ARO Serie 240 (1972): la nonna della Dacia Duster

La ARO Serie 240 – nata nel 1972 – può essere considerata la "nonna" della Dacia Duster. La SUV (anche se sarebbe più corretto chiamarla fuoristrada) più riuscita prodotta dallo scomparso marchio rumeno rappresentava un’alternativa "low-cost" alle 4×4 più blasonate ma non è riuscita a conquistare il pubblico a causa soprattutto di numerosi problemi di affidabilità.ARO Serie 240 (1972): le caratteristiche principaliLa ARO Serie 240 – lunga poco più di 4,10 metri e disponibile in numerose varianti di carrozzeria (tre, quattro, cinque porte, convertibile a due e a quattro porte e pick-up) – è una vettura in grado di offrire un ottimo comportamento in fuoristrada, una buona abitabilità e prestazioni adeguate anche ad un utilizzo su asfalto.Al lancio viene sottoposta ad un duro test da parte dei tecnici della Ford: si rivela migliore della Bronco e della Jeep e deve arrendersi soltanto alla Range Rover (che però ha un’altezza da terra inferiore).I pregi della ARO Serie 240 non compensano i difetti: le finiture non sono all’altezza della concorrenza, lo sterzo non è capace di offrire un feedback adeguato, la leva del cambio tende spesso ad impuntarsi e i consumi – come sempre quando si parla di 4×4 d’epoca – sono altissimi.La prima generazione – prodotta fino al 1976 – si distingue per i fari anteriori quadrati presi in prestito dalla Dacia 1300, rimpiazzati nel 1977 da gruppi ottici tondi. In occasione del restyling del 1985 (anno in cui la vettura debutta ufficialmente nei nostri listini nelle varianti convertibile, hard-top e SW) arriva una mascherina più elegante.La tecnicaLa gamma motori della ARO Serie 240 è decisamente ricca: sotto il suo cofano si alternano infatti unità a benzina da 2,4 a 4 litri e propulsori a gasolio da 2,4 a 3,2 litri.Le vetture ufficialmente in vendita in Italia – dal 1985 al 1987 – sono disponibili invece esclusivamente con un robusto 2.5 diesel di origine Peugeot da 72 CV, l’unica componente del veicolo immune da problemi. La velocità massima è di 115 km/h mentre i consumi dichiarati recitano 9,7 km/l.Le quotazioniLa ARO Serie 240 è introvabile nel nostro Paese (più semplice rintracciarle nell’Est Europa): la scarsa affidabilità di queste vetture e la limitata disponibilità di ricambi hanno reso questa SUV una mosca bianca nel panorama "off-road" d’epoca italiano.Le quotazioni ufficiali – 1.500 euro – sono basse ma non sono destinate a crescere in futuro: l’interesse storico di un modello simile è praticamente nullo.

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