Autovelox mobili, cosa sono e come funzionano

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Gli autovelox sono strumenti odiati dagli automobilisti, controllano la velocità di percorrenza delle vetture su determinate tratte in cui vengono installati. In particolare, al passaggio di un veicolo che viaggia ad una velocità superiore rispetto al limite consentito, il dispositivo scatta una foto alla targa e in seguito viene inviata la multa al possessore dell’auto stessa che ha commesso l’infrazione. Ci sono due categorie differenti di autovelox, possiamo distinguere infatti le apparecchiature per la verifica della velocità in due tipologie: rilevatori fissi e rilevatori mobili. Vediamo come funzionano gli apparecchi mobili e le loro caratteristiche.

Autovelox fissi e mobili: le differenze sostanziali tra le due tipologie di apparecchi

Gli autovelox fissi solitamente si trovano sulle strade più trafficate e che quindi hanno bisogno di maggiore controllo. A causa del numero elevato di veicoli che percorrono queste tratte infatti diventa praticamente indispensabile rendere automatico il controllo della velocità sempre, in qualsiasi momento.

Gli autovelox mobili invece sono quelli che possono essere collocati ovunque, infatti si possono trasportare molto semplicemente dove è più utile, possiamo dire con certezza che vengono usati soprattutto per il controllo della velocità nelle città e nei centri urbani.

La distinzione tra queste due tipologie di apparecchiature, fisse e mobili, è importante soprattutto per il fatto che in città ogni automobilista deve avere la possibilità e il diritto di contestare subito la sanzione, nel caso in cui venga multato. Ecco perché è necessaria la presenza di un agente formato a riguardo, che per Legge deve sempre essere nella zona in cui viene utilizzato l’autovelox mobile.

Come funzionano gli autovelox mobili?

Gli autovelox mobili si distinguono in telelaser e mobile video, entrambi permettono le rilevazioni della velocità di percorrenza dei veicoli di passaggio. Il telelaser consente di controllare e rilevare gli eccessi di velocità anche fino a un chilometro di distanza, scattando un’immagine in caso di infrazione. La fotografia dà la possibilità anche di controllare che non siano commesse altre trasgressioni al Codice della Strada, si vede infatti se viene utilizzato il cellulare dal guidatore o se sono allacciate le cinture di sicurezza.

I video velox o mobile video invece sono telecamere in movimento, che vengono installate sul tetto dell’auto della Polizia e che sono in grado di captare la velocità di qualsiasi mezzo confrontandola con la propria. In questo modo riescono a determinare gli eventuali casi in cui non vengono rispettati i limiti di velocità.

Le due tipologie di autovelox quindi assolvono praticamente lo stesso compito, ovvero il controllo della velocità di percorrenza di tutti i veicoli sulle tratte in cui vengono installati. Tutti gli apparecchi sono in grado di captare le auto che viaggiano oltre il limite di velocità consentito dalla Legge e fotografano chi infrange le regole, multando i trasgressori. I dispositivi fissi funzionano grazie ad una fotocellula, invece gli autovelox mobili rilevano i dati grazie all’impiego di raggi laser e infrarossi, oltre che videocamere e fotocamere.

Autovelox mobili, a cosa fare attenzione

Secondo quanto dichiarato dalla Legge, gli autovelox mobili devono essere necessariamente segnalati e utilizzati dalle Forze dell’Ordine. Il Codice della Strada obbliga alla segnalazione della presenza delle apparecchiature, anche per far fronte alle possibilità molto rischiose di frenate brusche o di rallentamenti dell’ultimo momento. Oltre che essere segnalati, gli autovelox mobili devono essere controllati dagli agenti in persona: questo, come abbiamo detto, dà la possibilità agli automobilisti di contestare eventualmente la multa in tempo reale.

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