Berline premium 2019: dieci proposte diesel

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Le berline premium non sono più di moda come un tempo (oggi il pubblico preferisce le SUV) ma continuano a essere apprezzate come auto aziendali da chi deve percorrere molti chilometri per lavoro.

In questa guida all’acquisto troverete 10 berline premium diesel a trazione posteriore o integrale a quattro o a cinque porte dotate di cambio automatico con prezzi compresi tra 43.000 e 56.000 euro: un elenco composto soprattutto da vetture tedesche, anche se non mancano proposte provenienti da altre nazioni.

Berline premium 2019: 10 proposte diesel

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Alfa Romeo Giulia 2.2 TD 190 CV Lusso – 50.450 euro

L’Alfa Romeo Giulia 2.2 TD 190 CV Lusso è senza dubbio la berlina premium più divertente da guidare tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto: merito della trazione posteriore, delle dimensioni esterne relativamente contenute (4,64 metri di lunghezza) e di un comportamento stradale coinvolgente nel misto stretto.

Senza dimenticare il motore: questa variante della seconda generazione della “segmento D” del Biscione monta infatti un 2.2 turbodiesel da 190 CV ricchissimo di coppia (450 Nm).

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Audi A4 40 TDI quattro edition – 49.950 euro

L’Audi A4 40 TDI quattro edition è una berlina premium a trazione integrale realizzata sullo stesso pianale della A5 e della Q5 che ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel da 190 CV. Presto verrà rimpiazzata dalla variante restyling.

L’allestimento quattro edition è il più ricco a disposizione dei clienti della quinta generazione della “segmento D” di Ingolstadt e può vantare una dotazione di serie molto interessante. Qualche esempio? Pacchetto S line exterior, cerchi in lega da 18” con logo Audi Sport, sedili sportivi, sistema di ausilio al parcheggio plus e climatizzatore automatico trizona.

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Audi A5 Sportback 40 TDI quattro Business Sport – 53.510 euro

L’Audi A5 Sportback 40 TDI quattro Business Sport non è altro che una A4 a cinque porte con un design più filante (che penalizza lo spazio a disposizione della testa dei passeggeri posteriori più alti).

Dotata della trazione integrale e dello stesso pianale della A4 e della Q5, monta un motore 2.0 turbodiesel da 190 CV.

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BMW 320d xDrive Msport – 54.600 euro

La BMW 320d xDrive Msport è una berlina premium a trazione integrale perfetta per chi cerca le massime prestazioni.

Grazie al motore 2.0 turbodiesel da 190 CV questa versione della settima generazione della serie 3 può accelerare da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi. Il tutto con consumi bassissimi…

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Ford Mondeo 2.0 EcoBlue 190 CV AWD 4p. Vignale – 46.350 euro

La Ford Mondeo 2.0 EcoBlue 190 CV AWD 4p. Vignale è una berlina premium a trazione integrale ingombrante – 4,87 metri di lunghezza – che offre tanto spazio alla testa di chi si accomoda dietro. Il bagagliaio, però, potrebbe essere più sfruttabile considerando le dimensioni esterne.

Questa variante esclusiva della quarta generazione della “segmento D” statunitense – sviluppata sullo stesso pianale di S-Max, Galaxy ed Edge – ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel da 190 CV poco pronto ai bassi regimi, rumorosetto, non molto vivace (9,3 secondi sullo “0-100”) e un po’ troppo assetato di gasolio.

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Infiniti Q50 2.2d AT – 47.090 euro

La Infiniti Q50 2.2d AT è una berlina premium giapponese a trazione posteriore poco agile nelle curve e caratterizzata da una dotazione di serie non molto personalizzabile. A breve andrà in pensione.

Il motore 2.2 turbodiesel è il meno potente tra quelli analizzati nella nostra guida all’acquisto (170 CV) ma offre un’eccellente risposta ai bassi regimi.

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Jaguar XE 2.0 D R-Dynamic HSE – 55.785 euro

La Jaguar XE 2.0 D R-Dynamic HSE è una berlina premium britannica a trazione posteriore dotata di un motore 2.0 turbodiesel da 180 CV.

La proposta più cara tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto può vantare un divano posteriore largo che potrebbe ospitare comodamente tre passeggeri (se solo il tunnel centrale non fosse così ingombrante).

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Mercedes C 220 d Premium – 54.839 euro

La Mercedes C 220 d Premium è, secondo noi, la berlina premium diesel più interessante in listino: questa versione a trazione posteriore della quarta generazione della classe C ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel potente (194 CV), silenzioso e poco assetato di gasolio abbinato a un eccellente cambio automatico a 9 rapporti.

Perfetta nei lunghi viaggi grazie all’ottima risposta delle sospensioni, non è il massimo alla voce abitabilità (in tre dietro si sta stretti) e le finiture presentano qualche imperfezione di troppo nelle zone più nascoste.

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Skoda Superb 2.0 TDI 190 CV 4×4 Laurin&Klement – 45.850 euro

La Skoda Superb 2.0 TDI 190 CV 4×4 Laurin&Klement è una berlina cinque porte a trazione integrale realizzata sullo stesso pianale della Volkswagen Arteon.

La variante a gasolio più esclusiva della terza generazione della “segmento D” ceca è contraddistinta da un bagagliaio immenso (625 litri) e monta un motore 2.0 turbodiesel da 190 CV.

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Volkswagen Passat 2.0 TDI 190 CV 4MOTION – 43.950 euro

La Volkswagen Passat 2.0 TDI 190 CV 4MOTION – realizzata sullo stesso pianale della Touran – è la proposta più accessibile tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto ma a breve verrà sottoposta a un restyling.

Questa versione della sesta generazione della berlina di Wolfsburg – poco spaziosa per il quinto passeggero – ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel da 190 CV.

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Porsche Cayenne S Coupé: la terza versione con il V6 da 440 CV

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La nuova gamma coupé della Porsche Cayenne – svelata a fine marzo – inizia la sua espansione e si declina nella versione ’S’ spinta dal V6 turbo da 2,9 litri con 440 CV di potenza. Affiancherà in listino le due versioni già presenti: quella con il sei cilindri in linea da 340 CV e l’altra ( la Turbo) con il V8 da 550 CV.

0-100 sotto i 5 secondi con il Lightweight Sport Package

 

La nuova Porsche Cayenne Coupé, concorrente diretta dell’Audi Q8 e della Mercedes GLE, si propone così nella sua terza versione. La ’S’ è spinta dal sei cilindri a V da 2,9 litri di cilindrata in grado di erogare 440 CV 550 Nm di coppia. Abbinato  al cambio Tiptronic S a otto marce e alla trazione integrale le garantisce uno sprint da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti. Sulla carta dichiara una velocità massima di 263 km/h. Con il Lightweight Sport Package migliora lo 0-100, coperto in questo caso in 4,9 secondi, grazie alla riduzione del peso. Il consumo medio è compreso tra 9,2 e 9,4 l/100 km e 212-216 g/km a seconda dell’allestimento.

Tetto spiovente e parabrezza inclinato 

 

Esteticamente la Porsche Cayenne S Coupé sfoggia lo stesso look del resto della gamma con il tetto spiovente. Anche il parabrezza si caratterizza per una maggiore inclinazione e i sedili sono montati più in basso di 30 mm rispetto alla Cayenne standard, per garantire una buona abitabilità e spazio sufficiente per la testa dei passeggeri. Di serie, come su tutte le versioni Coupé della Cayenne, il tetto è panoramico e, volendo, lo si può sostituire con l’alternativa in carbonio.

 Sempre compresi nel prezzo ci sono anche: il pacchetto Sport Chrono, il servosterzo parametrico, le sospensioni attive Pasm, i cerchi di lega da 20″, il Park Assist e i sedili sportivi a regolazione elettrica.

In Italia la nuova Porsche Cayenne S Coupé è già ordinabile con prezzi a partire da 103.040 euro. Le prime consegne sono previste per la fine di luglio.


Anteprime

Porsche Cayenne: Coupé è più sexy

Tetto spiovente e spalle più larghe per la nuova SUV della famiglia di Stoccarda

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Fiat 124 Spider

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La Fiat 124 Spider – nata nel 2016 – è una scoperta biposto a trazione posteriore “cugina” della Abarth 124 Spider.

Fiat 124 Spider: gli esterni

Il design della Fiat 124 Spider riprende in chiave moderna – specialmente nel frontale – le forme della 124 Sport Spider del 1966.

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Fiat 124 Spider: gli interni

Negli interni della Fiat 124 Spider spiccano le cuciture a vista sulla palpebra del cruscotto e sulla plancia inferiore, le finiture cromo-satinate e la leva corta del cambio.

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Fiat 124 Spider: il motore

Il motore della Fiat 124 Spider è un propulsore sovralimentato:

  • un 1.4 turbo benzina MultiAir da 140 CV

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Fiat 124 Spider: gli allestimenti

Gli allestimenti della Fiat 124 Spider sono due: “base” e Lusso.

Fiat 124 Spider

La dotazione di serie della Fiat 124 Spider comprende: cerchi in lega da 16” con pneumatici 195/50 R 16 Yokohama, specchi esterni in tinta carrozzeria riscaldati, paraurti in tinta carrozzeria, doppio scarico in acciaio, capote manuale in tessuto nero insonorizzato, proiettori anteriori autolivellanti, luci diurne DRL, montante anteriore in tinta carrozzeria, climatizzatore manuale, sedili in tessuto nero, volante e pomello cambio in pelle, roll bar nero, airbag guidatore e passeggero single stage, pretensionatore cinture, attacchi Isofix, Push Start Button, alzacristalli e bloccaporte elettrici, radio 3” Mp3 + USB con 4 speakers, Bluetooth, comandi radio al volante, kit Fix&Go, TPMS (sistema di monitoraggio pressione pneumatici) e cruise control.

Fiat 124 Spider Lusso

La Fiat 124 Spider Lusso costa 2.300 euro più della “base” e aggiunge: cerchi in lega da 17” con pneumatici 205/45 R 17 Bridgestone, doppio scarico cromato, montante anteriore in Premium Silver, fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori, sedili in pelle, roll bar Premium Silver e climatizzatore automatico.

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Fiat 124 Spider: gli optional

La dotazione di serie della Fiat 124 Spider andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: il Pack Radio (1.000 euro: radio DAB, schermo touch da 7” e pomello comando multimediale) e la vernice metallizzata (700 euro). Sulla Lusso aggiungeremmo il Pack Premium (800 euro: retrocamera posteriore, navigatore 3D e keyless entry).

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Fiat 124 Spider: i prezzi

Motore a benzina

  • Fiat 124 Spider 28.040 euro
  • Fiat 124 Spider Lusso 30.340 euro
  • Fiat 124 Spider AT6 Lusso 32.340 euro

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MotoGP 2019, Marquez padrone di Le Mans

Anche Le Mans, quinto appuntamento della MotoGP, si è chiuso nel segno di Marc Marquez. Il “Marcziano” ha fatto bottino pieno pure in Francia, conquistando 25 punti preziosi in chiave classifica piloti, precedendo sulla linea del traguardo (con il suo consueto largo anticipo) le ottime Ducati di Dovizioso e Petrucci.

Ancora una Ducati si è piazzata al quarto posto, quella di Jack Miller, bravo nella prima parte di gara a giocarsela lì davanti con Marquez. Subito dietro Valentino Rossi, miglior Yamaha della giornata (Vinales è caduto, Morbidelli ha chiuso settimo). Giornata neutra, invece, per Jorge Lorenzo, che ha chiuso undicesimo, dietro a Rins, con 15 secondi di distacco dal compagno di squadra.

MotoGP 2019, Le Mans: i risultati

1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 161.8 41’53.647
2 20 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 161.7 +1.984
3 16 9 Danilo PETRUCCI ITA Ducati Team Ducati 161.6 +2.142
4 13 43 Jack MILLER AUS Pramac Racing Ducati 161.6 +2.940
5 11 46 Valentino ROSSI ITA Monster Energy Yamaha MotoGP Yamaha 161.6 +3.053
6 10 44 Pol ESPARGARO SPA Red Bull KTM Factory Racing KTM 161.4 +5.935
7 9 21 Franco MORBIDELLI ITA Petronas Yamaha SRT Yamaha 161.3 +7.187

Classifica Piloti

1 Marc Marquez 95
2 Andrea Dovizioso 87
3 Alex Rins 75
4 Valentino Rossi 72

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Lamborghini Espada, la quattro posti degli anni ’60

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Credits: Lamborghini Espada, c1970. After a ‘bad experience’ owning a Ferrari, wealthy Italian industrialist Ferrucio Lamborghini established his own company, which produced performance sports cars in direct competition with its larger famous rival. The Espada, which first appeared in 1968, was the only four-seater Lamborghini had produced. It was the second most successful classic Lamborghini in terms of sales, with 1217 produced by 1978. (Photo by National Motor Museum/Heritage Images/Getty Images)

In pochi lo sanno, ma la prima auto mai prodotta da Lamborghini fu una comoda GT a quattro posti, anzi, 2+ 2 per essere pignoli. Era la Lamborghini 350 GT, un’auto dalla linea elegante, pulita, fine. Dall’aspetto poco Lamborghini, oserei dire.

Nel 1968, la 350 GT (400 GT nella sua ultima evoluzione) venne sostituita da un’auto decisamente più estroversa ed esotica: la Lamborghini Espada.
Una sportiva a quattro posti, con un lunotto diviso in due parti, una linea un po’ da muscle car e delle proporzioni che definirei strane, o quantomeno azzardate.

Non si può certo definire bella, ma ha fascino da vendere. Per l’epoca vantava dei lussi incredibili, come l’aria condizionata di serie e l’intero abitacolo rivestito in pelle.

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Cuore lambo, comfort da Roll’s Royce

Sotto il cofano della Lamborghini Espada troviamo un V12 4,0 litri da 325 CV, diventati poi 350 con il restyling del 1971. Questa seconda serie della Espada venne rivista principalmente negli interni. Con la terza serie, quella del 1974, venne introdotto anche un cambio automatico a 3 rapporti (oltre al 5 rapporti manuale).

Con 1408 kg sulla bilancia non era certo leggera – almeno per l’epoca-, ma era comunque in grado  di raggiungere i 250 km/h di velocità massima.

C’era anche una versione “Vip” dotata di frigobar e di un televisore montato tra i sedili anteriori, roba da non credere. Infatti, quando la sua produzione terminò nel 1978, nessuna Lamborghini la sostituì. Da quel momento la Casa di Sant’Agata Bolognese si concentrò sulle sportive estreme a due posti: poco dopo nacque la Countach.

L’Espada comunque fu un grande successo per Lamborghini e vennero venduti più di 1300 esemplari.

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Ferrari 512 M: sfortunata al gioco, fortunata in amore

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Sfortunata al gioco, fortunata in amore: la Ferrari 512 M – una delle auto da corsa più belle di sempre – ha fatto innamorare tanti appassionati ma non ha mai vinto una gara valida per il Mondiale sportprototipi. Scopriamo insieme la sua storia.

Ferrari 512 M: la storia

La Ferrari 512 M nasce nel 1970 per contrastare l’imbattibile Porsche 917 e non è altro che un’evoluzione della 512 S svelata pochi mesi prima.

Tante le modifiche apportate: dischi dei freni posteriori più potenti, sospensioni riviste, peso diminuito (815 kg a secco), carrozzeria più aerodinamica e un motore – un 5.0 V12 da 610 CV – con nuove testate abbinato a un cambio manuale a cinque marce. Un mostro sexy in grado di raggiungere i 310 km/h di velocità massima.

1970

La Ferrari 512 M debutta ufficialmente l’11 ottobre 1970 alla 1000 km di Zeltweg con il nostro Ignazio Giunti e il belga Jacky Ickx (ritiro). Il 7 novembre i due vincono la 9 ore di Kyalami (gara non valida per il Mondiale).

1971

La 512 M viene abbandonata dalla Ferrari (che preferisce puntare sulla 312 PB che rispetta già il nuovo regolamento in vigore dall’anno seguente) e ceduta a team privati.

Il primo podio iridato arriva il 31 gennaio alla 24 Ore di Daytona grazie al terzo posto dello statunitense Mark Donohue e del britannico David Hobbs mentre il 2 maggio il nostro Arturo Merzario sale sul gradino più alto del podio della Interserie di Imola.

Il 13 giugno la Ferrari 512 M arriva terza alla 24 Ore di Le Mans con la coppia “yankee” formata da Tony Adamowicz e Sam Posey e risale al 25 settembre la seconda piazza al Tour de France con i francesi Jean-Claude Guénard e Jean-Pierre Jabouille e lo spagnolo José Juncadella.

Gli ultimi anni

La 512 M continua a correre (e a vincere) nelle gare minori fino al 1977.

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Aston Martin: tutti i modelli sportivi in listino

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Aston Martin è la Ferrari d’Inghilterra. L’Aston è stata a lungo l’auto di James Bond (la DB5 di Sean Connery è stata battuta all’asta per più di 3 milioni di dollari) e vanta una storia lunga più di un secolo. Nata nel 1913 in un officina, la Casa prende il nome dal pilota Lionel Martin; dopo che Lionel vinse la gara Londra-Aston Clinton, decise di battezzare l’auto Aston Martin.

Oggi è uno dei brand automobilistici più famosi del mondo: le Aston Martin sono vetture bellissime, perfette GT per lunghi viaggi con prestazioni da sportive pure.

Dopo il periodo – un po’ buio – nella mani di Ford (dalla fine degli anni ’80 al 2006), la Casa inglese è passata tra le mani dell’ex manager Benetton della F1 David Richards per poi esser stata salvata dalla famiglia Bonomi. Oggi Aston Martin sta vivendo un periodo d’oro, grazie anche alla collaborazione con Mercedes, da cui ne prende in prestito anche i motori V8 e i sistemi d’infotainment e navigazione.

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Aston Martin DB11

La GT per eccellenza di casa Aston Martin: l’ultima DB11 miscela alla perfezione tradizione e stile moderno. È una sportiva con telaio in alluminio, perfetta per i lunghi viaggi e con interni pregiati. Sotto il cofano troviamo sia il sontuoso 12 cilindri 5.2 litri biturbo da 640 CV di potenza, sia un potente 8 cilindri 4.0 litri biturbo da 510 CV “rubato” da Mercedes.

Prezzo da 190.000 euro

Potenza 608 CV
Coppia 700 Nm

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Aston Martin Rapide

L’Aston Martin Rapide è l’Aston “per quattro”: quattro porte, quattro posti, 5 metri di lunghezza e trazione posteriore. Basata sulla DB9 (sostituita dalla DB11), è la più grande e comoda della gamma; sotto il cofano pulsa però un potente dodici cilindri da 560 CV che la lancia da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi fino a 327 km/h di velocità massima.

Prezzo da 203.000 euro

Potenza 560 CV
Coppia 630 Nm

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Aston Martin Vantage

La più compatta e meno costosa delle Aston Martin, ma anche la più agile e sportiva: la Vantage è la rivale storica della Porsche 911. Con la sua linea sexy e sinuosa non ha nulla da invidiare alle sorelle maggiori; è lunga 4,5 metri ed è equipaggiata con il motore 4,0 litri V8 Mercedes turbo da 510 CV e 685 Nm di coppia. Sarà la “baby”ma è  un’auto molto veloce.

Prezzo da 160.000 euro

Potenza 510 CV
Coppia 685 Nm

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Aston Martin Vanquish

La Vanquish è l’Aston Martin più iconica del brand: ll suo design ha influenzato quello di tutta la gamma, mentre il motore V12 6 litri da 600 CV  naturalmente aspirato ha un suono è dolce, melodioso, da vero purosangue.
Insomma è il modello che più sintetizza e rappresenta la Casa inglese, e con 273.000 euro, è anche il più caro in listino.

Prezzo da 273.000 euro

Potenza 600 Cv
Coppia 630 Nm

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Mercedes classe B: guida all’acquisto

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La terza generazione della Mercedes classe B – nata nel 2018 – è una monovolume compatta disponibile a trazione anteriore o integrale.

In questa guida all’acquisto della Mercedes classe B vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.

Mercedes classe B: guida all’acquisto

La terza serie della Mercedes classe B è la monovolume compatta più elegante in commercio. Caratterizzata da finiture estremamente curate, non brilla alla voce praticità: i passeggeri posteriori hanno infatti pochi centimetri a disposizione delle spalle e della testa e molte rivali offrono un bagagliaio più ampio quando si abbattono i sedili dietro.

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Gli allestimenti della Mercedes classe B

Gli allestimenti della Mercedes classe B sono quattro: Executive, Sport, Sport Plus e Premium. Tutti costosi (tranne l’Executive, contraddistinto da un prezzo interessante) e con una dotazione di serie povera.

Mercedes classe B Executive

La Mercedes classe B Executive offre: Visibility Light Pack (illumina l’abitacolo con diverse componenti fra cui: illuminazione della console, del vano piedi anteriore, del portabevande, gruppo comandi sul tetto con “4 luci incassate”, luce dell’abitacolo/spot di lettura nel vano posteriore su piastra di fissaggio, illuminazione del touchpad, spot di lettura e luci di cortesia anteriori), presa da 12 V nel vano bagagli, alette parasole con deflettore estendibile, portabevande doppio, pacchetto per il vano bagagli (comprende: presa di corrente a 12 V, rete laterale a destra e a sinistra, tappetini double-face, staffe per la posizione package), vano portaocchiali, bracciolo posteriore estraibile con portabevande, schienali dei sedili posteriori ripiegabili, illuminazione del vano bagagli, bracciolo della consolle centrale ripiegabile per guidatore e passeggero, pianale del vano di carico regolabile in altezza ed estraibile, interfaccia USB nello scomparto multiuso e due interfacce USB nella consolle centrale posteriore, presa di corrente a 12 V nello scomparto multiuso, cassetto portaoggetti, touchpad, sistema di rilevamento automatico del limite di velocità, sistema antisbandamento attivo (una vibrazione del volante avvisa il guidatore in caso di allontanamento accidentale dalla sua corsia di marcia e il sistema ESP può intervenire attivamente con un intervento frenante unilaterale a velocità tra 60 e 200 km/h), Brake Assist attivo, kneebag per il guidatore, sedile posteriore con schienale ad abbattimento, tergicristalli con sensore pioggia, tirefit, Dynamic Select (comando nella consolle centrale che permette di scegliere il programma di marcia preferito), cruise control, sistema di controllo della pressione pneumatici, disattivazione automatica airbag lato passeggero, Adaptive Brake con funzione Hold, cofano motore attivo per la sicurezza pedoni, airbag frontali per guidatore e passeggero, sidebag per guidatore e passeggero (airbag combinato per torace/bacino), windowbag, Attention Assist, sistema di assistenza in presenza di vento laterale, sterzo parametrico con servoassistenza variabile in funzione della velocità, funzione ECO start/stop, chiamata di emergenza Mercedes-Benz (sistema di chiamata di emergenza automatica in caso di incidente, non necessita di telefono cellulare), modulo LTE per l’utilizzo dei servizi Mercedes me connect, predisposizione per il car sharing, telecamera posteriore per la retromarcia assistita, sistema multimediale MBUX, autoradio digitale (sono integrati tre sintonizzatori digitali per la ricezione di programmi della radio digitale terrestre DAB, DAB+ e DMB), funzioni avanzate MBUX e pacchetto comfort.

Mercedes classe B Sport

La Mercedes classe B Sport costa 1.410 euro più della Executive a parità di motore e aggiunge: pelle sintetica Artico/tessuto Bertix nero, tappetini in velours, pacchetto Comfort per i sedili (regolazione in altezza del sedile lato passeggero, dell’inclinazione del cuscino dei sedili anteriori, della profondità del cuscino per un miglior comfort di seduta), reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, portellone posteriore Easy-Pack con comando elettrico di apertura e chiusura, pacchetto Style (mascherina del radiatore con doppia lamella verniciata color argento e inserto cromato, sottoporta in tinta con la vettura e grembialatura posteriore con elemento decorativo cromato, climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, assetto comfort, inserti in look a spirale, volante sportivo multifunzione in pelle e sedili Comfort anteriori.

Mercedes classe B Sport Plus

La Mercedes classe B Sport Plus – la versione che ci sentiamo di consigliare – costa 2.290 euro più della Executive a parità di motore e aggiunge: pelle sintetica Artico/tessuto Fléron nero, tappetini in velours, pacchetto Comfort per i sedili (regolazione in altezza del sedile lato passeggero, dell’inclinazione del cuscino dei sedili anteriori, della profondità del cuscino per un miglior comfort di seduta), reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, portellone posteriore Easy-Pack con comando elettrico di apertura e chiusura, Progressive pack (mascherina del radiatore con doppia lamella verniciata color argento e inserto cromato, sottoporta in tinta con la vettura, listelli cromati sulla linea di cintura e dei finestrini, mascherine dei terminali di scarico a vista e grembialatura posteriore con elemento cromato), climatizzatore automatico Comfortmatic (regolabile individualmente da guidatore e passeggero anteriore, bocchette posteriori centrali, controllo costante dei gas nocivi nell’aria aspirata con commutazione automatica sulla modalità di ricircolo dell’aria), cerchi in lega da 17” a 10 razze verniciati in argento vanadio con pneumatici 205/55 R17 su 6,5 J x 17 ET 44, fari LED High Performance, inserti in look a spirale, sedili Comfort anteriori, volante sportivo multifunzione in pelle e assetto comfort.

Mercedes classe B Premium

La Mercedes classe B Premium costa 4.920 euro più della Sport Plus a parità di motore e aggiunge: tappetini in velours sportivi AMG, pacchetto Comfort per i sedili (regolazione in altezza del sedile lato passeggero, dell’inclinazione del cuscino dei sedili anteriori, della profondità del cuscino per un miglior comfort di seduta), reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, sterzo diretto, portellone posteriore Easy-Pack con comando elettrico di apertura e chiusura, AMG Line Pack (mascherina del radiatore Matrix con pin cromati, lamella singola verniciata e inserti decorativi cromati, grembialatura anteriore e posteriore AMG, mascherine dei terminali di scarico a vista, pinze dei freni anteriori con logo Mercedes-Benz, listelli cromati sulla linea di cintura e dei finestrini e pedaliera sportiva AMG in acciaio legato spazzolato con gommini antisdrucciolo), sedili sportivi anteriori, sedili sportivi in pelle sintetica Artico e microfibra Dinamica, climatizzatore automatico Comfortmatic (regolabile individualmente da guidatore e passeggero anteriore, bocchette posteriori centrali, controllo costante dei gas nocivi nell’aria aspirata con commutazione automatica sulla modalità di ricircolo dell’aria), fari LED High Performance, assetto ribassato di 15 mm (è dotato di molle e ammortizzatori di taratura particolare, molto più sportiva rispetto a un assetto standard, inserti effetto carbonio, styling AMG, volante sportivo multifunzione in pelle nappa appiattito nella parte inferiore e traforato all’altezza dell’impugnatura.

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Mercedes classe B: tutti i modelli in listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Mercedes classe B. La gamma motori della monovolume teutonica è composta da nove unità sovralimentate:

  • 1.3 turbo benzina da 109 CV
  • 1.3 turbo benzina da 136 CV
  • 1.3 turbo benzina da 163 CV
  • 2.0 turbo benzina da 190 CV
  • 2.0 turbo benzina da 224 CV
  • 1.5 turbodiesel da 95 CV
  • 1.5 turbodiesel da 116 CV
  • 2.0 turbodiesel da 150 CV
  • 2.0 turbodiesel da 190 CV

Mercedes B 160 (prezzi da 24.840 euro)

La Mercedes B 160 (prezzi fino a 29.760 euro) è la versione più accessibile della monovolume compatta di Stoccarda e ospita sotto il cofano un motore 1.3 turbo benzina da 109 CV.

Mercedes B 180 (prezzi da 26.280 euro)

La Mercedes B 180 (prezzi fino a 33.350 euro) è una monovolume comoda e divertente da guidare dotata di un motore silenzioso e poco assetato di benzina. Nonostante la carenza di cavalli (136) e di coppia (200 Nm) è pronta ai bassi regimi e brillante.

Mercedes B 200 (prezzi da 31.000 euro)

La Mercedes B 200 (prezzi fino a 35.920 euro) conserva buona parte dei pregi – prestazioni, piacere di guida, elasticità e bassi consumi – e dei difetti (carenza di coppia: 250 Nm) della 180 ma può vantare un propulsore potente (163 CV).

Mercedes B 220 (prezzi da 37.070 euro)

La Mercedes B 220 (prezzi fino a 40.120 euro) monta un motore 2.0 turbo benzina da 190 CV.

Mercedes B 250 (prezzi da 36.330 euro)

La Mercedes B 250 (prezzi fino a 41.650 euro) è, per il momento, la classe B più cattiva in commercio: il motore è un 2.0 turbo benzina da 224 CV.

Mercedes B 160 d (prezzi da 27.070 euro)

La Mercedes B 160 d (prezzi fino a 31.990 euro) è la classe B diesel più economica in listino. Il propulsore è un 1.5 turbodiesel da 95 CV.

Mercedes B 180 d (prezzi da 28.260 euro)

La Mercedes B 180 d (prezzi fino a 35.330 euro) è, secondo noi, la versione migliore della classe B. La monovolume compatta di Stoccarda ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbodiesel povero di cavalli (116) e di coppia (260 Nm) non molto pronto ai bassi regimi. Un propulsore caratterizzato però da una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto e da bassi consumi: senza dimenticare la grande silenziosità.

Mercedes B 200 d (prezzi da 33.240 euro)

La Mercedes B 200 d (prezzi fino a 38.160 euro) monta un motore 2.0 turbodiesel – una cilindrata elevata che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione – molto elastico nonostante la carenza di coppia (320 Nm) e un eccellente cambio automatico a 8 rapporti. Comfort e prestazioni (“0-100” in 8,3 secondi) in una sola auto.

Mercedes B 220 d (prezzi da 40.450 euro)

La Mercedes B 220 d (prezzi fino a 43.500 euro) è la variante a gasolio più potente della classe B e ospita sotto il cofano un motore elastico, silenzioso e scattante (7,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h).

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Mercedes classe B: gli optional

La dotazione di serie della Mercedes classe B andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: il cruise control adattivo (732 euro) e la vernice metallizzata (720 euro).

Sulla Executive aggiungeremmo i cerchi in lega da 16” (549 euro) mentre su Sport, Sport Plus e Premium andrebbe acquistato il pacchetto parcheggio con telecamera 360° (500 euro).

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Glossario della guida sportiva: il trasferimento di carico

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Quando si guida veloci bisogna prestare attenzione a dove si spostano i pesi dell’auto e cercare di sfruttarli a proprio vantaggio

Quando si va in macchina a fare la spesa o si guida in città non dobbiamo certo preoccuparci del trasferimento di carico della nostra auto. E non sto parlando del carico del bagagliaio, ma dello spostamento delle masse della vettura quando si guida in modo sportivo, quindi quando ci sono forti accelerazioni e decelerazioni.

Il trasferimento di questo “carico” non è altro che lo spostamento del baricentro dell’auto, e nella guida sportiva può, anzi, DEVE essere sfruttato al meglio.

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Trasferimento tra anteriore e posteriore

Quando si frena con forza, ad esempio, il carico si trasferisce sull’asse anteriore, fornendo più grip alle ruote davanti. Ecco perché i anteriori dei freni sono sempre i più grandi.
Quando si accelera, invece, il carico si sposterà sull’asse posteriore: per questo le auto sportive più pure e potenti (Formula 1 incluse) hanno la trazione “dietro”, così da sfruttare al meglio il grip dovuto al trasferimento di carico.

“Caricare” l’anteriore di un’auto in ingresso di curva aiuta a schiacciare a terra le ruote anteriori e a fornire più grip, di conseguenza l’auto sterzerà di più e avrete più controllo sulla traiettoria. Se invece imboccate una curva con l’anteriore “scarico” (perché avete accelerato o semplicemente non state usando un po’ di freno) allora l’auto tenderà a sottosterzare.

Il trasferimento di carico all’anteriore aiuta molto a far ruotare l’auto e quindi a inserirsi in curva, ma può causare anche del sovrasterzo (voluto o meno).

Per caricare il posteriore invece basta accelerare. In uscita di curva serve per fornire trazione alle ruote posteriori (se l’auto ha la trazione posteriore), mentre a centro curva può aiutare a bilanciare l’auto e tenerla “in bilico” tra il sottosterzo e il sovrasterzo.

Il rollio

Mentre si affronta una curva il peso si trasferisce sulle ruote esterne dell’auto, causando il cosiddetto rollio. Questo fa sì che la gomma cambi l’angolo di deriva, ovvero l’angolo formato dalla linea della traiettoria con la linea del rotolamento della gomma.

Sfruttare il rollio aiuta a caricare e scaricare il lato destro e sinistro dell’auto per avere cambi di direzioni più veloci (si può provocare la manovra del pendolo scandinavo).

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BMW M5 Edition 35: compleanno esclusivo per l’ultra berlina di Monaco

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La mitica berlina sportiva bavarese, la BMW M5, inizia a invecchiare. Compie 35 anni e per celebrare il suo avvento nel segmento delle sportive comode, la Casa di Monaco le dedica una versione speciale, limitata, denominata Edition 35. Ne saranno prodotte solo 350 unità, la cui esclusività sarà data da rifiniture esterne e interne inedite e dal motore più potente della gamma.

Segni di riconoscimento

 

Esteticamente la nuova BMW M5 Edition 35 – che si basa sull’ultima generazione della BMW Serie 5 – si riconosce per i diversi dettagli elaborati dalla divisione per le personalizzazioni BMW Individiual. La carrozzeria è verniciata in Frozen Dark Grey a contrasto con i cerchi in lega da 20 pollici e dettagli in Graphite Grey che lasciano a vista i freni BMW M in carboceramica e le pinze in nero lucido. Come optional le pinze potranno sfoggiare anche la colorazione dorata ancora più sgargiante.

Dentro: tra lusso e sportività

 

Lusso, comfort e sportività caratterizzano anche l’abitacolo ella BMW M5 Edition 35 con i sedili multifunzione BMW Individual Merino rivestiti in pelle nera con dettagli in beige a contrasto. I battitacco, la console centrale e il pannello degli strumenti sono invece rivestiti in carbonio con una finitura dorata. In diversi angoli dell’abitacolo si trovano inoltre zone illuminate che mettono in evidenza il numero dell’esemplare della serie limitata.

Come base meccanica di partenza è stato preso il noto V8 BMW M TwinPower Turbo (lo stesso della M5 Competition) da 625 CV e 750 Nm di coppia, abbinato alla trasmissione automatica ad otto rapporti al sistema di trazione integrale M xDrive, che permette alla M5 Edition 35 di scattare da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi.


Anteprime

BMW M5 Competition 2018

Performance ancora più elevate per l’ammiraglia sportiva bavarese

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