Dacia Spring: l’elettrica troppo low-cost

title

Appeal Lontano anni luce da quello delle altre Dacia: la Spring punta solo sul prezzo basso.
Contenuti tecnologici Un motore elettrico, qualche aiuto elettronico e – sulla versione più lussuosa – navigatore e telecamera posteriore.
Piacere di guida La Spring è un’auto economica creata per andare dal punto A al punto B: non aspettatevi molto di più.
Stile Il design datato è lo stesso della Renault Kwid, citycar rivolta ai mercati in via di sviluppo svelata nel lontano 2015.

Le Dacia sono le vetture più economiche in commercio ma il loro successo dipende più dal rapporto qualità/prezzo che dal semplice listino: gli allestimenti più apprezzati sono infatti quelli più costosi. Con la Spring la Casa rumena ha invece voluto lanciare sul mercato un’auto elettrica a meno di 20.000 euro puntando tutto sulla filosofia low-cost dimenticando il concetto di “smart buy” (acquisto intelligente) applicato alle sue ultime creazioni molto amate dal grande pubblico.

Nella nostra prova su strada abbiamo testato la Dacia Spring nell’allestimento Business rivolto al car sharing: scopriamo insieme i pregidifetti della “segmento A” esteuropea a emissioni zero.

Dacia Spring: autonomia e ricarica

La Dacia dichiara per la Spring un’autonomia di 230 km nel ciclo misto e di 305 km nel ciclo urbano: un valore interessante, superiore a quanto offerto da concorrenti più costose. Va detto, però, che nella nostra prova su strada (così come nel primo contatto dello scorso marzo) abbiamo dovuto impegnarci per arrivare a quota 200 nell’utilizzo globale: colpa del motore poco potente (44 CV e 125 km/h di velocità massima, 31 CV e 100 chilometri orari in modalità ECO) e con un’erogazione simile a quella di un’unità aspirata a benzina che costringe a dover premere più del necessario il pedale dell’acceleratore.

Per quanto riguarda la ricarica sono previste diverse modalità: presa domestica da 220V, presa Green’Up con cavo Flexicharger (modo 2, optional a 300 euro) o Wallbox da 7,4 kW con cavo modo 3 di serie. Sull’allestimento più ricco Comfort Plus – pagando 600 euro – è inoltre possibile avere la ricarica rapida in corrente continua 30 kW: in parole povere basta meno di un’ora per portare la batteria da 27,4 kWh all’80% e meno di un’ora e mezza per il “pieno” completo.

tempi di ricarica “normali” sono invece inferiori a 14 ore con la presa domestica da 2,3 kW, inferiori alle otto ore e mezza con la Wallbox da 3,7 kW e inferiori alle cinque ore con quella da 7,4 kW.

title

Dacia Spring: i prezzi e la dotazione di serie

La Dacia Spring “base” – la Comfort – è l’auto elettrica più economica in commercio, costa 19.900 euro e ha una dotazione di serie che comprende:

  • AEBS, ESP, ABS, EBD, BAS, E-CALL
  • Limitatore di velocità
  • Cerchio da 14″ Flexwheel
  • Barre portatutto nere con inserti in grigio satinato
  • Luci diurne a LED
  • Luci posteriori con firma Dacia Y-Shape
  • Clima manuale
  • Specchietti retrovisori elettrici
  • Radio DAB Bluetooth & USB
  • Servizi connessi dall’applicazione MY Dacia: stato di carica, precondizionamento, geolocalizzazione, avvio e arresto della ricarica da App
  • Chiusura centralizzata
  • Chiusura delle porte automatica durante la guida
  • Airbag conducente e passeggero
  • Airbag laterali e a tendina
  • Tergicristalli e luci automatiche
  • Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
  • Kit riparazione pneumatici
  • Sbrinatore del lunotto posteriore
  • Maniglie portiere in tinta carrozzeria
  • Calandra cromata
  • Batteria 27,4 kWh
  • Caricabatterie AC/DC
  • Cavo di ricarica Modo 3/Tipo 2
  • Eco Mode
  • Sistema di fissaggio Isofix del seggiolino per bambini per sedili posteriori
  • Servosterzo elettrico
  • Computer di bordo con schermo TFT 3,5″, distanza percorsa, autonomia, informazioni sulla batteria

Il nostro consiglio è quello di spendere 1.500 euro in più per il più ricco allestimento Comfort Plus, costa 21.400 euro e aggiunge:

  • Stripping portiere laterali arancioni
  • Specchietti laterali arancioni
  • Barre portatutto nere con inserti arancioni
  • Prese d’aria con inserti arancioni
  • Inserti interni arancioni (contorno aeratori, console centrale Display, impunture sedili)
  • Sistema di Navigazione con display touchscreen ULC 7″ con Bluetooth e smartphone replication & USB
  • Sensori di parcheggio con retrocamera
  • Ruota di scorta
  • Vernice metallizzata

Nella nostra prova su strada abbiamo guidato la Dacia Spring Business, versione destinata al car sharing: vernice bianca o grigia chiara con inserti blu sulle barre da tetto, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, maniglie e retrovisori in plastica granulata nera, cerchi “Flexwheel” da 14″, sedili neri in TEP (similpelle resistente e poco sporchevole) con impunture blu, tappetini anteriori e posteriori, battitacco anteriori, soglia del bagagliaio e navigatore con smartphone replication.

title

A chi si rivolge

A chi vuole entrare nel magico mondo delle auto elettriche ma non vuole spendere una follia.

title

Alla guida: primo impatto

Accomodarsi a bordo di una Dacia Spring è come fare un tuffo nel passato. L’abitacolo è spazioso ed è impreziosito da una posizione di seduta rialzata che ricorda quella di una piccola SUV ma è troppo spartano: plastiche di bassa qualità, assemblaggi poco curati (la prima Logan del 2004 presentava materiali meno pregiati ma accoppiati meglio), volante fisso, sedile non regolabile in altezza e divano posteriore in pezzo unico.

Si gira la chiave, si parte e ci si ritrova a dover gestire un motore poco cavallato adatto esclusivamente alla guida in città: nel traffico la citycar elettrica rumena è agile e (relativamente) briosa, si manovra facilmente ed è adatta anche allo shopping grazie all’ampio bagagliaio (270 litri che diventano 620 in configurazione a due posti). Senza dimenticare le sospensioni morbide che se la cavano egregiamente sul pavé.

title

Alla guida: valutazione finale

Fuori città emergono tutti i limiti della Dacia Spring, una vettura che andrebbe utilizzata esclusivamente nei confini urbani. Nelle curve è tutt’altro che divertente per via dell’assetto morbido e di uno sterzo troppo leggero, nelle salite bisogna “tirare” il motore per avere un po’ di brio e in autostrada ricorda le utilitarie di 30 anni fa per quanto riguarda le prestazioni (“0-100” in 19,1 secondi) e la sensibilità al vento laterale: quando si viene sorpassati da un veicolo molto più veloce bisogna intervenire sul volante per tenere il mezzo all’interno della corsia.

title

Cosa dice di te

Cerchi un’auto elettrica economica, hai visto che la Spring “base” si porta a casa con 19.900 euro, sei andato in una concessionaria Renault/Dacia e non hai notato che la Twingo electric – decisamente più riuscita (anche se meno spaziosa e con meno autonomia) – costa solo 2.050 euro in più.

Scheda tecnica
Lunghezza 3,73 metri
Larghezza 1,58 metri
Altezza 1,52 metri
Acc. 0-100 km/h 19,1 s
Capacità batteria 27,4 kWh
Caratteristiche motore motore elettrico da 44 CV
Autonomia 230 km

Le concorrenti

Fiat Nuova 500 Action Il cinquino a emissioni zero più accessibile è chic ma costoso e non brilla alla voce “autonomia”: meno di 200 km.
Smart EQ fortwo Pure Due posti secchi, prezzi alti e un’autonomia risicata. Facilissima da parcheggiare, però, grazie ai soli 2,74 metri di lunghezza.
Smart EQ forfour Pure Il pianale è lo stesso della Twingo ma costa molto di più della cugina francese e percorre meno chilometri con un “pieno” di energia.
Volkswagen e-up! La variante elettrica della citycar di Wolfsburg offre molto di più della Spring (anche per quanto riguarda l’autonomia) ma il listino è più salato.

L’articolo Dacia Spring: l’elettrica troppo low-cost proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Lascia un commento