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F1 2018 – GP Belgio a Spa-Francorchamps: gli orari TV su Sky e TV8


Credits: epaselect epa06917669 Winner British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP celebrates after the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, northeast of Budapest, Hungary, 29 July 2018. EPA/TAMAS KOVACS HUNGARY OUT


Credits: epa06917468 Finnish Formula One driver Kimi Raikkonen of Scuderia Ferrari waves to speactators prior to the start of the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, northeast of Budapest, Hungary, 29 July 2018. EPA/TAMAS KOVACS HUNGARY OUT


Credits: epa06914257 Red Bull driver Daniel Ricciardo of Australia after the second free practice session of the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, north-east of Budapest, Hungary, 27 July 2018. The Hungarian Formula One Grand Prix will take place on 29 July. EPA/ZSOLT CZEGLEDI HUNGARY OUT


Credits: epa06917445 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari signs a sneaker during the drivers’ parade prior to the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, northeast of Budapest, Hungary, 29 July 2018. EPA/ZOLTAN BALOGH HUNGARY OUT


Credits: epa06917778 Mercedes driver Lewis Hamilton of Britain in action during the Hungarian Formula One Grand Prix at the Hungaroring circuit, in Mogyorod, northeast of Budapest, Hungary, 29 July 2018. EPA/Zoltan Balogh HUNGARY OUT
Dopo un mese di sosta torna il Mondiale F1 2018 con il GP del Belgio a Spa-Francorchamps: la tredicesima tappa del campionato sarà trasmessa in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Lewis Hamilton cercherà di allungare il vantaggio su Sebastian Vettel ma la Ferrari ha tutte le carte in regola per fare bene su questo tracciato.
F1 2018 – GP Belgio: cosa aspettarsi
Il circuito di Spa-Francorchamps – sede del GP del Belgio – è uno dei più amati dai piloti: un tracciato tecnico, contraddistinto da lunghi rettilinei e da curvoni veloci che mettono a dura prova la tenuta degli pneumatici.
Partire bene qui è importante: negli ultimi sette anni solo Sebastian Vettel (nel 2013) e Daniel Ricciardo (nel 2014) sono stato capaci di vincere senza scattare dalla pole. Va detto anche che l’ultima apparizione di una Ferrari sul gradino più alto del podio del GP del Belgio risale al lontano 2009. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Belgio, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2018 – Spa-Francorchamps, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 24 agosto 2018
11:00-12:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
15:00-16:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 25 agosto 2018
12:00-13:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
15:00-16:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 20:00 su TV8)
Domenica 26 agosto 2018
15:10 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:15 su TV8)
F1 – I numeri del GP del Belgio 2018
LUNGHEZZA: 7.004 m
GIRI: 44
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08 EQ Power+) – 1’42”553 – 2017
RECORD IN GARA: Sebastian Vettel (Ferrari SF70H) – 1’46”577 – 2017
RECORD DISTANZA: Kimi Räikkönen (Ferrari F2007) – 1h20’39”066 – 2007
F1 – Il pronostico del GP del Belgio 2018

1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton può approfittare di un circuito molto amato – tre vittorie, quattro pole e sei podi totali a Spa-Francorchamps – per consolidare il primato nel Mondiale F1 2018.
Il campione del mondo in carica ha ottenuto tre successi e una seconda piazza negli ultimi cinque GP stagionali e ha tutte le carte in regola per trionfare anche nel Gran Premio del Belgio.


2° Sebastian Vettel (Ferrari)
Sebastian Vettel può vantare nel GP del Belgio due vittorie, cinque piazzamenti in “top 3” totali e una pole.
Difficilmente salirà sul gradino più alto del podio di Spa-Francorchamps (la Mercedes e, soprattutto, Hamilton sono in uno stato di forma impressionante). Nulla però vieta al pilota tedesco – reduce da un successo e da tre podi nelle ultime quattro corse stagionali – di disputare una buona gara.


3° Daniel Ricciardo (Red Bull)
Daniel Ricciardo non conquista un podio da tre mesi ma ha buone possibilità di riuscirci nel GP del Belgio.
Il driver australiano della Red Bull (che correrà il prossimo anno con la Renault) ama molto questa pista: una vittoria e tre podi nelle ultime quattro edizioni.


Da tenere d’occhio: Kimi Räikkönen (Ferrari)
Kimi Räikkönen punterà nel GP del Belgio ai sei podi consecutivi in campionato ma a nostro avviso si accontenterà di portare punti preziosi alla Ferrari.
I precedenti di “Iceman” a Spa-Francorchamps sono molto interessanti – quattro vittorie, cinque podi totali e una pole – ma l’ultimo trionfo risale a ben nove anni fa…


La squadra da seguire: Mercedes
Quattro vittorie (di cui tre nelle ultime tre edizioni) e cinque pole corredate da almeno una monoposto sul podio negli ultimi cinque anni: sono questi i precedenti della Mercedes nel GP del Belgio.
Sul circuito di Spa-Francorchamps le frecce d’argento cercheranno di rafforzare il primato nel Mondiale F1 2018 Costruttori: aspettiamoci una buona gara da parte della scuderia tedesca.

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Opel GT X Experimental, il video del SUV elettrico del futuro
Opel GT X Experimental è un grintoso SUV compatto elettrico 5 porte lungo 4,06 metri con il fascino di una coupé caratterizzato da tante idee innovative. Incarna i valori e la vision di Opel e anticipa in qualche modo i futuri modelli del marchio. È una vettura costruita su un’architettura leggera, ha un’impronta ridotta e monta cerchi da 17 pollici che sembrano molto più grandi, per aumentare al massimo il comfort su strada ma anche per avere un aspetto entusiasmante. La sua potenza viene generata da una compatta batteria agli ioni di litio di ultima generazione da 50 kWh con ricarica induttiva. La GT X Experimental non pretende di offrire una guida completamente autonoma ma ha funzioni di guida autonoma di Livello 3.
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Ferrari Portofino, il video del roadshow europeo
Si è concluso a Belfast il tour europeo della Ferrari Portofino, esclusiva première che ha consentito agli appassionati e ai collezionisti più fedeli della Casa di sperimentare in anteprima le doti dinamiche della nuova vettura. L’iniziativa ha permesso di visitare oltre sedici paesi e di percorrere le più belle strade d’Europa, mettendo alla prova la grande versatilità e i 600 cavalli del motore 8 cilindri della nuova Gran Turismo convertibile, che la pongono al vertice della sua categoria.
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Tecnologia vs divertimento


Sarà un ragionamento da vecchi (borbottare come gli anziani è la mia passione), ma credo che l’elettronica, sulle auto, sia spesso un ostacolo al divertimento. In particolare mi riferisco all’ESP e al controllo della trazione. Sono sistemi che salavano vite e aumentano la sicurezza? Sicuramente sì. Bisogna togliere la possibilità di disattivarli? Cavolo, no! E ormai gran parte delle auto non lasciano nemmeno la possibilità di escluderli, nemmeno esiste più il tastino “ESP OFF”, e, se esiste, fa solo finta di disattivarlo. Questo non è giusto, anche perché su una Porsche GT2 da 700 CV si possono disattivare, ma su una Renault Clio Diesel no. A ben vedere, sarebbe molto più sicuro guidare senza controlli una Clio piuttosto che una GT2, e anche più economico ripararla nel caso la vostra foga superi le vostre capacità di guida.

E poi per qual motivo un giovane (o un vecchio che borbotta) con un budget UMANO non dovrebbe godere del piacere della guida? Io avevo una Fiat Punto anni fa, la 1.2 da 60 CV. Non correva neanche a spinta, ma mi divertivo molto ugualmente: potevo giocare con il telaio, far scivolare il posteriore in rilascio, farla slittare in uscita di curva in seconda marcia (forse in prima, forse da fermo). Insomma potevo fare l’asino. Le normali auto di oggi saranno sicurissime, ma uccidono la voglia di guidare. O possedete una supercar – e allora siete liberi di disinserire i molesti controlli elettronici e di sbriciolarla contro il muro come la granella di nocciola, oppure vi arrangiate. Freni a mano quando piove? Mai più. Ruote che slittano in partenza? E perché mai?
Già immagino una nuova puntata di Black Mirror: una distopia futuristica dove le macchine non possono divertire chi le guida.

Ma se divertirvi al volante con umili mezzi di trasporto non vi interessa, allora siete liberi di tenere i vostri controlli inseriti e godervi l’Apple CarPlay della vostra moderna auto noiosa. Ma se siete d’accordo con me, allora, ditemi, come faccio a permettermi una GT2?
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Minardi M189: Faenza in prima fila


La Minardi M189 è una delle monoposto di F1 più importanti della scuderia di Faenza, l’unica capace di conquistare la prima fila (nel 1990 a Phoenix con Pierluigi Martini). Scopriamo insieme la storia di questa vettura.
Minardi M189: la storia
La Minardi M189 – evoluzione della M188 e della M188B creata per prendere parte al Mondiale F1 1989 – è una monoposto progettata da Aldo Costa (che in seguito diventerà direttore tecnico prima in Ferrari e poi in Mercedes contribuendo a far vincere a queste due scuderie ben 22 titoli iridati tra il 1999 e il 2017) e dotata di un motore 3.5 V8 Ford Cosworth.
1989
La monoposto di Faenza debutta il 28 maggio nel GP del Messico (quarta prova del Mondiale F1 1989) ma non convince: il nostro Pierluigi Martini è costretto al ritiro per un problema al motore mentre lo spagnolo Luis Pérez-Sala non riesce neanche a qualificarsi.
Dopo quattro Gran Premi senza mai tagliare il traguardo – per noie meccaniche, incidenti o mancate qualificazioni – il 16 luglio arriva la svolta nel GP di Gran Bretagna con ben due Minardi a punti (5° Martini e 6° Pérez-Sala, unico piazzamento in “top 6” in carriera): un evento che si ripeterà solo nel famigerato GP degli USA 2005 (quello con sole 6 monoposto al via a Indianapolis).
In autunno la Minardi M189 porta a casa diversi risultati importanti: Martini arriva quinto in Portogallo il 24 settembre ma si rompe una costola l’1 ottobre in Spagna e deve cedere il sedile in Giappone al debuttante Paolo Barilla (vincitore della 24 Ore di Le Mans 1985 e attualmente vicepresidente della famosissima azienda di famiglia). La monoposto romagnola chiude bene la stagione con un altro quinto posto di Martini in Australia.
1990
La Minardi schiera la M189 anche nei primi tre Gran Premi del Mondiale F1 1990 (stagione che vede Barilla prendere il posto di Pérez-Sala). Nella prima corsa dell’anno – il GP degli USA a Phoenix in programma l’11 marzo – Martini sorprende tutti scattando dalla prima fila grazie al secondo posto ottenuto in qualifica ma in gara deve accontentarsi della settima piazza.
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Renault Logan Stepway: la tre volumi off-road debutta in Russia


Credits: Stepway CITY version
In alcuni mercati, tra cui la Russia, i modelli Dacia vengono commercializzati con lo stemma della Casa madre Renault. E proprio dalla Russia partirà la commercializzazione, a partire dal prossimo autunno, della nuova Renault Logan Stepway, l’inedita variante off-road della berlina a tre volumi.
L’anteprima mondiale avverrà a fine agosto al Salone di Mosca e in futuro potrebbe arrivare anche sugli altri mercati europei dove le versioni Stepway sono già ei listini per la gamma Sandero, Lodgy e Dokker.
Segni di riconoscimento
La nuova Renault Logan Stepway si differenzierà per l’altezza dal suolo aumentata, i rivestimenti specifici addizionali in plastica sui paraurti, attorno ai passaruota e per il sottoscocca, oltre a una griglia frontale ridisegnata e a un nuovo set di cerchi.
All’interno potrà contare su sedili riscaldabili, sensori di parcheggio e un sistema multimediale compatibile con Android Auto e Apple CarPlay.
Motorizzazioni
Sotto il cofano monterà il 1.6 da 82, 102 o 113 CV, abbinato a una trasmissione manuale o, unicamente par la versione Logan Stepway City con la meccanica più potente, anche con l’automatico CVT. Sul fronte diesel sarà offerta la motorizzazione 1.5 dCi con cambio manuale a cinque marce.
Dacia Logan MCV
La wagon low cost della Casa franco rumena.
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Ford 50th Anniversary Mustang Cobra Jet








Dopo la Mustang Nascar Cup, svelata in occasione della 10milionesima Ford Mustang prodotta, la Casa dell’Ovale Blu presenta una nuova versione da competizione drag racer – non omologata per l’uso su strada – della Pony Car più famosa al mondo.
Si chiama Mustang Cobra Jet 50 Anniversary 2018 ed è stata mostrata negli Stati Uniti, l’unico mercato dove sarà messa in commercio. Secondo Ford sarebbe la Mustang drag racer più potente e veloce mai fabbricata e sarebbe in grado di coprire il quarto di miglio in 8,5 secondi.
Solo 68 esemplari. Costa 130.000 dollari
Precisamente quest’anno si compie il 50esimo anniversario del lancio della prima Cobra Jet nel 1968, della quale ne furono realizzati soltanto 50 esemplari. Come allora, la nuova Cobra Jet disporrà di un equipaggiamento speciale e una produzione limitata a 68 esemplari, ognuno dei quali costerà 130.000 dollari.
Sotto il cofano la Mustang Cobra Jet monta il V8 Coyote con la cilindrata aumentata a 5.2 litri e con un enorme compressore Whipple da 3.0 litri.
Pronta per l’omologazione NHRA
Questa versione speciale inoltre monta tutti gli elementi necessari per l’omologazione NHRA (National Hot Rod Association) come i sedili da competizione, il sistema antincendio e l’inevitabile roll-bar di sicurezza. Tar le modifiche tecniche vanno menzionati anche i rinforzi al telaio e un nuovo asse posteriore rigido al posto del classico schema multibraccio dell’attuale generazione della Ford Mustang.
Ford Mustang: 10 milioni di esemplari prodotti
Prodotto l’esemplare numero 10.000.000 dell’iconica Pony Car d’Oltreoceano. È la sportiva più venduta al mondo
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Infiniti: la concept di Pebble Beach si chiamerà Prototype 10






La misteriosa concept car che Infiniti presenterà a fine agosto al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach 2018 ha già un nome. È stata battezzata Prototype 10 e la firma giapponese ha rilasciato nuovi teaser che svelano inediti dettagli estetici.
Con questo prototipo i designer dei centri stile della marca, negli Stati Uniti e in Giappone, hanno reinterpretato le classiche speedster. La nuova Infiniti Prototype 10 è infatti una sportiva monoposto tutta rivolta alle alte prestazioni.
Ma al di là del suo aspetto esteriore, che anticipa il linguaggio stilistico evoluto dei prossimi modelli, Infiniti userà questa concept car per mostrare le possibilità meccaniche del futuro, nello specifico un inedito powertrain elettrico. L’obiettivo, insomma, è dimostrare che sportività e zero emissioni possono andare d’accordo eccome.
D’altronde la Casa giapponese è fortemente implicata nella mobilità sostenibile e, a partire dal 2021, è stato dichiarato che tutta la gamma Infiniti sarà elettrificata con meccaniche ibride ed elettriche al 100%.
Infiniti, un nuovo prototipo a Pebble Beach
La Casa giapponese presenterà una nuova concept car elettrica alla Monterey Car Week
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Quando le auto tedesche vincevano nei rally




Credits: 1983: five-cylinder engine triumphant in rallying:
In the 1983 Corsica Rally, Audi competes for the first time with the Audi quattro A2, Group B. Its 2.1-liter turbocharged five-cylinder inline engine produces 265 kW (360 hp) at 6,500 revolutions per minute and delivers 450 newton meters (331.90 lb-ft) of torque at 4,000 rpm. At the end of the season, the Finn Hannu Mikkola wins the drivers’ title in this car. One year later, the Swede Stig Blomqvist replicates this success: he becomes world rally champion, while Audi wins the manufacturers’ world rally championship for the second time after 1982.


Credits: Audi Sport Quattro Rallye (1984)


Credits: epa03951737 Jari- Matti Latvala of Finland driving his VOLKSWAGEN POLO R WRC during Leg 2 of the Wales Rally GB 2013, Deeside, Wales, November 15, 2013. EPA/STR


Credits: epa04491933 Jari-Matti Latvala of Finland driving his Volkswagen Polo R WRC during day 02 of Wales Rally GB 2014, Deeside North Wales, Great Britain, November 15, 2014. EPA/Nikos Mitsouras


Credits: epa05027159 Norway’s Andreas Mikkelsen drives his Volkswagen Polo R WRC during the Wales Rally GB 2015 as part of the World Rally Championship (WRC) in Deeside, Wales, Britain, 15 November 2015. EPA/-


Credits: epa05638364 Andreas Mikkelsen of Norway driving his Volkswagen Polo R WRC during day2 of the Kennards Hire Rally Australia 2016, Coffs Harbour, Australia, 19 November 2016. EPA/NIKOS MITSOURAS
Sette Mondiali rally Piloti e sei titoli Costruttori: è questo il ricco palmarès nel WRC delle auto tedesche (Opel Ascona, Audi Quattro e Volkswagen Polo).
In occasione del Rally di Germania vi vogliamo mostrare le classifiche di tutte le edizioni del WRC che hanno visto dominare le vetture tedesche.
1982 – Walter Röhrl (Opel) Campione del Mondo Piloti e Audi Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Walter Röhrl (Opel) 109 punti
2 Michèle Mouton (Audi) 97 punti
3 Hannu Mikkola (Audi) 70 punti
4 Stig Blomqvist (Audi) 58 punti
5 Per Eklund (Toyota) 57 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Audi 116 punti
2 Opel 104 punti
3 Nissan 57 punti
4 Ford 55 punti
5 Toyota 41 punti
1983 – Hannu Mikkola (Audi) Campione del Mondo Piloti
CLASSIFICA PILOTI
1 Hannu Mikkola (Audi) 125 punti
2 Walter Röhrl (Lancia) 102 punti
3 Markku Alén (Lancia) 100 punti
4 Stig Blomqvist (Audi) 89 punti
5 Michèle Mouton (Audi) 53 punti
1984 – Stig Blomqvist (Audi) Campione del Mondo Piloti e Audi Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Stig Blomqvist (Audi) 125 punti
2 Hannu Mikkola (Audi) 104 punti
3 Markku Alén (Lancia) 90 punti
4 Ari Vatanen (Peugeot) 60 punti
5 Attilio Bettega (Lancia) 49 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Audi 120 punti
2 Lancia 108 punti
3 Peugeot 74 punti
4 Toyota 62 punti
5 Renault 55 punti
2013 – Sébastien Ogier Campione del Mondo Piloti e Volkswagen Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Sébastien Ogier (Volkswagen) 290 punti
2 Thierry Neuville (Ford) 176 punti
3 Jari-Matti Latvala (Volkswagen) 162 punti
4 Mikko Hirvonen (Citroën) 126 punti
5 Dani Sordo (Citroën) 123 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Volkswagen 425 punti
2 Citroën 280 punti
3 Qatar M-Sport 190 punti
4 Qatar 184 punti
5 Jipocar 65 punti
2014 – Sébastien Ogier Campione del Mondo Piloti e Volkswagen Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Sébastien Ogier (Volkswagen) 267 punti
2 Jari-Matti Latvala (Volkswagen) 218 punti
3 Andreas Mikkelsen (Volkswagen) 150 punti
4 Mikko Hirvonen (Ford) 126 punti
5 Mads Østberg (Citroën) 108 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Volkswagen 447 punti
2 Citroën 210 punti
3 M-Sport 208 punti
4 Hyundai 187 punti
5 Volkswagen II 133 punti
2015 – Sébastien Ogier Campione del Mondo Piloti e Volkswagen Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Sébastien Ogier (Volkswagen) 263 punti
2 Jari-Matti Latvala (Volkswagen) 183 punti
3 Andreas Mikkelsen (Volkswagen) 171 punti
4 Mads Østberg (Citroën) 116 punti
5 Kris Meeke (Citroën) 112 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Volkswagen 413 punti
2 Citroën 230 punti
3 Hyundai 224 punti
4 M-Sport 181 punti
5 Volkswagen II 131 punti
2016 – Sébastien Ogier Campione del Mondo Piloti e Volkswagen Campione del Mondo Marche
CLASSIFICA PILOTI
1 Sébastien Ogier (Volkswagen) 268 punti
2 Thierry Neuville (Hyundai) 160 punti
3 Andreas Mikkelsen (Volkswagen) 154 punti
4 Hayden Paddon (Hyundai) 138 punti
5 Dani Sordo (Hyundai) 130 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Volkswagen 377 punti
2 Hyundai 312 punti
3 Volkswagen II 163 punti
4 M-Sport 162 punti
5 Hyundai N 146 punti
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BMW Serie 3 2019: la settima generazione sarà la più sportiva di sempre
















Il debutto della nuova generazione della BMW Serie 3 si avvicina, la settima generazione della berlina bavarese è quasi pronta a farsi vedere al completo. L’anteprima mondiale avverrà al Salone di Parigi 2018 (4-14 ottobre) e per ora, in anticipo sull’unveiling, da Monaco arrivano le prime immagini e informazioni ufficiali.
La più sportiva di sempre
Il primo dato importante è che la nuova Serie 3 sarà la più sportiva di sempre. BMW ha infatti dichiarato che sarà più leggera di 55 kg e avrà un assetto più basso di 10 mm. Gli ingegneri inoltre sarebbero riusciti ad aumentare la rigidità del telaio, mantenendo la tipica distribuzione dei pesi 50:50. Grazie agli assi più larghi, inoltre, anche lo sterzo migliorerà il feeling al volante.
Novità tecniche per il telaio
A proposito di chassis, poi, la nuova BMW Serie 3 2019 inaugurerà una nuova tecnologia per le sospensioni, che saranno in grado di adattarsi continuamente e progressivamente in funzione delle caratteristiche della strada, migliorando così il comfort e l’equilibrio della vettura.
Nel caso della sospensione M Sport, più rigida del 20%, l’altezza della carrozzeria scenderà di altri 10 mm, in abbinamento a molle e ammortizzatori più duri, a nuove barre stabilizzatrici e a cerchi in lega da 18 pollici. A disposizione, poi, anche il differenziale elettronico M che distribuisce la coppia tra le ruote del treno posteriore, in coordinamento con il controllo della stabilità.
Il 4 cilindri più potente della storia BMW
Per quanto riguarda la meccanica BMW non ha rilasciato molte informazioni sulle motorizzazioni che troveranno posto sotto al cofano della nuova Serie 3. L’unico dato riguarda l’arrivo di una nuova unità che vanterà il titolo di 4 cilindri più potente della storia BMW, abbinato ad una trasmissione ad otto rapporti.
BMW M2 Competition 2018
La versione più estrema della piccola coupé sportiva bavarese
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