MotoGP 2018, Thailandia: gli orari diretta TV di Sky e Tv8

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Il mondiale MotoGP 2018 questo weekend correrà per la prima volta sul tracciato della Thailandia per il quindicesimo e quintultimo appuntamento della stagione. Si preannuncia una gara ricca di emozioni quella in programma domenica ore 9.00 (italiane), con le Yamaha che sembrano aver ritrovato improvvisamente brillantezza, con Dovizioso sempre in palla (Lorenzo ha deciso di non correre dopo la caduta di venerdì che gli ha procurato una piccola frattura al polso) e con Marquez che non mola un centimetro nonostante abbia ormai il titolo in pugno. Come di consueto la quindicesima tappa della MotoGP 2018 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport MotoGP e in differita su TV8. Di seguito gli orari TV per seguire l’evento.

MotoGP 2018, Thailandia: gli orari TV in diretta su Sky Sport MotoGP e in differita su TV8

Sabato
04:00 Prove libere 3 Moto3
04:55 Prove libere 3 MotoGP
05:55 Prove libere 3 Moto2
07:35 Qualifiche Moto3
08:30 Prove libere 4 MotoGP
09:05 Qualifiche MotoGP
10:00 Qualifiche Moto2

Domenica
03:40 WUP Moto3, Moto2 e MotoGP
06:00 Gara Moto3 (11.00 su TV8)
07:20 Gara Moto2 (12.15 su TV8)
09:00 Gara MotoGP (14.00 su TV8)

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Enzo Ferrari, il pilota

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Credits: – Enzo Ferrari con il meccanico Michele Conti.
– L’auto e una Alfa Romeo 20-40 HP
– Prima gara di Ferrari con l’Alfa.
– Si classifico al 2°posto assoluto (1° di categoria)

Enzo Ferrari è diventato una leggenda grazie alle sue auto ma prima di tutto questo è stato un semplice ragazzo modenese che sognava di diventare un pilota. Ci riuscì ma lasciò tutto al culmine della carriera: scopriamo insieme la storia di quegli anni.

Enzo Ferrari, il pilota: la storia

Enzo Ferrari – nato il 18 febbraio 1898 a Modena – debutta nelle corse nel 1919 quando, dopo essere stato assunto dalla Casa automobilistica CMN, acquista una vettura di questa azienda (la 15/20 HP) e si presenta il 5 ottobre al via della Parma-Poggio di Berceto. Termina la gara in 11° posizione e arriva invece 9° alla Targa Florio.

Dalla Isotta Fraschini all’Alfa Romeo

L’anno seguente Enzo cerca una vettura più potente e la trova: con un’Isotta Fraschini 100/110 IM Corsa conquista il primo podio in carriera (3° alla Parma-Poggio di Berceto) ma è costretto al ritiro in altre due corse (Mugello e Coppa della Consuma). Deluso dall’inaffidabilità dell’auto si reca all’Alfa Romeo per acquistare un altro mezzo e si ritrova addirittura ingaggiato come pilota di rincalzo dalla Casa del Biscione. Sorprende tutti con un secondo posto assoluto alla Targa Florio con una 20-40 mentre nel chilometro lanciato di Gallarate si piazza in quarta posizione.

Nel 1921 con l’Alfa Romeo 20-30 ES Sport Enzo Ferrari si ritira alla Parma-Poggio di Berceto ma si riscatta con un quinto posto alla Targa Florio, una seconda piazza al Mugello e con altre due quinte posizioni rimediate alla Coppa delle Alpi e alla Aosta-Gran San Bernardo.

Calo di prestazioni

Ferrari viene confermato pilota Alfa nel 1922 ma le vetture del Biscione sono inferiori alla concorrenza: 16° alla Targa Florio, 7° alla Coppa della Consuma e ritiro al Mugello. Enzo, deluso dal mezzo, si presenta al via della Aosta-Gran San Bernardo per la prima e unica volta nella sua vita al volante di una vettura straniera (l’austriaca Steyr) e conclude la gara in 8° posizione.

L’anno successivo si ritira alla Targa Florio, si ritira al Mugello, ottiene la prima vittoria in carriera con una RL al Circuito del Savio e porta a casa un quarto posto alla Coppa delle Alpi. Nonostante i buoni risultati Enzo Ferrari capisce di non essere talentuoso come i compagni di scuderia e inizia ad amare sempre di più il lato organizzativo di un team. L’8 settembre muore l’amico fraterno – nonché pilota di punta del Biscione – Ugo Sivocci ma Enzo non viene promosso a prima guida dai vertici della Casa lombarda.

1924: Lione, il primo addio alle corse e il Cavallino

Il 1924 è uno degli anni più significativi della vita di Enzo Ferrari: mandato dall’Alfa Romeo in Svizzera per rappresentare l’azienda al Salone di Ginevra ottiene un quarto posto nel chilometro lanciato della città elvetica (prima e unica corsa disputata dal Drake fuori dall’Italia) e – libero dalla responsabilità di non essere uno dei driver più importanti del Biscione – porta a casa nel corso della stagione piazzamenti molto interessanti. Secondo alla Coppa Verona, seconda vittoria consecutiva sul Savio, successo nel Polesine e trionfo alla prima edizione della Coppa Acerbo (che gli consente di essere – a 26 anni – uno dei più giovani Cavalieri d’Italia di sempre).

L’Alfa torna a interessarsi a lui e lo convoca a sorpresa per il GP d’Europa a Lione: Enzo Ferrari si sente inadeguato a gestire la potentissima P2, si rifiuta di prendere parte alla gara e lascia le corse. Al termine della stagione riceve dalla madre di Francesco Baracca – che lo aveva già premiato al Savio pochi mesi prima (nel 1923 a consegnargli il riconoscimento fu invece il padre del celebre aviatore) – il simbolo presente sulla carlinga dell’aereo del figlio: un cavallino rampante.

Il ritorno

Dopo due anni trascorsi come rappresentante Alfa Romeo Enzo Ferrari torna a fare il pilota con le meno impegnative vetture Sport per motivi commerciali (in parole povere per vendere più auto del Biscione sfruttando la pubblicità derivante dai successi) e vince per due anni consecutivi ad Alessandria (nel 1927 con una RL, nel 1928 con una 6C 1500) e a Modena (1927 e 1928 con la 6C 1500). Sempre con la 6 cilindri milanese ottiene anche un terzo posto al Mugello nel 1928.

Nasce la Scuderia Ferrari

Nel 1929 – dopo un ritiro ad Alessandria, un quinto posto al Circuito del Pozzo e un’ottava piazza al Mugello con una 6C 1750 GS – Enzo Ferrari fonda la Scuderia Ferrari, una specie di squadra corse Alfa Romeo non ufficiale.

L’anno successivo il Drake guida per la prima volta un’Alfa Romeo della sua Scuderia – una 6C 1750 GS – ad Alessandria arrivando terzo mentre al Circuito delle Tre Province e a Pescara è costretto al ritiro.

L’ultimo anno da pilota

Nel 1931 Enzo Ferrari conquista l’ultima vittoria in carriera alla Bobbio-Passo del Penice con una 8C 2300 mentre nell’ultima corsa disputata – il 9 agosto al Circuito delle Tre Province – si deve accontentare della seconda piazza. La nascita del figlio Alfredo – meglio noto come Dino – il 19 gennaio 1932 spingerà il Commendatore ad appendere definitivamente il casco e i guanti al chiodo.

Passione Ferrari

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McLaren presenta il Track Pack per la 720S

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McLaren non era tra i marchi automotive presenti in questi giorni al Salone di Parigi 2018. Ma la Casa britannica, dall’altro lato della Manica, annuncia un’importante novità che arriverà presto nelle concessionarie. La protagonista è la McLaren 720S, alla quale è dedicato il nuovo pacchetto Track Pack. Un’opzione per i proprietari della supercar inglese che prevede tutta una serie di componenti e miglioramenti che la rendono ancora più adatta alla pista.

Dieta dimagrante

Una delle conseguenze del Track Pack per la McLaren 720S è un’importante perdita di peso: 24 kg risparmiati per la precisione. La dieta dimagrante è dovuta in gran parte ai nuovi cerchi in lega superleggera, con design a dieci razze. A questi va aggiunto il kit carrozzeria che modifica leggermente il look della 720S. L’alettone posteriore attivo sfoggia una rifinitura in nero brillante e in abbinamento al V8 c’è un nuovo sistema di scarico sportivo.

Dentro tempestata di carbonio

L’abitacolo fa sfoggio di sedili sportivi e paddle del cambio in fibra di carbonio, oltre al volante meticolosamente rivestito in Alcantara. Altra novità che riguarda il Track Pack della McLaren 720S è il sistema di telemetria dotato di tre telecamere e un software specifico, in grado di fornire al guidatore dati importanti sull’auto.

Meccanica

Sotto il cofano della 720S non ci sono novità previste dal pacchetto. Il cuore pulsante della sportiva britannica rimane il V8 da 4.0 litri Twin-turbo in grado di erogare 720 CV e che le permette di raggiungere i 200 km/h da ferma in 7,8 secondi. Il sistema di sospensioni attive e i freni in carbo-ceramica completano il quadro tecnico. Il Track Pack completo costa 32.140 euro e sarà disponibile in Inghilterra a partire dal primo semestre del 2019.

Foto

McLaren 720S

La seconda generazione della Super Series di Woking

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Kawasaki Z125 my 2019, il video

Ecco il video ufficiale della nuova Kawasaki Z125 2019, la piccola naked di Akashi aggiornata dentro e fuori per stuzzicare sempre di più la fantasia e la curiosità dei giovani motociclisti. Dal punto di vista estetico il richiamo ai modelli “grandi” è marcatissimo, mentre il motore è un monocilindrico da 125 cc raffreddato a liquido da 15 CV. Completano il quadro il telaio a traliccio, sospensioni con 110 mm di escursione e un impianto frenante con disco anteriore da 263 mm.

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KTM aggiorna per il 2019 le 1290 Super Duke GT e R

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KTM presenta per il 2019 due novità importanti per quel che riguarda la gamma moto: la 1290 Super Duke GT e la 1290 Super Duke R my 2019. Hanno fatto il loro debutto a Intermot e saranno sicuramente presenti anche a Eicma 2018 in programma a novembre. Ma andiamo a vedere come sono cambiate.

KTM 1290 Super Duke GT

Partiamo dalla prima, la più “turistica. Adotta lo stesso motore della KTM 1290 Super Duke R, il bicilindrico LC8 V-twin a 75° da 1.301 cc, che ingegneri KTM lo hanno sviluppato introducendo camere di risonanza modificate, valvole di aspirazione in titanio e una nuova mappatura per raggiungere valori di 175 CV e 141 Nm di coppia. Dunque, c’è sempre potenza a portata di mano, sfruttabile in modo ancora più semplice grazie all’aggiunta del Quickshifter+, che consente cambiate senza frizione. L’elettronica beneficia di tutti i nuovi sistemi finalizzati a migliorare le prestazioni e la sicurezza: dal controllo della trazione sensibile all’angolo di piega ai diversi riding mode. Dal punto di vista estetico spicca un nuovo parabrezza regolabile a mano, che nasconde il display TFE da 6,5”, così come si fa notare un nuovo faro full LED. Troviamo inoltre sospensioni semi-attive WP, che rappresentano il pacchetto più sofisticato mai offerto da KTM, con il precarico che può essere regolato semplicemente attraverso un pulsante. Ci sono di serie manopole riscaldate, una presa USB, la connettività My Ride (per collegare lo smartphone), nonché la navigazione riportata direttamente sul cruscotto. La nuova KTM 1290 Super Duke GT arriverà nelle concessionarie a gennaio 2019 nelle colorazioni bianco e nero.

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KTM 1290 Super Duke R 2019

La versione più cattiva, R, viene rivista nel motore per migliorare l’efficienza senza perdere nulla in termini di performance (177 CV) e conserva la sua indole pistaiola, con tutti i dettagli pensati per garantire il massimo: il manubrio largo e basso, le pinze Brembo monoblocco, il MSC comprensivo di ABS cornering, le sospensioni WP top di gamma, e in opzione il Quickshifter+ bidirezionale il Track PAck (launch control, gestione della derapata, riding mode ‘Track’, l’anti-impennata e tre settaggi per la risposta alla manopola del gas). Se non dovesse bastare, è poi disponibile l’opzione “Performance Pack” che comprende la regolazione attiva del freno motore (MSR) e il Quickshifter+. L’integrazione smartphone e riproduttore audio KTM My Ride così come la chiave transponder sono, invece, di serie.

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Parco Valentino Salone Auto di Torino 2019: presentato il programma

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L’appuntamento con il Parco Valentino Salone Auto di Torino per il 2019 è in programma dal 19 al 23 giugno. Si preannuncia una 5a edizione che conferma e rilancia il grande successo ottenuto quest’anno. Mercoledì 19 giugno ci sarà il ritorno della Supercar Night Parade, la parata di supercar, prototipi, hypercar, concept car, vetture a guida autonoma e con motori a propulsione elettrica, protagoniste del motorsport e auto classiche che sfileranno in un circuito cittadino che, come la passata edizione, percorrerà le vie e le piazze più belle di Torino con l’aggiunta di un suggestivo passaggio tra le strade della collina torinese, per un evento che vedrà la partecipazione di presidenti e amministratori delle case automobilistiche, designer e carrozzieri, giornalisti, collezionisti e appassionati di tutta Italia.

La mostra fotografica

Contestualmente alla presentazione di Parco Valentino Salone Auto Torino è stata inaugurata la tappa milanese della mostra fotografica Un percorso nella storia delle Case automobilistiche, l’esposizione dei pannelli dedicati al primo e all’ultimo modello di ciascun brand che ne ripercorrono l’evoluzione sia per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e di design. Un’iniziativa culturale che sarà a disposizione del pubblico fino al 19 ottobre al cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano. L’iniziativa culturale promossa da Parco Valentino Salone Auto Torino vede 46 brand presenti e la loro storia, raccontata dalle immagini.

Si parte dalle 6 Case automobilistiche nate prima del 1900: Mercedes-Benz, Peugeot, Skoda, Opel, Fiat e Renault. Il percorso prosegue con i brand che sono stati fondati nei primi del ‘900, fino al 1950: Cadillac, Ford, Rolls Royce, Lancia, Suzuki, Audi, Bugatti, Alfa Romeo, Aston Martin, Maserati, BMW, Mitsubishi, Citroën, Bentley, Mazda, Volvo, Nissan, Toyota, Jaguar, Volkswagen, Jeep, Ferrari, Porsche, Honda, Land Rover, Lotus, Abarth, Seat. E termina con i Marchi più recenti, nati dopo il 1950: Subaru, MINI, Lamborghini, McLaren, Dacia, Hyundai, Kia, Infiniti, Lexus, Smart, Pagani e Tesla.

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Béla Barényi, il padre della sicurezza

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Béla Barényi è universalmente riconosciuto come il padre della sicurezza automobilistica: se le vetture oggi ci proteggono così tanto è anche grazie a questo ingegnere, inventore della cellula di sicurezza protetta dalle zone di deformazione. Scopriamo insieme la sua storia.

Béla Barenyi, la biografia

Béla Barényi nasce l’1 marzo 1907 a Hirtenberg (Impero austro-ungarico) e dopo la laurea in ingegneria elettrica e meccanica conseguita a Vienna lavora presso diverse Case automobilistiche austriache e tedesche (Austro-Fiat, Steyr e Adler).

Il passaggio alla Mercedes

Nel 1939 Barényi entra alla Daimler-Benz e le sue idee innovative gli consentono di essere nominato subito responsabile del neonato reparto per lo sviluppo della sicurezza.

Due anni più tardi brevetta una struttura del pianale che minimizza il rimbombo e le scosse grazie a una particolare resistenza alle deformazioni mentre nel 1951 deposita il suo brevetto più famoso.

Le zone di deformazione

La cellula passeggeri rigida con zone di deformazione – principio su cui si basa la sicurezza di tutte le automobili attualmente in commercio – viene inventata da Béla Barényi nel 1951 e introdotta su un modello di serie – la W111 – per la prima volta nel 1959. Le zone di deformazione hanno il compito di deformarsi assorbendo in maniera controllata l’energia cinetica derivante dalla collisione e al tempo stesso gli occupanti della vettura vengono preservati da una cellula stabile.

Altre invenzioni

Barényi nei suoi anni in Mercedes inventa altre soluzioni utili per la sicurezza: nel 1951 brevetta il tergicristallo incassato a protezione dei pedoni (adottato per la prima volta dalla classe S nel 1979) mentre nel 1963 è la volta del piantone dello sterzo di sicurezza, che debutta su un modello di serie nel 1976 con la W123.

Gli ultimi anni

Béla Barényi va in pensione nel 1972 dopo aver registrato oltre 1.000 brevetti e scompare il 30 maggio 1997 a Böblingen (Germania).

Il mondo Mercedes

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Promozioni auto ottobre 2018: le occasioni del mese

Fiat PandaFiat Panda

Jeep CompassJeep Compass

Kia PicantoKia Picanto

Lexus NXLexus NX

Mahindra KUV100Mahindra KUV100

Mazda CX-3Mazda CX-3

Mini CabrioMini Cabrio

Mitsubishi Space StarMitsubishi Space Star

Ssangyong TivoliSsangyong Tivoli

Suzuki CelerioSuzuki Celerio

 

Le promozioni auto più interessanti di ottobre 2018 riguardano soprattutto – curiosamente – marchi che hanno reagito bene al crollo delle immatricolazioni del mese scorso.

Le proposte più “succose” di questo periodo coinvolgono in particolare mezzi giapponesi e veicoli appartenenti al segmento delle SUV, anche se non mancano modelli di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.

Fiat PandaFiat Panda

Fiat Panda

Fino al 31 ottobre 2018 la Fiat Panda più economica in commercio – la 1.2 Pop – costa 8.900 euro anziché 11.390 (offerta valida solo per esemplari in pronta consegna). La cifra può scendere ulteriormente (7.400 euro) in caso di adesione al finanziamento Meno1500 (TAN fisso 6,45% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,94%): anticipo zero e 96 rate mensili da 110,16 euro.

Fiat PandaFiat Panda

Jeep CompassJeep Compass

Jeep Compass

La Jeep Compass 1.6 Multijet II Longitude costa ufficialmente 27.900 euro ma grazie alle promozioni di ottobre 2018 sono sufficienti 25.900 euro per acquistarla.

Jeep CompassJeep Compass

Kia PicantoKia Picanto

Kia Picanto

Le promozioni Kia di ottobre 2018 consentono di acquistare la Picanto “entry level” – la 1.0 City – con 8.750 euro anziché 10.850. L’offerta è valida solo in caso di permuta o rottamazione di un veicolo di proprietà del cliente da almeno tre mesi.

Kia PicantoKia Picanto

Lexus NXLexus NX

Lexus NX

A ottobre 2018 chi ha un usato in permuta o da rottamare può acquistare la Lexus NX Sport con 47.350 euro invece di 53.000.

Lexus NXLexus NX

Mahindra KUV100Mahindra KUV100

Mahindra KUV100

Grazie allo sconto di 1.000 euro offerto da Mahindra a ottobre 2018 è possibile acquistare la KUV100 “base” – la K6+ – con 10.480 euro anziché 11.480. L’offerta può essere abbinata a un finanziamento (TAN fisso 2,95%, TAEG 4,60%): anticipo zero, prima rata a 30 giorni e 84 rate mensili da 154,86 euro.

Mahindra KUV100Mahindra KUV100

Mazda CX-3Mazda CX-3

Mazda CX-3

3.020 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Mazda di ottobre 2018 sugli esemplari in stock della CX-3 2.0 Executive (19.500 euro invece di 22.520).

Mazda CX-3Mazda CX-3

Mini CabrioMini Cabrio

Mini Cabrio

L’Ecobonus Mini è attivo anche a ottobre 2018: 2.000 euro di sconto per chi possiede da almeno sei mesi un’auto diesel fino a Euro 4 e intende acquistare un modello della Casa britannica con emissioni di CO2 fino a un massimo di 150 g/km. Questo significa che con meno di 30.000 euro si può comprare una Cabrio Cooper S (da 31.800 a 29.800 euro).

Mini CabrioMini Cabrio

Mitsubishi Space StarMitsubishi Space Star

Mitsubishi Space Star

La Mitsubishi Space Star più economica del listino – la 1.0 Invite – costa ufficialmente 12.490 euro ma grazie alle promozioni di ottobre 2018 della Casa giapponese – valide solo in caso di rottamazione – bastano 8.250 euro per acquistarla. Una cifra che può scendere a 7.450 euro in caso di adesione al finanziamento (TAN fisso 5,99%, TAEG fisso 8,77%): anticipo zero e 72 rate mensili da 137 euro.

Mitsubishi Space StarMitsubishi Space Star

Ssangyong TivoliSsangyong Tivoli

Ssangyong Tivoli

3.000 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ssangyong di ottobre 2018 per chi acquista una Tivoli 1.6 Easy (da 18.950 a 15.950 euro). L’offerta – che consente di restituire la vettura entro 30 giorni ricevendo il rimborso del prezzo pagato per l’acquisto nel caso in cui non si sia soddisfatti della vettura – può essere abbinata a un finanziamento (TAN fisso 4,96%, TAEG fisso 7,06%): anticipo di 6.640 euro, 47 rate da 149 euro e una maxirata finale da 4.737,50 euro.

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Suzuki CelerioSuzuki Celerio

Suzuki Celerio

Fino al 31 ottobre 2018 la Suzuki Celerio “base” – la 1.0 Easy – costa 8.740 euro anziché 10.490.

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Le auto in offerta

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Renault EZ-Ultimo Concept

Tra le novità di Renault al Salone di Parigi 2018 c’è la concept EZ-Ultimo: una visione sul futuro della mobilità. Nello specifico si tratta di un prototipo futuristico pensato come un mix di guida autonomaidentità elettricaconnettività e condivisione, il tutto in stile premium.

Pensato come una vettura disponibile su richiesta – quindi con un utilizzo personalizzato in base alle esigenze del passeggero: singolo spostamento, utilizzo a ore o giornate intere – EZ-Ultimo è stata pensata  per chi dall’auto si aspetta una esperienza privilegiata, per chi vuole spostarsi in città all’insegna del lusso.

Fra il target di questo concept anche le aziende, che vogliono offrire ai propri clienti un’esperienza premium: accompagnata da una guida autonoma di livello 4, EZ-Ultimo si presta infatti a vari utilizzi.

Parigi 2018: le foto dagli stand

Le concept di Parigi 2018

Le sette concept più interessanti del Salone di Parigi 2018: dalla Citroën C5 Aircross Hybrid alla Smart forease passando per la Renault EZ-Ultimo

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Nuova BMW Serie 3 2018

Completamente rinnovata, la nuova BMW Serie 3 è stata una delle novità più importanti del Salone di Parigi 2018. Dopo il debutto alla kermesse francese, arriverà sul mercato  a marzo del 2019. La gamma motori al lancio della BMW serie 3 sarà composta da cinque unità sovralimentate: due 2.0 a benzina da 184 e 258 CV e tre diesel (2.0 da 150 e 190 CV e 3.0 a sei cilindri in linea da 265 CV). Più avanti vedremo varianti sportive – come la M340i (dotata di un propulsore a sei cilindri da 374 CV) – ed ecologiche, come la 330eibrida plug-in (ossia ricaricabile attraverso una presa di corrente) in grado di percorrere fino a 60 km in modalità elettrica.

Parigi 2018: le foto dagli stand

BMW a Parigi 2018: non solo serie 3

Le altre novità dello stand BMW al Salone di Parigi 2018: tre modelli inediti (X5, Z4 e serie 8) più la M5 Competition

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