Monthly Archives: Ottobre 2022

MotoGP 2022 – GP Malaysia a Sepang: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

Sepang torna in MotoGP dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Covid-19: il GP della Malaysia, penultima tappa del Motomondiale 2022, sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Ci sono ancora quattro piloti in lotta per il titolo iridato (Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaró e Bastianini) ma Pecco può aggiudicarselo già domenica, esattamente 11 anni dopo la scomparsa di Marco Simoncelli a Sepang. Non sarà semplice, però, guadagnare ulteriori 11 punti sul rivale francese. Anche con Fabio fuori dalla “top 15” il centauro Ducati deve obbligatoriamente arrivare almeno quinto per festeggiare con una gara di anticipo.

MotoGP 2022 – GP Malaysia: cosa aspettarsi

Il circuito di Sepang – sede del GP della Malaysia, penultimo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato lungo e vario. Una pista impegnativa per i freni che agevola i sorpassi e premia le moto veloci: attenzione alla pioggia prevista per l’intero weekend che potrebbe sconvolgere le prove libere, le qualifiche e, soprattutto, la gara.

Nello scorso decennio hanno sempre trionfato qui nella classe regina solo piloti italiani e spagnoli. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio della Malaysia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Christo – Corbis/Corbis via Getty Images

MotoGP of Australia – Free Practice

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

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MotoGP 2022 – Sepang, il calendario e gli orari TV
Venerdì 21 ottobre 2022
03:00-03:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:55-04:35 Moto2- Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:50-05:35 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:15-07:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:10-08:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:05-09:50 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 22 ottobre 2022
03:00-03:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:55-04:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:50-05:35 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:35-07:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:30-08:10 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:25-08:55 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:05-09:45 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 23 ottobre 2022
04:00-04:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:20-04:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:40-05:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 11:15 su TV8)
07:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 12:30 su TV8)
09:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 14:15 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP della Malaysia
LUNGHEZZA CIRCUITO 5,5 km
GIRI 20
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’58″303 – 2019
RECORD IN GARA Valentino Rossi (Yamaha) – 1’59″661 – 2019

MotoGP – Il pronostico del GP della Malaysia 2022

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1° Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales è stato l’ultimo vincitore del GP della Malaysia nel 2019.

Il centauro spagnolo – a secco di piazzamenti in “top 3” da quattro gare – può a nostro avviso approfittare di una pista molto amata, della lotta iridata e della pioggia per tornare sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno e mezzo.

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2° Jack Miller (Ducati)

Dopo essere stato centrato da Álex Márquez nella gara di casa Jack Miller vuole tornare a brillare.

I suoi precedenti a Sepang in MotoGP non sono eccezionali (quattro ottavi posti) ma la sua Ducati va fortissimo. In più, a differenza del compagno Bagnaia, il centauro australiano non deve fare calcoli in ottica iridata.

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3° Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez, ringalluzzito dal primo podio stagionale in Australia, non sembra avere intenzione di fermarsi.

I suoi precedenti nel GP della Malaysia sono molto interessanti: due successi nella classe regina del Motomondiale.

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Da tenere d’occhio: Álex Rins (Suzuki)

Álex Rins vuole dimostrare a Sepang che la vittoria in Australia non è stata un caso isolato.

Il pilota spagnolo della Suzuki ama il GP della Malaysia e può vantare un secondo posto nel 2018.

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La moto da seguire: Aprilia

La Aprilia non ha più molte possibilità di vincere il Mondiale Piloti.

La Casa di Noale, però, vorrebbe portare a casa un altro successo prima della fine della MotoGP 2022.

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Auto e Moto d’Epoca 2022 a Padova: date, Case presenti, orari e prezzi

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Auto e Moto d’Epoca 2022 – in programma a Padova dal 20 al 23 ottobre – è uno dei più grandi eventi europei dedicati alle auto storiche. Questa sarà l’ultima edizione in Veneto: dal prossimo anno si sposterà a Bologna.

Di seguito troverete una guida completa ad Auto e Moto d’Epoca 2022: le date, gli orari, i prezzi dei biglietti e le Case presenti a Padova.

Auto e Moto d’Epoca 2022 a Padova: le Case presenti

Le Case presenti con uno stand ufficiale ad Auto e Moto d’Epoca 2022 sono otto: AbarthAlfa RomeoAlpineCaterhamFiatLanciaMercedesMorgan.

Auto e Moto d’Epoca 2022: il programma, gli orari e i prezzi dei biglietti

Giovedì 20 ottobre 2022

09:00-18:00

Biglietto: 50 euro

Venerdì 21 ottobre 2022

09:00-19:00

Biglietto: 30 euro

Abbonamento 3 giorni (venerdì, sabato e domenica): 76 euro

Abbonamento 2 giorni (venerdì e sabato): 53 euro

Sabato 22 e domenica 23 ottobre 2022

09:00-19:00

Biglietto intero: 25 euro

Biglietto ridotto (ragazzi dai 13 ai 17 anni, persone con invalidità inferiore all’80%): 20 euro

Abbonamento 2 giorni (sabato e domenica): 46 euro

 

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SUV inglesi: l’elenco completo (con i prezzi)

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Quando si parla di SUV inglesi il primo pensiero va a Sport Utility eleganti, lussuose e raffinate ricche di classe. Dimenticandosi però dell’importantissimo ruolo di Land Rover nel mondo delle vere fuoristrada.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le SUV inglesi (con i prezzi) tante proposte per tutti i gusti e tutte le esigenze. Scopriamole insieme.

SUV Aston Martin: l’elenco completo (con i prezzi)

 

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Aston Martin DBX

L’Aston Martin DBX è una grande SUVtrazione integrale in vendita a prezzi che partono da 188.126 euro. La gamma motori è composta da due 4.0 V8 biturbo benzina da 551 e 707 CV.

SUV Bentley: l’elenco completo (con i prezzi)

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Bentley Bentayga

La Bentley Bentayga è una grande SUVtrazione integrale in vendita a prezzi che partono da 179.142 euro. Disponibile anche a sette posti, ha una gamma motori composta da due unità sovralimentate: un 4.0 V8 biturbo benzina da 549 CV e un 3.0 V6 turbo ibrido plug-in benzina da 449 CV.

SUV Ineos: l’elenco completo (con i prezzi)

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Ineos Grenadier

La Ineos Grenadier è una grande fuoristradatrazione integrale in vendita a prezzi che partono da 64.390 euro. La gamma motori è composta da due motori 3.0 turbo a sei cilindri in linea: un benzina da 286 CV e un diesel da 249 CV.

SUV Jaguar: l’elenco completo (con i prezzi)

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Jaguar E-Pace

La Jaguar E-Pace è una SUV compatta disponibile a trazione anterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della Land Rover Range Rover EvoquePrezzi da 48.985 euro e una gamma motori composta da otto unità turbo: quattro mild hybrid benzina (un 1.5 I3 a tre cilindri da 160 CV e tre 2.0 I4 da 200, 250 e 300 CV), due 2.0D I4 mild hybrid diesel da 163 e 204 CV, un 1.5 I3 a tre cilindri ibrido plug-in benzina da 309 CV e un  2.0D I4 diesel da 163 CV.

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Jaguar F-Pace

La Jaguar F-Pace è una SUV mediatrazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Land Rover Range Rover VelarPrezzi da 67.080 euro e una gamma motori composta da sette unità sovralimentate: tre turbodiesel mild hybrid (due 2.0 da 163 e 204 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 300 CV), un 3.0 turbo mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 400 CV, due propulsori a benzina (un 2.0 turbo da 250 CV e un 5.0 V8 con compressore volumetrico da 551 CV) e un 2.0 turbo ibrido plug-in benzina da 404 CV.

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Jaguar I-Pace

La Jaguar I-Pace è una SUV media elettricatrazione integrale spinta da due motori elettrici in grado di generare una potenza complessiva di 400 CV. I prezzi? Da 83.690 euro.

SUV Land Rover: l’elenco completo (con i prezzi)

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Land Rover Defender 90

La seconda generazione della Land Rover Defender 90 è una SUV media a tre porte a trazione integralePrezzi da 68.800 euro e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: tre 3.0D turbodiesel mild hybrid da 200, 249 e 300 CV e un 5.0 V8 a benzina con compressore volumetrico da 525 CV.

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Land Rover Defender 5 porte

La seconda generazione della Land Rover Defender 5 porte è una SUV mediatrazione integrale disponibile in due varianti di lunghezza (e di passo) – 110 e 130 CV – e offerta anche a sette postiPrezzi da 74.800 euro e una gamma motori composta da sei unità sovralimentate: un 3.0 I6 turbo mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 400 CV, tre 3.0D I6 turbodiesel mild hybrid a sei cilindri in linea da 200, 249 e 300 CV, un 5.0 V8 a benzina con compressore volumetrico da 525 CV e un 2.0 turbo ibrido plug-in benzina Si4 da 404 CV.

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Land Rover Discovery Sport

La seconda generazione della Land Rover Discovery Sport è una SUV mediatrazione integrale in vendita a prezzi che partono da 55.345 euro. La gamma motori è composta da cinque unità turbo: due 2.0 Si4 mild hybrid benzina da 200 e 290 CV, due 2.0 TD4 mild hybrid diesel da 163 e 204 CV e un 1.5 turbo tre cilindri ibrido plug-in benzina I3 da 309 CV.

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Land Rover Range Rover Evoque

La seconda generazione della Land Rover Range Rover Evoque è una SUV compatta disponibile a trazione anterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della Jaguar E-PacePrezzi da 50.795 euro e una gamma motori composta da sette unità turbo: tre mild hybrid benzina (un 1.5 I3 a tre cilindri da 160 CV e due 2.0 da 249 e 300 CV), due 2.0D I4 mild hybrid diesel da 163 e 204 CV, un 1.5 tre cilindri ibrido plug-in benzina PHEV da 309 CV e un 2.0D I4 diesel da 163 CV.

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Land Rover Range Rover Velar

La Land Rover Range Rover Velar è una SUV mediatrazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Jaguar F-PacePrezzi da 64.400 euro e una gamma motori composta da quattro unità turbo: due mild hybrid diesel (un 2.0D I4 da 204 CV e un 3.0D I6 a sei cilindri in linea da 300 CV), un 2.0 Si4 a benzina da 250 CV e un 2.0 I4 ibrido plug-in benzina da 404 CV.

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Land Rover Range Rover Sport

La terza generazione della Land Rover Range Rover Sport è una grande SUVtrazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Range RoverPrezzi da 95.300 euro e una gamma motori composta da sei unità sovralimentate: tre 3.0D I6 biturbodiesel mild hybrid a sei cilindri in linea da 249, 300 e 351 CV, un 4.4 V8 biturbo benzina da 530 CV e due 3.0 I6 turbo ibridi plug-in benzina da 440 e 510 CV.

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Land Rover Range Rover

La quinta generazione della Land Rover Range Rover è una grande SUVtrazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Range Rover Sport. Disponibile in due varianti di lunghezza (e di passo) e offerta anche a sette posti, è in vendita a prezzi che partono da 129.100 euro. La gamma motori è composta da sette unità sovralimentate: un 3.0 I6 turbo mild hybrid benzina da 400 CV, tre 3.0D I6 biturbodiesel mild hybrid a sei cilindri in linea da 249, 300 e 351 CV, un 4.4 V8 biturbo benzina da 530 CV e due 3.0 I6 turbo ibridi plug-in benzina da 440 e 510 CV.

SUV MG: l’elenco completo (con i prezzi)

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MG ZS

La seconda generazione della MG ZS è una piccola SUV “anglo-cinese” in vendita a prezzi che partono da 16.190 euro. La gamma motori è composta da due unità a benzina: un 1.0T-GDI turbo tre cilindri da 111 CV e un 1.5 da 106 CV.

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MG EHS

La MG EHS è una SUV compatta ibrida plug-in “anglo-cinese” in vendita a prezzi che partono da 36.590 euro. Il motore? Un 1.5 turbo ibrido plug-in benzina da 258 CV.

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MG ZS EV

La MG ZS EV è la variante elettrica della piccola SUV “anglo-cinese”. Prezzi da 34.290 euro e due varianti di potenza: 177 e 156 CV.

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MG Marvel R

La MG Marvel R è una SUV media elettrica “anglo-cinese” disponibile a trazione posteriore (due motori da 179 CV) o integrale (tre motori da 288 CV). I prezzi? Da 42.690 euro.

SUV Mini: l’elenco completo (con i prezzi)

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Mini Countryman

La seconda generazione della Mini Countryman è una piccola SUV disponibile a trazione anterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della ClubmanPrezzi da 38.200 euro e una gamma motori composta da sei unità turbo: tre a benzina (un 1.5 Cooper a tre cilindri da 136 CV e due 2.0: Cooper S da 178 e John Cooper Works da 306 CV), un 1.5 tre cilindri ibrido plug-in benzina Cooper SE da 220 CV e due 2.0 diesel da 150 (Cooper D) e 190 CV (Cooper SD).

SUV Rolls-Royce: l’elenco completo (con i prezzi)

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Rolls-Royce Cullinan

La Rolls-Royce Cullinan è una grande SUVtrazione integrale in vendita a prezzi che partono da 368.000 euro. La gamma motori è composta da due 6.7 biturbo V12 a benzina da 571 e 600 CV.

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Citroën C5 Aircross Hybrid 225 Ë-Eat8: il suv in formato multi-energia

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La nuova serie della Citroën C5 Aircross riconferma la formula della famiglia multi-energia, o meglio quella che lascia la possibilità di scegliere tra una versione a benzina, una turbodiesel e una elettrificata. Quest’ultima è una proposta ibrida plug-in, che la casa francese identifica con una complessa denominazione nella quale solo la Ë lascia trapelare cosa c’è dentro al cofano della versione più potente e più green di questo suv. La C5 Aircross adesso ha virato la boa dell’aggiornamento di metà carriera ma in Italia, come del resto in buona parte d’Europa, si presenta a qualche mese di distanza dalla presentazione ufficiale per gli ormai arci-noti problemi sollevati, in particolare, dalla crisi dei microchip che affligge tutto il settore dell’automotive. E non solo. Ma torniamo in casa Citroën per vedere come si è evoluto questo suv di taglia media, in quanto lungo 4,50 metri, ma con un aspetto robusto che trasmette bene la praticità che, assieme al confort e alla gamma modellata per soddisfare esigenze differenti, ha permesso alla serie precedente di farsi ben conoscere.

 

Corporatura scolpita e più digitalizzazione

A prescindere dalla versione, la rinnovata C5 Aircross si riconosce per la differente espressione del frontale determinata dalla maggiore muscolosità del cofano, dai nuovi fari a Led e dalla firma luminosa, dallo scudo paraurti più squadrato e dalla mascherina a effetto 3D, in cui campeggia il grosso logo Citroën. Insomma, il maquillage è leggero come quello dell’interno. In pratica, si notano rivestimenti e abbinamenti cromatici inediti e, a partire dall’allestimento Feel, che si pone tra il Live e il Feel Pak e quelli superiori Shine e Shine Pack oltre che C-Series, una maggiore digitalizzazione. È trasmessa dalla display digitale da 12” della strumentazione e da quello da 10” dell’infotainment. Quest’ultimo si basa su un aggiornato sistema operativo, ma rimane ancora poco intuitivo da usare. Al pari dei piccoli tasti touch sotto al display con cui si attivano alcuni servizi, oltre che scorciatoie per i menù dell’infotainment, perché sono piccoli e non si individuano al primo colpo d’occhio. Proprio da questo allestimento la C5 Aircross offre anche la selleria Advanced Confort, comodissima grazie al supplemento d’imbottitura.

 

Spazio a volontà e modulabile

L’ambiente soddisfa sempre sia per l’ampiezza sia per la praticità, sostenuta da tanti vani portaoggetti e dal divano posteriore costituito da tre sedili indipendenti, reclinabili anche a tavolino e scorrevoli per 15 centimetri. La soluzione permette di modulare lo spazio a favore dei passeggeri o del bagagliaio, la cui capacità nel caso della versione ibrida plug-in Ë-Eat8 che abbiamo provato è di poco inferiore a quella delle versioni con motori termici. Quindi, è sempre adeguata a un suv della taglia della C5 Aircross.

 

Briosa e molto confortevole

In vendita in tutti gli allestimenti delle altre C5 Aircross tranne che in quello entry-level, la Ë-Eat8 è spinta da un powertrain utilizzato anche da altri modelli del gruppo Stellantis, in particolare quelli di passaporto francese e tedesco. Con la batteria carica questa C5 Aircross sfodera una bella propensione a marciare elettricamente anche senza innestare la modalità Electric e anche fuori città, dove ci si può spingere sino a 135 all’ora anche se prosciugando in fretta il pieno di elettroni. In città il gioco è più facile perché nella marcia stop&go si recupera sempre una buona quantità di energia. Quindi marciare a emissioni zero non è affatto una missione impossibile e la meta promessa di 55 chilometri senza bruciare un goccio di benzina non è così distante dalla realtà. Sia in città sia nei percorsi extraurbani la C5 Aircross è gradevole da guidare grazie anche all’affidabile comportamento e, all’occorrenza, spinge con decisione mantenendo la gradevole linearità di erogazione che si riversa positivamente anche sul confort. Quest’ultimo è all’altezza della tradizione Citroën tanto per la silenziosità quanto per l’isolamento dell’abitacolo dalle asperità della strada, grazie alle sofisticate sospensioni che creano un effetto “tappeto volante”.

 

Tutti i numeri della Citroën C5 Aircross Hybrid 225 Ë-Eat8

 

Motore termico                                                                   1,6 turbo con 181 cv

Coppia motore termico                                                     300 Nm a 3.000 g/m

Motore elettrico                                                                  110 cv

Coppia motore elettrico                                                    320 Nm tra 500 e 2.500 giri

Potenza complessiva                                                          225 cv

Batteria (ioni di litio)                                                         13,2 kWh

Tempi di ricarica (presa 3,7 kW/7,4 kWh)                    7 ore/1h40

Trazione                                                                                anteriore

Consumo medio                                                                  1,27 l/100 km

Autonomia modalità elettrica                                         55 km

Velocità                                                                                225 km/h

Accelerazione 0-100 km/h                                              8”9

Lunghezza/larghezza/altezza (cm)                              450/186/169

Passo (cm)                                                                           273

Peso ordine di marcia (kg)                                              1.845

Capacità minima bagagliaio (litri)                                460/600

Prezzo                                                                                  da 43.350 euro

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Bollo auto: quanto pagano le Nissan

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Le Nissan sono auto molto apprezzate da chi cerca tecnologia e sostanza. Le vetture della Casa giapponese offrono soluzioni avanzate di mobilità elettrificata: oltre alle elettriche troviamo proposte ibride full tanto originali quanto efficienti.

Calcolare il bollo dei veicoli Nissan è semplice: sui modelli benzina e GPL “normali” basta moltiplicare 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW (oltre si sale a 3,87) e sulle ibride mildfull bisogna tener conto esclusivamente dei cavalli del motore termico. Per quanto riguarda le elettriche fa invece fede la voce P2 della carta di circolazione, cioè i “puledri” erogabili e mantenibili per almeno 30 minuti e non il valore massimo. Segnaliamo infine che molte regioni prevedono esenzioni dal bollo per i veicoli a emissioni zero (totale in Piemonte e in Lombardia e per i primi cinque anni nelle altre e gli ibridi.

Quanto pagano di bollo le auto Nissan

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Nissan Micra

  • IG-T 175,44 euro
  • IG-T GPL 175,44 euro

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Nissan Juke

  • DIG-T 216,72 euro
  • HEV 178,02 euro

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Nissan Qashqai

  • MHEV 140 CV 269,61 euro
  • MHEV 158 CV 319,92 euro
  • e-Power 319,92 euro

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Nissan Townstar

  • 1.3 DIG-T 247,68 euro

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Nissan Leaf

  • 40 kWh 232,20 euro
  • e+ 232,20 euro

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Nissan Ariya

  • 63 kWh 116,10 euro
  • 87 kWh 116,10 euro
  • 87 kWh AWD 116,10 euro

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Renault Austral: piacere di guida e bassi consumi

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Un nome nuovo, un design completamente rivisto e motori solo ibridi sotto il cofano: la Renault Austral non si accontenta di rimpiazzare la valida ma anonima Kadjar ma punta a rivoluzionare il segmento delle SUV compatte. La crossover francese – sviluppata sullo stesso pianale (modificato) della Mégane – è già ordinabile mentre per le prime consegne bisognerà attendere dicembre 2022.

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Renault Austral più costosa ed esclusiva in commercio: la “full hybrid” E-Tech nel ricco e sportiveggiante allestimento Iconic Esprit Alpine. Scopriamo insieme i suoi pregidifetti.

Renault Austral: i motori

La gamma motori della Renault Austral è composta da tre unità turbo ibride benzina:

  • un 1.2 turbo tre cilindri mild hybrid 48V benzina da 131 CV
  • un 1.3 turbo mild hybrid benzina 12V da 158 CV
  • un 1.2 turbo tre cilindri ibrido full benzina da 199 CV

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Renault Austral E-Tech: come funziona il sistema full hybrid

Il sistema ibrido benzina della Renault Austral E-Tech protagonista del nostro primo contatto genera una potenza totale di 199 CV ed è composto da un motore 1.2 turbo tre cilindri a benzina da 131 CV, da due unità elettriche (un e-motor di trazione da 68 CV che permette anche di ricaricare la batteria e un generatore ad alta tensione che garantisce l’avviamento del propulsore termico e le cambiate e contribuisce alla ricarica degli accumulatori), una batteria di trazione da 2 kWh su rete da 400V e una trasmissione automatica con innesto a denti.

Il cambio associa due rapporti per il motore elettrico principale e quattro per l’unità termica: nella guida tranquilla se la cava bene ma non brilla in reattività quando si cerca il brio.

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Renault Austral: fuori e dentro

Il design esterno della Austral è un riassunto del nuovo linguaggio stilistico Renault: linee tese, cofano scolpito, profilo muscoloso e posteriore dinamico.

La vera svolta, però, si trova negli interni: un ambiente high-tech impreziosito dal display OpenR a forma di L rovesciata già visto sulla Mégane E-Tech Electric. Un pannello che incorpora eleganti bocchette d’aerazione e un sistema di infotainment intuitivo basato su Android OS che offre il meglio dei servizi Google (Maps, Assistant e Play).

Lo spazio a disposizione dei passeggeri è simile a quello offerto da altre concorrenti. Molto utile la pratica panchetta posteriore ripiegabile 1/3 2/3 con schienale incinabile e con ogni singola parte scorrevole indipendentemente su 16 cm: non è disponibile sulla “base” Equilibre ed è optional (400 euro) sulla Techno Esprit Alpine.

Il bagagliaio della E-Tech è un po’ più piccolo di quello delle versioni ibride “leggere”: da 430 a 555 litri in configurazione a 5 posti, 1.455 litri con i sedili dietro abbattuti. Valori in linea con quelli delle rivali.

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Renault Austral: come si guida

La Renault Austral E-Tech ti conquista con l’efficienza (la Casa francese dichiara consumi pari a 21,7 km/l e guidando in modo tranquillo si riesce a stare tra 15 e 18 chilometri con un litro) ma ti sorprende alla voce “piacere di guida”. La SUV compatta ibrida transalpina è una delle proposte più leggere del segmento e pagando 1.500 euro si possono avere le quattro ruote sterzanti.

Il sistema 4CONTROL Advanced – optional su tutte tranne che sulla “base” Equilibre – include anche un raffinato retrotreno multilink al quadrilatero e garantisce un’ottima direzionalità nelle curve e un raggio di sterzata da record in manovra (10,1 metri contro 11,2 della versione “standard”).

La Renault Austral E-Tech è supportata da 32 dispositivi di assistenza alla guida, tra cui il cruise control adattivo con funzione Stop&Go unito all’assistenza al mantenimento della corsia e ai dati di geolocalizzazione in modo da adattare la velocità all’andamento della strada. Passando a un lato più “meccanico” e meno elettronico è impossibile non apprezzare la taratura non troppo morbida delle sospensioni, lo sterzo preciso e un motore a tre cilindri garbato nei modi ma capace, supportato dalle due unità elettriche, di offrire prestazioni adeguate alle rivali: 175 km/h di velocità massima (autolimitata) e 8,4 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

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Renault Austral: prezzo e dotazione di serie

La Renault Austral E-Tech Iconic Esprit Alpine protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo (44.000 euro) e una dotazione di serie nella media del segmento.

  • Cruise control adattivo con active driver assist
  • Highway and traffic Jam Companion
  • Predictive eco driving assistant
  • Poggiatesta regolabile in altezza High Confort
  • Sedili anteriori regolabili elettricamente a 6 vie e sedile conducente con massaggio lombare
  • Design esterno specifico esprit Alpine (badge laterali specifici Alpine, barre tetto nere opache, calotte dei retrovisori nero lucido, cerchi in lega da 20″ Daytona, logo Renault anteriore e posteriore nero lucido, paraurti anteriore con lama F1 aerodinamica in grigio satinato, profili dei finestrini neri lucido)
  • Design interno specifico esprit Alpine (bandiera francese inserita nella cucitura dei sedili, battitacco con griffe esprit Alpine, bracciolo porta in Alcantara e bracciolo centrale in TEP con cuciture blu, cruscotto con inserto in Alcantara davanti al passeggero, sellerie in misto tessuto/Alcantara/color carbone con impunture blu e logo Alpine sul poggiatesta, pedaliera sportiva in alluminio, sequenza di benvenuto evocativa del marchio Alpine, volante in pelle con inserto in Alcantara e cuciture blu, bianche e rosse)
  • Blind spot warning (sensore angolo morto)
  • Camera 360°
  • Gruppi ottici posteriori a led con effetto “moirage”
  • Indicatori di direzione dinamici con effetto 3D filigranato
  • Occupant safe exit (uscita sicura per i passeggeri)
  • Portellone posteriore con apertura Hands Free
  • Rear Cross Traffic Alert (avviso ostacolo in retromarcia) e Rear Automatic Emergency Breaking System
  • Retrovisori esterni elettrici riscaldabili con chiusura elettrica automatica e funzione memoria
  • Sedile conducente regolabile elettricamente a 6 vie con massaggio lombare e sedile passeggero regolabile manualmente a 6 vie
  • Sedili anteriori riscaldabili
  • Tinta bitono
  • Volante riscaldabile
  • Commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti
  • Fari full LED Adaptive Vision con funzione fendinebbia
  • Multi-sense a 4 modalità con ambient lighting
  • Panchetta posteriore scorrevole
  • Piano bagagli rimovibile
  • Privacy Glass (vetri posteriori oscurati)
  • Retrovisore interno elettrocromico frameless
  • Sedili posteriori regolabili longitudinalmente, ripiegabili 1/3-2/3
  • Sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali
  • Sistema multimediale openR link con Touchscreen da 12″, Arkamys Sound Sistem e replicazione smartphone wireless per Apple CarPlay (Android Auto via cavo) con Navigatore e Google Assistant System
  • ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU
  • Accensione automatica dei fari e tergicristalli con sensore di pioggia
  • Airbag centrale, airbag laterali e a tendina anteriori e posteriori
  • Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
  • Alzacristalli anteriori e posteriori elettrici impulsionali con sensore pioggia
  • Assistenza alla partenza in salita
  • Automatic Emergency Braking System (sistema di frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni, ciclisti e incroci)
  • Climatizzatore automatico bi-zona
  • Distance Warning (avviso distanza di sicurezza)
  • Driver Attention Alert (sistema di rilevamento dello stato di vigilanza del conducente)
  • Driver Display da 12,3″
  • E-call (chiamata d’emergenza)
  • Ecomode
  • Emergency Lane keep Assist (assistenza d’emergenza al mantenimento della corsia)
  • Freno di stazionamento elettrico con funzione autohold
  • Hands-free card per apertura/chiusura porte, avviamento motore, animazione benvenuto e arrivederci
  • Kit riparazioni pneumatici
  • Lunotto posteriore con sistema di sbrinamento
  • Parabrezza riscaldato
  • Poggiatesta frontali e posteriori regolabili a 2 vie

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Renault Austral: le novità in 5 punti

  • Nuovo motore 1.2 turbo tre cilindri a benzina (mild hybrid o ibrido full)
  • Batteria da 2 kW su rete da 400V per la full hybrid
  • Display OpenR
  • Quattro ruote sterzanti (optional)
  • Allestimento sportivo Esprit Alpine

Scheda tecnica
Catatteristiche motore turbo ibrido benzina, 3 cilindri in linea, 1.199 cc, 199 CV
Cambio automatico multi-mode
Trazione anteriore
Dimensioni 4,51/1,83/1,64 metri
Acc. 0-100 km/h 8,4 secondi
Consumi 21,7 km/l
Prezzo 44.000 euro

Dove l’abbiamo guidata

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Renault Austral in Spagna tra Madrid e Segovia. Un percorso lungo e vario caratterizzato da tratti urbani ed extraurbani, autostrade e persino tornanti di montagna che ci ha permesso di apprezzare il sorprendente comportamento stradale della SUV compatta francese. Una crossover agile nelle curve – merito anche delle quattro ruote sterzanti –  impreziosita da uno sterzo preciso e leggero.

NON TUTTI SANNO CHE – La comunità autonomia di Castiglia e León ospita la fabbrica della Renault Austral (a Palencia) ed è la “regione” spagnola più grande nonché quella con più patrimoni dell’umanità Unesco (9).

Dove vorremmo guidarla

Abbiamo potuto guidare la Renault Austral in tutte le condizioni possibili, salvo l’off-road. Avremmo voluto testare anche modelli privi del sistema 4CONTROL Advanced (e, di conseguenza, con l’assale posteriore flessibile a torsione al posto del più raffinato retrotreno multilink). Saranno quelli i più acquistati dalla maggioranza dei clienti.

Le concorrenti

Kia Sportage 1.6 TGDi HEV GT-line Plus Perfetta per chi cerca comfort e spazio e non è interessato al piacere di guida. Il motore è ricco di cavalli e di coppia ed è abbinato a un eccellente cambio a doppia frizione ma non brilla alla voce “consumi”.
Lexus UX Urban La SUV “premium” giapponese offre poco spazio alla testa dei passeggeri posteriori e alle valigie. Il motore è poco vivace.
Nissan Qashqai e-Power Tekna+ La rivale più agguerrita della Austral condivide il pianale con la crossover francese ma si distingue per un sistema ibrido più evoluto: si viaggia in elettrico e il motore a benzina serve solo a ricaricare la batteria. Più vivace della Renault ma anche più cara e meno comoda.
Toyota C-HR 2.0 GR Sport Black Edition La “cugina” della UX è sviluppata sullo stesso pianale della Lexus e monta lo stesso motore. I prezzi e le dimensioni esterne sono più contenuti.

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Fonte

MotoGP 2022: Rins vince in Australia, Bagnaia nuovo leader del Motomondiale

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Credits: Steve Christo – Corbis/Corbis via Getty Images

Álex Rins ha vinto con la Suzuki il GP d’AustraliaPhillip Island. Nella gara più bella della MotoGP 2022 (i primi tre racchiusi in poco più di due decimi, i primi sette in meno di un secondo) il centauro spagnolo ha tagliato il traguardo davanti a Marc Márquez (Honda) e Francesco Bagnaia (Ducati).

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Australia – Race

Credits: Steve Christo – Corbis/Corbis via Getty Images

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Un podio che ha permesso al pilota torinese di soffiare a Fabio Quartararo (caduto) il primato nel Motomondiale.

MotoGP 2022 – GP Australia: le pagelle

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Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez è tornato. Il sei volte campione del mondo ha disputato un GP d’Australia eccezionale ed è salito sul podio (2°) dopo quasi un anno.

Una corsa ricca di sorpassi e controsorpassi. Partito secondo, ha prima lottato con Rins (senza prevalere) tra l’11° e il 17° giro per conservare la posizione e in seguito si è giocato la “top 3” con Martín, Bezzecchi e Rins. Alla 25° tornata si è ripreso definitivamente il podio vincendo il duello con Bezzecchi e all’ultimo giro ha conquistato la seconda piazza passando Bagnaia.

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Johann Zarco (Ducati)

Un GP d’Australia in calando per Johann Zarco, all’ottava corsa di seguito lontano dal podio.

Il pilota francese, velocissimo nelle prove libere, si è dovuto accontentare di un sesto posto in qualifica e di un’ottava piazza in gara.

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Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia ha superato Quartararo ed è diventato il nuovo leader della MotoGP 2022 grazie al settimo podio negli ultimi otto appuntamenti iridati.

Scattato terzo e vincitore del primo duello con il compagno Miller, ha perso la “top 3” all’8° giro dopo un sorpasso subito da Rins ma si è ripreso sei tornate dopo beffando Marc Márquez e Martín e balzando in seconda posizione. Tra il 15° e il 21° giro ha lottato per la vittoria con Rins ma all’ultimo giro si è arreso al centauro Suzuki e a Marc Márquez chiudendo terzo.

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Jorge Martín (Ducati)

Jorge Martín ha iniziato alla grande il GP d’Australia: dopo la pole position di ieri e un’ottima partenza oggi, è rimasto al comando della corsa di Phillip Island per parecchio tempo.

La svolta (negativa) è iniziata al 14° giro con un triplo sorpasso subito da Rins, Bagnaia e Marc Márquez che lo ha portato fuori dalla “top 3”. Tra il 18° e il 19° giro ha tentato di riprendersi il podio ma ha perso il derby iberico con il sei volte campione del mondo.

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Álex Rins (Suzuki)

Álex RinsPhillip Island è tornato alla vittoria dopo due anni e sul podio dopo oltre sei mesi di digiuno guidando in modo spettacolare.

Partito decimo, è entrato in “top 3” all’8° giro con un sorpasso su Bagnaia e in sei tornate è balzato in testa passando Marc Márquez e Martín. Dopo essere stato passato al 15° giro da Bagnaia e Márquez, si è ripreso la seconda piazza due tornate dopo vincendo il duello con Martín e ha riconquistato la testa della corsa togliendo il primato a Bagnaia al 20° giro. Poco dopo, però, è finito addirittura fuori dalla zona podio dopo un triplo sorpasso subito da Bagnaia, Bezzecchi e Márquez. Il centauro iberico si è ripreso nel finale ripassando tutti e tre nell’arco di pochi giri.

MotoGP 2022 – I risultati del GP d’Australia

Prove libere 1

1 Johann Zarco (Ducati) 1:30.368
2 Jack Miller (Ducati) 1:30.459
3 Álex Márquez (Honda) 1:30.493
4 Álex Rins (Suzuki) 1:30.511
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:30.687

Prove libere 2

1 Johann Zarco (Ducati) 1:29.475
2 Marco Bezzecchi (Ducati) 1:29.513
3 Pol Espargaró (Honda) 1:29.527
4 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:29.614
5 Maverick Viñales (Aprilia) 1:29.745

Prove libere 3

1 Marc Márquez (Honda) 1:28.462
2 Luca Marini (Ducati) 1:28.592
3 Jorge Martín (Ducati) 1:28.616
4 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:28.639
5 Marco Bezzecchi (Ducati) 1:28.690

Prove libere 4

1 Maverick Viñales (Aprilia) 1:28.976
2 Johann Zarco (Ducati) 1:29.198
3 Marco Bezzecchi (Ducati) 1:29.523
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:29.333
5 Joan Mir (Suzuki) 1:29.406

Qualifiche

1 Jorge Martín (Ducati) 1:27.767
2 Marc Márquez (Honda) 1:27.780
3 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:27.953
4 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:27.957
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:27.973

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:36.804
2 Maverick Viñales (Aprilia) 1:38.231
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.204
4 Miguel Oliveira (KTM) 1:39.417
5 Álex Rins (Suzuki) 1:39.705

Le classifiche
La classifica del GP d’Australia 2022
Álex Rins (Suzuki 40:50.654
Marc Márquez (Honda) + 0,2 s
Francesco Bagnaia (Ducati) + 0,2 s
Marco Bezzecchi (Ducati) + 0,5 s
Enea Bastianini (Ducati) + 0,6 s
Classifica Mondiale Piloti
Francesco Bagnaia (Ducati) 233 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 219 punti
Aleix Espargaró (Aprilia) 206 punti
Enea Bastianini (Ducati) 191 punti
Jack Miller (Ducati) 179 punti

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Fonte:

Bollo auto: quanto pagano le Hyundai

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Le Hyundai sono auto amate da chi cerca sostanza e qualità: le vetture della Casa coreana sono economiche da gestire e hanno una garanzia piuttosto lunga.

Calcolare il bollo delle Hyundai è semplice: sui modelli benzina e diesel “normali” basta moltiplicare 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW (oltre si sale a 3,87 euro), poi ci sono quelle soggette al superbollo (20 euro per ogni kW sopra quota 185). Sulle ibride (mildfullplug-in) bisogna contare esclusivamente la potenza del motore termico mentre per quanto riguarda le elettriche fa fede la voce P2 della carta di circolazione (quindi i cavalli erogabili e mantenibili per almeno 30 minuti e non il valore massimo). Va detto che molte regioni prevedono esenzioni dal bollo per i veicoli a emissioni zero (totale in Piemonte e in Lombardia e per i primi cinque anni nelle altre) e gli ibridi.

Quanto pagano di bollo le auto Hyundai

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Hyundai i10

  • 1.0 126,42 euro
  • 1.0 T-GDI 190,92 euro
  • GPL 126,42 euro

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Hyundai i20

  • 1.0 T-GDI 48V 190,92 euro
  • 1.0 T-GDI 120 CV 48V 227,04 euro
  • 1.0 T-GDI 190,92 euro
  • 1.2 159,96 euro
  • N Performance 451,50 euro
  • GPL 159,96 euro

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Hyundai i30

  • 1.0 T-GDI 48V 227,04 euro
  • 1.5 T-GDI 48V 327,66 euro
  • N Performance 1.006,95 euro

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Hyundai i30 Wagon

  • 1.0 T-GDI 48V 227,04 euro
  • 1.5 T-GDI 48V 327,66 euro

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Hyundai Bayon

  • 1.0 T-GDI 48V 190,92 euro
  • 1.2 159,96 euro
  • GPL 159,96 euro

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Hyundai Kona

  • 1.0 T-GDI 48V 227,04 euro
  • 1.0 T-GDI 227,04 euro
  • N Performance 1.006,95 euro
  • HEV 277,35 euro

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Hyundai Tucson

  • 1.6 T-GDI 48V 296,70 euro
  • 1.6 CRDI 48V 296,70 euro
  • HEV 381,84 euro
  • PHEV 381,84 euro
  • 1.6 CRDI 219,30 euro

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Hyundai Santa Fe

  • HEV 381,84 euro
  • PHEV 381,84 euro
  • 2.2 CRDi 420,54 euro

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Hyundai Kona Electric

  • 136 CV 67,08 euro
  • 204 CV 72,24 euro

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Hyundai Ioniq 5

  • 170 CV 108,36 euro
  • 229 CV 136,74 euro
  • 325 CV 196,08 euro

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Hyundai Nexo

  • 163 CV 82,56 euro

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Fonte:

Bentley Continental GTC: convertible da amare

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Ci sono dettagli che fanno la differenza, sempre. Per esempio, dici Bentley, dici Continental, aggiungi GTC e chi vuol capire, capisce. Ovvero, si sa che si parla di lusso sulle quattro ruote e declinato in modo un po’ sportiveggiante. La C sta invece per Convertible, ovvero per vettura con tetto in tela che elettricamente si apre e si nasconde alle vostre spalle in una manciata di secondi per godersi il sole e l’aria frizzante della montagna o del mare, di Saint Moritz o della Costa Azzurra, giusto per non sbagliare. Una capote che è realizzata in multistrato, ben quattro strati, in modo da garantire una buona insonorizzazione, di poco inferiore a quella del tetto in metallo della sorella coupé, ovvero GT senza C.

L’ingresso mentale nei particolari muove ovviamente dal powertrain che, non sarà il furore su gomma della cugina col toro, ma che comunque si difende e piuttosto bene: un otto cilindri a V che cuba 4.000 cc e produce la bellezza di 549 CV e può far toccare alla Bentley i 318 km/h, con belle accelerazioni, di quelle che potrebbero far urlare chi siede al vostro fianco e non ha mai provato la forza di motore di questo genere. Per ritornare ai dettagli, la Continental come tutte le Bentley può essere personalizzata in numerose tinte di carrozzeria (17) e in sette colorazioni per la capote; altrettanto per gli interni, con pelli lavorate in modo spettacolare e colori e tessuti e dettagli in carbonio come più piace.

Un gioco non fine a se stesso, perché l’intersecazione delle scelte finisce per produrre – e non scherziamo – GTC quasi differenti, certamente diversissime, quasi altra macchina passando da un colore all’altro.

Per esempio ed esempio vero e di vita vissuta, ci è capitata in test drive una GTC di un verde spettacolare (apple green, vedi foto) abbinato a cerchi neri splendenti, dettagli cromati, capotte nera. E capita che finisce che passiamo a fianco a lui e a lei che ne hanno una uguale, ma grigia con cerchi color acciaio. Lui si sente parte del club e sorride alla vista della mia con targa inglese, lei pensando che io pure sia inglese dice al lui in modo brusco, ma perché non ce l’abbiamo così bella? Perché hai scelto questo colore, guarda quanto è bella!!

Il resto sarà tragedia, tragedia vera, immaginiamo, ma pazienza. Certo sentirsi criticati dopo aver messo a disposizione una vettura che a listino parte da 240 mila euro, farà innervosire, ma peggio per lui, alla prossima la studia meglio.

Intanto la GTC fila via veloce, a capote aperta, sulle strade della Costa Azzurra, regalando piacere di viaggio e di guida: telaio, sospensioni pneumatiche, trazione integrale che privilegia il posteriore, possibilità di settaggi dallo Sportivo al Custom, lasciano al driver la gioia di infilare le curve. E se si va di coppia, facendo scorrere le marce sui duemila giri, senza pigiare sull’acceleratore ma con un filo di gas, La Continental pennella e danza tra un tornante e un rettifilo e riesce a consumare pure una roba giusta, ovvero e credeteci, siamo sui dieci chilometri e forse più con un litro di verde. Dopodiché tutto cambia se si vuole fare i cattivi, se qualcuno ci infastidisce, vai di programma Sport e allora se si è capaci a mettere bene le ruote e ad usare il comando a paddle del cambio, gli altri spariscono dallo specchietto.

Ma la Continental suggerisce altro, suggerisce di godersi il viaggio (avete pure una specie di sciarpa di aria calda intorno al collo se la temperatura si abbassa, un must to have sulle cabriolet moderne), ammirare quello che si ha intorno, fermarsi a godere del panorama, di un aperitivo in riva al mare, di una cenetta con due flute, per poi rientrare a casa in souplesse, con una buona colonna sonora, sorretti dalla sicurezza di impianti frenanti adeguati, controlli elettronici sopraffini e in caso di scarsa visibilità addirittura di una Night Vision che trasforma il cockpit in una cosa che assomiglia a quello di un aereo. Un difetto che non è poi così un difetto, visto che la GTC è a quattro posti ma va vissuta in due, è il baule che è più piccola della versione GT perché il vano per la capotte ruba spazio dietro ai sedili posteriori, e ci stanno due borsoni e due beauty.

Un’ultima osservazione: qualcuno sostiene che Bentley come altri marchi inglesi lusso siano vetture un po’ da signori di una certa età, in particolare laddove il timore per la cervicale tiene lontani dalle cabrio. Sbagliato, la Continental GTC è senza dubbio vettura per tutte le età. A due condizioni iniziali più una terza. Portafoglio e amore per la bellezza. E anche saper godere della guida raffinata in ambienti preziosi e non dell’invidia altrui. Perché il privilegio va vissuto senza ostentazione. Le maniglie d’oro, lasciatemelo dire, concediamole ad altre culture.

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Fonte:

MotoGP 2022 – GP Australia a Phillip Island: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: WILLIAM WEST/AFP via Getty Images

Phillip Island torna in MotoGP dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Covid-19: il GP d’Australia, terzultima tappa del Motomondiale 2022, sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Nella corsa oceanica Francesco Bagnaia cercherà di soffiare a Fabio Quartararo il primato iridato. Attenzione inoltre al terzo incomodo Aleix Espargaró.

MotoGP 2022 – GP Australia: cosa aspettarsi

Il circuito di Phillip Island – sede del GP d’Australia, terzultimo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato poco impegnativo per i freni e molto amato dai piloti. Una gara che dal 2011 vede trionfare solo moto giapponesi.

La pioggia prevista per l’intero weekend potrebbe incidere in modo pesante sull’esito della corsa. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio d’Australia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP of Thailand – Race

Credits: Supakit Wisetanuphong/MB Media/Getty Images

AUS-MOTO-PRIX

Credits: WILLIAM WEST/AFP via Getty Images

MotoGP of Thailand – Previews

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP of Thailand – Race

Credits: Vachira Vachira/NurPhoto via Getty Images

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MotoGP 2022 – Phillip Island, il calendario e gli orari TV
Venerdì 14 ottobre 2022
00:00-00:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
00:55-01:40 MotoGP- Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
01:55-02:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:15-04:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:10-05:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:10-06:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 15 ottobre 2022
00:00-00:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
00:55-01:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
01:55-02:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:35-04:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
04:30-05:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:10-05:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:10-06:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 16 ottobre 2022
00:00-00:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
00:20-00:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
00:40-01:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
02:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 11:05 su TV8)
03:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 12:25 su TV8)
05:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 14:15 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP d’Australia
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,4 km
GIRI 27
RECORD IN PROVA Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’27″899 – 2013
RECORD IN GARA Marc Márquez (Honda) – 1’28″108 – 2013

MotoGP – Il pronostico del GP d’Australia 2022

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1° Jack Miller (Ducati)

Il neosposo Jack Miller sta vivendo un momento d’oro anche in pista con tre podi negli ultimi sei appuntamenti iridati.

I suoi precedenti nella gara di casa? Un terzo posto nell’ultima edizione del 2019.

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2° Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales vuole tornare in “top 3” dopo tre gare a secco e a nostro avviso ce la farà.

Il centauro spagnolo ama molto il GP d’Australia: una vittoria e due terzi posti.

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3° Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia domenica può superare Quartararo e piazzarsi al comando della classifica della MotoGP 2022.

Il pilota torinese – reduce da sei podi negli ultimi sette appuntamenti del Motomondiale – è arrivato quarto nell’unico Gran Premio d’Australia disputato nella classe regina.

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Da tenere d’occhio: Marc Márquez (Honda)

Difficilmente Marc Márquez salirà sul podio nel GP d’Australia ma il centauro spagnolo ha buone possibilità di fare bene su questa pista.

Un tracciato molto amato, quello di Phillip Island: tre successi in MotoGP.

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La moto da seguire: Ducati

La Ducati non vince in Australia dal 2010.

Dopo sei successi consecutivi la Casa di Borgo Panigale ha dovuto cedere la vittoria alla KTM in Thailandia ma ha tutte le carte in regola per tornare sul gradino più alto del podio.

L’articolo MotoGP 2022 – GP Australia a Phillip Island: gli orari TV su Sky e TV8 proviene da Icon Wheels.

Fonte: