Matra Ranch (1977): SUV prima che fosse trendy

La Matra Ranch – prodotta dal 1977 al 1984 – è una SUV che ha anticipato i tempi. In un panorama automobilistico che vedeva una sola fuoristrada comoda (la Range Rover) questa crossover francese a trazione anteriore riuscì a conquistare il pubblico – ma non gli italiani (da noi è impossibile trovarla) – usando le stesse armi delle Sport Utility moderne: design da 4×4 e spazio a volontà. Le sue quotazioni recitano 3.000 euro ma in realtà è impossibile trovare esemplari ben tenuti – in Francia – a meno di 5.000 euro.Matra Ranch (1977): le caratteristiche principaliLa Matra Ranch nasce nel 1977 come risposta economica alla Range Rover. Basata sulla Simca 1100 pick-up (ma più robusta), ha un design molto originale – opera del greco Antonis Volanis (creatore della Bagheera nonché responsabile dello stile della prima Renault Espace) – caratterizzato da una voluminosa zona posteriore con carrozzeria in plastica.I pregi della SUV transalpina? Abitacolo spazioso (era possibile addirittura dormirci dentro), bagagliaio ampio e versatile (lunotto apribile e sportello inferiore con apertura laterale, come la Jeep Wrangler), sospensioni morbide e meccanica robusta. Non altrettanto convincenti lo sterzo (durissimo) e l’accesso ai sedili posteriori (non ci sono le porte dietro).Nonostante le forme da 4×4 la Matra Ranch non va usata in off-road visto che la trazione è anteriore. La sfiziosa variante Grand Raid, però, offre alcuni accessori utili come il differenziale a slittamento limitato e il verricello elettrico anteriore.Matra Ranch (1977): la tecnicaIl motore della Matra Ranch – commercializzata dal 1977 al 1984 – è un 1.4 Simca a benzina da 80 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce. Un propulsore elastico penalizzato da un’eccessiva rumorosità alle alte velocità.Matra Ranch (1977): le quotazioniLa Matra Ranch – contraddistinta da un design esterno ancora oggi gradevole – è molto difficile da trovare in Italia (all’epoca non fu apprezzata dalle nostre parti). Le sue quotazioni recitano 3.000 euro ma trovare esemplari “sani” a meno di 5.000 euro in Francia è semplicemente impossibile.
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