Ferrari 750 Monza: l’ultima auto di Alberto Ascari

La Ferrari 750 Monza non ha vinto molte gare ma ricopre comunque un ruolo importantissimo nella storia del Cavallino: è stata infatti l’ultima auto guidata da Alberto Ascari e il suo stile ha influenzato quello della 250 GTO, la Rossa più sexy di sempre. Scopriamo insieme la sua storia.Ferrari 750 Monza: la storiaLa Ferrari 750 Monza vede la luce nel 1954: la carrozzeria, disegnata da Dino Ferrari e realizzata da Sergio Scaglietti, è un capolavoro di stile (il frontale basso servirà da ispirazione per la 250 GTO del 1962) e il motore (un 3.0 a quattro cilindri da 260 CV – derivato dall’unità progettata tre anni prima da Aurelio Lampredi per la F2 – che permette alla vettura di raggiungere una velocità massima di 264 km/h) è un piccolo gioiello della tecnica.Prodotta in 28 esemplari, monta un telaio tubolare, sospensioni anteriori indipendenti con balestra trasversale (rimpiazzata alla fine del 1955 da ammortizzatori telescopici) e al posteriore il ponte De Dion e un cambio manuale a cinque marce in blocco con il differenziale. Poco amata dai piloti, era molto difficile da guidare: un “cavallino” imbizzarrito che pochi campioni sono stati in grado di domare…Ferrari 750 Monza: i successi sportiviIl debutto ufficiale in gara della Ferrari 750 Monza risale al 27 giugno 1954: in occasione del GP Supercortemaggiore sul circuito di Monza un esemplare guidato dall’argentino José Froilán González e dal francese Maurice Trintignant termina la gara in seconda posizione.Per la prima vittoria bisogna invece attendere il 25 luglio, quando González sale sul gradino più alto del podio sul circuito portoghese di Monsanto. Il primo e unico successo rilevante arriva l’11 settembre: il britannico Mike Hawthorn e Trintignant conquistano il Tourist Trophy in Irlanda del Nord e consentono alla Casa di Maranello di conquistare matematicamente con una gara di anticipo il Mondiale Sportprototipi.La Ferrari 750 Monza può vantare numerosi successi di classe ma pochi trionfi assoluti in quanto non costruita per puntare a questo. Nonostante il deficit prestazionale riesce però a prendersi parecche soddisfazioni: nel 1955, ad esempio, arriva 2° alla 12 Ore di Sebring con lo statunitense Phil Hill e sesta alla Mille Miglia con Sergio Sighinolfi.L’ultimo risultato importante risale al 18 settembre, quando il belga Jacques Sweaters chiude in 13° posizione il Tourist Trophy.La Ferrari 750 Monza e Alberto AscariIl 26 maggio 1955 Alberto Ascari (due volte campione del mondo F1 nel 1952 e nel 1953) mentre si trova nella sua casa di Milano riceve una telefonata dai colleghi (e amici) Luigi Villoresi ed Eugenio Castellotti che lo invitano a recarsi sul circuito di Monza dove stanno testando una Ferrari 750 Monza.Il pilota lombardo chiede di poterla guidare ma dopo tre giri perde il controllo del mezzo (in circostanze mai chiarite) e la vita (in seguito al capovolgimento della vettura).

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