Promozioni auto maggio 2022: le occasioni del mese

title

Anche a maggio 2022 vedremo promozioni auto molto interessanti: in attesa degli incentivi le Case hanno deciso di puntare su sconti (spesso) corposi.

Le offerte più vantaggiose del mese riguardano soprattutto vetture italiane e modelli appartenenti ai segmenti delle SUV piccole e delle SUV compatte, anche se non mancano proposte di altre categorie e di altre nazioni. Scopriamole insieme.

Promozioni auto maggio 2022: le occasioni del mese

title

Abarth 595

Da 26.000 a 23.000 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Abarth di maggio 2022 sul modello più economico della Casa dello Scorpione (la 595). Il finanziamento abbinato (TAN fisso 3,95%, TAEG 5,67%) comprende: anticipo di 4.480 euro, 48 rate mensili da 249 euro e una maxirata finale di 9.783,03 euro.

title

Alfa Romeo Stelvio

L’Alfa Romeo Stelvio più economica del listino – la 2.2 T.diesel 160CV Super Business – costa ufficialmente 55.200 euro ma grazie alle promozioni di maggio 2022 della Casa del Biscione sono sufficienti 44.900 euro per acquistarla. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 3,99%, TAEG 8,99%) comprende: anticipo di 14.960 euro, prima rata a 30 giorni, 36 rate mensili da 349 euro e una maxirata finale di 25.472,96 euro.

title

Cupra Formentor

Grazie alle promozioni Cupra – valide per tutto il mese di maggio 2022 – la Formentor 1.5 TSI DSG costa 31.250,51 euro anziché 34.900. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 4,69%, TAEG 5,55%) comprende: anticipo di 6.100 euro, 35 rate da 285 euro e una maxirata finale di 18.578,66 euro.

title

Evo 3 Electric

Per tutto il mese di maggio 2022 la Evo 3 Electric costa 34.160 euro invece di 36.600.

title

Jeep Compass

Le promozioni Jeep di maggio 2022 consentono di acquistare la Compass 1.6 Multijet II con uno sconto di 4.500 euro: da 32.900 a 28.400 euro. L’offerta – valida in caso di permuta su un lotto limitato di vetture in pronta consegna – può diventare ancora più vantaggiosa (27.400 euro) se si aderisce al finanziamento Jeep Excellence contributo Prezzo (TAN fisso 6,19%, TAEG 7,83%): anticipo di 9.080,44 euro, prima rata a 30 giorni, 48 rate mensili di 199 euro e una maxirata finale di 14.884,83 euro.

title

Mahindra KUV100

La Mahindra KUV100 K6+ costa ufficialmente 13.995 euro ma grazie alle promozioni della Casa indiana di maggio 2022 sono sufficienti 11.995 euro per acquistarla. L’offerta è valida solo per veicoli in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento Formula Vantaggi Mahindra (TAN fisso 6,95%, TAEG 9,11%): anticipo di 2.457 euro, prima rata a 30 giorni e 84 rate mensili da 149 euro.

title

Mazda CX-30

maggio 2022 sono sufficienti 27.000 euro (invece di 28.750) per acquistare la Mazda CX-30 2.0L 122 CV Executive.

title

Opel Grandland

Lo sconto di 4.250 euro previsto dalle promozioni Opel – valide fino al 5 maggio 2022 in caso di permuta/rottamazione – permette di acquistare la Grandland “base” (la 1.2 T) con 26.450 euro invece di 30.700.

title

Renault Captur

Per tutto il mese di maggio 2022 la Renault Captur TCe GPL Zen costa 19.900 euro invece di 22.700. L’offerta – valida in caso di ritiro o rottamazione di un veicolo di proprietà del cliente da almeno sei mesi – va abbinata a un finanziamento (TAN fisso 5,75%, TAEG 7,27%): anticipo di 5.400 euro, 36 rate da 149,93 euro e una maxirata finale di 13.393 euro.

title

Smart EQ fortwo

Le promozioni Smart permettono di acquistare anche a maggio 2022 la EQ fortwo passion con meno di 20.000 euro (da 27.134 a 19.298 euro). L’offerta va abbinata al finanziamento myDrivePass (TAN fisso 2,90%, TAEG 4,05%): anticipo di 1.200 euro, 35 rate da 250 euro e una maxirata finale da 10.600 euro.

L’articolo Promozioni auto maggio 2022: le occasioni del mese proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Immatricolazioni auto aprile 2022: tutti i dati e le classifiche

title

Continua inesorabile il crollo delle immatricolazioni auto in Italia: ad aprile 2022 le vendite hanno fatto registrare un – 33% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (97.339 vetture nuove targate contro 145.243). Tra le big i “migliori” risultati sono arrivati da Dacia (- 5,08%) e Toyota (- 11,83%).

Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia ad aprile 2022: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.

Immatricolazioni auto aprile 2022: i 10 modelli più venduti in Italia

title

La classifica delle auto più vendute in Italia ad aprile 2022 vede sempre in testa la Fiat Panda ma presenta molte novità rispetto al mese scorso.

Sugli altri due gradini del podio troviamo infatti la Ford Puma e la Volkswagen T-Roc (a marzo neanche nelle prime dieci posizioni) al posto della Citroën C3 (scalzata addirittura dalla “top ten”) e della Lancia Ypsilon. Per quanto riguarda gli altri piazzamenti di rilievo segnaliamo – oltre allo “scambio” T-Roc/C3 già citato in precedenza – l’ingresso di Toyota Yaris CrossFiat 500500X e Jeep Renegade al posto di Peugeot 208Toyota Yaris, Dacia DusterRenault Captur.

Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2022
Fiat Panda 9.474
Ford Puma 2.898
Volkswagen T-Roc 2.743
Lancia Ypsilon 2.742
Dacia Sandero 2.724
Toyota Yaris Cross 2.280
Jeep Compass 2.250
Fiat 500 2.087
Fiat 500X 1.969
Jeep Renegade 1.941

Immatricolazioni auto aprile 2022: la classifica delle Case più amate in Italia

Anche ad aprile 2022 Fiat e Volkswagen sono state le due Case più amate dagli italiani. Dietro di loro Toyota, capace di superare Ford e di prendersi il gradino più basso del podio. Capitolo “top 10”: JeepBMW sono entrate al posto di RenaultOpel.

Le Case più vendute in Italia ad aprile 2022
Fiat 14.601 (- 37,25%)
Volkswagen 8.487 (- 38,11%)
Toyota 7.140 (- 11,83%)
Ford 5.863 (- 34,78%)
Audi 4.492 (- 25,44%)
Peugeot 4.361 (- 51,74%)
Dacia 4.356 (- 5,08%)
Jeep 4.134 (- 35,26%
BMW 4.088 (- 17,90%)
Citroën 3.733 (- 47,25%)
Opel 3.475 (- 43,70%)
Kia 3.453 (- 8,24%)
Mercedes 3.308 (- 32,65%)
Renault 3.112 (- 42,89%)
Hyundai 2.804 (- 15,80%)
Lancia 2.743 (- 46,76%)
Skoda 2.062 (- 21,83%)
Nissan 1.814 (- 15,94%)
DR 1.208 (+ 96,42%)
Mini 1.135 (- 39,24%)
Suzuki 1.106 (- 74,06%)
Cupra 1.077 (+ 193,46%)
Land Rover 1.008 (- 40,21%)
Honda 1.001 (+ 61,45%)
Alfa Romeo 932 (- 4,61%)
Volvo 920 (- 54,21%)
Seat 860 (- 63,39%)
Mazda 761 (- 34,23%)
DS 525 (+ 27,74%)
MG 524
Smart 427 (- 34,31%)
Porsche 338 (- 26,04%)
Lynk & Co 305
Jaguar 255 (- 55,18%)
Mitsubishi 244 (-41,06%)
Lexus 239 (- 35,92%)
Subaru 145 (- 28,92%)
Maserati 105 (+ 5,00%)
Ferrari 56 (- 20,00%)
Altre 45 (+ 60,7%)
Ssangyong 38 (- 28,30%)
Tesla 27 (+ 22,73%)
Lamborghini 22 (- 46,34%)
Aston Martin 5 (+ 25,00%)
Mahindra 3 (- 97,14%)
Great Wall 2 (- 97,37%)

Immatricolazioni auto aprile 2022: top 10 per segmento

Grandi cambiamenti ad aprile 2022 nelle classifiche delle immatricolazioni auto in Italia per segmento: la Ford Puma è diventata la nuova regina del “B” al posto della Citroën C3 e la Volkswagen T-Roc ha tolto alla Dacia Duster lo scettro del “C”.

Ma non è tutto: nel segmento D troviamo al comando la BMW X1 e non più la Ford Kuga e tra le “E” la Mercedes GLE si è presa la prima posizione (precedentemente occupata dalla Tesla Model Y).

 

title

Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2022 per segmento
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda 9.474
Fiat 500 2.087
Hyundai i10 1.033
Toyota Aygo X 970
Kia Picanto 921
Volkswagen up! 494
Smart EQ fortwo 405
Dacia Spring 372
Suzuki Ignis 254
Abarth 500 210
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Ford Puma 2.898
Lancia Ypsilon 2.742
Dacia Sandero 2.724
Toyota Yaris Cross 2.280
Citroën C3 1.861
Opel Corsa 1.636
Toyota Yaris 1.632
Peugeot 208 1.449
Renault Captur 1.352
Volkswagen T-Cross 1.350
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Volkswagen T-Roc 2.743
Jeep Compass 2.250
Fiat 500X 1.969
Jeep Renegade 1.941
Peugeot 3008 1.653
Kia Sportage 1.104
Dacia Duster 1.034
Cupra Formentor 1.016
Toyota C-HR 933
Ford EcoSport 875
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
BMW X1 1.214
Audi Q3 1.170
Alfa Romeo Stelvio 884
Ford Kuga 850
BMW X3 782
Land Rover Range Rover Evoque 734
Audi Q5 725
Toyota RAV4 692
Mercedes GLA 579
Volkswagen Tiguan 519
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
Mercedes GLE 274
BMW X5 188
Mercedes GLE Coupé 181
Audi Q8 122
Jaguar F-Pace 113
Audi A6 112
BMW serie 5 111
BMW X6 111
Land Rover Range Rover Sport 85
Mercedes classe E 84
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 93
Porsche Taycan 34
Mercedes classe S 33
Porsche Panamera 26
Maserati Ghibli 25
Mercedes GT Coupé 4 20
Ferrari F8 14
Ferrari Roma 12
Jaguar F-Type 11
Audi A8 10

Immatricolazioni auto aprile 2022: top 10 per alimentazione

La Volkswagen T-Roc è diventata l’auto a benzina più venduta in Italia ad aprile 2022 togliendo il primato alla Citroën C3 e la Peugeot 3008 ha superato la Fiat 500X piazzandosi in testa alla classifica dei modelli diesel.

Per quanto riguarda le vetture a GPL la Dacia Sandero ha sorpassato la Duster ed è diventata la nuova regina della categoria mentre la Fiat Nuova 500 ha preso lo scettro delle elettriche alla Tesla Model Y.

title

Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2022 per alimentazione
Immatricolazioni auto aprile 2022: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Volkswagen T-Roc 1.789
Volkswagen T-Cross 1.350
Opel Corsa 1.297
Citroën C3 1.247
Peugeot 208 1.081
Toyota Aygo X 970
Hyundai i10 970
Volkswagen Polo 919
Ford EcoSport 875
Volkswagen Taigo 828
Immatricolazioni auto aprile 2022: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Peugeot 3008 1.235
Fiat 500X 1.180
Jeep Compass 973
Volkswagen T-Roc 954
Audi Q3 874
Jeep Renegade 838
Alfa Romeo Stelvio 832
BMW X1 793
Ford Puma 667
Citroën C3 Aircross 636
Immatricolazioni auto aprile 2022: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Sandero 2.062
Dacia Duster 743
Fiat Panda 696
Renault Captur 616
Lancia Ypsilon 503
DR 5.0 322
Kia Stonic 285
Renault Clio 265
DR 4.0 204
Dacia Jogger 196
Immatricolazioni auto aprile 2022: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Skoda Kamiq 243
Volkswagen Polo 169
Seat Arona 136
Volkswagen up! 85
Seat Ibiza 67
Volkswagen Golf 64
Skoda Octavia 24
Seat Leon 18
Audi A3 16
Skoda Scala 12
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda 8.728
Toyota Yaris Cross 2.280
Lancia Ypsilon 2.227
Ford Puma 2.213
Fiat 500 1.518
Toyota Yaris 1.335
Kia Sportage 1.103
Toyota C-HR 933
Nissan Qashqai 868
Land Rover Range Rover Evoque 678
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Compass 1.151
Jeep Renegade 536
BMW X1 375
Lynk & Co 01 295
Toyota RAV4 201
Volvo XC40 177
MG EHS 159
BMW X3 147
Mercedes GLE 143
Mercedes GLE Coupé 134
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 elettriche più vendute in Italia
Fiat Nuova 500 494
Smart EQ fortwo 405
Dacia Spring 372
Renault Zoe 215
Volkswagen ID.4 95
Mini Full Electric 94
Volkswagen ID.3 93
Hyundai Kona Electric 92
Peugeot e-208 83
Opel Corsa-e 83

Immatricolazioni auto aprile 2022: top 10 per carrozzeria

Gli unici tre cambiamenti che hanno coinvolto le classifiche delle immatricolazioni auto in Italia ad aprile 2022 hanno riguardato modelli per famiglie.

La Ford Focus Station ha soffiato il primato tra le station wagon all’Audi A4 Avant mentre nel segmento “monovolume” segnaliamo il sorpasso della Mercedes classe B ai danni della Dacia Jogger tra le compatte e quello della Toyota Proace Verso sulla Mercedes classe V tra le grandi.

title

Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2022 per carrozzeria
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 crossover più vendute in Italia
Ford Puma 2.898
Volkswagen T-Roc 2.554
Fiat 500X 1.969
Toyota Yaris Cross 1.917
Peugeot 3008 1.648
Jeep Renegade 1.400
Renault Captur 1.352
Volkswagen T-Cross 1.350
Citroën C3 Aircross 1.303
Kia Sportage 1.062
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda 9.474
Lancia Ypsilon 2.742
Dacia Sandero 2.724
Fiat 500 1.888
Citroën C3 1.861
Opel Corsa 1.636
Toyota Yaris 1.632
Peugeot 208 1.449
Volkswagen Polo 1.088
Hyundai i10 1.033
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
Jeep Compass 1.229
BMW X3 754
Land Rover Range Rover Evoque 734
Alfa Romeo Stelvio 691
Audi Q5 627
BMW X1 555
Jeep Renegade 541
Toyota RAV4 398
Audi Q3 382
Toyota Yaris Cross 363
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 station wagon più vendute in Italia
Ford Focus Station 420
Toyota Corolla Station 316
Skoda Octavia Station 290
Volkswagen Passat Variant 289
Audi A4 Avant 266
Peugeot 308 Station 152
Fiat Tipo Station 130
Audi A6 Avant 103
BMW serie 3 Station 102
Mercedes classe C Station 88
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 multispazio più vendute in Italia
Renault Kangoo 172
Volkswagen Caddy 142
Toyota Proace City ryh
Peugeot e-Rifter 79
Citroën ë-Berlingo 68
Nissan Townstar 51
Ford Tourneo Connect 31
Ford Tourneo Courier 24
Fiat Doblò 22
Opel Combo-e Life 16
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 8 monovolume compatte più vendute in Italia
Mercedes classe B 281
Dacia Jogger 245
BMW serie 2 140
Dacia Lodgy 42
Citroën C4 18
Volkswagen Touran 10
Renault Scénic 3
Immatricolazioni auto aprile 2022: la piccola monovolume più venduta in Italia
Fiat 500L 709
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW serie 4 66
Porsche 911 41
Porsche Taycan 34
Porsche Panamera 26
BMW i4 20
Mercedes GT Coupé 4 20
BMW serie 2 17
Ferrari Roma 12
Porsche 718 Cayman 12
Mercedes CLS 11
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 199
Mini Cabrio 57
Volkswagen T-Roc Cabriolet 57
Porsche 911 Cabrio 52
BMW Z4 46
Smart EQ fortwo cabrio 34
Mazda MX-5 31
BMW serie 4 Cabrio 28
Abarth 500 16
Mercedes classe E Cabrio 13
Immatricolazioni auto aprile 2022: le 10 monovolume grandi più vendute in Italia
Toyota Proace Verso 89
Mercedes classe V 85
Opel Zafira-e Life 61
Volkswagen Multivan 43
Ford S-Max 24
Peugeot e-Traveller 21
Renault Espace 17
Opel Vivaro Life 15
Citroën ë-SpaceTourer 10
Mercedes EQV 3

L’articolo Immatricolazioni auto aprile 2022: tutti i dati e le classifiche proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Come si calcolano i danni non patrimoniali dopo un incidente stradale

title

Credits: iStock

Il danno non patrimoniale da incidente stradale avviene quando si va a ledere l’integrità psicofisica di una persona, provocando quindi un danno alla salute di questo soggetto, che ha subito appunto un danneggiamento a causa delle menomazioni che sono state causate dal sinistro. Viene definito non patrimoniale perché non dipende dalla sua incidenza negativa sulla sfera economica e reddituale.

Come si calcola il danno non patrimoniale da incidente stradale

Sono gli articoli 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private a stabilire che, per assicurare a chi subisce un sinistro stradale un risarcimento del danno non patrimoniale pieno ed equo, e che sia uguale su tutto il territorio nazionale (decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dello sviluppo economico) siano state predisposte delle tabelle apposite:

  • invalidità permanente di lieve entità da sinistro stradale: sono riportare le varie tipologie di lesione dell’integrità psico-fisica che causano un’invalidità permanente compresa tra 1 e 9 punti percentuali;
  • lesioni macropermanenti, tutte le menomazioni fisiche e psichiche della persona comprese tra 10 e 100 punti di invalidità permanente.

Sono tabelle che il medico legale usa nel corso della sua perizia, per quantificare e valutare in punti percentuali di invalidità i danni fisici che il soggetto ha subito a causa del sinistro, ovvero l’evento lesivo. Se una menomazione non si trova nella tabella, allora il medico legale ha il compito di quantificarla con il criterio analogico diretto o proporzionale, facendo un rapporto diretto con altre lesioni che si trovano in tabella e con la gravità delle loro conseguenze.

Il medico:

  • determina la percentuale di invalidità permanente;
  • quantifica il danno biologico temporaneo – grazie all’analisi delle menomazioni riportate dal soggetto danneggiato e ai certificati medici in suo possesso – sia in termini temporali che di entità e incidenza (in punti percentuali).

Che cos’è il danno biologico temporaneo?

È il periodo di inabilità stabilito, ovvero quell’arco di tempo in cui il soggetto danneggiato non è in grado di svolgere le sue attività abituali, e che dura fino al momento della completa guarigione clinica delle lesioni subite a causa del sinistro stradale. Può essere:

  • inabilità assoluta (100%), se la persona non può svolgere alcuna attività quotidiana per quel periodo di tempo, e succede quando il soggetto è ricoverato in ospedale;
  • inabilità parziale, se a causa delle lesioni riportate le capacità personali del soggetto sono ridotte (convalescenza).

Una volta che sono stati stabiliti i periodi di inabilità e le percentuali di invalidità permanente, allora si passa al calcolo del risarcimento del danno non patrimoniale da parte dell’assicurazione.

Come si procede al risarcimento del danno non patrimoniale

Gli articoli 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private prevedono la predisposizione di tabelle uniche nazionali, che servono per garantire equità e completezza risarcitoria e dare quindi un valore monetario ai punti di invalidità permanente.

Per il calcolo delle micropermanenti ci sono delle tabelle apposite pubblicate con il Decreto Legislativo n.209 del 2005, per il calcolo dell’entità del risarcimento del danno non patrimoniale da sinistro stradale. Per le macropermanti (invalidità superiore al 9%), è prevista in realtà una tabella unica nazionale, che al momento non è stata pubblicata. La Corte di Cassazione ritiene quindi che le tabelle del Tribunale di Milano siano al momento le più idonee a garantire uniformità nella quantificazione del risarcimento.

L’articolo Come si calcolano i danni non patrimoniali dopo un incidente stradale proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Cos’è e a che cosa serve il grip control della tua auto

title

Credits: iStock

Il grip control è un sistema per auto che consente al veicolo stesso di regolare automaticamente la trazione delle ruote, a seconda dell’aderenza sul manto stradale, in qualsiasi condizione. Vediamo quindi come si utilizza e – nello specifico – come funziona.

Grip control e sicurezza

Con lo sviluppo degli infiniti sistemi elettronici di ultima generazione, le auto moderne si sono trasformate in qualcosa in grado di offrire il miglior comfort e la maggior sicurezza da ogni punto di vista. I sistemi di ultima generazione infatti aiutano a gestire la macchina quasi perfettamente, in ogni condizione e a velocità elevate.

A proposito di questo, il grip control è uno dei sistemi elettronici che, applicato a organi meccanici – in questo caso al differenziale e alle ruote – riesce ad aumentare la sicurezza a bordo. Ha il preciso compito di andare a regolare la potenza applicata ed evitare il pattinamento delle ruote, che può causare sinistri stradali anche molto gravi.

Gli esperti definiscono il grip control come una sorta di evoluzione dell’ESP (controllo elettronico della stabilità), il sistema antipattinamento che aiuta il conducente a mantenere il controllo dell’auto anche in presenza di eventuali sbandate, nel momento in cui le ruote si trovano su un tratto di strada con minore aderenza.

Come funziona il grip control

Innanzitutto è bene sapere che viene azionato tramite una manopola specifica che si trova nell’abitacolo dell’auto e che permette al guidatore di scegliere tra cinque differenti modalità: ognuna comanda una modalità di intervento differente della centralina, che agisce a seconda dell’impostazione data e di quello che sta succedendo alle ruote del mezzo. Il processore regola così la potenza del motore a seconda degli impulsi che riceve, e trasferisce una quantità maggiore o minore di trazione alle ruote, per dare al veicolo il miglior grado di stabilità possibile.

Modalità di guida e grip control

Quali sono le modalità di guida che si possono scegliere con questo sistema:

  • standard, chiaramente la prima dell’elenco. La configurazione ideale per strade con un basso livello di pattinamento. Se necessario in questi casi il grip control interviene dando più potenza alla ruota che in quel momento ha più aderenza. Funziona tutto in automatico, il conducente può (e deve) continuare a guidare serenamente;
  • fango, consente di avere un’ottima trazione in situazioni simili a quelle di un terreno ricoperto appunto di fango. L’auto in questo caso ha sempre una trazione ottimale, la coppia motrice infatti viene ripartita alle ruote in maniera proporzionale e a seconda delle caratteristiche del manto stradale;
  • sabbia, l’ideale quando le ruote motrici perdono totalmente aderenza. In questo caso il grip control interviene in modo che le due gomme pattinino insieme, per ridurre il rischio che l’auto rimanga immersa nella sabbia, senza più poterne uscire;
  • neve, passiamo dal deserto alla montagna. Consente anche in questo caso all’auto di adattarsi alle condizioni della strada, fondamentale appunto in caso di ghiaccio e neve, ogni ruota in questo caso riceve la potenza adeguata per superare le difficoltà di aderenza riscontrate. È un’impostazione più progressiva rispetto alla “fango”, in modo che il veicolo possa essere gestito alla perfezione anche su strade completamente ghiacciate e difficili da percorrere, ma anche con neve profonda;
  • infine la ESP OFF, elimina il controllo della stabilità e permette al conducente di guidare senza l’intervento del grip control e di qualsiasi tipo di sistema antislittamento (funziona solo fino a 50 km/h, dopodiché il sistema si riattiva automaticamente per garantire maggiore sicurzza).

L’articolo Cos’è e a che cosa serve il grip control della tua auto proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Quanto costa la revisione dell’impianto GPL

title

Credits: iStock

Coloro che possiedono una vettura GPL sanno che non vi è alcun obbligo annuale specifico ulteriore rispetto a quanto previsto per le vetture con motorizzazione a benzina e/o diesel. Come ogni auto, ogni due anni è necessario fare la revisione, per legge, e ogni anno sarebbe bene sottoporre il veicolo a un tagliando o controllo generale da parte del meccanico.

L’unica cosa in più da ricordare è che l’auto a GPL, dopo dieci anni dall’installazione, ha bisogno del cambio del serbatoio del gas. Vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo.

Come funzionano le auto a GPL

Usano il gas di petrolio liquefatto come combustibile, immagazzinato nei serbatoi che generalmente vengono installati nel bagagliaio dell’auto. Le bombole GPL si possono anche montare dopo l’acquisto del veicolo, si parla in questo caso di installazione di impianto GPL after market. Altrimenti si può decidere di comprare un’auto che possiede già questa configurazione di serie.

Il GPL deve essere usato tenendo conto di determinate precauzioni, per garantire la massima sicurezza durante la guida. Per questo l’impianto ha dei sistemi di protezione efficienti, con elettrovalvole di sicurezza che evitano incendi ed esplosioni. Non esistono comunque dei controlli obbligatori da fare per legge, bisogna provvedere alla normale revisione prevista dal Codice della Strada per ogni tipologia di auto e veicolo, il controllo dei fumi di scarico, e la sostituzione delle bombole dopo 10 anni dal montaggio iniziale.

Quanto costa la revisione delle bombole

Nel momento della revisione e sostituzione delle bombole di GPL, l’auto non viene sottoposta a controlli, il professionista addetto infatti si limita a cambiare le bombole e collaudare l’impianto dopo l’installazione dei nuovi serbatoi. Questo intervento è obbligatorio per legge, chi non provvede alla revisione delle bombole di GPL dopo 10 anni rischia una pesante multa fino a 594 euro e il fermo amministrativo del veicolo.

Ma il prezzo della revisione? Dipende da differenti fattori, tra cui la tipologia di contenitore, le tariffe che vengono applicate dall’officina scelta per la sostituzione e anche la Regione in cui si realizza l’operazione. Generalmente la spesa comunque va da un minimo di 300 a un massimo di 500 euro, in media. Per sapere il costo preciso è necessario contattare direttamente alle officine specializzate, richiedendo dei preventivi gratuiti prima di scegliere il professionista che propone il lavoro con il miglior rapporto tra la qualità e il prezzo.

Vantaggi e svantaggi dell’auto a GPL

Non è la prima volta che parliamo di vetture alimentate con il GPL. Ormai si stanno diffondendo sempre più: oltre a inquinare meno, fanno risparmiare molto per quanto riguarda il rifornimento. Il GPL costa decisamente meno rispetto alla benzina e al diesel. L’auto con GPL soffre di un leggero calo dei rendimenti e di una minore autonomia rispetto allo stesso modello alimentato a benzina, ma il risparmio economico garantito è rilevante.

Non è tutto:

  • con l’auto a GPL si inquina meno, quindi l’ambiente beneficia di minori emissioni di CO2;
  • il conducente beneficia di alcune agevolazioni, tra cui sconti e esenzioni sul bollo;
  • è possibile evitare i blocchi alla circolazione in città e altre restrizioni relative alla mobilità urbana.

Ci sono comunque ancora alcuni svantaggi a cui bisogna far fronte:

  • prima di tutto la rete di distribuzione è poco estesa e capillare rispetto a quella di benzina e diesel;
  • non esiste il rifornimento self service, è necessario che l’operazione sia eseguita dall’addetto specializzato;
  • la bombola chiaramente ingombra e toglie spazio nel bagagliaio.

L’articolo Quanto costa la revisione dell’impianto GPL proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Audi RS 3 Sportback: modello, prezzo, dotazione e foto

title

L’Audi RS 3 Sportback – variante più cattiva della quarta generazione della A3 – è una sportivissima compattatrazione integrale che condivide il pianale con la Volkswagen Golf.

In questa guida all’acquisto dell’Audi RS 3 Sportbackda noi testata in modo approfondito lo scorso anno – vi mostreremo nel dettaglio il listino della brutale “segmento C” di Ingolstadt: prezzomotore, accessori, pregidifetti e chi più ne ha più ne metta.

Le foto dell’Audi RS 3 Sportback

Audi RS 3 Sportback: le caratteristiche principali

L’Audi RS 3 Sportback è una “segmento C” sportiva a cinque porte rivolta a chi vuole il massimo divertimento: un mezzo in grado di offrire il massimo piacere di guida in pista senza rinunciare alla fruibilità nell’uso quotidiano. La compatta trazione integrale di Ingolstadt regala le cose migliori nel misto veloce ed è impreziosita dalla tecnologia RS torque splitter: una modalità di guida che favorisce i drift controllati gestita da due frizioni elettroidrauliche a lamelle, una per ciascun semiasse posteriore. In curva il sistema ripartisce la coppia tra le ruote dietro incrementando la spinta su quella con maggiore aderenza favorendo il sovrasterzo mentre in rettilineo la coppia viene indirizzata a entrambe in egual misura.

title

Audi RS 3 Sportback: modello e prezzo di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche dell’Audi RS 3 Sportback. La compatta sportiva dei quattro anelli è disponibile con un solo motore:

  • un 2.5 turbo benzina TFSI a cinque cilindri da 400 CV

Audi RS 3 Sportback (61.700 euro)

L’Audi RS 3 Sportback ospita sotto il cofano un motore 2.5 turbo benzina TFSI a cinque cilindri da 400 CV e 500 Nm di coppia: un propulsore che permette alla “segmento C” di Ingolstadt di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 3,8 secondi. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h ma può essere aumentata a 280 (pagando 1.820 euro) o a 290 km/h optando per il pacchetto RS Dynamic Plus (7.850 euro, comprende anche le sospensioni sportive RS Plus con Dynamic Chassis ControlAudi drive select e l’impianto frenante in carbo-ceramica RS).

title

Audi RS 3 Sportback: la dotazione di serie

La dotazione di serie dell’Audi RS 3 Sportback comprende:

Pacchetti di equipaggiamento/design

  • Pacchetto luci d’ambiente con profili a LED

Cerchi/pneumatici

  • Cerchi in lega d’alluminio a 10 razze a Y, grigio satinato, torniti a lucido
  • Bulloni antifurto

Luce

  • Proiettori a LED con gruppi ottici posteriori a LED
  • Sensore luci/pioggia

Specchietti

  • Specchietto interno schermabile automaticamente, senza cornice
  • Specchietti retrovisori esterni in nero (non per Nero Mythos)
  • Specchietti retrovisori esterni regolabili, riscaldabili, ripiegabili elettricamente e con funzione automatica di antiabbagliamento

Sistemi di chiusura

  • Chiave con telecomando con Safelock e avviamento Keyless-go
  • Antifurto
  • Sicura per bambini ad azionamento elettrico

Sistemi per il tetto e cristalli

  • Parabrezza in vetro insonorizzante

Ulteriori equipaggiamenti esterni

  • Griglia Singleframe con cornice nera e motivo a nido d’ape in nero opaco
  • Senza denominazione tecnologia
  • Paraurti con prese d’aria laterali dal look RS in nero, longarine sottoporta in nero lucido e diffusore RS posteriore con inserto in nero
  • Terminali di scarico cromati a sezione ovale, uno a sinistra e uno a destra
  • Spoiler posteriore in colore carrozzeria
  • Modanature finestrini in nero lucido

Sedili

  • Supporto lombare a 4 vie per i sedili anteriori, a regolazione elettrica in senso orizzontale e verticale
  • Sedili anteriori regolabili elettricamente
  • Rivestimento in mono.pur 550/microfibra Dinamica con punzonatura RS e design a rombi per sedili sportivi RS
  • Poggiabraccia centrale anteriore in similpelle
  • Schienale del sedile posteriore ribaltabile
  • Sedili anteriori sportivi RS con poggiatesta integrati e fianchetti dei sedili pronunciati per un maggiore sostegno laterale in curva
  • 3 poggiatesta posteriori regolabili manualmente

Inserti decorativi

  • Battitacchi alle portiere con inserto in alluminio con logo RS 3 illuminato
  • Inserto alla plancia in carbonio Atlas, profili plancia e cruscotto con finitura grigio platino satinato

Cielo dell’abitacolo

  • Cielo vettura in tessuto nero

Volante ed elementi di comando

  • Sterzo progressivo
  • Volante multifunzione plus in pelle a 3 razze con bilancieri in alluminio appiattito nella parte inferiore

Climatizzazione

  • Climatizzatore automatico bizona

Ulteriori equipaggiamenti interni

  • Elementi in look alluminio per interni

Sistemi di fissaggio dei bagagli e sistemi portaoggetti

  • Pacchetto portaoggetti e vano bagagli

Infotainment

  • MMI radio plus
  • Ricezione radio digitale (DAB)
  • Interfaccia Bluetooth
  • Audi virtual cockpit plus con design RS da 12,3″
  • Audi sound system
  • Sistema di navigazione MMI plus con MMI touch
  • Chiamata di emergenza e assistenza Audi connect con Audi connect Remote & Control
  • Predisposizione ad Audi smartphone interface attivabile tramite Functions-on-Demand

Sistemi di assistenza

  • Assistente agli ostacoli con assistente alla svolta (turn assist)
  • Freno di stazionamento elettromeccanico con assistenza alla partenza
  • Sistema di ausilio al parcheggio plus con assistente al parcheggio
  • Regolatore e limitatore di velocità
  • Audi pre sense front
  • Lane departure warning

Tecnica e sicurezza

  • Freni anteriori e posteriori a disco con pinze verniciate in nero lucido e logo RS all’anteriore
  • Audi drive select per assetto di serie
  • Sospensioni sportive RS
  • Start&stop system per il recupero di energia
  • Kit riparazione pneumatici
  • Airbag anteriori integrati nello schienale, per la testa (proteggono i passeggeri anteriori e dei posti posteriori esterni in caso di collisioni laterali) e airbag centrale (riempie lo spazio tra i sedili anteriori per ridurre l’urto tra guidatore e passeggero in caso di impatto laterale)
  • Disattivazione airbag passeggero anteriore
  • i-Size per i sedili posteriori laterali
  • Indicatore perdita pressione pneumatici
  • Attrezzi di bordo
  • Kit primo soccorso e triangolo di emergenza, con due giubbottini di emergenza

title

Audi RS 3 Sportback: gli optional

La dotazione di serie dell’Audi RS 3 Sportback andrebbe a nostro avviso arricchita con tre optional fondamentali: il pacchetto (630 euro) che comprende l’Adaptive speed assist (cruise control adattivo) e l’Adaptive cruise assist (un cruise control adattivo che mantiene la vettura al centro della corsia), il tetto panoramico apribile in vetro (1.330 euro) e la vernice metallizzata (860 euro).

Audi RS 3 Sportback usata

L’Audi RS 3 Sportback è introvabile di seconda mano: più semplice (ma non troppo) rintracciare gli esemplari della serie precedente.

L’articolo Audi RS 3 Sportback: modello, prezzo, dotazione e foto proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Mercedes-Amg Gt 63 S E-Performance: primatista nata

title

Nessun’altra Amg simile è mai uscita dai cancelli di Affalterbach, dove ha sede l’atellier high-performance della Mercedes. La Gt 63 S E Performance batterebbe questo primato anche solo per la lunghissima denominazione, ma non è certo questo il motivo. Infatti, questa robusta berlina che fa la coupé lunga più di 5 metri e pesante quanto un grosso suv è la prima Mercedes-Amg ibrida plug-in della storia, l’Amg più potente e scattante di sempre, ovviamente sino a quando non affiorerà l’hypercar One: una vera e propria Formula 1 da strada. La Gt 63 S a batteria è il risultato di un lavoro ingegneristico complesso e originale, che integra la meccanica con l’elettronica e il boost dell’elettricità sfruttando le esperienze della Formula 1 assieme a innovazioni tecnologiche destinate a premiare la facilità di utilizzo tanto in pista quanto in strada. A questo punto anche se parliamo di un’auto ibrida alla spina è inutile parlare di percorrenze a emissioni zero come punto di forza, perché questa Gt 63 S può cimentarsi continuativamente in questo modo solo per una dozzina di chilometri. Tuttavia, il contributo degli elettroni, stando a quanto dichiara la Casa, attesta il suo consumo a quello di una ben meno esasperata Classe C.

Un powertrain elettrificato, due cambi e quattro ruote motrici

Il powertrain della E Performance formato da un V8 biturbo di 4 litri e da un’unita elettrica, complessivamente, mette in campo 843 cavalli e una coppia che raggiunge il picco record di 1.470 Nm. L’unità elettrica è sistemata sopra al differenziale posteriore, praticamente in blocco con il pacco batteria, interagisce incisivamente con il sistema propulsivo con un cambio a due rapporti, che utilizza il primo sino a 140 all’ora quando il regime del motore elettrico arriva alla quota massima di 13.500 giri, affiancandosi all’automatico a nove marce, forma la trazione integrale e contribuisce a ripartire equamente la massa di quasi 2,4 tonnellate sui due assali. La batteria ricaricabile ha una capacità di appena 6,1 kWh, pesa solo 89 kg ed è composta da 560 celle agli ioni di litio raffreddate singolarmente con un liquido dielettrico in modo che la temperatura di esercizio rimanga sempre attorno alla temperatura ottimale: 45°. Questo per ottimizzare il rendimento e favorire la rapidità dei cicli di carica/scarica, anche attraverso quattro step rigenerativi impostabili manualmente, in modo che la “pila” possa fornire sempre il massimo della potenza disponibile tra il range minimo di 70 kW e quello di picco di 150 kW. Il corredino è completato da una sofisticata rete elettronica che integra sette modalità di guida e l’Amg Dynamics. È un sistema predittivo che apprende come si sta guidando e, di conseguenza, setta la vettura in maniera sartoriale sull’abilità di chi è al volante. Lo specificano ancora meglio i livelli d’intervento che vanno dal Basic all’Advanced, al Pro sino al Master. Per ognuno di essi il dispositivo configura opportunamente, oltre che ulteriormente rispetto alla configurazione selezionata dal guidatore, la reattività del powertrain e le soglie di intervento dei sistemi di gestione del dinamismo, compreso il differenziale autobloccante posteriore.

Malleabile su strada quanto in pista

A dispetto del fatto che la Gt 63 ha tutte le connotazioni di una vera e super-lussuosa ammiraglia, come del resto ci si attende anche dal prezzo, la E Performance merita di essere definita come le Mercedes da corsa del passato: una Freccia d’Argento. Un ruolo che questa Amg interpreta con una naturalezza sbalorditiva, come abbiamo constatato sul circuito Montebianco, nei pressi di Siviglia, sotto un intermittente acquazzone. Una volta presa confidenza con tutte le configurazioni, la prima Amg a batteria della storia stupisce per l’equilibrio, che rimane inalterato a prescindere dalla configurazione impostata e dal ritmo che, tra i cordoli, può arrivare a un livello francamente inimmaginabile. Certo, non bisogna scordarsi la massa e il fatto che sui tratti bagnati il retrotreno della Gt 63 S può essere molto vivace, ma se si esagera l’elettronica – anche quando si disinserisce del tutto l’Esp – viene sempre in aiuto riportando la vettura sulla giusta via senza reazioni troppo nervose. Insomma, è più facile del previsto lanciare il contagiri a quota 7.000 accompagnati da un fragore inebriante, accelerare rapidamente come una moto sino a 200 all’ora in meno di 10 secondi, e tagliando il traguardo dei 100 orari in meno di 3, assecondati dall’assetto adattivo pneumatico e dallo sterzo che dà sempre chiare indicazioni. Grossa, ma agile e rassicurante, grazie anche al mordente dei freni carboceramici, che meriterebbero però una modulabilità più precisa. Ed è incredibile vedere che al termine delle tornate la batteria è ancora più carica che alla partenza, grazie all’efficace gestione dei flussi energetici.
Su strada la Gt 63 S E Performance è ugualmente strabiliante perché è docile, confortevole come un’ammiraglia finché non si impostano le configurazioni più estreme e davvero eco-friendly. Infatti, con la modalità El si muove elettricamente e silenziosamente, aiutata dal determinato recupero di energia nei rallentamenti che evita l’accensione del poderoso V8, scongiurata anche dal feedback aptico lanciato dal pedale dell’acceleratore.

Tutti i numeri della Mercedes-AMG GT 63 S E Performance

  • Motore termico: V8, 3.982 cc, biturbo
  • Potenza max: 639 cv a 5.500 giri
  • Coppia max: 900 Nm a 2.500 giri
  • Motore elettrico: 204 cv
  • Coppia motore elettrico: 320 Nm
  • Potenza complessiva: 843 cv
  • Coppia complessiva: 1.010 – 1.470 Nm
  • Trazione: integrale
  • Cambio: automatico a 9 marce
  • Batteria (ioni di litio): 6,1 kWh
  • Consumo medio benzina (ciclo Wltp): 7,9 l/100 km
  • Consumo medio elettricità: 12 kWh/100 km
  • Autonomia elettrica (ciclo Wltp): 12 km
  • Velocità: 316 km/h
  • Accelerazione 0-100 km/h: 2,9 s
  • Accekerazione 0-200 km/h: > 10,0 s
  • Lunghezza/larghezza/altezza (cm): 505/187/146
  • Passo (cm): 320
  • Peso ordine di marcia (kg): 2.380 kg
  • Prezzo: 202.970 euro

L’articolo Mercedes-Amg Gt 63 S E-Performance: primatista nata proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Pirelli P Zero Trofeo R pneumatico di primo equipaggiamento (a richiesta) per Audi RS 3

title

Il Pirelli P Zero Trofeo R sarà disponibile (a richiesta, a partire dal terzo trimestre 2022) come pneumatico di primo equipaggiamento per l’Audi RS 3 (Sportback e Sedan): le gomme semi-slick italiane omologate per l’uso stradale – testate ieri durante una prova in pista al Mugello – presentano diverse soluzioni tecniche votate alle massime prestazioni. Qualche esempio? La mescola high performance, il disegno asimmetrico del battistrada e il profilo ultraribassato che aumenta la stabilità in rettilineo e l’aderenza in curva riducendo al tempo stesso gli spazi di frenata.

Gli pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R hanno inoltre permesso alla variante più cattiva della quarta generazione della A3 di migliorare di ben 4,64 secondi il record al Nürburgring tra le compatte: lo scorso agosto 2021 una Sedan (versione a quattro porte con la coda della “segmento C” sportiva tedesca) guidata da Frank Stippler (pilota e collaudatore della Casa di Ingolstadt) ha girato in 7’40″748.

L’articolo Pirelli P Zero Trofeo R pneumatico di primo equipaggiamento (a richiesta) per Audi RS 3 proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Blocco camion maggio 2022: il calendario e le date

title

L’elenco dei giorni di maggio 2022 nei quali i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate non potranno circolare (salvo deroghe) fuori dai centri abitati è stato stabilito da un decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Conoscere le date in cui non circolano i camion e i TIR è importante, soprattutto in un mese come questo caratterizzato da temperature miti che invogliano a fare gite fuori porta nei weekend.

Di seguito troverete il calendario completo del divieto di circolazione per i mezzi pesanti disposto dal Ministero e relativo a maggio 2022. Come potete vedere dall’elenco questo mese i blocchi interesseranno cinque date, in pratica tutte le domeniche.

Maggio 2022: i giorni di divieto per i TIR

  • Domenica 1 maggio 2022 dalle 09:00 alle 22:00
  • Domenica 8 maggio 2022 dalle 09:00 alle 22:00
  • Domenica 15 maggio 2022 dalle 09:00 alle 22:00
  • Domenica 22 maggio 2022 dalle 09:00 alle 22:00
  • Domenica 29 maggio 2022 dalle 09:00 alle 22:00

L’articolo Blocco camion maggio 2022: il calendario e le date proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Come si regola il poggiatesta e perché è importante

title

Credits: iStock

È fondamentale per tutti gli utenti, guidatori e passeggeri, essere in auto in totale sicurezza. È importante per garantire la propria e l’altrui incolumità, e quindi bisogna usare la massima attenzione al volante e tutti i sistemi di sicurezza, obbligatori e non, che consentono di viaggiare senza rischi e pericoli – primi tra tutti le cinture di sicurezza.

Ci sono anche degli accorgimenti che è possibile seguire nel caso in cui si voglia almeno provare a prevenire incidenti stradali, urti e/o distrazioni alla guida. Vediamo quindi alcuni consigli utili per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attivi e passivi in auto e come cercare di viaggiare senza pericoli importanti.

Quali sono i principali sistemi di sicurezza in auto

Ogni veicolo è dotato di sistemi di sicurezza attivi e passivi, come ben sappiamo. Si tratta di tutti quei dispositivi presenti nelle nostre auto, che servono per salvaguardare gli utenti in caso di sinistro e addirittura per cercare di evitare gli spiacevoli episodi di incidente stradale. Vediamo i principali sistemi di sicurezza attivi:

  • sicuramente al primo posto c’è l’impianto frenante, che consente di fermare l’auto in tempo, per evitare impatti
  • lo sterzo del veicolo;
  • gli ammortizzatori;
  • le gomme, che devono essere gonfiate alla giusta pressione e mai troppo usurate oltre il limite di legge;
  • le luci, che servono per vedere la strada in sicurezza e anche per segnalare la nostra presenza agli altri utenti presenti sullo stesso percorso;
  • i tergicristalli, assolutamente indispensabili in caso di pioggia;
  • l’ABS, ovvero il sistema antibloccaggio delle ruote;
  • i sistemi di allarme per pericoli e/o ostacoli su strada;
  • i sistemi di comunicazione;
  • i sistemi anticollisione;
  • i sistemi in grado di rilevare le condizioni del conducente;
  • e infine quelli che correggono automaticamente la traiettoria dell’auto o altri errori di guida.

Tra i sistemi di sicurezza passivi, che invece non servono a prevenire un incidente stradale ma a evitare gravi danni e conseguenze di un sinistro, ci sono tutti quelli che sono in grado di assorbire l’energia cinetica ed evitare che gli occupanti del mezzo vadano a urtare contro le pareti dell’auto, rischiando di farsi male. Quali sono:

  • i poggiatesta;
  • le cinture di sicurezza;
  • gli airbag;
  • i seggiolini e altri dispositivi per bambini in auto.

Come si regola il poggiatesta

E a proposito di questi ultimi sistemi di sicurezza appena elencati, approfondiamo il discorso dei poggiatesta, che spesso non viene affrontato e, anzi, anche sottovalutato dagli stessi automobilisti. Innanzitutto si tratta di un sistema molto utile, nonostante sia trascurato, per diminuire il rischio di danni al collo in caso di impatto, soprattutto in un tamponamento, con rischio di colpo di frusta. Regolare in maniera corretta il poggiatesta eviterebbe molti spiacevoli episodi di “colpo della strega”.

Come fare:

  • innanzitutto regolare l’altezza del poggiatesta, la zona superiore dovrebbe essere almeno 5 cm sopra l’orecchio. Il poggiatesta deve essere ben fisso (controlla che lo sia) e non abbassarsi o muoversi con una semplice spinta;
  • anche la distanza del capo dal poggiatesta deve essere adeguata, e non dovrebbe superare i 6 cm;
  • il sedile deve essere sistemato in modo da stare seduti con la schiena ben eretta, senza distanziarsi eccessivamente dal poggiatesta.

Ogni auto può avere una tipologia differente di poggiatesta, per questo consigliamo di consultare il manuale d’uso del veicolo, per capire come regolarlo al meglio.

L’articolo Come si regola il poggiatesta e perché è importante proviene da Icon Wheels.

Fonte