Monthly Archives: Marzo 2020

Audi chiude gli showroom ma garantisce emergenze e consulenze

“Per ripartire presto, è importante sapersi fermare in tempo“. Non si tratta solo di una considerazione di buon senso, specie in questi tempi di emergenza sanitaria, ma è anche lo slogan di Audi Italia per affrontare questo periodo di fermo più o meno forzato di molte attività.

Così, per garantire la massima sicurezza di clienti e collaboratori, Audi Italia ha aderito alle recenti disposizioni per il contenimento del contagio da COVID-19. E deciso di tenere momentaneamente chiusi tutti gli showroom. I servizi di officina saranno invece disponibili, ma solo su prenotazione per gestire le urgenze.

Per Audi Italia non si ferma però l’attività di consulenza: i venditori del gruppo rimarranno operativi telefonicamente, tramite videochiamata o via mail, per garantire ogni tipo di esigenza. A tal proposito sono stati attivati due numeri verdi: 800 283 454 per Audi e 800 100 130 per Audi e-tron.

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Multa autovelox, come evitare la decurtazione dei punti

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Conosciamo tutti gli autovelox, strumenti che gli automobilisti temono, che controllano la velocità di percorrenza delle vetture su determinate tratte di strada in cui vengono installati. Si tratta di dispositivi che scattano una foto alla targa dei veicoli che procedono ad una velocità che va oltre i limiti consentiti dalla Legge. In seguito viene inviata la multa al possessore della vettura che ha commesso l’infrazione.

Questo significa che si deve pagare obbligatoriamente una sanzione pecuniaria e a volte anche delle sanzioni accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente, la sospensione o la revoca della stessa. La multa deve essere pagata entro e non oltre 5 giorni dalla notifica, se si vuole beneficiare della riduzione del 30%, oppure entro 60 giorni.

Ma oggi vediamo una notizia che riguarda la decurtazione dei punti dalla patente, gli automobilisti multati saranno contenti di sapere che la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 9555/2018 depositata dalla Seconda sezione civile, ha deciso che non è più obbligatorio sapere chi c’era al volante, da parte del proprietario di un’auto, nell’istante in cui è stata scattata la foto dall’autovelox. Se non si comunicano quindi i dati del conducente oggi non scatta più la seconda sanzione e nemmeno la decurtazione dei punti, vediamo cosa succede.

Come evitare il taglio dei punti e la seconda sanzione in caso di multa con autovelox

Tutte le infrazioni che non possono essere contestate al momento, come quelle per eccesso di velocità rilevate grazie alla presenza dell’autovelox, in passato prevedevano la spedizione della multa direttamente a casa del proprietario del veicolo incriminato entro i 90 giorni successivi al momento in cui era stato captato l’errato comportamento alla guida. Con la multa, arrivava a destinazione anche l’invito a comunicare i dati della persona che si trovava effettivamente al volante in quell’istante.

Dovevano essere trasmessi nome, cognome e numero di patente del soggetto che aveva commesso l’infrazione. Questo serviva per avere le generalità della persona a cui decurtare i punti. La comunicazione doveva essere fatta anche se al volante c’era il proprietario stesso del veicolo; se le Forze dell’Ordine non ricevevano alcun dato richiesto senza una ragione particolare e dichiarata, allora il titolare dell’auto riceveva una seconda multa di valore compreso tra i 282 e i 1142 euro.

Ora però le cose sono cambiate, la Corte ha deciso che il proprietario della macchina ‘incriminata’ può anche esonerarsi da questa responsabilità di comunicazione, dimostrando di non avere la possibilità di risalire alla persona che guidava nel momento in cui è stata commessa l’infrazione per eccesso di velocità; in questo caso non è costretto comunque né a pagare la seconda multa e nemmeno a perdere punti sulla propria patente di guida. Le persone che ricevono una multa rilevata dall’autovelox oggi possono quindi limitarsi a pagare la multa principale, evitando la decurtazione dei punti e la seconda sanzione per non aver comunicato i dati anagrafici della persona che ha infranto il Codice della Strada.

Per farlo devono però rispondere entro 60 giorni alla Polizia, affermando di avere un’auto condivisa con altri familiari e di non poter risalire al soggetto che si trovava al volante nel momento in cui è stata rilevata l’infrazione, visto anche il tempo trascorso. Ovviamente alla fine spetta comunque al giudice incaricato valutare, uno ad uno, quali casi meritano davvero di essere accolti e quali invece restano obbligati al pagamento della seconda sanzione e alla decurtazione dei punti della patente.

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Toyota GR Supra: debutta il 2.0L

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A un anno dal lancio della quinta generazione della leggendaria sportiva, Toyota presenta la GR Supra con nuovo motore turbo 2.0L, che si aggiunge alla versione 3.0L.

La GR Supra, il primo modello globale sviluppato da Toyota Gazoo Racing, mantiene la sua concezione di auto sportiva nella sua forma più pura, con configurazione motore anteriore / trazione posteriore, design compatto a due posti e con dimensioni che raggiungono il “rapporto aureo” per prestazioni di guida ottimali.

Il nuovo 2.0L Turbo

Il nuovo motore 2.0L è un quattro cilindri in linea DOHC a 16 valvole da 1998 cc con turbocompressore twin-scroll, 258 CV di potenza massima e 400 Nm di coppia, accoppiato a un cambio automatico ZF a otto velocità. Offre prestazioni da vera sportiva e un’esperienza di guida unica, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 5,2 secondi e una velocità massima (limitata elettronicamente) di 250 km/h.

Le emissioni di CO2 si attestano tra i 135 e i 144 g/km (dati NEDC correlati) e tra i 156 e i 172 g/km (valori WLTP).

Diversa distribuzione dei pesi

Le dimensioni inferiori e il peso ridotto del nuovo motore apportano specifici vantaggi dinamici alla GR Supra  Per quanto riguarda la versione di ingresso, l’auto segna sulla bilancia 100 kg in meno della versione da 3.0L. E poiché il motore è più compatto, ed è posizionato più vicino al centro del veicolo, contribuisce a garantire un bilanciamento ideale del peso 50:50 anteriore-posteriore. Questo assicura la reattività, l’agilità e la maneggevolezza della vettura.

In particolare, la nuova GR Supra da 2.0L raggiunge il “rapporto aureo” per prestazioni di guida ottimali, una caratteristica definita dal rapporto tra il passo e la carreggiata della vettura. Per tutti i modelli GR Supra, questo rapporto è di 1,55, all’interno del range ideale.

Solo con l’allestimento ‘SZ-R’

La nuova Supra 2.0L verrà proposta sul mercato con un unico allestimento chiamato SZ-R, un nome che evoca l’iconica A80, versione che ne ha consacrato lo status di autentica sportiva.

Il nuovo allestimento è caratterizzato da cerchi in lega da 18”, Toyota Supra Safety, Toyota Supra Connect, display da 8.8’’ con navigatore satellitare, clima automatico bi-zona, sospensioni adattive variabili (AVS), pinze freno rosse, differenziale attivo e sedili sportivi in Alcantara. Il prezzo di listino della Toyota GR Supra SZ-R è di 55.900€.

Edizione di lancio: Fuji Speedway 

Nella fase di lancio la nuova GR Supra 2.0L verrà prodotta in una esclusiva versione limitata Fuji Speedway. Questa Limited edition sarà caratterizzata da una carrozzeria verniciata con una tinta bianco metallizzato a contrasto con il nero opaco dei cerchi in lega da 19” e calotte rosse degli specchietti retrovisori. Nell’abitacolo sono presenti inserti in fibra di carbonio per le finiture del cruscotto e interni in Alcantara in tonalità bicolore nero-rosso. La scelta dei colori richiama quelli ufficiali della livrea Toyota GAZOO Racing. La versione Fuji Speedway Limited Edition sarà una versione esclusiva disponibile in un numero limitato di 20 esemplari per il nostro mercato ad un prezzo di listino di 57.900€.

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Pneumatici, quali sono quelli giusti per la propria auto

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Ci sono automobilisti che sostituiscono le gomme della loro auto periodicamente e con frequenza, con il cambio stagione, alternando quindi quelle estive e quelle invernali. C’è chi invece cambia le gomme solo quando arrivano alla fine del loro ciclo di vita e ogni volta si chiede quali siano gli pneumatici migliori per la propria vettura. Oggi infatti in commercio la scelta è davvero molto ampia e quindi è normale trovarsi indecisi e smarriti davanti a questa decisione. Bastano però delle semplici indicazioni per non sbagliare e riuscire a trovare con facilità le gomme per la propria auto, vantaggiose dal punto vista del rapporto qualità/prezzo.

Scegliere gli pneumatici giusti per la propria vettura: cosa bisogna sapere

La prima cosa da sapere per scegliere le giuste gomme è che ogni macchina ha delle caratteristiche particolari di carico, meccaniche e di velocità. La scelta degli pneumatici deve tener conto di queste specifiche peculiarità, soprattutto per ragioni di sicurezza. Senza infatti badare a questo requisito iniziale, si rischia di fare un acquisto errato e quindi di trovarsi con delle gomme inadeguate sul proprio veicolo e non in grado di svolgere il loro compito.

Pneumatici giusti per la propria auto, i paramenti da rispettare nella scelta

Le gomme per la propria auto devono essere in grado di rispettare e assecondare al meglio le caratteristiche della vettura e quindi i parametri richiesti. Infatti solo gli pneumatici giusti possono assicurare prestazioni ottimali e una guida sicura per il conducente dell’auto.

Oltretutto è bene ricordare che il rispetto di questi parametri viene anche imposto dalla Legge, quindi montare gomme che non soddisfano i requisiti richiesti può portare a multe salate. La prima cosa da guardare per montare le gomme giuste è la carta di circolazione, dove vengono indicate le misure, quindi il diametro e la larghezza del battistrada, oltre all’indice di carico e all’indice di velocità. Secondo quanto prescritto dal Codice della Strada, è vietato scegliere pneumatici che abbiano indici di carico e di velocità inferiori a quelli riportati sul libretto, è possibile invece munirsi di gomme che hanno valori superiori.

Chiaramente ogni asse deve presentare la stessa tipologia di coperture, quindi non si possono montare gomme diverse all’anteriore rispetto al posteriore, oltre ad essere vietato è altamente sconsigliato per la sicurezza. Infatti pneumatici con caratteristiche differenti ovviamente possono generare delle reazioni diverse in base alle varie condizioni. Le quattro coperture montate devono essere sempre uguali. Dopo aver visto quali sono le misure giuste per la propria macchina, è bene scegliere le gomme in base alle proprie esigenze e alle condizioni climatiche che si presentano nei luoghi che si attraversano abitualmente in auto.

Dove il clima è mite tutto l’anno spesso gli automobilisti scelgono le gomme All Season, che possono essere lasciate a bordo da gennaio a dicembre senza alcun problema, fino alla fine del ciclo di vita delle stesse. Nelle zone in cui invece gli inverni sono particolarmente rigidi, con nevicate e gelate importanti, allora si consiglia di alternare le gomme estive a quelle invernali, che garantiscono il massimo della sicurezza in ogni stagione e ad ogni condizione del suolo.

Pneumatici giusti per la propria auto: quando sostituirli

Oltre al cambio stagionale delle gomme, per Legge le stesse devono essere sostituite definitivamente quando lo spessore del battistrada arriva al di sotto di 1.6 millimetri. Alcuni costruttori consigliano di cambiare comunque prima gli pneumatici, una volta raggiunti i 3-4 millimetri di spessore, poiché in seguito si verifica un calo dell’aderenza e quindi potrebbe essere più pericoloso guidare la propria vettura.

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Auto economiche a gas: 10 proposte a GPL e a metano nuove sotto i 20.000 euro

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Le auto a GPL e a metano sono la scelta migliore per chi intende risparmiare il più possibile al momento di fare il pieno di carburante: costano un po’ di più delle corrispondenti versioni a benzina ma non così tanto.

In questa guida all’acquisto abbiamo trovato dieci proposte nuove economiche che si acquistano con meno di 20.000 euro: un prezzo alla portata di molte tasche.

L’elenco delle auto a gas meno care è composto soprattutto da citycar e da veicoli italiani. Non mancano tuttavia vetture di altre nazioni e di altre categorie. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste vetture.

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Dacia Sandero ECO-G Comfort – 11.400 euro

La Dacia Sandero ECO-G Comfort non è solo l’auto a gas più economica del listino ma è anche, secondo noi, una delle migliori proposte a GPL disponibili a meno di 20.000 euro.

La seconda generazione della piccola “low-cost” rumena non brilla alla voce “finiture” ma si riscatta con un abitacolo spazioso per le gambe dei passeggeri posteriori, un bagagliaio ampio e un motore 1.0 turbo tre cilindri TCe a GPL da 101 CV silenzioso e pronto ai bassi regimi. Senza dimenticare la dotazione di serie completa: autoradio Aux-in Bluetooth MP3 USB, climatizzatore manuale, fendinebbia e sensori di parcheggio posteriori.

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DR dr3 Bi-Fuel GPL – 15.900 euro

La DR dr3 Bi-Fuel GPL è una piccola SUV cino-molisana spaziosa (specialmente nella zona delle spalle e della testa chi si accomoda dietro), potente (106 CV) e con assemblaggi curati.

La proposta più ingombrante – 4,17 metri di lunghezza – tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto non è molto agile nelle curve e il motore 1.5 (una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare il più possibile sull’assicurazione RC Auto) turbo GPL beve parecchio. Dotazione di serie poco personalizzabile (e mancano i fendinebbia).

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Fiat Panda EasyPower Easy – 14.600 euro

La Fiat Panda EasyPower Easy è la variante a GPL della terza generazione della citycar torinese, l’auto più amata dagli italiani: il motore è un 1.2 a GPL da 69 CV.

Una “segmento A” non molto pratica: i passeggeri posteriori più alti hanno pochi centimetri a disposizione delle gambe e il bagagliaio non è molto sfruttabile quando si abbatte il divano.

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Hyundai i20 Econext – 18.600 euro

La Hyundai i20 Econext è la proposta più costosa tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto.

La seconda generazione della piccola coreana – spinta da un motore 1.2 a GPL da 75 CV non è molto spaziosa nella zona della testa.

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Kia Picanto EcoGPL City – 13.000 euro

La Kia Picanto EcoGPL City è una citycar coreana a gas con un divano un po’ stretto per accogliere comodamente tre passeggeri.

Il motore 1.0 tre cilindri a GPL è poco potente (67 CV) e un po’ troppo rumoroso.

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Lancia Ypsilon GPL Ecochic Elefantino Blu – 15.950 euro

La Lancia Ypsilon GPL Ecochic Elefantino Blu è la variante a gas della piccola più amata dagli italiani.

La seconda generazione della “segmento B” chic torinese monta un motore 1.2 a GPL da 69 CV.

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Mitsubishi Space Star GPL bi-fuel Invite – 14.510 euro

La Mitsubishi Space Star GPL bi-Fuel Invite monta un motore 1.0 tre cilindri a GPL da 71 CV povero di coppia (88 Nm) e poco pimpante ai bassi regimi.

Le prestazioni non sono il suo forte: 16,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Renault Twingo Generation GPL – 12.450 euro

La Renault Twingo Generation GPL è l’unica proposta a trazione posteriore presente nella nostra guida all’acquisto.

La variante a gas della terza generazione della citycar francese è ancora quella pre-restyling: il motore posteriore (soluzione che ruba spazio al bagagliaio) 0.9 TCe turbo tre cilindri a GPL da 90 CV ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.

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Seat Mii Ecofuel Style – 13.830 euro

La Seat Mii Ecofuel Style è la variante a gas della citycar spagnola gemella della Volkswagen up!.

Facilissima da parcheggiare grazie alle dimensioni esterne contenute (solo 3,56 metri di lunghezza), monta un motore 1.0 tre cilindri a metano da 68 CV.

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Volkswagen up! eco 3p. – 16.600 euro

La Volkswagen up! eco 3p. è la variante a gas della citycar tedesca gemella della Seat Mii. Il motore? Un 1.0 tre cilindri a metano da 68 CV.

Il peso contenuto incide positivamente – come per la “cugina” iberica – sul piacere di guida nelle curve e sui consumi ma la praticità è penalizzata dalla presenza di sole tre porte.

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Auto ibride: tutti i modelli in commercio (e i loro prezzi)

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Le auto ibride stanno conquistando sempre più clienti, anche in Italia: nel 2019 le vetture a doppia alimentazione termica/elettrica rappresentavano il 6,4% del mercato e nei primi due mesi del 2020 la quota è aumentata considerevolmente (11,0%).

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto ibride in commercio suddivise per tipologia: ibride plug-in benzina, ibride plug-in diesel, ibride benzina, mild hybrid benzina e mild hybrid diesel.

Auto ibride plug-in benzina: l’elenco completo

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Le auto ibride plug-in benzina montano un motore a benzina abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

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Audi

  • A3 Sportback e-tron 204 CV da 38.350 euro
  • A6 50 2.0 TFSIe 299 CV da 63.300 euro
  • A6 55 2.0 TFSIe 367 CV 72.800 euro
  • A8 60 TFSI e 3.0 449 CV da 108.850 euro
  • Q5 50 TFSIe 299 CV da 57.500 euro
  • Q5 55 TFSIe 367 CV da 63.800 euro

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Bentley

  • Bentayga Hybrid 449 CV 179.142 euro

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BMW

  • 330e 292 CV da 55.750 euro
  • 530e 252 CV da 60.950 euro
  • 745e 394 CV da 106.400 euro
  • 225xe Active Tourer 224 CV 38.550 euro
  • X1 xDrive25e 220 CV da 49.150 euro
  • X3 xDrive30e 292 CV da 58.900 euro
  • X5 xDrive45e 394 CV da 85.700 euro

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Citroën

  • C5 Aircross Hybrid 224 CV da 41.550 euro

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DS

  • DS 7 Crossback E-Tense 300 CV da 51.750 euro

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Ford

  • Kuga 2.5 Plug In Hybrid 225 CV da 38.250 euro

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Hyundai

  • Ioniq 1.6 Plug-in Hybrid 141 CV da 37.000 euro

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Kia

  • Niro 1.6 PHEV 141 CV da 36.250 euro

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Land Rover

  • Range Rover Sport 2.0 Si4 PHEV 404 CV da 93.000 euro
  • Range Rover 2.0 Si4 PHEV 404 CV da 127.400 euro

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Mercedes

  • A 250 e EQ-Power 4p. 218 CV da 42.927 euro
  • A 250 e EQ-Power 5p. 218 CV da 42.397 euro
  • C 300 e EQ-Power 320 CV da 52.044 euro
  • C 300 e S.W. EQ-Power 320 CV da 53.424 euro
  • E 300 e EQ-Power 320 CV da 63.839 euro
  • S 560 e EQ-Power 476 CV da 122.070 euro
  • GLC 300 e EQ-Power 320 CV da 62.821 euro
  • GLC Coupé 300 e EQ-Power 320 CV da 68.226 euro

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Mini

  • Countryman Cooper S E 224 CV da 39.550 euro

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Mitsubishi

  • Outlander 2.4 PHEV 224 CV da 44.930 euro

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Opel

  • Grandland X 1.6 Hybrid Plug-in FWD 224 CV 42.550 euro
  • Grandland X 1.6 Hybrid Plug-in AWD 299 CV 46.900 euro

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Peugeot

  • 508 Hybrid 225 CV da 46.980 euro
  • 508 SW Hybrid 225 CV da 47.880 euro
  • 3008 Hybrid 225 CV da 44.430 euro
  • 3008 Hybrid4 299 CV da 51.930 euro

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Porsche

  • Panamera 2.9 4 E-Hybrid 462 CV da 119.609 euro
  • Panamera 4.0 Turbo S E-Hybrid 680 CV da 198.665 euro
  • Cayenne 3.0 V6 E-Hybrid 462 CV 97.387 euro
  • Cayenne 4.0 V8 Turbo S E-Hybrid 680 CV 180.347 euro
  • Cayenne Coupé 3.0 V6 E-Hybrid 462 CV 101.779 euro
  • Cayenne Coupé 4.0 V8 Turbo S E-Hybrid 680 CV 184.129 euro

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Skoda

  • Superb 1.4 TSI Plug-In Hybrid 218 CV da 40.900 euro
  • Superb Wagon 1.4 TSI Plug-In Hybrid 218 CV da 42.000 euro

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Toyota

  • Prius Plug-in 122 CV 42.250 euro

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Volkswagen

  • Passat 1.4 GTE 218 CV 51.350 euro
  • Passat Variant 1.4 GTE 218 CV 52.350 euro

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Volvo

  • S60 T8 Twin Engine 392 CV 60.950 euro
  • S60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 405 CV 68.200 euro
  • V60 T6 Twin Engine 341 CV da 55.950 euro
  • V60 T8 Twin Engine 392 CV da 59.000 euro
  • V60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 405 CV 71.750 euro
  • S90 T8 Twin Engine 392 CV da 71.250 euro
  • V90 T8 Twin Engine 392 CV da 76.150 euro
  • XC40 T5 Recharge 262 CV da 47.770 euro
  • XC60 T8 Twin Engine 392 CV da 69.500 euro
  • XC60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 85.300 euro
  • XC90 T8 Twin Engine 392 CV da 80.700 euro

Auto ibride plug-in diesel: l’elenco completo

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Le auto ibride plug-in diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

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Mercedes

  • C 300 de EQ-Power 306 CV da 53.266 euro
  • C 300 de S.W. EQ-Power 306 CV da 54.646 euro
  • E 300 de EQ-Power 306 CV da 66.571 euro
  • E 300 de S.W. EQ-Power 306 CV da 68.296 euro
  • GLE 350 de EQ-Power 320 CV da 80.084 euro

Auto ibride benzina: l’elenco completo

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Le auto ibride benzina (anche note come full hybrid) montano un motore a benzina abbinato a un’unità elettrica. Quest’ultima entra in funzione da sola esclusivamente in partenza e alle basse velocità e “collabora” con quella termica in tutte le altre situazioni di guida per abbassare i consumi e migliorare le prestazioni. La batteria si ricarica da sola nelle fasi di decelerazione e di frenata.

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Ford

  • Mondeo Hybrid 4p. 187 CV da 37.450 euro
  • Mondeo Hybrid SW 187 CV da 38.700 euro

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Honda

  • NSX 581 CV 201.000 euro
  • CR-V 2.0 Hev 184 CV da 33.900 euro

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Hyundai

  • Ioniq 1.6 Hybrid 141 CV da 29.500 euro
  • Kona HEV 141 CV da 26.450 euro

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Kia

  • Niro 1.6 HEV 141 CV da 26.250 euro

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Lexus

  • CT 136 CV da 32.450 euro
  • IS 223 CV da 41.650 euro
  • ES 218 CV da 52.000 euro
  • RC 223 CV da 51.250 euro
  • LC Hybrid 359 CV da 107.500 euro
  • UX 184 CV da 37.400 euro
  • NX 197 CV da 52.000 euro
  • RX 313 CV da 73.000 euro

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Toyota

  • Yaris 1.5 Hybrid 101 CV da 21.350 euro
  • Corolla 1.8 Hybrid 122 CV da 27.950 euro
  • Corolla 2.0 Hybrid 184 CV da 32.500 euro
  • Corolla Touring Sports 1.8 Hybrid 122 CV da 28.950 euro
  • Corolla Touring Sports 2.0 Hybrid 184 CV da 33.500 euro
  • Prius 122 CV da 29.800 euro
  • Prius+ 134 CV da 33.050 euro
  • C-HR 1.8 Hybrid 122 CV da 29.650 euro
  • C-HR 2.0 Hybrid 184 CV da 32.250 euro
  • RAV4 2.5 HV 218 CV da 36.400 euro
  • RAV4 2.5 HV 222 CV da 38.900 euro

Auto mild hybrid benzina: l’elenco completo

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Le auto mild hybrid benzina montano un motore a benzina abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

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Audi

  • A4 35 TFSI 150 CV da 36.500 euro
  • A4 40 TFSI 190 CV da 42.900 euro
  • A4 45 TFSI 245 CV da 50.050 euro
  • A4 Avant 35 TFSI 150 CV da 38.100 euro
  • A4 Avant 40 TFSI 190 CV da 44.500 euro
  • A4 Avant 45 TFSI 245 CV da 51.650 euro
  • A4 allroad 45 TFSI 245 CV da 53.650 euro
  • A6 45 2.0 TFSI 245 CV da 57.550 euro
  • A6 55 3.0 TFSI 340 CV da 67.600 euro
  • A6 Avant 45 2.0 TFSI 245 CV da 59.950 euro
  • A6 Avant 55 3.0 TFSI 340 CV da 70.000 euro
  • RS 6 Avant 4.0 TFSI V8 600 CV 127.600 euro
  • A6 allroad 55 TFSI 3.0 340 CV 73.600 euro
  • A7 45 2.0 TFSI 245 CV da 65.150 euro
  • A7 55 3.0 TFSI 340 CV da 76.900 euro
  • RS7 600 CV 138.300 euro
  • S8 571 CV da 147.350 euro
  • A5 Sportback 40 TFSI 190 CV da 46.800 euro
  • A5 Sportback 45 TFSI 245 CV da 54.500 euro
  • A5 40 TFSI 190 CV da 46.800 euro
  • A5 45 TFSI 245 CV da 54.500 euro
  • A5 Cabrio 40 TFSI 190 CV da 53.800 euro
  • A5 Cabrio 45 TFSI 245 CV da 61.500 euro
  • Q3 35 TFSI 150 CV da 35.000 euro
  • Q5 45 TFSI 245 CV da 56.200 euro
  • Q7 55 TFSI 340 CV da 75.500 euro
  • Q8 55 TFSI 340 CV da 80.500 euro
  • RSQ8 TFSI 600 CV 144.300 euro

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Fiat

  • 500 1.0 Hybrid 70 CV da 15.150 euro
  • 500 C 1.0 Hybrid 70 CV da 17.850 euro
  • Panda 1.0 Hybrid 70 CV da 15.100 euro

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Ford

  • Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV da 23.250 euro
  • Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV 27.500 euro

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Land Rover

  • Defender 90 3.0 MHEV 400 CV da 65.000 euro
  • Defender 110 3.0 MHEV 400 CV da 71.100 euro
  • Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV da 45.400 euro
  • Discovery Sport 2.0 Si4 249 CV da 49.700 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV da 46.400 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV da 50.700 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV da 55.450 euro
  • Range Rover Sport 3.0 MHEV 400 CV da 91.400 euro
  • Range Rover 3.0 MHEV 400 CV da 117.000 euro

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Mazda

  • Mazda2 1.5 M-Hybrid 75 CV 17.800 euro
  • Mazda2 1.5 M-Hybrid 90 CV da 17.800 euro
  • Mazda3 2.0 M-Hybrid 122 CV da 23.700 euro
  • Mazda3 2.0 M-Hybrid 150 CV da 24.700 euro
  • Mazda3 2.0 M-Hybrid 179 CV da 28.600 euro
  • CX-30 2.0 M-Hybrid 122 CV da 24.750 euro
  • CX-30 2.0 M-Hybrid 150 CV da 25.750 euro
  • CX-30 2.0 M-Hybrid 179 CV da 29.350 euro

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Mercedes

  • C 200 EQ-Boost 197 CV da 44.269 euro
  • C 200 S.W. EQ-Boost 197 CV da 45.649 euro
  • C 200 Coupé EQ-Boost 197 CV da 48.747 euro
  • C 200 Cabrio EQ-Boost 197 CV da 57.989 euro
  • E 200 EQ-Boost 210 CV da 54.170 euro
  • E 350 EQ-Boost 313 CV da 66.370 euro
  • E 53 AMG EQ-Boost 457 CV 93.988 euro
  • E 200 S.W. EQ-Boost 210 CV da 55.991 euro
  • E 53 S.W. AMG EQ-Boost 457 CV 98.309 euro
  • E 350 Coupé EQ-Boost 313 CV da 67.690 euro
  • E 53 AMG Coupé EQ-Boost 457 CV 95.510 euro
  • E 350 Cabrio EQ-Boost 313 CV da 74.150 euro
  • E 53 AMG Cabrio EQ-Boost 457 CV 101.960 euro
  • S 450 EQ-Boost 389 CV da 109.320 euro
  • S 500 EQ-Boost 457 CV da 123.865 euro
  • CLS 450 EQ-Boost 367 CV da 82.040 euro
  • CLS 53 AMG EQ-Boost 435 CV 111.170 euro
  • GT Coupé 4 43 AMG EQ-Boost 389 CV 101.670 euro
  • GT Coupé 4 53 AMG EQ-Boost 457 CV 121.310 euro
  • GLC 200 EQ-Boost 197 CV da 48.603 euro
  • GLC 300 EQ-Boost 258 CV da 57.822 euro
  • GLC Coupé 300 EQ-Boost 258 CV da 63.226 euro
  • GLE 450 EQ-Boost 389 CV da 78.974 euro
  • GLE 53 AMG EQ-Boost 457 CV 93.382 euro
  • GLS 580 EQ-Boost 489 CV 120.910 euro

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Land Rover

  • Defender 90 3.0 MHEV 400 CV da 65.000 euro
  • Defender 110 3.0 MHEV 400 CV da 71.100 euro
  • Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV da 45.400 euro
  • Discovery Sport 2.0 Si4 249 CV da 49.700 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV da 46.400 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV da 50.700 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV da 55.450 euro
  • Range Rover Sport 3.0 MHEV 400 CV da 91.400 euro
  • Range Rover 3.0 MHEV 400 CV da 117.000 euro

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Suzuki

  • Swift 1.2 Hybrid 90 CV da 15.990 euro
  • Baleno 1.2 Hybrid 90 CV 17.600 euro
  • Ignis 1.2 Hybrid 90 CV da 15.700 euro
  • Vitara 1.4 Hybrid 129 CV da 24.200 euro
  • S-Cross 1.4 Hybrid 129 CV da 24.490 euro

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Volkswagen

  • Golf 1.5 eTSI 150 CV da 30.800 euro

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Volvo

  • XC40 B4 211 CV da 42.300 euro
  • XC40 B5 264 CV da 50.150 euro
  • XC60 B5 264 CV da 52.150 euro
  • XC60 B6 313 CV da 63.200 euro
  • XC90 B5 264 CV da 68.800 euro
  • XC60 B6 313 CV da 72.050 euro

Auto mild hybrid diesel: l’elenco completo

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Le auto mild hybrid diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

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Audi

  • A4 30 TDI 136 CV da 40.300 euro
  • A4 35 TDI 163 CV da 42.150 euro
  • S4 TDI 347 CV da 74.650 euro
  • A4 Avant 30 TDI 136 CV da 41.900 euro
  • A4 Avant 35 TDI 163 CV da 43.750 euro
  • S4 Avant TDI 347 CV da 76.250 euro
  • A6 35 2.0 TDI 163 CV da 52.750 euro
  • A6 40 2.0 TDI 204 CV da 54.850 euro
  • A6 45 3.0 TDI 231 CV da 62.100 euro
  • A6 50 3.0 TDI 286 CV da 66.650 euro
  • S6 3.0 TDI 349 CV da 81.200 euro
  • A6 Avant 35 2.0 TDI 163 CV da 55.150 euro
  • A6 Avant 40 2.0 TDI 204 CV da 57.250 euro
  • A6 Avant 45 3.0 TDI 231 CV da 64.500 euro
  • A6 Avant 50 3.0 TDI 286 CV da 66.250 euro
  • S6 Avant 30 TDI 349 CV da 83.600 euro
  • A6 allroad 45 TDI 3.0 231 CV 68.100 euro
  • A6 allroad 50 TDI 3.0 286 CV 69.850 euro
  • A6 allroad 55 TDI 3.0 349 CV 76.200 euro
  • A7 40 2.0 TDI 204 CV da 63.650 euro
  • A7 45 3.0 TDI 231 CV da 71.750 euro
  • A7 50 3.0 TDI 286 CV da 74.800 euro
  • S7 3.0 TDI 349 CV da 90.950 euro
  • A8 50 TDI 3.0 286 CV da 96.200 euro
  • A8 60 TDI 4.0 435 CV da 118.400 euro
  • A5 Sportback 35 TDI 163 CV da 49.100 euro
  • S5 Sportback TDI 347 CV da 79.900 euro
  • A5 35 TDI 163 CV da 49.100 euro
  • S5 TDI 347 CV da 79.900 euro
  • A5 Cabrio 35 TDI 163 CV da 56.100 euro
  • Q5 30 TDI 136 CV da 45.200 euro
  • Q5 35 TDI 163 CV da 46.900 euro
  • Q5 40 TDI 204 CV da 52.250 euro
  • SQ5 TDI 347 CV da 75.450 euro
  • Q7 45 TDI 231 CV da 71.300 euro
  • Q7 50 TDI 286 CV da 72.000 euro
  • Q8 45 TDI 231 CV da 77.600 euro
  • Q8 50 TDI 286 CV da 79.550 euro
  • SQ8 TDI 435 CV da 111.000 euro

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BMW

  • 320d 48V 190 CV da 44.950 euro
  • 320d 48V Touring 190 CV da 46.800 euro
  • 520d 190 CV da 56.250 euro
  • 520d Touring 190 CV da 58.800 euro

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Ford

  • Kuga 2.0 EcoBlue Hybrid 150 CV da 32.000 euro

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Hyundai

  • Tucson 1.6 CRDi 48V 123 CV 33.700 euro
  • Tucson 1.6 CRDi 48V 144 CV da 35.000 euro

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Kia

  • Sportage 1.6 CRDi M. Hybrid 115 CV da 28.000 euro
  • Sportage 1.6 CRDi M. Hybrid 136 CV da 30.500 euro
  • Sportage 2.0 CRDi M. Hybrid 185 CV da 36.000 euro

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Land Rover

  • Discovery Sport 2.0D 150 CV da 44.200 euro
  • Discovery Sport 2.0 TD4 180 CV da 46.350 euro
  • Discovery Sport 2.0 SD4 241 CV da 50.150 euro
  • Range Rover Evoque 2.0D 150 CV da 45.300 euro
  • Range Rover Evoque 2.0D 180 CV da 47.450 euro
  • Range Rover Evoque 2.0D 241 CV da 51.350 euro

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Volvo

  • XC60 B4 (d) 211 CV da 51.950 euro
  • XC60 B5 (d) 249 CV da 55.800 euro
  • XC90 B5 (d) 249 CV da 67.100 euro

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Fonte:

Abarth 695 Rivale (2017): pregi e difetti della citycar sportiva dello Scorpione

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La Abarth 695 Rivale del 2017 – variante esclusiva della citycar sportiva dello Scorpione realizzata in collaborazione con il cantiere navale Riva (noto per le imbarcazioni di lusso) – è un investimento su quattro ruote: usata non ha perso valore e ha un futuro assicurato come auto d’epoca.

Vernice a due tonalità Riva Blu Sera e Riva Shark Grey con una “linea di bellezza” color acquamarina ispirata al mondo degli yacht, finiture cromo satinate per le maniglie delle porte, modanatura cromo satinata sul portellone posteriore che riprende la griglia laterale degli yacht Riva e un abitacolo impreziosito da batticalcagno in fibra di carbonio e dalla pelle blu usata per i sedili e i pannelli delle portiere: queste, in sintesi, le caratteristiche principali della raffinatissima (nonché molto cattiva) “segmento A” torinese: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

I pregi della Abarth 695 Rivale del 2017

Abitabilità

Davanti si sta molto bene, dietro un po’ meno: stiamo d’altronde parlando di un’auto lunga poco più di 3,60 metri.

Dotazione di serie

La Abarth 695 Rivale è ricca di accessori: autoradio Aux Bluetooth DAB USB, cerchi in lega grigio lucido, climatizzatore automatico, fendinebbia, sedili sportivi Abarth in pelle blu con ricamo 695 Rivale e sospensioni posteriori Koni a frequenza variabile.

Capacità bagagliaio

Il vano è piccolo (185 litri) ma la capienza è in linea con quanto offerto dalla concorrenza.

Posto guida

La posizione di seduta rialzata e il volante troppo inclinato non convincono ma il sedile è semplicemente perfetto.

Climatizzazione

Impianto valido impreziosito da comandi ergonomici.

Sospensioni

La Abarth 695 Rivale è rigida in qualsiasi situazione ma è proprio questo il suo bello.

Rumorosità

Il sound è tanto coinvolgente quanto invadente: anche in questo caso meglio così che garbata…

Motore

Il propulsore 1.4 Turbo T-Jet benzina Euro 6 da 180 CV e 250 Nm di coppia è molto cattivo e – nonostante la sovralimentazione – ama molto la zona rossa del contagiri.

Cambio

La trasmissione manuale a sei marce mostra solo qualche (lieve) indecisione quando si guida in modo aggressivo.

Sterzo

Preciso come pochi altri: un comando decisamente riuscito.

Prestazioni

Ottime: 225 km/h di velocità massima e 6,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Dotazione di sicurezza

Completa: airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, assistente per le partenze in salita e controlli di stabilità e trazione.

Visibilità

I finestrini piccoli e la forma particolare non aiutano ma va detto che è difficile sbagliare un parcheggio con una vettura così poco ingombrante.

Freni

Promossi: l’impianto è potente e non soffre di affaticamento.

Tenuta di strada

La Abarth 695 Rivale è incollata all’asfalto ma il baricentro è troppo alto per una baby sportiva.

Prezzo

Da nuova nel 2017 la Abarth 695 Rivale costava molto (28.000 euro): un prezzo alto ma adeguato all’esclusività della vettura, destinata a diventare un’auto d’epoca. Oggi, tre anni dopo, la citycar dello Scorpione si trova usata a 26.000 euro: poco meno di una Abarth 595 Turismo appena uscita dal concessionario.

Tenuta del valore

Pazzesca: ha praticamente conservato il prezzo che aveva da nuova.

Consumo

16,7 km/l dichiarati: un valore alto ma ampiamente giustificato dal divertimento che offre in cambio.

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I difetti della Abarth 695 Rivale del 2017

Finitura

Tanti materiali pregiati a bordo ma anche molte imprecisioni negli assemblaggi.

Garanzie

La copertura globale è scaduta nel 2019.

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Controllo, rabbocco e sostituzione dell’olio motore: cosa sapere

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Parliamo di manutenzione auto e di una componente fondamentale, oltre ai filtri utili per salvaguardare la nostra vettura dalla polvere e della sporcizia provenienti dall’esterno, tra gli altri elementi di fondamentale importanza in auto c’è l’olio motore. Un lubrificante particolare che viene usato per consentire il funzionamento corretto del motore e per mantenerlo in uno stato ottimale. Vediamo come funziona l’olio motore, di cosa si tratta e ogni quanto dovremmo sostituirlo nella nostra auto.

Olio motore: come è fatto e le diverse tipologie

L’olio motore è una miscela che è stata creata appositamente per essere utilizzata nella componente meccanica dell’auto, per lubrificare e ingrassare per bene appunto tutti gli elementi del motore di ogni veicolo. La miscela è composta da una base idrocarburica e una serie di additivi differenti; in commercio possiamo trovare tre diverse tipologie di olio motore:

  • sintetico;
  • semisintetico;
  • minerale.

Quello minerale è particolarmente indicato per ingrassare le componenti meccaniche dei macchinari agricoli, gli altri due invece sono quelli usati solitamente per le nostre auto. Ogni automobilista può scegliere tra decine di oli motore, la differenza sta nella densità, nella viscosità, negli additivi aggiunti ma anche nella marca e nelle performance assicurate. In ogni caso, le funzioni che deve garantire questa particolare miscela lubrificante per motori sono sempre le stesse:

  • proteggere tutti gli elementi metallici dalla corrosione;
  • aiutare il raffreddamento del motore;
  • lubrificare tutti gli organi meccanici del motore, preservandoli dallo strofinamento e quindi evitando l’usura dovuta all’attrito;
  • diminuire i residui;
  • mantenere puliti i componenti.

Chiaramente è molto essenziale scegliere un olio motore ad alte prestazioni, come è di fondamentale importanza controllarne periodicamente il livello, per evitare danni anche gravi alle componenti dell’auto.

Olio motore: ogni quanto va controllato, rabboccato o sostituito

L’olio motore deve assicurare quindi performance ottimali della meccanica dell’auto, per questo deve sempre essere mantenuto ad un giusto livello e quindi è necessario fare il controllo del livello periodicamente e rabboccarlo in caso di bisogno. È molto semplice controllare l’olio motore, si tratta di un’operazione che possiamo fare tutti e in autonomia, usando l’asticella apposita che è fornita in dotazione in qualsiasi macchina. Come procedere:

  • innanzitutto ad auto spenta, con motore freddo, estraete l’asticella e pulitela;
  • poi reinseritela e estraetela subito.

La traccia d’olio deve essere impressa tra la tacca del minimo e quella del massimo, per essere ad un livello ottimale, se invece si trova sotto la tacca del minimo, allora significa che l’olio motore deve essere rabboccato. Questo controllo deve essere effettuato con regolarità nel tempo, periodicamente.

L’olio è comunque soggetto ad una degradazione fisiologica e quindi, dopo un certo numero di km percorsi, andrebbe sostituito. Il libretto d’uso dell’auto indica il tipo di olio da usare per la sostituzione e anche il numero di km consentiti prima di ogni cambio olio.

Solitamente comunque la percorrenza in media è di 15-20.000 km per le auto alimentate a benzina, 30-35.000 km per quelle diesel. L’olio motore deve essere sostituito nelle officine specializzate, dotate ovviamente di tutte le attrezzature necessarie e anche dell’esperienza dei professionisti che vi lavorano. È fondamentale che gli stessi si occupino del completo scarico dell’olio esausto e soprattutto del corretto smaltimento dello stesso.

Nelle officine specializzate, insieme al servizio di sostituzione olio motore, potresti anche far fare un check-up alla tua vettura, interventi per risolvere eventuali problematiche al motore, tagliandi periodici e molto altro ancora.

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Apex AP-0: l’elettrica inglese da 300 all’ora

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Apex, il nuovo marchio britannico di auto sportive, fa il suo primo passo nel segmento delle elettriche e presenta a Londra la concept car AP-0.

La nuova Apex AP-0 è basata su una monoscocca e su un telaio in fibra di carbonio. In quanto a dimensioni misura 4,38 metri in lunghezza, 2,01 metri in larghezza, è alta 1,22 metri e pesa 1.200 kg. Il reparto ruote conta su cerchi da 20 pollici al posteriore e 19 all’anteriore, con dischi da 360 mm e 340 mm con pinze a quattro pistoncini. Le sospensioni sono di tipo push rod.

Dal punto di vista meccanico la Apex AP-0 è spinta da un powertrain da 658 CV di potenza e 580 Nm di coppia. L’energia è fornita dalle batterie da 90 kWh e 550 kg di peso che garantiscono un’autonomia di 515 km. Con questi numeri la AP-0dichiara uno scatto 0-100 km/h in 2,3 secondi, raggiugne la velocità massima di 304 km/h ed è in grado di ricaricare l’80% delle batterie in solo 15 minuti.

Ma la Apex AP-0 non è solo sportiva. È dotata di un complesso sistema di guida autonoma di livello 3 e i sistemi Adas ricevono le informazioni sull’ambiente circostante dal sensore Lidar montato sul tetto. E se non bastasse, il sistema AR Race Instructor proietta in realtà aumentata le traiettorie ideali per una guida sportiva in tutta sicurezza.

La nuova sportiva elettrica Apex AP-0 dovrebbe arrivare sul mercato alla fine del 2022 con prezzi a partire sa 150.000 sterline.

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Lucidare la carrozzeria dell’auto alla perfezione: come fare

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Mantenere la carrozzeria dell’auto sempre lucida non è ovviamente semplice, più usiamo la macchina infatti più la sottoponiamo a polvere, sporcizia e inquinamento dell’aria, o ancora a agenti atmosferici quali pioggia e neve, tutti fattori che sporcano la vettura. Così anche la più bella e costosa auto, senza la carrozzeria lucida, appare meno affascinante e bella di quello che è. Una volta terminato il lavaggio quindi è bene seguire semplici passaggi e accorgimenti per lucidare la carrozzeria e far sembrare la vettura sempre come se fosse nuova, appena uscita dalla concessionaria.

Gli step da seguire per lucidare la carrozzeria dell’auto

Vediamo i passaggi per una pulizia e una lucidatura della carrozzeria dell’auto alla perfezione:

  • per il lavaggio dell’auto usate l’acqua del rubinetto, fate una pulizia profonda e sciacquate alla perfezione. Non usate spugne, che possono raccogliere granelli di sporco e polvere e andare a rovinare quindi la carrozzeria e le altre parti dell’auto. Lo strumento ideale per lavare la macchina sarebbe un tubo d’acqua ad alta pressione;
  • per la carrozzeria usate solo l’acqua, che basta, a meno che non dobbiate eliminare residui di sporco molto profondi. Oppure in commercio esistono dei detergenti appositamente creati per le auto, non adoperate altri saponi o detersivi, che potrebbero corrodere la vernice;
  • eliminate dall’interno dell’auto tutto quello che è superfluo, la maggior parte di voi avrà vecchi ticket di parcheggi, bottiglie d’acqua vuote, fazzoletti, vestiti di ricambio e molto altro, chi più chi meno. Togliete dall’abitacolo e dal baule tutto quello che non serve, per pulire alla perfezione; estraete i tappetini, pulite la console, il cruscotto e tutte le parti in plastica degli interni usando un panno in microfibra umido. Esistono dei detergenti specifici anche per gli interni, usateli nei punti in cui si è eventualmente accumulato dello sporco;
  • i finestrini e i vetri interni dell’auto non vanno puliti con i prodotti per la casa ma con i detergenti appositi che si trovano in commercio, passate poi l’aspirapolvere ovunque e dedicatevi nuovamente alla carrozzeria. Asciugatela con un panno pulito e soffice, strofinando delicatamente. Procedete sia con la pulizia che con l’asciugatura partendo dall’alto e arrivando fino al basso, gli ultimi elementi da lavare e asciugare saranno il sottoporta e il paraurti;
  • una volta asciugata la carrozzeria, allora potete lucidarla con uno smalto ad hoc; un esempio è il Polish, in commercio ci sono rigeneratori di vernici o altre tipologie di Polish, reperibili nei negozi di articoli per auto e nei grandi centri commerciali. È possibile usare qualsiasi Polish per lucidare la carrozzeria dell’auto a mano, il rigeneratore di vernici però pare essere il più efficace;
  • l’applicazione del Polish per la carrozzeria dell’auto deve essere fatta per sezioni, procedendo quindi prima con una porta anteriore e poi con l’altra, in seguito con quelle posteriori, poi con il cofano e in seguito con tutte le altre parti. Per ogni singola zona dell’auto serve una piccola quantità di Polish, ne basta poco, da strofinare con un panno morbido, in commercio ci sono anche quelle indicate per la lucidatura della carrozzeria. L’applicazione del Polish deve essere eseguita con movimenti circolari, passando il panno fino al completo assorbimento del liquido. Il procedimento può essere ripetuto anche più volte, fino al momento in cui vedete la vostra auto lucida e splendente come desiderate;
  • una volta che avete finito di passare il Polish per la lucidatura, allora potete passare anche la cera, procedendo sempre con una parte dell’auto per volta.

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