Giannini 1300/1500 (1963): tuning d’epoca alla romana

Negli anni Sessanta la Giannini (fondata nel 1963) era la risposta romana all’Abarth: specializzata nel “tuning” di vetture Fiat, si occupò anche della preparazione delle berline 1300 e 1500 presentate due anni prima dalla Casa torinese rendendole più vivaci e più piacevoli da guidare. Oggi sono introvabili e le loro quotazioni sono inferiori a 6.000 euro.Giannini 1300/1500 (1963): le caratteristiche principaliÈ il 1963 quando Giannini decide di lavorare sulle Fiat 1300 e 1500 – berline dal design americaneggiante non troppo originale impreziosito dalla presenza dei doppi fari – mostrate per la prima volta al pubblico nel 1961. Sono più briose dei modelli realizzati dal marchio piemontese ma le finiture restano poco curate (si notano numerose imprecisioni negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria).La 1300 S si distingue esteticamente da quella “normale” per le coppe ruota ridisegnate e per gli stemmi Giannini sulla calandra, sui parafanghi e sulla coda mentre la 1500 GL poteva vantare, a differenza della versione “tradizionale”, la coppa dell’olio in alluminio (anziché in lamiera) maggiorata. Nel listino degli optional di entrambe erano presenti diversi accessori interessanti come il cruscotto a cinque strumenti, le modifiche al retrotreno per abbassare l’assetto e la leva del cambio sul pavimento anziché al volante.Nel 1964, in occasione del lancio della Fiat 1500 C (che può vantare un motore più potente, il passo più lungo e il servofreno) il cruscotto a cinque strumenti entra a far parte della dotazione di serie.Giannini 1300/1500 (1963): la tecnicaLa Giannini 1300 S è molto diversa tecnicamente dalla Fiat 1300: più potente (84 CV invece di 60) grazie a modifiche alla testata, all’asse a camme, al carburatore, al filtro dell’aria, allo scarico e al rapporto al ponte, può raggiungere una velocità massima di 150 km/h (contro i 140 del modello originale).Ancora più cattiva la Giannini 1500 GL: 95 CV invece di 72, 165 km/h di velocità massima e un listino optional che comprende – tra le altre cose – il cambio a cinque marce con comando a cloche, gli interni in pelle, i pistoni speciali ad alta compressione e la vernice metallizzata.Giannini 1300/1500 (1963): le quotazioniGiannini – come Abarth – è più famoso per le personalizzazioni su base Fiat 500 e 600: il cliente tipo delle 1300 e delle 1500 – più in là con gli anni – raramente si rivolgeva all’atelier romano per preparare un’auto destinata alle famiglie. Questo spiega la rarità delle 1300 S e 1500 GL e le quotazioni basse: 5.500 euro.
Fonte

Lascia un commento