Auto elettriche, come si velocizza la ricarica?

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Oggi le auto elettriche si stanno diffondendo sempre più sul mercato internazionale e uno dei più grossi limiti, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, è senza dubbio l’ansia da ricarica. Spieghiamolo meglio: la paura di rimanere a corto di energia necessaria per proseguire il viaggio quando si è ancora troppo lontani da una colonnina di ricarica (purtroppo in Italia infatti ancora la rete di infrastrutture per il pieno di energia per le auto elettriche è limitata).

Ma non è l’unico problema, oggi si cercano anche delle soluzioni che possano velocizzare il processo di ricarica di una vettura a zero emissioni. Si è pensato, negli anni, ad energia liquida, controllo della temperatura, batterie trasparenti. Si cercano batterie più capienti, ma anche più veloci a ricaricarsi.

Oggi molte persone pensano ancora che questo risultato si possa ottenere unicamente evolvendo nuovamente la tecnologia degli ioni di litio, che è quella maggiormente utilizzata al momento, ma che presenta ancora dei margini di sviluppo e perfezionamento. In realtà è possibile valutare anche altre soluzioni, vediamone alcune.

Velocizzare la ricarica con batterie trasparenti

Dei recenti e interessanti studi, che seguono un proprio percorso assolutamente originale, affermano di poter velocizzare i tempi di ricarica delle auto elettriche, addirittura dimezzandoli, usando ossido litio-manganese al posto del semplice litio, con un involucro trasparente. La luce infatti sarebbe proprio la chiave di questa tecnologia, che provocherebbe una reazione molto più veloce, grazie a una rapida emissione di ioni.

Il controllo della temperatura delle batterie

Le batterie potrebbero migliorare le loro performance se si riuscisse a controllarne la temperatura, anche se in realtà ci sono delle teorie apparentemente opposte su questa questione. C’è infatti chi dichiara di aver trovato una soluzione per aumentare la velocità di ricarica e durata nel tempo grazie al preriscaldamento delle batterie e chi invece riesce a ricaricare una vettura elettrica fino all’80% in meno di 5 minuti raffreddando le batterie, abbassando anzi la loro temperatura d’esercizio in ricarica.

Tempi di ricarica veloci grazie alle colonnine da record per auto elettriche

Ci sono anche altri studi che dimostrano che, invece di lavorare sulle batterie stesse, modificandone le caratteristiche e/o la temperatura, per ottenere grandi performance bisognerebbe lavorare sulla ricarica stessa, e quindi sulle infrastrutture per la ricarica. Si parla quindi di colonnine ad altissima potenza, che possono arrivare addirittura ad un livello record fino a 350 kW per fornire 200 km di autonomia in soli 8 minuti. Queste stazioni di ricarica esistono già e sono quelle che vengono utilizzate per ricaricare le monoposto di Formula E. Grazie a Ionity ed Enel X, alcune di queste colonnine speciali stanno arrivando anche su strada.

L’elettrolita liquido come soluzione per velocizzare i tempi di ricarica

Altra soluzione studiata è quella dell’elettrolita liquido, che potrebbe essere utile per ottenere una ricarica più rapida. Diversi studi sostengono infatti che utilizzando appunto questa tipologia di elettrolita liquido caricato di energia e sostituibile, il rifornimento potrebbe avere dei tempi e delle modalità molto simili a quelli a cui siamo abituati quando andiamo a fare benzina al distributore classico per la nostra vettura con motorizzazione tradizionale.

C’è comunque un forte limite oggi a questa tipologie di tecnologia, ovvero il fatto che sarebbe necessaria una quantità di fluido molto elevata, diverse centinaia di litri, per avere la stessa energia di una batteria di buon livello. Altri studi, oltre all’elettrolita liquido, propongono un singolo elettrodo consumabile. L’elettrolita dovrebbe essere rifornito ogni 500 km, l’elettrodo invece ogni 5.000 km.

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