In quali Paesi vale la patente italiana?

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È bene ricordare che, anche oggi, nonostante siano state abolite le frontiere e abbiamo assistito all’armonizzazione delle regole nella maggior parte dei Paesi del mondo, chi ha la patente di guida conseguita nel suo Paese d’origine o di residenza non può in ogni caso farla valere ovunque. E della patente italiana che cosa possiamo dire? Vediamo le informazioni inerenti la sua validità all’estero.

Validità della patente italiana in Europa

La prima cosa da sapere è che, se amate viaggiare e spostarvi, ogni volta che andate all’estero dovete verificare la validità della vostra patente di guida, per evitare problemi e sanzioni anche molto pesanti. Per quanto riguarda l’Unione Europea, possiamo dire che purtroppo, nonostante in passato le promesse erano state differenti, dall’entrata in vigore della direttiva sulle patenti 2006/126 ci sono ancora molti diversi modelli di documento (negli Stati membri).

È vero anche, però, che per la circolazione per brevi periodi di tempo, gli Stati membri ritengono valide le patenti degli altri Paesi. Questo significa che, in Europa, è possibile guidare automaticamente con un documento idoneo al veicolo e ovviamente valido.

Dove è valida la patente italiana

La regola per la patente italiana quindi ritiene il documento valido per 10 anni, nei seguenti Paei:

  • Bulgaria;
  • Croazia;
  • Repubblica Ceca;
  • Estonia;
  • Spagna;
  • Finlandia;
  • Ungheria;
  • Irlanda;
  • Lituania;
  • Lettonia;
  • Lussemburgo;
  • Malta;
  • Paesi Bassi;
  • Portogallo;
  • Romania;
  • Slovenia;
  • Svezia:
  • Regno Unito (per ora).

La patente italiana invece è valida 15 anni nei seguenti stati comunitari:

  • Austria;
  • Belgio;
  • Cipro;
  • Germania;
  • Danimarca;
  • Grecia;
  • Francia;
  • Polonia;
  • Slovacchia.

Cosa succede in caso di cambio residenza

Se cambiate residenza da uno Stato dell’Unione Europea a un altro, allora potete usare la vostra patente solo fino alla scadenza, e poi potete decidere se trasformarla con quella del nuovo Paese senza dare nuovamente l’esame. Mantenendo invece il documento di guida vecchio è necessario tornare nello Stato precedente per procedere al rinnovo.

Quello che forse non tutti sanno è che dal mese di gennaio 2013 c’è un modello di patente unico che vale per tutta l’Unione Europea per quanto riguarda l’aspetto. Infatti ovunque troverete la patente uguale alla nostra italiana, una tessera formato carta di credito realizzata con elementi anticontraffazione sofisticati.

Patenti extra-UE: che cosa bisogna sapere a riguardo

Il nostro Paese non ha firmato accordi di reciprocità sulle patenti con tutti gli Stati. Questo significa che per guidare nei Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea, come ad esempio la Russia, l’automobilista deve richiedere una patente internazionale di guida che dovrà affiancare la propria italiana, ovviamente in corso di validità.

I permessi sono due differenti:

  • Ginevra 1949, che vale negli Stati Uniti, in Giappone e in Thailandia per un anno;
  • Vienna 1968, che vale per differenti altri stati nel mondo e ha invece una durata di tre anni, tutti riconosciuti in base allo Stato di destinazione.

Attenzione: in caso di trasferimento è obbligatorio convertire la patente.

Negli Stati Uniti d’America cambia la legislazione in base allo Stato. Per quanto riguarda la patente italiana, nello specifico, possiamo dire che è valida:

  • in California e in Nevada;
  • in Montana, ma solo per 30 giorni;
  • nel Michigan, ma solo per 90 giorni.

Serve altrimenti la patente internazionale, e lo stesso discorso vale in Canada.

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