Citroën 2CV Charleston (1986): la prova della piccola francese

Poche auto suscitano simpatia come la Citroën 2CV: la piccola (ma pratica) francese mette d’accordo tutti grazie al suo stile retrò e nonostante i pochi cavalli a disposizione è molto piacevole da guidare.Abbiamo avuto modo di guidare la mitica 2CV6 Charleston del 1986 durante l’evento PSA & Friends: scopriamo insieme i pregi e i difetti della simpatica utilitaria transalpina.S come spartana (ma anche come spaziosa)Prima di parlare della Citroën 2CV Charleston bisogna chiarire una cosa fondamentale: stiamo parlando di un’auto (molto) spartana nata nel lontano 1948 e prodotta fino al 1990. Questo significa finiture essenziali e un comfort acustico scarso: se non potete rinunciare a questi due elementi non è l’auto che fa per voi.Quello che non manca sull’utilitaria del Double Chevron è lo spazio: in 3,83 metri di lunghezza i tecnici della Casa francese hanno ricavato un abitacolo comodo per quattro persone e un bagagliaio ampio. L’unica nota negativa arriva dall’assenza del portellone visto che il tetto apribile in tela di serie arriva fino alla base del lunotto posteriore.Benvenuti a bordoBastano pochi minuti per prendere confidenza con la Citroën 2CV Charleston: il posto guida è comodo (l’unica vera pecca è il volante un po’ troppo orizzontale), ci sono tanti vani portaoggetti a disposizione e alla fine ci si abitua anche al cambio (manuale a quattro marce) con comando a leva sulla plancia.Le sospensioni morbidissime assorbono senza problemi qualsiasi sconnessione, l’impianto di riscaldamento funziona egregiamente e solo la visibilità posteriore è leggermente penalizzata dal lunotto piccolo.Come si guidaIn compenso la Citroën 2CV Charleston è molto divertente da guidare: il motore boxer bicilindrico da 602 cc e 29 CV è un piccolo gioiello della tecnica (molto rumoroso, va detto) che sale rapidamente di giri. In pianura non delude mai, anche se la velocità massima è di soli 110 km/h.Nelle curve rolla tanto ma è incollata all’asfalto: la tendenza ad allargare la traiettoria emerge solo se si va davvero forte (sconsigliato su un’auto di questo tipo). I freni, inoltre, regalano sempre una buona risposta (nonostante l’assenza del servofreno) mentre dallo sterzo ci saremmo aspettati più fluidità (considerando anche il peso contenuto – inferiore a 600 kg – della vettura).Prezzo e costiDa nuova nel 1986 la Citroën 2CV6 Charleston costava 7.939.000 lire: 654.000 più della versione Special e circa mezzo milione meno di una Visa “base”. Oggi si trova facilmente a 5.500 euro ma se l’esemplare ha pochi chilometri ed è tenuto bene si può salire anche a quota 6.500.Ottimi i consumi: 16,7 km/l dichiarati a 90 km/h, 14,5 km/l in città e 15,6 km/l come valore medio. Questo nonostante la “fame” di giri che contraddistingue la mitica piccola a quattro porte del Double Chevron.
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