Duplicato della patente, come e dove richiederlo

Quando la patente è illeggibile, deteriorata oppure viene smarrita o rubata, allora è necessario richiedere il duplicato. Sulle nuove patenti europee non viene più indicata la residenza, le stesse quindi non necessitano di un duplicato per aggiornarle in caso di cambio di residenza. Vediamo come bisogna richiedere il duplicato della patente di guida nei differenti casi previsti, la procedura e i documenti necessari.
Duplicato della patente di guida per rinnovo
Ogni volta che si effettua il rinnovo della patente, il medico trasmette alla Motorizzazione il superamento della visita, inviando la foto del titolare del documento e la sua firma. In questo modo la Motorizzazione può stampare una nuova patente, che verrà inviata via posta assicurata presso l’indirizzo del titolare del documento stesso.
Duplicato della patente di guida per distruzione o deterioramento
La patente è deteriorata quando non si riescono a identificare anche solo uno di questi elementi:
- dati anagrafici;
- data di scadenza;
- estremi di riconoscimento del documento;
- fotografia del titolare.
La richiesta del duplicato della patente deve essere fatta agli Uffici di Motorizzazione Civile, presentando:
- domanda su modello TT 2112 che si trova presso gli Uffici della Motorizzazione stessi o che è scaricabile online, dal Portale dell’Automobilista;
- 2 versamenti postali, sempre in distribuzione presso gli Uffici della Motorizzazione e gli Uffici Postali: un versamento su c./c. 9001 di euro 10,20 e un versamento su c./c. 4028 di euro 32, che possono essere effettuati presso gli Uffici Postali o online sul Portale dell’Automobilista;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza redatta su apposito modulo oppure la fotocopia del documento di identità in corso di validità con la residenza attuale del richiedente e la sottoscrizione del modello TT 2112;
- fotocopia completa della patente e originale in visione;
- fotocopia del codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o del tesserino sanitario;
- due foto di cui una autenticata, su fondo chiaro, recenti e nitide, identiche. (L’autentica della foto può essere richiesta dall’interessato allo sportello all’atto della presentazione della pratica, presso un Notaio o in Comune, dal Medico che ha rilasciato il certificato);
- Certificato Medico in bollo e fotocopia dello stesso, richiesto solo se la patente è scaduta o scadrà entro 6 mesi oppure se è da riclassificare per modifica della categoria.
Duplicato della patente di guida per furto o smarrimento
Cosa occorre fare per poter chiedere il duplicato della patente per furto o smarrimento? Innanzitutto presentare denuncia entro 48 ore presso gli Organi di Polizia, portando due fototessere e un documento d’identità. Di seguito la Polizia invierà la documentazione necessaria all’Ufficio Centrale Operativo delle Infrastrutture e dei Trasporti e rilascerà un permesso provvisorio di guida.
Se la patente è duplicabile allora basta aspettare l’arrivo del duplicato della licenza di guida al proprio indirizzo, se non lo è allora è necessario richiedere il duplicato presso un ufficio della Motorizzazione Civile con la procedura descritta sopra, presentando la denuncia di smarrimento o furto e il permesso provvisorio di guida.
Il duplicato arriverà per posta entro 45 giorni dalla denuncia, nel caso non arrivasse è possibile chiedere informazioni al numero verde del Ministero dei Trasporti. In caso di ritrovamento della patente di guida, la stessa dovrà essere distrutta, perché se oggetto di furto o smarrimento non sarà ovviamente più valida. Il foglio sostitutivo non autorizza la guida all’estero, ma solo in Italia.
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WRC: quella volta che, in Messico, la Corona aiutò Hyundai

Oggi Hyundai è la regina del WRC: la Casa coreana è campionessa del mondo rally in carica e con la i20 ha conquistato 15 vittorie e 58 podi totali. Il primo di questi ottenuto grazie alla Corona nel Rally del Messico 2014 con Thierry Neuville.
Di seguito troverete la storia di quando la Corona aiutò la Hyundai a conquistare il primo piazzamento iridato di sempre in “top 3”, un risultato che permise al marchio asiatico di iniziare a pensare in grande e di diventare in breve tempo la squadra da battere nel Mondiale. Contiene le parole “birra” e “bottiglia gigante”.
WRC 2014: il ritorno di Hyundai nei rally
La Hyundai torna ufficialmente nel WRC nel 2014 dopo un’assenza di 11 anni e una prima esperienza nel Mondiale rally tutt’altro che entusiasmante (quattro stagioni tra il 2000 e il 2003 e due quarti posti come migliori risultati).
La vettura scelta per sfidare le uniche due Case ufficiali presenti nel campionato del mondo – Volkswagen e Citroën – è la piccola i20 a tre porte mentre come pilota viene ingaggiato nientepopodimeno che il vicecampione del mondo 2013, il belga Thierry Neuville, affiancato a seconda della gara da altri driver.
La stagione del ritorno di Hyundai non inizia bene: due ritiri a Monte Carlo e zero punti in Svezia. Per la terza tappa del Messico i coreani affidano la seconda vettura al neozelandese Chris Atkinson.
Rally Messico 2014: giovedì 6 marzo
Il Rally del Messico 2014 comincia male per la Hyundai: la i20 di Atkinson si ferma infatti 100 metri dopo la partenza facendo perdere una ventina di secondi al pilota oceanico.
Classifica dopo la PS1
1° Sébastien Ogier (Volkswagen) 52,9 s
2° Ott Tänak (Ford) + 0,2 s
3° Andreas Mikkelsen (Volkswagen) + 0,4 s
6° Thierry Neuville (Hyundai) + 1,1 s
23° Chris Atkinson (Hyundai) + 24,7 s
Rally Messico 2014: venerdì 7 marzo
La Hyundai i20 non è veloce come le Polo e le DS3 e la foratura subita da Neuville nella PS5 non aiuta. A scombussolare la prima tappa ci pensano i ritiri di Mikkelsen (mentre è secondo), Hirvonen (3°) e Meeke (4°).
Classifica dopo la prima tappa
1° Sébastien Ogier (Volkswagen) 1:46:25.3
2° Mads Østberg (Citroën) + 26,1 s
3° Jari-Matti Latvala (Volkswagen) + 42,5 s
5° Thierry Neuville (Hyundai) + 2:30,2
8° Chris Atkinson (Hyundai) + 6:32,8
Rally Messico 2014: sabato 8 marzo
La svolta per la Hyundai nel Rally del Messico 2014 arriva nella PS13 quando Thierry Neuville riesce a piazzarsi in terza posizione dietro alle due lontanissime Volkswagen Polo di Ogier e Latvala.
Classifica dopo la seconda tappa
1° Sébastien Ogier (Volkswagen) 3:36.42.2
2° Jari-Matti Latvala (Volkswagen) + 1:00.3
3° Thierry Neuville (Hyundai) + 4:37.0
7° Chris Atkinson (Hyundai) + 12:18.3
Rally Messico 2014: domenica 9 marzo
Thierry Neuville corre le ultime prove speciali senza esagerare per non mettere a repentaglio la terza posizione ma durante l’ultimo trasferimento la i20 ha un problema al radiatore che porta al surriscaldamento del motore.
Il pilota belga, insieme al copilota Nicolas Gilsoul, toglie il paraurti anteriore per accedere meglio al cofano e riempie l’impianto di raffreddamento della vettura con il contenuto di una bottiglia gigante di birra Corona ricevuta dallo sponsor principale del Rally del Messico al termine della Power Stage per festeggiare sul podio.
Grazie alla birra (e alla Corona) la Hyundai i20 riesce a percorrere gli ultimi 29 km e taglia il traguardo, condizione necessaria per rendere ufficiale il terzo posto. La Casa coreana ottiene il primo podio di sempre nel WRC e riporta un’auto asiatica in “top 3” nel Mondiale rally dopo sei anni.
Classifica finale Rally Messico 2014
1 Sébastien Ogier (Volkswagen) 4:27:41.8
2 Jari-Matti Latvala (Volkswagen) + 1:12.6
3 Thierry Neuville (Hyundai) + 5:28.6
7 Chris Atkinson (Hyundai) + 15:15.4
Dopo il Rally del Messico
Cinque mesi dopo il primo podio al Rally del Messico 2014 Thierry Neuville regala alla Hyundai la prima vittoria di sempre nel campionato del mondo.
Dal 2014 a oggi la Hyundai ha conquistato 15 vittorie nel WRC e lo scorso anno si è laureata campionessa del mondo Costruttori.
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Filtro aria motore: a cosa serve e quando sostituirlo

Il filtro dell’aria fa parte dell’impianto di aspirazione dell’auto e serve per filtrare e pulire appunto l’aria che dall’esterno viene incanalata fino alla valvola di scoppio. L’aria diretta al motore deve essere filtrata perché altrimenti ci sarebbe un alto rischio di far entrare parti estranee contenute nell’aria, come fogliame, detriti vari, polvere e sporco, nel motore.
Cosa succederebbe se l’aria non venisse filtrata?
Se l’aria che entra nel motore non venisse “pulita” dal filtro dell’aria dell’auto, questo comporterebbe, nella migliore delle ipotesi, a un consumo innaturale e precoce del motore, dovuto ai corpi estranei che nel tempo potrebbero consumare candele, fasce, pistoni e altre parti, oppure ad un imbrattamento della valvola a farfalla o del debimetro con problematiche di stabilità dei giri, con rischio di vuoti e perdita di potenza; altri problemi ancora potrebbero essere il grippaggio del motore, per colpa di detriti piuttosto grossi o un grande accumulo degli stessi, o a intasamenti di iniettori e valvole.
Un altro aspetto importante del filtro aria motore dell’auto
È importante sapere anche che senza questo filtro avremmo un flusso d’aria maggiore diretto al motore della vettura e questo porterebbe ad uno smagrimento della carburazione, ovvero troppa aria rispetto al carburante iniettato. In questo modo la centralina, tarata appositamente, richiederebbe più carburante per compensare (visto che le proporzioni di questi due elementi sono legate tra loro) e quindi consumeremmo di più.
Filtro dell’aria del motore: da cosa è composto?
Il filtro si compone di differenti elementi in base alla tipologia, ma comunque è costituito da 2 parti:
- una solida, una guaina o comunque una struttura che sorregge la parte filtrante;
- una parte filtrante costituita da materiale come spugne o stoffe.
La forma del filtro dell’aria del motore dipende dall’auto, infatti ogni casa studia le forme da usare sui propri modelli, esistono filtri tondi, a pannello, a cerchio, a cilindro e altri.
Le tipologie di filtro dell’aria del motore e quando va cambiato
Esistono due tipologie di filtri:
- in carta, il più comune, montato dalla Casa costruttrice;
- in cotone o stoffa.
Non esiste un termine di tempo esatto entro il quale cambiare i filtri, il consumo e la capacità filtrante variano in base a diversi fattori come:
- tipologia di filtro;
- tipologia e qualità di strada che si percorre;
- manutenzione al filtro;
- zona in cui lasciamo la macchina in sosta.
Con percorrenza per lo più cittadina e con strade mediamente pulite un filtro aria motore può durare circa dai 20.000 ai 30.000 km.
Sul libretto di uso e manutenzione dovrebbe comunque essere segnalato il corretto chilometraggio previsto dalla Casa per la sostituzione.
Come pulire il filtro aria motore
Pulire il filtro dell’aria del motore non è un’operazione da fare in ogni caso, è necessario fare una distinzione:
- il classico filtro di carta è creato per essere sostituito, non pulito. Quindi è bene evitare di cercare di pulirlo o lavarlo, non si otterrebbero buoni risultati, anzi;
- il filtro di cotone (filtro sportivo) è invece ideato per essere pulito, la sua durata è molto più lunga.
All’automobilista medio quindi conviene sostituire il filtro dell’aria, ma quanto costa? Solitamente in media dai 10 ai 20 euro. Il filtro sportivo costa invece molto di più, il prezzo però ovviamente è ammortizzato dalla durata che, come abbiamo detto, è molto più lunga rispetto a un filtro normale in carta.
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Guida autonoma di livello 3 per la DS 3 Crossback

Sono ancora poche, per ora, le vetture sul mercato in grado di proporre la guida autonoma di terzo livello, quella dell’automazione condizionata con cui il conducente può non osservare in maniera costante quanto accade in strada, delegando la guida alla vettura.
In maniera autonoma, anche per lunghi tratti, come ad esempio in autostrada, il sistema DS Drive Assist di Terzo Livellpo gestisce autonomamente la guida di DS 3 Crossback. Il conducente non può comunque mai lasciare il volante, se non per pochi secondi, a seguito dei quali il sistema lo invita a riprendere la guida e disattiva i sistemi di assistenza alla guida, proprio per scongiurare eventuali pericoli dovuti a distrazione di chi si trova a bordo.
Il concetto di Guida Autonoma su DS3 Crossback viene declinato in 3 distinti livelli, che hanno il compito di soddisfare differenti gradi di autonomia. Le basi comuni del sistema sono i sensori di parcheggio anteriori, frenata automatica di emergenza (attiva fino a 140 km/h) e sorveglianza dell’angolo morto: questi elementi sono presenti in tutti i tre livelli di DS Drive Assist di Terzo Livello. Il secondo livello aggiunge l’assistenza attiva per il mantenimento dell’auto al centro della carreggiata e il controllo adattivo della velocità di crociera. Solo il terzo livello conferisce invece autonomia al sistema di sorveglianza dell’angolo morto, in grado di intervenire sul volante in caso di pericolo. Inoltre, si rende disponibile il riconoscimento esteso della segnaletica stradale, ben più efficace delle indicazioni inserite nel sistema di navigazione, su cui incidono cambiamenti recenti come la presenza di lavori in corso, con relativa riduzione dei limiti di velocità.
Il DS Drive Assist di Terzo Livello è disponibile sia per le versioni con cambio manuale, sia per quelle con cambio automatico, più efficaci per la presenza del controllo adattivo della velocità sotto i 30 km/h e il mantenimento dell’auto al centro della carreggiata.
Il listino di 1.550 euro per il terzo livello opzionale diDS Drive Assist di Terzo Livello rivela l’estensione delle tecnologie in uso: sensori, telecamere, LIDAR e radar hanno il compito di vigilare sul comportamento della vettura in strada, fornendo in maniera autonoma l’assistenza necessaria.
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Audi chiude gli showroom ma garantisce emergenze e consulenze
“Per ripartire presto, è importante sapersi fermare in tempo“. Non si tratta solo di una considerazione di buon senso, specie in questi tempi di emergenza sanitaria, ma è anche lo slogan di Audi Italia per affrontare questo periodo di fermo più o meno forzato di molte attività.
Così, per garantire la massima sicurezza di clienti e collaboratori, Audi Italia ha aderito alle recenti disposizioni per il contenimento del contagio da COVID-19. E deciso di tenere momentaneamente chiusi tutti gli showroom. I servizi di officina saranno invece disponibili, ma solo su prenotazione per gestire le urgenze.
Per Audi Italia non si ferma però l’attività di consulenza: i venditori del gruppo rimarranno operativi telefonicamente, tramite videochiamata o via mail, per garantire ogni tipo di esigenza. A tal proposito sono stati attivati due numeri verdi: 800 283 454 per Audi e 800 100 130 per Audi e-tron.

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Multa autovelox, come evitare la decurtazione dei punti

Conosciamo tutti gli autovelox, strumenti che gli automobilisti temono, che controllano la velocità di percorrenza delle vetture su determinate tratte di strada in cui vengono installati. Si tratta di dispositivi che scattano una foto alla targa dei veicoli che procedono ad una velocità che va oltre i limiti consentiti dalla Legge. In seguito viene inviata la multa al possessore della vettura che ha commesso l’infrazione.
Questo significa che si deve pagare obbligatoriamente una sanzione pecuniaria e a volte anche delle sanzioni accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente, la sospensione o la revoca della stessa. La multa deve essere pagata entro e non oltre 5 giorni dalla notifica, se si vuole beneficiare della riduzione del 30%, oppure entro 60 giorni.
Ma oggi vediamo una notizia che riguarda la decurtazione dei punti dalla patente, gli automobilisti multati saranno contenti di sapere che la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 9555/2018 depositata dalla Seconda sezione civile, ha deciso che non è più obbligatorio sapere chi c’era al volante, da parte del proprietario di un’auto, nell’istante in cui è stata scattata la foto dall’autovelox. Se non si comunicano quindi i dati del conducente oggi non scatta più la seconda sanzione e nemmeno la decurtazione dei punti, vediamo cosa succede.
Come evitare il taglio dei punti e la seconda sanzione in caso di multa con autovelox
Tutte le infrazioni che non possono essere contestate al momento, come quelle per eccesso di velocità rilevate grazie alla presenza dell’autovelox, in passato prevedevano la spedizione della multa direttamente a casa del proprietario del veicolo incriminato entro i 90 giorni successivi al momento in cui era stato captato l’errato comportamento alla guida. Con la multa, arrivava a destinazione anche l’invito a comunicare i dati della persona che si trovava effettivamente al volante in quell’istante.
Dovevano essere trasmessi nome, cognome e numero di patente del soggetto che aveva commesso l’infrazione. Questo serviva per avere le generalità della persona a cui decurtare i punti. La comunicazione doveva essere fatta anche se al volante c’era il proprietario stesso del veicolo; se le Forze dell’Ordine non ricevevano alcun dato richiesto senza una ragione particolare e dichiarata, allora il titolare dell’auto riceveva una seconda multa di valore compreso tra i 282 e i 1142 euro.
Ora però le cose sono cambiate, la Corte ha deciso che il proprietario della macchina ‘incriminata’ può anche esonerarsi da questa responsabilità di comunicazione, dimostrando di non avere la possibilità di risalire alla persona che guidava nel momento in cui è stata commessa l’infrazione per eccesso di velocità; in questo caso non è costretto comunque né a pagare la seconda multa e nemmeno a perdere punti sulla propria patente di guida. Le persone che ricevono una multa rilevata dall’autovelox oggi possono quindi limitarsi a pagare la multa principale, evitando la decurtazione dei punti e la seconda sanzione per non aver comunicato i dati anagrafici della persona che ha infranto il Codice della Strada.
Per farlo devono però rispondere entro 60 giorni alla Polizia, affermando di avere un’auto condivisa con altri familiari e di non poter risalire al soggetto che si trovava al volante nel momento in cui è stata rilevata l’infrazione, visto anche il tempo trascorso. Ovviamente alla fine spetta comunque al giudice incaricato valutare, uno ad uno, quali casi meritano davvero di essere accolti e quali invece restano obbligati al pagamento della seconda sanzione e alla decurtazione dei punti della patente.
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Toyota GR Supra: debutta il 2.0L

A un anno dal lancio della quinta generazione della leggendaria sportiva, Toyota presenta la GR Supra con nuovo motore turbo 2.0L, che si aggiunge alla versione 3.0L.
La GR Supra, il primo modello globale sviluppato da Toyota Gazoo Racing, mantiene la sua concezione di auto sportiva nella sua forma più pura, con configurazione motore anteriore / trazione posteriore, design compatto a due posti e con dimensioni che raggiungono il “rapporto aureo” per prestazioni di guida ottimali.
Il nuovo 2.0L Turbo
Il nuovo motore 2.0L è un quattro cilindri in linea DOHC a 16 valvole da 1998 cc con turbocompressore twin-scroll, 258 CV di potenza massima e 400 Nm di coppia, accoppiato a un cambio automatico ZF a otto velocità. Offre prestazioni da vera sportiva e un’esperienza di guida unica, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 5,2 secondi e una velocità massima (limitata elettronicamente) di 250 km/h.
Le emissioni di CO2 si attestano tra i 135 e i 144 g/km (dati NEDC correlati) e tra i 156 e i 172 g/km (valori WLTP).
Diversa distribuzione dei pesi
Le dimensioni inferiori e il peso ridotto del nuovo motore apportano specifici vantaggi dinamici alla GR Supra Per quanto riguarda la versione di ingresso, l’auto segna sulla bilancia 100 kg in meno della versione da 3.0L. E poiché il motore è più compatto, ed è posizionato più vicino al centro del veicolo, contribuisce a garantire un bilanciamento ideale del peso 50:50 anteriore-posteriore. Questo assicura la reattività, l’agilità e la maneggevolezza della vettura.
In particolare, la nuova GR Supra da 2.0L raggiunge il “rapporto aureo” per prestazioni di guida ottimali, una caratteristica definita dal rapporto tra il passo e la carreggiata della vettura. Per tutti i modelli GR Supra, questo rapporto è di 1,55, all’interno del range ideale.
Solo con l’allestimento ‘SZ-R’
La nuova Supra 2.0L verrà proposta sul mercato con un unico allestimento chiamato SZ-R, un nome che evoca l’iconica A80, versione che ne ha consacrato lo status di autentica sportiva.
Il nuovo allestimento è caratterizzato da cerchi in lega da 18”, Toyota Supra Safety, Toyota Supra Connect, display da 8.8’’ con navigatore satellitare, clima automatico bi-zona, sospensioni adattive variabili (AVS), pinze freno rosse, differenziale attivo e sedili sportivi in Alcantara. Il prezzo di listino della Toyota GR Supra SZ-R è di 55.900€.
Edizione di lancio: Fuji Speedway
Nella fase di lancio la nuova GR Supra 2.0L verrà prodotta in una esclusiva versione limitata Fuji Speedway. Questa Limited edition sarà caratterizzata da una carrozzeria verniciata con una tinta bianco metallizzato a contrasto con il nero opaco dei cerchi in lega da 19” e calotte rosse degli specchietti retrovisori. Nell’abitacolo sono presenti inserti in fibra di carbonio per le finiture del cruscotto e interni in Alcantara in tonalità bicolore nero-rosso. La scelta dei colori richiama quelli ufficiali della livrea Toyota GAZOO Racing. La versione Fuji Speedway Limited Edition sarà una versione esclusiva disponibile in un numero limitato di 20 esemplari per il nostro mercato ad un prezzo di listino di 57.900€.
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Pneumatici, quali sono quelli giusti per la propria auto

Ci sono automobilisti che sostituiscono le gomme della loro auto periodicamente e con frequenza, con il cambio stagione, alternando quindi quelle estive e quelle invernali. C’è chi invece cambia le gomme solo quando arrivano alla fine del loro ciclo di vita e ogni volta si chiede quali siano gli pneumatici migliori per la propria vettura. Oggi infatti in commercio la scelta è davvero molto ampia e quindi è normale trovarsi indecisi e smarriti davanti a questa decisione. Bastano però delle semplici indicazioni per non sbagliare e riuscire a trovare con facilità le gomme per la propria auto, vantaggiose dal punto vista del rapporto qualità/prezzo.
Scegliere gli pneumatici giusti per la propria vettura: cosa bisogna sapere
La prima cosa da sapere per scegliere le giuste gomme è che ogni macchina ha delle caratteristiche particolari di carico, meccaniche e di velocità. La scelta degli pneumatici deve tener conto di queste specifiche peculiarità, soprattutto per ragioni di sicurezza. Senza infatti badare a questo requisito iniziale, si rischia di fare un acquisto errato e quindi di trovarsi con delle gomme inadeguate sul proprio veicolo e non in grado di svolgere il loro compito.
Pneumatici giusti per la propria auto, i paramenti da rispettare nella scelta
Le gomme per la propria auto devono essere in grado di rispettare e assecondare al meglio le caratteristiche della vettura e quindi i parametri richiesti. Infatti solo gli pneumatici giusti possono assicurare prestazioni ottimali e una guida sicura per il conducente dell’auto.
Oltretutto è bene ricordare che il rispetto di questi parametri viene anche imposto dalla Legge, quindi montare gomme che non soddisfano i requisiti richiesti può portare a multe salate. La prima cosa da guardare per montare le gomme giuste è la carta di circolazione, dove vengono indicate le misure, quindi il diametro e la larghezza del battistrada, oltre all’indice di carico e all’indice di velocità. Secondo quanto prescritto dal Codice della Strada, è vietato scegliere pneumatici che abbiano indici di carico e di velocità inferiori a quelli riportati sul libretto, è possibile invece munirsi di gomme che hanno valori superiori.
Chiaramente ogni asse deve presentare la stessa tipologia di coperture, quindi non si possono montare gomme diverse all’anteriore rispetto al posteriore, oltre ad essere vietato è altamente sconsigliato per la sicurezza. Infatti pneumatici con caratteristiche differenti ovviamente possono generare delle reazioni diverse in base alle varie condizioni. Le quattro coperture montate devono essere sempre uguali. Dopo aver visto quali sono le misure giuste per la propria macchina, è bene scegliere le gomme in base alle proprie esigenze e alle condizioni climatiche che si presentano nei luoghi che si attraversano abitualmente in auto.
Dove il clima è mite tutto l’anno spesso gli automobilisti scelgono le gomme All Season, che possono essere lasciate a bordo da gennaio a dicembre senza alcun problema, fino alla fine del ciclo di vita delle stesse. Nelle zone in cui invece gli inverni sono particolarmente rigidi, con nevicate e gelate importanti, allora si consiglia di alternare le gomme estive a quelle invernali, che garantiscono il massimo della sicurezza in ogni stagione e ad ogni condizione del suolo.
Pneumatici giusti per la propria auto: quando sostituirli
Oltre al cambio stagionale delle gomme, per Legge le stesse devono essere sostituite definitivamente quando lo spessore del battistrada arriva al di sotto di 1.6 millimetri. Alcuni costruttori consigliano di cambiare comunque prima gli pneumatici, una volta raggiunti i 3-4 millimetri di spessore, poiché in seguito si verifica un calo dell’aderenza e quindi potrebbe essere più pericoloso guidare la propria vettura.
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Auto economiche a gas: 10 proposte a GPL e a metano nuove sotto i 20.000 euro

Le auto a GPL e a metano sono la scelta migliore per chi intende risparmiare il più possibile al momento di fare il pieno di carburante: costano un po’ di più delle corrispondenti versioni a benzina ma non così tanto.
In questa guida all’acquisto abbiamo trovato dieci proposte nuove economiche che si acquistano con meno di 20.000 euro: un prezzo alla portata di molte tasche.
L’elenco delle auto a gas meno care è composto soprattutto da citycar e da veicoli italiani. Non mancano tuttavia vetture di altre nazioni e di altre categorie. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste vetture.

Dacia Sandero ECO-G Comfort – 11.400 euro
La Dacia Sandero ECO-G Comfort non è solo l’auto a gas più economica del listino ma è anche, secondo noi, una delle migliori proposte a GPL disponibili a meno di 20.000 euro.
La seconda generazione della piccola “low-cost” rumena non brilla alla voce “finiture” ma si riscatta con un abitacolo spazioso per le gambe dei passeggeri posteriori, un bagagliaio ampio e un motore 1.0 turbo tre cilindri TCe a GPL da 101 CV silenzioso e pronto ai bassi regimi. Senza dimenticare la dotazione di serie completa: autoradio Aux-in Bluetooth MP3 USB, climatizzatore manuale, fendinebbia e sensori di parcheggio posteriori.

DR dr3 Bi-Fuel GPL – 15.900 euro
La DR dr3 Bi-Fuel GPL è una piccola SUV cino-molisana spaziosa (specialmente nella zona delle spalle e della testa chi si accomoda dietro), potente (106 CV) e con assemblaggi curati.
La proposta più ingombrante – 4,17 metri di lunghezza – tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto non è molto agile nelle curve e il motore 1.5 (una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare il più possibile sull’assicurazione RC Auto) turbo GPL beve parecchio. Dotazione di serie poco personalizzabile (e mancano i fendinebbia).

Fiat Panda EasyPower Easy – 14.600 euro
La Fiat Panda EasyPower Easy è la variante a GPL della terza generazione della citycar torinese, l’auto più amata dagli italiani: il motore è un 1.2 a GPL da 69 CV.
Una “segmento A” non molto pratica: i passeggeri posteriori più alti hanno pochi centimetri a disposizione delle gambe e il bagagliaio non è molto sfruttabile quando si abbatte il divano.

Hyundai i20 Econext – 18.600 euro
La Hyundai i20 Econext è la proposta più costosa tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto.
La seconda generazione della piccola coreana – spinta da un motore 1.2 a GPL da 75 CV non è molto spaziosa nella zona della testa.

Kia Picanto EcoGPL City – 13.000 euro
La Kia Picanto EcoGPL City è una citycar coreana a gas con un divano un po’ stretto per accogliere comodamente tre passeggeri.
Il motore 1.0 tre cilindri a GPL è poco potente (67 CV) e un po’ troppo rumoroso.

Lancia Ypsilon GPL Ecochic Elefantino Blu – 15.950 euro
La Lancia Ypsilon GPL Ecochic Elefantino Blu è la variante a gas della piccola più amata dagli italiani.
La seconda generazione della “segmento B” chic torinese monta un motore 1.2 a GPL da 69 CV.

Mitsubishi Space Star GPL bi-fuel Invite – 14.510 euro
La Mitsubishi Space Star GPL bi-Fuel Invite monta un motore 1.0 tre cilindri a GPL da 71 CV povero di coppia (88 Nm) e poco pimpante ai bassi regimi.
Le prestazioni non sono il suo forte: 16,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

Renault Twingo Generation GPL – 12.450 euro
La Renault Twingo Generation GPL è l’unica proposta a trazione posteriore presente nella nostra guida all’acquisto.
La variante a gas della terza generazione della citycar francese è ancora quella pre-restyling: il motore posteriore (soluzione che ruba spazio al bagagliaio) 0.9 TCe turbo tre cilindri a GPL da 90 CV ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.

Seat Mii Ecofuel Style – 13.830 euro
La Seat Mii Ecofuel Style è la variante a gas della citycar spagnola gemella della Volkswagen up!.
Facilissima da parcheggiare grazie alle dimensioni esterne contenute (solo 3,56 metri di lunghezza), monta un motore 1.0 tre cilindri a metano da 68 CV.

Volkswagen up! eco 3p. – 16.600 euro
La Volkswagen up! eco 3p. è la variante a gas della citycar tedesca gemella della Seat Mii. Il motore? Un 1.0 tre cilindri a metano da 68 CV.
Il peso contenuto incide positivamente – come per la “cugina” iberica – sul piacere di guida nelle curve e sui consumi ma la praticità è penalizzata dalla presenza di sole tre porte.
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Auto ibride: tutti i modelli in commercio (e i loro prezzi)

Le auto ibride stanno conquistando sempre più clienti, anche in Italia: nel 2019 le vetture a doppia alimentazione termica/elettrica rappresentavano il 6,4% del mercato e nei primi due mesi del 2020 la quota è aumentata considerevolmente (11,0%).
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto ibride in commercio suddivise per tipologia: ibride plug-in benzina, ibride plug-in diesel, ibride benzina, mild hybrid benzina e mild hybrid diesel.
Auto ibride plug-in benzina: l’elenco completo

Le auto ibride plug-in benzina montano un motore a benzina abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

Audi
- A3 Sportback e-tron 204 CV da 38.350 euro
- A6 50 2.0 TFSIe 299 CV da 63.300 euro
- A6 55 2.0 TFSIe 367 CV 72.800 euro
- A8 60 TFSI e 3.0 449 CV da 108.850 euro
- Q5 50 TFSIe 299 CV da 57.500 euro
- Q5 55 TFSIe 367 CV da 63.800 euro

Bentley
- Bentayga Hybrid 449 CV 179.142 euro

BMW
- 330e 292 CV da 55.750 euro
- 530e 252 CV da 60.950 euro
- 745e 394 CV da 106.400 euro
- 225xe Active Tourer 224 CV 38.550 euro
- X1 xDrive25e 220 CV da 49.150 euro
- X3 xDrive30e 292 CV da 58.900 euro
- X5 xDrive45e 394 CV da 85.700 euro

Citroën
- C5 Aircross Hybrid 224 CV da 41.550 euro

DS
- DS 7 Crossback E-Tense 300 CV da 51.750 euro

Ford
- Kuga 2.5 Plug In Hybrid 225 CV da 38.250 euro

Hyundai
- Ioniq 1.6 Plug-in Hybrid 141 CV da 37.000 euro

Kia
- Niro 1.6 PHEV 141 CV da 36.250 euro

Land Rover
- Range Rover Sport 2.0 Si4 PHEV 404 CV da 93.000 euro
- Range Rover 2.0 Si4 PHEV 404 CV da 127.400 euro

Mercedes
- A 250 e EQ-Power 4p. 218 CV da 42.927 euro
- A 250 e EQ-Power 5p. 218 CV da 42.397 euro
- C 300 e EQ-Power 320 CV da 52.044 euro
- C 300 e S.W. EQ-Power 320 CV da 53.424 euro
- E 300 e EQ-Power 320 CV da 63.839 euro
- S 560 e EQ-Power 476 CV da 122.070 euro
- GLC 300 e EQ-Power 320 CV da 62.821 euro
- GLC Coupé 300 e EQ-Power 320 CV da 68.226 euro

Mini
- Countryman Cooper S E 224 CV da 39.550 euro

Mitsubishi
- Outlander 2.4 PHEV 224 CV da 44.930 euro

Opel
- Grandland X 1.6 Hybrid Plug-in FWD 224 CV 42.550 euro
- Grandland X 1.6 Hybrid Plug-in AWD 299 CV 46.900 euro

Peugeot
- 508 Hybrid 225 CV da 46.980 euro
- 508 SW Hybrid 225 CV da 47.880 euro
- 3008 Hybrid 225 CV da 44.430 euro
- 3008 Hybrid4 299 CV da 51.930 euro

Porsche
- Panamera 2.9 4 E-Hybrid 462 CV da 119.609 euro
- Panamera 4.0 Turbo S E-Hybrid 680 CV da 198.665 euro
- Cayenne 3.0 V6 E-Hybrid 462 CV 97.387 euro
- Cayenne 4.0 V8 Turbo S E-Hybrid 680 CV 180.347 euro
- Cayenne Coupé 3.0 V6 E-Hybrid 462 CV 101.779 euro
- Cayenne Coupé 4.0 V8 Turbo S E-Hybrid 680 CV 184.129 euro

Skoda
- Superb 1.4 TSI Plug-In Hybrid 218 CV da 40.900 euro
- Superb Wagon 1.4 TSI Plug-In Hybrid 218 CV da 42.000 euro

Toyota
- Prius Plug-in 122 CV 42.250 euro

Volkswagen
- Passat 1.4 GTE 218 CV 51.350 euro
- Passat Variant 1.4 GTE 218 CV 52.350 euro

Volvo
- S60 T8 Twin Engine 392 CV 60.950 euro
- S60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 405 CV 68.200 euro
- V60 T6 Twin Engine 341 CV da 55.950 euro
- V60 T8 Twin Engine 392 CV da 59.000 euro
- V60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 405 CV 71.750 euro
- S90 T8 Twin Engine 392 CV da 71.250 euro
- V90 T8 Twin Engine 392 CV da 76.150 euro
- XC40 T5 Recharge 262 CV da 47.770 euro
- XC60 T8 Twin Engine 392 CV da 69.500 euro
- XC60 T8 Twin Engine Polestar Engineered 85.300 euro
- XC90 T8 Twin Engine 392 CV da 80.700 euro
Auto ibride plug-in diesel: l’elenco completo

Le auto ibride plug-in diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un’unità elettrica e a batterie grandi (ricaricabili attraverso una presa di corrente) che permettono di guidare in modalità esclusivamente elettrica per alcuni chilometri.

Mercedes
- C 300 de EQ-Power 306 CV da 53.266 euro
- C 300 de S.W. EQ-Power 306 CV da 54.646 euro
- E 300 de EQ-Power 306 CV da 66.571 euro
- E 300 de S.W. EQ-Power 306 CV da 68.296 euro
- GLE 350 de EQ-Power 320 CV da 80.084 euro
Auto ibride benzina: l’elenco completo

Le auto ibride benzina (anche note come full hybrid) montano un motore a benzina abbinato a un’unità elettrica. Quest’ultima entra in funzione da sola esclusivamente in partenza e alle basse velocità e “collabora” con quella termica in tutte le altre situazioni di guida per abbassare i consumi e migliorare le prestazioni. La batteria si ricarica da sola nelle fasi di decelerazione e di frenata.

Ford
- Mondeo Hybrid 4p. 187 CV da 37.450 euro
- Mondeo Hybrid SW 187 CV da 38.700 euro

Honda
- NSX 581 CV 201.000 euro
- CR-V 2.0 Hev 184 CV da 33.900 euro

Hyundai
- Ioniq 1.6 Hybrid 141 CV da 29.500 euro
- Kona HEV 141 CV da 26.450 euro

Kia
- Niro 1.6 HEV 141 CV da 26.250 euro

Lexus
- CT 136 CV da 32.450 euro
- IS 223 CV da 41.650 euro
- ES 218 CV da 52.000 euro
- RC 223 CV da 51.250 euro
- LC Hybrid 359 CV da 107.500 euro
- UX 184 CV da 37.400 euro
- NX 197 CV da 52.000 euro
- RX 313 CV da 73.000 euro

Toyota
- Yaris 1.5 Hybrid 101 CV da 21.350 euro
- Corolla 1.8 Hybrid 122 CV da 27.950 euro
- Corolla 2.0 Hybrid 184 CV da 32.500 euro
- Corolla Touring Sports 1.8 Hybrid 122 CV da 28.950 euro
- Corolla Touring Sports 2.0 Hybrid 184 CV da 33.500 euro
- Prius 122 CV da 29.800 euro
- Prius+ 134 CV da 33.050 euro
- C-HR 1.8 Hybrid 122 CV da 29.650 euro
- C-HR 2.0 Hybrid 184 CV da 32.250 euro
- RAV4 2.5 HV 218 CV da 36.400 euro
- RAV4 2.5 HV 222 CV da 38.900 euro
Auto mild hybrid benzina: l’elenco completo

Le auto mild hybrid benzina montano un motore a benzina abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

Audi
- A4 35 TFSI 150 CV da 36.500 euro
- A4 40 TFSI 190 CV da 42.900 euro
- A4 45 TFSI 245 CV da 50.050 euro
- A4 Avant 35 TFSI 150 CV da 38.100 euro
- A4 Avant 40 TFSI 190 CV da 44.500 euro
- A4 Avant 45 TFSI 245 CV da 51.650 euro
- A4 allroad 45 TFSI 245 CV da 53.650 euro
- A6 45 2.0 TFSI 245 CV da 57.550 euro
- A6 55 3.0 TFSI 340 CV da 67.600 euro
- A6 Avant 45 2.0 TFSI 245 CV da 59.950 euro
- A6 Avant 55 3.0 TFSI 340 CV da 70.000 euro
- RS 6 Avant 4.0 TFSI V8 600 CV 127.600 euro
- A6 allroad 55 TFSI 3.0 340 CV 73.600 euro
- A7 45 2.0 TFSI 245 CV da 65.150 euro
- A7 55 3.0 TFSI 340 CV da 76.900 euro
- RS7 600 CV 138.300 euro
- S8 571 CV da 147.350 euro
- A5 Sportback 40 TFSI 190 CV da 46.800 euro
- A5 Sportback 45 TFSI 245 CV da 54.500 euro
- A5 40 TFSI 190 CV da 46.800 euro
- A5 45 TFSI 245 CV da 54.500 euro
- A5 Cabrio 40 TFSI 190 CV da 53.800 euro
- A5 Cabrio 45 TFSI 245 CV da 61.500 euro
- Q3 35 TFSI 150 CV da 35.000 euro
- Q5 45 TFSI 245 CV da 56.200 euro
- Q7 55 TFSI 340 CV da 75.500 euro
- Q8 55 TFSI 340 CV da 80.500 euro
- RSQ8 TFSI 600 CV 144.300 euro

Fiat
- 500 1.0 Hybrid 70 CV da 15.150 euro
- 500 C 1.0 Hybrid 70 CV da 17.850 euro
- Panda 1.0 Hybrid 70 CV da 15.100 euro

Ford
- Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV da 23.250 euro
- Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV 27.500 euro

Land Rover
- Defender 90 3.0 MHEV 400 CV da 65.000 euro
- Defender 110 3.0 MHEV 400 CV da 71.100 euro
- Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV da 45.400 euro
- Discovery Sport 2.0 Si4 249 CV da 49.700 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV da 46.400 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV da 50.700 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV da 55.450 euro
- Range Rover Sport 3.0 MHEV 400 CV da 91.400 euro
- Range Rover 3.0 MHEV 400 CV da 117.000 euro

Mazda
- Mazda2 1.5 M-Hybrid 75 CV 17.800 euro
- Mazda2 1.5 M-Hybrid 90 CV da 17.800 euro
- Mazda3 2.0 M-Hybrid 122 CV da 23.700 euro
- Mazda3 2.0 M-Hybrid 150 CV da 24.700 euro
- Mazda3 2.0 M-Hybrid 179 CV da 28.600 euro
- CX-30 2.0 M-Hybrid 122 CV da 24.750 euro
- CX-30 2.0 M-Hybrid 150 CV da 25.750 euro
- CX-30 2.0 M-Hybrid 179 CV da 29.350 euro

Mercedes
- C 200 EQ-Boost 197 CV da 44.269 euro
- C 200 S.W. EQ-Boost 197 CV da 45.649 euro
- C 200 Coupé EQ-Boost 197 CV da 48.747 euro
- C 200 Cabrio EQ-Boost 197 CV da 57.989 euro
- E 200 EQ-Boost 210 CV da 54.170 euro
- E 350 EQ-Boost 313 CV da 66.370 euro
- E 53 AMG EQ-Boost 457 CV 93.988 euro
- E 200 S.W. EQ-Boost 210 CV da 55.991 euro
- E 53 S.W. AMG EQ-Boost 457 CV 98.309 euro
- E 350 Coupé EQ-Boost 313 CV da 67.690 euro
- E 53 AMG Coupé EQ-Boost 457 CV 95.510 euro
- E 350 Cabrio EQ-Boost 313 CV da 74.150 euro
- E 53 AMG Cabrio EQ-Boost 457 CV 101.960 euro
- S 450 EQ-Boost 389 CV da 109.320 euro
- S 500 EQ-Boost 457 CV da 123.865 euro
- CLS 450 EQ-Boost 367 CV da 82.040 euro
- CLS 53 AMG EQ-Boost 435 CV 111.170 euro
- GT Coupé 4 43 AMG EQ-Boost 389 CV 101.670 euro
- GT Coupé 4 53 AMG EQ-Boost 457 CV 121.310 euro
- GLC 200 EQ-Boost 197 CV da 48.603 euro
- GLC 300 EQ-Boost 258 CV da 57.822 euro
- GLC Coupé 300 EQ-Boost 258 CV da 63.226 euro
- GLE 450 EQ-Boost 389 CV da 78.974 euro
- GLE 53 AMG EQ-Boost 457 CV 93.382 euro
- GLS 580 EQ-Boost 489 CV 120.910 euro

Land Rover
- Defender 90 3.0 MHEV 400 CV da 65.000 euro
- Defender 110 3.0 MHEV 400 CV da 71.100 euro
- Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV da 45.400 euro
- Discovery Sport 2.0 Si4 249 CV da 49.700 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV da 46.400 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV da 50.700 euro
- Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV da 55.450 euro
- Range Rover Sport 3.0 MHEV 400 CV da 91.400 euro
- Range Rover 3.0 MHEV 400 CV da 117.000 euro

Suzuki
- Swift 1.2 Hybrid 90 CV da 15.990 euro
- Baleno 1.2 Hybrid 90 CV 17.600 euro
- Ignis 1.2 Hybrid 90 CV da 15.700 euro
- Vitara 1.4 Hybrid 129 CV da 24.200 euro
- S-Cross 1.4 Hybrid 129 CV da 24.490 euro

Volkswagen
- Golf 1.5 eTSI 150 CV da 30.800 euro

Volvo
- XC40 B4 211 CV da 42.300 euro
- XC40 B5 264 CV da 50.150 euro
- XC60 B5 264 CV da 52.150 euro
- XC60 B6 313 CV da 63.200 euro
- XC90 B5 264 CV da 68.800 euro
- XC60 B6 313 CV da 72.050 euro
Auto mild hybrid diesel: l’elenco completo

Le auto mild hybrid diesel montano un motore turbodiesel abbinato a un modulo elettrico che gestisce le funzioni di motorino d’avviamento e di alternatore. Il tutto per ridurre i consumi.

Audi
- A4 30 TDI 136 CV da 40.300 euro
- A4 35 TDI 163 CV da 42.150 euro
- S4 TDI 347 CV da 74.650 euro
- A4 Avant 30 TDI 136 CV da 41.900 euro
- A4 Avant 35 TDI 163 CV da 43.750 euro
- S4 Avant TDI 347 CV da 76.250 euro
- A6 35 2.0 TDI 163 CV da 52.750 euro
- A6 40 2.0 TDI 204 CV da 54.850 euro
- A6 45 3.0 TDI 231 CV da 62.100 euro
- A6 50 3.0 TDI 286 CV da 66.650 euro
- S6 3.0 TDI 349 CV da 81.200 euro
- A6 Avant 35 2.0 TDI 163 CV da 55.150 euro
- A6 Avant 40 2.0 TDI 204 CV da 57.250 euro
- A6 Avant 45 3.0 TDI 231 CV da 64.500 euro
- A6 Avant 50 3.0 TDI 286 CV da 66.250 euro
- S6 Avant 30 TDI 349 CV da 83.600 euro
- A6 allroad 45 TDI 3.0 231 CV 68.100 euro
- A6 allroad 50 TDI 3.0 286 CV 69.850 euro
- A6 allroad 55 TDI 3.0 349 CV 76.200 euro
- A7 40 2.0 TDI 204 CV da 63.650 euro
- A7 45 3.0 TDI 231 CV da 71.750 euro
- A7 50 3.0 TDI 286 CV da 74.800 euro
- S7 3.0 TDI 349 CV da 90.950 euro
- A8 50 TDI 3.0 286 CV da 96.200 euro
- A8 60 TDI 4.0 435 CV da 118.400 euro
- A5 Sportback 35 TDI 163 CV da 49.100 euro
- S5 Sportback TDI 347 CV da 79.900 euro
- A5 35 TDI 163 CV da 49.100 euro
- S5 TDI 347 CV da 79.900 euro
- A5 Cabrio 35 TDI 163 CV da 56.100 euro
- Q5 30 TDI 136 CV da 45.200 euro
- Q5 35 TDI 163 CV da 46.900 euro
- Q5 40 TDI 204 CV da 52.250 euro
- SQ5 TDI 347 CV da 75.450 euro
- Q7 45 TDI 231 CV da 71.300 euro
- Q7 50 TDI 286 CV da 72.000 euro
- Q8 45 TDI 231 CV da 77.600 euro
- Q8 50 TDI 286 CV da 79.550 euro
- SQ8 TDI 435 CV da 111.000 euro

BMW
- 320d 48V 190 CV da 44.950 euro
- 320d 48V Touring 190 CV da 46.800 euro
- 520d 190 CV da 56.250 euro
- 520d Touring 190 CV da 58.800 euro

Ford
- Kuga 2.0 EcoBlue Hybrid 150 CV da 32.000 euro

Hyundai
- Tucson 1.6 CRDi 48V 123 CV 33.700 euro
- Tucson 1.6 CRDi 48V 144 CV da 35.000 euro

Kia
- Sportage 1.6 CRDi M. Hybrid 115 CV da 28.000 euro
- Sportage 1.6 CRDi M. Hybrid 136 CV da 30.500 euro
- Sportage 2.0 CRDi M. Hybrid 185 CV da 36.000 euro

Land Rover
- Discovery Sport 2.0D 150 CV da 44.200 euro
- Discovery Sport 2.0 TD4 180 CV da 46.350 euro
- Discovery Sport 2.0 SD4 241 CV da 50.150 euro
- Range Rover Evoque 2.0D 150 CV da 45.300 euro
- Range Rover Evoque 2.0D 180 CV da 47.450 euro
- Range Rover Evoque 2.0D 241 CV da 51.350 euro

Volvo
- XC60 B4 (d) 211 CV da 51.950 euro
- XC60 B5 (d) 249 CV da 55.800 euro
- XC90 B5 (d) 249 CV da 67.100 euro
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