Lella Lombardi, la regina della F1

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Credits: Tony Duffy/Getty Images

Lella Lombardi è stata la più grande donna della storia della F1: scopriamo insieme la biografia della pilota piemontese, l’unica in grado di conquistare punti nel Mondiale.

Lella Lombardi: la storia

Lella Lombardi (all’anagrafe Maria Grazia Lombardi) nasce il 26 marzo 1941 a Frugarolo, in provincia di Alessandria. Appassionata di motori fin da ragazza, comincia a correre con i kart all’inizio degli anni ‘60 e per tutto il decennio si cimenta nelle categorie minori del motorsport.

La svolta

Lella inizia a farsi notare nell’ambiente quando si aggiudica nel 1970 il campionato italiano Formula 850. Ha l’opportunità di correre con le F3 nella serie tricolore e in quella britannica e nel 1974 passa alle F5000. Nello stesso anno debutta nel Mondiale Sportprototipi (a Brands Hatch con una Lola in coppia con Pino Pica, ritirati) e, soprattutto, in F1 nel GP di Gran Bretagna con una Brabham (non qualificata).

La più grande pilota di F1

Lella Lombardi trova un sedile alla March per il Mondiale F1 1975 e all’esordio con la nuova scuderia riesce a qualificarsi per il GP del Sudafrica diventando la seconda donna della storia della Formula 1 (18 anni dopo Maria Teresa de Filippis) a prendere il via di una gara iridata.

Nel secondo appuntamento in Spagna – in una corsa sospesa in seguito alla morte di diversi spettatori a causa di un alettone perso dalla Hill del tedesco Rolf Stommelen e volato in mezzo alla folla – la Lombardi si piazza in sesta posizione e diventa la prima (e per il momento unica) pilota capace di conquistare punti in F1. Per tutta la stagione Lella risulta più lenta del compagno di scuderia Vittorio Brambilla ma più rapida del tedesco Hans-Joachim Stuck. Il Circus non è l’unico impegno della driver piemontese: in coppia con la francese Marie-Claude Beaumont al volante di una Renault-Alpine debutta alla 24 Ore di Le Mans e porta a casa un sesto posto alla 1000 km del Mugello e una quarta piazza alla 1000 km di Monza.

Nel 1976 Lella Lombardi debutta con un 16° posto in Brasile – in un GP nel quale Brambilla si ritira – e a metà campionato passa alla Brabham del team RAM: non si qualifica in Gran Bretagna (a differenza del compagno inglese Bob Evans) e in Germania (con Stommelen sesto) mentre in Austria arriva dodicesima facendo meglio del coéquipier svizzero Loris Kessel. Per quanto riguarda l’endurance segnaliamo invece il 20° posto a Le Mans (secondo nella classe GTP) con una Lancia Stratos in coppia con la transalpina Christine Dacremont.

Oltre la F1

Lella lascia la Formula 1 ma continua a correre in altre categorie: nel 1977 arriva terza alla 250 km di Imola con una Osella in coppia con Giovanni Anzeloni, gareggia a Daytona in una tappa della Nascar con la Chevrolet andando a punti con un 31° posto mentre l’anno seguente – sempre con la Osella – conquista la 6 Ore di Pergusa (insieme a Enrico Grimaldi), la 6 Ore di Vallelunga con Giorgio Francia e arriva terza nel campionato Interserie divisione 2.

Lella Lombardi gareggia per l’ultima volta a Le Mans nel 1980 con una Osella in coppia con il britannico Mark Thatcher (figlio di Margaret) e l’anno successivo insieme a Francia sale sul gradino più alto del podio della 6 Ore del Mugello e ottiene l’ultimo piazzamento in “top 3” in carriera portando a casa il secondo posto alla 6 Ore di Pergusa.

Gli ultimi anni

Lella disputa due gare del campionato turismo tedesco DTM a Hockenheim nel 1984 al volante di un’Alfa Romeo GTV6 e appende il casco al chiodo pochi anni dopo. Scompare il 3 marzo 1992 a Milano a causa di un tumore al fegato.

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