Category Archives: Guida Acquisto
Audi S4 TDI by ABT

Recentemente arrivata sul mercato, la nuova generazione dell’Audi A4 è passata già per le officine del preparatore tedesco ABT. Nello specifico il tuner con sede a Kempten ha preso come modello di partenza la sportiva a gasolio S4 TDI sottoponendola a un importante upgrade meccanico.
Questo nuovo tuning di ABT dedicato alla berlina sportiva di Ingolstadt prevede l’installazione della nuova centralina ECU ABT Power che migliora la potenza e le prestazioni del sei cilindri a V da 3.0 litri. La potenza totale cresce fino a 384 CV (+37 CV) con una coppia massima di 760 Nm (+60 Nm).
ABT ha annunciato che con questa modifica elettronica del V6 la S4 TDI migliora le performance sullo catto da 0 a 100 km/h (che la versione standard copre in 4,9 secondi) coprendo lo sprint in 4,7 secondi.
Oltre alle modifiche meccaniche ABT propone anche un’aggiornamento delle sospensioni con un nuovo sistema regolabile che permette di variare l’altezza da terra tra i 15 e i 40 mm e una nuova barra antirollio.
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BMW M8 Gran Coupé: iniziata la produzione a Dingolfing

La nuova componente della famiglia M di BMW ha iniziato ad essere prodotta in serie. La linea di produzione della nuova BMW M8 Gran Coupé si è messa in moto presso la fabbrica che BMW possiede a Dingolfing, in Germania. SI tratta di un importante passo in avanti verso lo sbarco commerciale nelle concessionarie (nel primo trimestre del 2020) dopo l’unveiling dello corso mese di ottobre. Mentre il debutto in società lo farà tra poche ore in occasione del Salone di Los Angeles 2019 dove verrà mostrata per la prima volta al pubblico. La nuova BMW M8 Gran Coupé sarà disponibile sin dal lancio anche nella versione Competition e con il pacchetto M Carbon.
Powertrain da supercar
Il cuore meccanico della nuova BMW M8 Gran Coupé è lo stesso delle sorelle della famiglia sportiva, il V8 biturbo da 4,4 litri che, con l’allestimento Competition, è in grado di erogare 625 CV di potenza (600 CV per la versione standard) a 6.000 giri e 750 Nm i coppia massima tra i 1.800 e i 5.800 giri. Abbinato all’otto cilindri c’è il cambio automatico M Steptronic a otto rapporti, con la trazione integrale M xDrive e il sistema Drivelogic. Il guidatore potrà inoltre scegliere di regolare la distribuzione della coppia della trazione integrale attraverso il comando M Setup e potrà disabilitare il controllo della stabilità, trasformando la M8 Gran Coupé in una trazione posteriore. Non manca il differenziale autobloccante (elettronico) posteriore e il servosterzo elettromeccanico M Servotronic.
Prestazioni
In questa configurazione l’ammiraglia bavarese BMW M8 Gran Coupé promette uno sprint da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e 11 secondi per raggiungere i 200 all’ora. La velocità massima è come di consueto limitata a 250 km/h ma con il pacchetto M Driver’s si posso raggiungere i 305 km/h.
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Le Mans ‘66 – La grande sfida, la recensione del film (senza spoiler)

“Le Mans ’66 – La grande sfida” è un film che racconta un mondo alla rovescia.
Una sfida tra Davide e Golia nella quale la parte del gigante viene interpretata da una piccola azienda di Maranello (la Ferrari, ovviamente) capace di creare capolavori. Dall’altra parte la “piccola” Ford, uno dei più grandi colossi automobilistici all’epoca totalmente privo di esperienza nel motorsport.
Un duello tra aziende – più che tra uomini – che proprio per questo motivo può sembrare più “freddo” rispetto alla sfida Lauda/Hunt raccontata in “Rush” sei anni fa.
“Le Mans ‘66” si basa sulla sceneggiatura (chi conosce già la storia della 24 Ore di Le Mans del 1966 e di come la Ford GT40 riuscì a sconfiggere il Cavallino si perde buona parte dell’esperienza, per questo motivo non faremo nessuno spoiler), sugli effetti sonori e sulla recitazione di Christian Bale e Matt Damon. Poche le immagini davvero emozionanti – una su tutte, Shelby in auto con Henry Ford II – in una pellicola che punta più su altre sensazioni per spiegare una storia fino a questo momento conosciuta solo da pochi appassionati di motori.
Se Ron Howard in “Rush” esaltava la razionalità di Niki Lauda attraverso le emozioni qui avviene l’opposto: si narrano le gesta di un personaggio fuori dagli schemi e poco amante della diplomazia (Ken Miles) con un linguaggio cinematografico più impostato.
È un ottimo film? Sì. È adatto anche a chi non è fan delle corse? Meno di Rush. Ci sono incongruenze storiche? Sì, anche se non gravi: la Ferrari, ad esempio, fu acquistata dalla Fiat solo nel 1969, Enzo Ferrari non si recò personalmente a Le Mans nel 1966 e Lorenzo Bandini non era il cattivo della situazione. Avremmo inoltre preferito un maggiore approfondimento sul ruolo di Bruce McLaren nell’esito finale della corsa.
“Le Mans ‘66 – La grande sfida” è un film utile per capire chi sono stati Carroll Shelby (personaggio immenso che meriterebbe un film interamente dedicato alla sua vita) e Ken Miles, una pellicola più politica di quanto si potrebbe immaginare diretta da un regista che ha ammesso di non essere un fan del motorsport. E si vede, nel bene e nel male.
VOTO: 9
Le Mans ’66 – La grande sfida: i protagonisti
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Honda CR-V Hev AWD: l’ibrida diversa

| Appeal | Un’auto più di sostanza che di apparenza |
| Contenuti tecnologici | Un sistema ibrido unico nel suo genere (e molto efficace) |
| Piacere di guida | Più agile nelle curve delle rivali ma non molto vivace |
| Stile | Frontale aggressivo |
La Honda CR-V Hev AWD è un’ibrida diversa dalle altre: la variante “ecologica” della quinta generazione della SUV media giapponese può vantare uno schema a doppia alimentazione benzina/elettrica unico nel suo genere. Una soluzione che porta grandi vantaggi alla voce consumi – specialmente in città – e che libera dal peso dell’ecotassa (a differenza di altre concorrenti mild hybrid, ibride leggere decisamente meno sofisticate).
La crossover nipponica monta un motore 2.0 aspirato a benzina abbinato a due unità elettriche e a una batteria agli ioni di litio e il sistema ibrido sceglie automaticamente tra tre modalità di guida quella più adeguata alle circostanze. Tutte le volte che può fa agire i propulsori elettrici, quando non basta fa intervenire l’unità termica (che però si occupa solo di erogare potenza al generatore, che a sua volta alimenta il motore elettrico e ricarica la batteria) e solo nelle condizioni più critiche – alte velocità, soprattutto – collega il due litri a benzina direttamente alle ruote attivando una modalità ibrida tradizionale (cioè con l’elettrico di supporto).
In parole povere? A circa 60 km/h la Honda CR-V Hev AWD viaggia a emissioni zero per la metà del tempo e a 100 km/h per circa un terzo del tempo. Volendo – schiacciando il pulsante EV – è anche possibile scegliere la modalità elettrica (circa 2 km di autonomia a batteria completamente carica). Il cambio non c’è. Quando il motore a benzina è collegato alle ruote c’è un semplice riduttore: più si va forte più i giri salgono.
Nella nostra prova su strada abbiamo testato la Honda CR-V più cara in listino: la Hev Executive AWD a trazione integrale. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della SUV ibrida giapponese, una vera 4×4 dotata di un vero albero di trasmissione (sulla rivale Toyota RAV4 HV AWD-i le ruote posteriori sono mosse dall’unità elettrica).

La Honda CR-V Hev Executive AWD protagonista della nostra prova su strada ha un prezzo molto interessante – 45.750 euro – abbinato a una dotazione di serie ricca: bocchette climatizzatore posteriori, cerchi in lega da 18”, climatizzatore automatico bizona, cruise control adattivo, fari a LED, fendinebbia a LED, finestrini elettrici e specchietti richiudibili da radiocomando, freno di stazionamento elettrico con blocco automatico, head-up display, Honda Connect con sistema di navigazione Garmin (Apple CarPlay, Android Auto, integrazione app Aha, navigazione Internet, radio via Internet AM Bluetooth DAB FM e touchscreen da 7”), illuminazione specchietti di cortesia, 2 ingressi USB anteriori, 2 ingressi USB posteriori (solo ricarica), luci abitacolo anteriori zona piedi, luci adattive di svolta, mancorrenti, portellone elettrico con sensore di apertura senza mani, rivestimenti in pelle, sedile guidatore con regolazione elettrica e con memorie, sedili riscaldati, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sistema deghiacciante parabrezza, sistema Smart Entry e Start, specchietto di conversazione nel vano portaocchiali, specchietto fotocromatico, subwoofer, supporto lombare elettrico per guidatore e passeggero, telecamera posteriore con guida dinamica, tetto panoramico apribile, vetri posteriori oscurati e volante in pelle riscaldato.
Buona anche la dotazione di sicurezza: airbag frontali, laterali e a tendina anteriori e posteriori, avviso di abbandono corsia, avviso di collisione frontale, frenata automatica, informazione sui veicoli nell’angolo cieco e monitoraggio del traffico in manovra, mantenimento di corsia, monitoraggio pressione pneumatici, sistema di anti allontanamento dalla carreggiata e sistema di stabilità elettronica Agile Handling Assist. Senza dimenticare le cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP.

A chi si rivolge
La CR-V Hev AWD è un’ottima soluzione per i tassisti che arrivano da una Toyota RAV4 Hybrid (in città la Honda consuma leggermente meno) ma è anche adatta ai padri di famiglia abituati alle Sport Utility diesel che cercano un mezzo quasi altrettanto parco ma in grado di sfuggire ai blocchi del traffico.

Alla guida: primo impatto
Al primo impatto la Honda CR-V Hev AWD sembra una SUV “paciosa” che punta a consumare il meno possibile sfruttando la sofisticata tecnologia ibrida. Una crossover che non ama fare le corse (9,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) dotata di uno sterzo che predilige le andature rilassate e di un impianto frenante potente ed efficace (tra i migliori della categoria).
Per quanto riguarda il comfort segnaliamo le sospensioni dalla risposta un po’ troppo secca sulle sconnessioni pronunciate e un’eccessiva rumorosità proveniente da sotto il cofano quando entra in funzione il motore a benzina. Migliorabili le finiture: troppe plastiche rigide nella parte inferiore della plancia.

Alla guida: valutazione finale
Con il passare del tempo la Honda CR-V Hev AWD mostra altre doti inaspettate: ad esempio un comportamento stradale particolarmente agile nelle curve con un rollio in linea con la concorrenza. La SUV media ibrida giapponese, inoltre, sa essere parca in tutte le condizioni: nella nostra prova su strada siamo riusciti a superare quota 15 km/l con uno stile di guida normale, a stare tra 15 e 20 in città a seconda delle condizioni del traffico e a rimanere sopra i 12 km/l in autostrada a 130 km/h.
La versatilità, invece, non convince del tutto: il divano è un po’ stretto e non è scorrevole (i centimetri per le gambe sono abbondanti ma molte concorrenti sono più funzionali) e mancano inoltre i “magic seats” presenti su altre Honda (Jazz e HR-V), cioè la possibilità di sollevare la seduta dei sedili posteriori per accogliere oggetti voluminosi nella zona solitamente destinata ai passeggeri. Il bagagliaio, poi, è più piccolo di quello delle varianti a benzina (497 litri che diventano 1.064 quando si abbattono i sedili posteriori) a causa della presenza delle batterie.

Cosa dice di te
Sei più attento alla sostanza (tecnologia ibrida sopraffina) che all’apparenza, giri spesso in città ma non disdegni le gite fuori porta e cerchi un mezzo che abbia un vero sistema di trazione integrale.

Scheda tecnica
| Motore | ibrido benzina, 4 cilindri in linea |
| Cilindrata | 1.993 cc |
| Potenza | 135 kW (184 CV) |
| Coppia | 315 Nm |
| Peso | 1.672 kg |
| Acc. 0-100 km/h | 9,2 s |
| Velocità max | 180 km/h |
| Bagagliaio | 497/1.064 litri |
| Consumi | 13,5 km/l (WLTP) |
| Prezzo | 45.750 euro |

Le concorrenti
| Land Rover Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV | Elegante, spaziosa e potente. Purtroppo, però, è solo mild hybrid e beve parecchio… |
| Lexus NX Premium | Meno evoluta della Toyota RAV4 (la base tecnica è quella della vecchia) ma più “premium”. Prezzi alti |
| Mercedes GLC 200 EQ-Boost Executive | Una rivale tosta per la CR-V, anche se solo “mild” (consuma quindi molto di più): costa di più della concorrente giapponese ma offre più comfort e più brio |
| Toyota RAV4 AWD-i Lounge | Beve meno della CR-V in quasi tutte le situazioni (in città la Honda è più efficiente) ma, come la Lexus NX, ha una trazione integrale meno raffinata |
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Pagani, la storia

La Pagani è nata all’inizio degli anni ‘90 ma è già da tempo il brand di riferimento nel settore delle hypercar. Scopriamo insieme la storia di questo marchio nato dal sogno di un imprenditore argentino: un’azienda che sforna dal 1999 gioielli su quattro ruote apprezzati in tutto il mondo.
Pagani: la storia
La Pagani vede la luce ufficialmente nel 1992 quando Horacio Pagani (ex dipendente Lamborghini e creatore di un’azienda – la Modena Design – specializzata nella realizzazione di parti in materiali compositi per la F1 e per l’industria aerospaziale) decide di realizzare l’automobile più coinvolgente del mondo. Dopo sette anni di lavoro il modello di serie prende vita.

La Zonda
La prima Pagani di sempre – la Zonda C12 – vede la luce al Salone di Ginevra 1999: la prima vettura stradale della storia omologata con carbonio completamente a vista ospita un motore 6.0 V12 Mercedes-AMG da 450 CV.
L’anno seguente arriva la Zonda S (7.0 da 551 CV) e nel 2002 il propulsore beneficia di un ulteriore aumento di cilindrata (7,3 litri) e di potenza (555 CV).

La Zonda Roadster
La Pagani Zonda Roadster presentata al Salone di Ginevra 2003 rappresenta una svolta per la Casa di San Cesario sul Panaro. La variante scoperta della supercar emiliana non è solo sportiva come la coupé ma anche più curata nei dettagli: tetto in carbonio con montanti pieghevoli, cella centrale rivista, roll-bar dietro i sedili che incorniciano i diffusori dell’impianto hi-fi, pulsante di accensione sul pomello del cambio, cerchi in alluminio forgiato da 19”, due ampie finestre sul cofano posteriore per ammirare il motore attraverso lastre di Lexan e reti metalliche.

La Zonda F
Nel 2005 nasce la Pagani Zonda F da 602 CV, una variante della hypercar modenese che omaggia il pilota argentino Juan Manuel Fangio. L’anno seguente è la volta della Roadster: 650 CV, allestimento Clubsport e nuovi tessuti triassali in carbonio che permettono di riprogettare il telaio.

La Zonda R
La Pagani Zonda R del 2009 destinata alla pista è molto diversa dalle Zonda “normali” visto che presenta 3.270 componenti nuovi. Un gioiello non omologato per la circolazione su strada che può vantare il telaio in carbo-titanio, i bulloni in ergal e titanio, le barre anti sfondamento, l’impianto di estinzione, i sedili omologati FIA e conformi allo standard Hans e il cambio robotizzato Xtrac con velocità di cambiata di 20 ms. Il motore? Un 6.0 V12 da 750 CV.
Nel 2013 – con la Huayra già in commercio – debutta l’evoluzione Zonda Revolución con 800 CV.

La Zonda Cinque
Risale sempre al 2009 la Pagani Zonda Cinque: la versione stradale più estrema del primo capolavoro di Horacio, nata su richiesta del concessionario ufficiale di Hong Kong e realizzata in cinque esemplari, genera una potenza di 678 CV e un carico aerodinamico di 750 kg a 300 km/h. Nuovo spoiler anteriore, alettone regolabile di nuovo disegno, fondo piatto e scivoli posteriori modificati. La prima auto stradale con struttura centrale monoscocca in carbonio-titanio presenta inoltre alcune soluzioni aerodinamiche prese in prestito dalla R come le prese d’aria sui cofani e sul tetto.
Nel 2010 tocca alla Zonda Roadster Cinque e alla Zonda Tricolore, creata per celebrare i 50 anni delle Frecce Tricolori.

La Huayra
La Pagani Huayra, l’erede della Zonda, viene svelata nel 2011: nuova monoscocca centrale in carbonio-titanio, serbatoio integralmente posizionato nella parte più protetta del telaio e un motore 6.0 V12 biturbo benzina – sempre di origine Mercedes – da 730 CV.
La Pagani Huayra BC – dedicata a Benny Caiola, primo cliente della Casa di San Cesario sul Panaro, e caratterizzata da un motore da 755 CV e da un’aerodinamica più curata – nasce nel 2016. L’anno successivo arriva la Huayra Roadster con 764 CV mentre la Huayra BC Roadster da 799 CV entra in commercio nel 2019.
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Peugeot 208: a Milano l’evento di lancio fra carovane e show elettrici

Se bisogna fare qualcosa, meglio farlo in grande.
Deve essere stato questo il pensiero di Peugeot per il lancio di un modello strategico come la seconda generazione della Peugeot 208, una segmento B muy chic che offre anche una alternativa full electric.
Se bisogna fare qualcosa, meglio farlo in grande: e allora perché non organizzare una intera carovana di 100 Peugeot 208 che attraversi Milano dall’Alllianz Cloud di City Life fino allo Swiss Corner di Palestro? Un bello showcase della versatilità cittadina della piccola del Leone e – contemporaneamente – una forma di pubblicità e visibilità non indifferente.
Per l’occasione, lo Swiss Corner si è trasformato in Casa Peugeot, che accompagnerà per due settimane i milanesi e i turisti nella “rivoluzione elettrica” del marchio, con una vettura popolare disponibile anche con questo tipo di motorizzazione.
A lanciarla, lunedì sera, un party che ha visto coinvolti rappresentanti dalle concessionarie Peugeot di tutta Italia, chiuse per l’occasione a sottolineare il cambio di pagina del brand francese.
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Auto e Moto d’Epoca 2019 a Padova: date, Case presenti, orari e prezzi

Auto e Moto d’Epoca 2019 – in programma a Padova dal 24 al 27 ottobre – è il più grande mercato europeo di vetture storiche: un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di oldtimer e youngtimer.
Di seguito troverete la guida completa ad Auto e Moto d’Epoca 2019: le date, gli orari, i prezzi dei biglietti e le Case presenti a Padova.
Auto e Moto d’Epoca 2019 Padova: le Case presenti
Le Case presenti con uno stand ufficiale ad Auto e Moto d’Epoca 2019 sono cinque: Alpine, Ford, Pagani, Porsche e Seat.
Alpine
In occasione di Auto e Moto d’Epoca 2019 Alpine mostrerà la nuova A110S.
Pagani
Auto e Moto d’Epoca 2019 sarà l’occasione per festeggiare i 20 anni della Pagani Zonda.
Seat
La protagonista dello stand Seat a Padova è la Ibiza: la piccola spagnola festeggerà i 35 anni di carriera.
Auto e moto d’Epoca 2019: il programma, gli orari e i prezzi dei biglietti
Giovedì 24 ottobre 2019
09:00-19:00
Biglietto: 45 euro
Venerdì 25 ottobre 2019
09:00-18:00
Biglietto: 30 euro
Abbonamento 3 giorni (venerdì, sabato e domenica): 76 euro
Abbonamento 2 giorni (venerdì e sabato): 53 euro
Sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre 2019
09:00-19:00
Biglietto intero: 25 euro
Biglietto ridotto (ragazzi dai 13 ai 17 anni, persone con invalidità inferiore all’80%): 20 euro
Abbonamento 2 giorni (sabato e domenica): 46 euro
Biglietto omaggio: bambini fino a 12 anni e persone con invalidità dell’80% o superiore con accompagnatore
Auto e Moto d’Epoca 2019 Padova: come arrivare
In auto
La Fiera di Padova è situata in Via Niccolò Tommaseo 59, Padova.
Autostrada A13 Bologna-Padova: uscita Padova Sud e seguire le indicazioni per la fiera
Autostrada A4 Venezia-Milano: uscita Padova Ovest o Padova Est e seguire le indicazioni per la fiera
In treno
La fiera è a soli 2 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Padova.
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Ford al Festival della Scienza 2019

Ford sarà presente al Festival della Scienza 2019 di Genova, in programma dal 24 ottobre al 4 novembre presso Piazzale Mandraccio nell’area del Porto Antico. La Casa statunitense approfitterà dell’evento per mostrare al pubblico l’evoluzione della mobilità del futuro attraverso l’experience Go Electric e alcuni modelli tra cui la Kuga Plug-in Hybrid e la Puma Hybrid.
Ford Go Electric a Genova
I visitatori del Festival della Scienza 2019 di Genova potranno approfondire il discorso sul futuro della Ford: un percorso di elettrificazione che porterà il brand dell’Ovale Blu ad avere una gamma di 17 modelli mild hybrid benzina e diesel, ibridi, ibridi plug-in (ossia ricaricabili attraverso una presa di corrente) ed elettrici.
Nell’experience Go Electric sarà inoltre possibile testare il simulatore di veicoli elettrici E-Launch che riproduce l’accelerazione di quella che sarà la SUV elettrica del marchio americano ispirata alla Mustang (debutto previsto nel 2020).

Ford Kuga Plug-in Hybrid
La nuova Ford Kuga Plug-in Hybrid sarà esposta al Festival della Scienza 2019 di Genova. La variante ibrida plug-in benzina della terza generazione della SUV compatta “yankee” monta un motore 2.5 a benzina abbinato a un’unità elettrica in grado di generare una potenza totale di 225 CV. Oltre 50 km di autonomia a emissioni zero e prezzi che partono da 38.250 euro.

Ford Puma Hybrid
La Ford Puma Hybrid presentata al Festival della Scienza 2019 di Genova è la variante mild hybrid benzina della piccola SUV statunitense. Disponibile con due motori 1.0 tre cilindri turbo benzina EcoBoost da 125 e 155 CV, è già in vendita (prezzi da 23.250 euro).
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Nuova livrea per la Formula E di Nissan

In vista della prossima stagione della Formula E, Nissan presenta la nuova livrea della sua auto da corsa, in una versione inedita che rende omaggio al Giappone, pronta per sfidare i concorrenti sulle strade di tutto il mondo.
I motivi, di colore nero bianco e rosso si ispirano ai tessuti dei kimono giapponesi, simboli tradizionale di longevità e fortuna. Questi temi saranno ripresi anche su Nissan Leaf Nismo RC, il veicolo ad alte prestazioni con doppio motore elettrico che si sviluppa dalla gamma di Nissan Leaf.
“L’inizio della nostra seconda stagione in Formula E è sempre più imminente e il team di progettazione Nissan ha proposto una nuova caratterizzazione estetica, che celebra le componenti chiave del nostro DNA: la tradizione giapponese e l’innovazione tecnologica”, ha affermato Alfonso Albaisa, Senior Vice President for Global Design di Nissan. “I colori iconici di Nissan racing – rosso, nero e bianco – sono stati stratificati in diagonale, richiamando il kimono e donando alla vettura un distintivo effetto dinamico.”
Nissan ha coinvolto circa 40 esperti tra i propri designer, provenienti dai principali paesi di tutto il mondo, invitandoli a proporre dei concept creativi.
Mentre sul fronte delle competizioni, i piloti Sebastien Buemi e Oliver Rowland torneranno al volante per il team Nissan e.dams. Ancora una volta, saranno i testimonial insieme alle vetture delle potenzialità delle tecnologie a zero emissioni di Nissan, diffondendo nel mondo la visione Nissan Intelligent Mobility. La squadra utilizzerà le competizioni anche come piattaforma di apprendimento per sviluppare le auto elettriche future per i clienti.
Tra i risultati più significativi dell’esordio di Nissan nella precedente stagione si annoverano: il secondo posto conquistato nel campionato, sei podi (nelle ultime cinque gare), sei pole position (il numero più alto tra tutti i team) e 16 qualificazioni complessive alla super pole con Buemi e Rowland, che hanno consentito a Nissan e.dams di posizionarsi come migliore team nelle qualificazioni. Nissan e.dams ha concluso in crescendo la stagione con la vittoria durante la gara conclusiva di New York.
Per la sesta stagione, Nissan ha sviluppato un nuovo propulsore, in linea con gli aggiornamenti del regolamento di gara, che sostituirà il doppio motore elettrico.
“A volte la seconda stagione è più difficile della prima”, ha affermato Michael Carcamo, Global Motorsports Director di Nissan. “Con un importante cambiamento come il passaggio al motore singolo, siamo stati molto impegnati durante la pausa. Applicheremo tutto quello che abbiamo appreso nell’edizione precedente per migliorarele nostre performance, con un’attenzione ancora maggiore per la batteria e la gestione dell’energia.”
Il team Nissan e.dams ha avuto modo di scaldare i motori la settimana scorsa, in occasione delle prove pre-stagionali di Valencia, in Spagna, posizionandosi nella top 10 di ogni sessione durante i tre giorni di test.
“Lo scorso anno siamo stati molto felici di classificarci secondi come team”, ha spiegato Buemi, l’uomo dei record di tutti i tempi in Formula E con il numero più alto di pole position, giri più veloci e vittorie. “Quest’anno l’obiettivo è lottare per il titolo.”
Rowland, che l’anno scorso è stato il miglior esordiente in Formula E con tre pole position e due podi, fa eco all’entusiasmo del collega.
“Sono molto grato a Nissan per aver investito su di me l’anno scorso, nonostante fossi un esordiente con un inizio un po’ tardivo”, ha spiegato Rowland. “Per fortuna, è andata bene per tutti e non vedo l’ora di tornare al volante, per raggiungere risultati ancora migliori”.
La sesta stagione del campionato di Formula E inizierà il prossimo mese in Arabia Saudita. Sono previste 14 gare in 12 città, con una due giorni finale a Londra. Tra le nuove località che faranno da teatro alla competizione per questa stagione ci sono Seul, Giacarta e il circuito di Londra, che attraversa il centro conferenze Excel London.
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Jaguar Rooms by Rankin: tra storia e fotografia

Jaguar celebra il 60° anniversario dell’inimitabile MK2 con una serie di scatti fotografici speciali, che rendono omaggio allo stile, alla creatività e alla personalità di una delle berline che hanno fatto la storia dell’industria automobilistica inglese.
L’opera “Rooms by Rankin” è il frutto di un’esclusiva partnership tra Jaguar e il fashion/style fotografo di fama mondiale Rankin, ideata per celebrare l’essenza stilistica di tre importanti modelli del brand britannico, ovvero la XF, la XE e la MK2.
Come terza e ultima opera, Rankin ha creato per la MK2 “Period Drama”, una white room caratterizzata da un’affascinante e accattivante trama a pois neri.
Rankin ha dichiarato:
“La Jaguar MK2 è una vettura davvero speciale, innegabilmente bella e ottimamente proporzionata. Ho voluto creare qualcosa che rendesse omaggio alla sua forma e alla sua storia, ma che al tempo stesso avesse una prospettiva assolutamente moderna. Ecco perché ho scelto di utilizzare i pois.”
Julian Thomson, Jaguar Design Director, ha aggiunto:
“I pois sono perfetti per la MK2. Possono essere malinconicamente nostalgici ma anche assolutamente moderni, il che li rende un classico senza tempo. Rankin è riuscito a creare qualcosa di veramente eccezionale, con un’eleganza e un fascino accattivante che tutti in Jaguar apprezziamo.”
La MK2 dell’opera “Rooms by Rankin” è un modello Dark Blue di 3,8 litri con cambio manuale, proveniente dalla Jaguar Classic Collection. Oltre alla collezione presente nella sua sede Classic Works di Coventry, Jaguar Classic offre servizi di vendita, assistenza, restauro altamente specializzato e componenti di ricambio.
Lanciata nel 1959 all’Earls Court Motor Show di Londra, la Jaguar MK2 diventò immediatamente un sogno ad occhi aperti grazie al suo audace design, alle sue curve aggraziate e ai suoi potenti motori sei cilindri derivati dalla XK, di cui al top di gamma c’era il 3,8 litri da 220 CV e da oltre 200 km/h di velocita massima.
Oltre alle sue prestazioni stradali da sportiva, la Jaguar MK2 fu estremamente competitiva anche in pista, facendo registrare innumerevoli vittorie con al volante grandi piloti del calibro di Roy Salvadori e Graham Hill.
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