Le differenze tra le categorie di segnali stradali nel Codice della Strada

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Ogni segnale stradale è fondamentale per poter guidare in maniera sicura, conoscerne il significato (che si impara a scuola guida, prima di conseguire la patente) è assolutamente necessario per sapersi muovere a bordo di un veicolo su strada. I segnali infatti servono per viaggiare in sicurezza nella guida di tutti i giorni e non solo.

Il significato dei segnali stradali

L’articolo 39 del Codice della Strada disciplina i segnali stradali e il loro significato. Ne stabilisce la forma, le dimensioni, i colori e le caratteristiche conformi alle norme del CdS stesso. Ogni forma ha un significato differente:

  • il triangolo indica pericolo (o dare precedenza);
  • il cerchio un divieto o un obbligo (a seconda del colore).

Poi ci sono delle eccezioni, come rombi e l’emblematico caso del segnale di stop, probabilmente il più conosciuto, che ha forma ottagonale. Vediamo le differenti categorie di segnali stradali presenti nel nostro Codice.

Quali sono i segnali stradali di segnalazione?

Forniscono agli utenti le informazioni per una circolazione sicura e corretta e per l’individuazione di itinerari, località, servizi e impianti stradali. Devono sempre essere collocati in modo da essere facilmente visibili e riconoscibili. Vengono sottoposti a verifiche periodiche per controllare che rispondano alle esigenze del traffico e alle necessità degli utenti.

Segnali di pericolo: quali sono?

In genere sono di forma triangolare e vengono installati quando c’è una reale situazione di pericolo su strada. Si trovano sul lato destro della carreggiata e possono essere integrati con un pannello che indica la distanza dal pericolo stesso, nel caso in cui non è possibile posizionarli rispettando la distanza imposta dal CdS. Questi segnali si utilizzano per indicare un pericolo nei casi in cui non sia percepibile con tempestività da un guidatore che procede osservando le normali regole di prudenza.

Segnali stradali di obbligo: scopriamoli

Impongono a chi viaggia su strada dei comportamenti da rispettare (pena sanzioni). Si riconoscono facilmente perché sono di forma circolare. Possiamo dividerli in segnali stradali di obbligo:

  • generici, hanno fondo blu e simbolo bianco;
  • specifici, hanno fondo bianco, bordo rosso e simbolo nero.

I segnali stradali di divieto: come riconoscerli

Anche loro hanno una forma circolare e vengono posizionati nel punto in cui inizia l’obbligo o il divieto. In genere si indica anche il punto in cui termina la prescrizione, posizionando lo stesso segnale con pannello integrativo “fine”.

I segnali di divieto, obbligo e precedenza, secondo il Codice della Strada, devono essere ripetuti dopo ogni intersezione.

Segnaletica verticale e orizzontale: qual è la differenza?

La segnaletica prevista dal Codice della Strada per le nostre strade è divisa tra orizzontale e verticale; la prima è quella disegnata sull’asfalto, a volte può essere discordante rispetto al cartello stradale a bordo strada, che fa parte invece della segnaletica verticale. In questi casi, l’art. 38 comma 2 del Codice della Strada indica con chiarezza la gerarchia tra la segnaletica orizzontale e quella verticale; precisa quanto segue: “Le prescrizioni dei segnali verticali prevalgono su quelle dei segnali orizzontali”. Quindi non ci sono dubbi. Attenzione: il semaforo prevale sulla segnaletica verticale e orizzontale che regolano la precedenza; la segnaletica fornita dagli agenti di polizia stradale prevale su tutto.

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Chi è Jean-Philippe Kempf, il nuovo direttore della comunicazione Peugeot

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Jean-Philippe Kempf è il nuovo direttore della comunicazione Peugeot global: l’ex capo della comunicazione di Opel/Vauxhall succede al nostro Eugenio Franzetti, il quale molto probabilmente ricoprirà il ruolo di Managing Director DS Italia al posto di Francesco Calcara, nuovo responsabile di Alfa Romeo Marketing and Communication Global.

Kempf risponderà a Thierry Lonziano, Direttore Marketing e Comunicazione del marchio Peugeot, e gestirà tutta la comunicazione del brand del Leone: i prodotti, le relazioni con la stampa, lo sport, gli eventi e le attività di influenza, compresi i social media, la comunicazione interna e le partnership.

Chi è Jean-Philippe Kempf

Jean-Philippe Kempf, 57 anni, ha conseguito una laurea in filosofia all’università di Strasburgo e ha iniziato la carriera come giornalista dell’automobile ad AUTOhebdo nel 1987 per poi passare alla redazione di AutoPlus.

Entrato in GM Francia nel 1991 con la funzione di addetto stampa prodotto per i marchi Opel e Lotus, si è unito due anni più tardi all’equipe europea delle relazioni stampa di Opel/Vauxhall.

Jean-Philippe Kempf ha fatto parte dal 2000 al 2005 dell’equipe Motor Shows di GM Europa ricoprendo la funzione di responsabile del trademark licensing per i marchi del gruppo General Motors in Europa e successivamente è tornato presso Opel/Vauxhall per occuparsi della comunicazione dei prodotti del brand.

Nel 2017 è diventato direttore internazionale Brand & Product Communications, Events & Motorshows per Opel/Vauxhall.

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Immatricolazioni auto aprile 2021: tutti i dati e le classifiche

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Anche ad aprile 2021 c’è stato (giustamente) un boom delle immatricolazioni auto in Italia rispetto ad aprile 2020, mese di lockdown totale dovuto al coronavirus+ 3.276,8%, 145.033 vetture targate contro le 4.295 dello stesso periodo dello scorso anno. Tra le “big” segnaliamo le ottime prestazioni di Toyota (+ 14.859,26%) e Volkswagen (+ 9.828,99%).

Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia ad aprile 2021: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.

Immatricolazioni auto aprile 2021: i 10 modelli più venduti in Italia

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Le Fiat Panda500 occupano anche ad aprile 2021 i primi due posti nella classifica delle auto più vendute in Italia. Dietro di loro la Lancia Ypsilon, che ha soffiato la terza piazza alla Jeep Renegade.

Per quanto riguarda la “top ten” segnaliamo l’ingresso della Volkswagen T-Roc al posto della Renault Captur.

Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2021
Fiat Panda 10.253
Fiat 500 5.750
Lancia Ypsilon 5.156
Jeep Renegade 4.111
Fiat 500X 4.106
Toyota Yaris 3.856
Ford Puma 3.294
Citroën C3 3.271
Volkswagen T-Roc 3.035
Opel Corsa 2.996

Immatricolazioni auto aprile 2021: la classifica delle Case più amate in Italia

La classifica delle immatricolazioni auto di aprile 2021 in Italia relativa alle Case non ha visto grossi cambiamenti rispetto al mese scorso. La novità più importante è arrivata da Toyota che ha soffiato il quinto posto alla Citroën.

Le Case più vendute in Italia ad aprile 2021
Fiat 23.237 (+ 2.293,10%)
Volkswagen 13.702 (+ 9,828,99%)
Peugeot 9.022 (+ 1.787,45%)
Ford 8.986 (+ 3.929,60%)
Toyota 8.078 (+ 14.859,26%)
Citroën 7.061 (+ 2.495,96%)
Jeep 6.383 (+ 1.515,95%)
Opel 6.168 (+ 2.281,47%)
Audi 6.020 (+ 8.146,58%)
Renault 5.444 (+ 1.101,77%)
Lancia 5.152 (+ 4.626,61%)
BMW 4.973 (+ 5.247,31%)
Mercedes 4.886 (+ 9.296,15%)
Dacia 4.581 (+ 6.352,11%)
Suzuki 4.253 (+ 18.391,30%)
Kia 3.754 (+ 16.221,74%)
Hyundai 3.325 (+ 8.886,49%)
Skoda 2.634 (+ 5.753,33%)
Seat 2.349 (+ 6.425,00%)
Nissan 2.156 (+ 11.877,78%)
Volvo 2.007 (+ 15.338,46%)
Mini 1.868 (+ 23.250,00%)
Land Rover 1.683 (+ 3.334,69%)
Mazda 1.157 (+ 16.428,57%)
Alfa Romeo 970 (+ 559,86%)
Smart 650 (+ 64.900,00%)
Honda 620 (+ 3.344,44%)
DR 611 (+ 3.973,33%)
Jaguar 569 (+ 5.072,73%)
Porsche 457 (+ 4.470,00%)
Mitsubishi 412 (+ 6.766,67%)
DS 411 (+ 705,88%)
Lexus 374 (+ 18.600,00%)
Cupra 367
Subaru 203 (+ 2.155,56%)
Mahindra 105 (+ 2.525,00%)
Maserati 100
Great Wall 76 (+ 2.433,33%)
Ferrari 70
Ssangyong 53 (+ 5.200,00%)
Lamborghini 41 (+ 583,33%)
Altre 39 (+ 680,0%)
Tesla 22 (- 79,25%)
Aston Martin 4

Immatricolazioni auto aprile 2021: top 10 per segmento

Le graduatorie delle immatricolazioni auto di aprile 2021 riguardanti i segmenti sono rimaste praticamente invariate rispetto al mese scorso. Il cambiamento più importante lo ha portato la Ford Puma, terza tra le “B” al posto della Citroën C3.

 

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Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2021 per segmento
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda 10.253
Fiat 500 5.750
Suzuki Ignis 1.608
Toyota Aygo 1.327
Volkswagen up! 1.149
Hyundai i10 1.107
Kia Picanto 1.084
Citroën C1 620
Smart EQ fortwo 601
Peugeot 108 569
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Lancia Ypsilon 5.156
Toyota Yaris 3.856
Ford Puma 3.294
Citroën C3 3.271
Opel Corsa 2.996
Peugeot 208 2.679
Peugeot 2008 2.600
Dacia Sandero 2.580
Volkswagen T-Cross 2.501
Renault Captur 2.350
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Jeep Renegade 4.111
Fiat 500X 4.106
Volkswagen T-Roc 3.035
Jeep Compass 2.220
Peugeot 3008 2.082
Dacia Duster 2.001
Fiat Tipo 1.840
Volkswagen Golf 1.794
Audi A3 1.377
Hyundai Tucson 1.307
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
Volkswagen Tiguan 2.073
Ford Kuga 1.644
Audi Q3 1.479
BMW X1 1.406
Mercedes GLA 1.061
Toyota RAV4 1.014
Land Rover Range Rover Evoque 760
Alfa Romeo Stelvio 653
Skoda Octavia 603
Audi A4 515
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
Mercedes GLE 296
Audi A6 291
BMW serie 5 210
Jaguar F-Pace 186
Land Rover Range Rover Sport 185
BMW X5 178
Mercedes classe E 178
Mercedes GLE Coupé 148
BMW X6 142
Audi Q8 131
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 87
Maserati Ghibli 53
Mercedes classe S 43
Porsche Panamera 31
Porsche Taycan 26
Ferrari F8 26
Ferrari Roma 23
BMW serie 8 Gran Coupé 22
Jaguar F-Type 19
Lamborghini Urus 19

Immatricolazioni auto aprile 2021: top 10 per alimentazione

La Volkswagen T-Cross è l’auto a benzina più amata dagli italiani ad aprile 2021 al posto della Citroën C3 mentre tra i modelli a gas troviamo la Dacia Sandero nuova regina tra le vetture a GPL al posto della Dacia Duster e la Seat Arona che ha superato la Volkswagen Polo tra le auto a metano.

Grandi novità anche sulle elettriche con la Fiat Nuova 500 che ha levato lo scettro alla Tesla Model 3.

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Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2021 per alimentazione
Immatricolazioni auto aprile 2021: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Volkswagen T-Cross 2.496
Fiat 500X 2.475
Opel Corsa 2.421
Citroën C3 2.414
Volkswagen T-Roc 1.941
Peugeot 208 1.844
Jeep Renegade 1.719
Toyota Aygo 1.327
Volkswagen Polo 1.314
Fiat Panda 1.282
Immatricolazioni auto aprile 2021: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Jeep Renegade 1.816
Fiat 500X 1.631
Peugeot 3008 1.429
Volkswagen Tiguan 1.414
Peugeot 2008 1.254
Fiat Tipo 1.234
Volkswagen T-Roc 1.094
Audi Q3 1.045
Jeep Compass 948
Ford Kuga 927
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda 7.629
Lancia Ypsilon 4.564
Fiat 500 4.489
Toyota Yaris 3.061
Ford Puma 2.569
Suzuki Ignis 1.608
Suzuki Swift 1.219
Suzuki Vitara 1.038
Toyota C-HR 1.000
Hyundai Tucson 976
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Compass 817
Jeep Renegade 576
Volvo XC40 532
BMW X1 516
Ford Kuga 430
Peugeot 3008 427
Renault Captur 419
Toyota RAV4 218
Mercedes classe A 206
Mercedes GLA 197
Immatricolazioni auto aprile 2021: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Sandero 1.822
Renault Captur 1.407
Dacia Duster 1.376
Fiat Panda 881
Renault Clio 604
Lancia Ypsilon 535
Kia Picanto 384
Ford Fiesta 347
Kia Stonic 314
Kia Sportage 294
Immatricolazioni auto aprile 2021: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Seat Arona 639
Volkswagen Polo 573
Fiat Panda 461
Skoda Kamiq 378
Audi A3 254
Volkswagen up! 238
Seat Ibiza 216
Volkswagen Golf 164
Skoda Octavia 137
Seat Leon 65
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 elettriche più vendute in Italia
Fiat Nuova 500 1.062
Smart EQ fortwo 601
Renault Twingo electric 528
Renault Zoe 421
Volkswagen ID.4 330
Peugeot e-208 308
Volkswagen ID.3 296
Opel Corsa-e 149
Peugeot e-2008 147
Nissan Leaf 139

Immatricolazioni auto aprile 2021: top 10 per carrozzeria

L’unico cambiamento nella classifica delle immatricolazioni auto di aprile 2021 in Italia ha coinvolto le fuoristrada con il sorpasso della BMW X1 ai danni della Land Rover Range Rover Evoque.

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Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2021 per carrozzeria
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda 10.253
Fiat 500 5.412
Lancia Ypsilon 5.156
Toyota Yaris 3.856
Citroën C3 3.271
Opel Corsa 2.996
Peugeot 208 2.679
Dacia Sandero 2.580
Volkswagen Polo 1.892
Ford Fiesta 1.842
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 crossover più vendute in Italia
Fiat 500X 4.106
Jeep Renegade 3.508
Ford Puma 3.294
Volkswagen T-Roc 2.743
Peugeot 2008 2.600
Volkswagen T-Cross 2.501
Renault Captur 2.350
Peugeot 3008 1.961
Citroën C3 Aircross 1.766
Dacia Duster 1.741
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
BMW X1 789
Land Rover Range Rover Evoque 759
Jeep Compass 744
Suzuki Vitara 624
Jeep Renegade 603
Toyota RAV4 590
Alfa Romeo Stelvio 504
Audi Q3 486
Hyundai Tucson 425
Mercedes GLC 422
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 station wagon più vendute in Italia
Fiat Tipo SW 1.003
Skoda Octavia Wagon 566
Audi A4 Avant 480
Toyota Corolla Touring Sports 474
Ford Focus SW 389
Volkswagen Passat Variant 377
BMW serie 3 Touring 310
Seat Leon Sportstourer 281
Audi A6 Avant 276
Volvo V60 221
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 2 piccole monovolume più vendute in Italia
Fiat 500L 1.297
Fiat Idea 1
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 multispazio più vendute in Italia
Peugeot Rifter 294
Citroën Berlingo 238
Volkswagen Caddy 116
Toyota Proace City 112
Opel Combo 79
Fiat Qubo 65
Ford Tourneo Connect 46
Renault Kangoo 21
Ford Tourneo Courier 9
Dacia Dokker 6
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 338
Volkswagen T-Roc Cabriolet 153
Mini Cabrio 133
Mazda MX-5 55
Smart EQ fortwo cabrio 53
BMW Z4 46
BMW serie 2 Cabrio 42
BMW serie 4 Cabrio 39
Porsche 911 Cabriolet 38
Mercedes classe C Cabrio 38
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 8 monovolume compatte più vendute in Italia
Mercedes classe B 312
BMW serie 2 141
Citroën Grand C4 SpaceTourer 82
Dacia Lodgy 51
Renault Scénic 21
Volkswagen Touran 15
Nissan Evalia 4
Peugeot 5008 3
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW serie 4 142
BMW serie 2 55
Porsche 911 49
Porsche Panamera 31
Mercedes classe E Coupé 31
Porsche Taycan 26
Ferrari Roma 23
Jaguar F-Type 16
Porsche Cayman 13
Audi A7 13
Immatricolazioni auto aprile 2021: le 10 monovolume grandi più vendute in Italia
Opel Zafira Life 167
Mercedes classe V 77
Peugeot Traveller 71
Citroën SpaceTourer 67
Ford S-Max 47
Renault Espace 35
Toyota Proace Verso 34
Toyota Proace 34
Opel Vivaro Life 21
Volkswagen Multivan 18

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Abarth 695 (2019): pregi e difetti della citycar sportiva dello Scorpione

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La Abarth 695 del 2019 – nota anche come 70° Anniversario – era (ed è ancora oggi) il modello più esclusivo e costoso della Casa dello Scorpione.

Oggi analizzeremo le prime vetture prodotte e vendute due anni fa della cattivissima citycar torinese, costruita in 1.949 esemplari e facile da trovare usata a poco più di 25.000 euro. Scopriamo insieme i pregi e i difetti di uno dei “cinquini” più cattivi di sempre: una mini belva impreziosita dallo Spoiler ad Assetto Variabile adattabile (è possibile scegliere la posizione tra 0 e 60° a seconda che si voglia aumentare il grip o l’aerodinamicità), dai cerchi in lega da 17” Supersport neri opachi, dalla vernice Verde Monza 1958 e dalla palpebra strumenti rivestita in Alcantara.

I pregi della Abarth 695 del 2019

Abitabilità

Davanti si sta bene, dietro meno. Difficile pretendere di più da una citycar a tre porte.

Finitura

Buona: meglio i materiali degli assemblaggi.

Capacità bagagliaio

I 185 litri offerti dal vano della Abarth 695 non sono molti ma si tratta comunque di un valore in linea con quanto offerto dalla concorrenza.

Posto guida

Il sedile avvolgente offre una grande sensazione di sportività. Peccato solo per la posizione di seduta rialzata e per il volante troppo inclinato.

Climatizzazione

L’impianto manuale di serie (l’automatico era – ed è ancora oggi – optional) è potente ed efficace.

Sospensioni

La Abarth 695 monta ammortizzatori granitici. Giusto così…

Rumorosità

Il propulsore regala un sound coinvolgente e invadente ed è proprio questo il suo bello.

Motore

Il 1.4 turbo benzina Euro 6d-Temp della Abarth 695 del 2019 genera una potenza di 180 CV e una coppia di 250 Nm. Un propulsore vivace che nonostante la sovralimentazione ama molto frequentare la zona rossa del contagiri.

Cambio

La trasmissione manuale a cinque marce – caratterizzata da una rapportatura molto corta – si difende bene.

Sterzo

Difficile trovare comandi così reattivi in questo segmento.

Prestazioni

Notevoli: 225 km/h di velocità massima e 6,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Dotazione di sicurezza

Completa: airbag frontali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, controlli di stabilità e trazione e hill holder.

Visibilità

La Abarth 695 è un’auto facile da parcheggiare grazie alle dimensioni esterne contenute. Questo nonostante le forme particolari della zona posteriore e i finestrini piccoli.

Freni

L’impianto potentissimo si comporta egregiamente anche in pista.

Tenuta di strada

L’Abarth 695 è una citycar tanto divertente quanto rassicurante.

Consumo

14,7 km/l dichiarati: un valore adeguato alla tipologia di vettura.

Garanzie

La copertura scadrà quest’anno: dipende dal mese di immatricolazione.

I difetti della Abarth 695 del 2019

Dotazione di serie

Da integrare: autoradio Aux USB, cerchi in lega da 17”, climatizzatore manuale, fendinebbia e sedili Sabelt in pelle nera con guscio in carbonio.

Prezzo

Da nuova nel 2019 la Abarth 695 costava parecchio (34.600 euro). Oggi si trova facilmente di seconda mano a 26.800 euro: poco più di una Mini Cooper Camden Edition appena uscita dal concessionario.

Tenuta del valore

Elevata: le auto dello Scorpione sono sempre molto richieste e molte di queste hanno un futuro assicurato come auto d’epoca.

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Rc Auto, si può ritirare la denuncia di un sinistro?

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Partiamo con il definire che cos’è la denuncia di un sinistro, ovvero la comunicazione che viene inoltrata alla compagnia assicurativa e che contiene tutte le informazioni inerenti l’incidente avvenuto tra veicoli. L’obiettivo è informare appunto l’assicurazione dell’avvenuto sinistro, in modo che possa essere attivata la procedura per il risarcimento dei danni.

Come si fa la denuncia di sinistro?

Può essere fatta anche in carta semplice, senza formalità. Basta indicare le proprie generalità, il numero di polizza, la targa del veicolo e descrivere la dinamica dell’incidente. Chiaramente, se si è a conoscenza delle generalità della controparte che ha provocato l’incidente, è bene indicarle nella denuncia, con anche il numero di targa del suo mezzo.

L’invio della denuncia all’assicurazione può avvenire tramite pec oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno direttamente alla sede legale della compagnia assicurativa. Altrimenti è possibile andare di persona presso l’agenzia dell’assicurazione più vicina, che si occuperà di compilare il modulo di denuncia.

A che cosa serve la denuncia di sinistro?

Si tratta di un documento che, come abbiamo detto, è assolutamente necessario per informare l’assicurazione dell’avvenuto sinistro, per poter dare il via alla procedura di risarcimento dei danni. Ricordiamo anche che il conducente danneggiato può ottenere il risarcimento direttamente dalla propria assicurazione, che si rivarrà su quella del soggetto che ha provocato i danni (secondo la procedura di risarcimento diretto di cui abbiamo parlato).

La denuncia di sinistro si può ritirare?

Teoricamente il ritiro di una denuncia di sinistro non è vietato dalla legge, non si tratta infatti di un documento che può essere paragonato alla denuncia penale che, una volta sporta, non può assolutamente essere ritirata. È vero anche però che il ritiro della denuncia di sinistro è possibile solo finché la stessa è ancora presso l’ufficio dell’agenzia alla quale è stata consegnata, prima che venga spedita alla sede legale della società.

Se il documento è già stato spedito, è impossibile ritirarlo, si può inviare eventualmente una controdenuncia. Nel caso in cui la situazione, dopo un sinistro, venga risolta diversamente, con accordo tra le parti, bisogna comunicarlo tempestivamente all’agenzia di assicurazione. Servirebbe quindi una comunicazione per spiegare che la procedura di risarcimento non occorre più. Operazione che in genere fa insospettire l’assicurazione, che potrebbe pensare che i conducenti stavano architettando una truffa. Ma spieghiamolo meglio.

Che cos’è la truffa assicurativa?

Il ritiro della denuncia di sinistro potrebbe far pensare alla truffa assicurativa. Secondo il codice penale “chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

Alla stessa pena “soggiace chi, per arricchirsi ai danni dell’assicurazione, cagiona a se stesso una lesione personale o aggrava le conseguenze della lesione personale prodotta da un infortunio o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro”.

Per questo chi ritira una denuncia di sinistro fa sorgere sospetti all’assicurazione, che potrebbe pensare al ripensamento come al pentimento di chi ha tentato di truffare l’assicurazione e si è poi pentito. Per evitare quindi di incorrere in un reato di truffa assicurativa, il ritiro della denuncia di sinistro deve essere giustificato e sorretto da valide ragioni.

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Volkswagen Way To Zero: il futuro sostenibile della Casa di Wolfsburg

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Si chiama Way To Zero il piano Volkswagen per la decarbonizzazione dell’azienda di Wolfsburg e dei suoi prodotti. Una strategia che porterà la Casa tedesca, tra le altre cose, a ridurre le emissioni medie di CO2 per auto di 17 tonnellate entro il 2030.

Di seguito troverete tutti i dettagli del progetto Volkswagen Way To Zero.

Decarbonizzazione

Volkswagen sta adottando un approccio complessivo alla decarbonizzazione – dalla produzione fino alla fase di riciclo – con un investimento pari a 14 miliardi di euro entro il 2025.

Elettrico in primo piano

I piani di Volkswagen sull’elettrico sono molto ambiziosi: entro il 2030 la Casa di Wolfsburg intende raggiungere il 70% delle vendite in Europa esclusivamente con modelli 100% EV (almeno il 50% in America Settentrionale e Cina). Ogni anno il marchio tedesco lancerà una nuova auto elettrica.

Impianti eolici e solari

La Casa teutonica sarà il primo costruttore automobilistico a supportare in modo diretto l’espansione delle energie rinnovabili su larga scala e realizzerà entro il 2025 nuovi impianti eolici e solari in varie aree d’Europa.

Entrando più nel dettaglio Volkswagen ha già sottoscritto contratti con l’azienda energetica RWE e sta supportando la costruzione del più grande progetto solare indipendente della Germania: un impianto – prodotto senza sovvenzioni statali entro la fine del 2021 – composto da 420.000 moduli con una capacità totale di 170 milioni di kWh l’anno.

Tutti i progetti supportati da Vw genereranno insieme circa sette terawattora di nuova energia rinnovabile entro il 2025. La quantità che alimenterà la rete crescerà in parallelo con la diffusione dei modelli elettrici ID.

Già oggi Volkswagen offre ai propri clienti energia rinnovabile per ricaricare a casa (in Italia attraverso la partnership con PLT puregreen) e in strada (tramite le stazioni di ricarica Ionity): una soluzione che permette di ridurre le emissioni di andride carbonica di circa la metà rispetto al mix energetico dell’Unione Europea nonché un elemento fondamentale per arrivare alla neutralità climatica della mobilità elettrica (ottenibile solo con la possibilità di ricaricare i veicoli EV con energia generata integralmente da fonti rinnovabili).

Produzione green

Volkswagen sta anche operando per decarbonizzare la sua produzione e la catena di fornitura. Oggi l’elettricità utilizzata in tutte le fabbriche europee del colosso di Wolfsburg proviene da fonti rinnovabili e dal 2030 tutti i siti a livello mondiale (esclusi quelli cinesi) saranno alimentati solo con energia green.

Ma non è tutto: già nel 2021 Volkswagen utilizzerà ulteriori componenti sostenibili delle sue ID., tra cui involucri della batteria e cerchi in lega prodotti da alluminio verde e pneumatici realizzati tramite produzione a basse emissioni. Inoltre il brand teutonico renderà le emissioni di CO2 un criterio chiave nell’assegnazione dei contratti di fornitura (migliorando in questo modo l’impronta di carbonio dei fornitori e assicurando la sostenibilità della sua catena di approvvigionamento) e creerà un circuito chiuso di riciclo per le batterie e le sue materie prime sotto l’intero controllo del gruppo.

L’articolo Volkswagen Way To Zero: il futuro sostenibile della Casa di Wolfsburg proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Mondiale F1 2021 – GP Portogallo a Portimão: Hamilton imbattibile

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Credits: Lars Baron/Getty Images

Lewis Hamilton ha dominato con la Mercedes il GP del Portogallo: il sette volte campione del mondo ha trionfato nella terza tappa del Mondiale F1 2021 a Portimão davanti a Max Verstappen (Red Bull) e a Valtteri Bottas (Mercedes).

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Bryn Lennon/Getty Images

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Lars Baron/Getty Images

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Peter Fox/Getty Images

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Portugal

Credits: Lars Baron/Getty Images

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Una corsa piuttosto noiosa che ha visto una Ferrari deludente: Charles Leclerc (6°) è riuscito ad andare a punti, a differenza del compagno Carlos Sainz Jr. (11°).

Mondiale F1 2021 – GP Portogallo: le pagelle

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Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas ha riscattato la delusione di Imola con la pole position e un terzo posto corredato dal punto bonus del giro veloce.

Il terzo podio negli ultimi quattro Gran Premi disputati coincide con la solita gara “media”, iniziata con un buono spunto e proseguita con due sorpassi subiti da Hamilton (al 20° giro) e Verstappen (al 37°).

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton a Portimão ha portato a casa il secondo successo nei primi tre GP del Mondiale F1 2021 e l’undicesimo podio consecutivo.

Una vittoria ottenuta grazie a due sorpassi: su Verstappen all’11° giro e su Bottas al 20°.

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Max Verstappen (Red Bull)

Nel GP del Portogallo Max Verstappen ha fatto quello che ha potuto contro due Mercedes velocissime in rettilineo. Partito bene, è riuscito a superare Hamilton alla settima tornata prima di farsi passare quattro giri più tardi.

Il pilota olandese – secondo e al quarto piazzamento in “top 3” consecutivo – si è fermato ai box per cercare il punto bonus con il giro veloce ma non gli è stato assegnato perché ha superato i limiti della pista.

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Sergio Pérez (Red Bull)

Oggi Sergio Pérez è stato un valido scudiero di Verstappen: il driver messicano è rimasto in pista per 52 giri con gli stessi pneumatici nel tentativo (non riuscito) di rallentare Hamilton e favorire il recupero di Max.

Un buon quarto posto finale che coincide con il secondo piazzamento in “top 5” nei primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2021.

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Mercedes

Oggi le Mercedes sono state inarrestabili in rettilineo.

Nel GP del Portogallo la Stella ha conquistato una vittoria, un punto bonus per il giro veloce e ha portato entrambe le monoposto sul podio aumentando il vantaggio sui rivali nel Mondiale F1 2021 Piloti e in quello Costruttori. Cosa chiedere di più?

Mondiale F1 2021 – I risultati del GP del Portogallo

Prove libere 1

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.648
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.673
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.846
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.884
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.967

Prove libere 2

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.837
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.980
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:20.181
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:20.197
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:20.220

Prove libere 3

1 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.489
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.725
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.820
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.840
5 Esteban Ocon (Alpine) 1:18.860

Qualifiche

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.348
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.355
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.746
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.890
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.039

Le classifiche
La classifica del GP del Portogallo 2021
Lewis Hamilton (Mercedes) 1h34:31.421
Max Verstappen (Red Bull) + 29,1 s
Valtteri Bottas (Mercedes) + 33,5 s
Sergio Pérez (Red Bull) + 39,7 s
Lando Norris (McLaren) + 51,4 s
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) 69 punti
Max Verstappen (Red Bull) 61 punti
Lando Norris (McLaren) 37 punti
Valtteri Bottas (Mercedes) 32 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 28 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 101 punti
Red Bull-Honda 83 punti
McLaren-Mercedes 53 punti
Ferrari 42 punti
Alpine-Renault 13 punti

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Il GP del Portogallo a Portimão – terza tappa del Mondiale F1 2021 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

La Mercedes cercherà di bissare la doppietta ottenuta lo scorso anno nella corsa lusitana con Lewis Hamilton Valtteri Bottas ma dovrà fare i conti con una Red Bull e un Max Verstappen in forma smagliante.

F1 2021 – GP Portogallo: cosa aspettarsi

Il circuito di Portimão – sede del GP del Portogallo – è un tracciato ricco di saliscendi e molto impegnativo per gli pneumatici.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Portogallo, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

F1 2021 – Portimão, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
12:30-13:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 1 maggio 2021
13:00-14:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 19:00 su TV8)
Domenica 2 maggio 2021
16:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP del Portogallo
LUNGHEZZA CIRCUITO 4.653 m
GIRI 66
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”652 – 2020
RECORD IN GARA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”750 – 2020
RECORD DISTANZA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h29’56”828 – 2020

F1 – Il pronostico del GP del Portogallo 2021

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton è il favorito del GP del Portogallo secondo i bookmaker e anche secondo noi.

Il sette volte campione del mondo F1 ha trionfato a Portimão lo scorso anno e negli ultimi dieci Gran Premi disputati è sempre salito sul podio.

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2° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen ha portato a casa tre podi negli ultimi tre Gran Premi disputati e quest’anno guida una Red Bull velocissima.

L’unico uomo che può soffiare a Hamilton il Mondiale F1 2021 è arrivato terzo lo scorso anno a Portimão.

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3° Valtteri Bottas (Mercedes)

Un inizio di Mondiale F1 2021 non eccezionale, quello di Valtteri Bottas: terzo in Bahrein e eliminato da Russell a Imola.

Il pilota finlandese ha tanta voglia di riscatto su un tracciato che lo ha visto conquistare un secondo posto lo scorso anno.

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Da tenere d’occhio: Lando Norris (McLaren)

Lando Norris è la rivelazione di questo inizio di Mondiale F1 2021: un podio in Bahrein e un quarto posto a Imola che gli hanno permesso di conquistare la terza piazza nel campionato del mondo dietro a Hamilton e Verstappen.

Il pilota britannico – solo tredicesimo lo scorso anno in Portogallo – è in uno stato di forma impressionante: quattro arrivi in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi disputati.

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La squadra da seguire: Mercedes

Nel 2020 la Mercedes ottenne la doppietta nel GP del Portogallo.

Quest’anno sarà più difficile dominare per la Stella: la scuderia tedesca è saldamente al comando del Mondiale F1 2021 Costruttori ma deve giocarsela con un Verstappen (ancora) più veloce e continuo del solito.

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Fonte

MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: doppietta Ducati con Miller e Bagnaia

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Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

Festa a sorpresa per Ducati nel GP di Spagna a Jerez: nella quarta tappa della MotoGP 2021 la Casa di Borgo Panigale ha portato a casa un’inaspettata doppietta – evento che non si verificava dal Gran Premio della Repubblica Ceca del 2018 – con Jack Miller (tornato sul gradino più alto del podio dopo cinque anni) e Francesco Bagnaia (secondo e nuovo leader del Motomondiale).

MotoGP of Spain – Qualifying

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-ESP

Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

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Dietro di loro Franco Morbidelli, terzo con la Yamaha in un Gran Premio sfortunato per il marchio giapponese.

MotoGP 2021 – GP Spagna: le pagelle

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Fabio Quartararo (Yamaha)

Solo un problema al braccio ha impedito a Fabio Quartararo di vincere il GP di Spagna. Il centauro francese – autore della pole position e in testa fino al 15° giro dopo una brutta partenza – ha percorso gli ultimi chilometri della corsa soffrendo tantissimo ed è comunque riuscito a tagliare il traguardo in zona punti (13°).

Un episodio sfortunato dopo un inizio di stagione brillante (due vittorie e un quinto posto).

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Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia è il nuovo leader della MotoGP 2021: un primato meritato dovuto a un inizio di stagione incredibile (tre podi nelle prime quattro corse dell’anno).

Partito bene, si è fatto passare da Quartararo al terzo giro ed è rientrato in zona podio alla 15° tornata dopo un sorpasso su Morbidelli. Il secondo posto finale è stato guadagnato poco dopo ai danni di un sofferente Quartararo.

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Franco Morbidelli (Yamaha)

Nel peggior Gran Premio della MotoGP 2021 per la Yamaha è arrivata la migliore prestazione stagionale di Franco Morbidelli.

Il pilota romano si è preso molti rischi per stare dietro alle Ducati ma ne è valsa la pena.

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Jack Miller (Ducati)

Nessuno si aspettava oggi una vittoria di Jack Miller, specialmente su un tracciato come quello di Jerez apparentemente poco adatto alle caratteristiche della sua Ducati.

Il secondo successo in carriera nella classe regina del Motomondiale (il primo in Olanda nel 2016) ha risollevato il pilota australiano, reduce da un inizio di stagione deludente.

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Yamaha

Senza il problema al braccio di Quartararo quasi sicuramente la Yamaha avrebbe vinto anche il GP di Spagna a Jerez.

La Casa giapponese ha interrotto la striscia di tre successi consecutivi sulla pista più adatta alle sue caratteristiche.

MotoGP 2021 – I risultati del GP di Spagna

Prove libere 1

1 Brad Binder (KTM) 1:38.013
2 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:38.204
3 Marc Márquez (Honda) 1:38.291
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:38.301
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.344

Prove libere 2

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:37.209
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.387
3 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.646
4 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:37.704
5 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.726

Prove libere 3

1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:36.985
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.010
3 Stefan Bradl (Honda) 1:37.026
4 Joan Mir (Suzuki) 1:37.036
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.083

Prove libere 4

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.341
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.391
3 Álex Rins (Suzuki) 1:37.772
4 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.917
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:38.012

Qualifiche

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:36.755
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:36.812
3 Jack Miller (Ducati) 1:36.860
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:36.960
5 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.008

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:37.688
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.753
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.799
4 Brad Binder (KTM) 1:37.972
5 Joan Mir (Suzuki) 1:38.010

Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2021
Jack Miller (Ducati) 41:05.602
Francesco Bagnaia (Ducati) + 1,9 s
Franco Morbidelli (Yamaha) + 2,5 s
Takaaki Nakagami (Honda) + 3,2 s
Joan Mir (Suzuki) + 4,3 s
Classifica Mondiale Piloti
Francesco Bagnaia (Ducati) 66 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 64 punti
Maverick Viñales (Yamaha) 50 punti
Joan Mir (Suzuki) 49 punti
Johann Zarco (Ducati) 48 punti

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Il GP di SpagnaJerez – quarta tappa della MotoGP 2021 – sarà il secondo appuntamento stagionale del Motomondiale trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su SkyDAZN). Di seguito troverete gli orari TV.

La prima delle quattro corse spagnole di quest’anno vedrà il ritorno di Tito Rabat in Ducati (chiamato per sostituire l’infortunato Jorge Martín, reduce da una brutta caduta a Portimão nella quale ha riportato fratture al metacarpo del pollice destro, al malleolo destro e al piatto tibiale sinistro) e di Stefan Bradl in Honda che correrà come wild card.

MotoGP 2021 – GP Spagna: cosa aspettarsi

Il circuito di Jerez – sede del GP di Spagna – è un tracciato molto amato dai piloti che presenta molti punti in cui sorpassare. Il Gran Premio iberico è da sempre terreno di caccia delle moto giapponesi: dal 1978 a oggi solo una volta (nel 2006 Loris Capirossi con la Ducati) è riuscita a salire sul gradino più alto del podio una due ruote non nipponica.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su SkyDAZNTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP 2021 – Jerez, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
Sabato 1 maggio 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
Domenica 2 maggio 2021
08:20-08:40 Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
08:50-09:10 Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:20-09:40 MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,4 km
GIRI 25
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36″705– 2020
RECORD GARA Marc Márquez (Honda) – 1’38”051 – 2019

MotoGP – Il pronostico del GP di Spagna 2021

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1° Maverick Viñales (Yamaha)

Maverick Viñales non si è mai aggiudicato il GP di Spagna in MotoGP ma ha portato a casa due podi nelle ultime due edizioni.

Il centauro spagnolo dopo il trionfo nel primo appuntamento stagionale in Qatar non ha più brillato ma secondo noi approfitterà di un circuito amato per tornare in alto.

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2° Marc Márquez (Honda)

La vita di Marc Márquez è cambiata oltre nove mesi fa nel GP di Spagna dello scorso anno proprio sul circuito di Jerez.

Il sei volte campione del mondo MotoGP ha sempre amato la gara di casa (otto partecipazioni: tre successi e sette podi totali) e a nostro avviso può tornare sul podio – l’ultimo risale a novembre 2019 – dopo l’eccellente settimo posto di due settimane fa in Portogallo.

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3° Johann Zarco (Ducati)

Johann Zarco ha iniziato alla grande la MotoGP 2021 con due secondi posti e una caduta.

Il miglior piazzamento del pilota francese nel GP di Spagna? Secondo nel 2018.

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Da tenere d’occhio: Franco Morbidelli (Yamaha)

Franco Morbidelli è ancora alla ricerca del primo podio stagionale dopo aver ottenuto meno di quanto desiderato nei primi tre appuntamenti della MotoGP 2021.

Il centauro romano – quinto lo scorso anno nel GP di SpagnaJerez – punterà alla “top 5” e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.

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La moto da seguire: Yamaha

La Yamaha sta dominando la MotoGP 2021 con tre successi nelle prime tre corse stagionali.

L’obiettivo della Casa dei tre diapason a Jerez è uno solo: bissare il trionfo dello scorso anno.

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Come superare la paura di guidare dopo un incidente?

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Una delle paure più tremende che un automobilista possa provare è quella di rimettersi al volante della propria macchina dopo aver subito un trauma, in genere un incidente, più o meno grave. Questa fobia viene trattata dagli esperti e chiamata amaxofobia.

Si tratta proprio della “paura di guidare”, purtroppo è molto diffusa, anche tra chi non ha mai fatto un incidente ma dopo aver conseguito la patente non è riuscito comunque a trovare il coraggio di guidare da solo l’auto, per svariati motivi. Una fobia molto invalidante. In effetti si manifesta proprio con i sintomi tipici dell’ansia: si passa dal tremore alla sudorazione eccessiva, fino a sfociare (nei casi più gravi) in veri e propri attacchi di panico. Ci sono psicologi e terapisti specializzati in questo disturbo, in grado di far seguire delle terapie ad hoc ai pazienti che vogliono superare questo ‘terrore’.

Fobie: la paura di guidare

Le fobie possono essere davvero infinite, da quelle che conosciamo maggiormente e più diffuse, come la paura dei ragni, delle api o dei topi, a quelle meno note. Finché si tratta di queste paure, gestibili e non tanto invalidanti da condizionare la vita di tutti i giorni, allora è possibile tenerle a bada/controllarle.

Quando però le fobie possono andare a limitare la nostra vita, il nostro quotidiano, allora è necessario risolverle con l’aiuto di uno specialista. Una di queste è appunto l’amaxofobia, la paura di guidare. Una paura molto forte e purtroppo diffusa che, come sottolineano gli psicologi, può essere appresa in due modi differenti: attraverso una situazione che l’individuo vive direttamente, un’esperienza traumatica tipo un incidente, oppure tramite l’apprendimento di alcune informazioni.

Capita infatti che alcune persone sviluppino questa fobia anche solo sentendo il racconto di un incidente, di una brutta esperienza avuta da altre persone, o ancora dopo aver perso un amico o un parente caro in un sinistro.

Amaxofobia, paura di guidare: è molto diffusa?

Pare, secondo alcune ricerche, che l’amaxofobia sia più diffusa di quanto immaginiamo, colpisce infatti circa il 33% della popolazione.

Non tutti manifestano questa fobia nello stesso modo, può avere infatti diverse sfumature:

  • alcuni fobici hanno un blocco totale, non riescono nemmeno a salire in auto;
  • altri invece hanno paura solo a guidare in autostrada;
  • altri soggetti ancora sono sicuri solo se guidano sempre lungo lo stesso tragitto, ogni giorno (ad esempio quello per andare al lavoro), ma non vogliono percorrere altre strade guidando;
  • ci sono poi i soggetti con amaxofobia che non vogliono mai stare in macchina da soli, e addirittura chi invece non vuole portare nessuno con sé, per paura degli incidenti.

Purtroppo spesso chi soffre della paura di guidare rischia che si manifestino degli attacchi di panico o episodi di claustrofobia in auto. Guidare significa anche allontanarsi dai luoghi dove ci si sente al sicuro e rimanere per diverso tempo chiusi in macchina.

Come si cura la paura di guidare?

Se l’amaxofobia è solo una leggera forma d’ansia, che si riesce a superare magari guidando sempre accompagnati da qualcuno che sappia già guidare bene, allora è gestibile. Se la paura diventa invece invalidante, allora è bene chiedere l’aiuto di uno psicologo, per svolgere una terapia cognitivo-comportamentale. In genere si cerca di desensibilizzare la paura, con delle tecniche di rilassamento.

La terapia serve per disapprendere quello che mantiene viva la fobia, in alcuni casi vengono utilizzati anche degli strumenti tecnologici, come il simulatore di realtà virtuale. In genere, alla fine del percorso, lo psicoterapeuta accompagna il paziente durante la sua prima guida.

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Andare in moto in due, i consigli per guidare in sicurezza

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Se hai comprato una moto nuova o non hai mai portato un passeggero con la tua, ci sono alcuni accorgimenti da seguire per poter migliorare la comodità nella guida con un passeggero dietro. Vediamo i consigli più utili.

Guidare la moto con un passeggero a bordo: cosa cambia

Bisogna assolutamente tenere presente che viaggiare in moto da soli non è come portare un passeggero con sé, la presenza di un’altra persona infatti influenza il comportamento della due ruote, soprattutto a bassa velocità.

Un peso supplementare ha un impatto su diversi aspetti:

  • lo spazio di frenata si allunga;
  • diminuisce la capacità di accelerazione;
  • aumenta la forza centrifuga che si applica in curva e nei tornanti.

Per questo è fondamentale adattare la guida di conseguenza. È bene anticipare le manovre di sorpasso o le pieghe e anche aumentare la distanza di sicurezza dagli altri veicoli. Il passeggero poi non è un tutt’uno con la moto come il conducente, quindi il suo impatto sull’equilibrio della due ruote è notevole, e bisogna tenerlo in conto, soprattutto alle velocità più basse, quando si rallenta o si decide di fermarsi.

La moto modifica anche il suo assetto, il baricentro si ritrova spostato più indietro. Oggi molte moto nuove hanno la regolazione del registro dell’ammortizzatore posteriore, quindi non dimenticate di utilizzarla (puoi usare il manuale di istruzioni della moto stessa).

Il conducente si deve adattare al meglio al passeggero, in base all’esperienza di viaggi su due ruote che ha quest’ultimo. Se per il passeggero è il primo viaggio in moto, cercate di tenere uno stile di guida tranquillo. Fermatevi più spesso e provate a chiacchierare con la persona che sta dietro di voi, chiedete come sta, se è stanca, se ha bisogno di scendere, se ha paura in determinate occasioni, se non si sente sicura.

Come preparare il passeggero che viaggia con voi in moto

Se la persona che decidete di portare a bordo della vostra due ruote non è mai salita su una moto (o poche volte), è importante istruirla. Si consiglia di informarla sulle sensazioni proprie alla moto e rassicurarla, evitando che si spaventi e che abbia paura al primo rettilineo ‘veloce’ o alla prima curva stretta. Una moto si piega in curva, e la sensazione che si prova non risulta naturale per tutti.

È importante far capire al passeggero che deve rimanere più naturale e ‘neutro’ possibile in moto, sul suo asse verticale, tenere un comportamento che abbia la minor incidenza possibile sulla guida. Il conducente potrebbe trovarsi altrimenti in seria difficoltà. L’ideale è spiegare che è necessario essere rilassati e evitare di cercare di cambiare posizione, soprattutto in maniera brusca, perché un movimento improvviso e rapido potrebbe compromettere l’equilibrio in moto. Il pilota invece dovrebbe adottare una guida più tranquilla possibile, soprattutto nelle prime esperienze del suo passeggero.

Altro consiglio? Decidere una sorta di codice o linguaggio speciale con il proprio passeggero. Degli esempi:

  • dare delle pacche sulla spalla o sulla coscia del conducente per avvisare che ci si vuole fermare;
  • dare un colpo solo in caso il pilota stia andando a velocità sostenuta e il passeggero abbia paura;
  • con l’interfono invece è tutto più semplice, basta parlare.

Come salire sulla moto

Non tutti sono già saliti su una moto e montare su una due ruote non è proprio istintivo per tutti. È bene salire dal lato sinistro, consigliando alla persona che si ha intenzione di portare in viaggio con sé di mettere il suo piede sinistro sul poggiapiedi sinistro del passeggero, per ottenere l’altezza che serve per inforcare la moto.

Il conducente dovrebbe sempre indicare al passeggero qual è il miglior modo di salire in moto, non è uguale per tutti, soprattutto se una persona non ha alcuna esperienza a riguardo. E ancora, è il pilota che deve garantire la stabilità della moto mentre il passeggero sale.

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