Lamborghini Aventador Las Americas by DMC

2-412-41

6-266-26

lamborghini-aventador-las-americas-1-1220x812lamborghini-aventador-las-americas-1-1220x812

3-373-37

4-334-33

7-267-26

8-258-25

10-2110-21

12-1912-19

14-1814-18

 

DMC presenta la sua nuova elaborazione della top di gamma di Sant’Agata Bolognese, la Aventador. Ribattezzata Aventador Las Americas, è stata creata in collaborazione con partner blasonati come Creative Bespoke USA – specialista in tuning di auto di alta gamma -, Fie Exhaust – specialista in sistemi di scarico – e Forgiato Wheels – specialista in cerchi -.

Upgrade per il V12

Ta le modifiche più importanti la nuova Lamborghini Aventador Las Americas by DMC troviamo un upgrade meccanico che prevede modifiche al sistema di sovralimentazione e una riprogrammazione della centralina. DMC però non ha ancora rivelato i nuovi “numeri” del V12 della supercar del Toro. La versione di serie, ricordiamo, vanta una potenza di 740 CV e raggiunge i 350 km/h div velocità massima.

Body-Kit in carbonio

7-267-26

A livello estetico DMC ha installato cerchi Forgiato e un kit carrozzeria completo di diverse appendici aerodinamiche, nuovi paraurti anteriore e posteriore in fibra di carbonio e un air-scoop sul cofano che migliora il raffreddamento del motore. Gli split laterali le proporzionano una migliore carica aerodinamica e al posteriore compare, oltre al generoso diffusore, una grande ala GT WIng regolabile su tre diverse posizioni: City, Corsa e Crazy. Nuove anche le sospensioni dal profilo ancora più sportivo.

Interni

14-1814-18

Il pack di personalizzazioni di DMC per la Aventador prevede anche nuovi accessori per l’abitacolo, tutti a base di fibra di carbonio. Disponibile anche un nuovo volante e una rivisitazione completa degli interni che si realizza integralmente nella sede di DMC in Germania.

Di questa Lamborghini Aventador Las Americas ne saranno prodotte soltanto 3 unità, tutte cromaticamente diverse l’una dall’altra.

L’articolo Lamborghini Aventador Las Americas by DMC proviene da Panoramauto.

Fonte:

La T-Roc auto ufficiale di The Voice of Italy

T-Roc_Automotive Partner The VoiceT-Roc_Automotive Partner The Voice

Dopo una stagione di pausa ritorna sul piccolo schermo The Voice of Italy, la quinta edizione della versione italiana del talent show musicale ideato dall’olandese John de Mol, creatore del Grande Fratello.

Quest’anno, oltre ai nuovi protagonisti del programma televisivo, ci sarà anche una delle crossover più trend del mercato, la nuova Volkswagen T-Roc, scelta come auto ufficiale di The Voice of Italy 2018. La SUV compatta di Wolfsburg accompagnerà i giudici e i concorrenti del talent show durante questa nuova stagione, offrendo al piccolo schermo il suo spirito Born Confident, così come lo definisce la stessa Casa automobilistica tedesca.

La Volkswagen T-Roc

La Volkswagen T-Roc è disponibile sul mercato italiano con un prezzo di partenza, in promozione, di 21.900 euro, nella versione Style 1.0 TSI da 115 CV. La gamma è declinata in due allestimenti, Style e Advanced, entrambi caratterizzati da una dotazione di serie completa e da un’ampia possibilità di personalizzazione. Tra i principali equipaggiamenti di tutte le T-Roc italiane ci sono sistema Composition Media con display da 8 pollici interamente rivestito in vetro, App-Connect, cruise control adattivo ACC, Lane Assist e Front Assist. A questi, nella variante Advanced, si aggiungono elementi distintivi sotto il profilo tecnologico e del design come i fari Full LED e la strumentazione interamente digitale Active Info Display di nuova generazione.

La T-Roc si può avere con tre motori: i benzina 1.0 TSI 115 CV e 1.5 TSI ACT (Active Cylinder Technology, gestione attiva dei cilindri) 150 CV, oltre al Turbodiesel 2.0 TDI 150 CV con trazione integrale 4MOTION. Tutti hanno il cambio manuale a 6 rapporti, mentre l’automatico a doppia frizione DSG a 7 rapporti è disponibile con le due unità da 150 CV.

Foto

Volkswagen T-Roc

La SUV compatta di Wolfsburg basata sulla piattaforma MQB

L’articolo La T-Roc auto ufficiale di The Voice of Italy proviene da Panoramauto.

Fonte:

MotoGP 2018, Qatar: Dovizioso batte Marquez, Rossi sul podio

lg5_3207.gallery_full_top_fullscreenlg5_3207.gallery_full_top_fullscreen

Si ricomincia proprio da dove avevamo lasciato. Ecco la MotoGP 2018Marquez e Dovizioso a giocarsi la vittoria fino all’ultima curva, incrociando le traiettorie e lasciando tutti con il fiato sospeso. Alla fine – anche questa volta – ha avuto la meglio Andrea Dovizioso, precedendo lo spagnolo sul traguardo per un soffio. Ha vinto a modo suo, il Dovi: partendo piano, nelle retrovie, facendosi gran parte della gara senza farsi vedere dai primi, amministrando le forze e le gomme. Poi è venuto fuori quando era importante farlo e si e messo davanti a pochi km dall’arrivo. È lo stesso dello scorso anno, anzi forse anche più forte.

Ha fatto il possibile Marquez per vincere ma si è dovuto arrendere. La sensazione è che anche quest’anno ne vedremo tante di battaglie tra loro due. È finito sul podio, fresco di rinnovo e con i suoi 39 anni, Valentino Rossi. È soddisfatto a fine gara, anche se avrebbe voluto giocarsela con i primi due. “Mi aspettavo di essere un pelo più veloce nel finale, perché quest’anno mi sento meglio con la moto, ma sono comunque contento”, ha detto il pesarese. Peccato invece per Zarco, che dopo aver fatto quasi tutta la gara al comando ha chiuso ottavo, davanti a Iannone. Finale di gara in crescendo per Vinales (6°), caduta rovinosa per Lorenzo.

MotoGP 2018, Qatar: i risultati

1 4 A. DOVIZIOSO 42:34.654

2 93 M. MARQUEZ +0.027

3 46 V. ROSSI +0.797

4 35 C. CRUTCHLOW +2.881

5 9 D. PETRUCCI +3.821

6 25 M. VIÑALES +3.888

7 26 D. PEDROSA +4.621

8 5 J. ZARCO +7.112

9 29 A. IANNONE +12.957

10 43 J. MILLER +14.594

L’articolo MotoGP 2018, Qatar: Dovizioso batte Marquez, Rossi sul podio proviene da Panoramauto.

Fonte:

Eddie Cheever, un americano a Roma

Eddie CheeverEddie Cheever

Eddie Cheever, americano di nascita ma romano di adozione, è il pilota statunitense che ha disputato più GP di F1 (132). Scopriamo insieme la storia del driver “yankee”, un uomo che ha mostrato le cose migliori dall’altra parte dell’Oceano.

Eddie Cheever: la storia

Eddie Cheever nasce il 10 gennaio 1958 a Phoenix (USA) ma già da bambino si trasferisce con la famiglia a Roma.

Appassionato di motori, inizia a correre con i kart: a 15 anni si laurea campione italiano ed europeo e l’anno seguente chiude in seconda posizione il campionato del mondo classe 100 dietro al nostro Riccardo Patrese.

Dopo una breve esperienza in F3 Eddie Cheever passa nel 1976 alla F2 e diventa vicecampione europeo l’anno seguente dietro al francese René Arnoux e davanti ad un altro pilota transalpino: Didier Pironi.

Il debutto in F1

Cheever debutta in F1 nel 1978 con la Theodore ma non riesce a qualificarsi nei primi due Gran Premi della stagione. Passa alla Hesketh e riesce a disputare il suo primo GP in carriera – in Sudafrica – ma è costretto al ritiro per un problema al motore.

La Osella e l’endurance

Nel 1979 Eddie Cheever torna in F2 con la Osella e l’anno seguente porta al debutto nel Circus la scuderia piemontese. La monoposto è però inaffidabile e Eddie riesce a tagliare il traguardo una sola volta (12° in Italia).

Ben diversa la situazione nell’endurance: al volante della Lancia Beta Montecarlo Turbo e in coppia con Patrese riesce a salire sul gradino più alto del podio della 6 Ore del Mugello, valida per il Mondiale Sportprototipi.

I primi punti in F1

Eddie Cheever si trasferisce alla Tyrrell nel 1981 e conquista i primi punti iridati in carriera nella prima gara della stagione (USA Ovest, nella stessa corsa il compagno statunitense Kevin Cogan non riesce neanche a qualificarsi)

Eddie in Brasile e in Argentina risulta invece più lento dell’argentino Ricardo Zunino mentre nel resto della stagione è più rapido del nostro Michele Alboreto.

Il primo podio in F1

Il primo podio in F1 per Eddie Cheever arriva nel 1982 con la Ligier: il driver statunitense se la cava meglio del compagno francese Jacques Laffite e porta a casa tre podi: un secondo posto a Detroit e due terzi posti in Belgio e a Las Vegas.

1983: la migliore stagione

Il 1983 è la migliore stagione di sempre in F1 per Cheever: al volante della Renault ottiene un secondo posto in Canada e tre terzi posti (Francia, Belgio e Italia) ma è complessivamente più lento del più talentuoso coéquipier francese Alain Prost.

Due anni con l’Alfa Romeo

Eddie Cheever trova un sedile all’Alfa Romeo nel 1984 e disputa due stagioni con la scuderia del Biscione risultando più lento di Patrese. Il miglior piazzamento dei primo anno è un quarto posto in Brasile mentre nel 1985 chiude l’anno a zero punti con una misera nona piazza negli USA come risultato più convincente.

F1 e Jaguar

Nel 1986 Cheever – che corre un solo GP di F1 con la Lola (ritirato) – viene chiamato dalla Jaguar per correre nel Mondiale Sportprototipi e si aggiudica la 1000 km di Silverstone con la XJR-6 in coppia con il britannico Derek Warwick.

L’anno seguente porta a casa ben tre vittorie nell’endurance insieme al brasiliano Raul Boesel (1000 km di Jerez, 1000 km di Silverstone e 1000 km del Nürburgring) con la Jaguar XJR-8 mentre in F1 con la Arrows conquista due quarti posti in Belgio e in Messico facendo meglio del collega Warwick.

Il 1988 è un altro anno ricco di soddisfazioni nell’endurance per Eddie Cheever, trionfatore (con la Jaguar XJR-9 in coppia con il britannico Martin Brundle) alla 360 km di Jarama, alla 1000 km di Monza, alla 1000 km di Silverstone e alla 1000 km del Fuji. Non altrettanto convincente la stagione nel Circus con la Arrows: più lento di Warwick ma con un terzo posto in Italia.

Cheever disputa l’ultima stagione in F1 nel 1989: ottiene l’ultimo podio in carriera nella sua città natale (Phoenix) ma disputa una stagione meno convincente di quella del coéqiuipier Warwick. Nel GP di Francia è invece più veloce del compagno britannico Martin Donnelly.

Alla conquista dell’America

Eddie Cheever decide di concentrarsi sulle corse americane e più precisamente sulla Formula Indy e si aggiudica nel 1990 il premio di miglior esordiente del campionato e della 500 miglia di Indianapolis.

Nel 1996 fonda il team Cheever Racing e due anni più tardi sale sul gradino più alto del podio di Indianapolis come pilota e come proprietario di team regalando il primo successo di sempre a Indy ad un telaio Dallara.

Le ultime apparizioni

L’ultima apparizione rilevante in pista di Eddie Cheever risale al 2006, quando il pilota statunitense si aggiudica la gara di Silverstone del campionato Master GP davanti al belga Eric van de Poele e al tedesco Christian Danner.

Motorsport d’epoca USA

prevnext

L’articolo Eddie Cheever, un americano a Roma proviene da Panoramauto.

Fonte:

MotoGP 2018, Losail (Qatar) gli orari diretta TV di Sky e Tv8

lg5_3092.gallery_full_top_lglg5_3092.gallery_full_top_lg

L’attesa è finita. La MotoGP 2018 è in griglia di partenza. Domenica andrà in scena a Losail, in Qatar, il primo (tanto atteso) appuntamento della nuova stagione del motomondiale. Che anche quest’anno si preannuncia emozionante. Difatti, almeno a giudicare dai test invernali, gli equilibri visti nel 2017 non dovrebbero essere cambiati di molto. Marquez è l’uomo da battere, Dovizioso sembra ancora più veloce dello scorso anno (a differenza di Lorenzo). Le Yamaha hanno ancora un po’ di problemi di elettronica e potrebbero avere performance altalenanti. Questo sulla carta. Poi tutto potrebbe cambiare nel corso dell’anno. Come di consueto la prima tappa della MotoGP 2018 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport MotoGP e in differita su TV8. Di seguito gli orari TV per seguire l’evento.

MotoGP 2018, Losail (Qatar): gli orari TV su Sky Sport MotoGP

Venerdì 16 marzo

10.50-11.30 Moto3 Fp1

11.45-12.30 Moto2 Fp1

12.45-13.30 MotoGP Fp1

15.10-15.50 Moto3 Fp2

16.05-16.50 Moto2 Fp2

17.05-17.50 MotoGP Fp2

Sabato 17 marzo

10.40-11.20 Moto3 Fp3

11.35-12.20 Moto2 Fp3

12.35-13.20 MotoGP Fp3

14.45-15.25 Moto3 Q

15.40-16.25 Moto2 Q

16.40-17.10 MotoGP Fp4

17.20-17.35 MotoGP Q1

17.45-18.00 MotoGP Q2

Domenica 18 marzo

14.00 Moto3 Gara

15.20 Moto2 Gara

17.00 MotoGP Gara

MotoGP 2018, Losail (Qatar): gli orari TV su TV8

Sabato 17 marzo

19.00 MotoGP Qualifiche

Domenica 18 marzo

18.00 Moto3 Gara

19.15 Moto2 Gara

21.00 MotoGP Gara

L’articolo MotoGP 2018, Losail (Qatar) gli orari diretta TV di Sky e Tv8 proviene da Panoramauto.

Fonte:

Audi: la seconda elettrica sarà la e-tron GT

audi_e_tron_gt_1_1440x655caudi_e_tron_gt_1_1440x655c

In Casa Audi l’era elettrica inizierà in questo 2018 con l’arrivo del SUV a zero emissioni anticipato al Salone di Ginevra 2018, l’e-tron Prototipe. Ma non è tutto. Il secondo modello pulito di Ingolstadt sarà infatti una berlina sportiva a quattro porte che, per il momento, riceve la denominazione di Audi Prototype e-tron GT.

Il primo teaser di questo progetto è stato svelato durante la presentazione del bilancio dei risultati del 2017. Tra gli altri dettagli rivelati è stato detto anche che entrerà in produzione nel 2020 (nello stabilimento di Neckarslum, in Germania) e arriverà sul mercato alla fine dello stesso anno o al massimo a inizio del 2021.

Cugina della Porsche Misson E

L’Audi e-tron GT sarà costruita su una piattaforma specifica per veicoli elettrici, denominata MEB, sviluppata in collaborazione tra Porsche e Audi. Di fatto è la stessa architettura della Porsche Misson E, il primo modello elettrico della Casa di Stuttgart che arriverà sul mercato poco prima della cugina dei Quattro Anelli (alla fine del 2019)

Eco

Audi e-tron: il prototipo quasi definitivo

La Casa di Ingolstadt annuncia tre elettriche entro il 2020

L’articolo Audi: la seconda elettrica sarà la e-tron GT proviene da Panoramauto.

Fonte:

Suzuki Swift Sport BeeRacing

17 - C.S. SWIFT Sport BeeRacing (1)17 - C.S. SWIFT Sport BeeRacing (1)

17 - C.S. SWIFT Sport BeeRacing (2)17 - C.S. SWIFT Sport BeeRacing (2)

 

Dopo averne annunciato il debutto Europeo, Suzuki anticipa l’arrivo della nuova Swift Sport sul mercato nazionale con una versione speciale acquistabile solo sul Web e denominata BeeRacing. Sarà acquistabile solo online nel periodo dal 14 marzo al 18 aprile al prezzo esclusivo di € 18.000 (IVA inclusa, esclusa IPT).

Livrea BiColor

La Suzuki Swift Sport BeeRacing sfoggia una livrea BiColor con tinta Giallo Champion e tetto, montanti e calotte degli specchietti retrovisori in Nero Dubai metallizzato. A completare il look ci sono le stripes longitudinali a contrasto nere e gialle.

Caratteristici della versione Sport della Swift sono anche il frontale specifico con una presa d’aria maggiorata e un kit aerodinamico composto da spoiler anteriore, minigonne ed estrattore posteriore con finitura effetto carbon. Nella parte posteriore spiccano anche lo spoiler in tinta con il tetto e il doppio terminale di scarico. Un altro tocco distintivo viene dagli inediti cerchi da 17 pollici BiColor, con pneumatici 195/45.

Abitacolo racing

Anche all’interno la nuova Swift Sport BeeRacing esprime tutta la sua sportività con sedili profilati con poggiatesta integrato, cuciture a contrasto, rivestimenti dedicati e ricamo Sport, che supportano perfettamente i fianchi e le spalle del pilota. L’attenzione per i dettagli traspare, poi, dagli inserti sul tunnel centrale, sulla plancia e sui pannelli delle porte con una grafica sfumata in Rosso Lava, in tinta con le cuciture rosse del volante sportivo e della cuffia leva del cambio.

Su questa nuova generazione della Swift Sport, che vanta un peso a secco di 975 kg è montato il motore 1.4 BOOSTERJET da 140 CV e 230 Nm. Con questo powertrain la piccola di Hamamatsu scatta da 0 a 100 km/h in soli 8,1 secondi e può raggiungere i 210 km/h.

Equipaggiamento

Tra la dotazione di serie troviamo il sistema Infotainment con schermo touch da 7”, navigatore con mappe 3D, radio DAB+, Bluetooth e connettività MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto oltre, naturalmente, a prese USB e AUX. Il climatizzatore automatico è di serie, così come la retrocamera, i fari full LED con sensore crepuscolare e il cruise control adattivo.

Standard sono anche i dispositivi di sicurezza attiva evoluti“attentofrena” (frenata automatica con riconoscimento pedone), “restasveglio” (monitoraggio dell’attenzione del guidatore) e “guidadritto”, ovvero il sistema di mantenimento corsia, ulteriormente ottimizzato su SWIFT Sport con l’introduzione di una funzione di ausilio allo sterzo: quando i sensori rilevano un imminente superamento della linea di corsia, il sistema non si limita ad avvertire il guidatore ma lo aiuta a riportare il veicolo sulla traiettoria corretta.

Francoforte 2017

Nuova Suzuki Swift Sport, il debutto a Francoforte 2017

La versione sportiva della piccola giapponese sarà svelata il 12 settembre

L’articolo Suzuki Swift Sport BeeRacing proviene da Panoramauto.

Fonte:

McLaren 570GT Black Collection

9054-MSO+570GT+Black+Collection-019054-MSO+570GT+Black+Collection-01

9052-MSO+570GT+Black+Collection-049052-MSO+570GT+Black+Collection-04

9053-MSO+570GT+Black+Collection-039053-MSO+570GT+Black+Collection-03

9055-MSO+570GT+Black+Collection-029055-MSO+570GT+Black+Collection-02

9056-MSO+570GT+Black+Collection-109056-MSO+570GT+Black+Collection-10

9051-MSO+570GT+Black+Collection-059051-MSO+570GT+Black+Collection-05

9057-MSO+570GT+Black+Collection-099057-MSO+570GT+Black+Collection-09

9058-MSO+570GT+Black+Collection-089058-MSO+570GT+Black+Collection-08

9059-MSO+570GT+Black+Collection-079059-MSO+570GT+Black+Collection-07

9060-MSO+570GT+Black+Collection-069060-MSO+570GT+Black+Collection-06

 

McLaren Special Operation (MSO), la divisione dedicata alle personalizzazioni di McLaren Automotive, amplia l’offerta per la gamma della Sports Series con la Black Collection dedicata alla 570GT.

Prodotta in una serie limitata a 100 unità in tutto il mondo, propone una carrozzeria in MSO Bespoke Carbon Black ed è equipaggiata con il MSO Defined Titatnium SuperSports Exhaust (scarico in titanio sportivo) e lo Sport Pack.

La nuova McLaren 570GT Black Collection sarà venduta sul mercato italiano a un prezzo di 234.000 euro.

All’interno dell’abitacolo sfoggia una combinazione ricercata di rivestimenti in pelle Jet Black e inserti specifici in Carbon Black Alcantara sul tunnel centrale, oltre il pannello inferiore degli strumenti, il tetto, il volante e le casse. I sedili sportivi elettrici con memoria e riscaldabili (Electric and Heated Memory Sports Seats) sono rivestiti in pelle Semi-Aniline e sfoggiano il logo MSO ricamato sul poggiatesta.

La grande attenzione al dettaglio è evidenziata in tutta la vettura e ritroviamo anche nei piccoli dettagli, come la chiave d’accensione della vettura verniciata in Carbon Black e la targhetta personalizzata che indica la serie limitata posizionata sotto la console centrale.

Il tetto panoramico che si estende sino al retro può essere ulteriormente migliorato con il MSO Defined Electrochromic Panoramic Roof che è stato recentemente introdotto nella gamma dell’offerte MSO Defined solo per la 570GT. Ha un costo di €6.130 per il mercato italiano e permette al proprietario della vettura di selezionare tra cinque diverse intensità di tinta utilizzando la tecnologia elettrocromica dello smart glass.

La McLaren 570GT Black Collection monta i freni in carbo-ceramica con il nuovo e dinamico pacchetto sport (Sport Pack), l’MSO Defined Titanium SuperSport Exhaust con una rifinitura degli scarichi in Nano Black che riduce il peso complessivo della vettura di 5 chili e offre un suono dello scarico più terso ed è di 5dB più alto del sistema di scarico classico.

La 570S Balck Collection include anche il pacchetto GT Upgrade Pack che include il sistema di levatura della vettura (Vehicle Lift), telecamera posteriore (Rear VIew Camera), volante con servosterzo regolabile (Power Adjust Steering Column) ed il sistema audio Bowers & Wilkins con 12 casse (Bower & Wilkins Audio System).

Ginevra 2018: le foto dagli stand

McLaren 2018 a Ginevra: ecco la Senna GTR da 825 CV

La nuova Ultimate Series di Woking sotto i riflettori della kermesse svizzera

L’articolo McLaren 570GT Black Collection proviene da Panoramauto.

Fonte

Citroen C3 Aircross, il valore aggiunto del Grip Control (sulla neve)

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

 

Nonostante sia arrivata sul mercato solo ad ottobre 2017, la nuova Citroen C3 Aircross è già una vettura di gran successo. È il secondo modello della Casa francese – dopo la C3, da cui deriva tra l’altro – più venduto in Italia, e anche in Europa ha già raggiunto 50.000 clienti. D’altronde quello dei B-SUV è un segmento che continua a crescere senza sosta, invitando tutte le Case automobilistiche a svelare necessariamente le proprie carte. I punti vincenti della nuova C3 Aircross – come vi abbiamo raccontato nel corso della prima prova su strada – sono sicuramente il look moderno, la ampia capacità di personalizzazione, una elevata modulabilità dell’abitacolo (con eccellenti capacità di carico), sicurezza, tecnologie moderne e una vasta gamma di motori, tutti molto efficienti.

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Una prova inedita

Ma la nuova C3 Aircross ha anche un altro asso nella manica. Si chiama Grip Control con Hill Descend Assist ed è un pacchetto elettronico che rende il SUV compatto del Double Chevron capace di affrontare anche il fuoristrada leggero, fondi scivolosi e strade innevate. Per testarne l’efficacia siamo andati sul Passo del Tonale, quasi a 2.000 metri, dove le temperature erano tutt’altro che primaverili e una distesa di neve ha fatto da palcoscenico alla nostro insolito test. Chiariamo innanzitutto che, per quanto evoluto, un sistema elettronico non può certo sostituirsi alle quattro ruote motrici, pertanto la C3 Aircross non va paragonata a competitor dotate di trazione integrale. Tuttavia, questo sistema è capace di garantire performance sorprendenti dove probabilmente qualsiasi altra auto equipaggiata con una tradizionale trazione anteriore andrebbe in difficoltà. Dunque, rappresenta senza dubbio un importante e prezioso valore aggiunto: è disponibile in opzione con un costo che varia tra i 500 e i 700 euro in funzione dell’allestimento scelto.

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Come funzionano Grip Control ed Hill Assist Descend

Il dispositivo Grip Control è abbinato a pneumatici all season ed entra in funzione automaticamente quando rileva anomalie nella trazione, oppure manualmente quando si agisce sul selettore presente sulla plancia. Oltre alle modalità Standard e ESP OFF (quindi con controlli elettronici disinseriti), è possibile scegliere tra le opzioni sabbia, fuoristrada e neve. Sebbene su ciascun terreno cambino leggermente i parametri di intervento elettronico, il funzionamento del Grip Control può essere così sintetizzato: esso gestisce la coppia ripartendola su una ruota piuttosto che sull’altra, in modo da consentire alla vettura di cavarsela anche quando il grip (appunto) è precario; sulla neve, ad esempio, il sistema trasferisce maggiore coppia alla ruota che in quell’istante ha maggiore impronta a terra. E non finisce qui. Perché a questo sistema è abbinato l’Hill Assist Descend – azionabile attraverso un apposito tasto – che aiuta a mantenere il veicolo a velocità ridotta (3 km/h) anche su forti pendenze, lasciando al guidatore il solo onere di gestire il volante. Un aiuto importante su discese e salite dove una perdita di aderenza potrebbe comportare un effetto “slittino”.

Citroen C3 Aircross - Passo del TonaleCitroen C3 Aircross - Passo del Tonale

Motori diesel e benzina, con prezzi a partire da 15.500 euro

Caratterizzata da un’ampia capacità di personalizzazione (85 combinazioni di colori disponibili), da un pacchetto elettronico di sicurezza evoluto (tra cui spiccano Active Safety Brake, riconoscimento dei limiti di velocità, sorveglianza dell’angolo morto e avviso di superamento involontario della linea di carreggiata) e un sistema di infotainment compatibile con AndroidAuto, Apple CarPlay e MirrorLink, la nuova Citroen C3 Aircross è commercializzata in abbinamento a motori benzina e diesel. Nel primo caso si spazia dal 1.2 da 82 CV al PureTech da 110 e da 131 CV. Tra i diesel troviamo invece il BlueHDi da 100 e da 120 CV. I prezzi sono infine compresi tra i 15.500 e i 22.500 euro, con tre allestimenti previsti (Live, Feel e Shine), ma per portarsi a casa una versione bene accessoriata bastano meno di 20.000 euro.

L’articolo Citroen C3 Aircross, il valore aggiunto del Grip Control (sulla neve) proviene da Panoramauto.

Fonte:

Opel Combo Life: tutto quello che avreste voluto sapere (tranne i prezzi)

Opel Combo Life porte aperteOpel Combo Life porte aperte

Opel Combo Life profiloOpel Combo Life profilo

Opel Combo Life tre quarti posterioreOpel Combo Life tre quarti posteriore

Opel Combo Life vista dall'altoOpel Combo Life vista dall'alto

Opel Combo LifeOpel Combo Life

Opel Combo Life cappellieraOpel Combo Life cappelliera

Opel Combo Life interniOpel Combo Life interni

Opel Combo Life sedili posterioriOpel Combo Life sedili posteriori

Opel Combo Life seggioliniOpel Combo Life seggiolini

Opel Combo Life tetto panoramicoOpel Combo Life tetto panoramico

 

La Opel Combo Life è una multispazio tedesca adatta alle famiglie. Di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere (tranne i prezzi, non ancora comunicati ufficialmente) sull’erede della Combo Tour (nonché gemella della Citroën Berlingo e della Peugeot Rifter).

Opel Combo Life profiloOpel Combo Life profilo

Opel Combo Life: quanto è lunga?

La Opel Combo Life è disponibile in due lunghezze: 4,40 metri (con un passo di 2,78 metri) e 4,75 metri (con un passo di 2,97 metri). Entrambe le versioni sono disponibili a sette posti (sì, anche quella più corta).

Opel Combo Life vista dall'altoOpel Combo Life vista dall'alto

Opel Combo Life: quali motori monterà?

La gamma motori della Opel Combo Life sarà composta da cinque unità, tutte turbo: due 1.2 a benzina da 110 e 131 CV (quest’ultima arriverà nel 2019) e tre 1.5 diesel da 75, 99 e 131 CV. Si tratta di propulsori ipercollaudati: quelli a benzina sono già montati dalle SUV Crossland X e Grandland X della Casa tedesca mentre quelli a gasolio sono già presenti su numerosi modelli Peugeot (308, 3008 e 5008) e DS (DS 7 CrossBack).

Opel Combo Life porte aperteOpel Combo Life porte aperte

Opel Combo Life: cosa offre alle famiglie?

Tante soluzioni versatili. Qualche esempio? La possibilità di avere tre sedili posteriori singoli e di montare tre seggiolini nella seconda fila, il lunotto apribile e vani portaoggetti supplementari sopra la testa dei passeggeri. Senza dimenticare l’ampio bagagliaio: 597 litri (per la versione “normale” con tutti i posti occupati) che possono diventare 2.693 nella variante “lunga” con i sedili posteriori abbattuti. Su quest’ultima, inoltre, è possibile ottenere un vano di carico lungo 3,05 metri se si reclina anche il sedile del passeggero anteriore.

Opel Combo Life tre quarti posterioreOpel Combo Life tre quarti posteriore

Opel Combo Life: cosa offre agli amanti della tecnologia?

La dotazione tecnologica della Opel Combo Life comprenderà – di serie o optional – i seguenti accessori: Advanced Park Assist (sistema di assistenza automatica al parcheggio), porte USB in prima e in seconda fila, presa elettrica da 230V nel vano piedi anteriore, ricarica wireless per smartphone, sistema di infotainment compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, sistema di protezione della fiancata Flank Guard (aiuta il guidatore nelle curve a bassa velocità avvisandolo se rischia di toccare un ostacolo con la fiancata della vettura) e telecamera panoramica posteriore (che aumenta la visuale sul retro della vettura fino a 180°)

Opel Combo Life interniOpel Combo Life interni

Opel Combo Life: sarà anche a trazione integrale?

La Opel Combo Life sarà presto disponibile anche a trazione integrale. Già ora, però, la multispazio teutonica può affrontare superfici a scarsa aderenza grazie al sistema IntelliGrip: un differenziale elettronico anteriore (optional) già visto sulla SUV Grandland X che migliora il comportamento stradale su fango, sabbia, bagnato e neve. Di inverno è inoltre possibile contare su altri accessori come il volante riscaldabile, i sedili anteriori riscaldabili e il riscaldamento ausiliario che preriscalda il veicolo prima della partenza.

Il mondo Opel

prevnext

L’articolo Opel Combo Life: tutto quello che avreste voluto sapere (tranne i prezzi) proviene da Panoramauto.

Fonte