Multa e stato di necessità: che cosa bisogna sapere

title

Credits: iStock

Lo stato di necessità è una condizione in cui si può trovare un soggetto, tale che lo stesso sia condizionato nel compimento di azioni che possono assumere delle condotte giuridicamente rilevanti dal punto di vista penale, amministrativo e civile. Può accadere infatti che determinate infrazioni al Codice delle Strada siano indotte da circostanze urgenti e contingenti, come motivi di salute o di lavoro, che possono addirittura giustificare il soggetto che ha violato una delle norme di legge.

Anche la situazione di pericolo è compresa nel concetto di stato di necessità, se una persona compie un atto chiaramente qualificabile come negativo dal punto di vista del rispetto della legge e quindi giuridico, ma in qualche modo originato per evitare un danno grave e imminente alla persona. Il pericolo chiaramente non deve derivare dalla condotta volontaria e colpevole del soggetto che agisce.

Quindi se, per esempio, una persona supera i limiti di velocità per andare urgentemente a casa dove è scattato l’allarme antifurto, non può essere giustificata dal cosiddetto stato di necessità (in questo caso, a parte che si parla di eventuali danni alle cose e non alle persone, la cosa fa fare è allertare le Forze dell’Ordine).

Nello stato di necessità è compresa anche l’urgenza dell’azione, il pericolo quindi deve essere attuale e imminente e non futuro o già scongiurato. Commettere un fatto che va contro la legge è giustificato solo ed esclusivamente se questo era l’unico modo per evitare il pericolo.

La condotta illecita può rientrare infine nello stato di necessità solo se il danno che si cerca di scongiurare è di grave entità (e deve essere comunque proporzionato al pericolo che si procura).

Multa per stato di necessità: come fare ricorso

Se quindi esistono i presupposti indicati, allora potrebbe essere possibile giustificare la condotta antigiuridica del soggetto, che può beneficiare dell’annullamento della sanzione amministrativa applicata per la violazione di norme del Codice della Strada.

Un esempio che possiamo fare è il passaggio col semaforo rosso, giustificato ad esempio da chi in quel preciso istante stava portando una donna incinta con le doglie in ospedale, o ancora il superamento del limite di velocità in autostrada, permesso solo per urgenza, come quella di dover raggiungere la piazzola di sosta più vicina per dare a un passeggero in crisi respiratoria i farmaci di emergenza.

Possono esserci infiniti altri casi simili in cui l’automobilista, nonostante il comportamento antigiuridico, potrebbe far riferimento appunto allo stato di necessità (art. 54 del codice penale). La norma esonera chi commette il fatto illecito per necessità di salvare sé o altri da un pericolo e dispone che, per chiedere lo stato di necessità, non dovevano esserci alternative per evitare il danno (oltre al fatto che il comportamento illecito e antigiuridico tenuto deve essere comunque proporzionato al pericolo, come già sottolineato).

Quali sono gli elementi che devono concorrere per ottenere l’annullamento della multa per stato di necessità:

  • il bisogno di salvare qualcuno da un danno;
  • il danno deve essere grave e diretto alla persona, non a beni materiali;
  • il pericolo deve essere attuale, deve essere verificata l’urgenza di agire;
  • la causazione del danno non deve essere volontaria.

Quindi, per quanto riguarda le norme del Codice della Strada, lo stato di necessità si può ottenere in prevalenza per cause determinate da motivi di emergenza sanitaria.

L’articolo Multa e stato di necessità: che cosa bisogna sapere proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Lascia un commento