Peugeot, Citroën e DS: il Gruppo PSA al completo a Misano

Il circuito di Misano Adriatico è stato lo scenario che ha ospitato l’evento di oggi del gruppo PSA, che, forte di tante novità e modelli in arrivo, ci ha dato un assaggio di quello che ci aspetta nel prossimo futuro.Il gruppo ha schierato tutti i suoi marchi con nuove vetture e importanti novità: Citroën con C4 Cactus equipaggiata con il nuovo motore 1.2 PureTech da 110 Cv, DS con nuova DS 4 e DS Crossback e Peugeot con la nuova 308 GTi, la versione più estrema della compatta segmento C della Casa del Leone.Citroën C4 CactusLa Citroën C4 Cactus è un’auto che conosciamo molto bene: la crossover incarna al meglio gli ideali della Casa francese, mostrando un design accattivante, audace e impertinente, ma con contenuti tecnici di rilievo e un’attenzione particolare al piacere di guida.Citroën parla di “tecnologia utile”, ovvero dedicata alle motorizzazioni. Lo dimostra il fatto che la Casa del Double Chevron occupa il gradino più alto del podio in Europa per quanto riguarda le emissioni di CO2, con una media di 106,9 grammi per chilometro.Durante il test, caratterizzato da un due percorsi in pista, uno su sterrato e uno su asfalto, abbiamo potuto provare l’efficacia della perdita di peso della Cactus e il nuovo propulsore PureTech turbo benzina. Il 1.2 tre cilindri, grazie a una turbina di ultima generazione e all’iniezione diretta di benzina, è sorprendentemente elastico e progressivo per tutta la gamma di giri. I dati dichiarano 205 Nm di coppia disponibili già a 1.500 giri e 110 cavalli a 5.500 giri, un consumo di 4,3 l/100 km nel ciclo combinato e 100 g/Km di CO2DS 4 e DS4 CrossbackNovità anche per quanto riguarda il fronte DS, ormai marchio a sé stante da un anno, che ha costruito la propria identità basandosi sul design esclusivo e la qualità premium nei materiali e nella costruzione, e seguendo i canoni del lusso francese.La DS 4 rappresenta il cavallo di battaglia nel segmento C premium, e oggi si presenta in due versioni differenti: DS 4 e DS 4 Crossback, quest’ultima caratterizzata da un assetto rialzato e dalle barre sul tetto che le conferiscono un’anima da crossover. La proposta di “dividere” in due la DS 4 è dovuta dal fatto che il 30% delle berline premium vendute nel segmento C sono crossover; e il tempismo, da questo punto di vista, gioca un ruolo fondamentale.Gli interni vengono proposti con diversi tipi di pelle pregiata tra cui nappa e semi-anilina, una pregiatissima pelle usata per borse di lusso. La plancia infatti richiede otto ore di lavoro artigianale per essere rivestita, così come la verniciatura esterna richiede un lavoro accurato da parte di una squadra di verniciatori esperti.La nuova griglia frontale e i nuovi gruppi ottici LED Vision donano alla nuova DS 4 un’aspetto più maturo: la linea è più pulita ed elegante, caratterizzata da cromature e dettagli di design chìc tipicamente alla francese. Basta notare il lavoro che è stato fatto per i gruppi ottici per capire che molta attenzione è stata posta nei dettagli. I proiettori associano tecnologia LED e Xeno , quest’ultima utilizzata per i moduli direzionali.Vista la tipologia di cliente che acquista questo tipo di vetture, non poteva mancare un equipaggiamento tecnologico pensato per il buisnessman sempre connesso. Il display touch screen da 7 pollici permette di eliminare 12 tasti dalla plancia e un design più pulito, e racchiude in sé tutta una serie di funzioni high tech ormai essenziali su vetture di questo livello. DS 4 è la prima vettura del marchio a utilizzare il nuovo Apple CarPlay®; tramite la funzione Mirror Screen, invece, si può visualizzare una serie di applicazioni del proprio smartphone Apple e Android direttamente sullo schermo del computer di bordo.Ricca e al passo coi tempi anche la dotazione di sicurezza. Oltre al sistema di monitoraggio dell’angolo cieco e al sistema di avviso di cambio corsia, la DS 4 propone anche alcuni servizi come l’Sos Assistance, che chiama i soccorsi in caso di incidente, un libretto di manutenzione virtuale, un sistema di localizzazione del veicolo (entrata ed uscita da un’area geografica), e infine la funzione Pack tracking, che in caso di furto invia la posizione dell’auto alle forze dell’ordine.
Le motorizzazioni disponibili per la nuova DS 4 sono sei: tre benzina e tre diesel, mentre per la versione Crossback sono solo quattro. I tre propulsori a benzina offerti sono il PureTech tre cilindri turbo benzina da 130 cv, e due 1.6 THP – sempre turbo benzina – da 165 e 210 cv di potenza, con consumi che vanno dai 5,1 ai 5,9 l/100 km e emissioni dai 119 ai 138 grammi di CO2 per km. Per quando riguarda i diesel, invece, troviamo i motori BlueHDi con tre livelli di potenza: 120, 150 e 180 cavalli, con consumi che vanno dai 3,8 ai 4,3 l/100 km e emissioni dai 100 ai 113 g/CO2 per km.Alla guida
La versioni che abbiamo provato sono la BlueHDi 180 con cambio automatico per quanto riguarda DS 4 Crossback e la 1.6 THP 210 manuale per quanto riguarda DS 4.Entrambe risultano composte e ben piantate a terra nella guida, con un bilanciamento neutro e poco rollio. Sulla Crossback si nota la maggiore altezza da terra, che rende la visibilità e l’assorbimento delle buche sensibilmente migliori.
Durante il nostro giro sulla colline romagnole abbiamo potuto apprezzare il funzionamento del nuovo cambio automatico. C’è un sensibile miglioramento rispetto al modello precedente: i passaggi di marcia sono dolci e fluidi e il cambio è privo di quegli slittamenti fastidiosi tipici del variatore di coppia, e la selezione delle marce è più rapida. Il manuale della versione THP, invece, risulta davvero piacevole, caratterizzato da una bella leva e da innesti contrastati.Fluido e coppioso, come sempre, il BlueHDi, che grazie ai 400 nm di coppia garantisce un’ottima ripresa in qualsiasi marcia. Il 1.6 turbo benzina della DS 4 invece non sembra rendere giustizia a tutti i suoi 210 cv, ma offre un’elasticità e un’entusiasmo agli alti regimi che il diesel non è in grado di raggiungere.Peugeot 308 GTi
Il marchio del gruppo che meglio incarna il piacere di guida puro e la sportività, è sicuramente Peugeot.Dopo la versione gran turismo della 308, la GT 1.6 da 200 cv, Peugeot Sport ha voluto creare una vettura che non scende a compromessi. Esteticamente è aggressiva senza essere volgare: più sulla linea di Golf Gti, piuttosto che su quella di Mégane RS e Civic Type R; ma sotto la carrozzeria non ha niente da invidiare alle compatte più estreme.I dati parlano di 270 cv  e 330 Nm di coppia, gestiti da un differenziale Torsen a scorrimento limitato, tarato al 35%, uno 0-100km/h in 6,0 secondi netti, e il km da fermo coperto in 25,6 secondi. Ad un prezzo di listino di 35.150 euro. Nella nostra prova in pista sul circuito di Misano Adriatico, abbiamo avuto un assaggio delle sue incredibili doti dinamiche e della potenza del suo impianto frenante (dischi da 380 mm all’anteriore e da 268 mm al posteriore).Per scoprire come va, leggete la nostra prova in pista sul Circuito di Misano.
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