Uomo sulla Luna: il contributo di Ford

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Non tutti sanno che 50 anni fa Ford contribuì in modo determinante alla missione Apollo 11, quella che il 20 luglio 1969 permise a Neil Armstrong e a Buzz Aldrin di mettere piede sulla Luna.

Scopriamo insieme la storia di quando l’azienda dell’Ovale Blu collaborò insieme alla NASA per una delle imprese più grandiose di tutti i tempi.

Uomo sulla Luna: il contributo Ford

La storia del rapporto tra la Ford e la NASA per portare l’uomo sulla Luna nasce nel 1963 quando la Philco-Ford (società nata tre anni prima in seguito all’acquisto della Philco – azienda leader nel settore delle batterie, delle radio e delle televisioni già attiva in campo aerospaziale dopo aver inventato nel 1953 il primo transistor ad alta frequenza, fondamentale per lo sviluppo di computer ad alta velocità – da parte della Casa di Detroit) ottiene il contratto di fornitore principale per implementare il Mission Control Center presso il Manned Space Center di Houston.

I compiti di Philco-Ford – così fu ribattezzata la divisione Aeronutronic della Philco dopo l’acquisizione da parte del marchio dell’Ovale Blu – sono molteplici: progettazione di sistemi hardware e software, produzione, installazione, avviamento e test del Mission Control Center inclusi i collegamenti dati e di controllo tra la NASA e i siti di localizzazione remota.

Il Mission Control Center viene completato giusto in tempo per monitorare la missione Gemini 3 nel marzo 1965. Un complesso in grado di gestire simultaneamente più di 1.500 diversi parametri di telemetria (dalla salute dell’astronauta ai risultati dei test sui dati di volo) che ospita il più grande gruppo di apparecchiature di commutazione televisiva al mondo, quasi 100.000 chilometri di cavi e cinque computer mainframe IBM 360/75 per monitorare i parametri di volo durante la missione.

Lo sbarco sulla Luna e le altre missioni

Philco-Ford segue la missione Apollo 8 (la prima con esseri umani a orbitare attorno alla Luna e a tornare sulla Terra): gli astronauti riescono ad effettuare diverse trasmissioni dallo spazio, compreso un messaggio di auguri per la vigilia di Natale del 1968.

Durante la missione Apollo 11 Philco-Ford realizza, tra le altre cose, il sistema di trasmissione che permette alla voce di Neil Armstrong di essere ascoltata a Houston e nel resto del mondo.

Dopo lo sbarco sulla Luna Philco-Ford (ribattezzata nel 1976 Ford Aerospace and Communications Corporation) continua a lavorare con le missioni SkyLab, Apollo-Soyuz e Space Shuttle e a fornire servizi di comunicazione satellitare. Un colosso del settore: nei primi anni ’80 più della metà dei satelliti per le comunicazioni in orbita è costruito da Ford.

Nel 1990 l’avventura aerospaziale di Ford termina dopo la cessione della sezione Aerospace alla Loral.

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