Che cos’è il Vehicle to Grid e a che cosa serve?

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Nell’ambito della mobilità del futuro e delle auto elettriche, sentiamo parlare sempre più spesso anche di Vehicle to Grid, ma sono pochissime le persone che hanno chiaro il significato di questo termine, che si riferisce soprattutto alle reti di nuova generazione, ai veicoli senza emissioni, a strategie e progetti di elettrificazione a lungo termine. Vediamo tutto quello che bisogna sapere.

Che cosa significa Vehicle to Grid?

La nuova tecnologia V2G apre nuove opportunità per quanto riguarda la vendita e la gestione intelligente dell’energia. Come funziona? Si tratta nello specifico di sistemi innovativi che consentono alle auto elettriche di scambiare l’energia immagazzinata nelle proprie batteria con e attraverso la rete. Il nuovo sistema funziona in maniera opposta rispetto a quanto siamo abituati, infatti i veicoli elettrici in genere ricevono esclusivamente energia elettrica, proveniente dalla rete, solo in entrata.

Le auto elettriche e ibride, con il sistema Vehicle to Grid, possono comunicare con la rete elettrica per vendere servizi (energia) a chi ne ha necessità. Grazie al V2G aumentano le capacità di stoccaggio dell’energia, che permettono alle auto elettriche di immagazzinare elettricità generata da fonti di energia rinnovabile e scaricarla.

Vehicle to Grid: come funziona?

Grazie al V2G il flusso di energia diventa bidirezionale: oltre alla ricezione dell’elettricità che serve ai veicoli per la mobilità, è possibile anche sbloccare l’energia raccolta nelle batterie dei mezzi a zero emissioni. Quando aumenta la domanda della rete, allora le auto cariche possono cedere energia nuovamente alla rete.

I vantaggi del Vehicle to Grid

Quali sono i punti di forza di questa innovativa tecnologia? Innanzitutto offre la possibilità ai gestori della rete (Terna in Italia) di poter contare su una capacità di riserva di energia molto alta, da poter distribuire sul territorio. Fondamentale, soprattutto in ottica di espansione del settore elettrico e diffusione di veicoli a zero emissioni nei prossimi anni.

Tra il 2030 e il 2050 è prevista una grande crescita delle energie rinnovabili intermittenti, quali il fotovoltaico e l’eolico; il Vehicle to Grid consentirà a imprese e privati di ottimizzare i costi di esercizio delle macchine elettriche, in modo che questa tipologia di alimentazione diventi sempre più conveniente per gli utenti, e pian piano i motori a combustione ‘spariscano’ dal mercato e dalle flotte auto. Il Vehicle to Grid inoltre viene considerato come una tecnologia che può dare il suo supporto nella creazione di un sistema elettrico più sostenibile e efficiente, oltre che affidabile.

In Italia il 14 febbraio 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Vehicle to Grid (V2G), in cui sono indicati modalità e criteri per la diffusione di questa innovativa tecnologia a livello nazionale. Lo sviluppo del V2G è legato chiaramente alla mobilità elettrica. Nel 2030 in Italia potrebbero esserci tra 3,5 e 7 milioni macchine a zero emissioni e questa nuova tecnologia potrebbe spingere il settore ulteriormente.

La caratteristica principale dei sistemi Vehicle to Grid è la bidirezionalità e infatti alla base del V2G c’è l’inverter di potenza bidirezionale, in grado di collegarsi alla batteria ad alta tensione dell’auto e a quella della rete, in bassa tensione. In seguito un’unità di controllo gestisce i flussi di elettricità, tenendo conto delle esigenze di fabbisogno del gestore di rete e dell’utente.

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