MINI John Cooper Works, l’inglesina arrabbiata

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La MINI John Cooper Works è un giocattolo sfizioso: divertente, curata nei minimi dettagli e di una qualità altissima. È un’auto più matura e completa, fin comoda e rilassata rispetto alla precedente “tavola” JCW, ma mantiene comunque il suo animo ribelle e un sound esuberante. Il prezzo però salato la fa entrare nel territorio delle sportive di segmento C. Non male invece i consumi.

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John Cooper Works, tre parole che rendono la piccola MINI ancora più speciale. La versione più estrema della già veloce MINI Cooper S ha più cavalli, un look più estroverso, un assetto più deciso. Un plus di tutto.
Il motore è lo stesso 2,0 litri turbo BMW, ma la potenza passa da 192 a 231 CV, mica poco; di serie poi ci sono l’assetto sportivo con i cerchi da 17” (optional sulla S), il kit aerodinamico John Cooper Works, che è un gran bel vedere, e il sistema Electronic Differential Lock Control (EDLC) che simula il funzionamento di un differenziale autobloccante. Sei poi vi sentite in vena di strafare, ci sono anche gli ammortizzatori adattivi, i cerchi da 18”, il sistema audio Harman Kardon e il sistema d’infotainment MINI Connected.
Le prestazioni? La Casa dichiara uno 0-100 in 6,3 secondi (con il cambio manuale) e 243 km/h di velocità massima.

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CITTÀ

La MINI John Cooper Works è agilissima nel traffico cittadino. Nonostante il look più “pomposo”, rimane una delle utilitarie più compatte (è lunga solo 382 cm), e questo la rende davvero facile da parcheggiare. Sterzo e frizione sono leggeri, così come la leva del cambio. Le tre modalità di guida (Eco, Normal e Sport) influenzano la risposta di motore, sospensioni e sterzo: Green e Normal sono le più indicate per la città, rendono la guida morbida e rilassata e aiutano a mantenere bassi i consumi. Sport è meglio tenerla per il guidato. Nonostante la MINI John Cooper Works sia la versione più dura ed estrema, non c’è più quella sensazione di “saltellamento” caratteristica dei vecchi modelli: è un’auto decisamente più comoda. Il motore 2,0 litri turbo poi è pastoso e lineare, e vi permette di girare in sesta a 60 km/h con un filo di gas. Insomma: la MINI John Cooper Works è anche un’ottima utilitaria da città. Si sarà ammorbidita troppo?

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In modalità Sport lo scarico comincia a sparare i botti di capodanno

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FUORI CITTÀ

Sì e no. La MINI John Cooper Works dovrebbe essere un’auto estrema, brutale, soprattutto lanciata su una strada ricca di curve. La verità è che è un’auto molto veloce, ma anche piuttosto civile. In modalità “sport” il telaio si tende e lo scarico comincia a sparare i botti di capodanno, ma quando si fa sul serio ci si accorge che la JCW è un’auto facile, per tutti, forse anche troppo per tutti.

Il motore spinge in modo regolare e si spegne sulla soglia dei 5.000 giri, insieme a buona parte del vostro entusiasmo. Non voglio essere frainteso: la MINI John Cooper Works accumula velocità con una facilità disarmante, è che quasi non ci si accorge. Il sound poi è rauco, maschio, e questa è una buona notizia. Il cambio manuale invece ha la leva un po’ troppo lunga e non non vuole essere maneggiato con irruenza. La parte migliore è lo sterzo: il volante cicciotto cela un comando preciso, accurato, super-diretto. È una gioia riuscire a mettere l’auto esattamente dove volete con pochi gradi di sterzo, forse la parte più bella dell’esperienza MINI.

Le gomme da 205 mm sono appena sufficienti e garantire il grip necessario, ma a metà curva questa misura “undersize” conferisce un senso di agilità maggiore alla piccola MINI. Il posteriore in rilascio chiude la traiettoria quel che basta, ma non è libero come in passato. La si può provocare in entrata e a metà curva senza timore di ritrovarsi a girare come trottole impazzite. Anche il “finto differenziale” devo ammettere che lavora bene, almeno sull’asciutto, aiutando l’auto a mantenere la traiettoria, anche in seconda in uscita dalle curve strette.

In parole povere: la La MINI John Cooper Works è divertente, ha una colonna sonora da urlo ed è facile da portare al limite, per tutti, ma non è l’auto estrema che vi aspettereste.

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In modalità Sport lo scarico comincia a sparare i botti di capodanno

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AUTOSTRADA

Cruise control adattivo, sesta marcia, e via. La MINI John Cooper Works in modalità Green fila silenziosa (non scherzo) e comoda. Il lavoro di insonorizzazione è encomiabile: fruscii e rotolamento delle ruote sono ridotti al minimo, così come il rumore del motore. Buoni anche i consumi che, a 130 km/h, si fermano a 13 km/l.

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VITA A BORDO

Parabrezza corto, verticale, seduta bassa: tutto è come dev’essere. La MINI John Cooper Works peccherà in termini di spazio (e questo le costa un punto in meno) ma compensa in termini di qualità. Se il bagagliaio da 211 litri e lo spazio per i passeggeri posteriori sono poco perdonabili, la plancia è così speciale da farvi – quasi – dimenticare ogni sua mancanza. L’anello a LED è l’indiscusso protagonista: si colora, muta, a seconda della rotella che girate o dell’impostazione che scegliete. Può anche fungere da contagiri, se lo desiderate. Ogni comando poi è piacevole e solido al tatto, e ovunque affondiate le dita troverete superfici morbide che appagano. Una qualità così alta è difficile da trovare anche su auto di segmento superiore, anche di marchi blasonati.
 

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PREZZO E COSTI

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La MINI John Cooper Works costa cara, e questo è lampante. 31.950 euro non sono una cifra trascurabile per “un’automobilina”, soprattutto se confrontata con le rivali. Costa anche 6.000 euro in più rispetto alla Cooper S, anche se a parità di accessori (molti sono di serie sulla JCW) la differenza di prezzo si riduce a poco più di 1.500 euro.
Ma la verità è che la MINI John Cooper Works non ha veri concorrenti: è unica, esclusiva e di una qualità in grado di mettere in ombra auto più grandi e potenti.
La vera sorpresa sono i consumi: la Casa dichiara una media di 6,6 l/100 km (circa 15,5 km/l), e noi siamo riusciti ad andarci davvero vicini.

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SICUREZZA

Frenata potente e controlli vigili fanno della MINI John Cooper Works un’auto molto sicura.

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SCHEDA TECNICA

DIMENSIONI

Lunghezza 387 cm
Larghezza 173 cm
Altezza 141 cm
Peso 1350 Kg
Bagagliaio 211 litri

TECNICA

Motore 4 cilindri turbo benzina
Cilindrata 1998 cc
Potenza 231 CV a 5.200 giri
Coppia 380 Nm a 1750 giri
Trasmissione Trazione anteriore, cambio manuale a 6 rapporti

PRESTAZIONI

0-100 km/h 6,3 secondi
Velocità massima 243 km/h
Consumi 6,6 l/100 km
Prezzo 31.950 euro

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