Addio a Mario Poltronieri, la voce della F1

Ci ha lasciati Mario Poltronieri: lo storico commentatore Rai – scomparso oggi a Milano all’età di 87 anni – ha raccontato la F1 agli italiani dal 1968 al 1994. Scopriamo insieme la sua storia.Mario Poltronieri: la storiaMario Poltronieri nasce il 23 novembre 1929 a Milano. Appassionato di motori fin da ragazzo, inizia a correre con le moto ma poco dopo passa alle auto (ritenute, non a torto, più sicure dalla sua famiglia). Pilota-collaudatore per l’Abarth, realizza numerosi record di velocità con le vetture dello Scorpione e porta a casa diversi risultati rilevanti: con la Fiat-Abarth 750 GT Zagato conquista la vittoria di classe nel GP di Roma del 1956 e – l’anno seguente – nella Coppa Lombardia e nella Coppa Inter-Europa mentre nel 1960 si aggiudica – in coppia con il tedesco Wolfgang Seidel – la prestigiosa 6 Ore di Hockenheim alla guida della Fiat-Abarth 750 Record Monza.Il passaggio al giornalismoNel 1960 Poltronieri lascia la Casa torinese in seguito a divergenze di opinione con Carlo Abarth: Mario vorrebbe continuare a fare il pilota mentre il fondatore del brand dello Scorpione lo ritiene più utile come collaudatore.Mario Poltronieri inizia a lavorare come giornalista nel 1961 nella neonata sezione motori del quotidiano Il Giorno e collabora con un programma TV Rai nelle vesti di istruttore di guida. Tre anni più tardi lavora come commentatore della televisione pubblica delle partite di baseball (altra sua passione).La F1Poltronieri inizia a commentare i GP di F1 in TV per la Rai a partire dal 1968 e viene assunto dalla rete nazionale nel 1971. Fino al 1994 racconta il Circus agli italiani affiancato da altre voci storiche: Giancarlo Falletti, Enrico Benzing, Gianfranco Palazzoli ed Ezio Zermiani.Dopo la RaiMario Poltronieri va ufficialmente in pensione nel 1994 ma continua a collaborare con riviste e programmi TV dedicati ai motori fino all’inizio del 2016. Scompare a Milano il 18 gennaio 2017.
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