Light revolution in stile Audi

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Tra le tante tecnologie che dominano il mondo dell’auto soprattutto in epoca recente, una da decenni è stata un punto fermo l’innovazione e rimane un aspetto fondamentale per gli spostamenti: l’illuminazione.

Da 30 anni Audi punta e sviluppa nuove soluzioni in questo ambito con una storia che va dalle luci alogene agli attuali OLED digitali con l’intento di portare a tutti soluzioni tech che possano cambiare realmente in positivo l’esperienza di guida e aumentare la sicurezza.

Per come si sta sviluppando questo settore, il lighting diventerà sempre più centrale anche per i futuri modelli, alle funzioni tradizionali se ne aggiungeranno altre inedite e sarà sempre più marcato il carattere estetico di design e riconoscibilità, senza trascurare la sicurezza grazie all’interazione con le tecnologie predittive.

La casa di Ingolstadt utilizza nelle sue vetture nove diversi sistemi d’illuminazione con soluzioni prima destinate solo alla fascia alta e pian piano portate su buona parte dei modelli. Una transizione quella dalle luci alogene ai fari allo Xeno, continuata con le tecnologie LED e OLED che ha richiesto tre decenni. Gli impieghi attuali vanno dai LED e full LED alla gestione Matrix (adattiva) degli abbaglianti, fino a eccellenze quali lo spot laser, la proiezione al suolo degli avvertimenti di pericolo e i gruppi ottici posteriori OLED.

 

Nuove superfici utili

I proiettori full LED introdotti con la supercar Audi R8 capaci di garantire una luce simile a quella diurna, di recente sono stati inclusi nella dotazione di serie di buona parte delle A3 e Q3 sia per i gruppi ottici anteriori sia per i posteriori.
Il futuro va proprio nella direzione di una maggiore sicurezza grazie all’interazione delle tecnologie d’illuminazione con le strutture e altri elementi presenti sulla strada come veicoli o pedoni.

Sempre più stretto per Audi per i prossimi anni anche il rapporto tra illuminazione e design grazie ai fari OLED digitali “flessibili” e alla comunicazione con l’esterno. Questi particolari OLED sono caratterizzati da supporti plastici o metallici di spessore ridotto curvabili secondo diversi orientamenti in grado d’offrire ai designer una maggiore libertà di progettazione.

Sono soluzioni che possono essere estese a diverse aree della carrozzeria, garantendo superfici di dialogo più ampie rispetto al passato. Applicazioni utili per esempio per segnalare la propria presenza in maniera ottimale anche a ciclisti e pedoni grazie anche all’illuminazione sulle fiancate, ma valide anche in caso di altri tipi di pericolo.

Nelle soluzioni viste nell’Audi urbansphere concept i gruppi ottici anteriori si spingono oltre e adattano le superfici illuminate in funzione dell’umore dei passeggeri (rilevato grazie a dei sensori) come fossero dei veri e propri occhi della vettura, a questo s’aggiunge la luce di proiezione integrata nello spoiler del tetto o la proiezione al suolo degli indicatori di direzione.

 

Illuminazione e comunicazione

Per quanto riguarda il rapporto con le infrastrutture e le soluzioni Car-to-X a farla da padrone sono i proiettori LED Digital Matrix grazie alla tecnologia DMD (Digital Micromirror Device) presa a prestito dai proiettori professionali e basata su un chip corredato di 1,3 milioni di microspecchi, i cui lati misurano alcuni millesimi di millimetro e sono in grado di cambiare orientamento sino a 5.000 volte al secondo.

In caso di avviso d’incidente condiviso grazie ai provider di servizi di navigazione e cartografici HERE, i proiettori LED Digital Matrix proiettano sulla strada, dinanzi alla vettura, un avvertimento della durata di tre secondi tramite un triangolo rosso con un punto esclamativo all’interno.

Nel 2020, Audi è stato il primo costruttore al mondo a utilizzare la tecnologia OLED in un modello di serie, la Q5, la nuova A8 model year 2023 è invece dotata di serie dei gruppi ottici posteriori OLED con cui l’automobilista può optare per tre diverse configurazioni d’illuminazione al retrotreno. Impossibile dimenticare in questa carrellata i LED Audi Matrix. Questi proiettori prendono spunto dall’assistenza agli abbaglianti, che attiva o disattiva automaticamente la funzione qualora rileva dei veicoli provenienti in senso opposto, inoltre  introducono la gestione dei singoli LED.

Se la telecamera riconosce altri utenti della strada, all’interno del cono di luce vengono realizzate aree d’ombra personalizzate disattivando i singoli diodi, così da evitare l’abbagliamento dei conducenti. Grazie all’interazione con le informazioni fornite dalla navigazione, il dispositivo agisce secondo una logica sia reattiva sia predittiva, mentre grazie alle luci di svolta, il punto focale del fascio luminoso varia in funzione dell’andamento del percorso, ancora prima che il conducente agisca sullo sterzo.

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