Le mille vite di Alex Zanardi

title

Credits: Jamie Squire/Getty Images

Alex Zanardi ha vissuto mille vite diverse: è stato pilota, doppiatore, campione paralimpico e conduttore TV. Se esistesse una classifica dei personaggi più amati dagli italiani il campione di Castel Maggiore – protagonista di due gravissimi incidenti, uno in auto nel 2001 nel quale ha perso le gambe e uno con la handbike nel 2020 – sarebbe sicuramente sul podio.

Scopriamo insieme le mille vite di Alex Zanardi, in attesa di sapere quale sarà la sua prossima avventura quando uscirà dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siena.

Alex Zanardi: la storia

Alessando Zanardi – più noto come Alex – nasce il 23 ottobre 1966 a Bologna e da bambino si trasferisce con la famiglia fuori città a Castel Maggiore. Nel 1980, un anno dopo aver perso la sorella maggiore in un incidente stradale, inizia a correre con i kart.

Il re dei kart

Dopo numerosi sacrifici economici da parte dei genitori Zanardi riesce a trovare degli sponsor per correre ad alti livelli: nel 1985 si laurea campione italiano 100 A (titolo bissato l’anno successivo) e nel 1987 conquista due campionati europei (Formula Super A e Formula K) e diventa vicecampione continentale 100 dietro a un certo Michael Schumacher.

Il passaggio alle monoposto

Alex Zanardi passa alle monoposto nel 1988 grazie al sostegno economico del padre di Max Papis senza brillare particolarmente nelle prime corse. Si riscatta nel 1990 in F3: trionfa in Coppa Europa (successo che gli garantisce la Superlicenza per correre in F1) e arriva secondo nel campionato italiano.

Il debutto in F1

Il 1991 è un anno ricco di avvenimenti per Alex: chiude in seconda posizione il campionato Formula 3000 dietro al brasiliano Christian Fittipaldi e davanti al nostro Emanuele Naspetti, testa una Footwork di F1 e viene chiamato dalla Jordan per disputare gli ultimi tre GP del Mondiale (senza ottenere risultati di rilievo e risultando più lento del compagno Andrea de Cesaris).

L’anno seguente lavora come tester per la Benetton e sostituisce Fittipaldi (fermo per una vertebra incrinata) per tre Gran Premi alla Minardi, anche in questo caso senza brillare. Due mancate qualificazioni, un ritiro e risultati peggiori di quelli ottenuti dal coéquipier Gianni Morbidelli.

Gli anni in Lotus

Alex Zanardi passa alla Lotus nel 1993: più lento del compagno britannico Johnny Herbert, porta a casa il primo e unico punto in carriera nel Circus grazie a un sesto posto in Brasile ma finisce la stagione in anticipo dopo un bruttissimo incidente in Belgio.

L’anno successivo lavora per la scuderia britannica come tester ma ritrova un sedile ufficiale quando rimpiazza il portoghese Pedro Lamy (che si frattura entrambe le gambe durante una sessione di prove). Un Mondiale deludente per il driver emiliano, più lento di Herbert (ma più rapido del francese Éric Bernard, subentrato negli ultimi GP) e del finlandese Mika Salo.

Trovare l’America

Nel 1995 Alex Zanardi – ritrovatosi fuori dal Circus – partecipa a qualche gara GT con la Lotus Esprit e lavora come istruttore di guida sicura nella scuola di Siegfried Stohr.

La svolta professionale arriva l’anno seguente con il trasferimento negli USA per correre nel campionato CART al volante di una Reynard motorizzata Honda del team Chip Ganassi. Una stagione memorabile: terzo posto assoluto con tre vittorie (Portland, Mid-Ohio e Laguna Seca) e premio di miglior debuttante.

Doppio titolo

Nel biennio 1997/1998 Alex Zanardi domina il campionato CART portando a casa due titoli consecutivi: il primo con cinque successi (Long Beach, Cleveland, Michigan, Mid-Ohio e Road America) e il secondo con ben sette trionfi (Long Beach, Madison, Detroit, Portland, Cleveland, Toronto e Surfers Paradise).

Il ritorno in F1

Zanardi torna in F1 nel 1999 con la Williams ma l’avventura si rivela disastrosa: zero punti conquistati contro i 35 del compagno tedesco Ralf Schumacher e un settimo posto a Monza come miglior piazzamento.

Nel 2000 Alex Zanardi viene scaricato dalla scuderia britannica e si prende un anno sabbatico.

La seconda avventura negli USA

Il ritorno di Zanardi nel campionato CART nel 2001 – con il team Mo Nunn Racing – è deludente: non riesce mai a salire sul podio e ottiene come miglior risultato un quarto posto a Toronto.

Lausitzring – 15 settembre 2001

La vita di Alex Zanardi viene stravolta il 15 settembre 2001 sul circuito tedesco del Lausitzring. A pochi giri dal termine della corsa il pilota italiano si ferma ai box per l’ultima sosta mentre si trova in testa ma nella fase di rientro in pista perde il controllo della vettura a bassa velocità su un tratto sporco.

La sua Reynard viene centrata in pieno lateralmente dal canadese Alex Tagliani a una velocità di 320 km/h: nell’impatto Zanardi perde entrambe le gambe (quella sinistra al di sopra del ginocchio, quella destra sotto).

Alex Zanardi non sembra inizialmente rendersi conto di quanto avvenuto: prima di perdere i sensi cerca infatti di aprire la visiera del casco e di slacciarsi le cinture.

Il driver di Castel Maggiore viene portato all’ospedale di Berlino in condizioni gravissime e dopo essere stato in coma farmacologico per tre giorni viene operato per rimuovere il ginocchio destro. Il 31 ottobre 2001 – dopo un mese e mezzo di ricovero e 14 interventi chiurgici – viene dimesso.

Le corse dopo l’incidente

Alex Zanardi continua a correre in auto anche con le protesi: nel 2003 torna al Lausitzring e prima della gara ufficiale CART percorre 13 giri del tracciato (quelli che gli mancavano per finire la corsa due anni prima). Nell’ultimo giro realizza il miglior tempo, che gli avrebbe garantito il quinto posto sulla griglia di partenza nelle qualifiche.

Nello stesso anno viene nominato cavaliere e affronta le ultime due gare del campionato europeo turismo con una BMW 320i conquistando un settimo posto.

Nel 2004 vedono la luce i kart Zanardi prodotti da CRG che si aggiudicheranno quattro titoli iridati negli anni ‘10 mentre l’anno seguente si concentra sul turismo: campione italiano, terzo nella coppa europea e vittoria in gara 2 in Germania nel mondiale WTCC.

Cinema e maratone

Alex Zanardi vince un’altra gara nel WTCC nel 2006 in Turchia e a fine stagione ha modo di provare una BMW Sauber di F1. Nello stesso anno si cimenta come doppiatore nel film d’animazione “Cars”, ruolo ripreso nel 2011 per “Cars 2” e nel 2017 per “Cars 3”.

Il 2007 è l’anno in cui Zanardi inizia a prendere confidenza con le handbike ma il richiamo delle corse in auto è ancora forte: nel 2008 vince in Repubblica Ceca nel WTCC e l’anno seguente – all’ultima stagione nel Mondiale turismo – sale nuovamente sul gradino più alto del podio a Brno. Risale sempre al 2009 il primo successo importante nel paraciclismo: la maratona di Venezia.

La TV

Nel 2010 Alex Zanardi vince la maratona di Roma ed esordisce come conduttore TV nel programma “E se domani” di Rai 3. L’anno seguente l’atleta di Castel Maggiore conquista la maratona di New York.

Sfide olimpiche

Zanardi conduce nel 2012 il programma TV “Sfide” su Rai 3 (ruolo ricoperto fino al 2016) e nello stesso anno si aggiudica ben tre medaglie ai Giochi Paralimpici di Londra: due d’oro (corsa in linea e cronometro) e un argento nella staffetta a squadre.

Riconoscimenti e motorsport

Alex Zanardi viene nominato commendatore nel 2013 e nel 2014 Cavaliere di Gran Croce. Nello stesso anno si cimenta nuovamente nel motorsport affrontando la Blancpain Sprint Series al volante di una BMW Z4.

La seconda Olimpiade

Ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro 2016 Zanardi ottiene altre tre medaglie: due ori (cronometro e staffetta mista) e un argento nella gara in linea. Il pilota emiliano non trascura però i motori e si aggiudica anche una corsa nel campionato italiano GT con una BMW M6.

Canzoni e record

Nel 2018 Alex Zanardi corre a Misano nel campionato turismo tedesco DTM con una BMW M4, ottiene il record del mondo nell’Ironman e ha l’onore di vedersi dedicata una canzone – “Ti insegnerò a volare” – da Roberto Vecchioni e Francesco Guccini.

L’anno successivo si cimenta anche nelle gare endurance e prende parte alla 24 Ore di Daytona con una BMW M8 insieme allo statunitense John Edwards, all’australiano Chaz Mostert e al finlandese Jesse Krohn. Non contento, partecipa anche al DTM/Super GT con la BMW M4 e a una corsa nel campionato italiano GT alla guida di una BMW M6.

L’incidente con la handbike

Il 19 giugno 2020 nei pressi di Pienza, in provincia di Siena, Alex Zanardi perde il controllo della sua handbike, invade la corsia opposta e si scontra contro un camion. Attualmente il campione di Castel Maggiore è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siena.

L’articolo Le mille vite di Alex Zanardi proviene da Icon Wheels.

Fonte

Lascia un commento