Usato 4×4: SUV benzina con cambio automatico

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Le SUV 4×4 a benzina non sono la soluzione migliore per chi vuole consumare poco ma possono risultare interessanti per chi non percorre molti chilometri e ha bisogno di un mezzo adatto a tutte le situazioni. Nella “top five” di questo mese – vinta (anzi, dominata) dall’Audi Q5 – abbiamo analizzato cinque proposte con cambio automatico del 2010 con quotazioni inferiori a 15.000 euro.

La Sport Utility tedesca ha superato senza problemi le connazionali BMW X1, Mercedes GLK e Opel Antara e la britannica Land Rover Freelander. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli con potenze comprese tra 210 e 240 CV.

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7.8
/10

1° Audi Q5 2.0 TFSI S tronic

L’Audi Q5 2.0 TFSI S tronic – l’unica proposta turbo presente nella nostra “top five” – dimostra chiaramente come mai i propulsori sovralimentati hanno gradualmente rimpiazzato quelli aspirati nel medio/alto di gamma. Nonostante la presenza sotto il cofano del motore meno potente del lotto (un 2.0 da 211 CV elastico, ricco di coppia – 350 Nm – e relativamente poco assetato di benzina – 11,6 km/l dichiarati – contraddistinto da una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto) la SUV di Ingolstadt – penalizzata esclusivamente da un sound poco gratificante dovuto alla presenza di soli quattro cilindri – riesce a essere la più scattante (“0-100” in 7,2 secondi).

L’ingombrante Sport Utility dei quattro anelli – 4,63 metri di lunghezza – offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori e si trova facilmente di seconda mano a meno di 13.000 euro.

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6.8
/10

2° Mercedes GLK 300

La Mercedes GLK 300 è una SUV costruita in modo impeccabile caratterizzata da un abitacolo curato e da pannelli della carrozzeria assemblati alla perfezione.

Da nuova costava parecchio (intorno ai 50.000 euro), oggi è introvabile – la quasi totalità dei clienti preferì giustamente optare per le diesel – e le sue quotazioni non superano i 15.000 euro.

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6.6
/10

3° BMW X1 xDrive25iA

La BMW X1 xDrive25iA è una SUV affidabile e comoda rivolta a chi non può rinunciare al piacere di guida: merito delle dimensioni esterne compatte – solo 4,45 metri di lunghezza – e di un comportamento stradale agilissimo nelle curve. Il motore è carente di coppia: 280 Nm.

Introvabile (più semplice rintracciare le più potenti xDrive28iA) e con quotazioni che si aggirano intorno agli 8.000 euro, non è la scelta ideale per chi cerca la praticità: l’abitacolo (che presenta oltretutto qualche imprecisione di troppo alla voce “finiture”) offre pochi centimetri alle spalle e alla testa di chi si accomoda dietro e il bagagliaio è un po’ piccolo.

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6.3
/10

4° Land Rover Freelander 3.2

La Land Rover Freelander 3.2 è la SUV più potente tra quelle analizzate nella nostra “top five” (233 CV) ma anche la meno divertente da guidare per via del peso elevato. Una Sport Utility rivolta alle famiglie dotata di un abitacolo spazioso per le spalle e la testa dei passeggeri posteriori (pochi, invece, i centimetri a disposizione delle gambe) e di un bagagliaio ampio.

Introvabile usata (anche in questo caso i clienti preferirono giustamente puntare sui diesel) e con quotazioni che sfiorano i 9.000 euro, è un po’ rumorosetta alle alte velocità e presenta qualche imprecisione negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria.

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4.2
/10

5° Opel Antara 3.2 V6

La Opel Antara 3.2 V6 costava pochissimo da nuova (34.451 euro): oggi è introvabile – più facile rintracciare le 2.4 a trazione anteriore – e le sue quotazioni si aggirano intorno ai 12.000 euro.

La SUV tedesca è penalizzata dalla presenza sotto il cofano di un motore Euro 4 (tutte le altre vetture di questa “top five” rispettano gli standard Euro 5) poco vivace e molto assetato di benzina (8,6 km/l dichiarati) abbinato a un cambio automatico lento nei passaggi marcia. Non eccezionale neanche il bagagliaio.

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Fonte:

Bollo auto noleggio a lungo termine: chi lo paga?

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A partire dall’introduzione della nuova norma con il recente Dl Fiscale, cambiano anche le regole per il pagamento del bollo auto per le vetture soggette a noleggio a lungo termine, ma le novità non sembrano per niente positive. Prima infatti uno dei vantaggi di questa tipologia di contratto era che gli automobilisti che noleggiavano l’auto a lungo termine non dovevano occuparsi di persona del pagamento della tassa e quindi di nessuna delle formalità burocratiche relative al veicolo, che rimanevano a carico della società di noleggio, coi relativi costi compresi nel contratto.

Dallo scorso 1° gennaio però le cose sono cambiate, è entrata in vigore una nuova normale del Decreto Fiscale che potrebbe spostare l’obbligo di pagare il bollo di un’auto a noleggio a lungo termine dal noleggiatore all’utilizzatore del veicolo. Qual è il motivo? A partire da gennaio 2020 la tassa di possesso dell’auto deve essere incassata da ogni Regione di residenza dell’utilizzatore del veicolo stesso, non più da quella in cui si trova la società di nolo. E quindi cosa cambia?

Noleggio a lungo termine: cosa cambia per il pagamento del bollo auto?

In realtà questa novità non è nata ovviamente per creare danno, anzi per migliorare le cose, l’obiettivo era infatti quello di annullare gli effetti della concorrenza fiscale tra le varie Regioni. Il denaro corrispondente al versamento del bollo auto infatti andava nelle Casse della Regione in cui si trovavano le varie società di noleggio, che però “casualmente” erano concentrate solo in alcune zone (quelle che dal 2011 concedono dei regimi fiscali più favorevoli a questa tipologia di attività). Ecco perché gli incassi erano tutti diretti verso quelle determinate Regioni, a sfavore delle altre amministrazioni.

La situazione in questo momento però vede dei problemi di gestione molto difficili da risolvere, visto che gli automobilisti devono pagare il bollo nella propria Regione di residenza. In questo caso quindi chi noleggia potrebbe allontanarsi dalle responsabilità e lasciare che siano i clienti a pensare a pagare il bollo nella loro Regione, senza alcuna preoccupazione per la società che noleggia l’auto.

Bollo auto noleggio a lungo termine, i problemi della nuova normativa

Questa nuova regola ha allarmato l’intero settore, rappresentato dall’ANIASA, Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici. Secondo gli esperti, gli effetti di questa possibile novità potrebbero mettere in ginocchio le società di noleggio auto e anche i clienti, causando danni all’Erario, sotto forma di entrate minori nelle casse. Sono circa 150mila gli utenti che usano auto a noleggio a lungo termine, c’è il rischio di un aumento dell’evasione del bollo auto e di problemi relativi alla scorrettezza nel pagamento della tassa.

I punti della normativa che secondo l’ANIASA sono i più critici sono i seguenti:

  • si creeranno problemi di gestione e di bilancio per 3.200 P.A. che usano i servizi delle flotte di auto a noleggio a lungo termine, in relazione ai costi amministrativi e agli importi complessivi maggiori;
  • potrebbe nascere un forte contenzioso tributario a livello sia nazionale che locale, e questo a causa del mancato pagamento del bollo auto o al versamento non corretto;
  • una conseguenza sarà il minore gettito di IVA, considerando che il pagamento del bollo auto, prima della recente normativa, era conteggiato all’interno della formulazione del canone di noleggio a lungo termine;
  • il ruolo positivo di correttezza fiscale che aveva il settore di noleggio per puntualità e completezza nei pagamenti sarà annullato, con un possibile aumento dell’evasione, dei ritardi e dei costi utili per recuperare le somme non pagate;
  • renderà più difficili le attività di pagamento del superbollo e graverà sulle società di noleggio auto a lungo termine con nuovi oneri operativi che chiaramente stravolgeranno l’offerta.

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Fonte:

Autovelox e Tutor: dove sono? (9-15 marzo 2020)

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Tantissimi Autovelox e Tutor saranno presenti sulle strade e sulle autostrade d’Italia dal 9 al 15 marzo 2020.

Di seguito troverete l’elenco di tutte le postazioni fisse e mobili attive nel nostro Paese.

Autovelox mobili dal 9 al 15 marzo 2020

VALLE D’AOSTA

09/03-15/03 T1 Traforo Monte Bianco AO

PIEMONTE

09/03-15/03 A4 Torino-Trieste NO
09/03-15/03 A6 Torino-Savona CN
09/03-15/03 A6 Torino-Savona TO
09/03-15/03 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL
09/03-15/03 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce AL
09/03-15/03 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce NO
09/03-15/03 T T4 Traf. Frejus A/32 To-Bardonecchia TO
09/03-15/03 SS20 Colle di Tenda e di Valle Roja CN
09/03-15/03 SS21 del Colle della Maddalena CN
09/03-15/03 SS231 di Santa Vittoria CN
09/03-15/03 SS28 del Colle di Nava CN
09/03-15/03 SS702 CN
09/03-15/03 SS703 Tangenziale Est Novara NO
09/03-15/03 SS704 Tangenziale di Mondovì CN
09/03-15/03 SP12 Fondovalle Tanaro CN
09/03-15/03 SP142 del Biellese NO
09/03-15/03 SP229 Lago d’Orta NO
09/03-15/03 SP422 di Valle Macra CN
09/03-15/03 SP661 delle Langhe CN
09/03-11/03 SP3 CN
09/03 SS231 di Santa Vittoria AT
09/03 SS32 Ticinese NO
09/03 SS33 del Sempione VB
09/03 SP299 di Alagna NO
09/03 SP662 di Savigliano CN
10/03 A55 Tangenziale di Torino TO
10/03 SS299 di Alagna NO
10/03 SS34 del lago Maggiore VB
10/03 SS662 di Savigliano CN
10/03 SP28 della Bazzana AT
10/03 SP32 Ticinese NO
11/03-15/03 SS32 Ticinese NO
11/03-15/03 SP299 di Alagna NO
11/03-15/03 SP662 di Savigliano CN
11/03-12/03 SS231 di Santa Vittoria AT
11/03 SS33 del Sempione VB
12/03 SP166 della Val d’Ossola VB
13/03 SS33 del Sempione VB
14/03-15/03 SS231 di Santa Vittoria AT
14/03 A5 Torino-Aosta TO
14/03 SS34 del lago Maggiore VB
14/03 SP230 di Massazza VC
14/03 SP500 della Collina Torinese TO
15/03 SP166 della Val d’Ossola VB
15/03 SP3 CN

LIGURIA

09/03-15/03 A6 Torino-Savona SV
12/03 SS1 Aurelia SP
13/03 A10 Genova-Ventimiglia SV
14/03 A7 Milano-Genova GE
15/03 SS1 Aurelia IM

LOMBARDIA

09/03 A9 Lainate-Chiasso CO
09/03 SP470 della Valle Brembana BG
10/03 SS9 via Emilia LO
10/03 SP235 di Orzinuovi LO
10/03 SP671 della Valle Seriana BG
11/03 A51 Tangenziale Est di Milano MI
11/03 A9 Lainate-Chiasso CO
11/03 SS629 del Lago di Monate VA
11/03 SP470 della Valle Brembana BG
12/03-13/03 SP671 della Valle Seriana BG
12/03 SS233 Varesina VA
12/03 SS9 via Emilia LO
12/03 SP235 di Orzinuovi LO
13/03 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia BS
13/03 SS342 Briantea CO
13/03 SP10 Padana Inferiore MN
14/03-15/03 SS36 del lago di Como e dello Spluga LC
14/03-15/03 SS9 via Emilia LO
14/03-15/03 SP235 di Orzinuovi LO
14/03 SS36 dello Spluga SO
14/03 SP470 della Valle Brembana BG
15/03 SS394 del Verbano Orientale VA

TRENTINO-ALTO ADIGE

09/03-10/03 A22 Brennero-Modena TN
09/03 SS38 dello Stelvio BZ
09/03 SS49 della Val Pusteria BZ
10/03 SS12 del Brennero BZ
13/03-14/03 A22 Brennero-Modena TN
13/03 SS47 della Valsugana TN
15/03 SS38 dello Stelvio BZ

VENETO

09/03-15/03 SS13 Pontebbana TV
09/03-15/03 SS53 Postumia TV
09/03-13/03 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
09/03-10/03 SS348 Feltrina TV
09/03-10/03 SP667 di Caerano TV
09/03 SC Tangenziale Padova PD
10/03 A4 Torino-Trieste VE
11/03-13/03 SR15 Cadore Mare TV
11/03 SR89 Treviso Mare TV
11/03 SP19 di Vedelago TV
11/03 SC Tangenziale Padova PD
12/03-13/03 SR348 Feltrina TV
12/03 A4 Torino-Trieste VR
12/03 SP71 del Ponte della Muda TV
13/03-15/03 SR89 Treviso Mare TV
13/03-14/03 SP667 di Caerano TV
13/03 A4 Torino-Trieste VE
13/03 SS51 Alemagna BL
14/03-15/03 A4 Torino-Trieste PD
14/03-15/03 A4 Torino-Trieste VI
14/03 SS434 Transpolesana RO
14/03 SR53 Postumia TV
15/03 SR348 Feltrina TV

FRIULI-VENEZIA GIULIA

09/03-11/03 A4 Torino-Trieste UD
09/03-11/03 A23 Palmanova-Tarvisio UD
09/03-10/03 SS13 Pontebbana UD
09/03 A4 Torino-Trieste GO
09/03 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
09/03 SR252 di Palmanova UD
09/03 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
10/03 SS14 della Venezia Giulia TS
10/03 SS202 Triestina TS
10/03 SS58 della Carniola TS
10/03 SR353 della Bassa Friulana UD
10/03 SP1 del Carso TS
10/03 SP95 di Madrisio UD
11/03 SS14 della Venezia Giulia UD
11/03 SS15 via Flavia TS
11/03 SS352 di Grado UD
11/03 SR252 di Palmanova UD
11/03 SP35 di Opicina TS
11/03 SC viale Miramare TS
12/03-13/03 A4 Torino-Trieste UD
12/03-13/03 A34 GO
12/03 SS13 Pontebbana UD
12/03 SR353 della Bassa Friulana UD
13/03-14/03 SS352 di Grado UD
13/03 A23 Palmanova-Tarvisio UD
13/03 SS14 della Venezia Giulia TS
13/03 SS14 della Venezia Giulia UD
13/03 SS202 Triestina TS
13/03 SS676 Tangenziale UD
13/03 SP35 di Opicina TS
14/03 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
14/03 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
14/03 SS56 di Gorizia UD
14/03 SC1 del Carso TS
15/03 A4 Torino-Trieste UD
15/03 A23 Palmanova-Tarvisio UD
15/03 SS13 Pontebbana UD
15/03 SS15 via Flavia TS
15/03 SS202 Triestina TS
15/03 SR353 della Bassa Friulana UD
15/03 SP14 di Muggia TS

EMILIA-ROMAGNA

09/03-13/03 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
09/03-13/03 SS16 Adriatica FE
09/03-13/03 SS309 Romea FE
09/03-13/03 SS70 Cispadana FE
09/03-11/03 SS16 Adriatica RA
09/03 SS9 via Emilia FC
10/03-11/03 SS63 del Valico del Cerreto RE
10/03 SS3 Bis Tiberina FC
10/03 SS9 via Emilia BO
10/03 SP10 R Padana Inferiore PC
11/03-12/03 SS9 via Emilia RE
11/03 SS12 var. Mirandola MO
11/03 SS9 via Emilia FC
12/03 SS16 Adriatica RN
12/03 SS727 Tang. Forlì FC
12/03 SS9 via Emilia BO
13/03 SS63 del Valico del Cerreto RE
13/03 SS67 Tosco Romagnola FC
13/03 SP10 R Padana Inferiore PC
13/03 SC Complanare Luigi Einaudi MO
14/03-15/03 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia PC
14/03 SS3 Bis Tiberina FC
14/03 SS63 R Variante Cispadana RE
14/03 SS9 via Emilia MO
15/03 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
15/03 SS16 Adriatica FE
15/03 SS309 Romea FE
15/03 SS67 Tosco Romagnola FC
15/03 SS70 Cispadana FE

TOSCANA

09/03-12/03 A1 Milano-Napoli AR
09/03-11/03 A1 Milano-Napoli FI
09/03 A12 Genova-Roma LU
09/03 A15 Parma-La Spezia MS
09/03 RA03 Siena-Firenze SI
10/03-12/03 A11 Firenze-Pisa Nord PT
10/03 A12 Genova-Roma LI
10/03 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno LI
11/03-14/03 RA06 Bettolle-Perugia AR
11/03-13/03 A15 Parma-La Spezia MS
12/03 A12 Genova-Roma LU
13/03-14/03 A12 Genova-Roma LI
13/03 SS1 Aurelia LI
13/03 SS223 di Paganico GR
14/03-15/03 A1 Milano-Napoli FI
14/03-15/03 A11 Firenze-Pisa Nord PT
14/03 SS1 Aurelia MS
15/03 A12 Genova-Roma LU
15/03 A15 Parma-La Spezia MS
15/03 SS1 Aurelia LI

MARCHE

09/03-15/03 A14 Bologna-Taranto PU
09/03-15/03 A14 Bologna-Taranto FM
09/03-15/03 SS16 Adriatica PU
09/03-15/03 SS16 Adriatica AN
09/03-15/03 SS3 Flaminia PU
09/03-15/03 SS76 della Valle d’Esino AN
09/03-15/03 SS77 della Val di Chienti MC
09/03-15/03 SP423 Urbinate PU
09/03-12/03 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
10/03-14/03 RA11 Ascoli-Porto d’Ascoli AP
10/03 SS210 Fermana Faleriense FM
10/03 SS4 Salaria AP
12/03 SP Piceno Aprutina AP
13/03 SP73 Bis di Bocca Trabaria PU
14/03-15/03 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
14/03 SS4 Salaria AP

UMBRIA

09/03-10/03 SS3 Bis km 117+200 S. Lucia PG
12/03 SS675 Umbro-Laziale TR
13/03-14/03 SS3 Flaminia PG
15/03 SS3 Bis km 117+200 S. Lucia PG

LAZIO

11/03 SS148 via Pontina LT
13/03 SS675 Umbro-Laziale VT
14/03 A12 Genova-Roma RM
15/03 A24 ADS Colle Tasso Nord RM

ABRUZZO

09/03-15/03 RA Raccordo Autostradale Chieti-Pescara CH
09/03-15/03 SS16 Adriatica CH
09/03-15/03 SS649 di Fondo Valle Alento CH
09/03-15/03 SS650 Fondo valle Trigno CH
09/03-15/03 SS652 di Fondo Valle Sangro CH
09/03-15/03 SS656 Val Pescara e Chieti CH
09/03-15/03 SS714 var. Francavilla al mare CH
09/03-12/03 SS690 Avezzano-Sora AQ
11/03 A24 Roma-L’Aquila-Teramo TE
14/03-15/03 SS690 Avezzano-Sora AQ
14/03 A24 Roma-L’Aquila-Teramo TE

MOLISE

09/03-15/03 SS17 Appullo Sannitica CB
09/03-15/03 SS647 Fondo Valle del Biferno CB
09/03-15/03 SS87 CB
11/03 SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appullo Sannitico IS
15/03 SS85 Venafrana IS

CAMPANIA

09/03-15/03 A1 Milano-Napoli CE
09/03-15/03 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria NA
09/03-15/03 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria SA
09/03-15/03 A16 Napoli-Canosa AV
09/03-15/03 A2 del Mediterraneo SA
09/03-15/03 A30 Napoli-Salerno SA
09/03-15/03 RA02 Salerno-Avellino AV
09/03-15/03 SS7 Appia CE
09/03-15/03 SS7 Appia Quater via Domitiana CE
09/03-13/03 A30 Napoli-Salerno CE
09/03-11/03 SS268 del Vesuvio NA
09/03 SP430 SA
10/03 RA09 di Benevento BN
10/03 SR562 Omingardina SA
11/03 SS517 Variante Bussentina SA
12/03 RA09 di Benevento BN
12/03 SS18 Tirrena Inferiore SA
13/03-15/03 SS268 del Vesuvio NA
13/03 SP430 SA
14/03 SS18 Tirrena Inferiore SA
15/03 A30 Napoli-Salerno CE

BASILICATA

09/03 SS407 Basentana PZ
10/03-11/03 SS658 Potenza-Melfi PZ
11/03 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
12/03-13/03 SS407 Basentana PZ
12/03 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
13/03 SS658 Potenza-Melfi PZ
14/03 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
15/03 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ

PUGLIA

09/03-15/03 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
09/03 SS101 Salentina di Gallipoli LE
09/03 SS655 Bradanica FG
09/03 SS89 Garganica FG
10/03 SS16 Adriatica LE
11/03 SS688 di Mattinata FG
11/03 SP367 Maglie-Galatina LE
12/03-13/03 SS16 Napoli-Canosa BA
12/03 SS106 Taranto/Ginosa Marina TA
13/03 SS655 Bradanica FG
13/03 SP367 Maglie-Galatina LE
14/03 SS16 Adriatica FG
15/03 SS89 Garganica FG

CALABRIA

10/03-13/03 SS106 Jonica RC
15/03 SS106 Jonica RC

SICILIA

09/03-15/03 A18 Messina-Palermo ME
09/03-15/03 A20 Messina-Catania ME
09/03-15/03 A29 Palermo-Mazara del Vallo TP
09/03 A29 Dir Palermo-Trapani TP
09/03 SS115 CL
09/03 SS115 Sud Occidentale Sicula AG
09/03 SS284 CT
09/03 SS640 di Porto Empedocle CL
10/03 A19 Palermo-Catania CL
10/03 SS117 Bis e 4 Turistica EN
11/03-13/03 SS626 CL
11/03-13/03 SS640 di Porto Empedocle AG
11/03-12/03 SS113 PA
11/03-12/03 SS284 CT
11/03 A18 Dir CT
11/03 SS189 PA
11/03 SS192 EN
12/03-13/03 SS115 RG
12/03 A19 Palermo-Catania CL
12/03 SS640 di Porto Empedocle CL
13/03 SS189 PA
14/03-15/03 SS115 Sud Occidentale Sicula AG
14/03 A18 Dir CT
14/03 A19 Palermo-Catania PA
14/03 A29 Dir Palermo-Trapani TP
14/03 SS113 PA
14/03 SS117 Bis CL
14/03 SS117 Bis e 4 Turistica EN
14/03 SS284 CT
15/03 A19 Palermo-Catania CL

SARDEGNA

10/03 SS131 Dir. Centrale Nuorese SS
10/03 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU
10/03 SS389 di Buddusò e del Correboi NU
11/03-13/03 SS131 Carlo Felice SS
11/03-12/03 SS131 Carlo Felice OR
11/03 SS129 Trasversale Sarda NU
11/03 SS729 Sassari-Olbia SS
13/03 SS131 Carlo Felice NU
13/03 SS131 Carlo Felice CA
13/03 SS729 Sassari-Olbia SS
14/03 SS125 Orientale Sarda CA
14/03 SS125 Orientale Sarda NU
14/03 SS729 Sassari-Olbia SS
15/03 SS131 Carlo Felice CA
15/03 SS131 Carlo Felice SS
15/03 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU

Autovelox fissi in autostrada: dove sono

PIEMONTE

T4 Traforo del Frejus interno galleria (dir. Francia Italia) Bardonecchia (TO)
A55 Tangenziale Nord km 08+250 (dir. Nord) Collegno (TO)
A55 Tangenziale Sud km 15+680 (dir. Sud) Nichelino (TO)

VENETO

A4 Torino-Trieste km 423+850 (dir. Ovest) Noventa di Piave (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+900 (dir. Ovest) Meolo (VE)
A4 Torino-Trieste km 406+950 (dir. Est) Quarto d’Altino (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+350 (dir. Est) Meolo (VE)

TOSCANA

A1 Milano-Napoli km 305+500 (dir. Nord) Bagno a Ripoli (FI)
A1 Milano-Napoli km 362+500 (dir. Sud) Civitella in Val di Chiana (AR)
A11 Firenze-Pisa Nord km 35,500 (dir. Ovest) Serravalle Pistoiese (PT)
A12 Livorno-Rosignano km 196+500 (dir. Nord) Rosignano Marittimo (LI)
A12 Livorno-Rosignano km 200+500 (dir. Sud) Rosignano Marittimo (LI)
A15 Parma-La Spezia km 53+000 (dir. Nord) Berceto (PR)

MARCHE

A14 Bologna-Taranto km 154+060 (dir. Sud) Pesaro (PU)
A14 Bologna-Taranto km 254+340 (dir. Nord) Potenza Picena (MC)
A14 Bologna-Taranto km 290+540 (dir. Nord) Campofilone (FM)
RA11 Ascoli-Mare km 03+800 (dir. Est) Ascoli Piceno (AP)

UMBRIA

RA6 Raccordo Autostradale Bettolle-Perugia km 57+050 (dir. Est) Perugia (PG)

CAMPANIA

RA2 Avellino-Salerno km 17+015 (dir. Sud) Montoro (AV)

PUGLIA

A14 Bologna-Taranto km 683+397 (dir. Sud) Bitritto (BA)
A14 Bologna-Taranto km 689+715 (dir. Nord) Sannicandro di Bari (BA)

Autovelox fissi sulle strade statali: dove sono

LOMBARDIA

SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 08+550 (dir. Ovest) Cardano al Campo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 17+680 (dir. Est) Lonate Pozzolo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 32+700 (dir. Ovest) Inveruno (MI)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 33+700 (dir. Est) Meseno (MI)

FRIULI VENEZIA GIULIA

SR463 km 49+300 (dir. Sx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR463 km 50+225 (dir. Dx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR464 km 13+930 (dir. Sx) Spilimbergo (PN)
SR464 km 14+837 (dir. Dx) Spilimbergo (PN)
SR251 km 79+903 (dir. Sx) Claut (PN)
SR251 km 94+596 (dir. Dx) Erto e Casso (PN)

UMBRIA

SS3 bis (Itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 72+500 (dir. Nord) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 73+500 (dir. Sud) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 39+750 (dir. Nord) Todi (PG)
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 40+800 (dir. Sud) Todi (PG)
SS675 Viterbo-Terni (SS Umbro-Laziale) km 52+120 (dir. Sud) Narni (TR)

MARCHE

SS73 Fano Grosseto km 95+150 (dir. Est) Colli al Metauro (PU)
SS73 Fano Grosseto km 102+550 (dir. Ovest) Cartoceto (PU)
SS76 Della Val d’Esino km 64+000 (dir. Ovest) Jesi (AN)
SS77 Foligno-Civitanova Marche (SS della Valle del Chienti) km 88+600 (dir. Est) Corridonia (MC)
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 294+620 (dir. Nord) Ancona

PUGLIA

SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 609+000 (dir. Nord) Chieuti (FG)

BASILICATA

SS658 Potenza-Melfi km 2+600 (dir. Nord) Potenza

CALABRIA

SS106 Reggio Calabria-Taranto (SS Jonica) km 240+900
Crotone

Tutor: dove sono

A1 Milano-Napoli

Direzione Nord

Caserta Nord Dir. Nord-Santa Maria Capua Vetere Dir. Nord
San Vittore-Cassino
Cassino-Pontecorvo
Colleferro-Valmontone
San Cesareo Dir. Nord-Monteporzio Dir. Nord
Allacciamento Racc. Roma Sud A1 N Dir. Nord-Allacciamento A24 A1 S Dir Nord – M
Allacciamento Racc. Roma Nord per A1-Ponzano Romano
Ponzano Romano-Magliano Sabina
Magliano Sabina-Orte
Firenzuola-Badia
Reggio Emilia-Campegine
Campegine-Parma
Modena Sud Dir. Nord-Modena Nord Dir. Nord
Fidenza Dir. Nord-Fiorenzuola Dir. Nord
Fiorenzuola Dir. Nord-Piacenza Sud Dir. Nord
Piacenza Sud Dir. Nord-Piacenza Nord Dir. Nord
Casale Dir. Nord-Lodi Dir. Nord

Direzione Sud

Fidenza Dir. Sud-All. A15 A1 N Dir. Sud
Modena Sud Dir Sud-All A14 A1 N dir Sud
Badia-Firenzuola
Orte Dir Sud-Ponzano Romano Dir Sud
Ponzano Romano Dir. Sud-All. RAC RM-N A1 Dir. Sud
All. A24 A1 S Dir. Sud-All Rac RM-S A1 N Dir. Sud
Allacciamento A1 per Roma Sud-Colleferro
Monteporzio Dir Sud-San Cesareo Dir Sud
Frosinone Dir Sud-Ceprano Dir Sud
San Vittore-Caianello
SM Capua Vetere Dir Sud-Caserta Nord Dir Sud

A4 Torino-Trieste

Direzione Ovest

San Stino Dir. Ovest-San Donà Dir. Ovest
Ospitaletto Dir. Ovest-Rovato Dir. Ovest
Rovato Dir. Ovest-Palazzolo Dir. Ovest
Palazzolo Dir. Ovest-Ponte Oglio Dir. Ovest
Ponte Oglio Dir. Ovest-Grumello Dir. Ovest
Grumello Dir. Ovest-Seriate Dir. Ovest
Seriate Dir. Ovest-Bergamo Dir. Ovest
Dalmine Dir Ovest-Capriate Dir Ovest
Capriate Dir Ovest-Cavenago Dir Ovest

Direzione Est

Trezzo Dir. Est-Dalmine Dir. Est
Bergamo Dir. Est-Seriate Dir. Est
Ponte Oglio Dir. Est-Palazzolo Dir. Est
Palazzolo Dir. Est-Rovato Dir. Est
Rovato Dir. Est-Ospitaletto Dir. Est
Cessalto Dir. Est-San Stino Dir. Est
San Stino Dir. Est-Portogruaro Dir. Est
Villesse Dir. Est-Redipuglia Dir. Est

A5 Torino-Monte Bianco

Direzione Francia

Traforo Monte Bianco Sud-Traforo Monte Bianco Nord

Direzione Italia

Traforo Monte Bianco Nord-Traforo Monte Bianco Sud

A7 Milano-Genova

Direzione Nord

Busalla-Ronco Scrivia
Ronco Scrivia-Isola del Cantone

A8 Milano-Varese

Direzione Nord

Castellanza Dir Nord-Busto Arsizio Dir Nord

Direzione Sud

Busto Arsizio Dir. Sud-Castellanza Dir. Sud

A10 Genova-Ventimiglia

Direzione Ovest

Celle Ligure-Albisola

Direzione Est

Albisola-Celle Ligure

A13 Bologna-Padova

Direzione Nord

Bologna Interporto-Altedo
Altedo-Ferrara Sud
Ferrara Nord Dir. Nord-Occhiobello Dir. Nord
Occhiobello Dir. Nord-Rovigo Sud-Dir. Nord
Rovigo Sud Dir. Nord-Rovigo Dir. Nord
Rovigo Dir. Nord-Boara Dir. Nord
Boara Dir. Nord-Monselice Dir. Nord

Direzione Sud

Terme Euganee Dir. Sud-Monselice Dir. Sud
Rovigo Dir. Sud-Rovigo Sud Dir. Sud
Rovigo Sud Dir. Sud-Occhiobello
Ferrara Nord-Ferrara Sud Dir Sud
Ferrara Sud Dir Sud-Altedo Dir Sud

A14 Bologna-Taranto

Direzione Nord

Bari Nord Dir. Nord-Bitonto Dir. Nord
Andria Barletta Dir. Nord-Canosa Dir. Nord
Canosa Dir. Nord-All. A16 A14 S Dir. Nord
All. A16 A4 N Dir. Nord-Cerignola Est Dir. Nord
Cerignola Est Dir. Nord-Foggia Zona Industriale Dir. Nord
Foggia Zona Industriale Dir. Nord-Foggia Dir. Nord-M
Foggia Dir. Nord-M-San Severo Dir. Nord
San Severo Dir. Nord-Poggio Imperiale Dir. Nord
Valle del Rubicone-Cesena
Forlì-Faenza
Faenza-All. Ravenna Sud
All. Ramo Casalecchio Dir. Nord-Borgo Panigale Dir. Nord

Direzione Sud

Faenza-Forlì
Castel San Pietro Dir Sud-Imola Dir Sud
Cesena-Valle del Rubicone
Valle del Rubicone-Rimini
San Severo Dir. Sud-Foggia Dir. Sud
Foggia Dir. Sud-Foggia Zona Industriale Dir. Sud
Foggia Zona Industriale Dir. Sud-Cerignola Est Dir. Sud
All. A16 A14 S Dir. Sud-Canosa Dir. Sud
Canosa Dir. Sid-Andria Barletta Dir. Sud
Andria Barletta Dir. Sud-Trani Dir. Sud
Trani Dir. Sud-Molfetta Dir. Sud
Molfetta Dir. Sud-Bitonto Dir. Sud

A16 Napoli-Canosa

Direzione Ovest

Monteforte-Baiano

Direzione Est

Monteforte-Avellino Ovest

A23 Palmanova-Tarvisio

Direzione Ovest

Udine Nord Dir. Nord-Gemona Dir. Nord
Gemona Dir. Nord-Carnia Dir. Nord

Direzione Est

Gemona Dir. Sud-Udine Nord Dir. Sud
Udine Sud Dir. Sud-Nodo A23-A4 Dir. Sud

A26 Genova-Gravellona Toce

Direzione Nord

Masone-Broglio
Ovada Dir. Nord-Predosa Dir. Nord

Direzione Sud

Predosa Dir. Sud-Ovada
Masone-Massimorisso

A28 Portogruaro-Conegliano

Direzione Sud

Azzano Decimo Dir. Sud-Villotta Dir. Sud

A30 Caserta-Salerno

Direzione Nord

Salerno San Severino Dir. Nord-Nocera Pagani Dir. Nord
Sarno-Palma Campania

Direzione Sud

Allacciamento A1 per A30-Nola
All. A30 A16 Dir. Sud-Palma Campania Dir. Sud
Sarno-Nocera Pagani

A56 Tangenziale di Napoli

Direzione Ovest

Camaldoli Dir. Ovest-Vomero Dir. Ovest
Fuorigrotta Dir. Ovest-Agnano Dir. Ovest

Direzione Est

Agnano Dir. Est-Fuorigrotta Dir. Est
Arenella Dir. Est-Capodimonte Dir. Est

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Fonte:

Rc Auto, come fare la disdetta del contratto assicurativo

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La disdetta dell’assicurazione auto serve a tutti coloro che decidono di cambiare compagnia assicurativa, ma ci sono delle regole da seguire per fare la richiesta. Solitamente la ragione per cui un soggetto vuole disdire la Rc Auto, che ovviamente è obbligatoria per circolare su strada, è quella di cambiare contratto e stipularlo presso un’altra agenzia, per risparmiare sul premio assicurativo. Sono tante le società che offrono condizioni vantaggiose, soprattutto online. Vediamo qual è la procedura obbligatoria per la disdetta dell’assicurazione auto.

Disdetta della Rc Auto alla scadenza annuale o prima della scadenza

Quando un soggetto decide di disdire l’assicurazione auto, significa che non ha intenzione di rinnovare il contratto con la propria compagnia assicurativa. È stato infatti abolito il tacito rinnovo, quindi la disdetta è diventata ancora più semplice. Prima del decreto infatti ogni agenzia poteva rinnovare tacitamente il contratto RC Auto automaticamente, nei casi in cui non riceveva disdetta da parte dell’intestatario della polizza. Ora invece è sufficiente far scadere il contratto e quindi cambiare assicurazione alla scadenza. Nel caso in cui non si abbia intenzione di rinnovare la polizza, si aspetta la naturale scadenza della stessa. Ogni compagnia è obbligata a informare il cliente della scadenza nei 30 giorni precedenti. La disdetta di assicurazione auto prima della scadenza è possibile invece solo in caso di furto, incendio, rottamazione o vendita del veicolo o per decesso dell’intestatario della polizza; è possibile quindi fare la richiesta senza il pagamento di alcuna penale e, anzi, con la possibilità di ottenere il rimborso del premio non goduto.

Comunicazione di disdetta della Rc Auto

Qualora si voglia disdire l’assicurazione auto a scadenza oggi quindi non è più obbligatorio farne comunicazione, visto che non esiste più il tacito rinnovo. Questo però è rimasto attivo per alcune garanzie accessorie della polizza, come ad esempio la furto e incendio. Prima di procedere con la disdetta della Rc Auto quindi è bene informarsi presso la propria compagnia assicurativa. Ogni agenzia rinnova l’attestato di rischio maturato ogni volta che manda comunicazione di invito al rinnovo della polizza ai suoi clienti, documento che serve per ottenere il preventivo presso un’altra compagnia, insieme al libretto di circolazione. Ma come si procede per fare la disdetta della Rc Auto prima della scadenza? Si può scegliere di:

  • inviare la raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui è necessario indicare i dati propri e della propria vettura, oltre che della polizza oggetto della raccomandata e infine sottoscrivere il tutto. La ricevuta di ritorno dà prova della ricezione della disdetta;
  • oppure si può comunicare la propria decisione tramite il modulo apposito presente online, nei vari portali delle compagnie. I dati da inserire nel modulo sono quelli anagrafici del titolare della polizza, il numero della polizza, la targa del mezzo e la firma del titolare del contratto.

Disdetta della Rc Auto per vendita del veicolo a terzi

C’è un altro caso specifico da prendere in considerazione, ovvero quello in cui il titolare della polizza assicurativa (e del veicolo stesso), decide di vendere la propria auto. In questa situazione chi ha stipulato il contratto Rc Auto potrà trasferire la polizza sulla nuova vettura oppure procedere con la disdetta dell’assicurazione. Se opta per disdire, allora deve inviare una comunicazione all’agenzia, indicando il numero di polizza e di targa dell’auto, le proprie generalità, l’atto di vendita del veicolo, certificato di assicurazione e carta verde in originale. Annullando la polizza si ha diritto al rimborso della parte di premio pagato ma ovviamente non usufruito.

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Fonte:

I piloti del Mondiale F1 2020

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Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

Saranno 20 i piloti che prenderanno parte al Mondiale F1 2020: quest’anno il Circus vedrà un solo debuttante – il canadese Nicholas Latifi che ha preso il posto di Robert Kubica alla Williams – mentre il francese Esteban Ocon è tornato dopo un anno di stop e guiderà la Renault al posto di Nico Hülkenberg.

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Two

Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day 3

Credits: Credits: Xavier Bonilla/NurPhoto via Getty Images

Presentation Of Alfa Romeo Orlen Racing

Credits: Credits: Foto Olimpik/NurPhoto

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Peter Fox/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Eric Alonso/MB Media/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day 3

Credits: Credits: Xavier Bonilla/NurPhoto via Getty Images

Kevin Magnussen of Denmark and Haas F1 Team during day three

Credits: Credits: Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day 3

Credits: Credits: Xavier Bonilla/NurPhoto

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Peter Fox/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day One

Credits: Credits: Eric Alonso/MB Media/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day Three

Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

George Russell of Great Britain and Rokit Williams Racing

Credits: Credits: Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images

Valtteri Bottas  of  Mercedes AMG Petronas F1 Team   during

Credits: Credits: Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images

F1 Winter Testing in Barcelona – Day One

Credits: Credits: Charles Coates/Getty Images

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Di seguito troverete l’elenco completo di tutti i piloti del Mondiale F1 2020 e tutti i dettagli su di loro, dai numeri di gara al palmarès.

I piloti del Mondiale F1 2020

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3 – Daniel Ricciardo (Australia) (Renault)

Nato l’1 luglio 1989 a Perth (Australia)

9 stagioni (2011-)
171 GP disputati
4 costruttori (HRT, Toro Rosso, Red Bull, Renault)

PALMARÈS: 3° nel Mondiale F1 (2014, 2016), 7 vittorie, 3 pole position, 13 giri veloci, 29 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione WEC Formula Renault 2.0 (2008), campione britannico F3 (2009)

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4 – Lando Norris (Regno Unito) (McLaren)

Nato il 13 novembre 1999 a Bristol (Regno Unito)

1 stagione (2019-)
21 GP disputati
1 costruttore (McLaren)

PALMARÈS: 11° nel Mondiale F1 (2019)

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico F4 (2015), campione europeo Formula Renault 2.0 (2016), campione NEC Formula Renault 2.0 (2016), Toyota Racing Series (2016), campione europeo F3 (2017)

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5 – Sebastian Vettel (Germania) (Ferrari)

Nato il 3 luglio 1987 a Heppenheim (Germania Ovest)

13 stagioni (2007-)
240 GP disputati
4 costruttori (BMW Sauber, Toro Rosso, Red Bull, Ferrari)

PALMARÈS: 4 Mondiali F1 (2010-2013), 53 vittorie, 57 pole position, 38 giri veloci, 120 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Formula BMW ADAC (2004)

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6 – Nicholas Latifi (Canada) (Williams)

Nato il 29 giugno 1995 a Montréal (Canada)

Debuttante in F1

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7 – Kimi Räikkönen (Finlandia) (Alfa Romeo)

Nato il 17 ottobre 1979 a Espoo (Finlandia)

17 stagioni (2001-2009, 2012-)
313 GP disputati
5 costruttori (Sauber, McLaren, Ferrari, Lotus, Alfa Romeo)

PALMARÈS: Mondiale F1 (2007), 21 vittorie, 18 pole position, 46 giri veloci, 103 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico invernale Formula Renault 2000 (1999), campione britannico Formula Renault 2000 (2000), 10° nel Mondiale rally WRC (2010, 2011)

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8 – Romain Grosjean (Francia) (Haas)

Nato il 17 aprile 1986 a Ginevra (Svizzera)

9 stagioni (2009, 2012-)
164 GP disputati
3 costruttori (Renault, Lotus, Haas)

PALMARÈS: 7° nel Mondiale F1 (2013), 1 giro veloce, 10 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Formula Lista Junior 1.6 (2003), campione francese Formula Renault (2005), campione europeo F3 (2007), campione asiatico GP2 (2008, 2011), campione Auto GP (2010), campione GP2 (2011)

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10 – Pierre Gasly (Francia) (AlphaTauri)

Nato il 7 febbraio 1996 a Rouen (Francia)

3 stagioni (2017-)
47 GP disputati
2 costruttori (Toro Rosso, Red Bull)

PALMARÈS: 7° nel Mondiale F1 (2019), 2 giri veloci, 1 podio

PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo Formula Renault 2.0 (2013), campione GP2 (2016)

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11 – Sergio Pérez (Messico) (Racing Point)

Nato il 26 gennaio 1990 a Guadalajara (Messico)

9 stagioni (2011-)
176 GP disputati
4 costruttori (Sauber, McLaren, Force India, Racing Point)

PALMARÈS: 7° nel Mondiale F1 (2016, 2017), 4 giri veloci, 8 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico National Class F3 (2007)

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16 – Charles Leclerc (Principato di Monaco) (Ferrari)

Nato il 16 ottobre 1997 a Monte Carlo (Principato di Monaco)

2 stagioni (2018-)
42 GP disputati
2 costruttori (Sauber, Ferrari)

PALMARÈS: 4° nel Mondiale F1 (2019), 2 vittorie, 7 pole position, 4 giri veloci, 10 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione GP3 (2016), campione F2 (2017)

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18 – Lance Stroll (Canada) (Racing Point)

Nato il 29 ottobre 1998 a Montréal (Canada)

3 stagioni (2017-)
62 GP disputati
2 costruttori (Williams, Racing Point)

PALMARÈS: 12° nel Mondiale F1 (2017), 1 podio

PALMARÈS EXTRA-F1: campione italiano F4 (2014), Toyota Racing Series (2015), campione europeo F3 (2016)

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20 – Kevin Magnussen (Danimarca) (Haas)

Nato il 5 ottobre 1992 a Roskilde (Danimarca)

5 stagioni (2014, 2016-)
102 GP disputati
3 costruttori (McLaren, Renault, Haas)

PALMARÈS: 9° nel Mondiale F1 (2018), 2 giri veloci, 1 podio

PALMARÈS EXTRA-F1: campione danese Formula Ford (2008), campione Formula Renault 3.5 (2013)

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23 – Alexander Albon (Thailandia) (Red Bull)

Nato il 23 marzo 1996 a Londra (Regno Unito)

1 stagione (2019-)
21 GP disputati
2 costruttori (Toro Rosso, Red Bull)

PALMARÈS: 8° nel Mondiale F1 (2019)

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26 – Daniil Kvyat (Russia) (AlphaTauri)

Nato il 26 aprile 1994 a Ufa (Russia)

5 stagioni (2014-2017, 2019-)
93 GP disputati
2 costruttori (Toro Rosso, Red Bull)

PALMARÈS: 7° nel Mondiale F1 (2015), 1 giro veloce, 3 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Formula Renault 2.0 Alps (2012), campione GP3 (2013)

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31 – Esteban Ocon (Francia) (Renault)

Nato il 17 settembre 1996 a Évreux (Francia)

3 stagioni (2016-2018)
50 GP disputati
2 costruttori (Manor, Force India)

PALMARÈS: 8° nel Mondiale F1 (2017)

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Formula Renault 2.0 Alps (2012), campione GP3 (2013)

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33 – Max Verstappen (Paesi Bassi) (Red Bull)

Nato il 30 settembre 1997 a Hasselt (Belgio)

5 stagioni (2015-)
102 GP disputati
2 costruttori (Toro Rosso, Red Bull)

PALMARÈS: 3° nel Mondiale F1 (2019), 8 vittorie, 2 pole position, 7 giri veloci, 31 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: Masters F3 (2014)

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44 – Lewis Hamilton (Regno Unito) (Mercedes)

Nato il 7 gennaio 1985 a Stevenage (Regno Unito)

13 stagioni (2007-)
250 GP disputati
2 costruttori (McLaren, Mercedes)

PALMARÈS: 6 Mondiali F1 (2008, 2014, 2015, 2017-2019), 84 vittorie, 88 pole position, 47 giri veloci, 151 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico Formula Renault (2003), Bahrain Superprix (2004), campione europeo F3 (2005), Masters F3 (2005), campione GP2 (2006)

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55 – Carlos Sainz Jr. (Spagna) (McLaren)

Nato l’1 settembre 1994 a Madrid (Spagna)

5 stagioni (2015-)
102 GP disputati
3 costruttori (Toro Rosso, Renault, McLaren)

PALMARÈS: 6° nel Mondiale F1 (2019), 1 podio

PALMARÈS EXTRA-F1: campione NEC Formula Renault 2.0 (2011), campione Formula Renault 3.5 (2014)

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63 – George Russell (Regno Unito) (Williams)

Nato il 15 febbraio 1998 a King’s Lynn (Regno Unito)

1 stagione (2019-)
21 GP disputati
1 costruttore (Williams)

PALMARÈS: 20° nel Mondiale F1 (2019)

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico F4 (2014), campione GP3 (2017), campione GP2 (2018)

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77 – Valtteri Bottas (Finlandia) (Mercedes)

Nato il 28 agosto 1989 a Nastola (Finlandia)

7 stagioni (2013-)
139 GP disputati
2 costruttori (Williams, Mercedes)

PALMARÈS: 2° nel Mondiale F1 (2019), 7 vittorie, 11 pole position, 13 giri veloci, 45 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo Formula Renault 2.0 (2008), campione NEC Formula Renault 2.0 (2008), Masters F3 (2009, 2010), campione GP3 (2011)

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99 – Antonio Giovinazzi (Italia) (Alfa Romeo)

Nato il 14 dicembre 1993 a Martina Franca (Italia)

2 stagioni (2017, 2019-)
23 GP disputati
2 costruttori (Sauber, Alfa Romeo)

PALMARÈS: 17° nel Mondiale F1 (2019)

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Formula Pilota China (2012), Masters F3 (2015)

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Fonte:

Mazda CX-30 2.0L Skyactiv-X M-Hybrid: ibrida leggerissima

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Appeal Mazda in Giappone è un marchio “premium”, in Italia purtroppo non è ancora percepito come tale
Contenuti tecnologici Il rivoluzionario motore a benzina Skyactiv-X offre consumi bassissimi e berrebbe poco anche senza il contributo (marginale) del sistema mild-hybrid
Piacere di guida Un assetto riuscito abbinato a un cambio perfetto. Il motore, poco brioso, dimostra invece molti cavalli in meno di quelli che effettivamente possiede (179)
Stile Il Kodo-design Mazda convince sempre

La Mazda CX-30 2.0L Skyactiv-X M-Hybrid è la variante ibrida “leggera” (anzi, leggerissima, visto che il sistema mild hybrid è di soli 24V contro i 48 volt delle rivali) della SUV compatta giapponese disponibile a trazione anteriore o integrale.

Nella nostra prova su strada abbiamo testato la versione Exclusive 2WD della crossover nipponica, una vettura spinta da un rivoluzionario motore a benzina che funziona come un diesel e che promette consumi da record. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Come funziona il motore Skyactiv-X

Il motore Skyactiv-X montato dalla Mazda CX-30 da noi testata è un 2.0 a iniezione diretta di benzina da 179 CV e 224 Nm di coppia che funziona quasi come un diesel, cioè con l’accensione per compressione controllata da una candela. Manca il sistema di disattivazione dei cilindri, presente invece sul due litri Skyactiv-G da 122 CV.

Il tutto abbinato a un sistema mild hybrid 24V che riduce i (già molto bassi) consumi attraverso un generatore-motorino d’avviamento ISG azionato a cinghia che converte l’energia cinetica recuperata in decelerazione in energia elettrica e la immagazzina in una batteria agli ioni di litio da 24V montata tra le ruote. Un convertitore CC-CC trasforma poi questa energia in una tensione appropriata e la fornisce all’impianto elettrico della vettura nel massimo silenzio.

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Mazda CX-30: ricca e sicura

La Mazda CX-30 2.0L Skyactiv-X M-Hybrid Exclusive protagonista della nostra prova su strada ha un prezzo in linea con quello delle rivali – 33.950 euro – e una dotazione di serie molto ricca:

Esterni

  • Paraurti e maniglie esterne in tinta carrozzeria
  • Retrov. est. colore carrozzeria regolabili, riscald. e ripieg. elettr. e automaticamente
  • Retrov. est. fotocromatici
  • Montanti esterni nero lucido
  • Cerchi in lega da 18″ cromati
  • Fari anteriori a Full LED adattivi a matrice (ALH), fari diurni a LED
  • Fari anteriori e posteriori con LED signature
  • Vetri posteriori scuri
  • Portellone posteriore elettrico
  • Tetto apribile elettricamente

Interni

  • Interni con finiture cromate
  • Rivestimento interni in pelle nera
  • Illuminazione abitacolo con luci LED
  • Sedile posteriore divisibile 60/40
  • Volante multifunzione e pomello cambio rivestiti in pelle
  • Sedili anteriori riscaldabili elettricamente
  • Sedile guidatore con regolazioni elettriche
  • Memorizzazione regolazioni elettriche per sedile guidatore, HUD e retrovisori esterni

Comfort

  • Luci diurne con funzione Leaving/Coming home
  • Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
  • Chiusura centralizzata con telecomando e chiusura automatica in movimento (ADL)
  • Mazda Push Button per avviamento/spegnimento motore
  • Impianto audio Mazda Harmonic Acoustics con radio digitale DAB, comandi al volante, 2xUSB
  • Impianto Stereo Bose Surround Sound System con 12 altoparlanti e amplificatore digitale
  • Mazda Connect con display centrale a grafica TFT a colori da 8,8″, Bluetooth
  • Navigatore satellitare integrato in plancia
  • Interfacce Apple CarPlay – Android Auto
  • HMI Commander
  • Climatizzatore automatico bi-zona con sensore umidità
  • Sensori luce/pioggia
  • Retrovisore interno fotocromatico di tipo Frameless
  • Sensori parcheggio anteriori e posteriori
  • Smart Key
  • Strumentazione con grafica centrale TFT da 7″
  • Head Up Display – proiezione informazioni sul parabrezza
  • Antifurto
  • Monitor 360°

Tecnologia

  • Skyactiv Technology
  • Sistema M-Hybrid
  • G-Vectoring Control Plus (GVC-Plus)
  • Kit riparazione pneumatici
  • 3 anni di garanzia (o 100.000 km)

Decisamente completa anche la dotazione di sicurezza:

  • ABS, EBD, EBA, DSC, TCS, ESS
  • Airbag frontali e laterali (guidatore e passeggero)
  • Airbag a tendina anteriori e posteriori
  • Airbag anteriori ginocchia lato guidatore
  • Sistema di assistenza alla partenza in salita (HHL)
  • Sensori pressione pneumatici (TPMS)
  • Sistema di chiamata di emergenza e-Call
  • Sistema intelligente frenata in città (SCBS) con rilevamento pedoni
  • Sistema di monitoraggio angoli ciechi (BSM) con sistema di rilevazione pericolo uscita parcheggio posteriore (RCTA)
  • Sistema di mantenimento della carreggiata (Lane-keep Assist System)
  • Sistema di controllo automatico fari abbaglianti (HBC)
  • Sistema riconoscimento segnali stradali (TSR)
  • Cruise control adattivo MRCC (con funzioni Full Speed e Intelligent Speed Assist)
  • Sistema intelligente di frenata automatica in autostrada (SBS)
  • Sistema di rilevazione pericolo uscita parcheggio anteriore (FCTA)
  • Sistema di frenata di emergenza posteriore in uscita parcheggio (RCTB)
  • Sistema intelligente frenata in città anche posteriore (Rear SCBS)
  • Sistema rilevazione stanchezza guidatore con sensore espressione viso (DAA)
  • Funzione Cruise and Traffic System (CTS)

 

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A chi si rivolge

La Mazda CX-30 Skyactiv-X è rivolta principalmente a chi cerca un’auto ibrida e affronta spesso percorsi extraurbani: l’esemplare da noi testato – dotato di un eccellente cambio manuale a sei marce – regala consumi molto interessanti soprattutto quando si affrontano strade statali ad andatura costante mantenendo una velocità intorno agli 80-90 km/h. Impossibile raggiungere i valori dichiarati dalla Casa di Hiroshima (21,7 km/l nel poco realistico ciclo NEDC) ma con uno stile di guida tranquillo si riesce a stare intorno a quota 18 chilometri con un litro.

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Alla guida: primo impatto

La Mazda CX-30 esteticamente conquista subito grazie a un design filante caratterizzato da un cofano lungo e da un lunotto non troppo ampio (due elementi che, a dire il vero, non sono di grande aiuto nelle manovre). Per fortuna i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il monitor 360° sono di serie e la parte bassa della carrozzeria è ricoperta di elementi in plastica grezza che proteggono dalle “toccatine”.

Lo spazio a disposizione dei passeggeri e dei bagagli (il vano ha una capienza di 422 litri che diventano 1.398 quando si abbattono i sedili posteriori) è nella media del segmento mentre il livello delle finiture interne è molto alto. Una vettura “premium” a tutti gli effetti con materiali di qualità e assemblaggi che rasentano la perfezione: l’unica nota stonata riguarda il display, non touch e comandabile esclusivamente attraverso una rotella poco intuitiva.

Bastano pochi chilometri al volante della Mazda CX-30 per capire i pregi (motore silenzioso e abitacolo ottimamente insonorizzato) e i difetti (poca verve, soprattutto ai bassi regimi) della Sport Utility giapponese, un mezzo che può inoltre vantare un comportamento equilibrato nelle curve e un pacchetto sterzo/freni riuscito.

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Alla guida: valutazione finale

La Mazda CX-30 2.0L Skyactiv-X M-Hybrid oggetto della nostra prova su strada non è un fulmine di guerra: la crossover asiatica non dimostra i cavalli che ha (179) e punta più sull’efficienza e sulla riduzione dei consumi.

Se guidate spesso in città meglio rivolgersi alle rivali full hybrid, se invece cercate una vettura a benzina tecnologicamente evoluta e poco assetata di carburante per affrontare gite fuori porta lei può fare al caso vostro.

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Cosa dice di te

Sei un automobilista informato che ama le soluzioni tecniche raffinate ed è poco interessato all’apparire. Cerchi una fedele compagna di viaggio che non verrà colpita nei prossimi anni dai blocchi del traffico e non puoi rinunciare al comfort e alla versatilità.

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Scheda tecnica
Motore mild hybrid benzina, 4 cilindri in linea
Cilindrata 1.998 cc
Potenza 132 kW (179 CV) a 6.000 giri
Coppia 224 Nm a 3.000 giri
Peso a vuoto senza conducente 1.368 kg
Acc. 0-100 km/h 8,5 s
Velocità max 204 km/h
Bagagliaio 422/1.398 litri
Consumi 19,2/23,3/21,7 km/l (NEDC)
Prezzo 33.950 euro

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Le concorrenti

Audi Q3 35 TFSI S tronic Mild hybrid benzina come la Mazda CX-30, meno potente (150 CV contro 179) ma con due plus da non sottovalutare: il turbo e un sistema ibrido più “corposo” (48V anziché 24V). Una crossover “premium” molto versatile
Kia Sportage 2.0 CRDi M.Hybrid Energy Trazione integrale, cambio automatico e un sistema mild hybrid (48V) abbinato a un motore turbodiesel. Senza dimenticare lo spazio
Lexus UX Executive La versione base della “cugina” premium della Toyota C-HR è una vera ibrida – full – dotata di un cambio automatico CVT. La praticità non è il suo forte
Toyota C-HR 2.0 Trend Full hybrid come la “cugina” Lexus UX, offre consumi da primato (soprattutto in città) e un design grintoso e riuscito come quello della CX-30

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Auto che circola senza revisione: quali sono i rischi

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La revisione auto è un esame a cui viene sottoposto ogni veicolo circolante su strada. Questo perché, per Legge e per la sicurezza di tutti, i mezzi di trasporto che viaggiano liberamente devono funzionare alla perfezione. Anche il rumore e le emissioni vengono controllati in sede di revisione, perché devono essere ridotti al minimo. Il Codice della Strada quindi impone che ogni auto venga sottoposta a revisione, in modo che venga accertato da un meccanico professionista il rispetto di determinate condizioni tecniche e funzionali del veicolo. Ovviamente, circolare su strada con la revisione scaduta o addirittura mai eseguita comporta delle conseguenze molto gravi, vediamo cosa succede.

Revisione auto: quali sono i controlli effettuati

Il professionista specializzato, durante la revisione auto, verifica che il veicolo sia ancora conforme alle norme stradali e se vi sono degli elementi usurati o malfunzionanti, intervenendo ove necessario per rimediare. Le officine specializzate si concentrano su tre aspetti fondamentali: la sicurezza, la salubrità del mezzo e la sua silenziosità. La revisione quindi interessa soprattutto lo sterzo, i freni, gli specchietti, le cinture di sicurezza, il controllo dell’integrità dei cristalli; inoltre si verificano la rumorosità e il livello di emissioni inquinanti, il numero di telaio e la targa. Alla fine dei controlli, viene rilasciata una targhetta adesiva da applicare sul libretto di circolazione, per dimostrare, durante eventuali posti di blocco da parte delle Forze dell’Ordine, di essere in regola con la revisione auto. Se le verifiche non dovessero dare esito positivo, allora il meccanico deve fare le sostituzioni o riparazioni necessarie e sottoporre nuovamente il mezzo a revisione.

Ogni quanto deve essere fatta la revisione auto e quanto costa?

La revisione di una normale auto per il trasporto di persone o cose o ad uso speciale di massa complessiva inferiore a 3.5 tonnellate, deve essere effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni due anni. Per veicoli che servono per il trasporto di persone con numero di posti superiore a nove compreso quello del conducente, o autoveicoli per il trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate, o rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate, la revisione è annuale, come anche per taxi, autoambulanze, veicoli a noleggio con conducente e (come le auto d’epoca).

Il costo della revisione cambia a seconda del soggetto che se ne occupa. Se viene effettuata da una delle officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti che si trovano sul territorio nazionale, allora si pagano 65 euro, altrimenti se l’esame viene effettuato dalla Motorizzazione Civile, il costo è di 45 euro.

Cosa rischia chi circola senza revisione auto?

Per la revisione auto vige la tolleranza zero, quindi non c’è nessun termine di tempo aggiuntivo previsto dalla Legge rispetto a quello concesso entro in quale rimediare alla mancata revisione. È obbligatorio farla entro l’ultimo giorno del mese in cui è stata effettuata la precedente. Guidare un’auto senza revisione potrebbe anche significare mettersi al volante di un veicolo potenzialmente pericoloso e poco sicuro, per questo le sanzioni previste sono alte, la multa può variare dai 169 ai 679 euro, in caso di recidiva nei due anni la cifra raddoppia. Se si viene fermati ad un posto di blocco, allora viene anche sospesa la carta di circolazione fino al momento in cui si effettua la revisione auto; se il conducente continua a guidare il veicolo nonostante la sospensione, rischia una multa che va dai 1957 euro ai 7829, con fermo del veicolo per 90 giorni.

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Autovelox, a quale distanza deve essere il cartello di avviso

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Di recente la Cassazione ha risposto ad un importante quesito che tutti gli automobilisti si pongono, ovvero quali sono la distanza minima e massima che devono esserci tra il cartello con l’avviso di controllo elettronico della velocità e l’autovelox stesso. Infatti spesso, quando viaggiamo e vediamo il segnale con l’avviso che riporta “controllo elettronico della velocità” non sappiamo se sia davvero presente l’autovelox, se sia attivo, a quale distanza, se vi sia anche la Polizia a controllare. Vediamo quindi cosa ha deciso la Corte in merito.

La distanza massima tra cartello di avviso e autovelox

Si tratta di una questione molto importante, il cartello infatti serve a permettere agli automobilisti di adeguare la propria velocità di andatura ai limiti imposti, senza frenare bruscamente per evitare di prendere la multa, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada. Dall’altra parte questa distanza tra il cartello di avviso e l’autovelox evita che ci si possa sentire sicuri una volta superato un certo numero di chilometri e si possa continuare eventualmente a spingere sull’acceleratore.

Chiaramente lo scopo della Pubblica Amministrazione non è quello di ingannare gli automobilisti per incassare denaro, quindi l’operato della stessa deve essere assolutamente chiaro e trasparente e i cittadini devono sapere se e quando vengono sottoposti a controllo. Per questo motivo la Cassazione ha appunto definito quale distanza deve esserci tra l’autovelox e il cartello.

Il limite massimo è di 4 km, quindi una volta superata la segnaletica, ogni conducente può aspettarsi di trovare l’autovelox anche a 3,99 km. Non è una cosa da niente, anzi è un lasso di spazio ampio, soprattutto per chi procede piano; a volte si rischia addirittura di dimenticarsi di aver visto il cartello di avviso della presenza di autovelox. Per quanto riguarda la validità delle multe quindi, sono legittime tutte quelle “scattate” da autovelox che si trovano a meno di 4 chilometri dal cartello che ne segnala la presenza su strada, altrimenti sono nulle.

La distanza minima tra il cartello di avviso e l’autovelox

La Cassazione ha ribadito che non esiste una vera e propria distanza minima tra segnaletica e autovelox, tra i due deve esserci un anticipo ragionevole, che possa dare il tempo a tutti coloro che si trovano al volante di regolare la velocità di andatura senza inchiodare o frenare bruscamente, col rischio di provocare incidenti. Infatti il cartello di avviso serve a questo, e non a farla passare liscia ai furbetti che spingono col piede sull’acceleratore. In ogni caso, la Legge non prescrive quindi un numero di chilometri, una distanza minima fissa, che deve essere valutata ogni volta in base alla situazione, alla strada e alla sua percorrenza. Chiaramente tanto più veloce si può viaggiare, tanto maggiore deve essere la distanza stessa. La decisione della Cassazione cita quanto segue: “I segnali stradali e i dispositivi di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità, e in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità locale predominante”.

Anche in questo caso potrebbe succedere che la multa sia nulla, quando il dispositivo per il controllo elettronico della velocità (autovelox) si trova praticamente a distanza immediata dal segnale di avviso, tanto da non dare la possibilità agli automobilisti di rallentare in modo graduale. Ai fini della validità della multa, inoltre, il verbale, tra le varie informazioni, dovrebbe contenere anche quella sulla presenza del cartello di segnalazione di autovelox, secondo quanto definisce la sentenza.

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Cuscinetti ruota auto, quando si rompono e come cambiarli

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I cuscinetti della ruota dell’auto sono gli elementi più importanti delle sospensioni. Per questo motivo è bene sapere come funzionano, a cosa servono, come possono rompersi, le conseguenze e come cambiarli.

Cuscinetti ruota auto: di cosa si tratta

I cuscinetti dell’auto, come abbiamo detto, sono l’elemento principale delle sospensioni e in genere trovano posto nel mozzo. Si tratta del punto in cui le ruote e i freni risultano attaccati, ma i cuscinetti possono anche trovarsi sotto il tamburo o il rotore. Questi elementi, mentre la macchina si muove su strada, lasciano la libertà di girare al volante. Molte auto hanno un cuscinetto interno e uno esterno per ogni ruota.

Le due componenti principali di un cuscinetto sono la gara e il cuscinetto stesso; quest’ultimo è formato da un contenitore metallico, che viene premuto su una serie di cuscinetti a sfera che stanno attorno all’alloggiamento in metallo. I cuscinetti a sfera danno il via all’accensione della gara, che è una superficie in metallo molto liscia. Mentre una ruota è in azione, la pressione dei cuscinetti che spinge sulla superficie del mozzo permette alla ruota stessa di girare senza alcun attrito. Solitamente i cuscinetti sono posti lungo due file parallele, sono ricoperti di grasso e sono attraversati dai perni dei giunti omocinetici. I cuscinetti hanno l’obiettivo di permettere al giunto di ruotare all’interno del fusello e quindi di consentire ai semiassi di trasmettere il movimento rotatorio alle stesse.

Cuscinetti ruota auto rotti: come ci si accorge

I cuscinetti delle ruote possono rompersi con differente frequenza e facilità. La prima ragione per cui capita è l’usura, che viene provocata da fattori differenti, primo tra tutti la sporcizia. I cuscinetti presentano i cosiddetti anelli di tenuta, protezioni che servono a isolarli da detriti e sporco, si tratta di guarnizioni specifiche. Nel momento in cui questi si rovinano, lo sporco inizia ad infiltrarsi e così i cuscinetti e la gara si danneggiano. Anche l’utilizzo prolungato ovviamente porta all’usura e mina la capacità dei cuscinetti di funzionare correttamente. Può succedere che il cuscinetto sia talmente usurato che cada letteralmente a pezzi, in questo caso sconsigliamo assolutamente di guidare l’auto, perché potrebbe essere davvero pericoloso, a volte addirittura impossibile. I freni infatti smettono di funzionare e diventa difficilissimo far mantenere l’orientamento alla ruota.

Il rumore è il sintomo più evidente di malfunzionamento dei cuscinetti, uno stridio da sfregamento che l’auto produce quanto è in marcia, anche lo sterzo vago è un altro sintomo diffuso, che si presenta quando il livello di usura dei cuscinetti è già consistente. La ruota in questo caso si muove sulla strada in modo non uniforme e le sospensioni risultano vibranti.

Cuscinetti ruota auto rotti: rischi e conseguenze

Il malfunzionamento o la rottura dei cuscinetti della ruota dell’auto possono avere conseguenze molto serie. Innanzitutto ne risente la sicurezza su strada. La tenuta del veicolo infatti peggiora notevolmente. Ciò fa sì che guidare la macchina diventa molto complicato e che le vibrazioni delle sospensioni e dello sterzo si sentano parecchio. La ruota in questo caso, oltretutto, fa molta fatica a mantenersi lungo il suo asse e quindi si presenta il rischio di sbandare con più facilità. È fondamentale sostituire i cuscinetti rotti per tempo, per evitare di andare a danneggiare anche altre componenti del veicolo, come le sospensioni.

È molto difficile riuscire a cambiare in autonomia i cuscinetti della propria auto, è fondamentale rivolgersi direttamente a un’officina specializzata, dove un meccanico esperto chiaramente provvederà alla sostituzione degli elementi danneggiati in piena sicurezza e con tutte le strumentazioni e le conoscenze utili.

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Come iscrivere la propria auto storica all’ASI

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Le auto storiche che circolano sulle nostre strade oggi sono ancora molte, non possiamo quantificarle con precisione, ma sicuramente i proprietari di questi gioiellini in Italia non sono per niente pochi. Ma come possiamo definirle? Sono tutte quelle vetture che hanno un’immatricolazione datata, in particolare hanno più di vent’anni. I proprietari di questa tipologia di veicoli godono di determinati vantaggi fiscali e agevolazioni. Per poterne beneficiare però devono essere verificati e rispettati anche altri parametri, tra cui l’iscrizione all’ASI, ovvero l’Automotoclub Storico Italia, una federazione composta da differenti club federati e più di 200.000 affiliati.

Iscrizione all’ASI per auto storiche: di cosa si tratta

Al pubblico registro ASI si iscrivono tutte le auto storiche ancora funzionanti e attive, che hanno una data di immatricolazione o di costruzione vecchia di almeno 20 anni. Per iscrivere la vettura è necessario dimostrare quindi l’età con documenti alla mano e rivolgersi ad uno degli autoclub federati per la richiesta di adesione all’ASI. Gli autoclub sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, ognuno può iscrivere il proprio veicolo nella propria zona di pertinenza. È importante sapere che l’iscrizione all’ASI non è obbligatoria, in quanto soggetto privato, da qualche anno però il regime di competenza è passato alle Regioni, quindi sono questi enti a decidere in merito. Chi è iscritto all’ASI può ricevere alcuni importanti documenti, come il certificato d’identità, il certificato di rilevanza storica e collezionistica, la carta FIVA, la carta di storicità (per ciclomotori).

Auto storiche: i requisiti per l’iscrizione all’ASI

Per poter essere iscritta all’ASI, una vettura deve avere almeno 20 anni di età, ma non basta, si deve andare a formalizzare il tutto. Serve fornire il libretto e le foto del telaio e del veicolo stesso, devono essere ben dettagliate, per consentire di vedere l’auto in tutte le sue angolazioni e verificarne lo stato e le condizioni. Una volta eseguito questo passaggio, allora il proprietario dell’auto storica riceve o meno la conferma d’iscrizione all’ASI. Se l’esito è positivo, si può vantare la storicità dell’auto e quindi ottenere i differenti vantaggi che ne conseguono, come ad esempio le tariffe agevolate per l’assicurazione oppure ancora l’esenzione del bollo auto. La quota associativa ASI è di 41,32 euro all’anno.

Come definire le auto storiche

Esistono differenti regolamentazioni in merito alle auto storiche, anche se la norma base da seguire è l’art.60 del Codice della Strada, che stabilisce: “Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca, i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal PRA perché destinati alla conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche”. Questi veicoli sono iscritti in appositi elenchi. La definizione del Codice apre un quesito: auto d’epoca e auto storiche sono uguali? No, è bene tenere presente che per Legge si tratta di due categorie differenti.

Rispetto alle auto d’epoca infatti le auto storiche mantengono tutte le caratteristiche per circolare su strada. Non vengono radiate dal PRA, per rientrare in questa categoria devono aver superato i 20 anni di età. Oltretutto, possono circolare sempre liberamente su strada, l’importante è che abbiano tutti i requisiti previsti dalla Legge: devono essere iscritte ad un registro storico tra cui ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, e possedere il CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica.

Le auto d’epoca invece (come definisce il Codice) vengono cancellate dal PRA per essere conservate in locali o musei, salvaguardandone le caratteristiche tecniche originarie della Casa produttrice. Non devono subire alcuna modifica e oltretutto non possono circolare sempre liberamente su strada, ma solo in occasione di raduni organizzati o manifestazioni di settore. I veicoli che rientrano in questa categoria devono essere iscritti in un elenco specifico presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.

L’articolo Come iscrivere la propria auto storica all’ASI proviene da Icon Wheels.

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