Ferrari 250 Testa Rossa: la leggenda di Maranello

La Ferrari 250 Testa Rossa è una delle Rosse più esclusive e vincenti di sempre: questa spider da corsa del Cavallino è infatti l’unica auto di Maranello ad aver conquistato per due volte la 24 Ore di Le Mans. Scopriamo insieme la storia di questa vettura, regina delle corse tra gli anni ’50 e ’60.Ferrari 250 Testa Rossa: la storiaLa Ferrari 250 Testa Rossa nasce nel 1957 per venire incontro ai nuovi regolamenti del Mondiale Sportprototipi che limitano la cilindrata a tre litri. Leggerissima (peso di soli 800 kg) e realizzata in 34 esemplari, monta un motore 3.0 V12 (abbinato ad un cambio a quattro marce) derivato da quello delle 250 stradali ma con una potenza di 300 CV: merito anche dei sei carburatori Weber.Nonostante il nome la sportiva emiliana – capace di raggiungere una velocità massima di 270 km/h – non ha la parte superiore del motore verniciata in rosso ma solo i coperchi delle valvole.1957La Ferrari 250 Testa Rossa debutta ufficialmente in gara il 26 maggio 1957 alla 1000 km del Nürburgring con lo statunitense Masten Gregory in coppia con il nostro Olinto Morolli (decimi al traguardo) mentre per il primo podio bisogna attendere il 3 novembre e la terza piazza conquistata in Venezuela dal duo tedesco composto da Wolfgang Seiden e Wolfgang von Trips.1958La prima stagione completa della Testa Rossa coincide con la conquista del Mondiale Sportprototipi. Il 26 gennaio arriva la prima vittoria alla 1000 km di Buenos Aires con il britannico Peter Collins e lo statunitense Phill Hill (trionfo condito dal secondo posto di von Trips insieme al belga Olivier Gendebien e al nostro Luigi Musso).Il 22 marzo il duo anglo/americano si ripete conquistando la 12 Ore di Sebring mentre Gendebien e Musso (secondi negli USA) si riscattano l’11 maggio portando a casa la Targa Florio. Il 22 giugno è la volta del trionfo di Gendebien e Hill alla 24 Ore di Le Mans.1959L’unico risultato rilevante per la Ferrari 250 Testa Rossa nel 1959 arriva il 21 marzo con la doppietta a Sebring: primi Gendebien e Hill insieme ad altri due driver “yankee” (Chuck Daigh e Dan Gurney) e in seconda posizione il britannico Cliff Allison e il francese Jean Behra.1960Nel 1960 la sportiva del Cavallino riporta a Maranello il Mondiale Sportprototipi grazie alla vittoria a Buenos Aires con Allison e Hill e alla doppietta a Le Mans: primo Gendebien in coppia con il connazionale Paul Frère e secondo un altro belga – André Pilette – in coppia con il messicano Ricardo Rodriguez.Gli ultimi anniNel 1961 la protagonista del Mondiale Sportprototipi è la TR61 e la Ferrari 250 Testa Rossa si deve accontentare del terzo posto dei messicani Pedro e Ricardo Rodriguez a Sebring. L’anno seguente la scoperta emiliana porta a casa qualche successo minore in America: l’ultima vittoria risale al 4 novembre grazie allo statunitense Bob Hurt a Caguas (Porto Rico).
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