
PISTE MIGLIORI, FISICA MIGLIORE
I “buchi” riguardanti la fisica delle auto e la realizzazione delle piste sono stati colmati, e questo è un grande sollievo, visto che erano due punti del primo capitolo che ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. Va detto: è un gioco che va giocato con il volante; non solo perché le auto sono più controllabili (richiede una guida “precisa”), ma anche perché si apprezzano meglio i dettagli provenienti dal force feedback, perfettamente in sintonia con le asperità dell’asfalto, con i cordoli e con i cambi di direzione. Anche con il pad, tuttavia, si apprezzano molto di più rispetto al primo capitolo, ma l’esperienza di guida non è la stessa.
Veniamo alla fisica. Le auto ora si comportano molto meglio: se saltate troppo su un cordolo non vi ritroverete più sulla luna e il peso dell’auto e le regolazioni ora si percepiscono in modo più sensibile. Chi ha giocato il primo capitolo ad ogni modo ritroverà lo stesso modello di guida, ma più genuino e naturale.
Molto meglio invece per quanto riguarda le piste – almeno la maggior parte -, ora riprodotte con maggiore fedeltà tramite un sistema di scansione laser fatto con i droni.


GRAFICA
Project CARS 2, nonostante i bellissimi trailer, non è un capolavoro visivo. Ma anche se non regge il confronto con Forza Motorsport (il più bello da vedere, per ora) si difende lo stesso egregiamente, sfoggiando su console 60 FPS e un meteo dinamico molto ben realizzato. Anche le vetture sono belle e luccicanti, e soprattutto “suonano” come vere auto da corsa, sibili e rumori di trasmissione compresi.


CONCLUSIONI 9
Project Cars 2 è l’unico simulatore in commercio in grado di accontentare anche i “non maniaci” delle corse. Ha tanto da offrire ed è molto appagante, soprattuto con il volante. Il secondo capitolo poi rimedia a tutti i piccoli difetti del suo predecessore, rendendolo (quasi) inattaccabile sotto tutti i punti di vista. Da non perdere.











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