Glossario della guida sportiva: la forza g

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Occorre cominciare con una lezione di fisica. La forza g, intesa in modo classico, è l’accelerazione che subisce un corpo quando è lasciato libero di muoversi in caduta libera in un campo di gravità. Se vi buttate da un balcone, ad esempio (cosa che sconsiglio), subirete una forte accelerazione gravitazionale, una forza g, appunto, verso il basso. Semplice, no?

La forza g si misura in metri per secondi al quadrato, e cambia a seconda della posizione in cui ci si trova sul nostro pianeta. Un g, tuttavia, equivale mediamente a 9,80665 m/s².

La forza g applicata alle auto

Cosa c’entra tutto questo con le macchine sportive? Parecchio, in realtà: ogni accelerazione laterale e longitudinale, in auto, equivale ad una scarica di g laterali.
Calcolare i g laterali è importante per gli ingegneri e serve a capire se il grip della vettura è elevato o meno. Più la macchina ha grip in curva, più alti saranno i g laterali. Più forte saranno la frenata e l’accelerazione, più alti saranno i g longitudinali.

Come si rileva la forza g? Tramite un accelerometro posto all’interno dell’auto. La misurazione solitamente viene effettuata durante lunghe curve in percorrenza, dove si accelera progressivamente fino limite massimo del grip (massima forza g) finché non si raggiunge la perdita di aderenza.

Un’auto sportiva molto prestazionale arriva fino ai 1,3-1,4 g laterali, un go-kart raggiunge facilmente i 3,5 g, così come le auto da competizione.

Le Formula 1 moderne sono così veloci e hanno così tanto grip da raggiungere e superare addirittura i 5 g laterali, e di arrivare a picchi di 6,7 g in frenata (come nel caso della curva parabolica di Monza).

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Stress fisico

Quando si raggiunge l’equivalente di 1 g laterale significa che la spinta verso l’esterno equivale alla forza di gravità che ci attira verso il basso. Questo vuol dire che quando si guidano auto impegnative (come le formula) il nostro corpo subisce sollecitazioni molto importanti.

Non fa male tutto questo al nostro fisico?

In realtà no: in nostro corpo “soffre” di più le forze g positive e negative, ovvero quelle che vanno dall’alto al basso, o, peggio, dal basso verso l’alto. Questo perché il sangue si sposta dalla testa ai piedi, il che può causare addirittura svenimenti
Le forze g laterali e longitudinali, invece, hanno un impatto più sopportabile da questo punto di vista (in parole povere, il sangue rimane alla testa).

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