Come si verifica il fermo amministrativo dell’auto?

Il fermo amministrativo di un veicolo è una misura cautelare che serve per evitare che il bene del debitore, in attesa di pignoramento, subisca un deprezzamento (cosa che infatti può succedere se l’auto viene usata). Una volta avvenuta la notifica della cartella, per diventare definitiva e non più impugnabile servono 60 giorni, 40 se ha ad oggetto contributi previdenziali, 30 per multe stradali. Scaduto il termine, l’agente della riscossione può attivare misure esecutive, quali pignoramento dello stipendio, della casa o altro, e/o misure cautelari, come appunto il fermo del veicolo o l’ipoteca.
Fermo amministrativo auto: che cosa succede
La macchina sottoposta a fermo amministrativo non può essere usata e nemmeno rottamata (la rottamazione è possibile solo in alcuni casi specifici dettati dalla legge). Chi circola con un veicolo sottoposto a fermo rischia una sanzione da 774 a 3.105 euro e la confisca del mezzo. L’auto però può essere venduta, ma nemmeno chi la compra può usarla (l’acquirente deve esserne a corrente).
Come verificare il fermo
L’iscrizione del fermo amministrativo avviene con annotazione al PRA, è importante per garantire certezza nei rapporti; chiunque in questo modo infatti può sapere attraverso un controllo se ci sono dei pignoramenti o un fermo, per esempio, su una vettura che vorrebbe comprare di seconda mano.
La verifica della presenza di un fermo può essere fatta:
- online;
- al PRA;
- in un’agenzia pratiche auto.
Verifica online
Basta cercare sul sito dell’ACI, al seguente link https://iservizi.aci.it/VisureInternet/welcome.do per controllare la presenza di fermo amministrativo. È necessario poi scegliere il metodo di pagamento, dare i dati del richiedente e della fatturazione, oltre a compilare chiaramente il format con le informazioni sul veicolo. Dal menu a tendina bisogna poi scegliere la tipologia di mezzo tra autoveicolo, motoveicolo o rimorchio, inserire la targa, cliccare su Effettua il pagamento.
Verifica presso il Pubblico Registro Automobilistico
È necessario recarsi all’ufficio provinciale Aci (PRA) e chiedere la visura sull’auto; serve solo fornire il numero di targa e pagare i diritti per 8,83 euro (6 euro per la visura; 2,32 euro + 22% IVA come costo del servizio telematico). Chiunque può fare questa verifica, non per forza il proprietario del mezzo.
Verifica tramite Delegazione Aci o Agenzia Pratiche auto
L’Aci offre assistenza ai soci tramite gli Automobile Club provinciali e le delegazioni che sono state istituite per andare incontro alle esigenze dei Soci e degli automobilisti (presenti su tutto il territorio nazionale). Presso le delegazioni si possono espletare le pratiche automobilistiche, pagare le tasse sui veicoli, acquistare prodotti associativi.
Altrimenti è possibile anche rivolgersi ad un’agenzia di pratiche auto privata.
Fermo amministrativo sul veicolo: come cancellarlo
Nel momento in cui si paga la cartella, si può chiedere la cancellazione del fermo, portando all’ufficio provinciale del PRA:
- il modello NP-3 (se non si utilizza il CdP o il CDPD come nota di richiesta);
- il provvedimento di revoca in originale;
- il certificato di proprietà (CdP) o il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD), compilando la nota di richiesta sul retro, oppure il foglio complementare.
Quanto costa la cancellazione del fermo? Al PRA bisogna versare:
- 32 euro di imposta di bollo se si usa il CDPD come nota di richiesta o il retro del CdP;
- diventano invece 48 euro per chi usa il modello NP-3.
Se la richiesta ottiene esito positivo, allora viene cancellato il fermo amministrativo e viene rilasciato il nuovo Certificato di Proprietà Digitale (CDPD).
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Dash Cam per l’auto: che cos’è e a chi potrebbe servire

La Dash Cam è quella che possiamo altrimenti chiamare “telecamera da cruscotto”, dispositivo elettronico che serve per l’acquisizione di immagini e che si può applicare sul parabrezza per registrare gli eventi che accadono all’esterno dell’auto o per riprendere la cabina interna. Si tratta di un accessorio molto diffuso negli ultimi anni, che videoregistra interno e esterno del veicolo, tutelando l’automobilista in caso di tentativi di truffa e/o sinistri.
Come funziona la Dash Cam?
È una telecamera che, una volta installata, non deve essere azionata manualmente ma continua la sua registrazione. Si tratta di una tecnologia legale, i file possono essere mostrati alle autorità.
Come è fatta
Si tratta di una fotocamera digitale piccola, a doppia lente e un angolo visuale ampio. Riesce a effettuare riprese di alta qualità, fino a 30 fotogrammi al secondo, anche in situazioni di scarsa luminosità. È facile installarla in auto e permette di registrare quello che succede dentro e fuori dall’abitacolo, sia mentre si è in viaggio, che durante la sosta in un parcheggio. Registra immagini di alta qualità in movimento, anche ad alta velocità.
In genere la Dash Cam si fissa con la ventosa sul parabrezza e si ricarica con la presa accendisigari. La scheda memoria interna può avere capienza differente a seconda del modello, il requisito minimo è di 64 GB. Chi usa una Dash Cam deve effettuare un download periodico dei video, salvando quelli eventualmente utili. Alcune telecamere sovrascrivono in automatico i nuovi filmati sui file più vecchi, non interrompendo mai la ripresa.
Per chi e quando può essere utile la Dash Cam?
Si tratta di un dispositivo utile in caso di sinistro stradale, tentativi di truffa e contenziosi, grazie al video che mostra quanto accaduto con immagini non alterate; si tratta di un rilevamento in tempo reale, una sorta di testimonianza diretta, che può essere mostrata sia alle Forze di Polizia che alla compagnia assicuratrice, per ricostruire la dinamica dei fatti.
La presenza della Dash Cam può essere molto utile anche in caso di atti di vandalismo, quando il veicolo è in sosta, oppure per casi di collisione e tamponamento. Si tratta di un dispositivo che può registrare anche ciò che accade all’interno dell’abitacolo, utile soprattutto per i tassisti notturni.
C’è da considerare anche la variante “piacevole” della Dash Cam, che può registrare viaggi con amici e familiari.
Dash Cam, la Legge italiana
I filmati registrati dalla Dash Cam hanno efficacia di prova solo se non contestati da parte avversa. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione “l’eventuale disconoscimento della parte avversa deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendo concretizzarsi nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta” (Cassazione Civile, Sez. Lav., 21/09/2016, n. 18507).
Questo significa che i video si possono utilizzare come prova se non sono contestati dalle parti. In ogni caso la contestazione non può essere meramente generica, ma basarsi su fatti convincenti. In ogni caso, se necessario, il Giudice deve valutare se il video può essere usato per risolvere il contenzioso.
Il Garante per la tutela dei dati personali ha emanato il Provvedimento sulla videosorveglianza per stabilire quando è necessario avere il consenso per la rivelazione delle immagini e la diffusione di dati privati a enti pubblici. La Dash Cam può essere usata solo da una persona fisica per attività personali.
Qual è il significato del termine dash cam?
Dash cam è la contrazione del termine inglese dashboard camera (telecamera da cruscotto).
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Le 10 auto elettriche più attese del 2023

Nel 2023 vedremo molte nuove auto elettriche in listino: tante vetture a batteria per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche.
Di seguito troverete le 10 auto elettriche più attese del 2023: modelli soprattutto tedeschi appartenenti prevalentemente al segmento delle SUV grandi. Non mancano però proposte di altre nazioni e di altre categorie.
Le 10 auto elettriche più attese del 2023

Audi Q8 e-tron
L’Audi Q8 e-tron non è altro che il restyling della e-tron. La grande SUV elettrica tedesca a trazione integrale, sviluppata sullo stesso pianale della A6, è disponibile in due varianti di carrozzeria (“normale” e Sportback). Due motori (340 o 408 CV) e prezzi che partono da 79.900 euro.

Jeep Avenger BEV
La Jeep Avenger BEV – variante elettrica della piccola SUV statunitense – ospita sotto il cofano un motore da 156 CV e costa 39.500 euro.

Lexus RZ
La Lexus RZ è una SUV media elettrica a trazione integrale (due motori da 313 CV) sviluppata sullo stesso pianale della Subaru Solterra.

Lotus Eletre
La Lotus Eletre è una grande SUV elettrica britannica a trazione integrale spinta da due motori. Prezzi da 98.490 euro e due varianti di potenza: 612 e 918 CV.

Maserati GranTurismo Folgore
La Maserati GranTurismo Folgore è la variante elettrica della seconda generazione della supercar del Tridente. Trazione integrale e tre motori ognuno capace di erogare una potenza massima di 408 CV.

Maserati Grecale Folgore
La Maserati Grecale Folgore è la variante elettrica della SUV media modenese. Una crossover a trazione integrale in grado di generare 500 CV.

Mercedes EQE SUV
La Mercedes EQE SUV è una grande SUV elettrica tedesca disponibile a trazione posteriore (un motore, montato dietro, da 292 CV) o integrale (due motori in grado di generare una potenza complessiva di 292 o 408 CV).

Opel Astra Electric
La Opel Astra Electric è la variante elettrica della sesta generazione della compatta tedesca. Disponibile in due varianti di carrozzeria (cinque porte e station wagon Sports Tourer), monta un motore da 156 CV.

Peugeot e-308
La Peugeot e-308 è la variante elettrica della seconda generazione della 308. La compatta francese a emissioni zero è disponibile in due varianti di carrozzeria (cinque porte e station wagon) e monta un motore da 156 CV.

Volvo EX90
La Volvo EX90 è una grande SUV elettrica svedese a trazione integrale con due motori in grado di generare 408 o 517 CV. Sette posti e prezzi che partono da 104.500 euro.
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Progressive Classic, il nuovo design di Casa Lancia

A fine novembre alla reggia di Venaria di Torino è andata in scena l’alba di una nuova era per Lancia, che sceglie gli stucchi e le geometrie reali della Galleria Grande per una giornata dedicata al design e al futuro del marchio italiano.
Rinascimento è la parola d’ordine utilizzata dal CEO del brand Luca Napolitano, che introduce il nuovo logo e la nuova visione aziendale, anticipando i progetti dei prossimi anni: la nuova Ypsilon, attesa nel 2024, una gamma 100% elettrificata entro il 2028, sostenibilità per almeno il 50% dei materiali, e un moderno modello distributivo.
Un piano solido che procede velocemente ma senza scostarsi dai pilastri che hanno sempre caratterizzato e sostenuto Lancia; italianità ed eleganza, ora declinata secondo le regole della contemporaneità, e di quel Progressive Classic che vuole diventarne il tratto distintivo.
Si parte dal logo, ispirato a quello del 1957 ma concepito secondo i dettami del design più evoluto, dove le forme si incastrano l’una con l’altra in un gioco di rette spigoli e curve, dove si capitalizza il passato per plasmare il presente e, grazie a un esercizio di scorporamento, come ha spiegato la Global Brand Designer Teresa Mendicino, i simboli Lancia si ritrovano e fondono per dare vita a un inedito equilibrio. “Tra minimalismo e ricchezza”, tra un passato glorioso e un nuovo inizio, che esprime al meglio la doppia anima dello scudo.
Ma come saranno le nuove Lancia? Jean-Pierre Ploué racconta di vetture che non abbandoneranno mai la loro identità tricolore, di prototipi futuristi manifesti di avanguardia ispirati alla scuola e all’eredità dei maestri del design italiano. Un cuore diviso tra tradizione e modernità quello del Design Officer di Stellantis incaricato della rinascita di Lancia, ma sempre aperto al domani, nel rispetto del dna e dell’identità del brand, e che assicura: “Non bisogna scegliere tra classic e progressive, perché queste caratteristiche fanne entrambe parte del marchio”.
Pure and radical sono altri due concetti chiave di questo rinascimento, a cui ci si ispira per disegnare il futuro, con lo sguardo rivolto anche al design del mobile italiano, alle architetture, con la volontà di rappresentare diversi stili di vita, di evadere, di creare un connubio con ispirazioni dimensioni e linguaggi estranei al mondo automotive.
E il primo assaggio del rinascimento firmato Lancia ha un nome: Pu+Ra, una filosofia che anticipa l’avvenire stilistico dei prossimi modelli, e un’opera d’arte, Pu+Ra Zero, ammirata in occasione del Design Day; una scultura che insegue il profilo dell’Aurelia B20 ostentando un design che diventa senza tempo.
Di nuovo, il futuro che si eleva dalle radici. E oltre.
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Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid: com’è e come va

L’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid non è solo l’unica variante a trazione integrale della SUV compatta lombarda – sviluppata sullo stesso pianale della Jeep Compass – ma anche la prima ibrida “alla spina” di sempre della Casa del Biscione.
Una crossover ecologica e sportiva da acquistare – come tutte le PHEV in commercio – solo se avete il tempo, lo spazio e la voglia di ricaricare spesso la batteria per sfruttare il più possibile la modalità elettrica. In caso contrario meglio puntare sulle versioni mild hybrid o – se non vivete in posti soggetti a blocchi del traffico – turbodiesel.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid nell’allestimento top di gamma Veloce. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid: come funziona il sistema ibrido
Il powertrain dell’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid protagonista del nostro primo contatto (280 CV di potenza complessiva) è composto da un motore 1.3 turbo benzina da 180 CV e 270 Nm di coppia – abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) a sei rapporti – che fornisce trazione alle ruote anteriori e da un’unità elettrica da 122 CV e 250 Nm di coppia che gestisce quelle posteriori. La batteria agli ioni di litio da 15,5 kWh – ricaricabile in meno di due ore e mezza sfruttando l’onboard charger da 7,4 kW – garantisce un’autonomia fino a 69 km in modalità elettrica (fino a 82 in città).
Il selettore di guida Alfa D.N.A. permette di scegliere tra tre modalità di guida: la Dynamic massimizza le prestazioni della vettura attraverso una specifica calibrazione del pedale dell’acceleratore, della gestione del cambio e dei controlli di stabilità uniti a una risposta del volante più diretta, la Natural (ibrida 4×4) è il giusto compromesso tra efficienza e divertimento mentre con la Advance Efficiency si viaggia in modalità EV a trazione posteriore.
Tra le altre funzionalità presenti sull’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid segnaliamo l’E-Save, che consente di ricaricare o mantenere il livello di carica della batteria quando il propulsore termico è acceso.
Non mancano inoltre il Charging Station Finder (per visualizzare le stazioni di ricarica pubbliche più vicine), il Dynamic Range Mapping (per programmare la ricarica, impostare la temperatura da remoto e calcolare l’autonomia in base al percorso) e il My eCharge.
Quest’ultima tecnologia (programmata per comunicare direttamente con il sistema easyWallbox, in modo che i clienti possano scegliere quanta elettricità utilizzare e persino aumentare, diminuire, sospendere o riattivare la carica) permette di scegliere una colonnina, pagare e tenere traccia di tutte le operazioni in ordine cronologico.

Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid: efficiente in elettrico, assetata a benzina
Il motore 1.3 turbo ibrido plug-in benzina – già visto, in varianti meno potenti, sulle Jeep Renegade e Compass – ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto e garantisce una buona autonomia in modalità elettrica.
Non altrettanto virtuosi i consumi in “full hybrid” a batteria scarica: con uno stile di guida normale si è più vicini ai 10 km/l che ai 15.

Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid: versatilità migliorabile
L’abitacolo dell’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid protagonista del nostro primo contatto è identico a quello delle altre versioni: un ambiente costruito con cura impreziosito da sedili comodi e avvolgenti, da una plancia ergonomica e da un sistema di infotainment veloce e intuitivo.
Per quanto riguarda l’abitabilità va detto che diverse rivali offrono più spazio alle gambe e alla testa di chi si accomoda dietro mentre il bagagliaio (385 litri che diventano 1.430 quando si abbattono i sedili posteriori) è molto più piccolo di quello delle varianti mild hybrid e diesel (500/1.550 litri). Colpa dell’ingombrante batteria.

Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid: costa molto, offre tanto
L’Alfa Romeo Tonale Plug In Hybrid Veloce protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alto (55.900 euro) che non le permette di beneficiare dell’Ecobonus. In compenso la dotazione di serie è ricca:
Interni
- Sedili in Alcantara traforata e tessuto tecnico soft-touch con cuciture rosse
- Plancia in Alcantara con doppia cucitura rossa
- Batticalcagno in alluminio
- Pedaliera sportiva
- Palette cambio al volante in alluminio
- Volante sportivo in pelle
- Regolazione sedili manuale a 6 vie lato guidatore e passeggero
- Regolazione lombare elettrica a 4 vie lato guidatore
- Ambient lighting
- Sedile posteriore abbattibile 60/40 con ski pass e bracciolo poggiatesta centrale
- Luci di cortesia portiere anteriori e posteriori
- Bracciolo centrale
Esterni
- Cerchi in lega da 19″ diamantati nero lucido
- Badge specifico “Veloce”
- Body kit Dark Miron lucido skidplate con inserti laterali e anteriori Miron opaco
- V scudetto Dark Miron opaco
- Coprimozzo Alfa Romeo Bianco e Nero
- Cristalli posteriori oscurati
- Finitura contorno esterno finestrini nero lucido
- Pinze freno Brembo rosse
- Serigrafia Elettro-Biscione su voletto sinistro
- Doppio terminale di scarico cromato
- Fari full led matrix adattivi e funzionalità dinamiche
- Fari posteriori full led con tecnologia Infinity Mirroring ed effetto 3D
- Calotte specchi nero lucide con dettaglio “tricolore”
- Trilobo Alfa Romeo esagonale
Tecnologia sicurezza comfort
- Sospensioni adattive Alfa Dual Stage
- Sistema Infotainment da 10,25″ con navigazione, 2 porte USB, Bluetooth e comandi vocali
- Passive Entry
- Wireless Charging Pad
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
- Specchietti esterni richiudibili elettricamente
- Specchietto retrovisore interno elettrocromico
- Intelligent Adaptive Cruise Control
- Telecamera posteriore con griglie dinamiche
- Prese USB posteriori Type A + C
- Portellone elettrico con funzione Hands Free
- Cannocchiale cluster 12,3″ Full TFT
- Wireless Apple Car Play/Android Auto
- Keyless Go
- Climatizzatore automatico Bi-zona
- Specchietti retrovisori esterni riscaldabili
- Luce abbagliante/anabbagliante automatica
- AEB con riconoscimento pedone
- Lane Departure Warning
- Lane Keeping Assist
- Riconoscimento segnaletica stradale
- Avviso occupazione sedile posteriore
- Rilevamento sonnolenza conducente
- Alfa connected services

Scheda tecnica
| Caratteristiche motore | turbo ibrido plug-in benzina, 4 cilindri in linea, 1.332 cc |
| Cambio | automatico (convertitore di coppia) a 6 rapporti |
| Trazione | integrale permanente |
| Dimensioni | 4,53/1,84/1,60 metri |
| Acc. 0-100 km/h | 6,2 secondi |
| Autonomia in modalità elettrica | fino a 69 km |
| Prezzo | 55.900 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid tra Balocco (Vercelli) e Biella passando per il lago di Viverone. Un percorso molto vario che ci ha permesso di analizzare a fondo le caratteristiche della SUV compatta del Biscione.
Nelle curve la crossover lombarda si è rivelata più piacevole da guidare della Compass da cui deriva e non solo per merito dei 20 CV in più e delle prestazioni più vivaci: 206 km/h di velocità massima (135 in elettrico) e 6,2 secondi per scattare da 0 a 100 chilometri orari.
La prima Sport Utility italiana ibrida plug-in della storia è incollata all’asfalto e nonostante una batteria da 125 kg è anche piuttosto agile. Lo sterzo rasenta la perfezione in modalità Dynamic, i freni sono potenti ed efficaci mentre dal cambio ci saremmo aspettati una maggiore rapidità di risposta nella guida sportiva.
NON TUTTI SANNO CHE – A Biella è nato Piero Liatti, l’ultimo pilota italiano ad aver vinto una gara nel Mondiale Rally WRC (Monte Carlo 1997 con la Subaru Impreza).
Dove vorremmo guidarla
Abbiamo potuto testare l’Alfa Romeo Tonale Plug in Hybrid in tutte le condizioni possibili. Avremmo solo voluto guidarla con la batteria completamente carica per valutare meglio l’autonomia in modalità elettrica: approfondiremo questo punto in un altro test.
Le concorrenti
| Hyundai Tucson PHEV Exellence | Come la Kia Sportage (il pianale e il motore sono gli stessi) ma ancora meno cara. |
| Kia Sportage PHEV GT-line Plus | La SUV compatta coreana – tecnicamente identica alla Hyundai Tucson – è spaziosa e ha un prezzo interessante. Il motore – non molto potente (265 CV), poco scattante e con un sound migliorabile – punta più sull’efficienza: consuma poco in modalità full hybrid. |
| Opel Grandland PHEV Ultimate | La rivale più agguerrita della Tonale si trova in “casa” (il gruppo Stellantis è lo stesso). La crossover tedesca condivide il pianale e il motore – ricco di coppia – con la Peugeot 3008. |
| Peugeot 3008 Hybrid4 GT | La “cugina” francese della Opel Grandland (sotto la pelle sono uguali) è compatta fuori – 4,45 metri di lunghezza – e cattiva dentro: solo 5,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. |
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Kia Sportage PHEV: offre tanto e beve poco

La Kia Sportage PHEV è la variante ibrida plug-in benzina della quinta generazione della SUV compatta coreana. Una crossover a trazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Hyundai Tucson rivolta a clienti che hanno la possibilità di ricaricare spesso la batteria.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Kia Sportage PHEV nell’allestimento GT-line Plus, il più ricco (nonché più costoso) del listino. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Kia Sportage PHEV: come va il motore 1.6 TGDi
Il motore della Kia Sportage PHEV protagonista del nostro primo contatto è un 1.6 turbo ibrido plug-in benzina TGDi da 265 CV. Un’unità ricca di coppia (350 Nm) in grado di offrire prestazioni interessanti: 191 km/h di velocità massima e 8,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari. Il cambio automatico (convertitore di coppia) a 6 rapporti regala passaggi marcia più fluidi che rapidi.
Kia Sportage PHEV: al top dell’efficienza
La batteria da 13,8 kWh – ricaricabile fino a 7,2 kW – garantisce un’autonomia di 70 km in modalità elettrica (oltre 50 ottenibili guidando in modo molto tranquillo) e in full hybrid ad accumulatori “quasi scarichi” (su questa vettura l’indicatore non scende mai a zero anche quando diventa impossibile procedere solo in EV) si sta senza problemi sopra quota 15 km/l. Un valore di tutto rispetto per una Sport Utility 4×4 che pesa quasi due tonnellate…
Kia Sportage PHEV: abitabilità e bagagliaio
Parlando di versatilità la Kia Sportage PHEV è simile alla variante full hybrid HEV da noi testata quasi un anno fa: la SUV compatta coreana è una vettura ingombrante fuori (4,52 metri di lunghezza non sono pochi da gestire nel traffico: per fortuna ci sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera 360° Surround View Monitor) e spaziosa dentro.
Il bagagliaio è leggermente più piccolo di quello della versione ibrida “senza spina” ma resta comunque molto ampio: 540 litri che diventano 1.715 quando si abbattono i sedili posteriori.
Kia Sportage PHEV GT-line Plus: prezzo giusto, dotazione ricca
La Kia Sportage PHEV GT-line Plus protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alto (53.000 euro) ma in linea con quanto offerto dalla concorrenza. Oltretutto la dotazione di serie ha tutto quello che serve e anche di più:
Comfort
- Bracciolo anteriore con vano portaoggetti
- Drive mode select
- Freno di stazionamento elettronico (EPB)
- Predisposizione gancio traino
- Sensore crepuscolare
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
- Servosterzo elettrico + volante regolabile in altezza e profondità
- On Board Charger da 7,2kW
- Cavo di ricarica di emergenza con ICCB (5 m) con presa Schuko
- Comando del cambio Shift by Wire
- Highway Driving Assist (HDA)
- Paddles al volante
- Smart Cruise Control
- Smart key con start button
- Supporto lombare elettrico lato guida a due direzioni
- Climatizzatore automatico tri-zona
- Portellone posteriore ad apertura intelligente
- Sedile passeggero regolabile in altezza
- Sedili anteriori regolabili elettricamente
- Remote Smart Parking Assist (RSPA) (Entry)
- Sospensioni regolabili elettricamente
Esterni
- Barre longitudinali al tetto
- Linea di cintura satinata
- Luci di posizione anteriori a LED
- Luci diurne anteriori a LED
- Retrovisori esterni con indicatori di direzione integrati a LED
- Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente
- Retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente
- Cerchi in lega da 19″
- Fari fendinebbia a LED
- Vetri posteriori oscurati
- Vernice metallizzata o perlata
- Fari anteriori Full LED con fascio adattivo intelligente
- Fari posteriori a LED
- Griglia anteriore in high glossy black
- Tetto panoramico apribile elettricamente con verniciatura tetto a contrasto in colore nero
Interni
- Gancio rete bagagliaio
- Maniglie interne in vernice silver
- Sedili posteriori abbattibili e frazionabili con modulo 40:20:40
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori – funzione auto up/down & safety anteriori
- Mood lamps
- Pedaliera in alluminio
- Sedili anteriori e posteriori riscaldabili
- Sedili in pelle e tessuto scamosciato
- Volante riscaldabile
- Luce vano bagagli a LED
- Luci di lettura anteriori LED
Multimedia
- Bluetooth con riconoscimento vocale
- Comandi audio al volante
- Kia Navigation System DAB con schermo touchscreen da 12,3″, Apple Car Play/Android Auto
- 7 anni di traffico Kia Connect
- 1 anno di aggiornamenti mappe Over-the-air gratuiti
- Porta USB anteriore
- Porta USB vassoio anteriore
- Retrocamera con linee guida dinamiche
- Retrovisore interno elettrocromatico
- Sensore pioggia
- Supervision cluster da 12,3″
- Wireless phone charger
- Sistema audio premium Harman Kardon
- Surround view monitor (SVM)
Sicurezza
- 7 anni di garanzia/150.000 km (secondo disposizioni della Casa)
- ABS, ESC, DBC, HAC. TSA (Trailer Stability Assist), MCBA (Multi-Collision Brake Assist)
- Airbag centrale tra guida e passeggero
- Airbag laterali anteriori e a tendina anteriori e posteriori
- Airbag lato guida e passeggero
- Blocco portiere per bambini
- Intelligent Speed Limit Assist (ISLA)
- Kit di riparazione pneumatici
- Lane Following Assist (LFA)
- High Beam Assist (HBA)
- Driver Attention Warning (DAW)
- Lane Keeping Assist (LKA)
- Predisposizione Isofix
- Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (TPMS) con indicazione pressione
- Forward Collision Avoidance assist (FCA) vetture, pedoni, ciclisti e funzione svolta
- Safe Exit Assist (SEA)
- Blind-spot Collision Avoidance Assist (BCA)
- Rear Cross Collision Avoidance Assist (RCCA)
- Blind-spot View Monitor (BVM)
- Parking Collision Avoidance Assist (PCA)
Scheda tecnica
| Caratteristiche motore | turbo ibrido plug-in benzina, 4 cilindri in linea, 1.598 cc |
| Cambio | automatico (convertitore di coppia) a 6 rapporti |
| Trazione | integrale permanente |
| Dimensioni | 4,52/1,87/1,65 metri |
| Acc. 0-100 km/h | 8,2 secondi |
| Autonomia in modalità elettrica | 70 km |
| Prezzo | 53.000 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Kia Sportage PHEV tra Rho e la provincia di Varese su un percorso pianeggiante caratterizzato da tratti urbani, extraurbani e autostrade. La SUV compatta coreana non nasce per fare le corse (il peso elevato incide negativamente sull’agilità nelle curve) bensì per affrontare i viaggi nel massimo comfort: le sospensioni regolabili elettricamente gestiscono egregiamente qualsiasi sconnessione, il propulsore è silenzioso e l’abitacolo è ben insonorizzato.
Decisamente riuscito anche l’impianto frenante.
NON TUTTI SANNO CHE – Varese non è il comune più popoloso della provincia di Varese: Busto Arsizio ha più abitanti.
Dove vorremmo guidarla
Avendo potuto scegliere il percorso siamo riusciti a far affrontare alla Kia Sportage PHEV quasi tutte le situazioni di guida possibili.
Le concorrenti
| Audi Q3 45 TFSI e Business | Costa poco meno della Sportage ma ha una dotazione più povera. Oltretutto la trazione è solo anteriore. |
| Audi Q3 Sportback 45 TFSI e | Anche la variante “filante” della Q3 ibrida plug-in benzina è solo a trazione anteriore. L’allestimento “base” costa poco di più ed è ancora meno ricco di accessori. |
| Hyundai Tucson PHEV Exellence | La rivale più agguerrita della Sportage condivide con la SUV compatta Kia il pianale e il motore ma costa meno, è più divertente da guidare e ha un bagagliaio ancora più capiente. La dotazione di serie, però, non è completa come quella della “cugina” coreana. |
| Jeep Compass 4xe 240 CV S | La SUV compatta ibrida plug-in statunitense è comoda e briosa e monta un motore 1.3 dalla cilindrata contenuta carente di cavalli e di coppia e molto assetato di benzina a batteria scarica. Migliorabile la praticità. |
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Decurtazione punti patente: si può impugnare se la multa è già pagata?

Spesso si verificano casi simili, per i quali il Giudice di Pace, nell’applicazione della legge, si esprime a favore del conducente. Questo significa che consente la reintegrazione dei punti decurtati dalla patente, nonostante l’automobilista stesso abbia già pagato la somma prevista dalla multa. La decurtazione dei punti infatti è una sanzione accessoria e quindi è possibile, per chi la subisce, fare ricorso.
Conducente diverso dal proprietario del veicolo
In questo caso, in sede di opposizione, il ricorrente rappresenta come, oltre alla sanzione pecuniaria pagata dal proprietario del veicolo, è scattata anche la sottrazione dei punti dalla patente del conducente dello stesso mezzo. Secondo il Giudice, visto che il soggetto alla guida è diverso dal proprietario dell’auto, allora gli è permesso impugnare il verbale e contestare l’infrazione.
Chi subisce la sanzione accessoria di decurtazione dei punti dalla patente può agire facendo ricorso in sede giurisdizionale, come confermato anche dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite nella sentenza n. 3936 del 13 marzo 2012, richiamata dal provvedimento in esame. La decurtazione dei punti non può essere sottratta al mezzo di opposizione, questo infatti risulterebbe “privo di giustificazione e quindi non compatibile con i principi della nostra Carta costituzionale”.
Cosa succede se manca l’indicazione dei tempi impiegati nelle singole fasi del procedimento?
Viene accolta anche l’eccezione con cui l’opponente contesta la carenza di motivazione dell’ordinanza e la mancata indicazione dei tempi previsti dalle fasi del procedimento. Ed è su questo punto che il Giudice onorario chiamato in causa riprende quello che viene specificato nella sentenza n. 1786/2010 con cui le Sezioni Unite di Cassazione hanno precisato che “l’obbligo di motivazione deve riguardare, a pena di nullità, anche i tempi impiegati nelle singole fasi del procedimento. Ciò al fine di verificare che le ordinanze di ingiunzione siano state emesse nel rispetto dei termini perentori indicati negli artt.
203 e 204 del Codice della Strada”.
Per quanto riguarda la presente sentenza, anche la giurisprudenza di merito conferma l’ulteriore onere in capo all’amministrazione. L’omissione determina la nullità del provvedimento amministrativo. Come sottolinea il Giudice di Pace si tratta di un adempimento indispensabile, che fa in modo che chi riceve l’ingiunzione possa controllare il rispetto della legge da parte dell’amministrazione nello svolgimento della procedura amministrativa.
Per concludere quindi possiamo dire che “la mancata indicazione nella stessa ordinanza di ingiunzione dell’avvenuto adempimento nei tempi previsti delle singole fasi del procedimento determina la nullità assoluta dello stesso”.
Cosa succede se il verbale è stato redatto con grafia inintelligibile
La grafia inintelligibile può essere sufficiente a dichiarare la nullità assoluta dell’ordinanza opposta; nonostante ciò, il magistrato onorario ritiene che possa sussistere anche una violazione del diritto di difesa (verbale redatto a mano e incomprensibile). La grafia impossibile da decifrare dell’agente accertatore può assolutamente determinare la mancata comprensione del contenuto della multa.
In questo caso specifico accaduto quindi il Giudice di Pace ha deciso di accogliere il ricorso, annullando l’ordinanza-ingiunzione con riferimento alla sanzione accessoria. Ha determinato così la reintegrazione dei punti che erano stati decurtati dalla patente del sanzionato.
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Audi RS 6 Avant: la station wagon quasi perfetta

L’auto perfetta non esiste ma l’Audi RS 6 Avant si avvicina molto a questo ideale. La variante più cattiva della quinta generazione della A6 Avant è una grande station wagon a trazione integrale spaziosissima per quattro (il sedile posteriore centrale non è dei più comodi) e in grado di regalare prestazioni paragonabili a quelle di una supercar (600 CV e uno “0-100” da 3,6 secondi). Non vi basta? Sappiate che il motore è mild hybrid e quindi non è soggetto ai blocchi del traffico.
La superfamiliare di Ingolstadt ha poco in comune con la tradizionale A6 station che incontrate regolarmente sulla corsia di sorpasso in autostrada e non solo per quanto riguarda la parte tecnica (oltre al propulsore 4.0 V8 ibrido leggero a benzina troviamo l’impronta a terra più ampia di 8 cm grazie ai passaruota maggiorati, l’impianto di scarico RS con due terminali ovali cromati e cerchi in lega fino a 22″). Le uniche parti della carrozzeria in comune sono infatti solo le portiere anteriori, il tetto e il portellone.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi RS 6 Avant: scopriamo insieme i (molti) pregi e i (pochi) difetti di una sportiva versatile costruita con grande cura.
Audi RS 6 Avant: come va il motore 4.0 V8
Il motore 4.0 V8 biturbo TFSI mild hybrid benzina da 600 CV e 800 Nm di coppia è un gioiello tecnico. Un propulsore elastico e brutale – abbinato a un ottimo cambio automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti – capace di esaudire qualsiasi richiesta del guidatore. Quando si viaggia tranquilli è corposo e garbato, quando si schiaccia il pedale dell’acceleratore si trasforma in un mostro.
Audi RS 6 Avant: quanto beve!
L’unico vero difetto dell’Audi RS 6 Avant riguarda i consumi. La Casa dei quattro anelli dichiara percorrenze comprese tra 7,6 e 8,1 km/l, ottenibili però solo se non si esagera.
Audi RS 6 Avant: prezzo e dotazione di serie
L’Audi RS 6 Avant protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alla portata di poche tasche (136.850 euro) e una dotazione di serie che comprende:
Cerchi
- Bulloni antifurto
- Cerchi in lega di alluminio Audi Sport con design a stella a 10 razze
- Sistema di controllo pressione pneumatici
- Kit riparazione pneumatici
- Attrezzi di bordo
Luci
- Proiettori full-LED
- Gruppi ottici posteriori a LED con indicatori di direzioni dinamici
- Dispositivo di assistenza per proiettori abbaglianti
- Lavafari
- Pacchetto luci diffuse e profili in tecnica LED
Specchietti
- Specchietto retrovisivo interno schermabile automaticamente, senza cornice
- Specchietti retrovisivi esterni con indicatori di direzione a LED integrati, regolabili, riscaldabili e ripiegabili elettricamente; esterno sinistro asferico, esterno destro convesso; con funzione di memoria per entrambi gli specchietti e dispositivo bordo marciapiede per lo specchietto retrovisivo esterno lato passeggero; schermabili automaticamente
- Alloggiamento specchietti retrovisivi esterni in look alluminio opaco
Sistemi di chiusura
- Portellone vano bagagli ad apertura e chiusura elettrica
- Chiusura centralizzata con telecomando
- Sistema antifurto
Vetri
- Vetri laterali acustici
- Parabrezza anteriore con vetro isolante
Ulteriori equipaggiamenti esterni
- Paraurti RS
- Pacchetto estetico in look alluminio
- Spoiler al tetto in look RS
- Logo RS alla griglia anteriore e al portellone posteriore
- Diffusore posteriore in look cromato scuro opaco e cornice ai terminali di scarico in look alluminio
- Mancorrenti al tetto in alluminio anodizzato
- Modanature esterne alle cornici dei finestrini in alluminio anodizzato
Sedili
- Sedili anteriori sportivi RS
- Supporto lombare elettrico per i sedili anteriori
- Regolazione elettrica dei sedili anteriori per posizione longitudinale, altezza sedile, inclinazione sedile e schienale. Include funzione memory per il sedile di guida con due posizioni di memoria
- Riscaldamento dei sedili anteriori
- Sedile posteriore a tre posti (2+1)
- Appoggiabraccia centrale anteriore, ripiegabile
- Rivestimenti in pelle/microfibra Dinamica
- ISOFIX anteriore e posteriore
- Pacchetto similpelle per interni parte inferiore e superiore
Inserti
- Inserti in alluminio race al cruscotto, portiere e consolle centrale; con cornice in look alluminio
- Look alluminio ampliato con tasti di comando in nero lucido e feedback aptico
Cielo dell’abitacolo
- Cielo dell’abitacolo in tessuto nero
- Alette parasole allungabili (lato guida e passeggero) con specchietti di cortesia illuminati
Volante
- Volante sportivo sagomato multifunzionale in pelle con bilancieri, appiattito nella parte inferiore, riscaldabile
- Volante regolabile elettricamente
Climatizzazione
- Climatizzatore automatico comfort a 4 zone
Ulteriori equipaggiamenti interni
- Pacchetto portaoggetti
- Sistema di carico (piano del bagagliaio con binari a sinistra e destra; con 4 punti di ancoraggio che possono essere posizionati a piacimento nelle guide; con cinghia di contenimento inserita lato destro per fissare oggetti e una rete sul lato sinistro; con 2 ganci a sinistra e a destra
- Appoggiapiedi e pedaliera in acciaio inox
- Listelli sottoporta anteriori e posteriori con inserti in alluminio illuminati con logo RS 6 (solo anteriori)
- Triangolo di emergenza, giubbotti catarifrangenti, materiale pronto soccorso
- Presa di corrente a 12 V anteriore e posteriore
Infotainment
- Radio MMI plus con MMI touch response
- Ricezione radio digitale
- Sistema sound Premium Bang & Olufsen 3D
- Audi Smartphone interface
- Audi phone box (senza compensatore)
- Interfaccia bluetooth
- Sistema di navigazione MMI plus con MMI touch response
- Audi virtual cockpit plus
Audi connect
- Audi connect Navigazione & Infotainment (3 anni)
- Audi connect Emergency call (eCall/bCall) e service call con servizi Audi connect sicurezza e comfort
Sistemi di assistenza
- Telecamera per retromarcia
- Sistema di ausilio al parcheggio plus
- Pacchetto assistenza Tour (include Adaptive drive assistant, assistente alla svolta Turn assist, assistente agli ostacoli Collision avoidance assist, Efficiency display e Emergency assist)
- Audi pre sense front con sistema rilevazione pedoni
- Audi pre sense basic
Assetto
- Sospensioni pneumatiche sportive
Tecnica/Sicurezza
- Airbag fullsize per conducente e passeggero anteriore con dispositivo di disattivazione airbag lato passeggero anteriore
- Airbag laterali anteriori con sistema di airbag per la testa (protezione sui cristalli laterali anteriori e posteriori)
- Sistema Mild-hybrid 48 V
- Serbatoio di carburante da 73 l
- Start&Stop
- Trazione integrale permanente quattro con differenziale centrale autobloccante
- Servosterzo progressivo
- Audi drive select
- Impianti di scarico RS
- Impianto frenante RS
Scheda tecnica
| Caratteristiche motore | biturbo mild hybrid benzina, 8 cilindri a V, 3.996 cc, 600 CV |
| Cambio | automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti |
| Trazione | integrale permanente |
| Dimensioni | 5,00/1,95/1,46 metri |
| Acc. 0-100 km/h | 3,6 s |
| Consumi | 7,6-8,1 km/l |
| Prezzo | 136.850 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi RS 6 Avant in Salento e più precisamente nei dintorni di Santa Cesarea Terme: un percorso extraurbano ricco di curve che ci ha consentito di apprezzare le sorprendenti doti di maneggevolezza della familiare di Ingolstadt. Una vettura agilissima nel misto stretto a dispetto delle dimensioni.
Merito anche dello sterzo integrale dinamico: a bassa andatura le ruote posteriori sterzano in controfase rispetto a quelle anteriori fino a un massimo di cinque gradi per aumentare l’agilità in manovra mentre oltre i 100 km/h le ruote posteriori sterzano fino a un massimo di due gradi nella stessa direzione di quelle anteriori a vantaggio della stabilità. Un sistema optional presente nel pacchetto dynamic (7.900 euro), che comprende anche il differenziale sportivo, l’innalzamento della velocità massima a 280 km/h e i proiettori a LED Audi Matrix HD con indicatori di direzione dinamici e luci laser.
Sospensioni non esageratamente rigide adatte anche ai lunghi viaggi, un impianto frenante potentissimo e uno sterzo sensibile come pochi altri: impossibile trovare in listino un’auto di cinque metri così godibile.
NON TUTTI SANNO CHE – Il comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, è bagnato da due mari: lo Ionio e l’Adriatico.
Dove vorremmo guidarla
Vorremmo testare l’Audi RS 6 Avant nella sua terra natale, la Germania, sui tratti delle Autobahn privi di limiti. Magari nella variante con la velocità massima innalzata a 305 chilometri orari, optional nel pacchetto dynamic plus (19.800 euro: in aggiunta al dynamic offre l’impianto frenante con dischi carbo-ceramici e lo scarico sportivo RS) e nel pacchetto dynamic race (21.200 euro: come il dynamic plus ma con le sospensioni sportive con dynamic ride control).
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Tonale Plug-in Hybrid Q4: la prima Alfa Romeo con la spina

Icon Wheels per Alfa Romeo
Elettrificata ma con la stessa grinta di sempre. Alfa Romeo Tonale sta al passo coi tempi, muovendo un primo passo importante verso l’elettrificazione. L’ultima arrivata è, infatti, la versione plug-in ed è, ça va sans dire, la prima Alfa Romeo con la spina. A lei spetta il compito di aprire le danze a un futuro (nel 2027) 100% a zero emissioni.
Sulla versione in prova per Icon Wheels, al motore termico turbo benzina 4 cilindri 1.300, che fornisce trazione alle ruote anteriori, è abbinato un propulsore elettrico con una potenza di picco di 90 kW al posteriore, per un totale complessivo di 280 CV.
Si tratta di un esempio di “sportività efficiente”. Performance d’eccellenza sì, con trazione integrale tipica del DNA Alfa. A bordo di Tonale Plug-in Hybrid Q4 si ha la certezza di trovare il tipico feeling di guida di Alfa Romeo. Che tradotto significa leggerezza, agilità e dinamica di guida da prima della classe.
E a esaltare le doti di Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid, ci pensa il selettore di guida D.N.A che diventa simbolo di “efficient spotness”. Tre modalità di guida: Dynamic, per massimizzare le performance della vettura, “natural”, che imposta la guida ibrida a trazione integrale e “Advance Efficiency”, calibrata per ottenere la massima efficienza energetica nella guida in full electric.
Ideale per i viaggi lunghi, comoda, confortevole con tutti gli ADAS di ultima generazione, Tonale Plug-In Q4 ha un’autonomia di oltre 600 Km, ma possiamo anche decidere di usarla nella sola modalità elettrica: in questo caso le batterie garantiscono una percorrenza di circa 80 Km, dunque ideale soprattutto per gli spostamenti cittadini. I tempi di ricarica sono veloci: meno di due ore e mezza per un pieno di corrente. Poco più di una pausa pranzo.
La nostra prova di Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4
Le foto di Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4
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Blocco camion dicembre 2022: il calendario e le date

L’elenco dei giorni di dicembre 2022 nei quali i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate non potranno circolare (salvo deroghe) fuori dai centri abitati è stato stabilito da un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Conoscere le date in cui non circolano i camion e i TIR è importante, soprattutto in un mese come questo ricco di feste (Immacolata Concezione, Natale, Santo Stefano) e di ponti.
Di seguito troverete il calendario completo del divieto di circolazione per i mezzi pesanti disposto dal Ministero e relativo a dicembre 2022. Come potete vedere dall’elenco questo mese i blocchi interesseranno sei date: tutte le domeniche più l’Immacolata e Santo Stefano.
Dicembre 2022: i giorni di divieto per i TIR
- Domenica 4 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Giovedì 8 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 11 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 18 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Domenica 25 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
- Lunedì 26 dicembre 2022 dalle 09:00 alle 22:00
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