sistema di ausilio al parcheggio plus.

title

Audi A3 Sedan: infotainment e connettività

Il sistema MMI della nuova Audi A3 Sedan si avvale di una nuova main unit: la piattaforma modulare MIB 3 interagisce con la Communication Box che raggruppa tutte le funzioni relative alla connettività e integra l’hotspot WLAN.

La radio digitale DAB+ è di serie mentre tra gli optional spiccano la online radio e la hybrid radio. Per Amazon Alexa bisognerà invece attendere la seconda metà del 2020.

L’articolo Nuova Audi A3 Sedan: le foto e i dati proviene da Icon Wheels.

Fonte: