Monthly Archives: Dicembre 2017

Honda, il Corso di Meccanico Riparatore Moto torna nel 2018

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Torna anche nel 2018, dopo il successo ottenuto nel 2016, il corso di Meccanico Riparatore Moto organizzato da Scuolamoto e Honda Italia indirizzato a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo delle due ruote. Si svolgerà presso lo stabilimento Honda di Atessa dal 16 aprile al 16 maggio per quattro settimane.

Si tratta di un corso unico nel suo genere in Italia, dai contenuti in costante aggiornamento e le cui peculiarità sono legate alla consolidata esperienza dei formatori, maturata come tecnici specializzati nel segmento moto, e alla metodologia di formazione sapientemente a nata negli anni per trasferire le nozioni teoriche ed esercitare l’abilità manuale delle tecniche di riparazione. In altre parole, un “saper fare” insegnato facendo “sporcare le mani” ai corsisti.

Per imparare i partecipanti avranno quindi a disposizione scooter e moto di serie, di varie cilindrate, sulle quali esercitarsi effettuando operazioni di manutenzione ordinaria, straordinaria e di riparazione. Durante le giornate di lezione saranno consegnati a tutti i partecipanti dei manuali tecnici che supporteranno la didattica nell’aula-officina ma, soprattutto, permetteranno di continuare l’apprendimento ripassando le operazioni e le nozioni acquisite durante l’erogazione del corso.

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Mitsubishi trasforma la sua prima auto in un’ibrida plug-in

MITSUBISHI RE-MODEL A TO MAKE TELEVISION DEBUT ON VELOCITY’SMITSUBISHI RE-MODEL A TO MAKE TELEVISION DEBUT ON VELOCITY’S

Credits: Mitsubishi Re-Model A

Le marche automobilistiche iniziano a farsi grandi. Molte di esse si stanno avvicinando alla soglia dei 100 anni di vita e un traguardo come questo non è certo trascurabile. E per celebrare un secolo di produzione ci vuole qualcosa di originale e sensazionale. Mitsubishi ha scelto di unirsi in partnership con West Coast Custom per creare l’inedita Re-Model A.

Con questo progetto la marca giapponese ha voluto unire passato e presente, ricreando la Model A, prima auto che uscì di fabbrica nel 1917, ma, per l’occasione, ricostruita sulla base della piattaforma off-road più avanzata del momento, quella della Outlander PHEV. un modo spettacolare per mostrare come e quanto + cambiata l’auto.

La Model A originale utilizzava la stessa piattaforma della Fiat Tipo 3, poteva trasportare fino a sette passeggeri e motiva un motore a quattro cilindri da 35 CV di potenza, sufficiente a farle raggiungere i 100 km/h di velocità massima. Numeri di tutto rispetto per l’epoca, ma niente a che vedere con l’attuale Mitsubishi Outlander PHEV, dotata di tecnologie di ultima generazione come il sistema di propulsione ibrido plug-in, il Super All-Wheel Control, il sistema SDA o il sistema di limitazione dei danni in caso di collisione frontale.

Francine Harsini, direttrice marketing di Mitsubishi Motors negli Stati Uniti, ha commentato i dettagli di questo originale progetto:

È stato un progetto stimolante ed emozionante e siamo felici di condividere con tutti il risultato finale di questo lavoro. Inoltre questa realizzazione unica ci ha dato la possibilità di integrare vari elementi che ci aiuteranno a promuovere la nuova Outlander PHEV che arriverà sul mercato USA all’inizio del 2018”.

Primo contatto

Mitsubishi Outlander PHEV MY16, l’ibrida plug-in più amata si rinnova

La prima SUV a doppia alimentazione ricaricabile attraverso una presa di corrente è ancora più efficiente

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Le dieci strade più pericolose d’Italia per le due ruote

++ Moto investe pedone a Torino, tre i morti ++++ Moto investe pedone a Torino, tre i morti ++

Credits: Il luogo dell’incidente in cui hanno perso la vita tre persone, Torino, 03 aprile 2017. Un giovane è stato investito e ucciso da una motocicletta in corso Unione Sovietica all’angolo con corso Sebastopoli. In sella alla moto due persone: il conducente è morto sul colpo, la passeggera poco dopo.
ANSA/IRENE FAMA’

I veicoli a due ruote (moto e bici) sono coinvolti nel 24% degli incidenti stradali: dai dati forniti dall’ACI relativi al 2016 emerge un tasso di mortalità delle due ruote molto più elevato di quello delle quattro ruote (1,5 morti ogni 100 mezzi coinvolti contro 0,66).

Di seguito troverete la classifica delle dieci strade più pericolose d’Italia per le due ruote: una graduatoria che prende in considerazione la percentuale di incidenti sul totale che hanno visto il coinvolgimento di moto o bici.

Le dieci strade più pericolose d’Italia per le due ruote (percentuale di incidenti sul totale con moto e bici coinvolte)

  1. SS11 Padana Superiore (Venezia) (Veneto) – km 421,0-426,0 – 88,5%
  2. SS9 via Emilia (Rimini) (Emilia-Romagna) – km 6,0-8,0 – 80,0%
  3. SS233 Varesina (Varese) (Lombardia) – km 41,0-42,0 – 77,8%
  4. SS13 Pontebbana (Treviso) (Veneto) – km 16,0-17,0 – 75,0%
  5. SS1 via Aurelia (Savona) (Liguria) – km 569,0-572,0 – 74,4%
  6. SS1 via Aurelia (Lucca) (Toscana) – km 363,0-367,0 – 73,7%
  7. SS1 via Aurelia (Savona) (Liguria) – km 605,0-606,0 – 71,4%
  8. SS9 via Emilia (Rimini) (Emilia-Romagna) – km 0,0-1,0 – 71,4%
  9. SS35 dei Giovi (Como) (Lombardia) – km 154,0-155,0 – 71,4%
  10. SS66 Pistoiese (Prato) (Toscana) – km 20,0-21,0 – 71,4%

Info utili

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Patente rovinata: cosa fare, quanto costa cambiarla

Auto:con patente digitale Stato risparmia 11 mln l'annoAuto:con patente digitale Stato risparmia 11 mln l'anno

Credits: Il nuovo modello plastificato della patente di guida, che verrà consegnato a domicilio agli automobilisti alla scadenza del vecchio documento, Roma, 29 Gennaio 2014. ANSA

Circolare con la patente rovinata non è consigliato: in caso di documento illeggibile, infatti, le Forze dell’Ordine possono addirittura procedere al ritiro.

Di seguito troverete una guida completa su cosa fare in caso di patente rovinata e quanto costa cambiarla.

Quando una patente è considerata rovinata?

Una patente è considerata deteriorata quando non sono leggibili gli estremi di riconoscimento del documento, i dati anagrafici del titolare, la data di scadenza o la fotografia del titolare.

Cosa fare quando la patente è rovinata?

Se la patente è rovinata bisogna richiedere un duplicato della patente per deterioramento.

Dove fa effettuata la richiesta?

Presso l’ufficio della Motorizzazione Civile.

Quanto costa cambiare la patente rovinata?

Cambiare la patente rovinata costa 42,20 euro: 32 euro da versare sul c/c 4028 e 10,20 sul c/c 9001. Le tariffe possono variare in Valle d’Aosta, in Trentino-Alto Adige, in Friuli-Venezia Giulia e in Sicilia.

Quali documenti ci vogliono per la richiesta duplicato patente per deterioramento?

La domanda su modello TT 2112 (disponibile allo sportello dell’ufficio o online sul Portale dell’automobilista), l’attestazione del versamento di 10,20 euro sul c/c 9001 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione), l’attestazione del versamento di 32,00 euro sul c/c 4028 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione), 2 fotografie uguali formato tessera (di cui una autenticata) e la fotografia completa della patente e originale in visione.

Se la patente è scaduta di validità o scadrà entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda ci vuole anche il certificato medico in bollo (con relativa fotocopia), la cui data non sia anteriore a tre mesi, rilasciato da uno dei medici abilitati.

Quali documenti aggiuntivi devono portare i cittadini extracomunitari?

Il cittadino extracomunitario che deve cambiare una patente rovinata deve portare anche il permesso di soggiorno originale in visione e in fotocopia oppure in copia autenticata o copia semplice con dichiarazione sostitutiva di atto notorio di conformità all’originale oppure la carta di soggiorno originale in visione e in fotocopia.

Se l’interessato è in attesa del rinnovo per scadenza o del primo rilascio del permesso di soggiorno deve presentare la fotocopia del documento di identità e – a seconda dei casi – la fotocopia della ricevuta della richiesta di primo rilascio (ottenuta dall’ufficio postale oppure delle competenti autorità di polizia) o la fotocopia della ricevuta della richiesta di rinnovo (ottenuta dall’ufficio postale oppure dalle competenti autorità di polizia) e la fotocopia del permesso di soggiorno scaduto.

Come si autentica una foto?

La foto può essere autenticata direttamente allo sportello dell’Ufficio (se è l’interessato a presentare la domanda) o presso gli Uffici comunali (se si vuole delegare qualcuno alla presentazione della domanda). L’autenticazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei documenti personali non è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo.

Quali sono i medici abilitati per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici per la patente?

Medici delle Asl, militari e altri e commissioni mediche locali (CML).

Quali documenti aggiuntivi bisogna portare per le pratiche presentate tramite una persona delegata?

La persona delegata deve avere la delega in carta semplice firmata dal titolare della domanda, il proprio documento di identità originale e la copia del documento di identità del titolare della domanda (delegante).

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Deo Minimal, il profumatore per auto

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Arexons, azienda italiana da 90 anni leader nei prodotti per la manutenzione e la cura dell’auto e della moto, vanta un’esperienza pluridecennale nel campo dei profumatori per le vetture e presenta oggi un nuovo prodotto chiamato Deo Minimal.

Parliamo, dunque, di una nuova linea di profumatori per auto dedicati agli automobilisti più esigenti che desiderano profumare la propria auto con discrezione ed eleganza. Deo Minimal è di piccole dimensioni, dal design innovativo ed essenziale.

Rientra tra i profumatori a lento rilascio e lunga durata, la cui “performance”, non varia al cambio della temperatura. Deo Minimal si presenta in 3 profumazioni: Cologne, Balsamic e Vanilla. Nella confezione in blister, infatti, si trovano due profumatori da usare in coppia, che possono essere posizionati su due bocchette differenti, per una diffusione armoniosa della fragranza. I prezzi partono da 3 euro circa.

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Yamaha Tracer 900 e GT 2018, arrivano ad aprile a partire da 10.590 euro

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Yamaha Tracer 900 GT 2018Yamaha Tracer 900 GT 2018

 

A pochi giorni dall’inizio del 2018, Yamaha annuncia i prezzi della nuova Tracer 900 (e Tracer 900 GT), uno dei modelli più importanti degli ultimi. Sarà disponibile a partire da aprile nelle colorazioni Nimbus Grey e Tech Black al prezzo di 10.590 euro, 300 euro in più rispetto al modello precedente. Costerà invece 12.190 euro la versione GT, pensata per il turismo a lungo raggio. Entrambe sono spinte dal motore tre cilindri crossplane da 847cc abbinato al ride by wire e al controllo della trazione.

Yamaha Tracer 900 2018

Non è stata rivoluzionata rispetto al modello precedente, ma ha ricevuto qualche piccolo aggiornamento che la renderà ancora più accattivante e confortevole. Tra le migliorie introdotte sulla nuova Yamaha Tracer 900 2018 trovano posto le plastiche ridisegnate, un manubrio più stretto, paramani più snelli ed un nuovo parabrezza, regolabile a mano, che fornisce una maggior protezione contro gli agenti atmosferici. Il comfort del conducente e del passeggero è stato ulteriormente potenziato grazie alla nuova posizione di guida, alle ridisegnate pedane del passeggero ed al rinnovato maniglione. Il design del forcellone in alluminio ed i setting dell’ammortizzatore, entrambi rivisti, esaltano invece le prestazioni touring dell’amatissima tre diapason.

Yamaha Tracer 900 GT

Sviluppata sulla base della Tracer 900, l’inedita Tracer 900 GT, oltre a condividere con essa le migliorie introdotte per il 2018, è dotata di borse laterali rigide da 22 litri in tinta con la livrea, di strumentazione con display TFT e di manopole riscaldate. Ha la forcella con steli dorati e il mono posteriore dotato di regolazione in remoto per il precarico. Ci sono però anche di serie Quick Shifter e Cruise Control.

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Approvata la legge per uno sviluppo organico dell’uso della bicicletta

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La mobilità sulle due ruote “non a motore” dal 2018 sarà meglio disciplinata, grazie all’approvazione del disegno di legge n.2977 sullo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Il provvedimento diventato legge introduce nel nostro ordinamento il Piano generale della mobilità ciclistica, che disciplina lo sviluppo della mobilità su due ruote a livello urbano, regionale e nazionale, attraverso l’individuazione delle ciclovie che costituiscono la rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, misure per la sicurezza dei ciclisti, per l’accesso a parcheggi, stazioni ferroviarie e aeroporti e l’introduzione dei “biciplan”, piani di mobilità ciclistica che dovranno essere redatti dai Comuni.

L’approvazione giunge dopo un iter articolato e problematico, che ha subito numerose interruzioni e riprese all’interno dei diversi organi parlamentari, nell’imminenza dello scioglimento delle Camere. Fondamentale è stato il supporto dell’On. Paolo Gandolfi, relatore del disegno di legge alla Camera, che con il suo lavoro ha contribuito a ottenere lo sblocco di una situazione in stallo e del Ministero dei Trasporti che fin dall’inizio ha sostenuto il provvedimento. Confindustria ANCMA – insieme a FIAB, FCI e tante altre associazioni del mondo bici – aveva in più occasioni sottolineato l’importanza di un provvedimento che – per la prima volta in Italia – getta le basi per uno sviluppo organico e pianificato della mobilità ciclistica sulle nostre strade. Dal punto di vista industriale, la bicicletta ha un forte radicamento nel territorio nazionale. Le aziende italiane producono un fatturato di 1 miliardo di euro e danno lavoro a 12 mila addetti. La bilancia commerciale del settore è in attivo per 66 milioni di euro, a testimoniare una vocazione della bici italiana ai mercati internazionali. In particolare, il segmento delle e-bike rispecchia un crescente interesse degli utenti finali per un prodotto innovativo e versatile: nel 2016 sono state commercializzate 120 mila biciclette a pedalata assistita, pari a un incremento del 120% rispetto all’anno precedente. Anche il mercato delle biciclette tradizionali, nell’ultimo biennio, è cresciuto del 2%.

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Mini Clubman All4 e l’ingrediente segreto del Panettone

MINI Clubman ALL4 è la protagonista di un viaggio che parte dalla zona più innovativa e moderna di Milano, il quartiere Porta Nuova, dove tra grattacieli e complessi architettonici si trova il Ristorante Berton, casa della cucina stellata di chef Andrea Berton. Il profumo di Natale, in particolare a Milano, è quello del panettone, ma non tutti conoscono la ricetta e gli ingredienti del più tipico dolce natalizio meneghino, per questo motivo Mini ha deciso di svelarne la ricetta segreta in un modo del tutto originale…

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Nuovo generatore Honda EU221

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

Nuovo generatore Honda EU22iNuovo generatore Honda EU22i

Credits: Nuovo generatore Honda EU22i

 

Honda ha aggiornato il suo generatore portatile più conosciuto, l’EU20i, sostituendolo con il più versatile EU22i dotato di più potenza, consumi più bassi e un funzionamento più silenzioso.

Il primo generatore portatile con tecnologia inverter fu introdotto da Honda nel 1987. Dalla metà degli anni 90’ la compagnia ha proposto il suo EX500, che usava un microprocessore capace di produrre corrente elettrica sinusoidale equivalente a quella disponibile sulla rete elettrica. Ora la Casa giapponese offre una linea completa di generatori inverter, dai modelli leggeri, facili da trasportare e ideali per il campeggio, alle versioni più grandi e professionali, capaci di soddisfare ovunque sia necessario apparecchiature che richiedono grandi quantita di energia.

Più versatile

Sin dal suo lancio sul mercato nel 2001, l’EU20i è diventato popolare tra gli utenti offrendo più di 2.0kW di potenza elettrica in un contenitore compatto, leggero e facile da trasportare.
Con un motore più grande e più potente il nuovissimo EU22i può produrre il 10% di potenza in più, mantenendo le stesse dimensioni e lo stesso peso dei suoi predecessori.
Meno rumoroso e migliorato nei consumi grazie a un motore più grande da 120cc, l’EU22i lavora a velocità più basse rispetto al suo predecessore da 100cc, garantendo inoltre un livello di rumorosità di appena 90db(A) che si traduce in operazioni estremamente silenziose.

La capacità del serbatoio è di 3,6 litri, la stessa dell’EU20i ma con autonomia di funzionamento che va oltre le 8,4 ore, in base alla richiesta di energia. E’ disponibile inoltre una modalità di accelerazione Eco (Eco-throttle) che regola costantemente la velocità del motore per adattarsi esattamente al carico. Ciò consente di risparmiare carburante, ridurre il rumore in funzione e prolungare la vita del motore quando non è necessaria la massima potenza. La selezione della modalità Eco-throttle o massima potenza avviene tramite un interruttore sul pannello di controllo.

Il motore e l’elettronica sono contenuti da un rivestimento insonorizzato che oltre a proteggere i componenti riduce al minimo i rumori. Il peso “a secco” è di 21,1kg ma anche con serbatoio pieno l’EU22i non supera i 24,2kg, come l’EU20i. Una larga impugnatura lo rende facile e piacevole da trasportare.

Una nuova valvola del carburante semplifica la preparazione a rimessaggi di lungo termine. Selezionando una precisa posizione sull’interrutore principale del motore permette di interrompere il passaggio di carburante mentre il motore rimane acceso, fino a quando tutta la benzina nel carburatore non viene consumata e il motore si spegne.
Questa operazione di drenaggio previene problemi tra cui l’ostruzione del carburatore causata dalla presenza carburante vecchio e garantisce un avviamento più semplice quando il generatore è nuovamente necessario.

Manutenzione semplificata

La manutenzione è facilitata da vani d’accesso presenti sul rivestimento. I cambi dell’olio possono essere effettuato ogni 100 ore di utilizzo e sono più semplici e più puliti di prima. I miglioramenti riguardanti il riempimento e il cambio dell’olio motore riducono il rischio di fuoriuscita e includono un tubo di gomma, per contenere l’olio durante lo svuotamento della coppa dell’olio, e un più largo diametro per la bocchetta di riempimento così da consentire un più facile riempimento. Come già detto, l’Oil Alert System provvede a prevenire i danni causati dal basso livello dell’olio.

EU22i dettagli

Potenza (W)
Max 2,200
Uso continuativo 1,800
In parallelo 3,600
Rumorosità (uso continuativo) 91 dB (A)
Serbatoio (litri) 3.6
Autonomia (h) 3.2–8.4
Peso a secco (kg) 21.1
Motore GXR120, 121cc, 4-tempi, conforme alla normative sulle emission Euro5

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Nissan GT-R by Wheelsandmore

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Assetto completamente rivisto, nuovo impianto di scarico, set ruote inediti e 5 diversi livelli di upgrade meccanico: sono questi gli ingredienti dell’ultimo tuning della Nissan GT-R presentato dal preparatore tedesco Wheelsandmore per celebrare i dieci anni sul mercato della supercar giapponese.

Nuovo set di ruote e assetto rivisto

Esteticamente la nuova Nissan GT-R di Wheelsandmore si caratterizza per i vistosi cerchi FIWE da 21 pollici gommati con pneumatici Continental da 255/35 all’anteriore e da 295/30 al posteriore.

Modificato anche il telaio della gran turismo nipponica che ora monta sospensioni KW regolabili che ribassano la vettura fino a 30 mm.

5 step di potenza, fino a 740 CV

Ma la parte più interessante di questo tuning si trova sotto al cofano. La Nissan GT-R di Wheelsandmore si propone infatti con cinque diversi upgrade meccanici dedicati al V6 da 3,8 litri.

Stage 1

Il primo step prevede una rimappatura della centralina e un airbox inedito che elevano la potenza dai 570 CV e 637 Nm di coppia originali a 605 CV e 700 Nm.

Stage 2

Con lo “Stage 2” si aggiungono dei catalizzatori sportivi e un’ulteriore riprogrammazione dell’elettronica che portano la potenza complessiva a 630 CV e 800 Nm.

Stage 3

Se non bastasse c’è poi il terzo livello al quale è dedicato un nuovo impianto di scarico. Il risultato: 650 CV e 830 Nm di coppia.

Stage 4

Un nuovo impianto di sovralimentazione e la sostituzione delle valvole waste-gate, pompe della benzina maggiorate e un nuovo controllo della trasmissione sono gli ulteriori passi previsti con il quarto step che innalza la potenza a 700 CV e 850 Nm di coppia.

Stage 5

Come upgrade al top dell’offerta di Wheelsandmore c’è l’impressionante “Stage 5”, denominato anche “CrankZilla” che, grazie ad un’altra rimappatura della centralina raggiunge i 740 CV di potenza e 900 Nm di coppia massima.

Anteprime

Nissan GT-R 2017: tutti i dettagli del restyling

La supercar di Yokohama si rinnova con il restyling più profondo dal 2007. Ecco svelati tutti i dettagli…

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