BMW M3 E30: la storia sportiva

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BMW M3 E30 tre quarti posterioreBMW M3 E30 tre quarti posteriore

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Non esageriamo quando diciamo che la BMW M3 E30 è la regina del turismo: tra gli anni ’80 e ’90 la variante più cattiva della seconda generazione della serie 3 ha dominato in pista e si è tolta anche qualche soddisfazione nei rally. Scopriamo insieme la storia sportiva della berlina bavarese.

BMW M3 E30: la storia sportiva

La BMW M3 E30 – variante sportiva della seconda generazione della serie 3 – debutta ufficialmente nel 1985 mentre lo sviluppo della versione destinata alle gare – dotata di un motore 2.3 a quattro cilindri da 300 CV – inizia a metà del 1986.

1987

La BMW M3 E30 inizia subito a farsi notare nel mondo del motorsport conquistando la prima edizione di sempre del Mondiale Turismo WTCC con il nostro Roberto Ravaglia. La berlina tedesca si aggiudica la 4 Ore di Jarama con il duo italiano composto da Emanuele Pirro e Travaglia, la 500 km di Digione con il nostro Gianfranco Brancatelli e il venezuelano Johnny Cecotto, la 24 Ore di Spa con l’equipaggio belga formato da Jean-Michel Martin, Didier Theys ed Eric van de Poele e il Tourist Trophy con lo svizzero Enzo Calderari e il nostro Fabio Mancini.

Tra gli altri successi ottenuti dalla berlina bavarese nella categoria turismo segnaliamo il titolo europeo conquistato dal tedesco Winfried Vogt, il campionato tedesco DTM vinto da Van de Poele e il campionato italiano portato a casa dal nostro Michele Di Gioia.

Il 1987 è anche l’anno della vittoria della BMW M3 E30 guidata dal francese Bernard Béguin al Tour de Corse. Ancora oggi si tratta dell’ultimo successo (dei due complessivi) rimediato dalla Casa di Monaco nel WRC.

1988

Nel 1988 arriva il titolo europeo turismo con Ravaglia (che si aggiudica la prestigiosa 24 Ore di Spa con l’austriaco Dieter Quester e il tedesco Altfrid Heger) mentre l’inglese Frank Sytner porta a casa il campionato britannico.

1989

La BMW M3 E30 porta a casa un altro podio nel WRC grazie al secondo posto del francese François Chatriot al Tour de Corse.

In pista, invece, Ravaglia vince il campionato tedesco DTM e sale sul gradino più alto del podio della 24 Ore del Nürburgring insieme al francese Fabien Giroix e a Pirro. Senza dimenticare il titolo francese e quello italiano conquistati rispettivamente dal transalpino Jean-Pierre Malcher e da Cecotto.

1990

Nel 1990 arriva sulla BMW M3 E30 da gara il nuovo motore 2.5. Chatriot porta a casa il terzo posto al Tour de Corse (ultimo podio nel WRC per il marchio teutonico) mentre la 24 Ore del Nürburgring viene vinta da un equipaggio tutto tedesco formato da Heger, da Frank Schmickler e da Joachim Winkelhock.

La 24 Ore di Spa viene conquistata da Cecotto, Giroix e dal tedesco Markus Oestreich, Malcher è ancora una volta campione francese mentre Ravaglia porta a casa il titolo italiano.

1991

Un’evoluzione del motore della BMW M3 E30 porta la potenza a 350 CV. La berlina bavarese domina ancora la 24 Ore del Nürburgring (con i tedeschi Armin Hahne e Winkelhock e con il danese Kris Nissen) e permette all’inglese Will Hoy di aggiudicarsi il titolo britannico e a Ravaglia di diventare nuovamente campione italiano.

1992

Nel 1992 – ultimo anno di attività ufficiale per la BMW M3 E30 – la “segmento D” sportiva bavarese arriva a quota 378 CV e ottiene la quarta vittoria consecutiva al Nürburgring (con Cecotto, il tedesco Christian Danner e i belgi Marc Duez e Martin) e l’ultimo successo importante in carriera alla 24 Ore di Spa con Danner, Martin e il britannico Steve Soper.

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