Auto Smart: l’elenco completo (con i prezzi)

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Smart è una marca tedesca/cinese – nel 2019 Mercedes ha ceduto il 50% della società a Geely – che sta vivendo un periodo di profonda trasformazione. Attualmente la sua gamma è composta solo da tre tipi di vetture elettriche: la citycar EQ fortwo, la variante “spider” EQ fortwo cabrio e la SUV a emissioni zero #1.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutti i modelli di Smart attualmente in commercio in Italia (con i prezzi): tre proposte ecologiche perfette per la città e non solo.

Auto Smart: l’elenco completo

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Smart EQ fortwo

La Smart EQ fortwo è una citycar elettrica “tutto dietro” (motoretrazione posteriore) a due posti secchi. 82 CV di potenza e prezzi che partono da 25.210 euro.

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Smart EQ fortwo cabrio

La Smart EQ fortwo cabrio è una “baby” spider elettrica a due posti secchi “tutto dietro” (motore trazione posteriore) in vendita a prezzi che partono da 28.577 euro. La potenza? 82 CV.

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Smart #1

La Smart #1 è una SUV elettrica disponibile a trazione posteriore (un motore, montato dietro, da 272 CV) o integrale (due motori da 428 CV). I prezzi? Da 40.650 euro.

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Promozioni auto febbraio 2023: le occasioni del mese

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Le promozioni auto di febbraio 2023 sono molto “succose” nonostante un mercato in crescita. Il merito non è solo degli incentivi statali ma anche degli sconti sostanziosi offerti dalle Case.

Le offerte più interessanti del mese riguardano principalmente SUV e modelli provenienti soprattutto dalla Francia. Non mancano, però, veicoli di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.

Promozioni auto febbraio 2023: le occasioni del mese

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Abarth 595

Da 26.800 a 25.500 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Abarth di febbraio 2023 sulla 595. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 5,95%, TAEG 7,65%): anticipo di 5.980 euro, 48 rate mensili da 249 euro e una maxirata finale da 12.421,56 euro.

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Cupra Formentor

La Cupra Formentor 2.0 TDI costa ufficialmente 36.890 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2023 e agli incentivi statali (vincolati alla rottamazione di un veicolo di categoria M1) sono sufficienti 30.870,66 euro per acquistarla. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 8,39%, TAEG 9,63%) comprende: anticipo di 6.200 euro, 35 rate da 335 euro e una maxirata finale da 18.822,64 euro.

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DS 4

Grazie alle promozioni DS – valide per tutto il mese di febbraio 2023 – la 4 BlueHDi Bastille Business costa 30.750 euro anziché 34.250. L’offerta – valida solo su clientela privata in caso di permuta di vettura intestata da almeno 6 mesi – va abbinata al finanziamento StyleDrive (TAN fisso 5,99%, TAEG 7,25%): anticipo di 9.260 euro, 35 rate mensili da 199,91 euro e una maxirata finale da 18.656,50 euro.

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Evo 3 Electric

Anche a febbraio 2023 la Evo 3 Electric costa 24.900 euro invece di 36.600: una promozione – valida solo per vetture in pronta consegna – che include lo sconto della Casa e gli incentivi statali in caso di rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 5 intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a un suo familiare convivente. Senza rottamazione il prezzo della SUV “cino-molisana” sale a quota 26.900 euro.

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MG ZS

La MG ZS più economica in commercio – la 1.5 Comfort – costa ufficialmente 17.140 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2023 (valide anche a marzo) della Casa anglo-cinese sono sufficienti 16.040 euro per acquistarla. L’offerta è valida esclusivamente in caso di adesione al finanziamento Boost Top (TAN fisso 7,97%, TAEG fisso 10,80%): anticipo di 5.660 euro, 35 rate mensili da 169 euro e una maxirata finale da 7.542 euro.

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Nissan Qashqai

Lo sconto di 3.700 euro previsto dalle promozioni Nissan di febbraio 2023 (valide in caso di permutarottamazione di un’autovettura usata con anzianità superiore a 10 anni) permette di acquistare la Qashqai MHEV 140 CV Acenta con 27.820 euro invece di 31.520.

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Opel Corsa

Per tutto il mese di febbraio 2023 la Opel Corsa 1.2 Edition costa 14.950 euro anziché 19.950 euro. L’offerta comprende anche gli incentivi statali (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 5 intestato da almeno dodici mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo o a uno dei familiari conviventi alla data di acquisto del medesimo, verificare la disponibilità dei fondi) e può diventare ancora più vantaggiosa (12.450 euro) se si aderisce al finanziamento Scelta Opel (TAN fisso 9,49%, TAEG 11,63%): anticipo zero, 35 rate mensili da 148,45 euro e una maxirata finale di 11.132,10 euro.

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Peugeot 208

Le promozioni Peugeot permettono di acquistare a febbraio 2023 la 208 PureTech 75 Active Pack con 14.870 euro anziché 19.820. L’offerta comprende anche gli incentivi statali (validi in caso di rottamazione, verificare la disponibilità dei fondi) e può diventare ancora più vantaggiosa se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN fisso 6,99%, TAEG 9,15%): anticipo di 1.929 euro, 35 rate mensili da 130 euro e una maxirata finale da 10.285,10 euro.

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Renault Captur

Le promozioni Renault consentono di acquistare a febbraio 2023 la Captur TCe GPL Equilibre con uno sconto di 950 euro: da 22.900 a 21.950 euro. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 5,75%, TAEG 7,11%) comprende: anticipo di 4.850 euro, 36 rate mensili da 149,50 euro e una maxirata finale da 14.521,50 euro.

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Smart EQ fortwo

Sconti pazzeschi in casa Smart: a febbraio 2023 grazie anche agli incentivi statali la EQ fortwo Passion costa 14.642,78 euro anziché 27.134 euro. L’offerta – che comprende il caricatore 22 kW e la wallbox – va obbligatoriamente abbinata al finanziamento (TAN fisso 4,70%, TAEG 6,14%): anticipo di 1.200 euro, 36 rate da 120 euro e una maxirata finale da 10.960 euro.

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Williams F1, gli sponsor

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Credits: Peter J Fox/Getty Images

Non tutti sanno che la Williams è la seconda scuderia più vincente della storia della F1 dopo la Ferrari: il team britannico – ora in declino – ha conquistato ben nove Mondiali Costruttori in soli 17 anni (dal 1980 al 1997).

Di seguito troverete un elenco completo degli sponsor Williams in Formula 1 con una breve spiegazione relativa a cosa producono i marchi che compaiono sulle livree delle monoposto inglesi.

F1 – Tutti gli sponsor della Williams

  • Acronis – Azienda informatica svizzera specializzata nello sviluppo di software per backup, disaster recovery e cyber security
  • Bang & Olufsen – Azienda danese specializzata nella produzione di apparecchi audio e televisori
  • Bremont – Marchio britannico di orologi
  • Broadcom Software – Reparto dell’azienda informatica statunitense Broadcom specializzato in applicazioni business critical
  • Crew Clothing Company – Azienda britannica di abbigliamento
  • Dorilton Ventures – Reparto della società di investimento statunitense Dorilton Capital (proprietaria della Williams) specializzato in aziende tecnologiche ad alto potenziale
  • Dtex – Azienda statunitense specializzata in cyber intelligence
  • Duracell – Azienda statunitense di proprietà del colosso finanziario Berkshire Hathaway specializzata nella produzione di batterie alcaline e ricaricabili
  • Financial Times – Quotidiano economico britannico di proprietà del colosso media giapponese Nikkei
  • KX – Azienda informatica statunitense specializzata in software per l’analisi dei dati
  • Life Fitness – Azienda statunitense di proprietà della società d’investimento KPS Capital Partners specializzata nella produzione di attrezzature per l’allenamento
  • OMP – Azienda ligure specializzata nell’abbigliamento ignifugo e in articoli per il motorsport
  • Pirelli – Azienda lombarda di proprietà del colosso chimico cinese ChemChina specializzata nella produzione di pneumatici
  • PPG – Azienda chimica statunitense
  • SIA – Ente benefico britannico di aiuto a persone che hanno subito traumi alla spina dorsale
  • Umbro – Azienda britannica di articoli sportivi di proprietà del colosso statunitense Iconix Brand Group
  • Zeiss – Azienda tedesca specializzata nel settore ottico e optoelettronico

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Alfa Romeo F1, gli sponsor

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Credits: Bryn Lennon – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Alfa Romeo ha fatto la storia della F1 conquistando i primi due Mondiali Piloti di sempre (1950 e 1951) ma ora è meno “italiana” di prima. Il team che corre dal 2019 nel Circus è di proprietà della Sauber e ha licenza svizzera: in caso di vittoria di Valtteri Bottas o Zhou Guanyu sul podio suonerà l’inno elvetico e non quello di Mameli.

Di seguito troverete un elenco completo degli sponsor Alfa Romeo in Formula 1 con una breve spiegazione relativa a cosa producono i marchi che compaiono sulle livree delle monoposto del Biscione.

F1 – Tutti gli sponsor dell’Alfa Romeo

  • Accelleron – Azienda svizzera specializzata nella produzione di turbocompressori per motori di grandi dimensioni
  • Additive Industries – Azienda olandese specializzata in produzione additiva in metallo
  • AMX – Marca di yogurt del colosso alimentare cinese Yili
  • Assos – Azienda svizzera specializzata in abbigliamento tecnico per ciclisti
  • AximTrade – Società finanziaria singaporeana specializzata in trading
  • Brütsch/Rüegger – Azienda svizzera specializzata nel commercio di utensili e componenti tecnici
  • Camozzi – Azienda lombarda specializzata nella produzione di componenti e sistemi per l’automazione industriale
  • Cielo – Azienda laziale specializzata in arredi bagno in ceramica di proprietà della società finanziaria lombarda Mittel
  • Ciesse Piumini – Marchio toscano di abbigliamento sportivo di proprietà della società finanziaria lombarda Mittel
  • Code 0 – Azienda olandese specializzata in abbigliamento tecnico per velisti
  • Curam Domi – Catena belga di centri di fisioterapia
  • Delsey – Azienda francese specializzata nella produzione di valigie e accessori da viaggio
  • Edelweiss – Compagnia aerea svizzera di proprietà di Swiss International Air Lines
  • Everdome – Azienda emiratina specializzata nel metaverso
  • Ferrari – Azienda vitivinicola trentina di proprietà del gruppo Lunelli
  • GlobeAir – Compagnia aerea austriaca specializzata in jet privati
  • Hyland – Azienda informatica statunitense specializzata in software per la gestione dei contenuti aziendali
  • JigSpace – Azienda informatica australiana specializzata in piattaforme 3D per la realtà aumentata
  • Kick – Piattaforma di live streaming di proprietà del casinò online Stake.com con sede a Curaçao
  • Marelli – Azienda giapponese specializzata nella componentistica per l’industria automotive
  • Mitsubishi Electric – Azienda giapponese specializzata nella produzione di sistemi elettrici ed elettronici
  • Pirelli – Azienda lombarda di proprietà del colosso chimico cinese ChemChina specializzata nella produzione di pneumatici
  • Puma – Azienda tedesca di abbigliamento sportivo
  • Rebellion Timepieces – Marchio svizzero di orologi
  • Riedel – Azienda tedesca specializzata in sistemi di comunicazione per video e audio network real-time
  • Sabelt – Azienda piemontese specializzata nella produzione di cinture di sicurezza
  • Save the Children – ONG britannica specializzata nella tutela dei minori
  • Seagate Lyve Cloud – Sistema di memorizzazione basata su oggetti progettato per il multicloud dal colosso informatico statunitense Seagate
  • SenseTime – Azienda cinese specializzata in intelligenza artificiale
  • Singha – Marchio di birra del colosso thailandese Boon Rawd Brewery
  • Socios.com – Azienda maltese specializzata in soluzioni blockchain per lo sport e l’intrattenimento
  • Stake – Casinò online con sede a Curaçao
  • Walter Meier – Azienda svizzera specializzata in consulenza professionale nel settore della lavorazione di precisione
  • Web Eyewear – Marchio di occhiali di proprietà del colosso veneto Marcolin
  • WhistlePig – Distilleria statunitense di whiskey

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Andrea Pininfarina, la biografia

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Credits: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images

Andrea Pininfarina è stato uno dei protagonisti del panorama industriale italiano degli inizi del XXI secolo, sia nell’azienda di famiglia Pininfarina che come vicepresidente di Confindustria.

Scopriamo insieme la storia dell’ingegnere torinese, scomparso in un incidente stradale nel 2008.

Andrea Pininfarina: la biografia

Andrea Pininfarina nasce il 26 giugno 1957 a Torino. Inizialmente il suo nome è Andrea Farina ma nel 1961 il padre Sergio ottiene dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi di cambiare cognome da FarinaPininfarina (Pinin – “Giuseppino” in dialetto piemontese – era il soprannome del nonno Battista).

Dopo aver conseguito nel 1981 la laurea in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino inizia a lavorare l’anno seguente negli USA presso l’azienda statunitense Fruehauf, specializzata nella produzione di rimorchi.

Ritorno a casa

Nel 1983 Andrea Pininfarina entra nell’azienda di famiglia e più precisamente nel reparto Industrie Pininfarina specializzato nella produzione di automobili. Viene impiegato nel progetto Cadillac Allanté, prima come coordinatore e poi come Program Manager. Quattro anni più tardi diventa condirettore generale, nel 1988 viene promosso a direttore generale mentre nel 1994 viene nominato amministratore delegato.

Sempre più in alto

Nel 1997 Pininfarina diventa membro della giunta di Confindustria e tre anni più tardi diventa presidente dell’Unione Industriali di Torino nonché amministratore delegato di Pininfarina Ricerca e Sviluppo.

Il XXI secolo

Andrea Pininfarina viene nominato amministratore delegato di Pininfarina nel 2001 e due anni più tardi viene eletto presidente di Confindustria Piemonte. Nello stesso anno riceve la Legion d’Onore dallo stato francese, nel 2004 diventa vicepresidente di Confindustria e nel 2005 diventa cavaliere al merito del lavoro.

Gli ultimi anni

Nel 2006 Andrea sostituisce il padre Sergio e diventa presidente di Pininfarina ma scompare poco dopo – il 7 agosto 2008 a Trofarello, in provincia di Torino – investito da un’auto mentre si trova in sella al suo scooter.

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Immatricolazioni auto gennaio 2023: tutti i dati e le classifiche

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Anche a gennaio 2023 le immatricolazioni auto in Italia hanno fatto registrare il segno “più”: + 19% nelle vendite di veicoli nuovi (128.301 modelli targati contro 107.853) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tra le “big” segnaliamo gli eccellenti risultati di Audi (+ 54,49%) e Jeep (+ 45,57%).

Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italiagennaio 2023: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento e all’alimentazione.

Immatricolazioni auto gennaio 2023: i 10 modelli più venduti in Italia

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Anche a gennaio 2023 la Fiat Panda è stata l’auto più amata dagli italiani ma sugli altri gradini del podio troviamo la Jeep Renegade e la Dacia Sandero al posto di Lancia YpsilonFiat 500.

Per quanto le modifiche alla “top ten” rispetto al 2022 segnaliamo l’ingresso di Dacia Duster, Volkswagen T-Roc e Renault Captur al posto di Citroën C3, Ford Puma e Peugeot 208. 

Le 10 auto più vendute in Italia a gennaio 2023
Fiat Panda 10.684
Jeep Renegade 4.384
Dacia Sandero 4.098
Fiat 500 3.660
Lancia Ypsilon 3.582
Dacia Duster 3.551
Toyota Yaris 3.187
Volkswagen T-Roc 3.142
Toyota Yaris Cross 2.914
Renault Captur 2.883

Immatricolazioni auto gennaio 2023: la classifica delle Case più amate in Italia

Il podio delle Case più acquistate a gennaio 2023 in Italia è sempre occupato da FiatVolkswagenToyota. Il cambiamento più importante in classifica è arrivato da Dacia, capace di prendersi la quarta posizione precedentemente occupata da Ford (scesa al settimo posto).

Le Case più vendute in Italia a gennaio 2023
Fiat 17.929 (+ 11,83%)
Volkswagen 11.003 (+ 39,93%)
Toyota 9.206 (+ 21,53%)
Dacia 8.671 (+ 22,40%)
Renault 6.926 (+ 27,83%)
Jeep 6.571 (+ 45,57%)
Ford 6.460 (- 20,92%)
Peugeot 5.199 (- 21,71%)
Citroën 4.655 (+ 34,54%)
Audi 4.610 (+ 54,49%)
BMW 4.417 (+ 3,10%)
Mercedes 4.281 (+ 36,12%)
Hyundai 3.989 (+ 27,08%)
Kia 3.680 (+ 16,75%)
Lancia 3.582 (+ 9,61%)
Opel 3.183 (- 11,80%)
Skoda 2.548 (+ 43,07%)
Nissan 2.491 (+ 35,09%)
Suzuki 2.349 (- 10,51%)
Mazda 2.125 (+ 163,32%)
Alfa Romeo 1.784 (+ 155,95%)
Mini 1.609 (- 14,05%)
MG 1.392 (+ 423,31%)
Volvo 1.322 (+ 37,57%)
DR 1.243 (+ 39,35%)
Land Rover 871 (+ 53,62%)
Cupra 836 (+ 124,73%)
Seat 831 (- 19,48%)
Porsche 672 (- 3,86%)
DS 577 (+ 50,65%)
Lynk & Co 484 (+ 119,00%)
Honda 483 (- 16,15%)
Smart 370 (+ 39,10%)
Evo 350 (- 38,27%)
Tesla 326 (+ 918,75%)
Maserati 321 (+ 208,65%)
Lexus 224 (- 24,32%)
Subaru 175 (+ 10,06%)
Altre 127 (+ 92,4%)
Mitsubishi 108 (+ 16,13%)
Jaguar 107 (- 16,41%)
Ferrari 75 (+ 17,19%)
Mahindra 48 (- 12,73%)
Ssangyong 39 (- 18,75%)
Lamborghini 37 (+ 117,65%)
Aston Martin 15 (+ 114,29%)

Immatricolazioni auto gennaio 2023: top 10 per segmento

Da questo mese l’Unrae (l’associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia) ha effettuato diverse modifiche nella graduatoria riguardante le vendite per segmento: ha accorpato l’E e l’F, ha diviso le classifiche tra “auto” e “SUV” e ha aggiunto le categorie “station wagonMPV” e “sportive“.

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Le 10 auto più vendute in Italia a gennaio 2023 per segmento
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 9 “segmento A” berline più vendute in Italia
Fiat Panda 10.684
Fiat 500 3.384
Hyundai i10 1.464
Kia Picanto 1.074
Renault Twingo 556
Smart EQ fortwo 340
Volkswagen up! 140
Abarth 500 95
Honda e 3
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 3 “segmento A” SUV più vendute in Italia
Toyota Aygo X 1.247
Suzuki Ignis 418
Dacia Spring 128
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento B” berline più vendute in Italia
Dacia Sandero 4.098
Lancia Ypsilon 3.582
Toyota Yaris 3.187
Renault Clio 2.683
Citroën C3 2.196
Opel Corsa 1.569
Peugeot 208 1.318
Volkswagen Polo 804
Ford Fiesta 712
Nissan Micra 657
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento B” SUV più vendute in Italia
Jeep Renegade 4.384
Dacia Duster 3.551
Volkswagen T-Roc 3.091
Toyota Yaris Cross 2.914
Renault Captur 2.883
Volkswagen T-Cross 2.606
Fiat 500X 2.075
Ford Puma 1.806
Citroën C3 Aircross 1.703
Peugeot 2008 1.557
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento C” berline più vendute in Italia
Ford Focus 1.056
BMW serie 1 859
Audi A3 688
Volkswagen Golf 622
Fiat Tipo 544
Peugeot 308 370
Mercedes classe A 294
Citroën C4 248
Mazda Mazda3 236
DS 4 191
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento C” SUV più vendute in Italia
Jeep Compass 2.213
Volkswagen Tiguan 1.784
Ford Kuga 1.382
Mercedes GLA 1.269
Peugeot 3008 1.261
Kia Sportage 1.185
Hyundai Tucson 1.163
Alfa Romeo Tonale 1.129
Audi Q3 1.073
Nissan Qashqai 986
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento D” berline più vendute in Italia
BMW serie 4 Gran Coupé 96
Peugeot 408 89
Alfa Romeo Giulia 77
Citroën C5 X 75
BMW serie 3 63
Audi A5 55
Tesla Model 3 30
Peugeot 508 27
Mercedes classe C 26
Skoda Octavia 25
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento D” SUV più vendute in Italia
Mercedes GLC 857
Audi Q5 832
BMW X3 785
Alfa Romeo Stelvio 597
Lynk & Co 01 484
Volvo XC60 423
Porsche Macan 361
Nissan X-Trail 295
Skoda Kodiaq 289
Maserati Grecale 287
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento E/F” berline più vendute in Italia
Tesla Model S 98
BMW serie 5 35
Audi A6 28
Mercedes classe S 26
Audi A8 19
Maserati Ghibli 11
BMW serie 8 Gran Coupé 10
Mercedes classe E 9
Lexus ES 9
Mercedes EQE 8
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 “segmento E/F” SUV più vendute in Italia
Mercedes GLE 407
Audi Q8 233
BMW X5 165
Land Rover Range Rover Sport 154
Tesla Model Y 147
Porsche Cayenne 137
Mercedes classe G 119
Jaguar F-Pace 87
BMW X6 74
Mercedes GLE Coupé 71
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 station wagon più vendute in Italia
Fiat Tipo SW 676
Ford Focus SW 654
Skoda Octavia Wagon 433
Audi A4 Avant 374
Peugeot 308 Station 338
BMW serie 3 Touring 304
Volkswagen Passat Variant 242
Audi A6 Avant 206
Toyota Corolla Station 133
BMW serie 5 Station 76
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 MPV più vendute in Italia
Dacia Jogger 1.071
BMW serie 2 328
Mercedes classe V 183
Volkswagen Caddy 156
Citroën ë-Berlingo 90
Mercedes classe B 71
Ford Tourneo Connect 69
Peugeot e-Rifter 68
Renault Kangoo 65
Toyota Proace City Verso 55
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 sportive più vendute in Italia
Fiat 500 276
BMW serie 4 120
Porsche 911 112
Mini Cabrio 90
Volkswagen T-Roc Cabriolet 51
BMW i4 44
BMW serie 2 40
Porsche Taycan 33
Mercedes SL 31
Smart EQ fortwo cabrio 29

Immatricolazioni auto gennaio 2023: top 10 per alimentazione

Gli unici due cambiamenti riguardanti la classifica delle immatricolazioni auto in Italiagennaio 2023 relative all’alimentazione hanno riguardato le SUV e i motori tradizionali. La Volkswagen T-Cross ha tolto alla Citroën C3 lo scettro tra i modelli a benzina mentre la nuova regina delle diesel è diventata la Jeep Renegade grazie al sorpasso sulla “cugina” Fiat 500X.

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Le 10 auto più vendute in Italia a gennaio 2023 per alimentazione
Immatricolazioni auto gennaio 2023: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Volkswagen T-Cross 2.606
Volkswagen T-Roc 2.178
Citroën C3 1.447
Hyundai i10 1.285
Toyota Aygo X 1.247
Volkswagen Taigo 1.164
Dacia Sandero 1.110
Jeep Renegade 1.057
Opel Corsa 977
Peugeot 208 946
Immatricolazioni auto gennaio 2023: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Jeep Renegade 2.033
Fiat 500X 1.639
Volkswagen Tiguan 1.274
Peugeot 3008 1.102
Mercedes GLA 985
Volkswagen T-Roc 964
Citroën C3 Aircross 952
Dacia Duster 909
Jeep Compass 904
Fiat Tipo 849
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda 9.852
Lancia Ypsilon 3.144
Toyota Yaris Cross 2.914
Fiat 500 2.841
Toyota Yaris 2.602
Ford Puma 1.776
Ford Focus 1.518
Hyundai Tucson 1.017
Kia Sportage 1.000
Nissan Qashqai 986
Immatricolazioni auto gennaio 2023: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Sandero 2.988
Dacia Duster 2.368
Renault Captur 1.791
Renault Clio 1.363
Dacia Jogger 993
DR 4.0 445
Lancia Ypsilon 432
DR 5.0 353
DR 6.0 327
Evo 3 312
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Compass 749
Ford Kuga 596
Jeep Renegade 506
Lynk & Co 01 484
Volvo XC40 457
BMW serie 2 Active Tourer 187
MG EHS 183
Mazda CX-60 169
Mini Countryman 143
DS 7 141
Immatricolazioni auto gennaio 2023: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Seat Arona 70
Volkswagen Polo 50
Volkswagen Golf 36
Seat Ibiza 35
Seat Leon 30
Volkswagen up! 21
Skoda Kamiq 18
Audi A3 12
Skoda Octavia 10
Fiat Panda 5
Immatricolazioni auto gennaio 2023: le 10 elettriche più vendute in Italia
Fiat Nuova 500 540
Smart EQ fortwo 369
Renault Twingo E-Tech Electric 212
Audi Q4 186
Tesla Model Y 147
Volkswagen ID.3 135
Dacia Spring 128
Peugeot e-208 128
MG Marvel R 100
Tesla Model S 98

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Come si fa a risalire al proprietario di un’auto

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Forse non tutti lo sanno, ma è possibile recuperare la targa di qualsiasi veicolo e, da questa, riuscire anche a rintracciare il proprietario dell’auto e varie informazioni inerenti il soggetto e la sua vettura. Vediamo insieme come fare.

Targa auto: come si risale al modello

Ci sono due metodi che consentono di risalire alle informazioni dell’auto nel caso in cui si abbiano i dati di una targa auto italiana:

  • metodo classico: andare di persona presso uno sportello ACI per chiedere una visura, pagando 6 euro;
  • metodo tecnologico: si può ottenere la visura tramite il sito internet dell’ACI, bisogna versare 2,31 euro per il servizio telematico e 6 euro già previsti.

Questi sono i due metodi consigliati nel caso in cui sia necessaria la visura. Il sito web Sevim è utile invece se servono i dati tecnici di un veicolo, come:

  • la cilindrata;
  • il peso;
  • il numero di posti;
  • la classe Euro di appartenenza.

Come rintracciare il proprietario di un veicolo dal numero di targa

Quando si ha bisogno di trovare nome, cognome e dati sensibili del proprietario di un veicolo, è possibile farlo tramite il numero di targa dell’auto: è necessario però pagare. Si tratta di un’operazione che può essere molto utile, se non indispensabile, nel caso di:

Le modalità per risalire al proprietario dalla targa auto sono anche in questo caso, due:

  • chiedere la visura al PRA, personalmente presso un ufficio provinciale dell’ACI;
  • fare la richiesta telematica dei dati dell’auto inserendo la targa sul sito internet dell’ACI.

Il primo metodo deve essere effettuato di persona, ed è molto utile, completo ed esaustivo. Nel Pubblico Registro Automobilistico sono effettuate tutte le iscrizioni, le trascrizioni e le annotazioni che riguardano tutti i rimorchi, i motoveicoli e gli autoveicoli.

Per quanto riguarda invece la seconda modalità, viene rilasciata una visura in formato PDF, ma è necessario pagare una somma di 8,83 euro utilizzando il sistema PagoPA per fare il versamento online (il sistema permette a tutti i cittadini italiani e alle imprese nel territorio nazionale di fare pagamenti verso le pubbliche amministrazioni in modalità elettronica).

I costi in ogni caso sono sostenibili per tutti, aumentano soltanto nel caso in cui si decida di delegare terzi (ovviamente professionisti) nell’operazione. Per esempio, è possibile rivolgersi ad un’agenzia di pratiche auto che si occupa di questo servizio, ovviamente a pagamento. È necessario versare una somma per l’intermediazione.

Come calcolare il bollo auto dalla targa

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile fare il calcolo del bollo auto a partire dalla targa; basta inserire la categoria del veicolo e appunto il numero di targa: parte un calcolo effettuato considerando tutte le informazioni del veicolo presenti a sistema, che tiene conto del momento in cui viene richiesto; vengono eventualmente sommati interessi e sanzioni, senza tenere in considerazione ovviamente i pagamenti già effettuati.

Attenzione: per tutti i veicoli ad uso speciale per i quali il calcolo del bollo deve essere effettuato usando la portata fittizia ai fini fiscali (articolo 203, comma 3, D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495), non trattandosi di categorie elencate nella Tariffa I del Testo Unico delle tasse automobilistiche 5 febbraio 1953, n. 39, la formula per targa calcola l’importo della tassa stessa da versare se e solo se è presente in banca dati l’informazione che riporta la portata fittizia ai fini fiscali. Altrimenti è necessario usare l’apposita formula “Calcolo del bollo con portata fittizia ai fini fiscali”.

Come si verifica il pagamento dell’assicurazione

Grazie alla targa è possibile anche controllare il pagamento dell’Rc Auto, attraverso il portale dei servizi di e-government del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Portale dell’Automobilista.

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Gli errori da evitare se pulisci l’auto all’autolavaggio self service

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Uno degli argomenti che stanno più a cuore agli automobilisti, soprattutto a quelli che tengono in particolare modo alla loro auto e che quindi fanno attenzione al suo aspetto e ad ogni dettaglio, sia per quanto riguarda gli interni che gli esterni, è quello legato alla pulizia del veicolo e ai vari metodi che si possono scegliere oggi.

Prima di tutto, l’auto si può lavare da soli, a casa (anche se ci sono delle norme severe da rispettare per quanto riguarda lo scarico dell’acqua e il rispetto dell’ambiente) oppure all’autolavaggio self service, ma è possibile affidare la propria vettura anche a professionisti esperti, per un’ottima pulizia della carrozzeria, dei cerchi e dei vetri e un’igienizzazione completa dell’abitacolo. Per chi decide di pulire la sua auto all’autolavaggio self service vediamo quali sono gli errori da evitare.

Come lavare l’auto da soli: i comportamenti da evitare

La pulizia all’autolavaggio in genere richiede un tempo massimo di 15-30 minuti, chiaramente i risultati non possono essere paragonati a quelli che si ottengono con un servizio completo e professionale di lavaggio a mano. Vediamo quali sono gli errori da evitare per una buona riuscita:

  • il tempo all’autolavaggio è limitato, ogni momento è importante: questo significa che bisogna sapersi muovere in maniera rapida, e non perdere istanti preziosi;
  • se avete contenitori della spazzatura o posacenere in macchina, non lasciateli pieni prima del lavaggio, ma svuotateli: sono una delle maggiori fonti di cattivo odore, che può rovinare la pulizia degli interni del veicolo (oltre a favorire la proliferazione di germi e batteri);
  • agli autolavaggi self service vengono utilizzati dei detergenti ricchi di sostanze chimiche, che chiaramente servono per velocizzare il processo di pulizia della macchina. Per questo motivo, evita di lasciare tracce di qualsiasi detersivo sul mezzo, che potrebbe andare a rovinare la vernice.

    Risciacqua sistematicamente e a fondo il mezzo durante il lavaggio self service, in ogni sua parte: quindi anche le gomme, il tetto e ogni angolo, anche il più difficile da raggiungere;

  • altro errore da non commettere è quello di saltare i passaruota, per una pulizia adeguata e per fare in modo che l’auto duri più a lungo, bisogna pulirli per bene, vi si accumula infatti una gran quantità di fango e di sporcizia che, oltre ad essere antiestetica, purtroppo sottopone il veicolo al rischio di formazione di ruggine;
  • evita di tralasciare le ventole, elemento importantissimo da pulire. Le prese d’aria della macchina non devono essere trascurate. C’è chi si accorge di non aver mai pulito questi elementi solo quando inizia ad entrare un cattivo odore all’interno dell’abitacolo, dovuto ovviamente alla sporcizia accumulata, che oltretutto può trasportare germi e batteri nell’aria;
  • non lasciare i tappetini nella macchina quando la lavi, il nostro consiglio è di sbatterli prima fuori dall’auto e poi aspirarli, perché sulla loro superficie si accumulano sassolini, foglie, sabbia, polvere, e sporcizia in generale. Bisogna scuoterli e poi lavarli con del detergente apposito;
  • un errore da non commettere assolutamente? Portare anelli, bracciali, orologi e gioielli in generale quando si lava l’auto: possono graffiare l’auto;
  • ultimissimo accorgimento: l’asciugatura del veicolo. Quando procedete al lavaggio self service dell’auto, non dimenticate di asciugarlo per bene, in ogni sua parte, al termine della pulizia. Le goccioline infatti possono macchiare la carrozzeria ed essere molto difficili da eliminare dalla superficie verniciata dell’auto, ma anche dai vetri.

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Esistono dei modi per sapere se una multa è in arrivo?

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Sappiamo tutti che quando si prende una multa che non viene consegnata nel momento stesso in cui l’automobilista commette l’infrazione, la stessa arriva a casa per posta, con raccomandata. Si riceve infatti la famosa e tanto temuta raccomandata verde degli atti giudiziari, e quindi si deve pagare la somma prevista, a seconda dell’articolo del Codice della Strada che è stato infranto con il proprio comportamento alla guida. Una cosa che non tutti sanno però è: si ha la possibilità di sapere prima se una multa è stata presa davvero? A volte sorge il dubbio. E a questo proposito, vediamo cosa dobbiamo sapere.

Come si può verificare di aver preso una multa online?

Se vogliamo controllare di avere o non aver preso una multa in anticipo, quindi prima che ci arrivi direttamente a casa la notifica, è importante sottolineare che non è possibile. Non si può fare questa verifica su un sito web apposito e nemmeno chiedendo direttamente alla Polizia o guardando sul portale ufficiale delle autorità. Insomma, è un’informazione che non si può sapere prima di ricevere la notifica a casa, quindi bisogna semplicemente aspettare (e sperare che non arrivi nulla per posta).

Ci sono siti web su cui è possibile solo avere informazioni su multe che sono già state ricevute, accedendo direttamente proprio alla sezione dedicata a multe e sanzioni e seguendo le procedure che vengono indicate. L’unica cosa che è possibile vedere online, è il fotogramma dell’infrazione, direttamente sul sito dell’organo che ha accertato la multa. Non tutti gli enti garantiscono questo servizio e comunque, quando è possibile fare la suddetta consultazione, lo si trova scritto direttamente sul verbale.

Basta entrare nel portale web indicato e seguire le istruzioni che vengono riportate sulla multa stessa, inserendo il numero del verbale, la serie (es. ‘R’ per passaggio con semaforo rosso, ‘T’ per circolazione in ZTL, ecc…), il numero di protocollo e la targa del veicolo multato.

Solo così è possibile vedere tutti gli estremi del verbale, luogo, data e ora in cui l’utente ha preso la multa e il video o la foto dell’infrazione commessa (autovelox, telecamere ai semafori).

Multa notificata a casa: quando pagarla

La multa che arriva a casa, ma anche quella notificata immediatamente, può essere pagata entro 60 giorni. Se si versa la somma dovuta invece entro 5 giorni, si usufruisce di uno sconto del 30% sull’importo totale del verbale.

E se non pago la multa?

Se l’automobilista non paga nemmeno una volta trascorsi i 60 giorni, allora l’ente titolare del credito delega l’Agenzia delle Entrate Riscossione per il recupero del credito. Al soggetto che ha commesso l’infrazione viene notificata nuovamente la multa, con una maggiorazione semestrale del 10% (si pagano anche le spese relative alla cartella e all’invio).

Se comunque il trasgressore non paga, allora:

  • nel primo caso l’ente titolare del credito può procedere al fermo auto; entro 30 giorni l’automobilista può pagare la multa e quindi tornare a circolare liberamente. Ha altrimenti la possibilità di chiedere la rateizzazione della somma dovuta oppure anche presentare documenti in grado di dimostrare che l’auto sia indispensabile per svolgere il proprio lavoro;
  • l’ente titolare del credito può altrimenti pignorare beni fino a raggiungere la somma dovuta (in genere procede prelevando un quinto dello stipendio o della pensione del soggetto che ha commesso l’infrazione e non paga).

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MotoGP 2023 – Cosa cambia nel regolamento

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Il regolamento della MotoGP 2023 vedrà parecchie novità rispetto a quello dello scorso anno: i cambiamenti più rilevanti hanno riguardato molto la formula delle gare e poco le modifiche tecniche. Scopriamo insieme tutte le novità.

MotoGP 2023 – Le novità del regolamento

Abbassatore

Il dispositivo sarà vietato, ma solo quello anteriore.

Forcellone

La distanza tra il “cucchiaio” del forcellone e il suolo è aumentata da 2 a 3,5 cm.

Gara interrotta

Con meno di tre giri completati la gara è considerata nulla e non saranno assegnati punti. Con più di tre giri completati ma meno del 50% della distanza di gara originale verrà assegnata la metà dei punti.

Prove libere

Le sessioni saranno tre anziché quattro.

Qualifiche

Determineranno la griglia di partenza della sprint race del sabato e della gara della domenica.

Sprint race

Le sprint race si correranno il sabato pomeriggio prima di ogni Gran Premio. Saranno lunghe la metà di una gara normale e assegneranno punti ai primi nove classificati: 12 al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto e così via.

Tute

Sarà obbligatorio un nuovo sistema di fissaggio concordato con i produttori.

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