Monthly Archives: Aprile 2019

Porsche: 10 anni di Panamera

Questo mese si sono compiuti 10 anni dalla presentazione della Panamera di prima generazione, il primo vero modello (sportivo) a 4 porte di Casa Porsche.

La Porsche Panamera fu la grande novità della marca, svelata nell’aprile del 2009 al 94esimo piano del World Financial Center di Shanghai. Un evento di quelli stratosferici, con la granturismo familiare tedesca issata quasi in vetta al grattacielo cinese con un montacarichi realizzato appositamente per l’occasione. Ne valeva la pena, visto il successo e soprattutto le vendite, che vennero negli anni successivi.

Anche se la Porsche Panamera è un modello relativamente nuovo, il suo ‘concept’ si aggirò per decadi nel dipartimento di design del brand di Zuffenhausen. In realtà, in Casa Porsche addirittura negli Anni ’50 già si pensava al progetto di un modello a 4 posti veri, basato sull’antica Porsche 356. Anche se questo progetto poi non vide mai luce, durante i decenni successivi i designer tedeschi provarono a mettere su carta la stessa idea, basandosi su altri modelli come testimonia ad esempio lo strano esperimento del prototipo Type 989, una Porsche 928 a passo lungo dotata di due mini porte posteriori, o le diverse varianti di prototipi a 4 porte che furono create – rigorosamente in segreto – sulla base della 911.

Dopo l’esito della Porsche Cayenne – che divenne la prima vera 4 porte di Stoccarda – arrivò così l’ora della Panamera che concretizzava quell’idea di Porsche di realizzare una vera sportiva con 4 porte e 4 posti.

Oggi, dieci anni dopo abbiamo visto arrivare sul mercato la seconda generazione della Panamera, disponibile con due varianti di carrozzeria, berlina o shooting brake (Sport Turismo), e con meccaniche – anche ibride – con potenze dai 330 ai 680 CV. E i rumors intanto fantasticano la possibilità di una versione coupé e una cabrio…


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Porsche Panamera 2017: prime fotografie e informazioni

Debutta a Berlino la seconda generazione della gran turismo di lusso a quattro porte di Zuffenhausen

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WRC 2019, Neuville e la Hyundai dominano il Rally di Argentina

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Credits: Thierry Neuville (BEL) Nicolas Gilsoul (BEL) of team Hyundai Shell Mobis WRT is seen racing on day 2 during the World Rally Championship Argentina in Carlos Paz, Argentina on April 27, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1Z5SPYDXW2511 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

La Hyundai ha dominato il Rally d’Argentina – quinta tappa del WRC 2019 – portando a casa con la i20 Coupé una doppietta importante: primo Thierry Neuville e secondo Andreas Mikkelsen.

Thierry Neuville

Credits: Thierry Neuville (BEL) of team Hyundai Shell Mobis WRT is seen on day 1 during the World Rally Championship Corsica in Bastia, Corsica on March 29, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVE2G9CS2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Sébastien Ogier

Credits: Sebastien Ogier (FRA) of team Citroen Total WRT is seen on day 3 during the World Rally Championship Argentina in Carlos Paz, Argentina on April 28, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1Z62VH5ES2511 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Andreas Mikkelsen

Credits: Andreas Mikkelsen poses for a portrait during FIA World Rally Championship 2018 in Coffs Harbour, Australia on November 14, 2018

Ott Tänak

Credits: Ott Tanak (EST) of team Toyota Gazoo Racing WRT is seen on day 3 during the World Rally Championship Argentina in Carlos Paz, Argentina on April 28, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1Z633AGFH2511 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Neuville Rally Argentina 2019

Credits: Thierry Neuville (BEL) Nicolas Gilsoul (BEL) of team Hyundai Shell Mobis WRT is seen racing on day 2 during the World Rally Championship Argentina in Carlos Paz, Argentina on April 27, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1Z5SPYDXW2511 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Un successo che ha permesso al pilota belga e alla Casa coreana di consolidare il primato nel Mondiale. Appuntamento fra due settimane in Cile per il sesto appuntamento iridato.

WRC 2019 – Rally Argentina: le pagelle

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Thierry Neuville (Hyundai)

Thierry Neuville è stato semplicemente perfetto nel Rally d’Argentina: una vittoria che ha permesso al driver belga di aumentare il vantaggio sui rivali nella classifica del WRC 2019.

Quest’anno il leader del Mondiale ha trovato tutto quello che gli è sempre mancato finora: la continuità (quinta corsa consecutiva in “top 5”).

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Sébastien Ogier (Citroën)

Nonostante due vittorie e quattro podi totali in cinque gare Sébastien Ogier non è in testa al WRC 2019.

Un Rally d’Argentina complicato per il pilota francese, costretto a dover inseguire dopo la rottura del servosterzo della sua Citroën C3 nella PS11: grazie a un’eccellente rimonta nel finale è riuscito a conquistare cinque punti bonus (vittoria nella Power Stage) e a soffiare il podio nell’ultima prova speciale a Meeke (penalizzato di 10 secondi per non aver rispettato un passaggio nel roadbook).

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Andreas Mikkelsen (Hyundai)

Dopo oltre un anno fuori dal podio Andreas Mikkelsen ha ottenuto un secondo posto convincente nel Rally d’Argentina.

Una grande occasione sfruttata dal pilota norvegese, reduce da troppe delusioni.

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Ott Tänak (Toyota)

Ott Tänak è stato molto sfortunato nel Rally d’Argentina: colpito da un guasto alla sua Toyota Yaris nella PS14 mentre si trovava in seconda posizione ha dovuto accontentarsi dell’8° posto finale.

Il pilota estone si sta allontanando (non per sue colpe) dalla vetta del WRC 2019.

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Hyundai

Hyundai sta prendendo il largo nel WRC 2019: era dallo scorso giugno che la Casa coreana non vinceva due rally consecutivi.

La i20 Coupé è in uno stato di forma impressionante: ora deve dimostrare di poter vincere anche con un pilota diverso da Neuville (evento che non si verifica dal lontano 2016).

Le classifiche
La classifica del Rally d’Argentina 2019
Thierry Neuville (Hyundai) 3:20:54.6
Andreas Mikkelsen (Hyundai) + 48.4
Sébastien Ogier (Citroën) + 1:04.8
Kris Meeke (Toyota) + 1:06.2
Jari-Matti Latvala (Toyota) + 1:21.1
Classifica Mondiale Piloti
Thierry Neuville (Hyundai) 110 punti
Sébastien Ogier (Citroën) 100 punti
Ott Tänak (Toyota) 82 punti
Kris Meeke (Toyota) 54 punti
Elfyn Evans (Ford) 43 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Hyundai 157 punti
Toyota 120 punti
Citroën 117 punti
M-Sport Ford 78 punti

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F1, le foto più belle del GP dell’Azerbaigian 2019

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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F1 Grand Prix of Azerbaijan – Final Practice

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F1 Grand Prix of Azerbaijan – Qualifying

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F1 Grand Prix of Azerbaijan – Qualifying

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F1 Grand Prix of Azerbaijan – Practice

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AUTO-PRIX-F1-AZE-PRACTICE

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AUTO-PRIX-F1-AZE-PRACTICE

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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Il GP dell’Azerbaigian a Baku – quarta tappa del Mondiale F1 2019 – ha visto un’altra doppietta (la quarta nelle prime quattro gare del campionato) Mercedes: primo Valtteri Bottas e secondo Lewis Hamilton.

Qui trovate una gallery con le foto più belle della corsa caucasica, terminata con la terza piazza di Sebastian Vettel con la Ferrari.

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F1 2019: doppietta Mercedes anche in Azerbaigian, Bottas vince a Baku

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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F1 Grand Prix of Azerbaijan – Qualifying

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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F1 Grand Prix of Azerbaijan

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Anche a Baku abbiamo assistito al dominio Mercedes: nel GP d’Azerbaigian – quarta tappa del Mondiale F1 2019 – la scuderia tedesca ha conquistato la quarta doppietta consecutiva grazie alla vittoria di Valtteri Bottas (che ha riconquistato la vetta del campionato) e al secondo posto di Lewis Hamilton.

Ancora una delusione per la Ferrari. Sebastian Vettel ha terminato la corsa caucasica in terza posizione mentre Charles Leclerc – a causa anche di una strategia penalizzante – si è dovuto accontentare del quinto posto (più un punto bonus con il giro veloce).

Mondiale F1 2019 – GP Azerbaigian: le pagelle

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Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas è stato perfetto nel GP dell’Azerbaigian: a Baku il pilota finlandese ha dominato ottenendo la pole position, partendo bene, realizzando ottimi tempi e difendendosi dagli attacchi di Hamilton nel finale.

La seconda vittoria negli ultimi quattro GP coincide con il ritorno al comando del Mondiale F1 2019.

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Charles Leclerc (Ferrari)

Charles Leclerc – costretto a partire dall’8° posizione a causa di un grave errore nelle qualifiche del sabato – ha disputato un’eccellente prima parte del GP dell’Azerbaigian sfruttando in maniera impeccabile le gomme medie (tenute per 35 giri, troppi).

Per il pilota monegasco (autore del giro veloce nel finale: per lui un punto bonus) si tratta del quarto Gran Premio consecutivo in “top 5”. Con una strategia diversa probabilmente sarebbe riuscito a salire sul podio…

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Sebastian Vettel (Ferrari)

Sebastian Vettel ha fatto quello che ha potuto confermandosi nuovamente il più veloce tra i driver “non Mercedes”. Dopo aver faticato con gli pneumatici soft si è riscattato con le coperture medie.

La prima guida Ferrari ha ottenuto il secondo podio consecutivo e la quinta gara di seguito in “top 5” ma la vittoria manca ormai da oltre otto mesi…

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Un GP dell’Azerbaigian sottotono per Lewis Hamilton: ieri si è fatto soffiare la pole position da Bottas, oggi si è fatto battere al via dal compagno e non è mai sembrato in grado di metterlo in difficoltà.

Il cinque volte campione del mondo ha perso il primato nel Mondiale F1 2019 ma si è confermato un pilota continuo (sesto podio consecutivo).

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Mercedes

La Mercedes è stata una corazzata anche a Baku: quarta doppietta nelle prime quattro gare iridate e sei successi consecutivi.

Le frecce d’argento hanno già un vantaggio pazzesco sulla Ferrari: titolo deciso?

Mondiale F1 2019 – I risultati del GP dell’Azerbaigian

Prove libere 1

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:47.497
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:49.598

Prove libere 2

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:42.872
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:43.196
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:43.541
4 Max Verstappen (Red Bull) 1:43.793
5 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:44.003

Prove libere 3

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:41.604
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:41.802
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:42.852
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:43.064
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:43.176

Qualifiche

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:40.495
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:40.554
3 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:40.797
4 Max Verstappen (Red Bull) 1:41.069
5 Sergio Pérez (Racing Point) 1:41.593

Le classifiche
La classifica del GP dell’Azerbaigian 2019
Valtteri Bottas (Mercedes) 1h31:52.942
Lewis Hamilton (Mercedes) + 1,5 s
Sebastian Vettel (Ferrari) + 11,7 s
Max Verstappen (Red Bull) + 17,5 s
Charles Leclerc (Ferrari) + 1:09,1 s
Classifica Mondiale Piloti
Valtteri Bottas (Mercedes) 87 punti
Lewis Hamilton (Mercedes) 86 punti
Sebastian Vettel (Ferrari) 52 punti
Max Verstappen (Red Bull) 51 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 47 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 173 punti
Ferrari 99 punti
Red Bull-Honda 64 punti
McLaren-Renault 18 punti
Racing Point-BWT Mercedes 17 punti

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Con Ford il carrello della spesa frena da solo

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Ford ha una divisione speciale, denominata Interventions, che si dedica all’elaborazione di nuove idee, applicando tecnologie proprie dell’automotive a soluzioni per la vita quotidiana. Dopo la cuccia che elimina i rumori e il materasso che risolve i problemi di coppia… l’ultima novità, non meno stravagante, di questo dipartimento speciale dell’Ovale Blu è un curioso carrello della spesa dotato di sistema di frenata automatica. Un modo un po’ provocatorio e spiritoso, insomma, per mostrare i passi in avanti della Casa nordamericana in tema di sicurezza e guida autonoma.

Scherzi a parte, però, dietro a questo progetto ci sono diversi studi seri che hanno rivelato che fare la spesa è una delle attività che generano più stress ai genitori. Un obbligo per loro, ma un gioco imperdibile per i più piccoli. Tanith Carey, autrice del libro  What’s My Child Thinking? Practical Child’ Psychology for Modern Parents (A cosa pensa mio figlio? Psicologia infantile pratica per i genitori moderni) spiega che:

“I bambini adorano imitare gli adulti e sperimentare la sensazione di essere alla guida. Quando spingono un carrello della spesa per loro è come se stessero guidando un ‘auto e i corridoi del supermercato sono dei circuiti da corsa”.

Per evitare problemi con le fantasie dei più piccini quindi, Ford ha creato questo prototipo di carrello che monta un sistema simile al Precollision System dei modelli della marca d’Oltreoceano, se senza telecamera. In questo caso un sensore montato nella zona anteriore riconosce persone e oggetti e frena in maniera automatica in caso di allerta di collisione.

Anthony Iresson direttore della Comunicazione e del Marketing di Ford Europa, ha segnalato che

“La tecnologia di precollisione può aiutare i nostri utenti ad evitare incidenti o ridurre gli effetti di una collisione. Pensiamo che mostrare come questa tecnologia si può utilizzare anche su un carrello della spesa e un buon modo per dare visibilità a una tecnologia realmente utile per gli automobilisti”.

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Hyundai Venue: la sorella minore della Kona

La gamma SUV di Hyundai si amplia. E nonostante la Kona già occupasse il segmento delle crossover compatte, i coreani hanno voluto rafforzare la loro presenza su questo terreno svelando al Salone si New York la nuova Venue. È una crossover più corta e accessibile rispetto alla Kona, e ancora non è chiaro se arriverà o no in Europa.

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Benelli TRK 251, la enduro stradale per tutti

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La Benelli TRK 251 è la nuova enduro stradale pesarese di piccola cilindrata. Grazie al motore da 250 cc, è perfetta per chi inizia a muovere i primi passi su due ruote (è guidabile ovviamente con la patente A2) ma può anche essere la scelta ideale per il motociclista esperto che vuole una moto semplice, pratica ed economica per spostarsi. Arriva nelle concessionarie nella colorazione rossa, bianca e nera, al prezzo di 3.490 euro.

Monocilindrico da 24,5 CV e forcella upside-down

A muovere la Benelli TRK 251 ci pensa un motore monocilindrico, quattro tempi raffreddato a liquido, con distribuzione a doppio asse a camme in testa ed alimentazione ad iniezione elettronica, da 24,5 CV a 9000 giri/min e 21 Nm a 7500 giri. Il telaio è un tradizionale traliccio in tubi d’acciaio, mentre sospensioni prevedono all’anteriore una forcella upside-down con steli da 41 mm di diametro e al posteriore un forcellone oscillante con ammortizzatore centrale, con escursione da 51mm.

Pinza a 4 pistoncini e cerchi da 17”

L’impianto frenante della TRK 251 è composto da un disco flottante di 280 mm di diametro con pinza a 4 pistoncini davanti e da 240mm con pinza a singolo pistoncino dietro, mentre i cerchi sono da 17” in lega di alluminio e montano pneumatici 110/70 all’anteriore e 150/60 al posteriore.

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La Kia Stinger mostra i muscoli negli USA con la GTS

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Due anni fa Kia presentava in Spagna la nuova Stinger, la berlina a trazione posteriore che prometteva filo da torcere per le egemoniche concorrenti tedesche. La scorsa settimana, oin occasione del Salone di New York 2019, la Casa coreana ha svelato la versione GTS della Stinger, caratterizzata da un extra di sportività.

Più carattere, quindi, per la portabandiera sportiva asiatica che aggiunge al suo pack tecnico l’optional della trazione integrale D-AWD (Dynamic All-Wheeò-Drive), con le quattro ruote motrici. Oltre ad aver migliorato la trazione e la distribuzione della coppia sulle ruote posteriori, la Stinger GTS dispone anche del sistema Drive Mode Select che migliora ancora la dinamica posteriore. In questo modo con la selezione Comfort si invia il 60% della coppia all’asse posteriore, in modalità Sport l’80% e in modo Drift il 100% della potenza del motore viene scaricato dietro.

 

La trasmissione automatica ad otto rapporti fa da braccio destro al V6 da 3,3 litri twin turbo con 365 CV e 376 Nm di coppia.

Esteticamente la nuova Kia Stinger GTS, che verrà prodotta in una serie limitata di 800 unità, punta su dettagli in fibra di carbonio per la griglia, le calotte degli specchietti retrovisori e le prese d’aria laterali, oltre alla tinta sgargiante della carrozzeria in arancione Federation, che esalta i muscoli dandole un tocco di aggressività.

 

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All’interno risaltano il volante e la console centrale rivestiti in Alcantara, il cielo in pelle e la nuova piattaforma per la ricarica wireless dello smartphone.

La nuova Kia Stinger GTS sarà destinata unicamente al mercato statunitense dove verrà venduta con un prezzo di lancio di 44.000 dollari per la versione RWD e 46.500 dollari di partenza per la D-AWD.


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Kia Stinger

La Kia Stinger è una coupé a cinque porte coreana disponibile a trazione posteriore o integrale

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Superleague Formula: la Champions League dei motori

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Credits: Adrian Valles of Spain team Liverpool Superleague Formula Donington Park

La Superleague Formula fu un campionato – attivo dal 2008 al 2011 – che cercò (senza successo) di unire due passioni prevalentemente maschili: il calcio e i motori. Scopriamo insieme la storia della “Champions League” del motorsport, vinta per due volte da un pilota italiano (Davide Rigon) ma mai da una squadra del nostro Paese.

Superleague Formula: la storia della Champions League dei motori

L’idea di un campionato automobilistico con monoposto sponsorizzate da squadre di calcio prende vita all’inizio del XXI secolo ma si concretizza solo nel 2008 con la creazione della Superleague Formula.

2008

La prima stagione della Superleague Formula – quella del 2008 – vede schierate 18 monoposto (tutte uguali: le Panoz DP09 realizzate dalla statunitense Élan e basate sulle vetture utilizzate l’anno prima nell’ultima edizione di sempre del campionato Champ Car) dotate di un motore Menard 4.2 V12 da 750 CV e di pneumatici Michelin sponsorizzate da 18 differenti squadre di calcio (due di queste italiane: il Milan e la Roma).

I piloti non sono molto conosciuti: solo due hanno dei precedenti (neanche entusiasmanti, a dire il vero) in F1 (il brasiliano Antônio Pizzonia che corre per il Corinthians e l’olandese Robert Doornbos con il Milan) mentre i tre italiani sono Alessandro Pier Guidi (Galatasaray), Davide Rigon (Beijing Guoan) e Enrico Toccacelo (che dopo i primi tre GP con la Roma viene “ceduto” al Borussia Dortmund).

I cinesi del Beijing Guoan – grazie alle tre vittorie di Rigon (Donington gara 1, Zolder gara 2 e Vallelunga gara 1) – si aggiudicano la prima edizione della Superleague Formula mentre per quanto riguarda i team italiani segnaliamo i due successi del Milan (Nürburgring gara 1 e Jerez gara 1).

Superleague Formula 2008: la classifica
Beijing Guoan (Cina) – Davide Rigon (Italia) 413 punti
PSV Eindhoven (Paesi Bassi) -Yelmer Buurman (Paesi Bassi) 337 punti
Milan (Italia) – Robert Doornbos (Paesi Bassi) 335 punti

2009

Tra le novità principali della Superleague Formula 2009 segnaliamo l’addio dei campioni in carica del Bejing Guoan (Rigon passa all’Olympiacos), dei tedeschi del Borussia Dortmund e degli emiratini dell’Al Ain: al loro posto Lione, Midtjylland e Sporting Lisbona.

Per quanto riguarda i piloti troviamo due soli italiani (Rigon e Giorgio Pantano al Milan). Doornbos se ne va (ma arriva un nuovo ex-F1: il brasiliano Enrique Bernoldi) e nella quarta tappa del campionato scende in pista il francese Sébastien Bourdais, ingaggiato dal Siviglia dopo essere stato silurato poche settimane prima dalla Toro Rosso.

La stagione si chiude con il dominio delle squadre inglesi: primo il Liverpool (che ha come pilota lo spagnolo Adrián Valles) e secondo il Tottenham Hotspur. Le italiane? Il Milan porta a casa la vittoria in gara 2 a Magny-Cours.

Superleague Formula 2009: la classifica
Liverpool (Inghilterra) – Adrián Vallés (Spagna) 412 punti
Tottenham Hotspur (Inghilterra) – Craig Dolby (Inghilterra) 382 punti
Basilea (Svizzera) – Max Wissel (Germania) 308 punti

2010

Nel 2010 abbandonano la Superleague Formula il Midtjylland e gli scozzesi del Rangers Glasgow, arriva il Bordeaux (che ingaggia l’ex-F1 francese Franck Montagny) e torna dalla seconda tappa il Beijing Guoan.

Tanti cambi per quanto riguarda i piloti: torna Doornbos, se ne vanno Bernoldi, Pantano e Pizzonia, debutta l’indiano Narain Karthikeyan (con la “maglia” del PSV Eindhoven) e Bourdais passa dal Siviglia al Lione. A Ordos in Cina esordiscono il nostro Giacomo Ricci con il Galatasaray e il Team China, prima scuderia non legata a squadre di calcio.

La Superleague Formula 2010 viene vinta dall’Anderlecht grazie ai due trionfi di Rigon (Assen gara 1 e Adria gara 1), il Milan sale sul gradino più alto del podio della gara 1 del Nürburgring grazie all’olandese Yelmer Buurman mentre la Roma porta a casa gara 2 a Zolder con il francese Julien Jousse.

Superleague Formula 2010: la classifica
Anderlecht (Belgio) – Davide Rigon (Italia) 699 punti
Tottenham Hotspur (Inghilterra) – Craig Dolby (Inghilterra) 697 punti
Basilea (Svizzera) – Max Wissel (Germania) 667 punti

2011

La Superleague Formula termina nel 2011: prima dell’inizio della stagione lo sponsor principale (la compagnia petrolifera nazionale angolana Sonangol, presente dal 2009) lascia la serie così come la maggior parte delle squadre di calcio (rimangono solo Anderlecht, Atlético Madrid, Bordeaux, Galatasaray, PSV Eindhoven e la new-entry Sparta Praga), rimpiazzate da “nazionali”.

L’ultima edizione della Champions League del motorsport (senza piloti e senza squadre italiane) viene interrotta dopo soli due GP disputati: trionfa l’Australia con il pilota John Martin.

Superleague Formula 2011: la classifica
Australia – John Martin (Australia) 158 punti
Giappone – Duncan Tappy (Inghilterra)/Robert Doornbos (Inghilterra) 136 punti
Lussemburgo – Frédéric Vervisch (Belgio) 134 punti

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Jaguar E-Type, una delle auto più sexy del mondo

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Credits: CHICHESTER, ENGLAND – SEPT 7th: 1962 Jaguar E-type driven by Andrew Hayden/Andrew Hibberd in the Kinrara Trophy race during the 20th anniversary of the Goodwood Revival at Goodwood on September 7th 2018 in Chichester, England. (Photo by Michael Cole/Getty Images)

Gli Anni ’60 sono considerati gli anni d’oro dell’automobilismo: alcuni dei modelli più belli del mondo sono stati disegnati in questi anni, e la Jaguar E-Type è un’auto che merita un posto nella top ten (se non nella top five) nella classifica delle auto più sexy del mondo.

Un cofano lungo, lunghissimo, con una abitacolo arretrato e una linea così armoniosa ed elegante da lasciare a bocca aperta. Dal 1961 al 1975 ne sono stati prodotti più di 70.000 esemplari e tutt’ora è una delle auto d’epoca più ambite dai collezionisti.

La prima serie del 1961 era un’auto avveniristica dal punto di vista meccanico. Montava un telaio monoscocca, quattro freni a disco (una rarità per l’epoca), aveva sospensioni posteriori indipendenti al posteriore e con schema a quadrilateri all’anteriore.

Nonostante la meccanica sofisticata, non era un’auto facile da guidare: il passo corto (240 cm) e la carreggiata strettissima (appena 164 cm) la rendevano particolarmente instabile in curva e difficile da controllare.

La prima serie montava un motore 6 cilindri in linea 3,8 litri da 265 CV, mentre il cambio era un manuale MOSS a quattro rapporti. Nel 1964 la cilindrata venne aumentata a 4,2 litri, e la coppia aumentò del 10%.

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Credits: LONDON, ENGLAND – APRIL 11: The interior of a 1961 Jaguar E-Type 3.8 S1 Flat Floor Roadster (estimate £190,000 – £225,000) on display at the Royal Horticultural Halls on April 11, 2017 in London, England. Coys automobile auctioneers are putting almost 70 classic cars up for auction in their Spring Classics sale in Westminster tomorrow, April 12, 2017. (Photo by Jack Taylor/Getty Images)

La Serie 2

Nel 1968 arrivò la seconda serie della Jaguar E-Type, ma non fu un miglioramento. Per rispettare le normative USA anti inquinamento la potenza venne ridotta e l’erogazione del motore venne resa più fluida.

Anche l’estetica venne penalizzata, con un design dei fari meno accattivante e delle linee meno sinuose della carrozzeria.

Crebbe il comfort di bordo: vennero aggiunti i poggiatesta, i sedili regolabili, il volante rivestito in pelle nera, il servosterzo e il bloccasterzo.

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Credits: WEYBRIDGE, ENGLAND-JUNE 18: 1962 Series 1 Jaguar E-Type Coupe driven by Neil Manley in The Driving Tests on the recently restored and re-joined Finishing Straight at Brooklands Racing Circuit on June 18th, 2017 in Weybridge, England. (Photo by Michael Cole/Corbis via Getty Images)

La Serie 3

Dal 1971 al 1975 venne prodotta la terza e ultima serie della Jaguar E-Type. L’ultima evoluzione montava un motore V12 5,3 litri interamente prodotto da jaguar e derivato dal prototipo Jaguar XJ 13.

La potenza prodotta era di 272 CV, ma l’erogazione era dolce e lineare, il che la rendeva un’auto più adatta ad un uso turistico invece che sportivo. Esteticamente la terza serie si distingue per la presa d’aria anteriore “tappata”, i quattro scarichi a ventaglio e i due tergicristalli (al posto dei tre).

Goodwood Revival 2018 – Day One

Credits: CHICHESTER, ENGLAND – SEPT 7th: 1962 Jaguar E-type driven by Andrew Hayden/Andrew Hibberd in the Kinrara Trophy race during the 20th anniversary of the Goodwood Revival at Goodwood on September 7th 2018 in Chichester, England. (Photo by Michael Cole/Getty Images)

Preview Of Cars Going Under The Hammer At The Coys Spring Classics Auction

Credits: LONDON, ENGLAND – APRIL 11: The interior of a 1961 Jaguar E-Type 3.8 S1 Flat Floor Roadster (estimate £190,000 – £225,000) on display at the Royal Horticultural Halls on April 11, 2017 in London, England. Coys automobile auctioneers are putting almost 70 classic cars up for auction in their Spring Classics sale in Westminster tomorrow, April 12, 2017. (Photo by Jack Taylor/Getty Images)

Goodwood Festival of Speed

Credits: CHICHESTER, ENGLAND – 14th July: Steering wheel, 1964 Jaguar E-type Lightweight ‘Low Drag’ Coupe at Goodwood on July 14th, 2018 in Chichester, England. (Photo by Michael Cole/Corbis via Getty Images)

The Brooklands Double Twelve Motorsport Festival

Credits: WEYBRIDGE, ENGLAND-JUNE 18: 1962 Series 1 Jaguar E-Type Coupe driven by Neil Manley in The Driving Tests on the recently restored and re-joined Finishing Straight at Brooklands Racing Circuit on June 18th, 2017 in Weybridge, England. (Photo by Michael Cole/Corbis via Getty Images)

Goodwood Revival 2018 – Day One

Credits: CHICHESTER, ENGLAND – SEPT 7th: 1962 Jaguar E-type ‘semi lightweight’ driven by Richard Meins/Rob Huff, in the pit lane during the RAC TT Celebration race during the 20th anniversary of the Goodwood Revival at Goodwood on September 7th 2018 in Chichester, England. (Photo by Michael Cole/Getty Images)

Goodwood Revival 2018 – Day One

Credits: CHICHESTER, ENGLAND – SEPT 7th: 1961 Jaguar E-type in the Assembly Area as driven by Joaquin Folch-Rusinol/Nick Padmore, in the RAC TT Celebration race during the 20th anniversary of the Goodwood Revival at Goodwood on September 7th 2018 in Chichester, England. (Photo by Michael Cole/Getty Images)

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