Android Auto, il bug rende impossibile l’utilizzo: utenti sull’orlo di una crisi
Ma cosa sto guardando? Un fastidiosissimo bug grafico rovina l’esperienza su Android per tanti utenti, l’azienda deve intervenire ora!
Continua a creare disagi l’anomalia grafica su Android Auto che da mesi affligge numerosi automobilisti, complicando l’utilizzo quotidiano di questa piattaforma. Un bug che provoca un eccessivo ingrandimento di icone e applicazioni rende l’interfaccia visivamente confusa e, in molti casi, quasi inutilizzabile. La problematica, segnalata inizialmente in ambienti beta, si è ormai diffusa anche nelle versioni stabili, senza che Google abbia ancora fornito una soluzione definitiva o comunicazioni ufficiali.
L’interfaccia di Android Auto presenta un difetto che altera drasticamente la visualizzazione di elementi fondamentali come le icone di app molto utilizzate, tra cui Google Maps e Spotify. Il problema si manifesta con uno zoom incontrollato che crea una deformazione visiva, rendendo complessa la navigazione e l’interazione con il sistema di infotainment. La variabilità del malfunzionamento è uno degli aspetti più frustranti: in alcune situazioni l’ingrandimento riguarda solo una porzione dello schermo, ad esempio la mappa nella modalità a schermo diviso, mentre in altri casi coinvolge l’intero display, impedendo un utilizzo fluido e sicuro durante la guida.
Le prime segnalazioni, risalenti a maggio 2025 e documentate da 9to5Google, interessavano soprattutto utenti con versioni beta di Android Auto. Tuttavia, l’aggiornamento alla release 15.1 ha ampliato il fenomeno, coinvolgendo anche gli utilizzatori di versioni ufficiali e stabili. Questa diffusione ha portato a una serie di testimonianze su piattaforme come Reddit, dove un proprietario di Chevrolet ha riferito che il display della sua vettura è rimasto ingrandito per settimane senza miglioramenti. L’indagine del caso ha evidenziato che il problema persiste anche collegando il telefono ad altre auto, suggerendo una correlazione tra il bug e il software dello smartphone o dell’app, piuttosto che con l’hardware della vettura.
Nessuna risposta ufficiale: quanto ci vorrà?
Nonostante la diffusione del bug, Google non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali né aggiornamenti specifici per risolverlo. La natura intermittente e la presenza su diversi modelli di smartphone complicano l’identificazione della causa principale. Alcuni utenti hanno riportato di aver ottenuto miglioramenti temporanei dopo aggiornamenti dell’app, ma la maggior parte continua a riscontrare il difetto senza soluzioni definitive.

Per chi si trova ad affrontare questo problema, le raccomandazioni più diffuse includono mantenere Android Auto sempre aggiornato, effettuare una reinstallazione completa dell’app e provare a utilizzare un cavo USB differente per il collegamento al veicolo. Inoltre, è fondamentale segnalare il bug attraverso i canali ufficiali e i forum di supporto, in modo da fornire informazioni utili agli sviluppatori per accelerare la risoluzione.
La situazione attuale mette in luce l’importanza di un sistema stabile e affidabile per la sicurezza e la comodità alla guida, elementi che gli utenti di Android Auto si aspettano da un servizio ormai diffusissimo sulle strade di tutto il mondo. In ogni caso, l’azienda dovrà intervenire presto, se non vuole scatenare la furia – giustificata – di molti clienti insoddisfatti…
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Richiamo di sicurezza per la Citroen C3: rischio incidenti elevatissimo
Il costruttore francese ha disposto la sospensione dell’uso fino alla riparazione gratuita nelle officine autorizzate.
Un nuovo richiamo di sicurezza coinvolge la Citroen C3, la sua versione elettrica e-C3 e la C3 Aircross nel Regno Unito a causa di un grave difetto al sistema frenante che ha portato al fermo immediato della circolazione dei veicoli interessati. Il costruttore francese ha disposto la sospensione dell’uso fino alla riparazione gratuita nelle officine autorizzate, sottolineando l’importanza di non sottovalutare il rischio.
Difetto critico al pedale del freno: la natura del problema
Il richiamo riguarda un’anomalia nell’assemblaggio del pedale del freno, che può compromettere la funzionalità dell’intero impianto frenante, arrivando nei casi peggiori a inibire completamente la capacità di arresto della vettura. Citroen ha evidenziato come alcuni componenti non rispettino gli standard qualitativi richiesti, costringendo l’azienda a intervenire tempestivamente per evitare incidenti.
La problematica interessa non solo le versioni tradizionali a combustione interna, ma anche la gamma elettrica e-C3, recentemente lanciata e già al centro di precedenti criticità legate a malfunzionamenti software sin dal debutto autunnale del 2023. A completare il quadro, è coinvolta anche la compatta crossover C3 Aircross, molto apprezzata nel segmento delle utilitarie.

Il gruppo Stellantis, proprietario di Citroen, ha specificato che i sistemi elettronici di sicurezza, tra cui l’AEB (frenata automatica d’emergenza) e il freno di stazionamento elettronico, dovrebbero funzionare correttamente anche in presenza del difetto tecnico. Tuttavia, l’azienda ha ribadito con fermezza che questo non elimina il rischio e ha invitato i proprietari a non utilizzare i veicoli finché non sarà completata la riparazione.
Le indicazioni ufficiali raccomandano di arrestare il veicolo in sicurezza qualora si manifestassero anomalie durante la guida e di contattare immediatamente l’assistenza stradale. La priorità è garantire la piena efficienza dell’impianto frenante per salvaguardare la sicurezza degli automobilisti e degli altri utenti della strada.
Dal punto di vista commerciale, questo richiamo rappresenta una sfida significativa per Citroen, soprattutto in un mercato britannico altamente competitivo e attento all’affidabilità dei veicoli. La reputazione del marchio, già messa alla prova in passato a causa di richiami come quello legato agli airbag Takata, rischia di subire ulteriori danni.
Gli esperti del settore sottolineano come la fiducia dei consumatori nel segmento delle utilitarie sia un fattore decisivo nelle scelte d’acquisto. Incidenti di questo tipo possono influenzare negativamente le vendite future, rendendo cruciale per Citroen gestire con trasparenza e rapidità l’intero processo di richiamo.
Parallelamente, è stato evidenziato un caso correlato: l’Opel Frontera, costruita su una piattaforma simile, ha affrontato un problema analogo, ma il produttore è riuscito a intervenire preventivamente, evitando un richiamo ufficiale e tutelando così la propria immagine.
Le autorità britanniche di regolamentazione stanno seguendo con attenzione l’evoluzione di questa situazione, garantendo un controllo rigoroso sulle misure adottate da Citroen e Stellantis. I proprietari possono verificare la presenza del proprio veicolo nella lista dei modelli interessati consultando il sito ufficiale Citroen dedicato ai richiami o rivolgendosi direttamente ai concessionari autorizzati.
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Tesla, tracollo ufficiale: l’azienda di Elon Musk va sempre peggio
Continuano a scendere le vendite delle auto marchiate Tesla. Un altro duro colpo per Elon Musk: ecco tutti i dettagli relativi agli ultimi dati.
L’azienda automobilistica statunitense Tesla negli anni scorsi ha letteralmente rivoluzionato la mobilità, portando avanti il proprio progetto relativo alle auto elettriche. Alcuni dei modelli Tesla ad alte prestazioni, come la Model S e la Model 3, hanno permesso all’azienda americana di lanciare una nuova era.
Come spesso accade in tutti i settori, anche gli altri marchi hanno iniziato a muoversi e, dunque, a fare concorrenza all’azienda americana. Il CEO di Tesla, Elon Musk, è stato l’artefice di un cambiamento epocale in riferimento al mercato dell’elettrico, ma ora deve fare i conti con alcuni dati assolutamente inaspettati fino a qualche anno fa.
I suoi atteggiamenti e comportamenti stravaganti hanno fatto perdere quote di mercato a Tesla, ma non è solo questo il motivo. I prezzi elevati delle auto, la diffidenza ancora elevata in molti consumatori e la crescita esponenziale del mercato cinese sono altri fattori che stanno pesando enormemente sulla crescita dell’azienda di Elon Musk.
Agosto di quest’anno, poi, ha segnato un vero e proprio tracollo per Tesla in merito alle vendite in Europa. Che cosa dicono i dati? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla situazione di Tesla e su quella generale relativa alla crescita del mercato dell’elettrico nel Vecchio Continente.
Tesla crolla in Europa: i numeri sono inferiori al previsto
Per l’azienda di Elon Musk il mese di agosto è stato davvero complicato in riferimento alle vendite sul mercato europeo. La Model Y – nonostante un calo del 37% – resta l’auto elettrica più venduta in Europa. Quello che preoccupa, però, è il vero e proprio crollo generale sulle vendite. Esso si è attestato, infatti, sul 23% rispetto ai dati precedenti.

E la cosa che preoccupa maggiormente Tesla riguarda anche i dati sul mercato dell’elettrico in Europa. Come mai successo in precedenza, infatti, di recente si sta registrando un vero e proprio boom sulle vendite. Stando ai dati di JATO Dynamics, sono state immatricolate quasi 160.000 vetture a batteria (BEV) ad agosto, con un incremento del 27% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La quota di mercato delle vetture a zero emissioni ha toccato il dato del 20,2%. Quasi un terzo delle auto vendute nel Vecchio Continente sono attualmente elettriche. Ottimo il momento di Volkswagen. L’azienda tedesca presenta, infatti, ben sei modelli nella top ten delle auto elettriche maggiormente vendute nel Vecchio Continente.
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Ford spazza via quasi un secolo di storia: l’enorme cambiamento dopo 70 anni
La decisione di Ford ha lasciato tutti quanti a bocca aperta, perché ha deciso di cambiare veramente tutto quanto.
Ford è un marchio veramente storico oltre che iconico. Sono poche le aziende che possono vantare il passato e il blasone dell’azienda statunitense, che nel corso del tempo ha veramente costruito moltissimi modelli iconici e apprezzati dalla massa, oltre che a vetture spettacolari e dal design indimenticabile.
Una buona fetta di quella storia, però, sta per sparire. Non stiamo facendo riferimento alle auto storiche e al passato dell’azienda, state tranquilli. Quello verrò ricordato a dovere per anni e anni, non può essere semplicemente archiviato. Tuttavia, nonostante questo, quasi un secolo di storia del marchio americano sta per sparire veramente.
Quello che ha deciso di portare avanti Ford, è un enorme cambiamento, e arriva dopo 70 anni. Scopriamo nelle prossime righe di cosa si tratta nello specifico, visto e considerato che è una svolta epocale, se vogliamo.
Ford, addio a quasi un secolo di storia: così è stato deciso
Ford ha deciso di portare avanti un cambiamento che in un certo senso appare inaspettato, ma a questo punto forse necessario. Il riferimento va all’abbandono dell’azienda al suo storico quartier generale per trasferirsi in un impianto più moderno e adatto ai tempi attualmente correnti. Addio, quindi, alla mitica Henry Ford II World Center. La struttura, inaugurata nel 1956 a Dearborn in Michigan, sarà demolita per permettere l’inizio della nuova costruzione.

Il nuovo progetto, a dire il vero, è già stato ideato nel 2020, mentre l’inaugurazione è prevista per la fine del 2025. Un po’ troppo presto, non trovate? Beh, effettivamente sì, ma dopotutto verrà mostrata solo una parte della nuova sede. L’intera struttura non sarà infatti completata prima del 2027. Anche definita Casa di vetro o Glass House, pure quest’ultima resterà in piedi fino al 2027, momento nel quale cominceranno i lavori di demolizione. Insomma, la decisione appare davvero come definitiva. Comunque, parlando di questo nuovo impianto, dovrebbe estendersi per oltre 195.000 metri quadrati. Includerà:
- Sei studi di design;
- Una food hall;
- Aree wellness;
- Spazi riservati alle dipendenti madri;
- Zone relax;
- Aree comuni interne ed esterne;
- Oltre 300 sale riunioni.
Impressionante, no? In tutto, i dipendenti che agiranno al suo interno saranno ben 4.000. Ford, oltre a realizzare una struttura nuova, si prende anche la briga di creare un’azienda che dà principalmente spazio al benessere di chi ci lavora al suo interno. Già delle persone sarebbero operative all’interno della nuova sede, ovvero poche centinaia. Entro la fine dei lavori, però, dovrebbero aumentare a dismisura.
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BMW, con Sciabile vent’anni di impegno sui campi da sci per i ragazzi disabili

SciAbile compie, orgogliosamente, 20 anni. Il progetto d’inclusione sociale nato dalla collaborazione tra la Scuola di sci Sauze d’Oulx Project e BMW Italia, che ha l’obiettivo di offrire corsi di sci e di discipline alpine a persone con disabilità, ha infatti visto la luce nel 2003 ed è stato da subito inserito nel programma di responsabilità sociale d’impresa di BMW Italia, SpecialMente.
E dalla sua nascita a oggi sono state impartite oltre 15mila ore di lezione di sci, in modo gratuito, a oltre 1500 allievi con disabilità, che in questo modo hanno avuto la possibilità di cimentarsi in una pratica sportiva e di mettersi alla prova, anche andando al di là di quelli che credevano essere dei limiti invalicabili. Per celebrare una partnership così duratura BMW Italia ha fatto realizzare dalla Scuola Holden cortometraggio celebrativo, creato con la partecipazione in voce del giornalista Giorgio Teruzzi. Un video che riassume le tappe fondamentali di un progetto che contava 33 allievi nel suo primo anno, e che nelle ultime stagioni ha visto aderire più di 200 ragazzi a stagione.
“Questi vent’anni sono volati”, ha raccontato Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia, ricordando che questo progetto è nato da un incontro. “Quello tra noi e la Scuola di Sauze d’Oulx. È nato dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, raggiungendo traguardi all’inizio neppure immaginati”, ha aggiunto. Scoprendo quello che Alex Zanardi chiama il ‘talento residuo’, un concetto che lui ha sempre riassunto così. Quando la vita ti obbliga ad affrontare situazioni complesse coma le disabilità o una menomazione puoi farlo in due modi: rimpiangendo per sempre quello che ha perduto o non ti è stato dato oppure chiedendoti cosa puoi fare con quello che ti è rimasto. Ed ecco che il grande merito di SciAbile è essere riuscito a fare diventare il talento residuo un approccio alla vita per molte persone.
Positivo, costruttivo, con uno sguardo sempre rivolto al futuro, senza mai semttere di lottare e di credere in sé stesso e negli altri.
Ha spiegato Alberto Bergoin, uno dei fondatori del Progetto e direttore della Scuola di Sci di Sauze d’Oulx: “SciAbile ha davvero incrementato il numero di partecipanti, delle attrezzature specifiche, dei maestri e snowboard specializzati, dei trasporti gratuiti e, soprattutto, delle ore di lezione e delle attività alternative gratuite e non, svolte sul campo. Da inizio stagione a oggi siamo già a quasi 600 ore gratuite per un totale di 180 partecipanti. I maestri coinvolti attivamente a Sciabile sono 26, di cui 4 formati negli ultimi due mesi”. Sono arrivati inoltre tre importanti supporti: un tapis roulant di risalita con una larghezza più adeguata, uno chalet per l’accoglienza degli allievi, delle loro famiglie e dei maestri donato da 2gether Onlus coadiuvata dalla Fondazione Time2 della famiglia Lavazza ed è tornato nello staff, dopo otto anni di assenza, Davide Gros che per quattro mandati è stato anche Head Coach della Nazionale Paralimpica Italiana.
Infine, per festeggiare il compleanno e le novità di questa stagione a Sauze d’Oulx sono arrivati anche carismatici amici di BMW SpecialMente, come Carlotta Visconti da sempre presente a SciAbile e atleta della boccia Paralimpica Nazionale, il motociclista Emiliano Malagoli fondatore della Onlus Diversamente Abili e alcuni atleti di Obiettivo 3, società sportiva no profit fondata da Alex Zanardi. Ha concluso Bergoin: “l’auspicio è che possa ancora esserci margine di miglioramento che permetta di non escludere nessuno dal progetto (ogni anno circa 100 ragazzi non possono essere inseriti, ndr) e che la collaborazione, ormai storica, con BMW possa durare altri 20 anni dando testimonianza reale e pratica agli altri partner di come la costanza, la tenacia, la collaborazione e il lavoro di squadra a lungo termine paghino, permettendo di realizzare cose straordinarie”.
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Auto “normali” (non SUV) a trazione integrale: l’elenco completo (con i prezzi)

Le auto a trazione integrale sono utili per chi affronta spesso superfici a scarsa aderenza. Le SUV sono le vetture più amate da chi vuole una 4×4 ma non tutti vogliono crossover a quattro ruote motrici dal baricentro alto.
Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto “normali” (non Sport Utility, per intenderci) a trazione integrale in commercio: tante proposte per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche. Abbiamo escluso i pick-up in quanto veicoli commerciali e quindi omologabili esclusivamente come autocarro.
Tutte le auto “normali” (non SUV) a trazione integrale

Alfa Romeo
- Giulia 2.0 Turbo da 54.550 euro
- Giulia 2.2 TD 210 CV da 57.050 euro

Audi
- S3 Sportback da 52.650 euro
- RS 3 Sportback 62.550 euro
- A3 Sportback 40 TFSI da 44.450 euro
- A3 Sportback 40 TDI da 47.100 euro
- A3 4 porte 40 TFSI da 45.250 euro
- S3 4 porte da 53.950 euro
- RS 3 4 porte 65.650 euro
- A3 4 porte 40 TDI da 47.900 euro
- A4 40 TDI quattro da 49.050 euro
- A4 40 TFSI quattro da 48.400 euro
- A4 45 TFSI da 53.600 euro
- A4 50 TDI da 55.300 euro
- S4 TDI da 78.950 euro
- RS 4 Avant 99.900 euro
- A4 Avant 40 TFSI quattro da 50.000 euro
- A4 Avant 45 TFSI da 55.200 euro
- A4 Avant 40 TDI quattro da 50.650 euro
- A4 Avant 50 TDI da 56.900 euro
- S4 TDI Avant da 80.550 euro
- A4 allroad 40 TDI da 59.350 euro
- A4 allroad 45 TFSI da 57.200 euro
- A4 allroad 50 TDI da 58.900 euro
- A6 40 2.0 TDI quattro da 61.750 euro
- A6 45 2.0 TFSI quattro da 65.250 euro
- A6 45 3.0 TDI da 66.950 euro
- A6 50 3.0 TDI da 68.400 euro
- A6 55 3.0 TFSI da 72.250 euro
- A6 50 2.0 TFSI e da 67.450 euro
- A6 55 2.0 TFSI e 77.550 euro
- S6 TDI da 86.350 euro
- RS 6 Avant da 138.750 euro
- A6 Avant 45 TFSI quattro da 67.650 euro
- A6 Avant 55 TFSI da 74.650 euro
- A6 Avant 50 TFSI e da 69.850 euro
- A6 Avant 40 TDI quattro da 64.150 euro
- A6 Avant 45 TDI da 69.350 euro
- A6 Avant 50 TDI da 70.800 euro
- S6 Avant TDI da 88.750 euro
- A6 allroad 40 TDI 2.0 da 67.750 euro
- A6 allroad 45 TDI 3.0 da 72.950 euro
- A6 allroad 50 TDI 3.0 da 74.400 euro
- A6 allroad 55 TDI 3.0 da 81.300 euro
- A6 allroad 55 TFSI 3.0 da 78.250 euro
- A7 Sportback 45 TFSI quattro da 72.800 euro
- A7 Sportback 55 TFSI da 81.350 euro
- RS 7 Sportback 145.150 euro
- A7 Sportback 50 TFSI e da 79.400 euro
- A7 Sportback 55 TFSI e 93.750 euro
- A7 Sportback 40 TDI quattro da 70.650 euro
- A7 Sportback 45 TDI da 76.400 euro
- A7 Sportback 50 TDI da 79.100 euro
- S7 Sportback TDI da 95.700 euro
- S8 da 157.250 euro
- A8 60 TFSI e da 117.650 euro
- A8 50 TDI da 102.850 euro
- A5 40 TDI quattro da 56.400 euro
- A5 40 TFSI quattro da 52.950 euro
- A5 45 TFSI da 59.150 euro
- A5 50 TDI da 67.550 euro
- S5 TDI da 85.700 euro
- RS 5 104.900 euro
- A5 Cabrio 40 TDI quattro da 63.400 euro
- A5 Cabrio 40 TFSI quattro da 59.950 euro
- A5 Cabrio 45 TFSI da 66.150 euro
- S5 Cabrio da 92.700 euro
- RS 5 Sportback 104.900 euro
- A5 Sportback 40 TFSI quattro da 52.950 euro
- A5 Sportback 45 TFSI da 59.150 euro
- A5 Sportback 40 TDI quattro da 56.400 euro
- A5 Sportback 50 TDI da 67.550 euro
- S5 Sportback TDI da 85.700 euro
- TT 45 TFSI 53.950 euro
- TT TFSI 320 CV da 64.900 euro
- TT RS 85.100 euro
- TT Roadster 45 TFSI 56.650 euro
- TT Roadster TFSI 320 CV da 67.700 euro
- TT Roadster RS 87.800 euro
- R8 quattro 215.700 euro
- R8 Spider quattro 229.000 euro
- e-tron GT 111.300 euro
- e-tron GT RS 155.350 euro

Bentley
- Flying Spur W8 210.600 euro
- Flying Spur W12 224.088 euro
- Continental GT V8 222.300 euro
- Continental GT Speed 274.622 euro
- Continental GT Convertible V8 244.000 euro
- Continental GT Convertible Speed 302.072 euro

BMW
- M 135i da 51.500 euro
- 120d xDrive da 45.000 euro
- 320d 48V xDrive da 53.600 euro
- 330d 48V xDrive da 61.300 euro
- M340d 48V 73.700 euro
- M340i 48V 75.500 euro
- 320i xDrive da 53.400 euro
- 330i xDrive da 60.600 euro
- M3 Competition xDrive 110.000 euro
- 330e xDrive da 63.600 euro
- 320d 48V Touring xDrive da 55.650 euro
- 330d 48V Touring xDrive da 63.300 euro
- M 340d 48V Touring 75.550 euro
- M 340i 48V Touring 77.200 euro
- 330i Touring xDrive da 62.300 euro
- M3 Touring 114.000 euro
- 330e Touring xDrive da 65.200 euro
- 520d 48V xDrive da 63.700 euro
- 530i 48V xDrive da 66.000 euro
- 530d 48V xDrive da 69.600 euro
- 540d 48V da 76.500 euro
- 540i 48V da 72.500 euro
- M550i 95.900 euro
- M5 Competition 142.550 euro
- 530e xDrive da 68.900 euro
- 545e da 78.700 euro
- 530i Station da 68.500 euro
- 540i Station da 75.000 euro
- 530e Station xDrive da 71.300 euro
- 520d Station xDrive da 66.100 euro
- 530d Station xDrive da 72.000 euro
- 540d Station da 79.000 euro
- 750e da 130.700 euro
- M760e 156.600 euro
- 740d da 124.100 euro
- 223d 48V Active Tourer da 46.800 euro
- 223i 48V Active Tourer xDrive da 43.500 euro
- 225e Active Tourer da 46.050 euro
- 230e Active Tourer da 49.700 euro
- 218d Gran Tourer xDrive da 40.850 euro
- 220d Gran Tourer xDrive da 44.050 euro
- M 240i Coupé da 59.600 euro
- 220i xDrive Gran Coupé da 45.960 euro
- M 235i Gran Coupé da 57.310 euro
- 220d xDrive Gran Coupé da 48.510 euro
- 420d 48V Coupé xDrive da 57.600 euro
- 430d 48V Coupé da 61.400 euro
- M440d 48V Coupé 80.200 euro
- M440i 48V Coupé 82.300 euro
- M4 Competition Coupé xDrive 110.100 euro
- M440d 48V Cabrio 89.100 euro
- M440i 48V 91.100 euro
- M4 Competition Cabrio 119.850 euro
- M440i Gran Coupé 84.500 euro
- 420d Gran Coupé xDrive da 60.150 euro
- 430d Gran Coupé da 69.550 euro
- 620d Gran Turismo da 70.400 euro
- 630d Gran Turismo xDrive da 76.500 euro
- 640d Gran Turismo da 83.300 euro
- 840i Coupé xDrive 116.750 euro
- M850i Coupé 142.100 euro
- M8 Competition 188.600 euro
- 840d Coupé 117.750 euro
- 840i Cabrio xDrive 124.850 euro
- M850i Cabrio 150.200 euro
- M8 Competition Cabrio 196.900 euro
- 840d Cabrio 125.850 euro
- 840i Gran Coupé xDrive 113.700 euro
- M850i Gran Coupé 139.050 euro
- M8 Competition Gran Coupé 185.450 euro
- 840d Gran Coupé 114.700 euro
- i4 M50 77.850 euro
- i7 da 150.400 euro

Cupra
- Leon Sportstourer 2.0 TSI 310 CV 49.800 euro

DS
- 9 E-Tense 360 da 75.750 euro

Ford
- Tourneo Connect 2.0 EcoBlue AWD da 33.750 euro

Hyundai
- Ioniq 6 AWD 62.450 euro

Jaguar
- XE 2.0 D AWD 51.310 euro
- XF 2.0 D AWD da 62.970 euro
- XF Sportbrake 73.270 euro
- F-Type 5.0 V8 450 CV AWD 115.200 euro
- F-Type R75 139.400 euro
- F-Type Convertibile 5.0 V8 450 CV AWD 123.100 euro
- F-Type Convertibile R75 147.400 euro

Lamborghini
- Huracán Coupé 231.574 euro
- Huracán Spyder 254.474 euro
- Aventador S 346.250 euro
- Aventador SVJ 432.730 euro
- Aventador Ultimae 410.219 euro
- Aventador Roadster S 385.059 euro
- Aventador Roadster SVJ 474.698 euro
- Aventador Roadster Ultimae 451.240 euro

Lexus
- LS da 118.000 euro

Maserati
- Ghibli Modena 125.710 euro
- Quattroporte Modena 153.700 euro

Mazda
- Mazda3 AWD 35.950 euro

Mercedes
- A 250 da 48.052 euro
- A 35 AMG da 54.396 euro
- A 45S AMG da 68.182 euro
- A 250 4 porte da 48.967 euro
- A 35 AMG 4 porte da 55.250 euro
- B 250 da 42.074 euro
- B 250 e da 46.710 euro
- C 43 AMG Mild hybrid da 84.342 euro
- C 220 d Mild hybrid 4Matic da 56.023 euro
- C 300 d Mild hybrid 4Matic da 60.749 euro
- C 300 e 4Matic da 66.768 euro
- C 400 e da 74.460 euro
- C 300 de 4Matic da 70.428 euro
- C 43 AMG Station da 83.866 euro
- C 220 d Station 4Matic da 55.547 euro
- C 43 AMG Coupé 82.814 euro
- C 220 d Coupé 4Matic da 61.478 euro
- C 300 d Coupé 4Matic da 65,160 euro
- C 43 AMG Cabrio 91.544 euro
- C 220 d Cabrio 4Matic da 69.983 euro
- E 300 d Mild hybrid da 66.672 euro
- E 220 d Mild hybrid 4Matic da 62.365 euro
- E 450 Mild hybrid da 72.344 euro
- E 53 AMG Mild hybrid 92.130 euro
- E 63 AMG S 129.960 euro
- E 300 e 4Matic da 71.339 euro
- E 300 de 4Matic da 73.230 euro
- E 400 d da 76.303 euro
- E 63 AMG S Station 132.229 euro
- E 450 Station da 74.589 euro
- E 53 AMG Station 94.392 euro
- E 400 d Station da 78.548 euro
- E 220 d Station 4Matic da 64.610 euro
- E 300 d Station da 68.916 euro
- E 300 de Station 4Matic da 75.474 euro
- E 450 Cabrio da 81.061 euro
- E 53 AMG Cabrio 102.033 euro
- E 400 d Cabrio da 85.830 euro
- E 300 d Cabrio da 79.768 euro
- S 680 Maybach 246.546 euro
- S 450 da 126.009 euro
- S 500 da 134.696 euro
- S 580 da 136.558 euro
- S 580 e 4Matic da 142.484 euro
- S 350 d 4Matic da 115.522 euro
- S 400 d da 121.308 euro
- CLA 200 4Matic da 45.157 euro
- CLA 250 4Matic da 49.117 euro
- CLA 35 AMG 56.251 euro
- CLA 45 S AMG 69.083 euro
- CLA 200 d 4Matic da 44.433 euro
- CLA Shooting Brake 250 4Matic da 49.658 euro
- CLA Shooting Brake 35 ASMG 56.868 euro
- CLA Shooting Brake 45 S AMG 69.699 euro
- CLA Shooting Brake 200 d 4Matic da 45.236 euro
- CLS 300 d da 88.392 euro
- CLS 450 da 96.189 euro
- CLS 53 AMG 119.651 euro
- CLS 400 d da 97.300 euro
- SL 63 AMG da 204.480 euro
- GT Coupé 4 43 AMG 110.300 euro
- GT Coupé 4 53 AMG 130.290 euro
- GT Coupé 4 63 AMG S 202.970 euro
- EQE 350 4Matic da 84.489 euro
- EQE 53 AMG da 126.538 euro
- EQE 500 da 97.543 euro
- EQE 43 AMG da 120.438 euro
- EQS 580 158.390 euro
- EQS 53 AMG 177.776 euro
- EQS 450 4Matic 133.844 euro
- EQS 500 4Matic 142.506 euro

Mini
- Clibman John Cooper Works da 51.100 euro

Peugeot
- 508 Station Sport Engineered 72.650 euro

Polestar
- 2 Dual Motor da 59.200 euro

Porsche
- Panamera 4 da 108.655 euro
- Panamera 4S da 130.638 euro
- Panamera GTS 153.452 euro
- Panamera Turbo S 201.320 euro
- Panamera E-Hybrid da 124.515 euro
- Panamera 4S E-Hybrid da 142.838 euro
- Panamera Turbo S E-Hybrid da 207.420 euro
- Panamera Sport Turismo 4 da 111.583 euro
- Panamera Sport Turismo 4S 134.054 euro
- Panamera Sport Turismo GTS 156.380 euro
- Panamera Sport Turismo Turbo S 205.712 euro
- Panamera Sport Turismo E-Hybrid da 127.443 euro
- Panamera Sport Turismo 4S E-Hybrid 146.254 euro
- Panamera Sport Turismo Turbo S E-Hybrid 211.812 euro
- 911 Carrera 4 128.577 euro
- 911 Carrera 4S 144.437 euro
- 911 Carrera 4 GTS 162.890 euro
- 911 Dakar 233.511 euro
- 911 Turbo 207.735 euro
- 911 Turbo S 241.158 euro
- 911 Cabriolet/Targa 4 385 CV 143.217 euro
- 911 Cabriolet/Targa 4S 450 CV 159.077 euro
- 911 Cabriolet/Targa 4 480 CV da 177.530 euro
- 911 Cabriolet Turbo 221.643 euro
- 911 Cabriolet Turbo S 255.066 euro
- Taycan 4S 115.417 euro
- Taycan GTS 141.966 euro
- Taycan Turbo 164.073 euro
- Taycan Turbo S 198.233 euro
- Taycan Cross Turismo 4 104.860 euro
- Taycan Turismo 4S da 116.393 euro
- Taycan Turismo Turbo S da 199.209 euro
- Taycan Turismo Turbo da 165.049 euro
- Taycan Sport Turismo GTS 142.942 euro

Rolls-Royce
- Ghost da 325.000 euro
- Ghost Black Badge 380.000 euro

Seat
- Leon Sportstourer 2.0 TDI 4Drive da 35.350 euro

Skoda
- Octavia Wagon TDI RS 44.100 euro
- Octavia Wagon 2.0 TDI 150 CV 4×4 da 38.450 euro
- Superb 2.0 TSI 55.150 euro
- Superb 2.0 TDI 200 CV 4×4 da 47.250 euro
- Superb Station 2.0 TSI 56.250 euro
- Superb Station 2.0 TDI 200 CV 4×4 da 48.350 euro

Subaru
- Impreza MHEV da 34.100 euro
- Impreza 1.6i da 24.100 euro

Suzuki
- Swift 4WD 23.000 euro

Tesla
- Model 3 Dual Motor 65.470 euro
- Model 3 Performance 68.470 euro
- Model S 141.970 euro

Toyota
- Yaris GR 46.000 euro
- Prius AWD 36.100 euro

Volkswagen
- Golf 2.0 TDI 150 CV 4Motion 40.550 euro
- Golf R da 60.200 euro
- Golf Variant Alltrack 47.300 euro
- Passat Variant 2.0 TDI 200 CV 4MOTION da 51.300 euro
- Caddy 2.0 TDI 4Motion da 33.185 euro

Volvo
- S60 B5 63.250 euro
- S60 T8 da 65.400 euro
- V60 T6 da 65.550 euro
- V60 T8 da 69.550 euro
- V60 Cross Country B4 (d) da 55.650 euro
- V60 Cross Country B5 da 57.900 euro
- S90 T8 da 78.300 euro
- S90 B5 da 68.050 euro
- V90 T6 da 78.350 euro
- V90 T8 da 82.350 euro
- V90 Cross Country B5 da 70.900 euro
- V90 Cross Country B4 da 70.950 euro
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McLaren MCL60, la foto della monoposto per il Mondiale F1 2023

La McLaren ha svelato la foto della MCL60: la monoposto – motorizzata Mercedes – correrà il Mondiale F1 2023 con il britannico Lando Norris e l’australiano Oscar Piastri.
Il nome della vettura omaggia i 60 anni del team inglese, una scuderia che può vantare nel proprio palmarès otto Mondiali Costruttori e dodici titoli Piloti.
McLaren MCL60: i piloti
Lando Norris – nato il 13 novembre 1999 a Glastonbury (Regno Unito) – corre in F1 con la McLaren dal 2019. Nel Circus ha conquistato il sesto posto nel Mondiale (2021), 1 pole position, 5 giri veloci e 6 podi mentre per quanto riguarda i trionfi prima di approdare nella massima serie segnaliamo i titoli europeo e nordeuropeo Formula Renault 2.0 nel 2016 e il campionato continentale F3 nel 2017.
Oscar Piastri – nato il 6 aprile 2001 a Melbourne (Australia) – debutterà in Formula 1 quest’anno. Il suo palmarès nelle categorie minori comprende il campionato europeo Formula Renault 2019, il titolo F3 nel 2020 e quello F2 nel 2021.
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Ferrari F1, arriva il nuovo sponsor Bang & Olufsen

La Scuderia Ferrari ha annunciato un nuovo sponsor per la squadra di F1: Bang & Olufsen.
L’azienda danese – un’eccellenza nel campo delle tecnologie audio – collaborerà insieme al team di Maranello per offrire esperienze di nuova generazione agli appassionati del Circus. Il logo del brand sarà presente sulla livrea della SF-23 che prenderà parte al Mondiale F1 2023 con Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr..
Passione Ferrari
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Jaguar, la tecnologia sigla per sigla

Jaguar è un marchio noto per le sue auto eleganti e sportive ma le vetture del brand britannico sono anche ricche di tecnologia.
Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici della Casa inglese.
Adaptive Dynamics
Il sistema Adaptive Dynamics, monitorando la posizione della ruota e il movimento della scocca, analizza costantemente le attività di accelerazione, sterzata e frenata. Gli ammortizzatori a controllo elettronico si regolano automaticamente 100 volte al secondo ottimizzando la configurazione delle sospensioni.
AdSR
Il sistema AdSR (acronimo di Adaptive Surface Response) monitora costantemente l’ambiente dell’auto e regola di conseguenza le impostazioni del motore e dei freni.
AHBA
La sigla AHBA identifica i fari automatici con abbaglianti assistiti.
ASPC
Il sistema ASPC (acronimo di All Surface Progress Control) – attivo da 3,6 a 30 km/h – consente di impostare e mantenere una velocità costante in condizioni di guida difficili, come ad esempio su superfici scivolose.
AWD
La sigla AWD (acronimo di All Wheel Drive) identifica le Jaguar a trazione integrale.
Blind Spot Assist
Il Blind Spot Assist è il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco.
Configurable Dynamics
La funzione Configurable Dynamics consente di configurare la mappatura dell’acceleratore, i punti di cambio marcia, la risposta dello sterzo e le sospensioni dell’auto (se dotata di Adaptive Dynamics).
Controllo adattivo della velocità di crociera con Steering Assist
Il sistema assiste gradatamente la sterzata, l’accelerazione e la frenata tenendo la vettura al centro della corsia e mantenendo la distanza preimpostata dai veicoli che la precedono.
DAB
La sigla DAB (acronimo di Digital Audio Broadcast) identifica la radio digitale.
DSC
La sigla DSC identifica il controllo dinamico della stabilità.
EBA
Il sistema EBA (acronimo di Emergency Brake Assist) rileva quando viene azionato il freno velocemente ma senza la forza necessaria per ottenere le massime prestazioni di arresto. Aumenta la pressione del freno mediante la pompa ABS per garantire un arresto tempestivo e, per ridurre il rischio di collisioni, attiva automaticamente i lampeggiatori di emergenza durante la frenata.
EPAS
La sigla EPAS identifica il servosterzo elettrico.
EPB
L’EPB non è altro che il freno di stazionamento elettronico.
Head-up Display
L’Head-up Display mostra sul parabrezza dati importanti dell’auto come la velocità e le istruzioni di navigazione.
Hill Launch Assist
Il sistema di partenza in salita assistita Hill Launch Assist applica i freni brevemente per impedire l’arretramento dell’auto consentendo un avvio fluido e sicuro su superfici inclinate.
Jaguar Drive Control
Il sistema Jaguar Drive Control interagisce con i sistemi di controllo dinamico della stabilità e di gestione del motore e del cambio per modificare le caratteristiche di mappatura del motore, l’impostazione del cambio e dell’impianto frenante.
Keyless Entry
Il Keyless Entry è il sistema di accesso senza chiave.
Lane Keep Assist
Il sistema Lane Keep Assist è in grado di rilevare l’allontanamento imprevisto dell’auto dalla corsia di percorrenza e, per consentirne il rientro in carrreggiata, esercita una sterzata controllata.
Low traction launch
Il sistema Low traction launch – attivo fino a una velocità di 30 km/h – migliora la capacità dell’auto sulle superfici scivolose come erba bagnata, neve e ghiaccio fornendo un controllo ottimale della coppia in fase di partenza da fermo.
Pivi Pro
Pivi Pro è il sistema di infotainment Jaguar.
Rear Collision Monitor
Se un veicolo in avvicinamento da dietro non rallenta il sistema induce il conducente a frenare facendo lampeggiare automaticamente le luci di emergenza.
Remote
La app Remote consente di preimpostare la navigazione, confermare la posizione dell’auto, controllare il livello del carburante e impostare la temperatura dell’abitacolo a distanza.
Secure Tracker
Il Secure Tracker aiuta a localizzare la vettura in caso di furto.
Software Over the Air
La tecnologia Software Over the Air consente di aggiornare l’auto come uno smartphone (grazie alla connessione dati integrata) senza bisogno di passare dalla concessionaria.
Surround Camera 3D
Il sistema Surround Camera 3D aiuta a eseguire le manovre in modo sicuro simulando la vista dall’alto a 360°.
Torque Vectoring by Braking
La tecnologia Torque Vectoring by Braking esercita un’azione frenante indipendente sulle due ruote interne anteriori e posteriori per dare all’auto più capacità sterzante.
TPMS
Il TPMS è il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.
TSA
Il TSA è il controllo della stabilità del rimorchio.
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GIMS Festival 2023, il Geneva Motor Show sbarca in Qatar

Il Salone dell’auto di Ginevra rappresenta un appuntamento amato, non soltanto dagli addetti ai lavori. La città svizzera è centrale per gli spostamenti dall’Europa, comoda dall’Italia. Essendo poi la terra elvetica totalmente neutrale, senza produttori di automobili, nessuna casa automobilistica si è mai sentita in dovere di mostrare i muscoli con stand faraonici, come capitava per i marchi nazionali ai Saloni di Francoforte, Parigi o Detroit.
Il Covid e il ripensamento della partecipazione agli show da parte dei produttori hanno finito per cancellare le ultime edizioni dell’appuntamento svizzero. Gli organizzatori però non si sono dati per vinti e il brand del Geneva International Motor Show è rimasto vivo e ora si appresta a continuare con un evento in terre più lontane e però più ricettive, nel ricco Qatar.
“Con il GIMS Festival vogliamo re-inventare uno show dedicato alle auto, non realizzare un festival nostalgico, vogliamo tornare a dare emozione a questo settore, l’innovazione avrà un ruolo importante anche per quanto riguarda la tecnologia sviluppata a livello locale, ma il focus sarà sempre l’automobile”, racconta Sandro Mesquita, CEO del Geneva Motor Show e ora anche del GIMS Festival che andrà in scena con la prima edizione a Doha in Qatar a partire dal 5 fino al 14 ottobre 2023 con tanto di parata delle vetture più avvincenti sul lungomare.
L’idea è quella di realizzare un festival dell’eccellenza con un evento in grado di dare risalto alle più straordinarie auto di lusso, ma anche sportive, esotiche e classiche. Non solo esposizione, i visitatori avranno anche un ruolo attivo e potranno approfittare d’esperienze al volante all’interno e nei dintorni della capitale, deserto e circuiti compresi. L’evento infatti è previsto in simultanea con il Grand Prix di Formula 1 del Qatar (6/8 ottobre 2023).
In merito al ruolo sempre più centrale che questa zona del Medio Oriente riveste per le manifestazioni sportive e il turismo in generale, Berthold Trenkel, COO di Qatar Tourism racconta: “il nostro Paese è una porta d’accesso ideale in grado di collegare le persone di tutto il mondo, riunire gli appassionati di auto e mostrare loro le ultime innovazioni dell’industria automobilistica“.
A contribuire alla scelta del Qatar c’è sicuramente il fatto che questo Paese ricopre di anno in anno un ruolo sempre più importante per il mercato del lusso sia in Oriente sia su scala internazionale.
Il mercato automobilistico della regione è quello con la più rapida crescita al mondo grazie anche ai più importanti proprietari a livello mondiale di auto d’epoca che risiedono in questa zona.
La realizzazione del GIMS Qatar coinvolge importanti partner locali a tutti i livelli operativi, oltre Qatar Tourism e Qatar Airways, anche il Qatar Business Events Corporation (QBEC) che gestisce il Doha Exhibition and Convention Centre (DECC), il Qatar Motor and Motorcycle Federation (QMMF) con il relativo circuito di Lusail e il Qatar Auto Museum (QAM).
L’affluenza prevista è di 200.000 visitatori da tutto il mondo mentre l’accordo con il Salone di Ginevra riguarda le prossime cinque edizioni.
Certo il momento non è facile dovuto anche al tasso sempre più alto di tecnologia nelle nuove vetture che spingono i brand a proporre le proprie novità nei gradi eventi tech internazionali e non più nei Motor show.
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