MotoGP 2018, cosa ci dicono i test in Thailandia?

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Cosa ci dicono i test MotoGP 2018 in Thailandia? Riassumendo. Che le Honda si confermano decisamente più avanti e Marquez, almeno a giudicare da come si è espresso in pista, è velocissimo e a posto con la moto. Come lui anche Pedrosa e Crutchlow lo sono. Lo sviluppo in Casa Honda procede bene, insomma. Va invece male in Yamaha, dove già a Sepang le cose – ricordate nel day3? – cambiarono inspiegabilmente da un giorno all’altro. In questi tre giorni in Thailandia, con alti (ma non altissimi) e (soprattutto) bassi, sia Rossi che Vinales hanno denunciato le stesse problematiche: il telaio 2016 è confermato, ma l’elettronica e l’usura gomme restano nodi da scogliere al più presto. Solo Zarco va velocissimo con la m1 in configurazione 2016, ispirandosi alla guida di Lorenzo. Il quale, un po’ a sorpresa, ha improvvisamente “litigato” con quella che aveva definito poche settimane fa “moto capolavoro”: il majorchino si è trovato malissimo, a tal punto da riprovare il modello 2017 per poi ritornare sui sui passi ugualmente insoddisfatto. Test a parte, speriamo riesca quest’anno ad esprimersi al top, sarebbe un peccato non vederlo nuovamente lottare con i primi. Bene invece Dovizioso. Ha lavorato un po’ in sordina ma è soddisfatto: la moto gli piace e sta crescendo. Iannone, invece, continua ad andare più forte sui social che in pista.

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