Felix Wankel: il motore rotativo e il nazismo

La storia dell’automobile è ricca di personaggi tedeschi legati al nazismo ma quello che ha sostenuto maggiormente le idee di Adolf Hitler è stato Felix Wankel. L’inventore del motore rotativo – un propulsore privo di cilindri dotato di un pistone che ruota intorno ad un asse – è stato, tra le altre cose, responsabile locale della Gioventù hitleriana e membro delle SS ma ha anche contribuito in misura rilevante allo sviluppo dell’automobilismo teutonico, pur non avendo mai avuto la patente di guida. Scopriamo insieme la sua storia.Felix Wankel: la biografiaFelix Wankel nasce il 13 agosto 1902 a Lahr (Germania). Dopo aver perso il padre, ucciso nel 1914 in occasione della Prima Guerra Mondiale, si trasferisce con la madre ad Heidelberg e nel 1921 lascia la scuola prima di conseguire il diploma.Dal 1921 al 1926 si occupa di vendere libri scientifici e nello stesso periodo entra a far parte di numerose organizzazioni di estrema destra e del Partito Nazista. Nel 1924 inizia ad occuparsi di meccanica in un’officina insieme ad alcuni amici e crea le basi del motore che ancora oggi porta il suo nome: tre anni più tardi l’officina viene trasformata in un centro assistenza per le motociclette DKW (tedesche) e Cleveland (statunitensi). Risale al 1929 il primo brevetto per il propulsore rotativo.Gli anni ’30Nel 1931 Felix Wankel viene nominato responsabile della Gioventù hitleriana per la regione del Baden ma i suoi metodi (incentrati principalmente sull’attività fisica) si scontrano con quelli del responsabile locale del Partito Nazista Robert Wagner (che vorrebbe formare politicamente i ragazzi).L’anno successivo Wankel viene espulso dal Partito Nazista dopo aver accusato Wagner di corruzione ed arrestato nel marzo 1933. La scarcerazione arriva nel mese di settembre grazie all’intervento di Wilhelm Keppler, uno dei più importanti finanziatori del partito nazista ed appassionato di meccanica.Grazie all’aiuto di Keppler Felix Wankel costruisce una fabbrica, ottiene appalti pubblici e realizza componenti per l’aviazione militare tedesca, la Luftwaffe. Nel 1936 costruisce il primo prototipo di motore rotativo e nel 1940 entra nelle SS e vi rimane per due anni.La Seconda Guerra MondialeDurante la Seconda Guerra Mondiale Felix lavora come fornitore per la Luftwaffe, per la marina tedesca, per la BMW e per la Mercedes. Nel 1945 viene imprigionato dai francesi (che chiudono la sua officina) e rilasciato dopo qualche mese.Gli anni ’50Nel 1951 grazie al sostegno dell’azienda teutonica Goetze Felix Wankel ottiene i fondi necessari per proseguire la propria attività di progettista e nel 1957 realizza insieme alla Casa tedesca NSU il primo prototipo funzionante del propulsore rotativo.Nel 1958 viene creata la società Wankel, che consente a Felix di guadagnare soldi grazie alla concessione di licenze per produrre il suo motore: diverse Case – tra cui General Motors, Mercedes e Toyota – aderiscono pur senza mai commercializzare modelli di serie dotati di questa nuova unità.Gli anni ’60Il motore rotativo di Felix Wankel viene presentato ufficialmente per la prima volta nel 1960 – montato su una NSU Prinz opportunamente modificata – durante un incontro dell’associazione degli ingegneri tedeschi. Al Salone di Francoforte del 1963 vede invece la luce la NSU Wankel Spider, prima vettura di serie (che entra in commercio l’anno successivo) dotata di propulsore senza cilindri.Risale invece al 1967 il debutto della NSU Ro 80, dotata di motore Wankel nonché prima auto tedesca di sempre a conquistare – nel 1968 – il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno. Alla fine degli anni Sessanta anche la Mazda decide di concentrarsi su questa tecnologia.Gli ultimi anniNel 1971 Felix cede la Wankel alla società finanziaria britannica Lonrho e crea l’anno seguente un centro di ricerca che collabora per oltre un decennio con la Mercedes (che nel 1986 acquisisce l’istituto).Felix Wankel scompare il 9 ottobre 1988 a Heidelberg (Germania).

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