Quanto costa la revisione dell’impianto GPL

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Coloro che possiedono una vettura GPL sanno che non vi è alcun obbligo annuale specifico ulteriore rispetto a quanto previsto per le vetture con motorizzazione a benzina e/o diesel. Come ogni auto, ogni due anni è necessario fare la revisione, per legge, e ogni anno sarebbe bene sottoporre il veicolo a un tagliando o controllo generale da parte del meccanico.

L’unica cosa in più da ricordare è che l’auto a GPL, dopo dieci anni dall’installazione, ha bisogno del cambio del serbatoio del gas. Vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo.

Come funzionano le auto a GPL

Usano il gas di petrolio liquefatto come combustibile, immagazzinato nei serbatoi che generalmente vengono installati nel bagagliaio dell’auto. Le bombole GPL si possono anche montare dopo l’acquisto del veicolo, si parla in questo caso di installazione di impianto GPL after market. Altrimenti si può decidere di comprare un’auto che possiede già questa configurazione di serie.

Il GPL deve essere usato tenendo conto di determinate precauzioni, per garantire la massima sicurezza durante la guida. Per questo l’impianto ha dei sistemi di protezione efficienti, con elettrovalvole di sicurezza che evitano incendi ed esplosioni. Non esistono comunque dei controlli obbligatori da fare per legge, bisogna provvedere alla normale revisione prevista dal Codice della Strada per ogni tipologia di auto e veicolo, il controllo dei fumi di scarico, e la sostituzione delle bombole dopo 10 anni dal montaggio iniziale.

Quanto costa la revisione delle bombole

Nel momento della revisione e sostituzione delle bombole di GPL, l’auto non viene sottoposta a controlli, il professionista addetto infatti si limita a cambiare le bombole e collaudare l’impianto dopo l’installazione dei nuovi serbatoi. Questo intervento è obbligatorio per legge, chi non provvede alla revisione delle bombole di GPL dopo 10 anni rischia una pesante multa fino a 594 euro e il fermo amministrativo del veicolo.

Ma il prezzo della revisione? Dipende da differenti fattori, tra cui la tipologia di contenitore, le tariffe che vengono applicate dall’officina scelta per la sostituzione e anche la Regione in cui si realizza l’operazione. Generalmente la spesa comunque va da un minimo di 300 a un massimo di 500 euro, in media. Per sapere il costo preciso è necessario contattare direttamente alle officine specializzate, richiedendo dei preventivi gratuiti prima di scegliere il professionista che propone il lavoro con il miglior rapporto tra la qualità e il prezzo.

Vantaggi e svantaggi dell’auto a GPL

Non è la prima volta che parliamo di vetture alimentate con il GPL. Ormai si stanno diffondendo sempre più: oltre a inquinare meno, fanno risparmiare molto per quanto riguarda il rifornimento. Il GPL costa decisamente meno rispetto alla benzina e al diesel. L’auto con GPL soffre di un leggero calo dei rendimenti e di una minore autonomia rispetto allo stesso modello alimentato a benzina, ma il risparmio economico garantito è rilevante.

Non è tutto:

  • con l’auto a GPL si inquina meno, quindi l’ambiente beneficia di minori emissioni di CO2;
  • il conducente beneficia di alcune agevolazioni, tra cui sconti e esenzioni sul bollo;
  • è possibile evitare i blocchi alla circolazione in città e altre restrizioni relative alla mobilità urbana.

Ci sono comunque ancora alcuni svantaggi a cui bisogna far fronte:

  • prima di tutto la rete di distribuzione è poco estesa e capillare rispetto a quella di benzina e diesel;
  • non esiste il rifornimento self service, è necessario che l’operazione sia eseguita dall’addetto specializzato;
  • la bombola chiaramente ingombra e toglie spazio nel bagagliaio.

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