Auto ibride: cosa significa la sigla MHEV?

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Le auto a zero emissioni si stanno diffondendo sempre più sul nostro mercato. Sono tanti i modelli con motorizzazione elettrica, le Case automobilistiche si stanno preparando alla totale transizione energetica. Molte di loro infatti, nel prossimo decennio, diranno definitivamente addio ai motori endotermici, per fare posto alle vetture 100% elettriche. Ad oggi i problemi legati a questi modelli sono ancora molti: la scarsità di colonnine di ricarica sul territorio nazionale, i prezzi di listino ancora elevati, l’autonomia non sempre di alto livello. Non per ultima, la crisi del settore automobilistico, che ha messo in seria difficoltà tutti gli attori del comparto e che oggi cerca di rialzarsi dopo una pandemia durata più di due anni (e non ancora terminata), la mancanza di microchip e materie prime e la guerra in atto tra Russia e Ucraina.

Le motorizzazioni a zero emissioni sono spinte dagli incentivi auto, che anche nel 2022 saranno varati dal Governo e che, oltre ai modelli elettrici, sosterranno anche (molto probabilmente) quelli ibridi. Ma che cosa sono? Ne abbiamo già parlato in differenti occasioni, ci sono diverse tipologie di vetture hybrid, che di distinguono in base a differenti sigle. Vediamo oggi quelli che vengono identificati sul mercato con la dicitura di ibrido MHEV.

Sistema ibrido MHEV: di che cosa si tratta

Innanzitutto spieghiamo che cosa significa la sigla: è l’acronimo di Mild Hybrid Electric Vehicle e indica le vetture ibride leggere, ovvero i modelli in cui il motore termico viene supportato leggermente da un propulsore elettrico di piccole dimensioni, che si attiva solo in alcune fasi di sforzo, grazie anche al funzionamento di una piccola batteria ad esso dedicata, in grado di recuperare energia anche in frenata.

I veicoli MHEV, nei listini, sono quelli più economici. Costano meno e sono, in genere, alla portata di tutti. Sono auto che possono essere molto utili sia per un buon risparmio sui consumi, che per una diminuzione del livello di emissioni inquinanti. Come funzionano? In determinate fasi di marcia del veicolo, il motore elettrico interviene e dà a quello termico un booster di potenza, in modo da rendere il mezzo più “brillante” nelle prestazioni.

La tecnologia MHEV oggi è ormai presente su molti modelli, tante Case automobilistiche presentano a listino auto Mild Hybrid Electric sia su motori benzina che diesel, sia con cambio manuale che automatico, e con differenti tipologie di trazione.

Un altro vantaggio da considerare è che le auto MHEV in genere beneficiano di speciali agevolazioni, che variano di regione in regione. Per fare degli esempi:

  • l’esenzione dal pagamento dei parcheggi con le strisce blu;
  • sconti sul bollo auto;
  • esenzione dal Superbollo, se hanno più di 250 cavalli di potenza.

Come funziona il sistema ibrido leggero

Le vetture MHEV sono dotate di un alternatore-starter azionato a cinghia (MHSG o BSG). Si tratta nello specifico di un dispositivo elettrico reversibile in grado di generare corrente e di suppore l’avviamento del motore termico in fasi come lo start/stop.

L’utilizzo dell’alternatore BAS (Belt Alternator Starter) consente di aggiungere funzionalità ibride come start-stop, power assist e frenata rigenerativa. È proprio il fulcro del sistema MHEV, che in genere funziona a 48 Volt insieme alla batteria agli ioni di litio e a un software che si occupa della gestione.

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