Hobby per fanatici

Opel kadett Hill ClimbOpel kadett Hill Climb


C’è chi le fotografa, c’è chi le guarda, chi le guida, e c’è chi ne colleziona figurine. La passione per le macchine, al contrario della passione per i francobolli o per il punto-croce, si manifesta in svariati modi. Questo perché l’auto, nell’immaginario collettivo, rappresenta una serie di cose: indipendenza, status, design, velocità, tecnologia, meccanica. C’è chi ama le monovolume e le utilitarie (giuro, ne conosco), c’è chi compra la Golf R perché “fa figo” o chi va in pista con la la Lotus perché “la pista è la mia vita”. Personalmente a me le auto piacciono un po’ per tutti questi motivi. Prediligo quelle con la trazione posteriore così tanti cavalli da non saper dove metterli, ma godo anche a bordo di una sontuosa e lussuosa Range Rover o di una lillipuziana e pratica Smart. Se devo inserirmi in una categoria, mi infilo nella schiera dei petrolhead, come va tanto di moda chiamare i fanatici di auto sportive. Di conseguenza, ho i miei hobby da fanatico. Non colleziono modellini e non leggo libri di storia automoblistica: spendo svariate ore ai simulatori di guida e mi cucco orde di video su Youtube. I video delle gare in salita e i camera car dei rally sono quelli che mi regalano più emozioni. Pezzi di ferro guidati oltre ogni limite e al di fuori di ogni ragione, che si scuotono a destra e a manca come macchinine telecomandate impazzite.

Non solo: non mi perdo nemmeno una gara trasmessa in TV, anche – e soprattutto – se si tratta del campionato turismo ucraino che, se esistesse, sono convinto che farebbe più ascolti di The Grand Tour. A ognuno il suo, come si suol dire. L’unica cosa: spero che i miei hobby automobilistici non mutino troppo con il passare degli anni, perché anche se devo ammettere che mi inquieta l’idea di un me cinquantenne, brizzolato, che gioca all’XBOX con delle cuffiette accampate in testa, sarebbe altrettanto inquietante se mi mettessi a collezionare figurine di macchine.

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