Giulia: in ritardo per colpa dei crash test?

Cosa succede in Casa Alfa Romeo? Il piano di rilancio del Biscione sembrerebbe continuare a trovare intoppi dopo intoppi sul suo cammino. Giulia è il nome che tutti hanno in bocca ormai da qualche anno.A giugno del 2015, finalmente, era stata svelata nella versione più esclusiva di tutta la gamma, la Quadrifoglio, che subito si era tolta lo sfizio di girare al Nurburgring con tempi da record. Questa doveva essere la carta di presentazione in grado di riaprire una breccia nei cuori degli alfisti. Poi la prima frenata: si annunciano ritardi sulla produzione, mesi dopo mesi il suo arrivo sul mercato slitta tanto che ancora, ad oggi, non si e fatta vedere nei concessionari. Anzi, è di pochi giorni fa l’annuncio di Marchionne di altri ritardi: il piano di rilancio Alfa Romeo slitterà ancora (ufficialmente a causa della crisi cinese) e alcuni modelli previsti arriveranno solo nel 2020.Crash test non superati?Ma torniamo alla Giulia. È di oggi la notizia del richiamo di FCA di Roberto Fedeli che dopo poco più di un anno in BMW ritorna (con 26 anni di esperienza in Ferrari e con un ruolo chiave nello sviluppo de LaFerrari) a dare una mano come CTO (Chief Technical Officer) di Alfa e Maserati. Che c’entra questo nuovo incarico con la nuove berlina del Biscione? Secondo la testata Automotive News Europe alcuni fornitori di Alfa Romeo avrebbero dichiarato che la Giulia non avrebbe passato i test di sicurezza nei crash test frontali, laterali e posteriori. Proprio questo fail sarebbe il motivo dei ritardi causati da un necessario e vasto re-engineering della Giulia.  
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